(ASCA) - Roma, 25 set - Il gruppo parlamentare di Rifondazione Comunista/SE del Senato ritiene 'gravi e infondate' le accuse mosse - mediante il quotidiano Italia Oggi - dalla senatrice Franca Rame e dal consulente Domenico Leggiero alla presidente della Commissione uranio Lidia Menapace e ai componenti della Commissione che l'accompagnavano in missione al poligono di Torre Veneri in Puglia. Il gruppo parlamentare, attraverso un comunicato, chiede alla senatrice Rame 'di smentire le numerosissime inesattezze contenute nell'articolo'.
In particolare di smentire: - che il volo militare non fosse un'opzione obbligata dai tempi dell'Aula, che e' finita alle 16,10 di giovedi' 20 settembre dopo la votazione sulla RAI, considerato che l'incontro con i familiari delle vittime ed un diretto interessato era fissato per le ore 19. ( Ma l’ aereo di stato risulta “prenotato” con fax di conferma dallo stato maggiore della difesa il 17 settembre alle 17.42. Questo dimostra che non è vero quanto dichiarato dalla presidente Menapace che non si poteva fare altrimenti, visto l’imprevisto ritardo della partenza causato dal procrastinarsi dei lavori dell’aula)
Occorre inoltre rilevare che il costo del volo militare non supera quello di un aereo di linea,(Volo di stato: calcolo del consumo medio del motore di un Falcon 50: 4.500 libbre di carburante. il volo è costato 9.000 euro (fonte: Aeronautica Militare). Il volo di linea sarebbe costato per dieci persone, guardando su internet, sito Alitalia, da un minimo di 2.500 ad un massimo di 4.947,90 euro) il quale non avrebbe comunque risposto all'esigenza di condurre la delegazione in tempo utile per gli impegni anzidetti a Lecce e che l'uso dei voli militari e' comunque ampiamente giustificato nel caso di una Commissione parlamentare di inchiesta, i cui poteri, in base all'articolo 82 della Costituzione, sono parificati a quelli dell'Autorita' giudiziaria.
Del resto, anche nella precedente missione, al Poligono di tiro di Salto di Quirra, in Sardegna, e' stato utilizzato un velivolo della Guardia di Finanza; - che la missione fosse 'inutile', dal momento che non si trattava di accertamenti relativi sui proiettili montati dal poligono ma anche e soprattutto in relazione ai fattori ambientali considerati concausa nelle eziopatogenesi delle malattie oncologiche.
Poligono di Lecce: il libro bianco della Difesa 2002 dice che il poligono di Lecce è ad uso nazionale, cioè viene utilizzato esclusivamente dall’esercito nazionale, che non possiede munizionamenti all’uranio impoverito né supporti per utilizzarlo che sono: carri armati abrams, aeroplani A10, elicotteri Apache; che sono tutti i mezzi che
a) non sono in dotazione nelle forze armate italiane
b) non possono sparare in poligoni nazionali
Sono invece in uso negli eserciti americani, inglesi, francesi, che con buona probabilità hanno sparato questo tipo di munizionamenti nell’unico poligono interforze italiano, quello di Capo Teulada, dove si sono recati i consulenti della commissione in luglio, con normale volo di linea.
Un terzo infatti dei soldati esposti in missioni militari proviene dalla Puglia. La delegazione inoltre ha raccolto le testimonianze e i dati da cinque familiari delle vittime e 2 malati.
Visite ai familiari della vittime: E’ assolutamente nobile l’intento di portare il saluto della commissione alle famiglie, e chiedere loro quali sono le loro attuali condizioni di vita, ma forse la sede più corretta è quella dell’audizione in commissione, così come già fatto nel corso della precedente legislatura dal Presidente Franco. Questa soluzione inoltre, avrebbe permesso a tutti i commissari di conoscere le vicende dei familiari e delle vittime da uranio impoverito.
L'incontro e' stato lungo e proficuo per la commissione che ha anche raccolto le sentite critiche del gruppo sulle lentezze della burocrazia in merito all'acquisizione degli organi competenti per il riconoscimento dei danni provocati all'esposizione all'uranio, sia per le vittime militari che civili; - che la senatrice Rame non sia stata invitata che all'ultimo momento: la missione era stata programmata da prima dell'estate, e la senatrice ne era a conoscenza essendo stato il sopralluogo piu' volte oggetto di esame da parte dell'Ufficio di Presidenza allargato ai rappresentanti dei Gruppi parlamentari e, da ultimo, essendo stata invitata anche da parte dello stesso senatore Bulgarelli, Vice Presidente della Commissione; - che non ci fossero consulenti presenti alla missione, dal momento che ha invece effettivamente partecipato il capitano Minervini, esperto di balistica e, pertanto, l'unico competente nella fattispecie; Tenente Paride Minervini (esperto presente in missione) è un esperto Balistico: è colui che studia la traiettoria di un proiettile o di un dardo, che parte da un punto, attraversa infiniti punti e finisce in un altro punto.
