DUE CHIACCHIERE CON MALINCONIA... prima puntata

Sto riordinando il materiale che ho nel mio archivio, vita, lavoro, incontri, amicizie, esperienze… giunta alla cartella BREVE VISITA AL SENATO DELLA REPUBBLICA ITALIANA non ho potuto resistere: ci ho cliccato sopra e splashh, mi si è aperto davanti alla mente il periodo più infelice della mia vita. 19 mesi con pochi sorrisi. Ecco quanto ho postato, come facevo quasi ogni sacrosante sera, sul mio blog il giorno in cui è caduto il GOVERNO PRODI. In questo momento così difficile per il nostro Paese, sento il bisogno di rendervi partecipi di quei momenti… siamo slegati uno dall’altra… non si comunica… non si parla. Non si riflette… INSIEME!

Dove stiamo andando?

 

Dopo la giornata trascorsa alla Camera, sono rientrata a casa senza alcuna voglia di parlare. Manco ho cercato di reagire. Mi sono sdraiata sul letto a riflettere: pensare e ripensare a quanto visto e udito in quella lunghissima giornata. Avevo addosso un grande sconforto.
Che non se ne andrà di certo in qualche ora.
Né in qualche giorno.
Sono entrata a Montecitorio alle 15.30. Il governo era presente al completo, Prodi con tutti i suoi ministri, meno l’ineffabile Mastella.
Ho ascoltato le dichiarazioni di voto dell’opposizione e di qualche rappresentante della sinistra cosiddetta estrema. Erano entrambi violente e insultanti. Parola d’ordine: “Vattene Prodi”.
Non mi giudicate “facile al patetico”, non lo sono. Piuttosto mi sono messa nei panni di Prodi e ho vissuto il suo stato d’animo. Stavo male per lui. Me ne sono uscita interamente svuotata.

Già la mattina era cominciata male. Una normale e amichevole conversazione con un compagno che stimo è degenerata in un attimo, partendo dal voto alla fiducia a Prodi.

La coerenza è stata una costante assoluta della nostra vita (mia e di Dario), coerenza che abbiamo anche pagato caramente. Coerenza “sì”, espressa sempre ad ogni costo. E le rarissime volte che abbiamo mediato è stato solo perché non eravamo gli unici esseri viventi del pianeta con problemi “solo nostri”, ma c’erano altre persone coinvolte. Eravamo quindi costretti a riflettere su “causa ed effetto” nella totalità delle situazioni.
In questi 19 mesi, come ho spesso ripetuto, m’è capitato più di una volta di dover votare contro coscienza. Perché? Proprio per rispettare la “causa e l’effetto”.

Il leit motiv delle mie riflessioni girava sempre su una costante domanda: dove porterebbe il governo del quale faccio parte il mio voto “contro” da anima bella?
Sono salita su questa strana nave che a momenti mi ricorda quella dei folli, pensando di poter fare qualcosa di utile. Non è successo. Non mi è stato possibile. Non ce l’ho fatta.
Essere coerenti con le proprie scelte ideologiche è onesto, giusto, indispensabile… ma se non te lo puoi permettere? Non ti resta che rassegnare le dimissioni. Cosa che ho fatto.
Senza presunzione dico che non so se il governo avrebbe retto senza i miei “Sì” con i piedi saldi a terra, dettati dal senso di responsabilità.
(Avevamo 3 voti più dell’opposizione: i senatori Turigliatti e Rossi sempre contro il governo. Il mio voto era determinante per superare l’opposizione) Se qualcuno di quelli che mi hanno votata pensa che io abbia tradito i miei elettori e me stessa, rispondo che l’esame di coscienza me lo sono imposto ogni giorno. Adesso tocca a loro, mettendosi anche nei miei panni fino in fondo.
Ribadisco che personalmente ho solo mantenuto l’impegno che ho preso accettando questa assai pesante carica: fedeltà al governo. Mai avrei potuto far qualcosa che lo mettesse a rischio.
Punti di vista.
E’ bello, esaltante, far l’eroe sul cavallo bianco con il vento che ti gonfia il mantello… soprattutto quando c’è qualcuno che ti permette di montare in groppa e galoppare glorioso. 
La coerenza va ragionata, come ho già detto, e non perseguita a piedi giunti ad oltranza muovendosi esclusivamente lungo le proprie convinzioni.
Causa ed effetto.
Oggi (salvo miracolo) il governo cadrà. I responsabili di ‘sto sfacelo dovranno render conto del loro operato a “molti” italiani.

Sì, non tutto è andato come si voleva. Sì, la gente sta male… Sì, ci siamo trovati in mezzo a guerre, così dette “missioni di pace”, sì i precari, sì gli operai che si alzano alle 5 e vedono crescere i figli quando li vanno a guardare mentre stanno dormendo quando rientrano… Sì, le pensioni fanno schifo… beh, non tutte: un importante politico intasca circa 500 mila euro l’anno… e non è l’unico! Sì, non s’è mosso un dito per il conflitto d’interessi e la cancellazione delle leggi ad personam… ma in quanti “mangioni” si saranno dati da fare perché a Prodi non si permettesse di affrontare l’argomento? Sì, sì, sì… tutto giusto. Ma che Prodi, in quel suo governo, di fatto, si trovasse come un condannato agli arresti domiciliari con manco un cane che gli portasse le arance, non l’avete mai considerato? Andavano da lui solo a IMPORGLI, A CHIEDERE E A RICATTARE.
Bella gente!


Che Berlusconi ci ha lasciati con le pezze al sedere nessuno se ne ricorda? E che i soliti furbacchioni hanno collezionato cariche e privilegi in quantità?
Non ha fatto proprio niente Prodi? In un editoriale di qualche giorno fa Scalfari faceva un elenco che dimostrava proprio il contrario. Sono poi passati solo 19 mesi. Bastavano per rimettere in piedi un Paese completamente allo sfacelo?

Cosa pensano i responsabili della caduta di Prodi, che tornando Berlusconi a Palazzo Chigi la classe operaia andrà in fabbrica con la Ferrari, i pensionati sverneranno alle Maldive e i precari avranno contratti d’oro che erediteranno i loro figli e i figli dei loro figli?
Non andrà così.
 Si peggiorerà come è più che probabile…

No, l’estremismo non mi è mai piaciuto.  
Penso a un tale, di cui ci si ricorda sempre meno, che sentenziava: “Attenti. L’estremismo è la malattia infantile del comunismo.”
Ha sbagliato: non è una malattia infantile, ma senile! Ed è una malattia all’ultimo stadio.
franca rame

NB. GIU’ LE MANI DALLA 194!

 

By Franca Rame at 2008-01-25 02:20 | Controinformazione | Diario di una senatrice | Discussione politica | blog di Franca Rame | accedi o registrati per inviare commenti | letto 3634 volte

 


DUE CHIACCHERE CON MALINCONIA...

Sto riordinando il materiale che ho nel mio archivio, vita, lavoro, incontri, amicizie, esperienze… giunta alla cartella BREVE VISITA AL SENATO DELLA REPUBBLICA ITALIANA non ho potuto resistere: ci ho cliccato sopra e splashh, mi si è aperto davanti alla mente il periodo più infelice della mia vita. 19 mesi con pochi sorrisi. Ecco quanto ho postato, come facevo quasi ogni sacrosante sera, sul mio blog il giorno in cui è caduto il GOVERNO PRODI. In questo momento così difficile per il nostro Paese, sento il bisogno di rendervi partecipi di quei momenti… siamo slegati uno dall’altra… non si comunica… non si parla. Non si riflette… INSIEME!

Dove stiamo andando?

 

Dopo la giornata trascorsa alla Camera, sono rientrata a casa senza alcuna voglia di parlare. Manco ho cercato di reagire. Mi sono sdraiata sul letto a riflettere: pensare e ripensare a quanto visto e udito in quella lunghissima giornata. Avevo addosso un grande sconforto.
Che non se ne andrà di certo in qualche ora.
Né in qualche giorno.
Sono entrata a Montecitorio alle 15.30. Il governo era presente al completo, Prodi con tutti i suoi ministri, meno l’ineffabile Mastella.
Ho ascoltato le dichiarazioni di voto dell’opposizione e di qualche rappresentante della sinistra cosiddetta estrema. Erano entrambi violente e insultanti. Parola d’ordine: “Vattene Prodi”.
Non mi giudicate “facile al patetico”, non lo sono. Piuttosto mi sono messa nei panni di Prodi e ho vissuto il suo stato d’animo. Stavo male per lui. Me ne sono uscita interamente svuotata.

Già la mattina era cominciata male. Una normale e amichevole conversazione con un compagno che stimo è degenerata in un attimo, partendo dal voto alla fiducia a Prodi.

La coerenza è stata una costante assoluta della nostra vita (mia e di Dario), coerenza che abbiamo anche pagato caramente. Coerenza “sì”, espressa sempre ad ogni costo. E le rarissime volte che abbiamo mediato è stato solo perché non eravamo gli unici esseri viventi del pianeta con problemi “solo nostri”, ma c’erano altre persone coinvolte. Eravamo quindi costretti a riflettere su “causa ed effetto” nella totalità delle situazioni.
In questi 19 mesi, come ho spesso ripetuto, m’è capitato più di una volta di dover votare contro coscienza. Perché? Proprio per rispettare la “causa e l’effetto”.

