Incontri al Senato...

Franca ricorda i suoi primi giorni al Senato e un incontro in particolare...
 
E’ ora di rientrare in Aula. Mi siedo accanto a Furio Colombo. Parliamo del più e del meno, quando Furio mi sussurra: “Guarda, sta entrando Dell’Utri…” Lo sbircio appena e poi gli soffio: “Lo sai che quello ci ha querelato per il fatto che nello spettacolo ‘L’Anomalo Bicefalo’ facevamo un apprezzamento su di lui, ricordando che è un grande collezionista di libri antichi e aggiungevamo: ‘Ne ha una caterva e di preziosissimi! Quando sono sporchi li ricicla…”
Fuorio scoppia a ridere e poi subito: “Zitta, zitta che sta venendo verso di te…”
“Chi?”
“Dell’Utri…”
“Oh… parli del diavolo e spuntano le corna…” faccio io. Infatti me lo trovo davanti… con calma mi prende la mano e me la bacia, sussurrandomi: “Sa chi sono io?”
“Ma certo… Lei è sempre nei miei pensieri… caro Onorevole…” calco appena il tono su “Onorevole”. Poi, chinandosi verso il mio orecchio: “Non si preoccupi per quel milione di euro di danni che ho chiesto per diffamazione…”
“Grazie onorevole… ma non siamo affatto preoccupati… la sua querela non andrà mai in porto… il processo non si farà mai. Lei è stato condannato a 9 anni per concorso in associazione mafiosa… A meno che… col tempo non cada in prescrizione…”
Sorridendo m’informa: “Senatrice, ho molti avvocati…”
“Giusto! Ne ha proprio bisogno… tanti auguri!” e mi lascia con un sorriso.
Inizia la seduta. Ascolto, prendo appunti. Ho le antenne tutte tese. Mi sento al ginnasio… ci metterò un bel po’ ad arrivare al liceo. Passerò gli esami? Pausa pranzo. Scendo al ristorante, cerco tra i tanti ospiti un viso amico. Qualcuno che conosco c’è, ma il mio imbarazzo congenito m’impedisce di avvicinarmi e dire: “Posso sedermi e pranzare con te...” e magio da sola. Come quasi sempre.
 
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"Impossibile, ma vero!" - il nuovo spettacolo di Jacopo Fo

Teatro Nuovo Spettacolo di Jacopo Fo
Le date del nuovo spettacolo di Jacopo Fo: "Impossibile, ma vero!"
 
Senigallia: 17 Marzo 2012
Teatro La Fenice, inizio ore 21. Info e prenotazioni: 071.7930842 – 335.1776042 - [email protected]
 
Firenze: 23-24 Marzo 2012
Teatro Puccini,  Via delle Cascine, 41, inizio ore 21. Biglietti: 22 euro (I settore), 18 euro (II settore)
 
Arezzo: 20 Maggio (data da confermare)
 
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[STAMPA] A Palazzo Reale di Milano “Lazzi, sberleffi, dipinti”: bottega d’artista, mostra ed eventi di e con Dario Fo

Boeri e Rizzo: “Con ingiustificabile ritardo, Milano rende finalmente omaggio a un artista straordinario e al suo genio”

dario fo, franca rame e pisapia

 
(mi-lorenteggio.com) Milano, 12 marzo 2012 - L'assessorato alla Cultura del Comune di Milano, Palazzo Reale, la Compagnia Teatrale Fo-Rame e la Fondazione Antonio Mazzotta celebrano Dario Fo con una grande mostra dei suoi lavori pittorici e con la ricostruzione livedella sua “bottega d’artista”. Un evento lungamente atteso per rendere omaggio a un grande artista.
 
