[STAMPA] “Tutti a Teatro”: recensione di Mistero Buffo all'Obihall

Due veri e propri “disgraziati” – come si audefiniscono a fine spettacolo – sono quei due geniacci di Dario Fo e Franca Rame, che dovranno prima o poi spiegare come si fa ad avere 167 anni in 2 e non sentirli…
 
In un Obihall stracolmo in ogni ordine di posti la coppia per eccellenza del Teatro italiano ha riproposto Mistero Buffo, l’opera teatrale forse più colta e impegnata della Satira italiana. Un’opera scritta e portata in scena nel ’69, che mantiene intatta la sua aderenza con la realtà perchè – come dice lo stesso Fo – “tutto cambia ma in fondo solo il Potere e la Politica non cambiano mai”.
 
Strutturato per “giullarate” che riprongono di volta in volta episodi del Vecchio e del Nuovo Testamento o personaggi storici della Santa Romana Chiesa, Mistero Buffo si propone quindi come opera “sacra” (Mistero) e “satirica” (Buffo), smascherando le umane bassezze – sopratutto quelle dei “potenti” – attraverso il rovesciamento delle gerarchie e dei ruoli, raccontando il tutto attraverso le voci dei protagonisti ma anche della gente comune, che parlano in vari dialetti, rimodellati secondo studi approfonditi sulla magnifica varietà di linguaggio che caratterizza l’Italia sin dal Medioevo.
Ed è così che i miracoli della moltiplicazione dei pani e dei pesci e quello della resurrezione di Lazzaro vengono raccontati dal punto di vista di un becchino e di “cadregaro” che al seguito del Nazareno, discorrono e litigano in veneziano, fino ad arrivare a scommettere – l’uno pro e l’altro contro – sulla riuscita o meno del miracolo.
Così il racconto biblico della nascita dell’ “uomo” viene raccontato attraverso la versione dei vangeli apocrifi. E’ quindi Eva il primo “uomo” sulla Terra. Ma è una Eva che parla un dialetto maedievale del centro-sud Italia, che scopre le meraviglie del creato e del suo proprio corpo, che incontra gli Dei pagani caduti in digrazia, che incontra anche il primo uomo, di cui proprio non riesce a spiegare la rozzezza del “corteggiamento”.
 
Bonifacio VIII è il protagonista della terza “giullarata”: l’arrogante e livoroso papa Bonifax – già accusato da Jacopone da Todi di aver trattato come “putta” la “Romana Iglesia” e messo all’inferno da Dante prima ancora della sua dipartita – viene messo alla berlina e sbeffeggiato per la sua boria e per la sua lussuosità, che tanto poco si addicono al rappresentante di Cristo in Terra. Il surreale e goffo Papa si confronta e si scontra quindi col Cristo stesso, uscendone naturalmente malconcio. Il tutto condito – anche qui – in salsa veneziana.
 
La quarta e ultima “giullarata” – in lùmbard stavolta – riporta invece lo strazio e il dolore di una madre che soffre per la morte di un figlio. La storia è quella de La Madre – Maria – che piange il martirio di suo figlio: una madre che non accetta il sacrificio “divino” del “suo sangue”, e che invece – come farebbe qualsiasi altra madre terrena – invoca la pietà delle guardie, e poi l’aiuto delle altre donne, alla ricerca di una condivisione del dolore, sentimento proprio di qualsiasi essere umano.
 
L’aderenza alla contemporaneità sta proprio nel trattare temi universali e quindi sempre attuali. E’ stato poi merito di Fo ricollegarli a personaggi odierni, riallanciandosi naturalmente alla grande tradizione satirica toscana – fiorentina in particolare – alla quale non ha nascosto di essere molto legato. E così quel Papa Bonifax diventa – per il suo ricatto di voler spostare via da Roma la Santa Sede – lo spunto per sbeffeggiare Marchionne. Ma allo stesso modo cadono nelle spire della satira anche gli altri “potenti” di oggi: da Berlusconi a Monti, da Benedetto XVI a Renzi, e su quest’ultimo vi lascio immaginare gli applausi scroscianti…
Giovanni Piccolo
 
fonte: unicitta.it
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[VIDEO] Franca Rame e Dario Fo - "Non si paga! Non si paga!"

Un estratto dello spettacolo di Franca Rame e Dario Fo "Non si paga! Non si paga!". Commedia messa in scena per la prima volta nel 1974, alle soglie della stagione di lotta caratterizzata dalla disobbedienza civile, dell'auto-riduzione e della spesa...
La scena finale dello spettacolo teatrale...

