GA EL SÜV (LUI C'HA IL SUV) RAP IN MILANESE DI DJ ICE (prende in giro il Bauscia milanese Suv e danè)

Bèla, alùra? Bèla, alùra? El g’ha ol Suv Uhè. Testina cosa vuoi? El g’ha ol Suv. Inquina? Fatti tuoi! Gliel’ha comprato il Papi… c’ha la fabrichètta, parcheggia sui binari… E poi lo sposta? Senza fretta. Ma va in doppia fila? ‘Zz se ne frega, c’ha la pila… (grana-soldi) El g’ha ol Suv. Lü l’è el Baüscia milanés, che ol’g’ha ol Suv! Occupa tutta la City col Suv. Lui spende e spande alla stragrande. El g’ha ol Suv, El g’ha ol Suv El g’ha ol Suv, Suv, Suv, Suv… Si fa allargare il garagìno? Non ci sta il gioiellino… Se non dici che ti piace poi piange il bambino… Ad ogni multa si stupisce: “Non si può sulle strisce?” E col Ghisa poi s’impunta: “Mi compro te e la giunta!” El g’ha ol Suv… Lü l’è el Baüscia milanés, che ol’g’ha ol Suv ! Tutto è permesso perché lui ol g’ha ol Suv. Lui spende e spande alla stragrande El g’ha ol Suv, El g’ha ol Suv, El g’ha ol Suv, Suv , Suv , Suv ….. Ma smettila…. E Curma? Santa, Saint Moritz… Ahahahah, Bèlla, alùra? Bèlla, alùra?


13 Febbraio 2010: DARIO FO "Mystère bouffe" alla Comédie-Française

PARIGI, 19 FEB 2010 - Lo spettacolo Mystère bouffe et fabulages di Dario Fo (premio Nobel per la letteratura), che sarà in scena alla Comédie-Française dal 13 febbraio al 19 giugno 2010. Dario Fo è così il quinto autore italiano ad entrare nel repertorio della Comédie-Française dopo Goldoni, Gabriele D'Annunzio, Pirandello ed Eduardo De Filippo.
Acqua di Parma e la Comédie-Française condividono infatti gli stessi valori, ovvero l’eccellenza, l’eleganza e la creatività. Pertanto, il loro incontro è  stato del tutto naturale, specialmente in una stagione che rende onore agli autori italiani. 

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Dario Fo entra nel repertorio della Comedie Francaise, la piu' prestigiosa istituzione teatrale in Francia, con Mistero buffo. Lo ha annunciato il teatro parigino.

Mistero buffo sara' messo in scena da febbraio a giugno 2010 nella Sala Richelieu, la principale, situata a Palais Royal. Sara' questa ''l'entrata nel repertorio'' della Comedie Francaise del premio Nobel per la letteratura 1997.

La Comédie-Française, o Théâtre-Français fu fondata nel 1680 e si trova dal 1799 nel cuore del Palais-Royal nell’I arrondissement di Parigi. È il solo teatro francese di Stato che dispone di una compagnia permanente di attori, la Troupe des Comédiens français. Il drammaturgo più conosciuto legato alla Comédie-Française è Molière. È considerato come il patrono dei comédiens français. Eppure era morto da sette anni quando nacque la la casa di Molière.

La Comédie-Française fu fondata a seguito di uno speciale ordine, la lettre de cachet, del re Luigi XIV il 21 ottobre 1680 per fondere le due sole compagnie parigine dell’epoca, la compagnia dell’Hôtel Guénégaud e quella dell'Hôtel de Bourgogne. Il 25 agosto, gli attori si erano già uniti per la loro prima rappresentazione mettendo in scena Fedra di Jean Racine e Carosses d'Orléans di La Chapelle. Il decreto imperiale accordò loro il monopolio delle recite a Parigi, che i comédiens français difenderanno gelosamente nel corso del XVIII secolo, particolarmente contro i Comédiens-italiens .

Il 5 febbraio 1681, i comédiens français si riunirono con un atto costitutivo di associazione che regolava in particolar modo il regime pensionistico degli attori. Il repertorio si componeva allora di opere teatrali di Molière e di Racine, pure di qualche lavoro di Pierre Corneille, Paul Scarron e Jean Rotrou. Le assegnazioni erano stabilite dall’autore se vivo e, in caso contrario, dai primi gentiluomini della Camera del re.

Il 3 settembre 1793, durante la rivoluzione francese, la Comédie-Française venne chiusa per ordine del comitato di salute pubblica, e gli attori furono imprigionati.

Il 30 maggio 1799, il nuovo governo mise a loro disposizione la salle Richelieu dove recitava Talma, per permettere agli attori di ricostruire la compagnia.

Il motto della Comédie-Française è Simul et singulis (essere insieme e essere sé stessi).

La Comédie-Française dispone oggi di un repertorio di tremila opere teatrali e di tre teatri a Parigi: la salle Richelieu (parte del Palais-Royal), il Théâtre du Vieux-Colombier e lo Studio-Théâtre.