"Colmiamo oggi con un ritardo ingiustificabile il debito che Milano ha contratto con un suo cittadino straordinario – ha detto l’assessore alla Cultura Stefano Boeri, presentando oggi in Sala delle Cariatidi gli eventi e la mostra dedicati a Dario Fo –. Una personalità che ha inciso profondamente sulla cultura, l'arte e la politica italiana e internazionale degli ultimi sessant’anni. Con questa serie di iniziative, non solo rendiamo il dovuto omaggio a un artista che ha studiato, lavorato e vissuto a Milano, ma vogliamo anche valorizzare lo straordinario e unico processo creativo che caratterizza il suo genio: un percorso che nasce dalla pittura per poi trasformarsi in immagine, da lì in gesto, poi in parola, e infine in testo scritto. Per testimoniare la grande attenzione internazionale verso l'omaggio che Milano dedica a Dario Fo – ha poi annunciato l’assessore Boeri - il primo aprile, qui in Sala delle Cariatidi a Palazzo Reale, Hans Hulrich Obrist, uno dei massimi curatori della scena dell'arte contemporanea, intervisterà Dario Fo, in un dialogo pubblico che coinvolgerà tutta la città".
 
Sono felice di aver potuto iniziare con questa Amministrazione comunale il percorso di riparazione dei torti subìti da Dario Fo da parte delle Amministrazioni precedenti – ha detto il Presidente del Consiglio comunale Basilio Rizzo -. Dario Fo e Franca Rame hanno infatti dedicato la loro vita non solo all’arte, al teatro e alla cultura, ma anche alla vita politica di questa città e di questo Paese, con una partecipazione appassionata e attenta a tutti gli aspetti della vita sociale. Per questo Milano, finalmente, gli tributa il giusto onore. Il percorso di riparazione si chiuderà quando Dario Fo potrà finalmente avere uno spazio permanente dove poter lavorare e conservare l’immenso patrimonio delle sue opere”.
 
Straordinario uomo di teatro e Premio Nobel per la letteratura nel 1997, Dario Fo è noto anche per il suo impegno sociale. Non tutti però lo conoscono come pittore, nonostante questo linguaggio abbia accompagnato da sempre la sua attività teatrale e l’abbia anzi preceduta.
 
Per mostrare il profondo legame tra Fo e la pittura, a Palazzo Reale verrà ricostruita la sua Bottega d’artista, un vero e proprio “laboratorio” che aprirà in anteprima, e gratuitamente, dal 13 al 18 marzo: l’accesso è su prenotazione (telefonando da lunedì a venerdì allo 02.54913), dalle 10 alle 12.30 con la presenza del Maestro, e a ingresso libero (fino ad esaurimento posti) dalle 12.30 alle 17.30, con gli assistenti al lavoro e le proiezioni delle sue lezioni-spettacolo sulla storia dell’arte. È nella bottega – intesa nella sua accezione rinascimentale – che Dario Fo, partendo da disegni e dipinti, elabora i suoi canovacci portati poi sulla scena.
Dopo la settimana di anteprima, la “Bottega d’artista” riaprirà all’interno dell’esposizione come parte integrante del percorso.
 
La mostra "Dario Fo a Milano - lazzi sberleffi dipinti", a Palazzo Reale dal 24 marzo al 3 giugno, sarà un’importante occasione per comprendere come la pittura abbia costituito un punto cardine nel linguaggio espressivo di Fo. A testimoniare l’inesauribile e imprevedibile creatività dell’artista saranno esposte oltre 400 opere con una grande varietà di stili e tecniche: dalle pitture dei primi anni ai collages e agli arazzi, fino ai monumentali acrilici più recenti. In mostra anche oggetti di scena, maschere, marionette e burattini, tra cui quelli storici appartenuti alla famiglia Rame. Nutrita la presenza di disegni, schizzi, acquarelli, bozzetti di costumi, fondali, ampie scenografie, locandine e stampe che per osmosi sono diventati parte integrante della drammaturgia della Compagnia Teatrale Fo – Rame.
 