Il leit motiv delle mie riflessioni girava sempre su una costante domanda: dove porterebbe il governo del quale faccio parte il mio voto “contro” da anima bella?
Sono salita su questa strana nave che a momenti mi ricorda quella dei folli, pensando di poter fare qualcosa di utile. Non è successo. Non mi è stato possibile. Non ce l’ho fatta.
Essere coerenti con le proprie scelte ideologiche è onesto, giusto, indispensabile… ma se non te lo puoi permettere? Non ti resta che rassegnare le dimissioni. Cosa che ho fatto.
Senza presunzione dico che non so se il governo avrebbe retto senza i miei “Sì” con i piedi saldi a terra, dettati dal senso di responsabilità.
(Avevamo 3 voti più dell’opposizione: i senatori Turigliatti e Rossi sempre contro il governo. Il mio voto era determinante per superare l’opposizione) Se qualcuno di quelli che mi hanno votata pensa che io abbia tradito i miei elettori e me stessa, rispondo che l’esame di coscienza me lo sono imposto ogni giorno. Adesso tocca a loro, mettendosi anche nei miei panni fino in fondo.
Ribadisco che personalmente ho solo mantenuto l’impegno che ho preso accettando questa assai pesante carica: fedeltà al governo. Mai avrei potuto far qualcosa che lo mettesse a rischio.
Punti di vista.
E’ bello, esaltante, far l’eroe sul cavallo bianco con il vento che ti gonfia il mantello… soprattutto quando c’è qualcuno che ti permette di montare in groppa e galoppare glorioso. 
La coerenza va ragionata, come ho già detto, e non perseguita a piedi giunti ad oltranza muovendosi esclusivamente lungo le proprie convinzioni.
Causa ed effetto.
Oggi (salvo miracolo) il governo cadrà. I responsabili di ‘sto sfacelo dovranno render conto del loro operato a “molti” italiani.

Sì, non tutto è andato come si voleva. Sì, la gente sta male… Sì, ci siamo trovati in mezzo a guerre, così dette “missioni di pace”, sì i precari, sì gli operai che si alzano alle 5 e vedono crescere i figli quando li vanno a guardare mentre stanno dormendo quando rientrano… Sì, le pensioni fanno schifo… beh, non tutte: un importante politico intasca circa 500 mila euro l’anno… e non è l’unico! Sì, non s’è mosso un dito per il conflitto d’interessi e la cancellazione delle leggi ad personam… ma in quanti “mangioni” si saranno dati da fare perché a Prodi non si permettesse di affrontare l’argomento? Sì, sì, sì… tutto giusto. Ma che Prodi, in quel suo governo, di fatto, si trovasse come un condannato agli arresti domiciliari con manco un cane che gli portasse le arance, non l’avete mai considerato? Andavano da lui solo a IMPORGLI, A CHIEDERE E A RICATTARE.
Bella gente!


Che Berlusconi ci ha lasciati con le pezze al sedere nessuno se ne ricorda? E che i soliti furbacchioni hanno collezionato cariche e privilegi in quantità?
Non ha fatto proprio niente Prodi? In un editoriale di qualche giorno fa Scalfari faceva un elenco che dimostrava proprio il contrario. Sono poi passati solo 19 mesi. Bastavano per rimettere in piedi un Paese completamente allo sfacelo?

Cosa pensano i responsabili della caduta di Prodi, che tornando Berlusconi a Palazzo Chigi la classe operaia andrà in fabbrica con la Ferrari, i pensionati sverneranno alle Maldive e i precari avranno contratti d’oro che erediteranno i loro figli e i figli dei loro figli?
Non andrà così.
 Si peggiorerà come è più che probabile…

No, l’estremismo non mi è mai piaciuto.  
Penso a un tale, di cui ci si ricorda sempre meno, che sentenziava: “Attenti. L’estremismo è la malattia infantile del comunismo.”
Ha sbagliato: non è una malattia infantile, ma senile! Ed è una malattia all’ultimo stadio.
franca rame

NB. GIU’ LE MANI DALLA 194!

 

By Franca Rame at 2008-01-25 02:20 | Controinformazione | Diario di una senatrice | Discussione politica | blog di Franca Rame | accedi o registrati per inviare commenti | letto 3634 volte

 


IL COMPAGNO FINI VOTA IL LODO ALFANO. "GIANFRA' EDDOVEVI DIRCELO SUBITO CHE LA PANTOMIMA DI MIRABELLO ERA SOLO PER RIDERE!"...

L'opposizione ha definito l'emendamento, presentato dal relatore Vizzini, "un mostro giuridico". Bersani: "E' una vergogna, faremo le barricate". Bongiorno conferma il via libera Fli: "Non condivido le polemiche". Alfano incontra Fini: "Spirito costruttivo". Il presidente della Camera: "Riforma necessaria, ma no a norme inaccettabili". Casini: "Nessun veto, Italia è anomalia". Il Quirinale ribadisce "estraneità" alla discussione in corso alle Camere

Approvato l'emendamento Vizzini che sospende i procedimenti contro le alte cariche dello Stato anche per i fatti precedenti l'elezione. Il via libera all'emendamento al Lodo Alfano è arrivato dalla commissione Affari costituzionali del Senato con 15 voti a favore e 7 contrari. Hanno votato a favore 13 senatori del Pdl e Lega più il senatore finiano Maurizio Saia e il senatore dell'Mpa. In base ad esso, "i processi nei confronti del presidente della Repubblica o del presidente del Consiglio, anche relativi a fatti antecedenti l'assunzione della carica, possono essere sospesi con deliberazione parlamentare".

L'approvazione dell'emendamento in questione segue il via libera della precedente proposta di modifica, sempre a firma di Vizzini, che la settimana scorsa aveva equiparato presidente della Repubblica e presidente del Consiglio nella tutela dello scudo, e inserito fatti e reati anche extra funzionali tra quelli suscettibili di copertura. I lavori della commissione proseguiranno domani e giovedì pomeriggio con l'esame ed il voto sugli emendamenti. Intanto il Quirinale ribadisce: la Presidenza della Repubblica è estranea alla discussione sulla riforma in corso alle Camere.

Il Pd: "Una vergogna, faremo le barricate". Insorge l'opposizione secondo la quale, con questo emendamento, si è creato un "mostro giuridico". Quanto alle modifiche, il segretario del Pd Pierluigi Bersani parla di "una vergogna": "Viaggiamo ai limiti dell'assurdo, è
indecoroso e vergognoso pensare di procedere a un'assoluzione per via parlamentare. Faremo le barricate con tutte le forze che abbiamo". Duro Antonio Di Pietro: il vito dei finiani "smaschera il finto ritorno alla legalità di Fli". E continua: "Facciamo un ulteriore, estremo, appello al presidente Finiaffinché dica ai suoi di non cedere a questo che oggi sembra un ricatto o una compravendita. Alla Camera vogliamo guardare in faccia uno per uno gli esponenti di Fli".

I finiani: "Lo voteremo anche alla Camera". Ma i finiani confermano: ìanche a Montecitorio voteranno l'emendamento. "Non condivido le polemiche sulla retroattività del Lodo Alfano - dice Giulia Bongiorno, presidente della Commissione Giustizia della Camera ed esponente di Fli - e infatti la sua finalità è quella di salvaguardare la serenità nello svolgimento delle funzioni da parte delle alte cariche dello Stato che, ovviamente, potrebbe essere compromessa nel caso in cui non venissero sospesi processi per fatti antecedenti all'assunzione della carica".

L'incontro con Alfano e i paletti di Fini. Giudizio sospeso sulla bozza di riforma della giustizia fino a che non sarà riempita di contenuti: i 'titoli' non bastano se poi verranno stravolti da emendamenti o norme che possono risultare "controverse o inaccettabili". Fini mette i suoi paletti alla riforma della giustizia che Alfano gli illustra in un'ora di colloquio a Montecitorio. E chiarisce che Fli è disponibile a discutere della riforma e anzi, considera "necessario" mettere mano al sistema della giustizia in Italia. Ma che ciò può avvenire solo se si verificheranno una serie di condizioni. In primo luogo, non deve essere messa in discussione l'indipendenza della magistratura: ed è per questo, spiega Fini, che ad esempio "l'auspicata separazione delle carriere andrà disciplinata in modo tale da non comportare alcuna ingerenza del potere esecutivo su quello giudiziario". Dunque, serve "chiarezza" nella formulazione "delle norme che disciplineranno e delineeranno i poteri e le funzioni del Csm, della istituenda Alta Corte di Disciplina e dello stesso Ministro Guardasigilli". Per questo, conclude il presidente della Camera, "trattandosi di una riforma che inciderà fortemente sulla Costituzione e non di un mero manifesto politico di intenti, è doveroso sospendere il giudizio in attesa di conoscere il testo che il Consiglio dei ministri approverà e di verificare, con spirito costruttivo, le eventuali modifiche apportate dal Parlamento".

Fini e il Lodo. Presidente della Camera e il Guardasigilli hanno anche affrontato la questione del Lodo Alfano. Fini si sarebbe sorpreso dell'effetto mediatico avuto dal voto espresso dal senatore di Fli sulla 'retroattivita' delle norme. Questa è la posizione di Fli da sempre, avrebbe lasciato intendere, non si tratta di norme che estinguono i reati, ma semplicemente che congelano i processi per le alte cariche il cui ruolo istituzionale va tutelato nel momento in cui esercitano la loro funzione, avrebbe ribadito.
Per questo anche alla Camera è lecito attendersi un voto favorevole da parte di Fli. Anche Alfano ha spiegato di aver riscontrato in Fini "uno spirito costruttivo ma, avendogli esposto solo le linee guida" del progetto di riforma della giustizia "non ho ricevuto né un sì né un no".