BURRACO ON LINE

Ciao a tutti. Sto vivendo un periodo malinconico. Nella mia famiglia sono molto amata. L’unico problema è Dario. Lavora troppo. Lavora sempre. Si alza e alle 8 è già lì ke scrive.  Non alza la testa sino all’ora di pranzo. Poi va a riposare. Si alza e riprende sino alle 18-19. Se entrasse qualcuno nel suo studio e gli comunicasse  sommessamente: “Maestro, le esequie della sua signora si svolgeranno alle ore 16…” sono certa ke risponderebbe:” Spostatele alle 19 perché devo finire questo capitolo su Correggio.”Lui dice ke nn è vero ma è proprio così. In casa mia si parla solo durante la cena e mentre si vede… un film su Sky. pare vita? A furia di star zitta sto perdendo i vocaboli… m’è rimasto solo, mamma, papà… pappa, pipì e pupù… L’indispensabile. Insomma non è un bel dialogare. Quando sono stata da Jacopo, mia nipote Jaele ed Eleonora m’hanno insegnato a giocare a Burraco on line. Ecco. Ora se nn leggo il giornale, un libro… o lavoro… (x vedere uno dei  lavori della mia vita basta dare una sguardata ai nostri testi pubblicati da Einaudi… i dvd, le videocassette, l’arkivio ecc. poi c’è pure la famiglia, la casa, la spesa, il cucinare e chi più ne ha più ne metta!) mi metto al computer e via come una pazza a burracare. Mi diverto un sacco, anke se perdo. Il miglior giocatore da me incontrato si kiama il MIGLIORE, ovviamente nn è il suo nome, ma il solito pseudonimo come tutti (io ne ho 3).

All’inizio di partita con il MIGLIORE, invio il solito “ciao” come di rito. Nessuna risposta. Ok giokiamo. Devo dir la verità, mi sono un attimo innervosita. Poi, bizzarramente… mi sono arrivate carte fantastike… nn credevo ai miei occhi… (per tutta la vita ho perso a carte, persino da bambina, quando giocavo alla PEPPATENCIA con le mie cuginette).
Ma ke carte… ke mi succede. Facevo andare la coda. La partita NN FINIVA più. Ho perso.
Un po’ avvilita mi dicevo: è  il MIGLIORE. Ma ke vuoi?!
La rivincita automatica è stata tragica.
Il MIGLIORE nn m’ha fatto prendere una carta. Nn una. Ki conosce il burraco, sa ke vuol dire. Lutto stretto. Ad un certo punto, spazientita gli ho chattato. “SARAI IL MIGLIORE, MA NON SI GIOCA COSI’! Manco m’ha risposto. Naturalmente ho perso ignomignosamente, tipo -30 io, e lui un numero vergognoso di punti.
Sono andata a guardare i suoi dati. Caspita! È piazzato nei SENIOR, 52 anni, abita a vicino a Napoli e gioca tutti i giorni un sacco di partite. Chissà gli accidenti ke m’ha tirato. Principiante e kiaccherona! Ecco, nn m’è piaciuto. Nn credo sia una persona felice. Troppo tignoso.
Ti capitano invece giocatori fortunati, ma generosi… sì, è kiaro, all’inizio ti scartano le carte ke capiscono ke raccoglierai… tu boccalona, ci caski… “però faccio punti…” pensi. Poco per volta impari i trukki del mestiere, e ti regoli.  Ho comunque scoperto persone generose.  Non ci si conosce, manco sanno ki sei… e ti aiutano nei momenti difficili… sia donne ke uomini. E’ come se ti arrivassero delle carezze. La carta giusta al momento giusto.
Persone generose a burraco on line? Sì. Proprio così.  Ieri giocando ho inviato messaggi ai giocatori: DOMANI SCRIVERO’ DI VOI… ’ GRAZIE DELLA COMPAGNIA KE MI FATE.  Eccomi quindi a mandare un grande abbraccio ad Elyveroele, Sveva21, Gollina, Marybier, Susi, Delpiera, Eleonora, Sofia, Ulderico, Laif71, Rosa73  e a tutti gli altri. L’unico dispiacere ke nessuno di loro stia a Milano. Potremmo giocare dal vivo. Ridere e divertirci.
Beh, mi diverto anche così.
Sì, lo so  che ci sono Circoli dove la Milano bene fa gran partite: tacataca, scala, poker, burraco ecc., ci sono stata una volta ma me ne sono tornata a casa un po’ avvilita. Nn è il mio ambiente.
Speriamo ke con questo messaggio si faccia vivo qualcuno. Mandatemi una mail:  [email protected]
Un abbraccio, franca
 

