QUESTO PAESE STA ANDANDO A PUTTANE.......

 Sara' Carlo Giovanardi e non Silvio Berlusconi ad aprire la Conferenza Nazionale della Famiglia. Il mandato e' stato dato al sottosegretario con delega alle Politiche per la famiglia nel corso del Consiglio dei Ministri di oggi durante il quale ha illustrato contenuti e obiettivi della conferenza che si svolgera' a Milano dall'8 al 10 novembre. Il Consiglio dei Ministri auspica in una nota che "dall'ampio confronto e dibattito che vedra' protagonisti tutti gli attori coinvolti, possano scaturire idee e proposte per definire nuove e piu' incisive politiche familiari, anche in vista della prossima adozione del Piano Nazionale per la Famiglia". Intanto da Palazzo Grazioli esce la notizia che Berlusconi e' "convinto che non si andra' a elezioni anticipate". Il leader dell'Adc, Francesco Pionati, ha descritto ai giornalisti un premier "determinato". Un ottimismo eccessivo, secondo Massimo D'Alema, per il quale il governo Berlusconi non ha dalla propria parte la maggioranza nel Paese. "Non c'e' dubbio che la maggioranza degli italiani non sostiene il governo attuale che va perdendo credibilita' e consensi", ha detto.

I PAPABOYS LO DIFENDONO, NON E' IL DIAVOLO

"Nel clima degli ultimi giorni che si respira in Italia di accese polemiche nei confronti del presidente del Consiglio continua ferocemente ad assalirci un dubbio: Silvio Berlusconi non puo' sicuramente ad oggi essere definito 'acqua santa', ma e' proprio il male assoluto?", lo difendono in una nota i "Papaboys". "Non ci piace - si legge nel testo - la testimonianza che dall'uomo viene fornita in pubblico, non ci piacciono i continui riferimenti alle sue attivita' private e personali, e non gradiamo neanche il fatto della mancata 'presa visione' di tutto cio'; ci aspettiamo quindi dal premier soprattutto una maggiore responsabilizzazione nelle sue pubbliche dichiarazioni".

PISAPIA, DECISIONE DI BUON SENSO

Canta vittoria il candidato alle primarie del Pd per le elezioni a sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, secondo il quale "ha vinto il buon senso".
  "E' una vittoria di tutti noi - afferma in una nota - del popolo delle Primarie, della societa' civile che non poteva accettare l'arrivo del Premier dopo le ingloriose dichiarazioni di questi giorni e a dispetto dei fatti che stanno emergendo sulla stampa".

 


UN MILIONE DI POSTI DI LAVORO, MA SOLO PER LE ESCORT.....

È una tecnica nota, sempre la stessa. È quella - dopo averla fatta grossa - di gigioneggiare dondolando la testa con quell'aria albertosordi: sono un uomo normale sono uno di voi, sono schiavo delle donne che ci volete fare, non sono mica un santo, sono generoso con chi mi chiede, a volte troppo, se devo scegliere fra una donna e un uomo preferisco una donna, mi volete crocifiggere per questo? Gran sorriso, strizzata d'occhio televisiva al suo pubblico, quello che guarda dal tinello di casa mentre la moglie prepara cena in cucina, quello che non frequenta Belen Rodriguez nei privè dei localini di Milano ma la chiama lo stesso per nome perché la conosce dalla tv, la vede ogni settimana su Chi.

Non lasciamoci ingannare. Non cadiamo nel tranello del grottesco televoto del giorno: maschi italiani, rispondete, vi piacciono di più gli uomini o le donne? Come avete detto? Più forte! Ecco, lo vedete che mi date ragione?

