IL POPOLO DELLA MERITOCRAZIA: LA MOGLIE DI TOSI TRIPLICA LO STIPENDIO E QUELLA DI BONDI DA PRESIDE AL CONSOLATO DI NEW YORK!

Che cosa non si fa per una donna: Stefania Villanova è la consorte del sindaco di Verona Flavio Tosi.  Nel 2007, poco dopo l'elezione del marito, venne promossa, senza concorso e senza laurea, da semplice impiegata a dirigente nel settoreSanità.  Lo stipendio balzò da 25 mila euro lordi l'anno a 70 mila.  Ma chi era l'assessore regionale alla Sanità fino a poco prima? Il marito. E chi era il successore, autore della promozione? Francesca Martini, attuale sottosegretario alla Sanità, leghista e veronese pure lei. Il consigliere regionale del Pd Franco Bonfante scrisse allora che "la promozione della signora Tosi sarebbe stata la contropartita per la rinuncia del marito a correre per la carica di segretario regionale della Lega in Veneto". La signora querelò il consigliere, ma pochi giorni fa il Tribunale di Verona ha disposto l'archiviazione.

 

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Febbrile eccitazione invece al Consolato Generale d'Italia a New York. Arriva il nuovo esperto Culturale. E' Gabrilella Podestà, l'ex moglie del Ministro Sandro Bondi. L'ultima posizione ricoperta: Preside di un liceo scentifico a Salò. Un bel salto.   E' il Popolo della Meritocrazia, del fare.

Go Bananas!

Fonte Espresso


Franca Rame in "Sesso, grazie tanto per gradire"

Il monologo più comico, famoso e irresistibile di una delle più grandi attrici del teatro italiano. Un'escaletion di gag, battute, comicità, sarcasmo, fino al clou de "L'Orgasmo". Il rapporto del sesso fra maschi e femmine, le contraddizioni dell'era moderna, gli spunti autobiografici. Una serie di video imperdibili.
 
 
 

Ecofiera.it, i pionieri della Terza Rivoluzione

Ecofiera.it

Immaginate per un momento di vivere in una casa ecologica, antisismica, atossica. Vi svegliate al mattino e vi infilate sotto la doccia fischiettando, senza rimorsi, tanto l’acqua calda è gratis perché l’avete riscaldata con un pannello solare installato sul tetto. Tirate lo sciacquone del wc e vi sentite perfino fieri di voi stessi: quest’acqua qui è piovuta (letteralmente) giù dal cielo e grazie al riduttore di flusso non ne state sprecando neanche una goccia. E’ una giornata invernale umidissima e uggiosa? A voi non importa, siete al calduccio, le pareti ventilate di legno lamellare vi proteggono da muffe velenose e vi mettono a riparo da rumori molesti. Se poi siete stati così lungimiranti da installare anche un pannello fotovoltaico, state producendo da soli la vostra energia elettrica a spese dello Stato e addirittura incassando soldi dalla vendita dei kwh in eccesso senza muovere un alluce, comodamente seduti sulla vostra poltrona preferita.
Un miraggio fantascientifico? No, un sogno realizzabile e auspicabile in questo momento storico in cui il capitalismo spregiudicato sta mostrando tutti i suoi limiti con tragica evidenza.