Alla domanda “Qui c’è uranio”? Minervini non può rispondere! Avrebbe potuto invece rispondere un esperto in sistemi d’arma ( che avrebbe potuto dire che tipo di armi possono sparare in quel poligono) o un radioprotezionista (per cercare la presenza di radioattività o sostanze nocive sul territorio)
- che i delegati della Commissione abbiano utilizzato lussuose suite, dal momento che hanno invece preso alloggio presso l'hotel Tiziano al prezzo di 90 euro per camera, come risulta dalle apposite ricevute fiscali; - che abbiano cenato nella villa del senatore Costa, Vice Presidente della Commissione, dal momento che la delegazione ha cenato in un ristorante al centro di Lecce.
In merito a quanto affermato da Leggiero sulla 'scarsa efficienza della commissione nel reperire i dati effettivi sul numero delle vittime', la Menapace, continua il comunicato, 'ritiene l'osservazione non pertinente e infondata'; segnala inoltre che nel corso dell'incontro leccese il padre di un malato ha reso noto che l'associazione per la quale lavora o milita con la carica di responsabile del reparto Difesa dell'Osservatorio Militare il dottor Leggiero, quando il figlio malato ha deciso di non rinnovare la sua tessera di associato si e' visto presentare una parcella di 14 mila euro.
La Menapace, infine, ha sottoposto ad un legale l'articolo di Italia Oggi per accertare che contenga il reato di diffamazione per il quale si riserva eventuale querela.
URANIO. RAME ACCUSA, MENAPACE RISPONDE: SCONTRO IN COMMISSIONE
ATTACCHI DA SENATRICE DI IDV ALLA PRESIDENTE CHE MINACCIA QUERELA
(DIRE) Roma, 25 set. - I contrasti che sinora sono rimasti sottotraccia adesso emergono, fanno rumore e rischiano di avere conseguenze anche sul piano giudiziario.
Da una parte la senatrice di Italia dei valori Franca Rame e il consulente della commissione parlamentare d'inchiesta sull'Uranio Domenico Leggiero, dall'altra la presidente della commissione Lidia Menapace e il gruppo di Rifondazione comunista.
L'attacco e' di Franca Rame e di Leggiero che, attraverso le pagine del quotidiano 'Italia oggi', accusano Menapace sulle scelte legate alla recente missione della commissione in Puglia, al poligono di Torre Veneri. Rame e Leggiero usano parole forti, Menapace non ci sta, risponde punto su punto, e minaccia anche querela.
Menapace chiede infatti alla senatrice Rame di smentire le "numerosissime inesattezze contenute nell'articolo". Passa ad analizzarle punto per punto. Rame, secondo la presidente, dovrebbe smentire in particolare "che il volo militare non fosse un'opzione obbligata dai tempi dell'aula". A questo proposito, Menapace oltre a puntualizzare gli orari, aggiunge che "l'uso dei voli militari e' comunque ampiamente giustificato nel caso di una Commissione parlamentare di inchiesta".(SEGUE)
URANIO: PRC, GRAVI E INFONDATE ACCUSE FRANCA RAME A LIDIA MENAPACE =
Roma, 25 set. - (Adnkronos) - Il Gruppo parlamentare di Rifondazione Comunista ritiene "gravi e infondate le accuse mosse, mediante il quotidiano Italia Oggi, dalla senatrice Franca Rame e dal consulente Domenico Leggiero alla Presidente della Commissione uranio Lidia Menapace e ai componenti della Commissione che l'accompagnavano in missione al poligono di Torre Veneri in Puglia", e chiede alla senatrice Rame "di smentire" quelle che definisce "le numerosissime inesattezze contenute nell'articolo". Menapace, riferisce il gruppo parlamentare in una nota, "ha sottoposto ad un legale l'articolo di 'Italia Oggi' per accertare che contenga il reato di diffamazione per il quale si riserva eventuale querela".
Il gruppo parlamentare di Rifondazione indica al primo punto fra la 'inesattezze' contestate quella che "il volo militare non fosse un'opzione obbligata dai tempi dell'Aula, che e' finita alle 16,10 di giovedi' 20 settembre dopo la votazione sulla Rai, considerato che l'incontro con i familiari delle vittime ed un diretto interessato era fissato per le ore 19", rilevando poi che "il costo del volo militare non supera quello di un aereo di linea, il quale non avrebbe comunque risposto all'esigenza di condurre la delegazione in tempo utile per gli impegni anzidetti a Lecce".