BURRACO ON LINE

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Ciao a tutti. Sto vivendo un periodo malinconico. Nella mia famiglia sono molto amata. L’unico problema è Dario. Lavora troppo. Lavora sempre. Si alza e alle 8 è già lì ke scrive.  Non alza la testa sino all’ora di pranzo. Poi va a riposare. Si alza e riprende sino alle 18-19. Se entrasse qualcuno nel suo studio e gli comunicasse  sommessamente: “Maestro, le esequie della sua signora si svolgeranno alle ore 16…” sono certa ke risponderebbe:” Spostatele alle 19 perché devo finire questo capitolo su Correggio.”
Lui dice ke nn è vero ma è proprio così. In casa mia si parla solo durante la cena e mentre si vede… un film su Sky.
pare vita? A furia di star zitta sto perdendo i vocaboli… m’è rimasto solo, mamma, papà… pappa, pipì e pupù… L’indispensabile.
Insomma non è un bel dialogare.
Quando sono stata da Jacopo, mia nipote Jaele ed Eleonora m’hanno insegnato a giocare a Burraco on line. Ecco. Ora se nn leggo il giornale, un libro… o lavoro… (x vedere uno dei  lavori della mia vita basta dare una sguardata ai nostri testi pubblicati da Einaudi… i dvd, le videocassette, l’arkivio ecc. poi c’è pure la famiglia, la casa, la spesa, il cucinare e chi più ne ha più ne metta!) mi metto al computer e via come una pazza a burracare. Mi diverto un sacco, anke se perdo. Il miglior giocatore da me incontrato si kiama il MIGLIORE, ovviamente nn è il suo nome, ma il solito pseudonimo come tutti (io ne ho 3).
All’inizio di partita con il MIGLIORE, invio il solito “ciao” come di rito. Nessuna risposta. Ok giokiamo. Devo dir la verità, mi sono un attimo innervosita. Poi, bizzarramente… mi sono arrivate carte fantastike… nn credevo ai miei occhi… (per tutta la vita ho perso a carte, persino da bambina, quando giocavo alla PEPPATENCIA con le mie cuginette).
Ma ke carte… ke mi succede. Facevo andare la coda. La partita NN FINIVA più. Ho perso.
Un po’ avvilita mi dicevo: è  il MIGLIORE. Ma ke vuoi?!
La rivincita automatica è stata tragica.
Il MIGLIORE nn m’ha fatto prendere una carta. Nn una. Ki conosce il burraco, sa ke vuol dire. Lutto stretto. Ad un certo punto, spazientita gli ho chattato. “SARAI IL MIGLIORE, MA NON SI GIOCA COSI’! Manco m’ha risposto. Naturalmente ho perso ignomignosamente, tipo -30 io, e lui un numero vergognoso di punti.
Sono andata a guardare i suoi dati. Caspita! È piazzato nei SENIOR, 52 anni, abita a vicino a Napoli e gioca tutti i giorni un sacco di partite. Chissà gli accidenti ke m’ha tirato. Principiante e kiaccherona! Ecco, nn m’è piaciuto. Nn credo sia una persona felice. Troppo tignoso.
Ti capitano invece giocatori fortunati, ma generosi… sì, è kiaro, all’inizio ti scartano le carte ke capiscono ke raccoglierai… tu boccalona, ci caski… “però faccio punti…” pensi. Poco per volta impari i trukki del mestiere, e ti regoli.  Ho comunque scoperto persone generose.  Non ci si conosce, manco sanno ki sei… e ti aiutano nei momenti difficili… sia donne ke uomini. E’ come se ti arrivassero delle carezze. La carta giusta al momento giusto.
Persone generose a burraco on line? Sì. Proprio così.  Ieri giocando ho inviato messaggi ai giocatori: DOMANI SCRIVERO’ DI VOI… ’ GRAZIE DELLA COMPAGNIA KE MI FATE.  Eccomi quindi a mandare un grande abbraccio ad Elyveroele, Sveva21, Gollina, Marybier, Susi, Delpiera, Eleonora, Sofia, Ulderico, Laif71, Rosa73  e a tutti gli altri. L’unico dispiacere ke nessuno di loro stia a Milano. Potremmo giocare dal vivo. Ridere e divertirci.
Beh, mi diverto anche così.
Sì, lo so  che ci sono Circoli dove la Milano bene fa gran partite: tacataca, scala, poker, burraco ecc., ci sono stata una volta ma me ne sono tornata a casa un po’ avvilita. Nn è il mio ambiente.
Speriamo ke con questo messaggio si faccia vivo qualcuno. Mandatemi una mail:  [email protected]
Un abbraccio, franca


MARCO TRAVAGLIO: LA QUESTIONE MORALE [ANNO ZERO 5/02/2010]

Ci raccontano che basta abolire i processi ai politici e la politica tornerebbe più bella e profumata che pria. Infatti il governo studia un lodo Alfano turbodiesel 4 ruote motrici con rinforzo costituzionale. Non solo per il premier, ma anche per i ministri. E qualcuno ci vuole pure infilare i sottosegretari, così scuda pure Cosentino e Bertolaso.
La signora Mastella, relegata a Roma con divieto di dimora in Campania, protesta: e io? Perchè non date l'immunità anche ai consiglieri regionali? Perchè devo stare in esilio solo io? Berlusconi è troppo occupato per rispondere: aveva pensato a un legittimo impedimento anche per i coindagati, Pier Silvio e Confalonieri: un lodo ad familiam e ad aziendam. Ma il Quirinale ha detto che è troppo. Dovrà inventarsene un’altra.
A questo punto tanto vale fare uno scudo anche per i sindaci: a Bologna Delbono s'è dimesso, essendo indagato perché l’ex fidanzata l’accusa di aver speso soldi pubblici per viaggetti romantici e di avergliene offerti altri per farla star zitta. Con l'immunità extralarge per tutti i politici, l'indagine della Procura non sarebbe partita e Delbono sarebbe ancora al suo posto. Ma quel che ha detto la signora si saprebbe comunque e penderebbe come una spada di Damocle sulla sua testa.