Per dirla con Jeremy Rifkin, economista e guru mondiale della ricerca di forme di energia alternativa, siamo giunti infine alle soglie della “terza rivoluzione industriale” in cui ognuno di noi produrrà e scambierà con gli altri la propria energia rinnovabile attingendo a fonti accessibili a tutti: invece di petrolio, metano, carbone e uranio, useremo il calore del sole, la forza dell’acqua e del vento e impareremo a riciclare proficuamente i nostri stessi rifiuti.
Tutto questo si tradurrà in risparmio energetico, in maggiore sostenibilità ambientale e climatica e in una crescita economica che interesserà i pionieri dell’innovazione tecnologica in questo settore.
Per non farsi cogliere impreparati e accedere con criterio alle nuove eco tecnologie, il gruppo di Ecofiera.it nasce con l’obiettivo di fornire i migliori prodotti e servizi disponibili sul mercato italiano ed estero. Si tratta di una rete dinamica e qualificata di professionisti quali ingegneri, manager ed esperti in marketing e negoziazione che si propongono di guidare il cliente nel labirinto delle offerte e di aiutarlo a scegliere quelle che si adattano meglio alle sue necessità.
Per esempio, se desiderate costruire una casa ecologica all’avanguardia, ristrutturarla o migliorarne l’efficienza energetica, quelli di Ecofiera.it vi offrono una consulenza professionale, una valutazione energetica e un preventivo dei costi “chiavi in mano”. Per alcune tecnologie è possibile chiedere anche un piano finanziario dettagliato e ottenere un finanziamento al 100%, vale a dire a copertura totale del progetto.
Ma la rivoluzione ecologica non si ferma al settore edilizio. In Italia ci sono centinaia di milioni di lampadine di lampioni, semafori, case, uffici, scuole e ospedali da sostituire con modelli a Led che fanno risparmiare l’80% di elettricità, inquinano meno e durano decine di migliaia di ore in più.
In molte zone si potrebbero realizzare impianti di produzione di biogas utilizzando il letame degli animali da allevamento, i liquami di fognatura, i rifiuti umidi e i vegetali in decomposizione. Questo tipo di impianti esistono già in Germania, sono mimetizzati nel paesaggio rurale con l’aspetto rassicurante di fienili e non producono odori sgradevoli nelle zone circostanti.
Per riscaldare gli ambienti, si può produrre energia anche con la combustione delle biomasse cioè gli scarti di lavorazione del legno, le potature di giardini, parchi e boschi e tutti quei materiali di origine organica, animale o vegetale che non hanno subito fossilizzazione. Si possono collocare Converter per smaltire i rifiuti speciali ospedalieri direttamente nelle strutture o su autoveicoli, installare pannelli antirumore gratis senza deturpare l’ambiente e valutare l’installazione di pale eoliche laddove il vento soffia costante, in modo tale da garantire una produzione minima di energia elettrica.
Per questi e per altri importanti progetti, vedi la costruzione di un Ecovillaggio tra le verdi colline umbre, Ecofiera.it  seleziona aziende produttrici e installatrici garantendo un elevato standard di qualità per prodotti e materiali e offrendo una gamma di servizi che spazia dalle ricerche di mercato all’importazione e commercializzazione delle eco tecnologie.
L’avreste mai detto? Attingere alla natura senza distruggerla era un’utopia da figli dei fiori idealisti. Oggi sa di operazione di mercato politicamente corretta e al tempo stesso lucrosa, da capitalisti con la coscienza.
La Rivoluzione è già cominciata.

Di Rosaria Guerra


[LOL] PER CIAMPI BERLUSCONI POTREBBE NON AVERE PIU' TUTTI"I SUOI GIOVEDI"

 ''Faccio fatica a commentare sortite cosi' inqualificabili, che riflettono tempi molto tristi.Certo, ognuno e' responsabile di cio' che fa e dice e, nel caso di un politico, sta ai cittadini espirmere un giudizio. Ma stavolta ci sarebbe quasi da valutare anche se chi lancia questo genere di accuse sia davvero 'compos sui', vale a dire pienamente padrone di se'''. Cosi', l'ex Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, in un'intervista al Corriere della Sera sulle parole di ieri del premier, Silvio Berlusconi su Consulta e Costituzione.A proposito delle accuse del premier agli ultimi tre presidenti della Repubblica di aver 'infiltrato' giudici di parte nella Corte Costituzionale, Ciampi ricorda inoltre di aver nominato ''tutti giuristi stimatissimi e di chiara fama (Giovanni Maria Flick, Sabino Cassese, Maria Rita Saulle, Giuseppe Tesauro), scelti non per un gioco di bilancino politico e dopo un'inchiesta interna sulle ideologie sulle quali si erano formati, ma soltanto in base a criteri di competenza tecnica. Si spulci pure il curriculum di ciascuno di loro per vedere se possono sul serio essere definiti dei pasionari di una fantomatica sinistra''.

red-val/sam/rob

 

DA: http://www.asca.it/news-BERLUSCONI__CIAMPI__VALUTARE_SE_E__PIENAMENTE_PADRONE_DI_SE_-880993-POL-.html


FRANCA RAME: "DIECI CONSIGLI ALL’ANGELO DEL FOCOLARE "

Girando di qua e di là, ho trovato questo vecchio articolo dell'85, che mi ha fatto sorridere... ve lo passo. Non si può essere sempre seri!!!! baci franca L’Espresso 17/11/1985