E, ancora, che l'uso dei voli militari e' "comunque ampiamente giustificato nel caso di una Commissione parlamentare di inchiesta, i cui poteri, in base all'articolo 82 della Costituzione, sono parificati a quelli dell'Autorita' giudiziaria. Del resto, anche nella precedente missione, al Poligono di tiro di Salto di Quirra, in Sardegna, e' stato utilizzato un velivolo della Guardia di Finanza".
URANIO: PRC, GRAVI E INFONDATE ACCUSE FRANCA RAME A LIDIA MENAPACE (2) =
(Adnkronos) - Seconda inesattezza sarebbe quella "che la missione fosse 'inutile' , dal momento che non si trattava di accertamenti relativi sui proiettili montati dal poligono ma anche e soprattutto in relazione ai fattori ambientali considerati concausa nelle eziopatogenesi delle malattie oncologiche. Un terzo infatti dei soldati esposti in missioni militari proviene dalla Puglia. La delegazione inoltre ha raccolto le testimonianze e i dati da cinque familiari delle vittime e due malati".
Il gruppo parlamentare di Rifondazione contesta, ancora, "che la senatrice Rame non sia stata invitata che all'ultimo momento: la missione era stata programmata da prima dell'estate, e la senatrice ne era a conoscenza essendo stato il sopralluogo piu' volte oggetto di esame da parte dell'Ufficio di Presidenza allargato ai rappresentanti dei Gruppi parlamentari e, da ultimo, essendo stata invitata anche da parte dello stesso senatore Bulgarelli, Vice Presidente della Commissione".
Fra gli altri punti contestati a Franca Rame quello che "non ci fossero consulenti presenti alla missione, dal momento che ha invece effettivamente partecipato il capitano Minervini, esperto di balistica e, pertanto, l'unico competente nella fattispecie". Ed anche "che i delegati della Commissione abbiano utilizzato lussuose suite, dal momento che hanno invece preso alloggio presso l'hotel Tiziano al prezzo di 90 euro per camera, come risulta dalle apposite ricevute fiscali", e che "abbiano cenato nella villa del senatore Costa, Vice Presidente della Commissione, dal momento che la delegazione ha cenato in un ristorante al centro di Lecce".
URANIO: DURO SCONTRO RAME-MENAPACE SU LAVORI COMMISSIONE
(ANSA) - ROMA, 25 SET - Il Gruppo parlamentare di Rifondazione Comunista valuta come 'gravi e infondate le accuse mosse, mediante il quotidiano Italia Oggi, dalla senatrice Franca Rame e dal consulente Domenico Leggiero alla Presidente della Commissione uranio Lidia Menapace e ai componenti della Commissione che l'accompagnavano in missione al poligono di Torre Veneri in Puglia', e chiede alla senatrice Rame 'di smentire' quelle che definisce 'le numerosissime inesattezze contenute nell'articolo'. La Menapace, riferisce il gruppo parlamentare in una nota, 'ha sottoposto ad un legale l'articolo di 'Italia Oggi' per accertare che contenga il reato di diffamazione per il quale si riserva eventuale querela'.
Il gruppo parlamentare di Rifondazione indica al primo punto fra la 'inesattezze' contestate quella che 'il volo militare non fosse un'opzione obbligata dai tempi dell'Aula, che e' finita alle 16,10 di giovedi' 20 settembre dopo la votazione sulla Rai, considerato che l'incontro con i familiari delle vittime ed un diretto interessato era fissato per le ore 19', rilevando poi che 'il costo del volo militare non supera quello di un aereo di linea, il quale non avrebbe comunque risposto all'esigenza di condurre la delegazione in tempo utile per gli impegni anzidetti a Lecce'.
E, ancora, che l'uso dei voli militari e' 'comunque ampiamente giustificato nel caso di una Commissione parlamentare di inchiesta, i cui poteri, in base all'articolo 82 della Costituzione, sono parificati a quelli dell'Autorita' giudiziaria. Del resto, anche nella precedente missione, al Poligono di tiro di Salto di Quirra, in Sardegna, e' stato utilizzato un velivolo della Guardia di Finanza'. Seconda inesattezza sarebbe quella 'che la missione fosse 'inutile' , dal momento che non si trattava di accertamenti relativi sui proiettili montati dal poligono ma anche e soprattutto in relazione ai fattori ambientali considerati concausa nelle eziopatogenesi delle malattie oncologiche. Un terzo infatti dei soldati esposti in missioni militari proviene dalla Puglia. La delegazione inoltre ha raccolto le testimonianze e i dati da cinque familiari delle vittime e due malati'.