Lo spettacolo "Non si paga! Non si paga!" è contenuto nel dvd "Trasmissione Forzata II" e lo trovate su CommercioEtico.it


[STAMPA] Mistero Buffo: l'originale, con Dario Fo e Franca Rame, all'Obihall di Firenze

mistero buffo
In scena da quasi 43 anni (il debutto risale al 1969), torna l'originale Mistero Buffo, di e con Dario Fo e Franca Rame. La giullarata popolare a sfondo biblico che ha contribuito a riportare il Nobel per la Letteratura in Italia dopo 22 anni (nel 1997, dopo l'ultimo attribuito ad Eugenio Montale, nel 1975), "rimesso in pista" da Paolo Rossi nella passata stagione, in versione pop, vedrà la mitica coppia Fo-Rame sul palco dell'Obihall di Firenze il 23 gennaio 2012.
Informazioni e ticket su obihall.it
 
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[STAMPA] Al teatro Quirinetta di Roma è stato presentato il Centro Nazionale Drammaturgia Italiana

 


teatro cuirinettaOggi al teatro Quirinetta di Roma – che ha gentilmente ospitato la conferenza stampa di apertura – è stato presentato il nuovo Centro Nazionale Drammaturgia Italiana Contemporanea, che aspira a diventare una rete federale nazionale, nata per occupare un vuoto istituzionale aperto dalla chiusura dell’Idi nel 1998.
Gli scrittori presenti hanno salutato il pubblico che affollava la sala schierandosi uniti sotto il palco: un gesto collettivo voluto per sottolineare il carattere orizzontale, democratico e aperto della struttura nascente.
Maria Letizia Compatangelo, presidente pro tempore, e Angelo Longoni, coordinatore, hanno illustrato le linee guida del Centro, definite in un documento condiviso e firmato da più’ di 120 autori. Tra le adesioni ricordiamo Dario Fo e Franca Rame, Ugo Chiti, Franca Valeri, Manlio Santanelli, Luca De Bei, Raffaella Battaglini e tantissimi altri, provenienti da tutte le regioni d’Italia. Renato Sarti, rappresentante degli autori milanesi insieme a Angela Calicchio di OUTIS, ha annunciato che il gruppo parteciperà all’incontro sul teatro, previsto il 19 gennaio a Milano con l’assessore alla Cultura Stefano Boeri. Il Centro ha già instaurato una proficua collaborazione con AGIS Lazio, confermata dall’intervento del presidente Pietro Longhi, e ha avviato un dialogo costruttivo con l’assessore alle Politiche Culturali del Comune di Roma, Dino Gasperini,  che ha annunciato in conferenza l’avvio di un progettodestinato a creare una rete di spazi nei quali organizzare interventi, manifestazioni, azioni teatrali e attività di formazione intitolato “Case del Teatro e della Drammaturgia”.
Tra gli ospiti istituzionali presenti: il consigliere regionale Giulia Rodano, il Sen. Vincenzo Vita del PD e la responsabile nazionale cultura di PRC.
 
La scrittura teatrale – recita l’inizio del documento degli autori – è una professione altamente specializzata e, in quanto tale, richiede una formazione che si potrebbe a giusto titolo definire permanente.

È un mestiere che esige un lungo tirocinio in palcoscenico, che parte dall’artigianato per attingere all’arte, che si nutre di esperienza ed intuizione, d’ispirazione e pratica.

Per queste ragioni deve essere una professione rispettata perché è il motore primo di ogni accadimento teatrale e deve poter offrire a chi la “esercita” la possibilità di vivere del proprio lavoro.

In Italia occorre invertire una tendenza malata che sta museificando il nostro teatro e che fa perdere  ogni aggancio con la realtà che si vive, con la contemporaneità  e con la nostra identità nazionale.

Il testo completo, insieme alle indicazioni per l’iscrizione, sono pubblicati sul sito www.centrodrammaturgia.it

fonte: civitasnews.it

 

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[VIDEO] da "Mistero Buffo": Rosa Fresca Aulentissima e Nascita di un Giullare

"Rosa fresca aulentissima" e "Nascita di un giullare" brani tratti da "Mistero Buffo": scritto e interpretato da Dario Fo con Franca Rame e il Collettivo Teatrale La Comune. Riproposto dal 1969 a oggi in oltre cinquemila allestimenti in Italia e all'estero, Mistero Buffo è il testo più celebre e significativo della ricerca di Dario Fo e Franca Rame sulle radici del teatro popolare, quello dei giullari e della commedia dell'arte. Il titolo stesso rivendica questo legame: i misteri erano le rappresentazioni su i temi sacri che gli attori comici popolari del Medioevo mettevano in scena non per dissacrare ma per smascherare e denunciare il potere...