 No, questa volta no presidente. Non ride più nessuno, ha sentito? Anche nella sua platea di imprenditori di moticiclette ridevano in tre. La battuta meglio puttaniere che frocio (perché questo ha detto, alla pancia del paese) la mettiamo insieme a quelle sui negri sugli ebrei sugli handicappati sulle racchie e gliele rimandiamo al mittente tutte insieme, ci faccia ridere i suoi nipoti quando saranno grandi, se crede. Gli italiani adulti, guardi cosa scrivono i suoi sostenitori nei suoi siti, ne hanno abbastanza. Il punto non è questo: non è se lei ami le donne o sia generoso. Il punto è che ha paralizzato l'Italia con le sue menzogne, con le sue ossessioni, con le sue prepotenze. Il punto - nel caso specifico - è che lei ha telefonato in questura per far rilasciare una minorenne indagata per prostituzione, una ragazzina che ha conosciuto l'Italia nelle sue tv, che si è tolta il velo per diventare una velina e poi una cubista, una bambina a cui lei ha proposto come "fortuna" un harem anzichè una famiglia. L'ennesima vittima di una cultura distorta, di una società debole perchè privata di mezzi per assistere i deboli. È con questo che si rilassa la sera: con le vittime di un sistema che a chi non ha la forza di pretenderlo offre ben poche alternative. Non è stato abbastanza furbo, ha detto Bossi. Ecco, vede. Un altro sottotesto. L'Italia è dei furbi - persino la Lega si è adattata - è di quelli che non si fanno beccare. Gli altri, quelli che rispettano le regole, sono fessi.

 Dopo Perla è arrivata Nadia, ieri. Cinquemila euro a volta, ha detto. Non è vero nemmeno che non ha mai pagato una donna, lo disse a Zapatero. "Cosa fai nella vita, cara?". "Presidente non vede, faccio marchette". Verranno Giusy, Rebecca, Florinda, dopo. Chissà quante sono. La novità è che anche i suoi, adesso, prendono le distanze. Il fronte conservatore si è fatto freddo. Ha letto il Corriere, Libero, il Giornale, il Foglio? Da Galli della Loggia a Veneziani, da Belpietro alle due pagine di Ferrara sul 25 aprile. I suoi uomini, dietro le tende di broccato che la separano da chi lavora, si stanno preparando. Un successore, presto. Trovatene uno che salvi gli orfani politici e sbarri il passo alla sinistra, al governo tecnico. Questo sta accadendo, lo vede anche lei. A meno che della sua personale tragedia, la tragedia di un uomo ridicolo, non faccia ormai parte la cecità. Quella che si accompagna ai gesti folli, nella storia. Folli e solitari. (Concita De Gregorio)


IL CASO BUNGA BUNGA SI COMPLICA: INDAGA BOCCASSINI DELL'ANTIMAFIA

Quella che inizialmente era stata descritta come una procedura «nel rispetto di tutti i crismi del regolamento» (ex questore Indolfi alla Stampa) per l’identificazione e il rilascio dalla Questura di "Ruby"-Karima, in realtà sembra non essere poi così chiara. Sia per l’intervento e le pressioni del premier per fare in modo che la minorenne, da lui segnalata come «nipote del presidente egiziano Mubarak», venisse rilasciata senza fotosegnalamento e affidata alla sua igenista dentale e consigliera regionale Nicole Minetti. Sia per i pasticci burocratici che la sera tra il 27 e il 28 maggio sarebbero stati commessi in Questura, fino a confondere le acque con la procura minorile, affinché il desiderio del Presidente venisse esaudito. E ciò nonostante, ancora ieri il procuratore Edmondo Bruti Liberati ha ribadito che nei confronti del Premier non esiste ne potrebbe esistere nessuna iscrizione sul registro degli indagati. Perché alla fine, mentire sull’identità di una persona o sui rapporti di conoscenza pregressi con la minorenne, anche se fatto nella veste istituzionale di presidente del Consiglio, non viene considerato, al momento, un reato.

Potrebbe invece dover rispiegare bene tutta la storia chi, tra i funzionari della Questura, quella sera permise che "Ruby", anziché finire in una comunità protetta, come aveva indicato inizialmente la Procura minorile, potesse essere consegnata senza troppi danni alla consigliere Minetti che, è il caso di ricordarlo, successivamente verrà indagata per favoreggiamento della prostituzione insieme a Lele Mora e Emilio Fede.

Il punto del rilascio di "Ruby" è controverso e ora ad indagare c’è anche il procuratore aggiunto Ilda Boccassini, sotto il cui dipartimento, la distrettuale antimafia, da qualche giorno è passato il pm Sangermano, titolare ufficiale dell’inchiesta (mentre il procuratore aggiunto Pietro Forno rimane titolare dell’inchiesta per la parte relativa alla tutela della minorenne). Sono i due magistrati infatti che sabato hanno interrogato come testimoni la funzionaria Giorgia Iafrate, che quella sera si occupò di seguire il caso della ragazza, rifiutandosi però alla fine di firmare la relazione di rilascio della giovane, nonché il capo della segreteria di Gabinetto Pietro Ostuni, che ricevette sul proprio cellulare prima la telefonata del caposcorta del premier e poi parlò direttamente con Berlusconi.