Il percorso espositivo si apre entrando nel vivo della satira politica e di costume da sempre praticata nell’arte di Dario Fo, in pittura e in teatro: questo discorso culmina nelle grandi tele “parlanti” realizzate appositamente per la mostra di Palazzo Reale.
Il curatore della mostra Felice Cappa commenta così questa sezione della mostra: “Fedele alla dimensione narrativa della sua pittura, Fo propone alcuni fondamentali momenti politici della storia italiana degli ultimi anni e dei grandi avvenimenti internazionali dell’era della globalizzazione e della dittatura finanziaria. Sono inoltre documentate: la lunga fase del berlusconismo, la deriva e l’imbarbarimento della politica italiana, gli episodi di corruzione e speculazione edilizia, la mala gestione delle emergenze nei soccorsi alle zone colpite dai terremoti e così via. Questa sezione verrà ad arricchirsi con le opere che saranno terminate nella Bottega d’artista”.
 
La mostra accompagna poi il visitatore in un lungo viaggio attraverso la “storia dell’arte”: dai lavori ispirati alle incisioni rupestri preistoriche ai nostri giorni, attraversando i linguaggi della classicità greca e romana sino alla preziosità dei mosaici ravennati e bizantini. L’interesse di Dario Fo per l’arte del Medioevo e del Rinascimento è testimoniato dai lavori che celebrano i rilievi scultorei del Duomo di Modena e la decorazione del Duomo di Parma, insieme agli studi e alle lezioni-spettacolo su Giotto e Pietro Cavallini, su Mantegna, Giulio Romano, Michelangelo, Leonardo, Raffaello, Correggio e Caravaggio.
 
Con Tiepolo si interrompe il cammino nella “storia dell’arte” per proseguire con le regie delle opere rossiniane: Il Barbiere di Siviglia (1987), L’Italiana in Algeri (1994), La Gazzetta (2001) e Il Viaggio a Reims (2002). Qui Dario Fo costruisce la più consistente documentazione visiva, elaborando un’impressionante serie di tavole e disegni, molti dei quali presenti in mostra accanto a quelli dedicati al teatro di Molière e all’Histoire du soldat di Stravinsky, capolavoro da lui rivisitato e allestito al Teatro alla Scala nel 1978.
 
La creativa stagione alla Palazzina Liberty del Collettivo Teatrale La Comune, fondato da Dario Fo e Franca Rame nel 1974, è ricordata in mostra attraverso la presenza di opere che Sebastian Matta realizzò per quello spazio.
 
Il percorso prosegue documentando l’incontro con Franca Rame avvenuto nel 1952. Appartenente a una famiglia di artisti girovaghi, che dal Seicento operò nel solco della tradizione della commedia dell’arte, Franca Rame fece scoprire a Dario Fo la satira come strumento fondamentale per la propria elaborazione artistica.
 
La mostra si conclude con una sezione dedicata alla formazione artistica di Fo, dai primi studi sul natio lago Maggiore al trasferimento a Milano e alla frequentazione dell’Accademia di Brera, dove incontrò maestri come Achille Funi, Carlo Carrà e Aldo Carpi.
 
Una straordinaria documentazione d’archivio ha consentito la realizzazione di inediti montaggi video, attraverso i quali è possibile ricostruire il giusto rapporto tra le opere teatrali e pittoriche e il contesto storico, artistico e sociale che le ha ispirate. Venti schermi documentano sala per sala la mostra, attraverso le lezioni spettacolo tenute da Dario Fo e Franca Rame. Inoltre, in una sala di proiezione, saranno visibili al pubblico le rappresentazioni teatrali e i film a partire da Lo Svitato del 1956. Data la gran quantità di materiali a disposizione, i programmi saranno rinnovati ogni 2 giorni.
 
Il catalogo, realizzato dalle Edizioni Gabriele Mazzotta, è la testimonianza del lungo sodalizio tra la casa editrice e Dario Fo. Oltre ad aver pubblicato il recente catalogo della mostra Dario Fo. La pittura di un narratore al m.a.x.museo di Chiasso e aver ospitato nel 1999 la mostra Federico Fellini & Dario Fo. Disegni geniali negli spazi della propria Fondazione in Foro Buonaparte, Gabriele Mazzotta ha curato fin dal 1970 pubblicazioni sul teatro di Dario Fo e Franca Rame, compresa la loro opera più famosa in assoluto: Mistero buffo.
 