DIECI CONSIGLI ALL’ANGELO DEL FOCOLARE . A Franca Rame, attrice e donna da sempre attenta alla condizione femminile, abbiamo chiesto di stilare una Carta dei Diritti della Casalinga. Pare sia vero: le donne stanno tornando a casa. Lo dicono gli uomini senza parole, basta guardarli: rilassati. Tracotanti in abiti in ordine, camicie stirate. Lo ribadisce la femminista che guardavi con ammirazione per la sua determinazione: sai mi sono sposata, no, non con Luigi, no, non con Antonio… no Luisella l’ho lasciata da un pezzo… è stata una parentesi conoscitiva. Ora sto a casa. Dio che sbragamento! Peccato! Dall’alto della mia stressante esperienza trentennale di “lavoro e famiglia” cercherò di mettere insieme consigli utili per tutte le nostre sorelle tornate ad indossare le ali dell’angelo del focolare nelle loro case doppi servizi con cucinotto.

1. Dai danari che il nostro maschiaccio, sudandoli nelle intemperie delle metropoli, ci consegna per il mese, togliere in gran segreto , facendo salti mortali nel caso fossero pochi, un tot mensile adeguandolo annualmente con i dati Istat sull’inflazione. Vi dirò più avanti che uso farne.

2. Non rinunciare per nessuna ragione al mondo, come ogni domestica sindacalizzata, alle tre ore di riposo pomeridiano ed al riposo estivo.

3. È inutile pretendere collaborazione domestica dai maschi di casa. L’uomo si è rimpossessato del suo ruolo e quindi ti ripagherà con teneri baci e ti permetterà di giocare con la sua codina (il diavolo ce l’ha di dietro e il maschio davanti) tutte le volte che lui ne avrà voglia.

4. Cerca di non farti “mangiare” dalla casa. In quelle tre ore di riposo esci, corri, nuota e balla conservandoti fisicamente meglio che puoi.

5. Stai attraversando un momento difficile? Lui non è più quello di prima? Accusa forti dolori cerebrospinali con risentimento al parietale, proprio pochi istanti prima di andare a letto? Si gira dall’altra parte offrendoti quel suo deretano da badessa? Non ti preoccupare, non è malato. È solo innamorato. Di un’altra. Stai calma, può darsi che torni.

6. Se però alle tue lamentazioni dapprima accorte e velate non risponde, passa risoluta a quelle più esplicite, fino a trasmutarle in scenate da melodramma monteverdiano con lancio d’oggetti frangibili in quantità industriale. Poi vedrai che al grido di « mi butto dalla finestra» si deciderà finalmente a sussurrarti: parliamone cara. Io ti amo più di prima. Sei il mio rifugio segreto, tu per me sei tutto, come mia madre ». Se la sequenza sarà questa, allora rassegnati, non c’è più niente da fare. Con te non intende più compiere quegli atti lascivi e peccaminosi, oscuri e scurrili che rendono se non vivibile, almeno sopportabile un rapporto di coppia.

7. A questo punto, piangi, urla pure disperata, ma intanto conta i denari di cui ti avevo accennato al paragrafo 1 e corri dal più rinomato plasticaro a farti togliere quei dieci anni di lavoro ingratificato, di delusioni e di «porco qui e porco là». Anche i seni? Ma sì, anche quelli: due punti taglia e cuci! E oplà!

8. Restaurata di fuori scoprirai che anche dentro qualcosa è cambiato. E vedere che gli uomini ti guardano ancora ti farà scattare i muscoli dei lombi, illuminare gli occhi e volare i capelli, se ti imbatterai in un esemplare non male di homus simpaticus-affabilis-sapiens, reperto classico di deluso da ventenni sfacciate e sode ma un po’ stronzette, vedrai che ti punterà gli occhi negli occhi, poserà il suo testone nel tuo senino pimpante… e t’amerà, t’amerà, t’amerà… Fino a quando, beh, non importa, il momento nero è passato.

9. Hai ripreso a sorridere. E ad aspettare quelle tre ore di libertà quotidiana. Come dice Marivaux in “L’Arlecchino educato dall’amore”: «L’illusione se ben vissuta e resa credibile, è più dolce e reale di una vita impossibile e mal vissuta senza spazio d’immaginazione».