Il gruppo parlamentare di Rifondazione contesta, ancora, 'che la senatrice Rame non sia stata invitata che all'ultimo momento: la missione era stata programmata da prima dell'estate, e la senatrice ne era a conoscenza essendo stato il sopralluogo piu' volte oggetto di esame da parte dell'Ufficio di Presidenza allargato ai rappresentanti dei Gruppi parlamentari e, da ultimo, essendo stata invitata anche da parte dello stesso senatore Bulgarelli, Vice Presidente della Commissione'. (ANSA).
URANIO: DURO SCONTRO RAME-MENAPACE SU LAVORI COMMISSIONE
(ANSA) - ROMA, 25 SET - Il Gruppo parlamentare di Rifondazione Comunista valuta come 'gravi e infondate le accuse mosse, mediante il quotidiano Italia Oggi, dalla senatrice Franca Rame e dal consulente Domenico Leggiero alla Presidente della Commissione uranio Lidia Menapace e ai componenti della Commissione che l'accompagnavano in missione al poligono di Torre Veneri in Puglia', e chiede alla senatrice Rame 'di smentire' quelle che definisce 'le numerosissime inesattezze contenute nell'articolo'. La Menapace, riferisce il gruppo parlamentare in una nota, 'ha sottoposto ad un legale l'articolo di 'Italia Oggi' per accertare che contenga il reato di diffamazione per il quale si riserva eventuale querela'.
Il gruppo parlamentare di Rifondazione indica al primo punto fra la 'inesattezze' contestate quella che 'il volo militare non fosse un'opzione obbligata dai tempi dell'Aula, che e' finita alle 16,10 di giovedi' 20 settembre dopo la votazione sulla Rai, considerato che l'incontro con i familiari delle vittime ed un diretto interessato era fissato per le ore 19', rilevando poi che 'il costo del volo militare non supera quello di un aereo di linea, il quale non avrebbe comunque risposto all'esigenza di condurre la delegazione in tempo utile per gli impegni anzidetti a Lecce'.
E, ancora, che l'uso dei voli militari e' 'comunque ampiamente giustificato nel caso di una Commissione parlamentare di inchiesta, i cui poteri, in base all'articolo 82 della Costituzione, sono parificati a quelli dell'Autorita' giudiziaria. Del resto, anche nella precedente missione, al Poligono di tiro di Salto di Quirra, in Sardegna, e' stato utilizzato un velivolo della Guardia di Finanza'. Seconda inesattezza sarebbe quella 'che la missione fosse 'inutile' , dal momento che non si trattava di accertamenti relativi sui proiettili montati dal poligono ma anche e soprattutto in relazione ai fattori ambientali considerati concausa nelle eziopatogenesi delle malattie oncologiche. Un terzo infatti dei soldati esposti in missioni militari proviene dalla Puglia. La delegazione inoltre ha raccolto le testimonianze e i dati da cinque familiari delle vittime e due malati'.
Il gruppo parlamentare di Rifondazione contesta, ancora, 'che la senatrice Rame non sia stata invitata che all'ultimo momento: la missione era stata programmata da prima dell'estate, e la senatrice ne era a conoscenza essendo stato il sopralluogo piu' volte oggetto di esame da parte dell'Ufficio di Presidenza allargato ai rappresentanti dei Gruppi parlamentari e, da ultimo, essendo stata invitata anche da parte dello stesso senatore Bulgarelli, Vice Presidente della Commissione'. (ANSA).
URANIO. RAME ACCUSA, MENAPACE RISPONDE: SCONTRO IN... -2-
(DIRE) Roma, 25 set. - Dalla senatrice Rame, Lidia Menapace attende una smentita anche sul fatto che "la missione in Puglia fosse 'inutile'- dice- dal momento che non si trattava di accertamenti relativi sui proiettili montati dal poligono ma anche e soprattutto in relazione ai fattori ambientali considerati concausa nelle eziopatogenesi delle malattie oncologiche. Un terzo infatti dei soldati esposti in missioni militari- osserva- proviene dalla Puglia. La delegazione inoltre ha raccolto le testimonianze e i dati da cinque familiari delle vittime e due malati". Non sarebbe vero neppure che la senatrice Rame e' stata invitata solo all'ultimo minuto, visto che "la missione era stata programmata da prima dell'estate", ne' che non ci fossero consulenti presenti alla missione, "dal momento che ha invece effettivamente partecipato il capitano Minervini, esperto di balistica e, pertanto, l'unico competente nella fattispecie".
Smentito anche il fatto che "i delegati della Commissione abbiano utilizzato lussuose suite- dice Rifondazione comunista- dal momento che hanno invece preso alloggio presso l'hotel Tiziano al prezzo di 90 euro per camera, come risulta dalle ricevute fiscali e che abbiano cenato nella villa del senatore Costa, vicepresidente della Commissione- aggiunge- dal momento che la delegazione ha cenato in un ristorante al centro di Lecce".(SEGUE)
(Com/Dac/ Dire) 14:54 25-09-07