«Il Presidente Berlusconi - scrive nella sua relazione al Viminale il questore Indolfi - chiedeva infatti informazioni circa l’accompagnamento o meno, durante la serata, di una ragazza di origine nordafricana che gli era stata segnalata come parente o affine del Presidente Mubarak, soggiungendo che di questa ragazza si poteva "far carico" il consigliere regionale Minetti».
E’ ovvio che anche Indolfi, diventato ora Prefetto presso il Consiglio dei Ministri, dovrà essere sentito e non è escluso che, in quanto massimo responsabile della Questura all’epoca dei fatti, possa essere indagato. Al momento le versioni di Questura e Procura dei Minori, sembrano inconciliabili. La Questura di via Fatebenefratelli sostiene che le cose si sarebbero svolte "in accordo" con la Procura dei Minori. La quale, una volta ricevute rassicurazione sull’identificazione di Ruby, avrebbe acconsentito l’affidamento della minorenne marocchina, anziché ad una comunità, a Nicole Minetti.

La Procura dei Minori, che ieri ha inviato una corposa relazione ai pm, invece fa sapere come sia impossibile per un pm «accordarsi» con la polizia per il semplice fatto che un magistrato "dispone" e non si "accorda", come invece viene scritto nelle relazioni di servizio mandate al ministero degli Interni. E nel caso specifico la Procura minorile, nella figura del pm Annamaria Fiorillo, sostiene di aver ordinato l’affido della giovane a una comunità di accoglienza o «la temporanea custodia presso gli uffici della Procura».

Anche se poi, si evince dalla relazioni di servizio, il pm Fiorillo, che «non ricorda esattamente» il contenuto delle varie telefonate che si susseguirono dalle sette di sera alle 2 di notte tra il 27 e il 28 maggio, avrebbe alla fine disposto che Ruby-Karima venisse pure affidata alla consigliere regionale Minetti sulla base, come minimo, di informazioni giunte dalla Questura. Parziali? Non sembra, dato che nella relazione degli agenti è scritto: «Visto che al pm occorreva solo la copia del documento d’identità, si arrivava all’identificazione della ragazza col codice univoco ottenuto mediante fotosegnalamento e la copia del documento d’identità pervenuto dalla struttura di Messina». E non quindi solo la semplice promessa di un fax che la responsabile della casa di accoglienza di Letojanni, da cui Ruby era fuggita mesi prima, si sarebbe impegnata a spedire il giorno dopo in Questura.


LETTERA DAL CARCERE...

MACELLERIA CARCERARIA

 

Amami quando lo merito di meno, perché sarà quando ne ho più bisogno (Catullo)

 

Dall’inizio dell’anno i suicidi in carcere sono 55 … e nessuno ne parla.

Molte persone aldilà del muro di cinta si domandano perché molti detenuti si tolgano la vita.

Invece molti detenuti al di qua del muro si domandano quale motivo hanno per non togliersi la vita.

La verità è che la morte in carcere è l’unica cosa che può portare un po’ di speranza, amore sociale e felicità, perché quando ti togli la vita hai il vantaggio di smettere di soffrire.

Una volta il carcere era solo una discarica sociale, ora è diventato anche un cimitero sociale.

E da un po’ di anni a queste parte la cosa più difficile in carcere non è più morire, ma vivere.

I detenuti in carcere vengono controllati, osservati, contati, ogni momento del giorno e della notte, eppure riescono facilmente a togliersi la vita.

Diciamo la verità: i detenuti non sono amati e non importa a nessuno se si tolgono la vita.

Ormai le persone perbene si voltano dall’altra parte, mentre altri fanno finta di non vedere quello che vedono.

Diciamoci la verità: questo accade perché la grandissima maggioranza della popolazione detenuta è costituita da individui disperati, poveri cristi, immigrati, tossicodipendenti, disoccupati e analfabeti.

Persone di cui non importa a nessuno.

Eppure di questa “gentaglia”, di questa “spazzatura umana” non andrebbe buttato via nulla, perché con lo slogan “Tutti dentro” e “Certezza della pena” i partiti più forcaioli vinceranno le prossime elezioni.