[STAMPA] Il Mistero di Franca - archivio storico del Corriere della Sera

corriere della sera
 
"Mentre io badavo a lui, al bambino, alla casa, alla spesa, alle beghe quotidiane, Dario leggeva avidamente i Vangeli Apocrifi". La Rame racconta con un filo di nostalgia la genesi del più noto spettacolo del marito Fo. «Me ne leggeva ogni pagina per avere il mio parere» «Ricordo quei giorni sul lago, una vacanza tutto lavoro»
 
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LACRIME DI PIDOCCHIO

CLICK di Pino Corrias
 
Nel suo pregevole “Vivere a spese degli altri”, la biologa Claudia Bordese elogia il re dell’evoluzione, il parassita, che definisce subdolo, ambiguo, ingannevole e soprattutto ben nascosto. “In natura – scrive ammirandoli- sono le specie più tenaci. Si guardi il pidocchio, parassita per eccellenza: da milioni di anni sopravvive indisturbato ottenendo nutrimento, riparo e mezzo di trasporto nel cui pelo si rifugia”.
 
Nella vasta foresta della politica italiana, i nostri pidocchi hanno imboccato una evoluzione assai più sorprendente. Si mostrano in piena luce anzichè nasondersi. Vestono ampie poltrone e lucide grisaglie. Sorridono sempre ai capi branco. Divorano pasti caldi. Si muovono usando autisti e auto non loro. Strisciano carte di credito aziendali. Telefonano dicendosi: “Dobbiamo parlare di quella cosa lì, vediamoci dove sai, porta chi devi”. Hanno da un pezzo sostituito il pelo in cui rifugiarsi con appartamenti che li ospitano a loro insaputa, dimore d’alto pregio, che si scambiano tra consanguinei. Se scoperti con le mandibole aperte, si offrono di pagare il conto. Magari a anni di distanza. Ma ignorando il prezzo dell’onestà si trasformano in pidocchi piangenti.
 
da Il Fatto Quotidiano, venerdì 13 gennaio 2012
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[STAMPA] 'COPPIA APERTA' DI DARIO FO E FRANCA RAME TORNA IN SCENA

coppia aperta"Prima regola perchè la coppia aperta funzioni, deve essere aperta da una parte sola: quella del maschio!
Perchè se la coppia è "aperta" da tutte e due le parti... ci sono le correnti d'aria!
" Dario Fo - Franca Rame
 
Torna in scena a Cusano Milanino una commedia "storica" della coppia Fo - Rame, grazie alle associazioni Eco di Fondo e Torre dell' Acquedotto.
 
Antonia è una donna sui trent'anni. Il proscenio è una zona di riflessione dove la protagonista analizza la sua vita, come se fosse in una seduta psicoanalitica, in una dimensione intima e privata, in una confessione sofferta ma al tempo stesso ironica. Essa focalizza la sua attenzione intorno all'infedeltà di suo marito e a come lei, per liberarsi da questo pensiero, possa fare a costruirsi una vita autonoma.
La scena è lo spazio mentale di Antonia, in cui l'immaginario da lei evocato nei suoi racconti, prende vita e si concretizza, a volte come un sogno, a volte come un incubo che l'attira a sé. Lì incontra suo marito Pino e tutte le età e le fasi della sua vita diventano così fasi della scena, ora grottesche, ora romantiche, ora drammatiche.
 
Lo spettatore è accompagnato in un viaggio attraverso le vicessitudini di una relazione, una come tante. Dalla soffitta della nonna, attraverso i banchi di scuola, all'altare del matrimonio, nel percorso di una storia sentimentale con tutte le difficoltà che una coppia può affrontare (la noia, la dipendenza, la nostalgia della libertà...).
 
Le scene di Paola Tintinelli, costituite da lavagne giganti, su cui gli attori disegnano come in un gioco dai calendari che scorrono ai mobili di casa, dai fiori che appassiscono con gli anni a bambole voodoo vendicative, tracciano con semplicità ed efficacia i segni di una convivenza.
 
COPPIA APERTA di Dario Fo e Franca Rame
Adattamento dalla commedia "Coppia aperta quasi spalancata" di Dario Fo e Franca Rame
a cura di Giacomo Ferraù.
Produzione Eco di Fondo
Sabato 14 gennaio 2012, ore 21:00
Torre dell'acquedotto, Viale Buffoli 17 bis, Cusano Milanino
Regia: Giacomo Ferraù
con: Andrea Pinna e Giulia Viana
scene e costumi: Paola Tintinelli
light designer: Giuliano Almerighi
luci: Alessandro Barbieri
link al blog dell'associazione: http://ecodifondo.blogspot.com
link Torre dell'acquedotto: http://www.torredellacquedotto.it/home.html
 
fonte: teatro.org
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[STAMPA] ''Mistero Buffo'' di Dario Fo e Franca Rame all'ObiHall di Firenze

misatero buffoLunedì 23 gennaio 2012 all'ObiHall Teatro di Firenze in programma lo spettacolo "Mistero Buffo" di Dario Fo e Franca Rame.
Tornano in scena con una selezione di testi dal loro spettacolo dei primordi "Mistero buffo", riproposto con un'immancabile dose di improvvisazione, da sempre cifra distintiva del teatro di Fo. Per informazioni: www.obihall.it - www.teatropuccini.it
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