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E sarebbe peggio. Invece Delbono se ne va per dimostrare che le accuse sono false. Meglio così: che figura ci fa un sindaco con quei sospetti addosso? E che immagine dà di sé la politica?

Per la scalata Unipol a Bnl del 2005 i pm di Milano volevano indagare D’Alema e Latorre, ma i Parlamenti italiano ed europeo han vietato di usare le loro telefonate. Un bel coperchio sul pentolone. Ma i fatti sono più forti di qualunque coperchio: ora Consorte chiama a testimoniare a sua difesa D’Alema, Latorre e Bersani al processo Bnl. E con quella storia gli ex Ds dovranno fare i conti.
Altro scandalo, quello degli “scatti & ricatti” a Milano. Secondo alcuni paparazzi, qualcuno intervenne per ritirare le foto di Alfano che si fa la manicure in spiaggia alle Maldive (foto “compromettenti”: come se fosse peggio farsi lisciare le mani da una tipa che firmare il lodo Alfano o il processo breve).
Secondo Il Fatto,ci sarebbero ricatti sulla foto di un ministro con un trans, come nel caso Marrazzo. Si dimetterà anche l’eventuale ministro o le dimissioni esistono solo nel dizionario di Marrazzo e della sinistra? Il problema anche qui non è l’inchiesta. Sono i fatti. Uno può vietare le inchieste sui politici, abolire pure le procure e i tribunali. Ma i fatti e gli scatti restano: e se non emergono è peggio, perché i politici restano al loro posto ma sono ricattati.
Allora forse il problema sono i comportamenti dei politici e i criteri con cui vengono scelti. In Puglia c’erano due grossi fornitori di protesi sanitarie alle Asl: la famiglia Tedesco e Giampi Tarantini. Vendola, aiutato da D’Alema, sceglie come vicepresidente Frisullo che andava con le escort di Tarantini e, come assessore alla Sanità, Tedesco. Poi Frisullo e Tedesco vengono indagati e si dimettono: ma non bastava il conflitto d’interessi di Tedesco per cambiare assessore? Bisognava proprio aspettare i carabinieri?
Dopodichè, per carità, meno male che a sinistra qualcuno si dimette. Non tutti però. Bassolino è ancora lì. E la signora Mastella si ricandida dall’esilio. E il sindaco di Salerno, Vincenzo De Luca, rinviato a giudizio due volte per concussione e truffa, corre alle primarie del Pd per fare il governatore in Campania. Possibile che, nello stesso partito, Delbono se ne vada per un semplice avviso di garanzia per peculato e De Luca si candidi con due rinvii a giudizio? Direbbe Prodi: “Chi comanda nel Pd?”.
L'altro giorno Bersani ha visto Di Pietro. Molti elettori sarebbero felici se prendesse la parte migliore dell’Italia dei valori: la proposta di non candidare imputati e condannati, svuotando una volta per tutte l’armadio degli scheletri. E' una bella sfida.
A destra invece, per non sbagliare, non si dimette nessuno.
Non Cosentino: ha solo un ordine di cattura per camorra.
Non Fitto: ha solo due rinvii a giudizio.
Non Castelli e la Moratti, condannati dalla Corte dei Conti per migliaia di euro sperperati in consulenze inutili.
Non Abelli, vicecoordinatore nazionale del Pdl che gridava al complotto per l’arresto di sua moglie, poi la moglie ha patteggiato 2 anni e restituito 1,2 milioni dal conto a Montecarlo intestato pure al marito.
L'altro giorno il Fatto ha scritto che la Polverini ha evaso le tasse su una casa: lei ha risposto che “sì, forse c’è stato un errore dei miei collaboratori amministrativi di cui mi assumo la responsabilità, ma intanto vi querelo”. E resta candidata. Tanto nessun giornale riprende la notizia.
Del resto, se non valgono nulla i processi a Berlusconi, compreso quello nuovo su Mediatrade per 34 milioni di dollari di appropriazioni indebite, non possiamo certo perder tempo con le pinzillacchere di un alloggetto. 
A furia di sentir parlare di “guerra fra politica e magistratura”, ci siamo dimenticati che non ci sarebbe nessuna guerra se i politici non violassero le leggi che essi stessi fanno. La Prima Repubblica non sarebbe caduta e Craxi non sarebbe fuggito ad Hammamet. A furia di gridare al complotto dei giudici, i partiti non s’accorgono di essere loro a complottare contro se stessi.
Come diceva Berlinguer nell’intervista a Scalfari dell’81, “la questione morale non è solo che ci sono ladri, corrotti e concussori da scovare, denunciare e mettere in galera. La questione morale fa tutt’uno con l’occupazione dello Stato da parte dei partiti. Quando si chiedono sacrifici alla gente che lavora ci vuole grande credibilità politica e capacità di colpire i privilegi. Altrimenti la nostra democrazia soffoca in una palude”.
Berlinguer è morto 25 anni fa e, diversamente da Craxi, nessuna alta carica dello Stato ha perso troppo tempo a commemorarlo. Pare che Berlinguer fosse incensurato, e addirittura onesto.
 