Casini: "Anomalia, accettabile soluzione sui generis". "Anche se gli scudi per le alte cariche in tutti i Paesi sono connessi temporalmente e sostanzialmente all'incarico, l'anomalia italiana giustifica una soluzione 'sui generis'". Cosi il leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini chiarisce il suo pensiero sull'approvazione della norma. "Si tratta di un'anomalia, quindi la retroattività è un errore ma non metteremo veti perché nostra intenzione è dare un segnale di stabilità e tentare di rimuovere il macigno dei processi del premier una volta per tutte". 

 Da Repubblica

 

 


GO BANANAS!: TRE MESI DI NOTIZIE SU MONTECARLO SI, UNA PUNTATA SU ANTIGUA NO!

Antigua batte Montecarlo 3 a 1. Anche se ovviamente la battaglia è impari, poiché una compravendita ancora nebulosa di 300mila euro per un appartamento di 55 mq al centro di Montecarlo difficilmente potrà competere con un’altra, altrettanto nebulosa compravendita di 29 acri nell’isola caraibica chiusa alla modica cifra di 700mila euro. Feltri ci insegna che le indagini sui politici sono lecite e doverose. Per tutta l'estate e oltre abbiamo assitito ad un tritacarne sulla casa di Montecarlo venduta da Fini e occupata dal cognato. Feltri ovunque a spiegare assieme a Belpietro. Vespa ci fa puntate. Ovunque su giornali e TV per mesi. Nessuno del PDL ch intervenga. Poi Report, la bellissima trasmissione d'inchiesta dell Gabanelli si occupa della nebulosa compravendita di una "casa" ad Antigua di Berlusconi. Apriti cielo! Ghedini, che di mestiere fa l'avvocato e come riempitivo pure il Parlamentare a 15mila euro il mese dei nostri soldi, tenta di bloccare la trasmissione. PdL in fibrillazione. Romani, nuovo ministro, si scaglia contro Report: "Trasmissione odiosa!".

.

Insomma ci sembra di capire che se si tratta di mettere sterco sul ventilatore ad un nemico di Silvio, lo si può fare per mesi e con tutti i mezzi. Se si fa lo stesso gioco su Silvio, si muove la corrazzata antiaerei. Montecarlo si, Antigua no. Si Fini è dato a sapere, su Berlusconi no. In entrambi i casi, a noi sembra trattasi di bei furboni....


Le case ad Antigua di Berlusconi: stasera l’inchiesta di Report

(AGI) - Roma, 17 ott. - Nuovo giallo immobiliare per la politica italiana dopo quello di Montecarlo? Un'inchiesta per la puntata che andrà in onda questa sera della trasmissione di Rai3, "Report", parla di un'operazione da oltre venti milioni di euro per l'acquisto di terreni e immobili nell'isola caraibica di Antigua, effettuata con il metodo delle 'scatole cinesi'. Della vicenda si starebbero occupando le Procure di Milano e Palermo e tra le società coinvolte ve ne sarebbe anche una ricollegabile a interessi economici del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. In una nota l'avvocato del premier, Niccolò Ghedini, afferma: "La vicenda è già stata ampiamente trattata dai giornali alcuni mesi or sono e tutte le delucidazioni e i documenti pertinenti erano stati ampiamente offerti. Come risulta dagli atti il presidente Berlusconi ha regolarmente acquistato un terreno in Antigua pagandolo con regolare bonifico e indicandolo nella denuncia dei redditi. Negli anni successivi, con regolari fatture, assistite da stati di avanzamento lavori, bolle di accompagnamento e consegne nonché perizie, sono stati pagati i lavori di costruzioni e arredo con altrettanto regolari bonifici da banca italiana a banca italiana. Tale denaro e' stato quindi versato in Italia alla società costruttrice dell'immobile. L'immobile e' attualmente e regolarmente intestato a Berlusconi e non già a fantomatiche società offshore e non vi e' nessuna indagine ne' in merito ai trasferimenti di denaro e ne' in merito all'immobile. E' evidente quindi la strumentalità delle ricostruzioni offerte che saranno perseguite nelle sedi opportune. Sarebbe davvero grave se la Rai mandasse in onda un programma con notizie così insussistenti e diffamatorie e senza alcun contraddittorio”


SANTORO: ECCO DOVE INVIARE LA E-MAIL DI PROTESTA PER LA SUA SOSPENSIONE

Invitiamo dunque tutti i cittadini a supportare la trasmissione Annozero che, per ripicche politiche e ingerenze del Presidente del Consiglio -come dimostrato dall'inchiesta e dalle intercettazioni di Trani-, è stata sospesa arrecando un gravissimo danno a tutti gli abbonati Rai e telespettatori di Annozero.  Tale supporto potrà essere fornito semplicemente inviando una email agli indirizzi: [email protected] e [email protected] e copia per conoscenza a [email protected] [email protected] con il seguente testo (o analogo): "Gentile presidente Paolo Garimberti, i sottoscritti abbonati Rai chiedono di non essere puniti al posto di Santoro e che Annozero continui ad andare in onda regolarmente." firmato nome e cognome degli abbonati firmatari. 

.

''Cari amici, vi ringrazio per le adesioni al mio appello che sono gia' migliaia, ma dobbiamo ottenere il massimo del risultato''. E' quanto scrive Michele Santoro sul sito internet di Annozero, dopo l'appello lanciato ieri nell'anteprima del programma. ''Quindi vi chiedo - prosegue il conduttore - di raccogliere anche le firme di chi non usa internet inviandole contemporaneamente a questi indirizzi: [email protected]; [email protected]. Il primo indirizzo e' molto importante per avere il quadro completo delle adesioni raccolte''. ''Potete utilizzare - aggiunge Santoro - la formula seguente o un'altra con le stesse caratteristiche: 'Gentile presidente Paolo Garimberti, i sottoscritti abbonati Rai chiedono di non essere puniti al posto di Santoro e che Annozero continui ad andare in onda regolarmente'. Vi prego di seguire queste semplici raccomandazioni e di far girare la nostra sottoscrizione usando la rete perche' e' l'unica opportunita' che possiamo gestire con le nostre forze''.
 


FRANCA RAME PRESENTA UNA GRANDE DONNA: AMMA. IL TESTO E LA RICHIESTA DI PACE

Ho l¹onore di presentare una grande donna: AMMA. Un donna amata e divenuta famoso in tutto il mondo per essersi presa carico
fin da ragazzina di ogni essere umano in difficoltà che incontrasse sul suo
cammino: disperati in cerca cibo, di un tetto, di dignità, di rispetto, di giustizia. Ripeto ³qualunque essere umano² indipendentemente dal suo credo o fede religiosa, mistico o ateo, razza, origine, cultura.
Milioni di diseredati, specie donne e bambini sono oggi ancora vivi grazie
ad Amma!  E quale è stata la forza che le ha permesso questa gigantesca opera di
solidarietà umana e di coinvolgimento? L¹amore!
Semplicemente l¹amore per il suo prossimo esteso verso chiunque si rivolgesse a lei in cerca d¹aiuto. E per riuscire a ciò, ha dovuto adottare una concezione del soccorso ai
diseredati nella sua totalità.
Non si può pensare alla PACE, alla giustizia sociale per spazzi ristretti, ma come coinvolgimento dell¹intero mondo.

.


La fame è ovunque, così come la violenza verso i deboli, la guerra è in ogni
luogo e proprio oggi anche nel nostro Paese si piangono giovani figli nostri
morti in guerra e questo ci dice che siamo dentro a un conflitto spietato,
anche se si continua ipocritamente a definire questo nostro intervento in
Afghanistan ³MISSIONE DI PACE².
Bella PACE!, con il nostro ministro della difesa La Russa che propone per
alleggerire la pressione armata dei talebani, che si  armino con bombe i
nostri aerei da caccia e distruzione.
Noi sappiamo bene che bombardamenti di protezione preventiva lanciati spesso
su borghi e villaggi e città, producono L¹IMMANCABILE MASSACREO DEGLI
INNOCENTE.
Da sempre le solite anime liberali e sensibili del nostro governo e dei
media ci tranquillizzano: ³Non preoccupatevi, saremo cautiŠ²
No, noi siamo molto preoccupatiŠ perché sappiamo bene cosa ha portato in
questo ultimo quarto di secolo di guerre susseguitesi una appresso all¹altra
³la cautela² degli eserciti in MISSIONI DI PACE: centinaia di migliaia di
civiliŠ in gran numero donne e bambini, già in condizioni disperate,
sofferenti per la fame, la sete, la mancanza di una casa, di un lavoro che
ohhhŠ finalmente hanno trovato la PACE IN UNA TOMBAŠ o se PREFERITE ³IN UNA
GRANDE FOSSA COMUNE!²
MA TORNANDO AD AMMA, qualcuno mi dirà ³Lascia perdere la politica²Š questa
straordinaria donna è venuta qui da noi, a parlarci soprattutto d¹amoreŠ
Ma l¹amore, e ce lo insegna proprio leiŠ l¹amore ha un significato solo
quando la carità verso il prossimo è accompagnata dal perentorio rifiuto
della violenza, delle guerreŠ
Si sa che dietro lo sventolare di bandiere delle missioni di difesa si
nascondono il profitto, gli affari, il mercato della droga, e i pozzi di
petrolio.
Bisogna imparare a rifiutare qualsiasi atto caritatevole che si limiti a
soccorrere gli straccioni procurando loro altri stracci, sìŠ ma puliti,
sterilizzatiŠ un pezzo di pane sìŠ ma solo per oggiŠ domani chissàŠ ma non
si vede, anzi non si vogliono vedere i guadagni spudorati che accumulano gli
avidi della terra, sulle miserie dei disperati. No, noi non ci stiamo!
Vogliamo la PACE TOTALE
LA PACE VERA! LA PACE VERA  PER TUTTI!