Nella stragrande maggioranza dei casi la morte in carcere è la conseguenza di un comportamento passivo e omissivo dello Stato, che scaraventa una persona in una cella, la chiude a chiave e se ne va. Eppure l’eutanasia in Italia è proibita.

Lo Stato non fa nulla per evitare la morte in carcere, non per niente l’Italia è il Paese più condannato della Corte Europea dei Diritti Umani.

 

 

 


DAL CARCERE... ottobre 2010

 


LETTERA DAL CARCERE...

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MACELLERIA CARCERARIA
 
Amami quando lo merito di meno, perché sarà quando ne ho più bisogno (Catullo)
 
Dall’inizio dell’anno i suicidi in carcere sono 55 … e nessuno ne parla.
Molte persone aldilà del muro di cinta si domandano perché molti detenuti si tolgano la vita.
Invece molti detenuti al di qua del muro si domandano quale motivo hanno per non togliersi la vita.
La verità è che la morte in carcere è l’unica cosa che può portare un po’ di speranza, amore sociale e felicità, perché quando ti togli la vita hai il vantaggio di smettere di soffrire.
Una volta il carcere era solo una discarica sociale, ora è diventato anche un cimitero sociale.
E da un po’ di anni a queste parte la cosa più difficile in carcere non è più morire, ma vivere.
I detenuti in carcere vengono controllati, osservati, contati, ogni momento del giorno e della notte, eppure riescono facilmente a togliersi la vita.
Diciamo la verità: i detenuti non sono amati e non importa a nessuno se si tolgono la vita.
Ormai le persone perbene si voltano dall’altra parte, mentre altri fanno finta di non vedere quello che vedono.
Diciamoci la verità: questo accade perché la grandissima maggioranza della popolazione detenuta è costituita da individui disperati, poveri cristi, immigrati, tossicodipendenti, disoccupati e analfabeti.
Persone di cui non importa a nessuno.
Eppure di questa “gentaglia”, di questa “spazzatura umana” non andrebbe buttato via nulla, perché con lo slogan “Tutti dentro” e “Certezza della pena” i partiti più forcaioli vinceranno le prossime elezioni.
Nella stragrande maggioranza dei casi la morte in carcere è la conseguenza di un comportamento passivo e omissivo dello Stato, che scaraventa una persona in una cella, la chiude a chiave e se ne va. Eppure l’eutanasia in Italia è proibita.
Lo Stato non fa nulla per evitare la morte in carcere, non per niente l’Italia è il Paese più condannato della Corte Europea dei Diritti Umani.
 
 
 
Carmelo Musumeci
Carcere Spoleto, ottobre 2010
 


AIUTOOOOOO!

Ho postato qui tempo fa, un appello: ho bisogno di aiuto per kiudere i conti dei denari dati in solidarietà a numerose famiglie da quando abbiamo iniziato a lavorare (Dario ed io). E' un lavoro interessante... non complicato, ma da sola ho difficoltà a rigirarmi tra cifre e cifre. Mi occorre qualcuno che conosca bene la professione. SE CI SEI E CI STAI... BATTI UN COLPO!

Baci franca

[email protected]


I METODI LEGHISTI

Sono in contatto da mesi con Ilaria e la sua famiglia. Volentieri pubblico questa sua lettera.

 