[EX AMICI] C. TAORMINA:"SILVIO MI CHIEDEVA LEGGI AD PERSONAM. SI SALVERA' E SARA' PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

«Conosco bene il modo con cui Berlusconi chiede ai suoi legali di fare le leggi ad personam, perché fino a pochi anni fa lo chiedeva a me. E, contrariamente a quello che sostiene in pubblico, con i suoi avvocati non ha alcun problema a dire che sono leggi per lui. Per questo oggi lo affermo con piena cognizione di causa: quelle che stanno facendo sono norme ad personam». Carlo Taormina, 70 anni, è stato uno dei legali di punta del Cavaliere fino al 2008, quando ha mollato il premier e il suo giro – uscendo anche dal Parlamento – a seguito di quella che lui ora chiama «una crisi morale». Ormai libero da vincoli politici, in questa intervista a Piovonorane dice quello che pensa e che sa su Berlusconi e le sue leggi. Avvocato, qual è il suo parere sulle due norme che il premier sta facendo passare in questi giorni, il processo breve e il legittimo impedimento?
«La correggo: le norme che gli servono per completare il suo disegno sono tre. Lei ha dimenticato il Lodo Alfano Bis, da approvare come legge costituzionale, che è fondamentale». Mi spieghi meglio.
«Iniziamo dal processo breve: si tratta solo di un ballon d’essai, di una minaccia che Berlusconi usa per ottenere il legittimo impedimento. Il processo breve è stato approvato al Senato ma scommetterei che alla Camera non lo calendarizzeranno neanche, insomma finirà in un cassetto».

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E perché?
«Perché il processo breve gli serve solo per alzare il prezzo della trattativa. A un certo punto rinuncerà al processo breve per avere in cambio il legittimo impedimento, cioè la possibilità di non presentarsi alle udienze dei suoi processi e di ottenere continui rinvii. Guardi, la trattativa è già in corso e l’Udc, ad esempio, ha detto che se lui rinuncia al processo breve, vota a favore del legittimo impedimentoı».

E poi che succede? Che c’entra il Lodo Alfano bis?
«Vede, la legge sul legittimo impedimento è palesemente incostituzionale, e quindi la Consulta la boccerà. Però intanto resterà in vigore per almeno un anno e mezzo: appunto fino alla bocciatura della Corte Costituzionale. E Berlusconi nel frattempo farà passare il Lodo Alfano bis, come legge costituzionale, quindi intoccabile dalla Consulta».

Mi faccia capire: Berlusconi sta facendo una legge – il legittimo impedimento -che già sa essere incostituzionale?
«Esatto. Non può essere costituzionale una legge in cui il presupposto dell’impedimento è una carica, in questo caso quella di presidente del consiglio. Non esiste proprio. L’impedimento per cui si può rinviare un’udienza è un impegno di quel giorno o di quei giorni, non una carica. Ad esempio, quando io avevo incarichi di governo, molte udienze a cui dovevo partecipare si facevano di sabato, che problema c’è? E si possono tenere udienze anche di domenica. Chiunque, quale che sia la sua carica, ha almeno un pomeriggio libero a settimana. Invece di andare a vedere il Milan, Berlusconi potrebbe andare alle sue udienze. E poi, seguendo la logica di questa legge, la pratica di ottenere rinvii potrebbe estendersi quasi all’infinito. Perché mai un sindaco, ad esempio, dovrebbe accettare di essere processato? Forse che per la sua città i suoi impegni istituzionali sono meno importanti? E così via. Insomma questa legge non sta in piedi, è destinata a una bocciatura alla Consulta. E Berlusconi lo sa, ma intanto la fa passare e la usa per un po’ di tempo, fino a che appunto non passa il Lodo Alfano bis, con cui si sistema definitivamente».

Come fa a esserne così certo?
«Ho lavorato per anni per Berlusconi, conosco le sue strategie. Quando ero il suo consulente legale e mi chiedeva di scrivergli delle leggi che lo proteggessero dai magistrati, non faceva certo mistero del loro scopo ad personam. E io gliele scrivevo anche meglio di quanto facciano adesso Ghedini e Pecorella».

Tipo?
«Quella sulla legittima suspicione, mi pare fossimo nel 2002. Gli serviva per spostare i suoi processi da Milano a Roma. Lui ce la chiese apertamente e noi, fedeli esecutori della volontà del principe, ci siamo messi a scriverla. E abbiamo anche fatto un bel lavoretto, devo dire: sembrava tutto a posto. Poi una sera di fine ottobre, verso le 11, arrivò una telefonata di Ciampi».

Che all’epoca era Presidente della Repubblica.
«Esatto. E Ciampi chiese una modifica».

Quindi?
«Quindi io dissi a Berlusconi che con quella modifica non sarebbe servita più a niente. Lui ci pensò un po’ e poi rispose: “Intanto facciamola così, poi si vede”. Avevo ragione io: infatti la legge passò con quelle modifiche e non gli servì a niente».

Pentito?
«Guardi, la mia esperienza al Parlamento e al governo è stata interessantissima, direi quasi dal punto di vista scientifico. Ma molte cose che ho fatto in quel periodo non le rifarei più. Non ho imbarazzo a dire che ho vissuto una crisi morale, culminata quando ho visto come si stava strutturando l’entourage più ristretto del Cavaliere.