FRANCA RAME

Interventodi Franca Rame per la Presentazione al Palasesto di Sesto San Giovanni martedì 12 ottobre di Amma, Mata Amritanandamayi, una grande anima, mahatma, come Gandhi, conosciuta in tutto il mondo come the hugging saint, la sacerdotessa dell'abbraccio.

 


LA FABBRICA DEL FANGO NON PAGA: DAI SONDAGGI IL PDL CROLLA

Torna l’appuntamento settimanale con l’Osservatorio di Crespi Ricerche per Generazione Italia. Dai dati si nota uno spostamento di piccole percentuali tra i partiti di governo, mentre tra le opposizioni va bene il Pd che torna a convincere 1 elettore su 4. Bene per Fli. Ma veniamo ai dati per quanto riguarda le intenzioni di voto. Il Popolo della Liberta’ e’ ai minimi storici con un 28,2% che peggiora ulteriormente il 28,5% della scorsa rilevazione, e che determina una perdita di oltre 5 punti percentuali negli ultimi 6 mesi. La Lega Nord, invece, continua a crescere e con un +0,3% rispetto alla scorsa settimana fa registrare il 13,8%. Stabili La Destra di Francesco Storace con il 2,8% (-0,2% rispetto al 5 ottobre) e l’MPA del Governatore della Sicilia Raffaele Lombardo che si assesta allo 0,9% (-0.1%). Futuro e Liberta’ e’ accreditato dell’8% con un +0,4% rispetto alla scorsa settimana. Tra le opposizioni il Partito Democratico sale al 25% (+0,8%), l’Italia dei Valori perde lo 0,3% e ottiene il 5,2%, cosi’ come Sinistra Ecologia e Liberta’ che perde lo 0,2% ed e’ accreditato del 3,8%, mentre il Movimento 5Stelle e’ al 3%. Stabile, per la quarta settimana consecutiva, l’UDC di Pierferdinando Casini al 6%. Rifondazione Comunista e Comunisti Italiani e la Lista Pannella Bonino sono fermi all’1%, i Verdi e l’Alleanza per l’Italia di Francesco Rutelli, invece, allo 0,5%. Nelle rilevazioni ancora una volta pesano gli indecisi che sono ben il 40% degli intervistati.

.

Per quanto riguarda la fiducia nel governo, l’esecutivo sale al 45% guadagnando l’1% rispetto la scorsa settimana, viceversa Silvio Berlusconi perde l’1% e passa dal 45 al 44%. Tra i leader di partito il premier e’ comunque quello che puo’ godere della maggior fiducia, a seguire Gianfranco Fini che lo incalza con il 43%. Staccati, al 30%, Pierferdinando Casini, Pierluigi Bersani, Nichi Vendola e Beppe Grillo. Umberto Bossi e’ “apprezzato” dal 29% degli intervistati, mentre Antonio Di Pietro e Marco Pannella dal 27%, e Francesco Storace dal 26%.

 


LEGA TANGENTONA - MARONI: 5000 EURO/MESE A LUI E 2000 ALLA PORTAVOCE DA SOCIETA' IMPLICATA IN TANGENTI

Che il ministro dell’Interno, prima che parlamentare e numero due della Lega Nord, fosse anche avvocato e tastierista rock, lo sapevano in molti.
Ma forse neppure i più sfegatati elettori leghisti immaginavano che una società lombarda pluri-inquisita potesse sborsare migliaia di euro solo per ascoltare la voce di Roberto Maroni.
E tanto meno che tenesse a libro paga anche la sua portavoce.
E solo per organizzare “eventi” festaioli a Roma.
La questione morale torna a investire i vertici del Carroccio, 18 anni dopo Tangentopoli, con una nuova inchiesta per finanziamenti illeciti al partito.
L’indagine è stata aperta nel luglio 2009 dalla Procura di Milano ed è rimasta segreta fino allo scorso venerdì primo ottobre. Quando un pm ha dovuto avvertire il tribunale che un dirigente d’azienda, chiamato a deporre dalle difese di un gruppo di presunti super- professionisti dell’evasione fiscale, non poteva essere sentito come testimone.
Perché indagato, appunto, per una storia di versamenti “anomali”, giustificati da “consulenze orali”.Soldi incassati da Maroni e dalla sua più stretta collaboratrice anche alla vigilia delle elezioni del 2008: l’attuale ministro dell’Interno, dice il manager, ha preso 60 mila euro, la sua portavoce altri 14 mila.

.


Pagamenti motivati, almeno sulla carta, da fatture che Maroni ha emesso nella sua qualità di avvocato.
Senza però impegnarsi in alcun procedimento.
E senza mai scrivere uno straccio di parere legale.
Nulla di documentabile, insomma, solo parole, consigli dati “a voce”, suggerimenti su politici ed enti da contattare per fare affari.
Al centro del caso c’è il gruppo Mythos, ex colosso delle consulenze aziendali, che secondo l’accusa era diventato una centrale nazionale dell’evasione e della corruzione fiscale.
Nei prestigiosi uffici alla Torre Velasca, pieno centro di Milano, arrivavano centinaia di clienti: industriali, imprenditori e professionisti, soprattutto lombardi, veneti e piemontesi. Il sistema entra in crisi cinque anni fa, quando due avvocati onesti denunciano alla procura che uno dei fondatori della Mythos, Giuseppe Berghella, pretende di farsi pagare una mazzetta, sostenendo di poter insabbiare una verifica fiscale fondata su una lettera anonima.
Il 29 settembre 2005 Berghella viene arrestato mentre versa tangenti per 50 mila euro a tre funzionari di vertice dell’Agenzia delle entrate di Milano.
Con le prime confessioni i pm Maurizio Romanelli e Gaetano Ruta allargano l’inchiesta a decine di casi di corruzione e frode fiscale. Molti patteggiano e risarciscono. Per altri nove imputati, il processo è in corso.
La loro prima preoccupazione è dimostrare di non aver sottratto denaro al gruppo, ovvero che tutte le fatture sono state effettivamente incassate da collaboratori e consulenti.
E qui arriva la sorpresa politica.
Nella lista dei testimoni a difesa spuntano l’attuale ministro, Roberto Maroni, la sua fidatissima portavoce, Isabella Votino, e un ex dirigente del gruppo Mythos, Franco Boselli, laurea alla Bocconi e una carriera di successo tra banche e finanza.
Boselli è il primo convocato in tribunale, venerdì scorso. Deve deporre come presidente della Mythos Business Development, la società che era la vetrina del gruppo a Roma: come spiega lui stesso, curava “le pubbliche relazioni con i vari enti, le varie persone, i vari Paesi, i vari imprenditori”.
Subito interviene il pm Ruta: Boselli non può essere sentito come teste, “perché è stato indagato qui a Milano per finanziamento illecito ai partiti”. Brusio in aula: chi ha preso i soldi?
Boselli è stupefatto: “Non sapevo di essere indagato”. Il presidente del tribunale gli spiega che ora ha il diritto di non rispondere. Lui decide di parlare.
E il pm si limita a precisare che l’inchiesta sui soldi di Boselli ai partiti è stata da poco “trasmessa per competenza a un’altra procura”. Senza dire quale.
Il nome di Maroni salta fuori durante una risposta di Boselli all’avvocato che l’interroga.
L’ex dirigente del gruppo Mythos racconta di conoscere l’attuale ministro dagli anni Ottanta: “Lavoravamo insieme alla Avon”.
E qui aggiunge di avergli pagato, a fine 2007, “consulenze legali, con regolari fatture”. Solo allora il pm gli chiede quanto ha versato a Maroni. Boselli, a mente, risponde: “Sessantamila euro”. Ma cosa faceva Maroni? “Ci diceva come muoverci a livello di Comuni, Province, Regioni”.
Il pm non capisce che lavoro svolgeva l’avvocato-parlamentare per meritare i soldi. Boselli: “Essendo un legale, un amico e un esperto di situazioni del settore pubblico, mi ha dato un supporto per capire le disposizioni di legge per la gestione di asset lineari”.
Che significa? “Strade, fili, tubi..”. In pratica, gli avrebbe solo “presentato persone”per vendere progetti “a province come Varese e Sondrio, in Emilia…”.
Ma c’è almeno una traccia scritta di queste consulenze? Risposta di Boselli: “No, non serviva. Ho preso appunti. Abbiamo incontrato persone del Demanio o di altri enti pubblici e lui mi ha fatto da collettore e coordinatore”.
Finora si ignorava che Maroni continuasse a incassare parcelle da avvocato anche durante il suo mandato parlamentare.
E che avesse preso soldi dalla Mythos perfino due anni dopo i primi arresti per corruzione.
Analizzando la contabilità del gruppo inquisito, “L’espresso” ha verificato che Maroni è indicato come beneficiario di due fatture da 20.400 euro netti ciascuna.
L’ultima risulta saldata il 7 novembre 2007, mentre cade a pezzi il governo Prodi. L’otto febbraio 2008, due mesi prima del voto, la Mythos registra un terzo “preavviso di fattura” dell’avvocato Maroni, pagabile dal 28 febbraio, che avrebbe portato proprio a 60 mila euro il totale dei compensi.
Questi ultimi quattrini però non risultano pagati.
Ma perché rinunciare alla terza parcella, se era tutto regolare?
L’unico indizio di risposta è la cronologia dei fatti: il 27 febbraio 2008 il gruppo Mythos è stato travolto da altri quattro arresti.
Nell’interrogatorio in tribunale, Boselli conferma che la società da lui diretta, nello stesso periodo, versava anche uno stipendio “da co.co.pro.” a Isabella Votino, “l’assistente di Maroni”.
Quanto? “Sui 1.500-1.800 euro al mese, mi pare”.
E perché anche lei veniva pagata dalla Mythos?
“Per organizzare eventi a Roma, per promuovere la nostra società“. Insomma, feste e incontri per favorire i contatti con i politici.
Stando alla contabilità, la portavoce di Maroni incassava uno stipendio di duemila euro al mese.
Mentre per Maroni le fatture, emesse alla fine di due quadrimestri, equivalgono a un fisso di cinquemila euro al mese.
Ma i misteri non sono finiti. Negli archivi della Mythos Business Development compaiono altri due versamenti a una società che organizza party a Roma. Queste fatture seguono di pochi giorni la festa dell’ottobre 2007 per il compleanno di Isabella Votino a Roma, descritta anche da “il Giornale”. Musiche di Mariano Apicella, ospite d’onore Silvio Berlusconi.

