[VIDEO] Unica e irripetibile Franca Rame
Franca Rame
da Una vita all'improvvisa, edizioni Guanda 2010.
ROMA-Crescono le adesioni all’appello della Federazione della Sinistra, lanciato in occasione della manifestazione nazionale organizzata per sabato 12 maggio a Roma.
Sfilerà dalle 14, con un corteo da Piazza Repubblica al Colosseo - contro il governo Monti, alla quale parteciperanno Paolo Ferrero, segretario di Rifondazione comunista, e Oliviero Diliberto, segretario nazionale dei Comunisti italiani. Tra i primi firmatari del testo ci sono infatti: Vittorio Agnoletto, Marco Bersani, Giorgio Cremaschi, Alfonso Gianni, Haidi Giuliani, Margherita Hack, Alberto Lucarelli, Citto Maselli, Ugo Mattei, Nicola Nicolosi, Valentino Parlato, Franca Rame, Gianni Rinaldini, Vauro Senesi.
Di seguito il testo completo dell’appello
Mai come in questo momento la Costituzione della Repubblica rischia di essere travolta a partire dall’articolo 1: "L'Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro".
Il valore e la natura stessa della democrazia e dei diritti del lavoro sono infatti gravemente sviliti da controriforme e manovre economiche inique, esplicitamente dettate da poteri politici e finanziari esterni al sistema istituzionale del nostro Paese. Il Governo Monti, pur formalmente legittimato dal sostegno della maggioranza trasversale di un Parlamento ampiamente logorato nella propria rappresentanza e credibilità, a partire dalle stesse modalità elettorali che lo hanno espresso, agisce al di fuori di un mandato popolare. L'introduzione del vincolo del pareggio di bilancio subordina l'esigibilità dei diritti sociali e alla salute, all'istruzione, alla previdenza e all'assistenza alle "superiori" ragioni del mercato.
La riforma del lavoro, con lo svuotamento dell'articolo 18 e la sostanziale liberalizzazione del lavoro precario, segna un salto di qualità nel dominio e nella ricattabilità del lavoro i cui diritti sono già in via di destrutturazione per l'attacco portato dal governo Berlusconi alla contrattazione nazionale e alla democrazia sindacale. Queste politiche sono tanto inique socialmente, quanto recessive e fallimentari sul terreno economico, e stanno portando il paese in un baratro senza precedenti. Opporsi a queste politiche e concorrere alla costruzione di un modello sociale ed economico alternativo è pertanto dovere di ogni cittadina e cittadino democratici: è il compito urgente che abbiamo tutti noi, in Italia ed in Europa.
Un'alternativa che contrasti effettivamente la speculazione, usata insieme al debito contratto dagli Stati per salvare speculatori ed affaristi, come una clava per distruggere i diritti sociali. Un'alternativa volta a redistribuire la ricchezza, a fronte della crescita scandalosa delle disuguaglianze, ad aumentare salari e pensioni, istituire il reddito sociale, riqualificare ed estendere il sistema di welfare. Un'alternativa che si fondi sulla centralità dei diritti del lavoro, riconverta le produzioni nel segno della sostenibilità ecologica, investa nella conoscenza e nella cultura, ampli la sfera dei beni comuni sottratti al mercato, riqualifichi il pubblico a partire da un nuovo modello di democrazia e partecipazione. Un'alternativa all'insegna di politiche di pace e cooperazione contro le logiche di guerra con la drastica diminuzione delle spese militari.
fonte: dazebaonews.it
Sabato 5 e Domenica 6 maggio 2012, visto il grande successo di pubblico il Maestro Dario Fo, ripete eccezionalmente la sua performance itinerante negli spazi della mostra.
Uno “spettacolo nello spettacolo”, il Premio Nobel accompagnerà i visitatori tra le opere della mostra animando, le grandi “Tele Parlanti” dedicate alla satira contemporanea, per poi procedere nel lungo percorso dedicato alla Storia dell’arte e rievocando alcuni momenti fondamentali della sua straordinaria carriera artistica. Dario Fo darà vita ad uno spettacolo unico, fedele alla dimensione narrativa della sua pittura e del suo teatro.
Sabato 5 maggio alle ore 16:00
Domenica 6 maggio alle ore 16:00
Ingresso allo spettacolo senza maggiorazioni di sorta sul prezzo: 9,00 euro
Per informazioni: Ufficio Stampa Mazzotta - Stefano Sbarbaro - [email protected]
Produzione: Fondazione Mazzotta http://www.mazzotta.it/
Dalle taglie all'idea di Calderoli: sparare ai barconi.
[...]