10. Attenzione, tutti questi amichevoli consigli possono servire a tutte l elitre donne, quelle che lavorano, che stanno gomito a gomito con l’uomo, sposate e no.

 

[NUOVE CROCIATE]: DIPENDENTE REGIONE LOMBARDIA SOSPESO DAL LAVORO PERCHE SCRIVE UN LIBRO SUL POTERE DI CL

          "...  .    "Un provvedimento assurdo e inquietante ispirato da un grave intento persecutorio, su cui Formigoni deve dare urgenti risposte in Consiglio regionale. L’atto di sospensione dal 16 novembre al 16 dicembre di quest’anno del dipendente dell’assessorato alla Sanità Enrico De Alessandri, colpevole, secondo la Regione, di aver scritto un libro sul potere dilagante di Comunione e Liberazione nelle strutture amministrative di vertice e non, di Regione Lombardia, lede il diritto di libertà di pensiero e di espressione garantito a tutti i cittadini”.

Lo denunciano Carlo Monguzzi e Giuseppe Civati, Consiglieri regionali del PD che presenteranno un’interrogazione urgente, a proposito della vicenda del dottor Enrico De Alessandri, ex direttore del Centro Regionale Emoderivati e attualmente dipendente dell’assessorato lombardo alla sanità, sospeso da Regione Lombardia con l’accusa di aver violato, scrivendo il libro “Comunione e liberazione: assalto al potere in Lombardia”, “l’obbligo generale di diligenza”, di aver riportato nel testo “notizie denigratorie del suo datore di lavoro, con oggettivo discredito dell’amministrazione regionale, del suo presidente e dei suoi singoli amministratori” e infine di “aver utilizzato a fini privati le informazioni di ufficio”. Una sintesi del libro è consultabile su www.teopol.it attivato da De Alessandri.





Oltre alla sospensione la Regione ha adottato una ulteriore inaccettabile ritorsione nei confronti di De Alessandri dimezzandogli il pagamento dello stipendio. E’ incredibile: chi è il datore di lavoro di De Alessandri, Regione Lombardia o Comunione e Liberazione?”



Nel lavoro di De Alessandri non vi è calunnia ma una fotografia della realtà scattata attingendo da fonti note e pubblicate ad esempio su giornali e tv: una critica motivata che non deborda mai nell’uso di parole offensive o sconvenienti. Anche in relazione alla vicenda della chiusura del Centro regionale emoderivati l’autore, che ne è stato direttore, non ha rivelato nessuna notizia riservata ma si è limitato a riportare l’aspra polemica scatenatasi, anche e soprattutto all’interno del centrodestra, in occasione della discussione in Consiglio regionale del provvedimento di soppressione fortemente voluto da Formigoni”.



“Pure la tesi di fondo è sostenuta da dati verificabili e attendibili e incrociata con le teorie di nomi noti del pensiero filosofico e scientifico, da Pascal a Pareto, a Arendt. Una tesi che semplicemente rileva che in Europa e nel mondo non esiste un solo movimento ecclesiale che controlli un’istituzione pubblica con un bilancio da 20 miliardi di euro. Solo in Lombardia un movimento fondamentalista ha finito con il coincidere con un intero sistema di governo”.

http://www.carlonellarete.it/blog/?p=1152


DELIRIO - BERLUSCONI: "SE NON SEMTTE LA PERSECUZIONE GIUDIZIARIA SARA' GUERRA CIVILE"

 «Guerra civile» se non cesserà «la persecuzione giudiziaria» contro Berlusconi. Avvertimento alla magistratura «eversiva» che indaga o processa il premier per far cadere il governo. Palazzo Chigi smentiva, ieri sera, le espressioni - da far tremare i polsi - attribuite al Presidente del Consiglio da chi partecipava all’Ufficio di presidenza del Pdl.  Le indiscrezioni trapelate da Palazzo Grazioli, nel frattempo, avevano già fatto il giro di siti on line, agenzie di stampa e telegiornali. In un memorandum diffuso tra i membri del parlamentino azzurro, in effetti, il premier evidenziava la «persecuzione e l’accanimento» nei suoi confronti da parte di una magistratura accusata di «spaccare il Paese». «Si ha l'impressione di assistere a una guerra civile tra i poteri dello Stato», sottolineava il testo. Nuove tossine nel corpo di un Paese sempre più lacerato, quindi. Dopo la smentita dell’ufficio stampa della presidenza del Consiglio, sarebbe stata più utile - già ieri - quella del Capo del governo in persona. Anche per fugare i fantasmi di appelli alla piazza, risposte colpo su colpo, tentazioni di arroventare un clima politico già infuocato. «Guerra civile» non è espressione da poco. Il documento finale dell’ufficio di presidenza Pdl, d’altra parte, non andava tanto per il sottile. «Anche l'attuale legislatura - spiegava - è stata turbata dall'azione di una parte tanto esigua quanto dannosa della magistratura» e la questione è giunta ormai ad intaccare la natura stessa della democrazia».