di Paolo Biondani e Luca Piana
(da L’Espresso)


Franca Rame accoglierà Amma all'incontro di Embracing the World

AmmaAnche quest’anno, Mata Amritanandamayi, meglio conosciuta come Amma, sarà in Italia nei giorni 12, 13, 14 ottobre presso il Palasesto di Sesto San Giovanni (Milano). Amma è riconosciuta in tutto il mondo per la vastità delle opere umanitarie realizzate e per il suo messaggio di pace e non violenza.

La sua organizzazione umanitaria, Embracing the world (Abbracciando il Mondo, rappresentata in Italia dall’Associazione Amma Italia), ha curato gratuitamente oltre un milione di pazienti, costruito 40mila casa per i senza tetto, provveduto a 100mila pensioni per donne sole e disabili, finanziato l’istruzione di decine di migliaia di bambini in condizioni di povertà.L’organizzazione non governativa gode, inoltre, dal 2005 dello status di Consulte Speciale dell’Onu per le opere umanitarie.

Amma-Italia ha deciso quest’anno di invitare Franca Rame ad accogliere Amma a Milano durante l’apertura della manifestazione: un riconoscimento per la sua sensibilità e l’impegno in favore delle donne e dei deboli, che pongono Franca Rame in linea con uno degli scopi fondamentali dell’associazione Embracing the World: il rafforzamento del potere delle donne attraverso la libertà dalla fame e dalla costrizione e attraverso la presa di coscienza del proprio valore e delle specifiche qualità femminili.

Franca Rame incontrerà Amma al Palasesto di Sesto San Giovanni il 13 ottobre alle ore 19.


BOSSI-ALEMANNO: POLENTA E VACCINARA, MA I ROMANI HANNO DIGERITO LE OFFESE?

Ore 12.30, a Montecitorio e' andato in scena l'annunciato pranzo ''riparatore'' tra il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, e il leader della Lega Nord, Umberto Bossi. Tra polenta, coda alla vaccinara e rigatoni al sugo di coda, innaffiati da vino di Frascati, si e' tentato di mettere un punto alle tensioni scatenate dalle esternazioni del senatur sui romani. E, anche se le scuse di Bossi sono giunte, pur tardive e dopo molte polemiche, molti romani sembrano non aver dimenticato di essere stati definiti ''porci''. Nel corso del pranzo ''riparatore'' oltre alle strette di mano, ai sorrisi, alle dichiarazioni distese, alla voglia di convivialita' di alcuni anziani della Lega Nord giunti nella Capitale per questa occasione conviviale, qualche tensione c'e' stata. A cominciare da una rissa sfiorata per un soffio tra gli uomini della sicurezza, i giornalisti e i fotografi, passando poi agli insulti volati tra alcuni romani presenti in piazza che evidentemente non hanno digerito le offese leghiste e i rappresentanti del partito di Bossi e ancora il quasi ''corpo a corpo'' tra Ignazio La Russa e il rappresentante del Pd, Paolo Masini.

.

Ma non c'era solo il Pd a manifestare contro questo pranzo, anche l'Idv con Stefano Pedica, Sinistra e Liberta', e poi, poco distante in Piazza Colonna, Michele Baldi con il suo Movimento per Roma, insieme a circa 200 persone hanno protestato contro la riconciliazione accusando il sindaco Alemanno di essere un ''vassallo e un cameriere di Bossi''. ''Il sindaco e' vassallo e oggi si arrende tradisce la citta' e i romani - ha detto all'Asca Baldi -. Noi non accettiamo le scuse di Bossi e riteniamo lui e la Lega nemici di Roma. Noi non ci prostriamo come sta facendo il sindaco svendendo Roma per qualche comitato d'affari''. E, poco distanti, nell'area dedicata al pranzo, oltre ad Alemanno e Bossi hanno fatto gli onori di casa con il ministro della Semplificazione Normativa, Roberto Calderoli, Luca Zaia, governatore del Veneto, il ministro della Difesa Ignazio La Russa e la presidente della Regione Lazio RenataPolverini.

Un pranzo che, stando alle dichiarazioni di alcuni dei protagonisti, chiude un ''incidente'' diplomatico per aprire una nuova fase di distensione, anche se, dalle parole di Bossi, sulla ''quadratura del cerchio'' del Gran Premio di Roma la strada e' ancora molto lunga e non saranno la polenta, la coda alla vaccinara o un bicchiere di Frascati, a dipanare questa matassa. A parlare proprio il senatur: ''che cazzo corri a Roma il Gran Premio di Formula 1...''.


Da "IL FATTO QUOTIDIANO" : REAZIONI E COMMENTI DEI LETTORI (e dei non lettori) - 2° PARTE

al taccone scrive:

29 settembre 2010 alle 18:59

brava Franca D’oro.  

·  giorgio scrive:

29 settembre 2010 alle 18:39

quasi vorrei un re e una regina dario fo e franca rame italianiiiiiiiiiiiiiii  

 Ezio D'Alessandro scrive:

29 settembre 2010 alle 18:19

Un bell’esecizio di memoria (sul passato), non c’è che dire; ma oggi come butta?

Come dice F. FIRENZE, oggi sono dei bei “compagni di merende”; l’affarismo del Nord e del Sud: canoniche IMPRESE e MAFIA sono la testa uncinata della TENIA.
L’AFFARISMO ha occupato tutto il territorio della Repubblica: al Nord con la Lega e al Sud con le più consolidate famiglie, da cui IMPRESE e MAFIA drenano tutta la linfa vitale del danaro pubblico.

Signora, Lei e il premio Nobel Suo marito ne avete passate di brutte storie e per questo Vi rispetto e rispetterò, ma oltre le parol acce di Bossi, quale è la Sua IDEA politica odierna? 

.

 

·  Patrizia G scrive:

29 settembre 2010 alle 18:17

L’intero articolo è una serie di frasi pronunciate da Bossi.
Davvero forte!

Per chi avesse avuto dei dubbi su chi sa Umberto Bossi.

·  messy scrive:

29 settembre 2010 alle 17:55

Bisognerebbe fare un murales alto 30 metri messo nelle piazze principali di ogni città d’Italia con queste stesse frasi, perchè gli italiani hanno la memoria corta e pensano sempre ad altro quando devono decidere per la loro vita ed il futuro dei loro figli. Stiamo raccogliendo quello che NON abbiamo saputo seminare. 

·  Francesca 49 scrive:

29 settembre 2010 alle 17:41

Franca, sei grande!!

·  Joker scrive:

29 settembre 2010 alle 17:21

Viva l’Italia!
Viva Berlusconi!

  • giorgio riparbelli scrive:

30 settembre 2010 alle 22:08

Il compagno Joker ha in realta’ scritto la piu’ perfida parodia di Silvio su questo blog, come neanche il Bossi1 era riuscito.
Ricordo che Joker vuol dire buffone, pagliaccio.
Bisogna prendere per vero il contrario di quello che afferma.
E’ qui’ che sta la malizia. Facendo vista di sostenere una causa mentre invece la affonda.
E’ infatti con subdolo sarcasmo che ci dice:
Viva l’Italia
( ricordandoci perfidamente che Berlusconi poggia le sue fortune sulla Lega, che dell’Italia e’la dichiarata nemica).
E corona il suo attacco con un Viva Berlusconi. Dileggiando il furfante che chiamo’ il suo partito Forza Italia e alleandolo subito ai secessionisti antinazionali;
e scrisse un “contratto con gli italiani” in 5 punti, mancandoli tutti e 5.
Joker contro Silvio lei e’ micidiale, peggio della bomba atomica.