I METODI LEGHISTI

Cara Franca,

il non condividere le idee del sindaco di Adro ma soprattutto l’esporsi pubblicamente comporta alcuni rischi. Fin dall’episodio dei bambini esclusi dalla mensa mi sono esposta denunciando i metodi razzisti del sindaco adrense; metodi che vogliono escludere le classi più bisognose ed indigenti, in primis gli extracomunitari e a ruota chi si può trovare nella stessa condizione socio economica. Già all’epoca mi ero guadagnata un “vai a battere così trovi i soldi per pagare la mensa” ed un “riporta i tuoi figli al tuo paese”. Abito ad Erbusco , 1 Km da Adro; ad Adro lavoro e i miei figli vanno a scuola. Il metodo leghista oltre a colpire il diverso e povero opera biecamente e meschinamente verso l’isolamento di chi non è allineato e non solo.. colpisce anche I FIGLI! Non mi sono tirata indietro neanche questa volta (simboli disseminati in tutta la scuola) di fronte all’arroganza di un sindaco che fa prove tecniche di omologazione della gente del paese che amministra, dandoci assaggi di fascismo. Personalmente questa mia presa di posizione ha fatto sì che qualcuno mi togliesse il saluto, qualcun altro l’ho guadagnato. Mi sono anche ritrovata due chiodi in una ruota ma forse è stato un caso. Ciò che mi lascia completamente sconcertata è l’attacco diretto a mia figlia di 11 anni compiuti proprio oggi! Una settimana fa, all’uscita di scuola, mentre lei insieme a compagni di classe si incamminava per recarsi dalla nonna, una signora passando in macchina con uno sguardo ostile le ha urlato qualcosa mostrandole il DITO MEDIO; I COMPAGNI DI CLASSE PRESENTI CONFERMANO CHE ERA PROPRIO RIVOLTO A LEI. Ed oggi la chicca: tutti gli anni al suo compleanno invitiamo i compagni di classe; è sempre stato un giorno divertente con tanti bambini che corrono e giocano in libertà; quest’anno ne sono venuti molti meno e mia figlia mi racconta che la sua amica ( l’amica di sempre, che conosce dalla scuola materna) la avvisa che non potrà venire al compleanno perché i suoi genitori non la portano essendo noi contro il sindaco (noi inteso io e mia mamma).

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Quel padre vigliaccamente mi saluta, sarò io a toglierlo il saluto, questa volta! Non traggo conclusioni, non faccio analisi, credo che i fatti parlino da sé… certamente non mi piego ed anche mia figlia non lo sta facendo! Ilaria Poli


DA “VII: RUBA UN PO’ MENO N° 3" di Dario Fo e Franca Rame

Ci si aspetterebbe che i protagonisti della politica e soprattutto quelli che proclamano di volere un cambiamento, si adoperassero affinché si verificasse questo cambiamento, e radicale. Ma la sensazione che si ha è che la storia di questo crollo di regime cammini su due binari paralleli, che non s’incontrano. Da un lato le notizie di cronaca: gli inquisiti, i collusi, le sconvolgenti testimonianze sulla corruzione e sulla mafia e sul voto di scambio... dall'altra, la politica, che pare vivere di luce propria. Viene da chiederci: “Ma con che razza di uomini abbiamo a che fare? Con che coraggio si presentano in Tv e fanno finta di non sapere di essere stati indicati come millantatori, imbroglioni, inquisiti ecc:?” Crollo della morale, dei costumi, del linguaggio... In televisione ne vediamo e ne sentiamo di tutti i colori, senza pensare che anche i bambini ne sentono e ne vedono di tutti i colori. Una statistica americana ci comunica che un bambino a dodici anni ha già visto più di centomila stupri... duecentomila omicidi... e non so quanti altri atti di violenza... e droghe...

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Abbiamo nel nostro paese, e parlo proprio dell’Italia, qualcosa come 9180 ragazzini killer. Forse anche la televisione gli ha dato una mano. E la pubblicità? Vedi due, nudi, che si baciano... si strusciano con grande intensità... già alla mattina presto te li fan vedere. Che pubblicità sarà, pensi... Un profilattico... no... allora un dentifricio... forse “alito fresco” No, è il Simpax cera per pavimenti sempre lucidi. Anche la birra... Vedi un bel bicchiere di birra con un bel sedere nudo femminile vicino... perché la birra senza sedere non è buona. Tanto che ci sono uomini che si fanno condizionare... arrivano a casa dopo il lavoro in fabbrica e gridano alla moglie: “Ho sete! Portami un bicchiere di birra, spogliati e metti il sedere sul tavolo, che sennò non è buona!” Per fortuna, non tutto è volgare... ci sono anche storie spiritose. Guardate... qui c’è una notizia... (Mostra un ritaglio di giornale) A Teramo, dei ragazzi hanno distribuito una finta scheda elettorale per le comunali del 13 dicembre. Nei tondi, invece del simbolo di ogni partito, ci hanno disegnato otto sederi... e il titolo è: “Votateli tranquilli, hanno tutti la stessa faccia da culo”. L’incredibile è che questa notizia l’abbia pubblicata il “Corriere della Sera”... proprio il giornale per famiglie... Devo dire che il “Corriere” è irriconoscibile rispetto a qualche anno fa... Bello no? E’ vero che si va in una certa direzione perché se io dovessi pensare a me, dieci anni fa... qui in palcoscenico a dire “culo”... ma non avrei mai potuto! Invece ora son qui che dico “culo, culo, culo” come niente.