Sono inoltre previste visite guidate per scuole di ogni ordine e grado, gruppi e famiglie a cura della società Ad Artem. Spotlight srl, Azienda leader in Italia e nel mondo nell’illuminazione per l’entertainment ed il settore architetturale, è sponsor illuminotecnico, avendo fornito i corpi illuminanti professionali per la mostra. La mostra inoltre si avvale della collaborazione in qualità di media partner di Fondazione Corriere della Sera, Radio Lifegate e Televisionet.
 
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[STAMPA] Franca Rame: Questo 8 marzo

franca rameFranca Rame considera l'8 marzo un giorno speciale, di lotta e di riflessione. L’abbiamo intervistata per chiederle come viva questo giorno in un paese al 74esimo posto per il divario di opportunità tra uomini e donne. Il suo appello: «Continuiamo a dialogare con le giovani donne per non lasciarle sole. Una speranza ancora c’è».
 
Dopo anni in prima linea per il rispetto dei diritti delle donne come vede oggi la nostra situazione?
«La mia considerazione, purtroppo – ci risponde Franca Rame –  non è positiva, anzi è totalmente negativa. Dopo tutte le battaglie che abbiamo fatto, avevamo raggiunto qualche risultato sulla parità tra i sessi. Ma ora tutto sembra essersi perso. Le donne sono le più penalizzate in ogni campo e tutto quello che abbiamo ottenuto con lacrime e sangue è sparito, sciolto nelle leggi di questa Italia».
 
Cosa intende con leggi di questa Italia?
«Che se resti incinta, per esempio, perdi il posto di lavoro e le leggi lo permettono: la legge sul divieto delle dimissioni in bianco è stata cancellata. La crisi chiude le fabbriche e le prime licenziate sono le donne. Se vado a fare la spesa sono assalita dall’angoscia perché i supermercati sono pieni di donne anziane che guardano i prezzi e fanno i conti con i centesimi per poter fare la spesa. Questo governo mi aveva dato grandi speranze, ma ha penalizzato i pensionati e le fasce più deboli. Non so più che pensare».
 
Molti dicono sia colpa dei privilegi della casta...
«Quando ero senatrice prendevo quindicimila euro al mese. Una cifra enorme. Al mio tempo si lavorava sette ore la settimana, il mercoledì, ed eravamo in pochi a essere presenti. Inoltre, avevamo ben cinquemila euro per pagare gli assistenti, ma io ero l’unica ad avere un collaboratore messo in regola. Che dire quindi? Abbiamo politici che delinquono senza problemi e lo fanno da decenni. Se non si arrestano questi privilegi si rischia di andare alla deriva come la Grecia. Tutto questo si ripercuote su donne, bambini e anziani per primi».
 
Ma rispetto agli anni Settanta, la donna le sembra più libera, se non economicamente, almeno sessualmente?
«Di quale libertà sessuale parliamo? Di quella della Tv di Berlusconi? Quella si chiama prostituzione, la vera libertà sessuale è una cosa interiore. Ancora oggi una ragazza se rimane incinta ha problemi con la famiglia; l’aborto resta un problema e non se ne parla. Serve una vera educazione sessuale nelle scuole, ma non ci sono fondi. Ho tre figli e ho fatto abbastanza esperienza. Ancora oggi è difficile, come ieri, parlare di sesso con le ragazzine e informarle».
 
Cosa direbbe a una giovane donna in questo 8 marzo 2012?
«Oggi, alla mia età, posso dire che sto cercando di terminare le cose della mia vita lasciate in sospeso, come una biografia che sto scrivendo – diciamo – per non lasciare niente al vuoto. Ma quello che vorrei continuare a dire alle donne, anche dopo la mia morte, è di non perdere mai il rispetto di se stesse, di avere dignità. Sempre. Ripensando alla mia vita non ho mai permesso che mi si mancasse di rispetto».
 