 

·  G.G. scrive:

30 settembre 2010 alle 22:58

Rinfrescare la memoria può essere un esercizio utile. Ma il costatare il cambio di direzione della politica della Lega a cosa serve se non ci si domanda il perché di questa trasformazione? I fatti raccolti da Franca Rame sono noti e suscita stupore il passaggio dall’odio acerrimo verso un nemico, al sostegno incondizionato pericolosamente garantito al Cavaliere da Bossi. Pericolosamente per Berlusconi, perché la Lega lo sostiene come la corda sostiene l’impiccato. Escludendo puerili argomenti come quello della compravendita, io proporrei come spiegazione quella della scelta del modello dell’indipendentismo catalano fatta dalla Lega, con aggiunta della rozzezza e del cinismo propri alla Lega e estranei all’indipendentismo catalano – vedi lo stile nord coreano nella scelta del figlio Trota come successore – e con l’assenza della cultura politica propria a quel movimento. Secondo il modello catalano pragmaticamente vanno accettate tutte le alleanze democratiche, a destra o a sinistra, che consentano riforme nel senso del federalismo. Per questo la Lega potrebbe in futuro sostenere anche un governo di sinistra e senza alcuno scrupolo lasciar cadere Berlusconi, qualora le circostanze e i rapporti di forza elettorali, a suo modo di vedere, lo richiedessero

·  [email protected] scrive:

30 settembre 2010 alle 15:55

La maggior parte degli italiani ha la memoria corta, e molti cortissima. Aggiungete quelli che sono in malafede… gli ignoranti… i qualunquisti… ecco gli elettori della Lega.

  • Giorgio La Salma scrive:

30 settembre 2010 alle 16:17

La maggior parte degli italiani, lei compreso, forse non ricorda che la signora Rame, insieme al premio Nobel suo marito, erano, negli anni ’70, fiancheggiatori del terrorismo rosso e sotterranei sostenitori delle Brigate Rosse, tanto che a qualcuno venne pure in mente che vi appartenessero.
Di certo, i coniugi Fo fondarono un’associazione (Soccorso Rosso Militante) che aveva come proposito quello di assistere e difendere, tra gli altri, anche i terroristi, persino quelli latitanti.
La maggior parte degli italiani, quindi, per usare le sue logore parole, hanno la memoria corta, anzi cortissima.

    • giorgio riparbelli scrive:

30 settembre 2010 alle 19:09

Si Vergogni Lei invece: Nomen Omen. Non si accettano lezioni dai defunti.
Io c’ero. Hanno fatto un magnifico lavoro da generosi uomini di spettacolo e controcanto al Potere. Ho visto un magnifico spettacolo di Dario(l’autore italiano vivente piu’ tradotto nel mondo) a Varsavia.
Loro si vergoneranno ( mi dicono) quando lei mi rivelera’ chi mise le bombe di Piazza Fontana, a Piazzale della Loggia(Brescia) , dell’Italicus, il missile di Ustica, sino a quelle dei Georgofili a Firenze.
La memoria o la si ha tutta o e’ meglio non averla.

      • paolo scrive:

1 ottobre 2010 alle 01:11

…. berlusconi 

      • Giorgio La Salma scrive:

1 ottobre 2010 alle 09:42

Cosa c’entrano gli episodi da Lei citati con il fiancheggiamento alle Brigate Rosse e alle altre associazioni terroristiche da parte dei coniugi Fo negli anni ’70? Per quanto mi riguarda, il terrorismo è sempre da condannare, sia che venga da destra, sia che venga da sinistra (come accade, peraltro, nella stragrande maggioranza dei casi).
Io non so, come non lo sanno i giudici, chi abbia messo la bomba a Piazza Fontana, chi a Bologna e chi abbia causato le altre stragi da Lei menzionate: spero ovviamente che si scopra e che i responsabili vengano puniti, se ancora vivi.
Ma questo non toglie nulla alle responsabilità, per lo meno morali, che Dario Fo e Franca Rame hanno per il clima di odio degli anni di piombo, quando numerosi giovani venivano incitati e istigati da cattivi maestri come loro a compiere atti terribili.
Altro che ottimo lavoro.
 

·  Giorgio La Salma scrive:

30 settembre 2010 alle 15:54

Se Berlusconi era il portaborse di Craxi, lei lo era di Mario Moretti e di Renato Curcio.
Si vergogni.

  • giorgio riparbelli scrive:

30 settembre 2010 alle 21:37

La Salma, se lei mi dice chi c’e’ dietro le bombe della Stazione di Bologna,(80 solo i morti) che lo Stato non e’ mai “riuscito” a scoprire; io prendero’ sul serio quello che lei afferma di Franca Rame.
Franca Rame non e’ mai stata indiziata per alcun delitto.
E tanto meno imputata.
A differenza di Silvio Berlusconi che lo e’ stato; chiamato a rispondere di varii reati in 16 processi.
Inoltre su questo blog la sig.ra Rame non riporta neanche una parola pronunciata da lei stessa.
Al contrario trascrive quelle (facilmente riscontrabili) di un politico che se non fossero vergognosamente vere, sembrerebbero quelle di un ubriaco.
Perche’ quindi La Salma, lei si riscalda tanto?
Le secca che il politico di sua scelta sia stato esposto nella sua vergogna di opportunista?
La Salma lei ha fatta una penosa figura, ma io ancora non ho finito con lei.
Lei e’ un soggetto socialmente pericoloso. Fa’ della propaganda muovendo in pubblico insinuazioni velenose senza appoggiarle ad alcuna evidenza.
Le cose sono due: o lei e’ un volgare bugiardo e provocatore, e quindi spero che la vita si incarichi di impartirle la lezione che non posso darle io.
O le cose che dice sono suffragate da prove che solo lei possiede. Poiche’ l’accusa che lei muove ha rilievi penali, si rechi al piu’ vicino distretto di polizia con le sue prove.
Qui’ ha sicuramente sbagliato indirizzo.

    • Giorgio La Salma scrive:

1 ottobre 2010 alle 09:52

Io sarei pericoloso in quanto faccio affermazioni non suffragate da alcuna evidenza?
Credo che lei sia fortemente disinformato.
Dario Fo e Franca Rame fondarono l’associazione denominata “Soccorso Rosso Militante” negli anni ’70, al fine di assicurare sostegno ai militanti della sinistra extraparlamentare, ivi compresi quelli latitanti (latitanti=ricercati dalla polizia per gravi crimini, leggasi terroristi).
Furono entrambi indagati perché si sospettava facessero parte delle Brigate Rosse; almeno questa circostanza non venne accertata, ma rimase il sospetto.
Sottoscrissero entrambi il famoso appello contro il commissario Calabresi, accusandolo dell’omicidio dell’anarchico Pinelli. Appello che si risolveva, di fatto, in un invito a far fuori il commissario: cosa che infatti avvenne, di lì a poco.
Dario Fo portò in scena, con la moglie, uno spettacolo in cui si parodiava l’episodio Calabresi-Pinelli (“Morte accidentale di un anarchico”), che contribuì ad alimentare il clima d’odio nei confronti del poliziotto.
Per la cronaca, la magistratura ha accertato, con sentenza passata in giudicato, che il commissario Calabresi era del tutto estraneo alla morte di Pinelli.
Si tratta di notizie facilmente verificabili, a patto che lei abbia voglia di leggere qualche libro o qualche giornale: cosa di cui dubito fortemente, leggendo quello che scrive.
Ignorante.

      • leva 51 scrive:

1 ottobre 2010 alle 11:11

…allora, perchè le ha riportate Franca Rame non sono vere???????? 

·  G.G. scrive:

30 settembre 2010 alle 12:37

Rinfrescare la memoria può essere un esercizio utile. Ma oltre al costatare il cambio di direzione della politica della Lega, a cosa serve se non ci si domanda il perché di questa trasformazione della politica leghista? I fatti raccolti da Franca Rame sono noti e suscita stupore il passaggio dall’odio acerrimo verso un nemico, al sostegno incondizionato pericolosamente garantito al Cavaliere da Bossi. Pericolosamente per Berlusconi, perché la Lega lo sostiene come la corda sostiene l’impiccato. Escludendo puerili argomenti come quello della compravendita, io proporrei come spiegazione quella della scelta del modello dell’indipendentismo catalano fatta dalla Lega, con aggiunta della rozzezza e del cinismo propri alla Lega e estranei all’indipendentismo catalano – vedi lo stile nord coreano nella scelta del figlio Trota come successore – e con l’assenza della cultura politica propria a quel movimento. Secondo il modello catalano, pragmaticamente vanno accettate tutte le alleanze democratiche, a destra o a sinistra, che consentano riforme nel senso del federalismo. Per questo la Lega potrebbe in futuro sostenere anche un governo di sinistra e senza alcuno scrupolo lasciar cadere Berlusconi, qualora le circostanze e i rapporti di forza elettorali, a suo modo di vedere, lo richiedessero.

·  zi ti scrive:

30 settembre 2010 alle 12:26

Estremamente divertente se non fosse vero.
Non si potrebbe tappezzare le strade con questo articolo, come durante le elezioni?

·  Stefania scrive:

30 settembre 2010 alle 10:18

Mitica…l’intelligenza è donna, non c’e’ che dire!

·  Francesco Marrapodi scrive:

29 settembre 2010 alle 20:32

Gran lavoro ! Bravissima !! 

·  francisco calabrese scrive:

29 settembre 2010 alle 19:31

mamma mia che lavoro da certosino,.!
GRANDE come sempre,.!

·  giancarlo scrive:

29 settembre 2010 alle 19:18

da non credere.
ma questo bossi sarà stato comprato pure lui?
Oppure sarà finito sotto ricatto?
E’ solo per avere il federalismo che oramai, e da un po’, si avvalla di tutto e di più?
Che ci sia qualche scheletruccio nell’armadio?

  • francisco calabrese scrive:

29 settembre 2010 alle 19:32

lei ha raggione.
ricatto piu acquistato etc,.!


Da "IL FATTO QUOTIDIANO" : REAZIONI E COMMENTI DEI LETTORI (e dei non lettori) ALL'ARTICOLO "Il traditore del Nord"

 

1.   christian scrive:

29 settembre 2010 alle 14:48

Grazie Franca,
di essere la preziosa memoria di una nazione che non si ricorda chi ha votato alle precedenti elezioni.