MILANO RITORNANO: CENA FASCISTA AL CENTRO UFFICIALI, CON ISTITUZIONI, PER COMMEMORARE LA MARCIA SU ROMA

Ospiti illustri e invito marchiato con l'aquila romana. Ma il Comando militare smentisce. Ospite d'onore il nipote di Mussolini. Fra i nostalgici anche il figlio di Romano La Russa.
Milano, cena fascista al Circolo ufficiali per commemorare la Marcia su Roma - Milano - Repubblica.it . Sull’invito, marchiato con l’aquila romana e firmato dal Capo e Gran Cancelliere dell’ordine, Guido Mussolini, si raccomanda «abito scuro con rosetta o decorazioni». L’ambiente lo richiede: a ospitare la cerimonia di gala, con tanto di discorso di benvenuto, aperitivo e pranzo, sono i saloni affrescati del prestigioso palazzo Cusani, nel cuore di Brera, sede del Circolo ufficiali e del Comando militare dell’Esercito in Lombardia. La notizia di un pranzo organizzato dall’Ordine dell’Aquila romana per ricordare l’anniversario della Marcia su Roma, era circolata nei giorni scorsi. L’iniziativa, stando all’invito, dovrebbe (o doveva) svolgersi il 30 ottobre.

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Ma l’ufficio stampa del Comando militare aveva smentito con un comunicato: nessuna cerimonia nostalgica, e comunque non qui. L’invito ufficiale, però, c’è eccome, e conferma tutto: luogo, programma, dress code e costo della partecipazione (70 euro). A chiamare a raccolta iscritti e simpatizzanti milanesi di quello che fu un ordine cavalleresco del Regno d’Italia e della Repubblica sociale italiana — divenuto poi «patrimonio storicoaraldico della famiglia Mussolini» — è un nipote del Duce, Guido Mussolini. Che nell’occasione «presenzierà — in veste di presidente — alla cerimonia di investitura di nuovi cavalieri, promozioni e assegnazione di medaglie al merito».

Nell’elenco dei “cavalieri” e dei “grandi ufficiali” milanesi dell’Ordine dell’Aquila figurano, assieme a nomi noti dell’estremismo nero, il vicepresidente del consiglio comunale Stefano Di Martino e il sottotenente Alberto La Russa, figlio di Romano (segretario provinciale del Pdl e assessore regionale) e nipote di Ignazio, ministro della Difesa. Assieme a loro ci sono il “comandante” Emilio Giani e Leone Mazzeo. Tutti “stimatissimi” invitati alla cerimonia di gala con una comunicazione datata 10 ottobre, nella quale si richiede gentile conferma entro il 20 ottobre «per la buona riuscita dell’evento».

Appare abbastanza sorprendente che un evento organizzato da un gruppo di nostalgici mussoliniani venga ospitato in un palazzo di rappresentanza del Comando militare dell’Esercito. E ancor più sorprendente, una volta che la notizia ha preso a circolare in rete, è la smentita dello stesso Circolo ufficiali. Dal quale hanno fatto sapere che per quel giorno e quella data è arrivata una richiesta da parte di Emilio Giani, ma riguardava la Fanfara in congedo dei bersaglieri di Magenta. E che comunque la sala era già occupata per cui non se ne è fatto nulla.

A portare a galla la vicenda è stato l’Osservatorio democratico sulle nuove destre, diretto da Saverio Ferrari, che da anni svolge un attento lavoro di monitoraggio sulla galassia neofascista milanese e anche nazionale. In particolare per quel che avviene in occasione di date importanti del Ventennio e della storia dell’estrema destra italiana.

La cerimonia dell’Ordine dell’Aquila non è l’unica iniziativa milanese organizzata a ridosso dell’anniversario della marcia su Roma (28 ottobre). A suscitare polemiche è anche la serata che i militanti di Lealtà Azione-Hammerskin hanno promosso in memoria del criminale di guerra Lèon Degrelle. Una serata che avrebbe dovuto svolgersi appunto il 28 nella nuova sede di Lealtà Azione, un locale di proprietà dell’Aler preso in affitto dal gruppo estremista. Dopo l’indignazione espressa da rappresentanti politici e dopo l’intervento della Prefettura, gli organizzatori hanno deciso di spostare la data.