A chi si riferisce?
«A Cicchitto, a Bondi, a Denis Verdini, ma anche a Ghedini e Pecorella. Personaggi che hanno preso il sopravvento e che condizionano pesantemente il premier. E l’hanno portato a marginalizzare – a far fuori politicamente – persone come Martino, Pisanu e Pera. E adesso stanno lavorando su Schifani».

Prego?
«Sì, il prossimo che faranno fuori è Schifani. Al termine della legislatura farà la fine di Pera e Pisanu».

Ma mancano ancora tre anni e mezzo alla fine della legislatura…
«Non credo proprio. Penso che appena sistemate le sue questioni personali, diciamo nel 2011, Berlusconi andrà alle elezioni anticipate».

E perché?
«Perché gli conviene farlo finché l’opposizione è così debole, se non inesistente. Così vince un’altra volta e può aspettare serenamente che scada il mandato di Napolitano, fra tre anni, e prendere il suo posto».

Aiuto: mi sta dicendo che avremo Berlusconi fino al 2020?
«E’ quello a cui punta. E in assenza di un’opposizione forte può arrivarci tranquillamente. L’unica variabile che può intralciare questo disegno, più che il Pd, mi pare che sia il centro, cioè il lavorio tra Casini e Rutelli. Ma se questo lavorio funzionerà o no, lo vedremo solo dopo le regionali».

http://gilioli.blogautore.espresso.repubblica.it/2010/01/29/la-verita-su-b-raccontata-dal-suo-ex-avvocato/


LA CANDIDATA POLI BORTONE: ALLA UE ASSENTE IL 65% DELLE SEDUTE. MA INCASSAVA REGOLARMENTE 11.703 EURO+16.914 X I SUOI ASSISTENTI

La candidata UDC alle Regionali in Puglia, Adriana Poli Bostone, ha un curriculum visibile in Wikipedia. Fra le altre cose, ci ha colpito un episodio davvero esemplare. Ecco qui di seguito quanto leggiamo, domandandoci se l'On Brunetta, così attento agli assenteismi di chi percepisce stipendio dallo Stato, abbia intenzione di intervenire anche in questo caso: Il 6 febbraio 2009, in un intervento a Radio24, ha giustificato le sue assenze al 65% delle sedute del Parlamento Europeo con una "scomodità in quanto meridionale" ed una otite cronica a causa della quale le risulta faticoso prendere l'aereo. Per tutto il periodo in cui è stata europarlamentare, seppur assenteista, ha ricevuto 11.703 euro mensili di stipendio, più 2.026 euro di indennità generali, più 287 euro al giorno per i giorni in cui si è presentata a Strasburgo, più il diritto a un rimborso fino a 16.914 euro mensili per eventuali collaboratori selezionati a sua discrezione.

 

 

 

da : http://it.wikipedia.org/wiki/Adriana_Poli_Bortone
 

 

Nell'ambito del Movimento Sociale Italiano e di Alleanza nazionale è stata Segretaria nazionale femminile dal 1981 al 1994 e componente dell'esecutivo nazionale ininterrottamente dal 1981 al 2000. In AN è stata responsabile delle Politiche per il Mezzogiorno, delle relazioni con le categorie produttive e del Dipartimento Agricoltura.

Nel luglio 2005 Gianfranco Fini la nomina Coordinatrice regionale del partito in Puglia. Nel febbraio del 2007 le viene affidato il compito di costituire e dirigere la Scuola nazionale per la formazione dei quadri dirigenti di Alleanza Nazionale.