 Luigi scrive:

29 settembre 2010 alle 14:48

Sono d’accordo su parecchi punti del Suo discorso, ma certo trovo intollerabile il “Berlusconi…è un palermitano che parla meneghino…un palermitano nato nella terra sbagliato e mandato su a fregare il nord…”: questa frase puzza di razzismo e di ignoranza lontano un miglio. Sarebbe opportuno lei la correggesse. Ma sappiamo bene che non lo farà. Non siamo tutti berlusconiani a Palermo. Sarà difficilissimo prenderne atto, tra le meravigliose terre del nord sano e produttivo, ma è così. Così come del fatto che Berlusconi non è palermitano: anche su questo c’è poco da dire. Perchè Berlusconi è lombardo, signora Rame, proprio come lei.

 

.

 

    Giovanni scrive:

29 settembre 2010 alle 17:01

Luigi, leggi TUTTO l’articolo fino alla fine e poi chiedi scusa alla signora Rame.
Che tristezza, tutti indignati e manco hanno letto l’articolo fino in fondo!

 2.   Paky M. scrive:

29 settembre 2010 alle 14:20

Ma poi…papi Silvio ha tirato fuori il portafoglio e, magicamente, tutto è cambiato…

 bellaciao scrive:

29 settembre 2010 alle 14:20

…LA LEGA MI HA AUMENTATO I PEDAGGI PER ANDARE A LAVORARE !!!!!!……SE GLI PRENDO QUEL CAMPER DI MERKDA, GIELO BRUCIO !!!!!!!

 luca scrive:

29 settembre 2010 alle 14:17

…odio la lega e i leghisti!Soltanto chi non conosce la storia e men che meno la geografia può pensare che esista davvero una nazione padana!(Gianfranco Fini)

 

3.   giorgio scrive:

29 settembre 2010 alle 13:25

Grandissima. Con 70 miliardi è stato facile farsi comprare, il fu umberto bossi lo sa bene…

 4.   sergio rudin scrive:

29 settembre 2010 alle 13:22

mitica Franca 

 

5.   Sottovento scrive:

29 settembre 2010 alle 13:19

Tutto o perlomeno quasi tutto quello che lei afferma e’ senz’altro vero e condivisibile. Berlusconi e’ un “poveraccio” che con la politica ci ha fatto i “soldi” governando addirittura il paese facendosi gli affari propri anche
con la compiacenza e il benestare di tutti….”comunisti”
compresi che spesso volontariamente o involontaramente lo hanno agevolato…Quanto a Bossi e’ la sua sanguisuga che dopo averlo preso prima a pesci in faccia ora lo sfrutta e lo ricatta. Purtroppo a rimetterci sono solo
gli italiani.

 Franco Firenze scrive:

29 settembre 2010 alle 13:44

SOTTOVENTO -

Solo ” volontariamente “.

Perchè uno sbaglio, può capitare, ma 16 anni di sbagli non sono involontari, ma voluti a tutti i costi.

I classici ” compagni di merende “.

Basta vedere come i due schieramenti si comportano ogni Martedì alla trasmissione di ” Ballarò “.

Fra di loro, sono più carezze, che botte.

 

 pinotto42 scrive:

29 settembre 2010 alle 14:23

sottovento, scusa l’intromissione, ma quello che hai letto non sono affermazioni di Franca ma parole di Bossi dette in occasioni diverse tra il 94 ed il 99…..Franca, nell’articolo non ha affermato niente, ha solo trascritto
dopo quelle parole e quei giudizi, adesso il buon Umberto è il miglior alleato di Berluskaiser!
e la gente? se ne sbatte, digerisce tutto, perdona e dimentica tutto
w l’Italia, anzi……..forza Italia!!!

 6.   Jonotespere scrive:

29 settembre 2010 alle 13:11

Così tutti assieme non le avevo mai lette… Impressionante.
Non si può certo dire che siano frutto di uno s c a z z o passeggero, difatti il buon vecchio Bossoli continua ad aspettare solo il cadavere del nano portato dalla corrente.
Nel frattempo non si è accorto che inizia a puzzare di cadavere (rapporti con le mafie) tutto il suo partito e lui è di nuovo di fatto sotto il “maleficio” del Grande Imbonitore.

 7.   MIK scrive:

29 settembre 2010 alle 12:51

Propongo una soluzione a tutti i nostri problemi: aggiungere una materia nelle scuole elementari, medie, superiori, ed università: tecniche per migliorare la memoria. Così le persone si ricorderebbero di tutte le stronz..e che i politici raccontano e delle azioni che seguono. Ormai la nostra memoria è legata ad un apparecchio esterno chiamata tv e non memorizza informazioni oltre le 12 ore. Ogni giorno viene resettata con informazioni, inutili e manipolate e tutti si convincono che le cose vadano bene. Pensate a questo cari elettori del sig. B., ma secondo voi se un programma come Annozero o Report o un giornale come ilfatto dicessero falsità, non verrebbero sbranati da cause giudiziarie e querele? Io credo che userebbero tutto l’arsenale giuridico per sbarazzarsene, invece sono costretti ad usare metodi “infami” perchè la verità non puoi cambiarla ma solo oscurarla.

 8.   renzo scrive:

29 settembre 2010 alle 12:50

che ne pensa il trota ?

 z.B. scrive:

29 settembre 2010 alle 13:13

E’ una domanda difficile. Il trota pensa?

 

Replica

§  FrancescoP scrive:

29 settembre 2010 alle 13:41

Ma che cattivi… Certo che pensa. Solo se glielo dice il babbo, però!

 

  Franco Firenze scrive:

29 settembre 2010 alle 13:50

Z.B. -

Hai sbagliato.

Il trota risponderebbe: mi fa una domanda di riserva.

  messy scrive:

29 settembre 2010 alle 18:05

intanto, il trota-non-pensante si è preso ben 15.000 voti di altri simil-trotanti che gli consentono di essere stra-stipendiato in un mondo di laureati sotto-pagati, con status di precariato a vita. Mi chiedo cosa altro ci possono fare per farci arrabbiare seriamente!

 

9.   Maurizio scrive:

29 settembre 2010 alle 12:41

Si ,va bene…Poi pero’ è cresciuto il figlio. Seppure devastato dall’impietoso morbo,con le facolta’ mentali ridotte al lumicino,Braveherart si è reso conto di tenere famiglia. E per la famiglia ha sposato la causa della famiglia. E’ tenuto in piedi come El Cid,per spaventare i mori e compattare la sua gente.
Ma è solo un triste fantoccio.Uno che ha svenduto le sue idee e il suo consenso per diventare cane da padrone.
Pur co la mente devastata capiasce di non avere epigoni.Ha scelto la trota,come un capomafioso anni 50,per suo successore.Forse si rende conto per primo della medicrita’ dei suoi accolliti.Bossi,ministro della Repubblica.Nemmeno Kafka lo avrebbe immaginato.

 

10.  MIK scrive:

29 settembre 2010 alle 12:36

l’errore non è nell’articolo, l’errore sta i quei poveri ingenui che votano gente come B. e Bossi. Puoi anche scambiare i nomi ma il risultato è lo stesso, persone incapaci di amministrare per il bene pubblico, ma molto capaci ad amministrare il bene privato. Persone senza etica, persone che fanno affari con la malavita, che incentivano la prostituzione, che fanno del bene pubblico un privilegio privato. Ma come si può credere a gente del genere?Io mi chiedo ma possibile che gli elettori del pdl non sono indignati di tutto quello che hanno combinato questi signori? Non hanno neanche mantenuto le promesse date in campagna elettorale. Come fate a bervi ogni stronz… che vi raccontano? Io non voto a sx per volontà ma per necessità, visto che si deve scegliere tra incapaci ed incapaci disonesti, beh! scelgo gli incapaci.

 

11.   Domenico scrive:

29 settembre 2010 alle 12:26

Bisognerebbe mandarla a ogni padano…
come fece berlusconi cuquando madno la sua biografia in tutte le case.

I lehisti pure hanno la memoria corta.
Che tristezza…

 

 Franco Firenze scrive:

29 settembre 2010 alle 13:57

DOMENICO –

Allora io sono stato fortunato, perchè in famiglia non abbiamo ricevuto la biografia del buffone di arcore.

E infatti, per ridere, in mancanza della biografia, siamo andati al circo.

 

12.  Supernova scrive:

29 settembre 2010 alle 12:24

BRAVA FRANCA! (consentitemi il maiuscolo)

 

13. Alexander Selkirk scrive:

29 settembre 2010 alle 12:22

Cara Signora Franca,

purtroppo tutte cose note a chi le vuole ricordare, e “falsità” per chi, in malafede, le nega.

Comprendo il senso, ma era evitabile, l’uso del termine “palermitano” come metafora di mafioso: eppure Lei sa bene quanti palermitani sono attivi contro i mafiosi!

Ma oggi scrivere dei “vecchi” discorsi di Bossi su Berlusconi non ha più senso, chè chi è leghista oggi lo è in piena malafede, anche se data solo dall’ignoranza crassa.

Apprezzo il riferimento a Baffino, ci avrei insistito di più, perchè Egli è ancora lì a determinare il futuro di questo Paese (per ora).