DUE CHIACCHIERE CON MALINCONIA: SECONDA PUNTATA

 
 
Voglia di giustizia
di dario fo
Lettera al presidente della repubblica Scalfaro
 
Proprio in questi giorni è uscita la storia di come si è organizzata la violenza a Franca. Sapevamo che era una cosa che aveva dei precedenti e delle progressioni orribili, ma il fatto di venire a sapere che i carabinieri della Pastrengo avevano ordinato e organizzato questo atto criminale, quelli che dovrebbero proteggerci, che sono pagati per difenderci... che si scoprono criminali fino in fondo... e c’erano loro, i DC al governo, e loro hanno coperto, loro sapevano e hanno taciuto. Questa è una cosa che mi indigna e chiederò al capo dello Stato in persona di rispondere di questa situazione. Come può andare all’estero con la bandiera di una nazione che si porta appresso la vergogna. Da una parte ci sono carabinieri che si fanno ammazzare per difendere il cittadino, che soffrono delle situazioni incredibili, che vengono trucidati... e dall’altra parte questi gruppi speciali, finanziati, tenuti in piedi addirittura dalla CIA... e uno va all’estero e dice: “Rappresento l’Italia!”. Con tutte le stragi ancora da risolvere, con milioni di persone che hanno sofferto direttamente o indirettamente, con centinaia, migliaia di morti, fatti saltare per aria per poter gestire in un modo infame il potere, per terrorizzare la gente. C’era una storia che io ho letto con grande attenzione quando ero ragazzo. Era “La magnanimità di Tito” ed è nelle “Decadi” di Livio raccontata.
Tito stava partendo per la guerra nell’oriente, dove adesso c’è la Romania, per conquistarla. Sta per partire con tutto il suo esercito, ma una donna riesce a varcare il confine di allontanamento, si aggrappa alle briglie del cavallo dell’Imperatore e gli dice: “Tu non puoi andartene. Io chiedo giustizia!” - “Perché?” - “Io ho subito violenza e non soddisfatti mi hanno ucciso il marito!” - “Ma io sto partendo per la guerra... Ci sono i giudici, ti sei rivolta a loro?” - “Sì, ma non possono intervenire, sono anni ormai che aspetto, perché sono proprio quelli che ti stanno vicino, le tue guardie migliori, che hanno fatto violenza a me e mio marito! Tu non puoi partire così!”.
Tito scende da cavallo e dice: “Hai ragione come posso presentarmi io ai popoli e dire: io porto la cività, io porto la giustizia, un nuovo mondo... se nella mia casa rimangono impuniti dei crimini così spaventosi. Io devo andare con la pulizia negli occhi; quando porto la bandiera della mia terra se ci sono morti impuniti, i cadaveri di costoro girano intorno alle mia bandiera. E girano anche nel nostro cervello, nelle nostre coscienze. Non posso parlare con orgoglio della mia terra, ma solo con vergogna!”
Scende, inquisisce, trova i colpevoli, li punisce e poi sale a cavallo. Questa è la magnificenza di Tito, e io chiederò al nostro presidente: “Scendi da cavallo prima di andare intorno e cerca davvero se ti riesce di fare la giustizia che da anni si sta aspettando e non soltanto per quanto riguarda Franca ma per centinaia, migliaia di città che sono state colpite, treni saltati per aria, massacri che determinano la paura della gente e soprattutto il distacco totale che i giovani hanno per la propria storia, perché i giovani cosa possono leggere e studiare della propria storia quando si trovano soltanto ingiustizie, coperture, vergogne e capiscono che c’è l’infamità del vendere la giustizia in ogni momento?!
Non era uno sfogo, volevo soltanto evitare di mettere una pietra come se non sapessi e comunicarvi questo risentimento che è un risentimento da italiano non da persona che privatamente ha avuto un torto violento che mi ha ferito e continua a essere una ferita sanguinante per me e per Franca.
 