Oggi però sembra che sia lo Stato per primo a non rispettarci...
«L’altro giorno alla trasmissione di Santoro ho sentito la storia di una madre che non aveva i soldi per pagare la retta del figlio e l’ho cercata per darle un aiuto. Ma non è certo questa la soluzione dei problemi. Il rispetto nasce da noi, ma deve anche esserci riconosciuto. Spesso penso alle persone che ho conosciuto nella mia vita e alle donne che ho incontrato in tanti anni. Credo che il momento sia molto brutto oggi, e non solo per noi donne. Noi donne anziane, però, abbiamo una missione: continuare a dialogare con le giovani per non lasciarle sole. Una speranza ancora c’è».
 
fonte: libereta.it
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[STAMPA] Franca Rame: "lo Stupro"

di Sabrina Scolari
franca rameFiglia d'arte (il padre Domenico Rame era un attore da generazioni e la madre Emilia Baldini fu prima maestra poi attrice), Franca Rame è nata in una famiglia con antiche tradizioani teatrali, maggiormente legate al teatro dei burattini e delle marionette, risalenti al 1600.  Debuttò nel mondo dello spettacolo appena nata: fu subito impiegata, infatti, per i ruoli da infante nelle commedie allestite dalla compagnia di giro familiare. Il 24 giugno 1954 ha sposato l'attore Dario Fo a Milano e dall'unione il 31 marzo 1955 nasce a Roma il figlio Jacopo. Nel 1958, insieme col marito, fonda la Compagnia Dario Fo-Franca Rame (il marito è il regista ed il drammaturgo del gruppo, la Rame la prima attrice e l'amministratrice) che, negli anni seguenti, otterrà grandissimo successo commerciale nel circuito dei teatri cittadini istituzionali. Nel 1968, sempre al fianco di Dario, abbraccia l'utopia sessantottina: ciò porterà alla nascita di un gruppo di lavoro, detto La Comune con cui interpreta spettacoli di satira e di controinformazione politica anche molto feroci. Si ricordano almeno "Morte accidentale di un anarchico" e "Non si paga! Non si paga".
 
A partire dalla fine degli anni anni settanta la Rame aderisce al movimento femminista: inizia a interpretare testi di propria composizione come "Tutta casa, letto e chiesa", "Grasso è bello!", "La madre fricchettona". Nel 1999 ha ricevuto la laurea honoris causa da parte dell'Università di Wolverhampton insieme a Dario Fo. Nelle elezioni politiche del 2006 si candida capolista al Senato in Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, Toscana e Umbria tra le file dell'Italia dei Valori. Viene eletta senatrice in Piemonte.
Antonio Di Pietro la propose come Presidente della Repubblica e ricevette 24 voti.
Ha lasciato il Senato nel 2008, non condividendo gli orientamenti governativi.
Nel 2009 ha scritto assieme al marito Dario Fo la sua autobiografia intitolata "Una vita all'improvvisa".
 
Il Monologo
 
franca rameEra il 9 marzo del 1973, giorno in cui Franca Rame fu aggredita da 5 neofascisti. Questi la portarono su un furgoncino e la violentarono, lasciandola poi sulla strada in uno stato di totale confusione mentale. La violenza fu raccontata dall’attrice nel 1975 attraverso il monologo “lo stupro”, senza dichiarare di averla vissuta personalmente, dichiarazione che fece solo nel 1987 alla trasmissione Fantastico della Rai. La stessa Franca Rame spiega che per lei quell’evento fu così angosciante che non riuscì a parlarne per due anni nè alle persone più care e a lei vicine (tra cui il suo compagno Dario Fo) nè alle forze di polizia e al tribunale (che avrebbero dovuto proteggerla).
Evidentemente, spiegherà Franca Rame, cercavano di convincerli a non fare più della loro professione (il teatro) uno scenario per parlare di politica. Successivamente la testimonianza del neofascista Angelo Izzo, chiarì che vi fu sicuramente una collaborazione dei carabinieri.
Il procedimento penale è giunto a sentenza definitiva solo dopo 25 anni: ciò ha comportato la prescrizione del reato.
 