 

14.  Mario scrive:

29 settembre 2010 alle 12:15

Sarebbe opportuno fare un videocollage da diffondere in rete, e poi magari mandarlo in TV e chiedere a Bossi se la pensa ancora così… o erano solo scherzi tra vecchi rin********ti…

 

o   aldocamm scrive:

29 settembre 2010 alle 12:55

bossi non lo capirebbe mai primo, perche berlusca lo adopera a fare le sue leggi perche da solo non a numeri,poi….per me non e normale sia nella testa sia fisicamente.peggio di bossi ce solo gheddafi,[ forse].

 

15.               marianna scrive:

29 settembre 2010 alle 12:13

è il tono usato nel paragone con i palermitani che mi lascia perplessa……

  Giovanni scrive:

29 settembre 2010 alle 17:04

Eccone un’altra!
Gli articoli, signori, si commentano dopo averli letti fino in fondo! Le frasi scritte sono di UMBERTO BOSSI. Franca Rame le ha solo raccolte.

 

16.  Enzo K scrive:

29 settembre 2010 alle 11:47

Mi sembra così scontato che c’è un errore nel testo, il portaborse di craxi (ed anche altro) era berlusconi e non bossi. Mero errore banale e facilmente comprensibile anche per i cerebrolesi.
Per il resto quello che diceva il padano dal dito medio sempre dritto sul cainano erano sacrosante verità, ma la coerenza non può appartenere a gente così rozza che vede solo il proprio tornaconto e quello delle trote che gli nuotano intorno a mò di parassiti.
Servono azioni forti per sbarazzarsi di questi loschi figuri.

 

17.Alexander Selkirk scrive:

29 settembre 2010 alle 11:47

Si ma questo era prima dell’ictus pecuniae…

Segnalo, nell’articolo, un eroore di battitura: all’inizio c’è scritto Bossi dove dovrebbe invece comparire quel “silvioberlusconi” che appare dopo, e viceversa.

 

messy scrive:

29 settembre 2010 alle 17:55

Bisognerebbe fare un murales alto 30 metri messo nelle piazze principali di ogni città d’Italia con queste stesse frasi, perchè gli italiani hanno la memoria corta e pensano sempre ad altro quando devono decidere per la loro vita ed il futuro dei loro figli. Stiamo raccogliendo quello che NON abbiamo saputo seminare.

 

1.   Francesca 49 scrive:

29 settembre 2010 alle 17:41

Franca, sei grande!!

 

2.   Joker scrive:

29 settembre 2010 alle 17:21

Viva l’Italia!
Viva Berlusconi!

 

3.   Giovanni scrive:

29 settembre 2010 alle 17:16

Di tutti gli arci-indignati non uno che, una volta accortosi dell’errore, abbia chiesto scusa alla signora Rame…naturalmente!
A dirle di vergognarsi invece avete fatto presto.

 

4.   casper scrive:

29 settembre 2010 alle 17:14

quasi tutti i politici sono ladri il 99,99%

 

5.   reconquista scrive:

29 settembre 2010 alle 16:57

Il nostro è un popolo che non legge, che ha la memoria corta, che non si arrende neanche dinanzi all’evidenza.
Il nostro è un popolo che si merita le cricche i ricchi i brunetta i capezzone. Il nostro è un popolo che ha la sinistra più disastrata del mondo. Il nsotro è un popolo che ha indivisui meravigliosi, e una sei te, cara Franca Rame e il tuo Dario: Grazie

 

6.   sara scrive:

29 settembre 2010 alle 16:43

ma perchè qualcuno commenta l’articolo senza averlo letto tutto?

 

o   Giovanni scrive:

29 settembre 2010 alle 17:07

Non lo so e sinceramente la cosa mi getta nello sconforto. Molto più dell’ennesimo articolo sulle malefatte di B. Sarà che ho appena letto, su questo stesso sito, l’articolo di Piero Ricca sull’italica ignoranza. (

 

7.   elindo scrive:

29 settembre 2010 alle 16:16

brava FRANCA e complimenti per l’articolo,qualcuno si scandalizza per quello che ai scritto,ma questo non
mi stipisce perche’molti italiani credono solo di essere
informati ma purtroppo non e’ cosi’, che tu, se vogliamo
dirla tutta ai detto solo il 20% di quello che e’ capace
quella meschina persona, che e’ per non avere malintesi
il nanomafioso (presidente del consiglio italiano),speriamo
ancora per poco, ma sara’ sempre tardi.

  Giovanni scrive:

29 settembre 2010 alle 17:08

Franca Rame non ha (con l’h) scritto niente. Ha raccolto delle frasi che SONO DI UMBERTO BOSSI, come specificato in fondo all’articolo.

 

8.   Armida scrive:

29 settembre 2010 alle 16:08

Egregia e bellissima in tutti i sensi signora Rame ha letto-Katia-Mattia e anche,in parte,Marcello?Ma che cosa gli vuol fare?Secondo me sono la maggioranza,parlano per parlare,vincerà sempre il più imbonitore, il più falso,il più senza vergogna.
Continui perchè è un vero piacere leggerla.
Auguri

9.   Riccardo83 scrive:

29 settembre 2010 alle 16:05

LEGGETE L’ARTICOLO FINO ALLA FINE.

 

10.   Katia scrive:

29 settembre 2010 alle 15:39

LA SIGNORA RAME SI VERGOGNI!!!
SI SCIACQUI LA BOCCA PRIMA DI UTILIZZARE IL TERMINE “PALERMITANI”!!

LorenzoM scrive:

29 settembre 2010 alle 15:48

Credo tu non abbia letto l’ultima riga: “una collezione di frasi di Umberto Bossi”!!!

 Paolo scrive:

29 settembre 2010 alle 15:53

Signora Katia, non e’ Franca Rame che parla..ma e’ un collage di frasi pronunciate da Bossi agli albori, quando Roma era Ladrona e non POLTRONA!
Viva l’Italia e il tricolore! F***ulo alla LEGA!!!

  Giovanni scrive:

29 settembre 2010 alle 16:58

Cristo, le televisioni di Benito Berlusconi vi hanno proprio lobotomizzati!! Possibile che non siate in grado di leggere un ***** di articolo fino alla fine e partiate a insultare senza averci capito una mazza? Io come minimo chiederei scusa a Franca Rame, cara Katia

 

11.   Mattia scrive:

29 settembre 2010 alle 15:36

Cara Franca,
se dalla compagna di un premio nobel dobbiamo accettare questa tirata di cose dette e ridette farcite di razzismo siamo proprio a posto. Siete piene di gente del nord affarista e corrotta, PIENI!! Ma come ti permetti a scrivere certe cose?? E mi chiedo come può, un giornale come Il Fatto, accettare certi contributi? Quando vuoi elevarti a commentatrice dei mali della nostra società cerca almeno di farlo senza mettere in campo i tuoi istinti più bassi.

 

o   LorenzoM scrive:

29 settembre 2010 alle 15:48

Credo tu non abbia letto l’ultima riga: “Una collezione di frasi pronunciate da Umberto Bossi”!!!

 

 s.f. scrive:

29 settembre 2010 alle 16:25

Ma davvero a questo mondo esistono persone che esprimono un’opinione su un testo senza avere letto il testo?
Mi appare una cosa curiosissima.

 

29 settembre 2010 alle 16:43

No, la cosa più “curiosa” è che frasi dette tra il ’94 e il ’99 suonino come scritte ieri…segno di una incredibile immobilità del sistema, del fatto che non sia cambiato nulla o quasi! che miseria…

 

§  Giovanni scrive:

29 settembre 2010 alle 17:11

già anche a me appare curiosissimo. Poi mi torna in mente che siamo in Italia, dove tutto è possibile. Pure indignarsi per un articolo che non si è letto fino in fondo.

 

Giorgio Riparbelli scrive:

29 settembre 2010 alle 17:23

Mattia, allora e’ vero: la scuola e’ proprio in crisi !
Una volta si insegnava a leggere una pagina fino alla fine.
Poi a capirne il senso, il significato e le fonti.

 

12.    marcello scrive:

29 settembre 2010 alle 15:14

Tutto bene, ma il vero grande problema, non è Berlusconi o la Lega, è che scientemente o no gli italiani, votano P.d.L. e quindi di fatto Avallano quella politica socio-economica, tanto cara a Tremonti ed avallata da Sacconi, con il placet di Cisl, Uil e Ugl.
Sconcertanti, inaccettabili gli interventi in atto su:
Scuola Pubblica; Sanità Pubblica; Università; Ricerca; Diritti dei lavoratori; Sicurezza sul Lavoro;
Sono tutti provvedimenti riduttivi volti ha colpire le classi meno abbienti di questo Paese, i LAVORATORI.
E la protesta di massa? Non ce, insomma non ce più Coesione sociale, questo è solo questo è il vero Dramma della ns/ Società!

 

PAGURO scrive:

29 settembre 2010 alle 16:48

Hai ragione caro Marcello, purtroppo abbiamo quello che vogliamo. Basta vedere i commenti a questo articolo da parte di alcuni lettori: i tagli all’istruzione si vedono eccome!
Comunque è nostro dovere crederci e non abbassare la guardia: è la nostra guerra!

 

13.               nico grifone scrive:

29 settembre 2010 alle 15:03

E questo bel COLLIONE sara`il vincitore delle prossime elezioni…ma come siete messi…mi sa che muoio nell´esilio….buona fortuna. Grazie Franca

 

14.      Monica scrive:

29 settembre 2010 alle 14:57

Bravissima Franca! -DTutto tragicamente vero, purtroppo! -(

 

15. quattroruote63 scrive:

29 settembre 2010 alle 14:50

ma brava FRANCA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!