E via così. La giunta monocolore leghista di Acqui Terme guidata dal sindacoBernardino Bosio arrivò a deliberare una taglia: "Si propone di dare mandato al sindaco della città di Acqui Terme per attivare una procedurta amministrativa finalizzata a individuare la possibilità di rimborso spese in base alle disponibilità di bilancio di lire un milione a coloro che saranno in grado di identificare albanesi clandestini e di provvedere al loro immediato rimpatrio". Roberto Calderoli, paludì: "L'Italia è stata ridotta a una riserva albanese". E incitò "Bisogna presentare in tutti i Consigli comunali lombardi la stessa mozione approvata da quello di Acqui Terme". Di più, arrivò a teorizzare che "si deve sparare sugli scafisti, una volta che abbiano lasciato il loro carico. Sparare per affondarli, così non ci sarà nemmeno il problema di cosa fare delle imbarcazioni. Usando cannoni o colubrine, non importa: ciò che importa è restituire l'Adriatico alla civiltà".
E via via, anche per colpa di una minoranza di albanesi protagonisti di alcuni episodi violenti che colpirono la pubblica opinione, si creò un clima tale che a un certo punto, dopo le cure prestate a degli albanesi rimasti feriti, arrivarono all'ospedale di Torino telefonate di cui oggi, probabilmente, gli autori si vergognano: "Avete fatto male a curagli, meglio sparargli". "Mio marito ha un tumore al polmone e voi salvate gli albanesi". A un certo punto, nella bacheca di un'azienda di Pieve di Soligo, in provincia di Treviso, fu affisso un volantino: " Si comunica l'apertura della caccia per la seguente selvaggina migratoria rumeni, albanesi, kosovari, zingari, talebani, afgani ed extracomunitari in genere. 'E consentito l'uso di fucili, carabine e pistole di grosso calibro. Si consiglia l'abbatimento di capi giovani per estinguere più rapidamente le razze..."
CONTINUA...
Dario Fo e Franca Rame
in occasione della grande mostra di Palazzo Reale Lazzi Sberleffi Dipinti
(fino al 3 giugno 2012)
saranno di nuovo in scena con
MISTERO BUFFO
7 maggio 2012 alle ore 21.00 - Teatro Carcano
Dal 1969, anno in cui Dario Fo e Franca Rame misero in scena per la prima volta "Mistero Buffo" a Milano, in un capannone di Porta Romana, è stato replicato migliaia di volte in Italia e in tuto il mondo.
Lo spettacolo nacque con l'intento di dimostrare l'esistenza di un teatro popolare di grande valore, che nulla aveva da invidiare ai testi di tradizione erudita, che erano espressione della cultura della classe sociale dominante. C'erano monologhi di tradizione popolare, tratti da giullarate e fabliaux del medioevo, non solo italiane, ma provenienti da tutta Europa.
Dopo quasi mezzo secolo, Dario Fo e Franca Rame tornano in scena con una selezione di testi dal loro spettacolo dei primordi, condita da un'immancabile dose di improvvisazione, da sempre cifra distintiva del teatro di Fo.
"Dovete capire - continua la coppia - per noi recitare non è solo un mestiere, ma è anche e soprattutto un divertimento. Che raggiunge il massimo del piacere quando riusciamo a inventarci nuove situazioni e buttare all'aria convenzioni e regole. Speriamo di comunicarvi questo spasso e riuscire a sorprendervi, farvi ridere e magari pensare".
Lo spettacolo verrà realizzato in collaborazione con il Comune di Milano.
I biglietti sono in vendita presso il botteghino del teatro e su happyticket.it. Il prezzo del biglietto (platea e balconata) è € 11,50.
Mercoledì 25, Sabato 28 e Domenica 29 aprile 2012 , dopo il grande successo di pubblico di domenica 15 aprile, con quasi 700 spettatori, ripete eccezionalmente la sua performance itinerante negli spazi della mostra.
Uno “spettacolo nello spettacolo”, il Premio Nobel accompagnerà i visitatori tra le opere della mostra animando, le grandi “Tele Parlanti” dedicate alla satira contemporanea, per poi procedere nel lungo percorso dedicato alla Storia dell’arte e rievocando alcuni momenti fondamentali della sua straordinaria carriera artistica. Dario Fo darà vita ad uno spettacolo unico, fedele alla dimensione narrativa della sua pittura e del suo teatro.
Mercoledì 25 aprile alle ore 16.30
Sabato 28 aprile alle ore 17.30
Domenica 29 aprile alle ore 16.30
Ingresso allo spettacolo senza maggiorazioni di sorta sul prezzo: 9,00 euro
Per informazioni: Ufficio Stampa Mazzotta - Stefano Sbarbaro - [email protected]