[VIDEO] ORRORI UMANI: LA MACCHINA PER HAMBURGER DA POLLI VIVI (SI SENTONO LE URLA DELLE GALLINE DA DENTRO)

1) I polli sono gli animali numericamente e barbaramente più torturati e sfruttati al mondo (gettati VIVI nel tritacarne sin da pulcini se nascono maschi e se sono femmine vengono prima mutilati, poi ingabbiati a vita ed infine COMUNQUE GETTATI NEL TRITATUTTO per fare "hamburger di pollo");
2) Anche nel campo della vivisezione e quale cibo VIVO per coccodrilli e serpenti viene sovente utilizzato questo tipo di animale proprio per il loro vergognoso BASSO PREZZO;
3) Ospedali, carceri, scuole, pizzerie d'asporto e ogni genere di mensa di lavoro utilizza come piatto giornaliero il pollo e quindi riuscire a far approvare una legge che VIETI la carne di pollo significa dare un bello scossone al cambiamento di vedute nel campo alimentare ed è probabile che tutte queste mense inizino a pensare all'altro alimento che è al tempo stesso ECONOMICO ma senza torturare gli animali: i LEGUMI.
4) In ogni caso, anche se dovessero optare (cosa molto improbabile visto l'evevato costo delle altre carni) verso un altro tipo di carne, avremmo comunque ottenuto una NETTA RIDUZIONE DEL NUMERO DELLE VITTIME, in quanto per ottenere 300 chili di carne si può "scegliere" di uccidere 300 polli ovvero un solo bovino...

Ecco alcuni filmati molto eloquenti:
- GLI ORRORI DELLA PRODUZIONE DI UOVA: http://www.youtube.com/watch?v=hhynwKoeSIY";

- SAI COSA C'E' DIETRO LA CARNE DI POLLO? CONOSCI LA GIGANTESCA MACCHINA DALLA QUALE SI SENTONO ANCORA LE URLA DEGLI ANIMALI GETTATI A FORZA DENTRO? http://laverabestia.org/play.php?vid=2129

- STRAPPATI I TESTICOLI: http://www.torturedbytyson.com/investigation_details.asp

- MANI INTERE SU X LO SFINTERE: http://www.youtube.com/watch?v=9Mkgz2iuMpw

- AUTOMATIZACION INDUSTRIAL: http://www.youtube.com/watch?v=QvR3FvZEi-c

- E QUI' COME SI UCCIDEVA "UNA VOLTA": Vi sembra che possa essere comunque "accettabile" ai giorni nostri, con tutta la scelta di cibi che abbiamo senza mangiare animali e quindi senza tagliare delle gole? Ma non Vi rendete conto che hanno sangue come noi, hanno cuore, polmoni e occhi come noi?
http://www.youtube.com/watch?v=BT4Ff0CzOYQ

2) Questi animali, ii polli, per il loro carattere curioso, socievole, affettuoso ed estremamente dolce, nonché per le loro ridotte dimensioni, ben si presterebbero ad essere adottati anche in casa quali nuovi e curiosi animali da compagnia! Io ne ho adottato uno e... è come un cane, anzi forse meglio perchè fa da infermiera anche a mia mamma!

ADOTTA UN PET CHICKEN: SCOPRIAMO COME FARE ATTRAVERSO UN'INTERVISTA A SIMO LA VEGANA, fatta per conto de "Il Calabrone" da Federica Rubini:
http://www.ilcalabrone.net/Intervista-a-Simo-la-vegana_2139175.html

Aggiungiamo solo che è importante cambiare tutti i giorni la ciotola e il bicchiere dell'acqua e lasciare sempre a loro disposizione una ciotola con il grano e una ciotola con un altro tipo di granaglia di loro gradimento (ad es. il mais o il mangime, scegliendo un mangime che non contenga schifezze..).

Quì il blog di un'altra persona che ha adottato un chicken: http://urbanchickenunderground.blogspot.com/2007/09/save-chicken.html

Promosso da:

Autore: Simona Bas
Registrata il: 10-05-2010 17:04:04

La petizione "ABOLIAMO LA CARNE DI POLLO E DI CONIGLIO." è stata creata e scritta da Simona Bas.

Questa petizione è ospitata presso Firmiamo.it come un servizio pubblico. Firmiamo.it è solo una piattaforma che ospita petizioni. Non c'è alcuna approvazione di questa petizione, espressa o implicita, da parte di Firmiamo.it o dei nostri sponsor.