Da Roma al Veneto, politiche illuminate nel Bel Paese

Conciliare un piano di sviluppo economico con un piano di sviluppo energetico, ovvero pensare al profitto senza danneggiare l’ambiente bensì attingendo alle risorse che la natura ci mette a disposizione gratuitamente.
E’ il nuovo modello di sviluppo realizzabile nell’immediato futuro attraverso una serie di interventi che creeranno nuovi posti di lavoro e che renderanno le città italiane più competitive dal punto di vista tecnologico ed economico.
Ne è convinto anche il sindaco di Roma Gianni Alemanno, che dopo aver ospitato un workshop con esperti ed economisti di tutto il mondo, ha presentato alla conferenza mondiale sui cambiamenti climatici di Copenhagen un piano per attuare azioni concrete su energia e ambiente nella Capitale.
Roma si mette così alla testa di importanti progetti in materia di politiche energetiche e sostenibilità ambientale che anche altri amministratori potrebbero emulare trasformando i Comuni italiani in città a impatto zero.
L’amministrazione capitolina intende installare stazioni per la distribuzione di idrogeno e metano per autoveicoli usufruendo di finanziamenti della Comunità Europea ed estendere l’infrastruttura per la ricarica delle auto elettriche.
Un importante contributo all’attuazione di politiche più efficaci ed efficienti è rappresentato dalle nuove tecnologie di illuminazione pubblica basate sui Led. Questo tipo di tecnologia comporta minori costi di gestione, garantisce consumi ridotti e un’illuminazione più equilibrata e distribuita.
Attraverso i Led si ha un abbattimento fino all’80% dei consumi elettrici con notevole riduzione dell’anidride carbonica immessa nell’atmosfera. Inoltre, la luce prodotta è più gradevole e soprattutto pulita perché priva di raggi ultravioletti e di sostanze inquinanti come il mercurio. I lampioni a Led hanno una buona resistenza al freddo, alle variazioni di temperatura e alle vibrazioni causate dal passaggio di mezzi pesanti sulle strade. In più, hanno una maggiore durata, a prescindere dal numero di accensioni, e l’intensità della luce può essere ridotta nelle ore in cui ce n’è minore necessità.
Il Comune di Roma intende attivare 100.000 punti luce entro il 2020 e individuare forme di incentivo per migliorare l’efficienza energetica degli immobili privati.
Ma la Capitale non è la sola città italiana ad aver intuito gli straordinari vantaggi del passaggio alle nuove ecotecnologie. Grazie alla collaborazione con un gruppo di professionisti che fanno capo a EcoFiera.it, il Comune di Padova ha già tagliato un milione e mezzo di euro in costi per l’illuminazione pubblica e il riscaldamento senza spendere un soldo.
Sotto la guida dell’ing. Maurizio Fauri, Professore presso l’Università di Trento e presidente del Polo Tecnologico per l’Energia, Ecofiera ha già realizzato numerosi interventi presso pubbliche amministrazioni in tutto il Paese e contattato più di 8.000  tra sindaci ed amministratori comunali per evidenziare nel dettaglio i risparmi energetici ed economici che deriverebbero da interventi di miglioramento dell'efficienza dell'illuminazione stradale.
I lampioni a Led si stanno rivelando la soluzione migliore per illuminare le aree periferiche e tutti gli spazi urbani, aumentando anche la sicurezza nei quartieri. Strade, piazze, parcheggi, zone pedonali, piste ciclabili, parchi e cimiteri possono essere illuminati con minimo consumo e massima affidabilità grazie al fotovoltaico.
La tecnologia a Led rappresenta quindi una grande svolta nell’uso delle energie rinnovabili e un’opportunità da cogliere sia sul piano del risparmio energetico che sulla qualità della vita delle nostre città, che si avviano in tal modo a diventare sempre più ecosostenibili e a misura d’uomo.
 

Di Rosaria Guerra


FRANCA RAME e DARIO FO: "E' DA MATTI NON VOTARE VENDOLA"

Lettera del premio Nobel e della moglie Franca Rame
a sostegno della candidatura del governatore uscente: «Siamo proprio nel paese dei matti o meglio degli sragionanti autolesionisti scellerati». Lo scrivono gli artisti Franca Rame e Dario Fo in una lettera di sostegno a Nichi Vendola, pubblicata sul sito del governatore uscente della Puglia. «Ma come? - affermano - nelle ultime elezioni che hanno visto Nichi Vendola vincere alla grande, l’Italia è rimasta con espressione ebete davanti al suo enorme successo ritenuto dai soliti preveggenti ciechi e rintronati un outsider senza alcuna chance di piazzamento e ancora vogliamo ripetere lo stesso smacco a sorpresa, anzi rischiare che a forza di bollire la pentola del minestrone non ci rimanga che un pastone bruciato!».

«È ora che la base che esiste ancora - concludono - decida col proprio cervello e soprattutto non accetti il gioco degli inciuci e convenienze di casta. È Vendola, perdio, che ha le massime possibilità di vittoria e una credibilità morale e tecnica decisamente di grande valore! Quindi tocca a noi dimostrare di possedere una chiarezza politica e civile nel nostro cranio. Forza e decisione, dunque!».


HAITI - AIUTIAMOLI: LINK, NUMERI TELEFONICI, CONTI CORRENTI E ALTRO....QUI

........... Medici Senza Frontiere – Medici Senza Frontiere lancia una raccolta fondi straordinaria. Si può contribuire tramite carta di credito telefonando al numero verde 800.99.66.55 oppure allo 06.44.86.92.25; bonifico bancario Iban IT58D0501803200000000115000; conto corrente postale 87486007 intestato a Medici Senza Frontiere onlus causale “Terremoto Haiti”; online sul sito Medici Senza Frontiere. E' possibile effettuare donazioni sul conto corrente di Banca Intesa “Un aiuto subito”, Iban IT86 R030 6909 4000 0000 0111 105. In alternativa è possibile usare la carta di credito tramite il numero verde 800.132.870 o effettuare un versamento sul conto corrente postale intestato ad Agire (ente che coordina molte ong italiane tra cui Amref e Save the Children) 85593614, causale “Un aiuto subito per Haiti”. Infine con un sms al numero 48541 da cellulari Tim, Vodafone o da rete fissa Telecom Italia si donano 2 euro.

Caritas - La Caritas ha lanciato un appello per contribuire alla realizzazione del piano d’emergenza. Per sostenere gli interventi in corso si possono inviare offerte a Caritas Italiana tramite c/c postale 347013 specificando nella causale “Emergenza terremoto Haiti”. Offerte sono possibili anche tramite altri canali, tra cui Unicredit Banca di Roma, via Taranto 49, Roma – Iban IT 50 H 03002 05206 000011063119, Intesa Sanpaolo, via Aurelia 796, Roma – Iban IT 19 W 03069 05092 100000000012, Banca Popolare Etica, via Parigi 17, Roma – Iban IT 29 U 05018 03200 000000011113. CartaSi e Diners telefonando a Caritas Italiana tel. 06.66177001.