Ieri, durante la riunione del parlamentino Pdl, magistratura e Rai - le trasmissioni che «processano continuamente» il premier, in particolare - sarebbero state accomunate dall’accusa di tramare per capovolgere il responso delle urne. Alla vigilia della deposizione di Gaspare Spatuzza - che chiama in causa Berlusconi - al processo d’appello contro Dell’Utri, dalla riunione dello stato maggiore Pdl, al di là delle correzioni e delle smentite, è stato lanciato un messaggio obliquo.
Intorno al quale il premier ha chiesto compattezza alla sua maggioranza. L’avvertimento è stato esplicito, l’ennesimo "con me o contro di me" in stile berlusconiano.

Ninni Andriolo da L'Unità


[VIDEO FRANCA RAME: LO STUPRO] UNA DONNA SU TRE VITTIME DELLA VIOLENZA: OGGI LA GIORNATA MONDIALE

In Italia una donna su tre, tra i 16 e i 70 anni, nella corso della vita è stata vittima della violenza di un uomo. Secondo l'Istat sono 6,743 milioni le donne che hanno subito nel corso della propria vita violenza fisica e sessuale. Tre milioni di donne hanno subito aggressioni durante una relazione o dopo averla troncata, quasi mezzo milione nei 12 mesi precedenti all'indagine telefonica. La violenza è prevalentemente casalinga. Ai danni di mogli e fidanzate i reati gravi: 8 donne su 10 malmenate, ustionate o minacciate con armi hanno subito le aggressioni tra le mura domestiche. Un milione di donne hanno subito uno stupro o un tentato stupro. A ottenere con la forza rapporti sessuali il 70% delle volte è il partner stesso e in questi casi il reato è reiterato. Un'agghiacciante abitudine domestica. Solo il 6,2% delle aggressioni è stato opera di estranei. Il rischio di subire uno stupro piuttosto che un tentativo di stupro è tanto più elevato quanto più è stretta la relazione tra autore e vittima. Gli sconosciuti commettono soprattutto molestie fisiche e sessuali, seguiti da conoscenti, colleghi ed amici. Nella quasi totalità dei casi le violenze non sono denunciate. Il sommerso è elevatissimo e raggiunge circa il 96% delle violenze subite da un non partner e il 93% di quelle da partner. Anche nel caso degli stupri la quasi totalità non è denunciata (91,6%). È consistente la quota di donne che non parla con nessuno delle violenze subite. Per fare uscire dal silenzio questa drammatica situazione si celebra domani, 25 novembre, la giornata internazionale contro la violenza sulle donne, istituita dalle Nazioni Unite nel 1999 per sensibilizzare governi, istituzioni governative e non, società civile, mezzi di comunicazione di massa. La manifestazione nazionale si terrà a Roma il 28 novembre alle 14, da Piazza della Repubblica a Piazza San Giovanni. Una manifestazione, spiega il sito www. torniamoinpiazza. it, contro la violenza maschile sulle donne, "per la libertà di scelta sessuale e di identità di genere, per la civiltà della relazione tra i sessi, per una informazione libera e non sessista, contro lo sfruttamento del corpo delle donne a fini politici ed economici. Per una responsabilità condivisa di uomini e donne verso bambine/i, anziane/i e malate/i, nel privato come nel pubblico. Contro ogni forma di discriminazione e razzismo, per una scuola che educhi alla convivenza civile tra i sessi e le culture diverse". Moltissime le iniziative che stanno avvenenedo in tutta Italia, come la manifestazione "Take Back the night", un corteo multietnico armato di utensili da cucina insanguinati che ha invaso piazza Vittorio a Roma attraversando la città (guarda le immagini su XL). A Palazzo Ducale, a Genova, parte oggi: "Non ho mai subito violenze. E' vero?", mostra fotografica con 17 ritratti femminili, in un allestimento curato dalla scrittrice e docente di Filosofia teoretica dell'Ateneo del capolugo ligure Nicla Vassallo. Ad ogni tavola fotografica, che ritrae donne di ogni età e condizione socio-economica, corrisponde la scritta: "Non ho mai subito violenze. E' vero?". Da Repubblica