Unicef – Anche l’Unicef lancia una raccolta fondi. Si possono effettuare donazioni tramite: c/c postale 745.000, causale “Emergenza Haiti”; carta di credito online su Il sito dell'UNICEF Italia :: unicef.it, oppure chiamando il numero verde 800745000; c/c bancario Banca Popolare Etica Iban IT51 R050 1803 2000 0000 0510 051; i comitati locali dell’Unicef presenti in tutta Italia (elenco sul sito Il sito dell'UNICEF Italia :: unicef.it).

Croce Rossa Italiana - Queste le coordinate per la raccolta fondi della Croce Rossa in favore delle popolazioni colpite dal terremoto ad Haiti: numero verde tel. 800.166.666; donazione online www.cri.it; bonifico bancario causale “Pro emergenza Haiti”, Iban IT66 – C010 0503 3820 0000 0218020. Per donare 2 euro alla Croce Rossa “Pro emergenza Haiti” è possibile inviare un sms da numero Wind e 3 al 48540. Il numero sarà attivo fino al 27 gennaio. Inoltre il Comitato internazionale della Croce Rossa ha attivato uno speciale sito Internet per aiutare gli haitiani ad avere notizie dei propri cari: l’indirizzo è Family Links Website.

Anpil – Si muove anche l’Anpil con una raccolta fondi in favore dei bambini vittime del terremoto: orfani e dispersi. L’associazione Anpil opera in Haiti da oltre 20 anni con progetti interamente dedicati all’infanzia. Per donazioni immediate: beneficiario Anpil-onlus; Iban IT49A 03069 09465 000026291186 (banca Intesa Sanpaolo) oppure conto corrente postale 42136200; causale “Emergenza Haiti”. Per contatti diretti ANPIL, tel. 026701633 o 3381201353 (dr. Grazioli).

WFP – Per aiutare il Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite (WFP) a fornire assistenza alimentare alle vittime del terremoto si possono inviare offerte tramite: internet (www.wfp.org/it); bonifico bancario, causale “Emergenza Haiti”, c/c 6250156783/83, Banca Intesa Iban IT39 S030 6905 1966 2501 5678 383; versamento su conto corrente postale 61559688 intestato a Comitato Italiano per il Pam, Iban IT45 TO76 0103 200 0000 6155 9688.

Fondazione Rava – La Fondazione Francesca Rava è un’organizzazione umanitaria internazionale presente ad Haiti da 22 anni con numerosi progetti in aiuto all’infanzia. Gestisce l’ospedale pediatrico Saint Damien, l’unico dell’isola e il più grande dei Caraibi, gravemente danneggiato dal sisma. Servono urgentemente fondi per sostenere i soccorsi medici d’emergenza, organizzare gli scavi delle macerie per salvare i dispersi, ricostruzione dell’ospedale. Si può sostenere la fondazione attraverso bollettino postale su c/c postale 17775230; bonifico su c/c bancario Banca Mediolanum, Ag. 1 di Basiglio (Mi), Iban IT 39 G 03062 34210 000000760000, causale “Terremoto Haiti”; carta di credito su N.P.H. ITALIA - Fondazione Francesca Rava Onlus o chiamando lo 02.54122917.

Misericordie – Le Misericordie Italiane hanno aperto una sottoscrizione in favore delle popolazioni colpite dal terremoto di Haiti. È possibile fare una donazione sul c/c 000005000036, Monte dei Paschi di Siena, Firenze Agenzia 6, Iban IT 03 Y 01030 02806 000005000036; oppure sul conto corrente postale 000021468509, Firenze Agenzia 29, Iban IT 67 Q 07601 02800 000021468509 entrambi intestati a Confederazione Nazionale con causale “Pro Haiti”.

Ucodep - Ucodep lancia una raccolta fondi per sostenere i primi interventi di post emergenza, che svolgerà in loco con Oxfam. Le donazioni si possono effettuare sul sito 5 x 1000 con carta di credito, o telefonando al numero verde 800.99.13.99. In alternativa si può effettuare un versamento sul c/c postale 14301527 intestato a Ucodep, con causale “Emergenza Haiti”. Ucodep, impegnata in un progetto di sviluppo rurale ad Haiti, è parte della rete di Oxfam International.

Creval – Il Gruppo Creval ha attivato una raccolta fondi su un apposito conto corrente (Fondazione Gruppo Credito Valtellinese – Emergenza terremoto Haiti. Iban: IT 40 M 05216 11010 000000020200). La donazione può essere effettuata presso tutte le filiali delle banche del gruppo (Credito Valtellinese, Credito Artigiano, Credito Siciliano, Banca dell’Artigianato e dell’Industria, Credito Piemontese, Carifano, Banca Cattolica) e per i clienti tramite bonifici online all’indirizzo Gruppo bancario Credito Valtellinese. Sulle operazioni non verrà applicata alcuna commissione. I fondi raccolti verranno utilizzati per gli interventi di emergenza di Caritas e Avsi.