FRANCA RAME: SCHIFANI DEVE DIMETTERSI, AVER LAVORATO PER DEI MAFIOSI E' INDEGNO

“Se le notizie che mi arrivano dall’Italia sono vere, se la storia di quest’uomo è davvero così, allora è sicuramente improprio per Renato Schifani restare presidente del Senato”, parla Francis Ford Coppola, regista del “Padrino”, il film sulla cupola siciliana che ha cambiato l’immagine della mafia in America. Tra gli artisti italiani si registrano posizioni anche più dure: “Schifani deve dimettersi. Aver lavorato per dei mafiosi è indegno, soprattutto per portare avanti spregiudicate operazioni edilizie”, dice Franca Rame, già senatrice dell’Italia dei valori e moglie del premio Nobel Dario Fo, dopo aver letto sul Fatto l’inchiesta che ricostruisce gli anni in cui il presidente del Senato era l’avvocato di un esponente di Cosa Nostra. Una storia di quattordici anni fa, senza risvolti penali per Schifani, e per ora senza conseguenze politiche: l’attuale seconda carica dello Stato era il legale di Pietro Lo Sicco, costruttore siciliano poi condannato per mafia, e l’ha difeso davanti al Tar mentre portava avanti abusi e prepotenze nei confronti di persone deboli (le sorelle Pilliu), poi riconosciute vittime di mafia. Nello stesso palazzo (abusivo) di Lo Sicco, si è poi saputo che c’erano nomi noti della cupola: Giovanni Brusca, Stefano Bontate, Leoluca Bagarella. Anche Paolo Borsellino, sei giorni prima di essere ucciso, s’interessò a questo edificio. “Spero che ora che la notizia è uscita, la gente cominci a interrogarsi – dice Daniele Luttazzi , autore satirico e teatrale – perché non bisogna dimenticare che gli avvocati possono rifiutarsi di difendere qualcuno. Si chiama deontologia, è una scelta. I fatti sono due: o Schifani non sapeva, e allora si sarebbe dovuto informare meglio, oppure sapeva. Se io fossi in lui (e per fortuna non lo sono) renderei conto, oggi, di quella storia”. Siamo lontani dall’America di Barack Obama, dove del governo non si fa parte anche solo se nel proprio passato ci sono state amicizie imbarazzanti. S’indigna il grande vecchio del cinema italiano, Mario Monicelli: “La cosa anormale è che Schifani abbia potuto diventare la seconda carica dello Stato. Già questo è al di là di ogni considerazione. Fosse per me, nemmeno deputato, con la sua storia. Ci rendiamo conto che se Napolitano si ammalasse, Schifani prenderebbe il suo posto alla presidenza della Repubblica? Questo è diventato il paese dell’illegalità e della sopraffazione”. Duro anche il filosofo Gianni Vattimo: “Sono così arrabbiato che ormai non me ne importa più niente. Io non sono affatto stupito da questa notizia, è nel normale ordine delle cose. Devo stupirmi se nella maggioranza di Berlusconi c’è l’ex avvocato di altri mafiosi?”. Di parere opposto, molto più moderato, Niccolò Ammaniti, classe 1966, scrittore: “C’è una differenza se Schifani ha difeso dei mafiosi o se era direttamente coinvolto. Se restano situazioni irrisolte, è ovvio che non si debba far parte delle istituzioni. Altrimenti, se non ci sono risvolti penali, non vedo il problema. Se così non fosse, chiunque verrebbe controllato e accusato, potenzialmente, di tutto. Si entrerebbe in una logica da Grande Fratello, anzi kafkiana, che ci toglierebbe la nostra libertà. Tutto è lecito se non c’è un crimine”.

Beatrice Borromeo da Il fatto Quotidiano 21 nov 2009