 
 

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[STAMPA] "Mistero Buffo" rinviato

Rinviato lo spettacolo previsto al Gran Teatro Geox di Padova sabato 10 marzo.
 
E’ con grande dispiacere che ZED! annuncia lo spostamento dello spettacolo Mistero Buffo, previsto al Gran Teatro Geox sabato 10 marzo.
La Compagnia ha infatti comunicato che, a causa di un'improvvisa bronchite che ha colpito Dario Fo, lo spettacolo, che stava ormai andando verso il tutto esaurito, non potrà purtroppo andare in scena nella data prevista per questo fine settimana.
 
Pur non essendo in grado in questo momento di assumerci ulteriori impegni è forte il desiderio della compagnia di recuperare il prima possibile lo spettacolo che siamo obbligati a disdire”: questo il comunicato ufficiale emesso dal Maestro Dario Fo e dalla signora Franca Rame.
 
Si sta lavorando per identificare una possibile nuova data per il recupero dell'iniziativa.
I biglietti acquistati rimarranno pertanto validi con le stesse modalità di fruizione.
Per maggiori informazioni www.granteatrogeox.com - www.zedlive.com
Infoline 049/8644888 – Info Gran Teatro Geox 049 09 94 614
 
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[STAMPA] “CARI EX COLLEGHI SENATORI, BASTA CON LA QUESTUA”


Gli ex onorevoli chiedono sostegno per difendere i privilegi
 
Cari ex senatori, in quanto ex senatrice (dimissionaria prima della fine dell'unica legislatura da me sostenuta), ho ricevuto una circolare (qui sotto) inviatami dalla vostra Associazione che mi ha lasciato basita. In detta circolare sono contenute inesattezze (per usare un eufemismo) davvero imbarazzanti.
 
Voi parlate di una “insidiosa” (perché insidiosa? direi giusta) campagna mediatica sui “costi impropri della politica” a proposito delle vostre condizioni di parlamentari cessati dal mandato e dei “presunti privilegi” che, per quanto vi riguarda, sarebbero “inesistenti”.
 
Avete un gran senso dell'umorismo a definire i vostri privilegi “presunti” e “inesistenti”! Agli occhi di tutti gli italiani, anche di quelli stupidi, i vostri privilegi sono reali, non presunti: esistono eccome! A botte di vitalizi da 3.000, 5.000, 7.000 euro mensili (rispettivamente dopo una, due o tre legislature) che, trattandosi appunto di vitalizi, sono a vita!
 
Ma state ragionando con la testa o con un’altra parte del corpo lontana dal cervello? Il vostro programma prevede incontri di approfondimento sulla legge elettorale, sul Mezzogiorno, ma anche “sul debito pubblico” e “sulla corruzione”. È encomiabile che vi preoccupiate del debito pubblico che avete contribuito alla grande a far diventare smisurato (siamo vicini ai 2 mila miliardi di euro). Scopro poi che avete pure una sede in Parlamento: pagate l'affitto?
 
La vostra lettera si chiude con una questua da accattoni: cioè con la richiesta ai “soci” (socia a me? Ma soci sarete voi!) di un contributo di 15 euro mensili. Seguono le firme degli ex onorevoli o senatori Antonello Falomi (4 legislature, se non erro 9.000 euro al mese di vitalizio); Gerardo Bianco (7 legislature, è invecchiato lì, non oso immaginare il vitalizio al mese); Maurizio Eufemi (2 legislature, credo 5.000 euro); e Renzo Patria (una sola legislatura, appena 3.000 euro, poveretto).
Che cos'è, uno scherzo?
 
Franca Rame
 
La lettera dell'associazione...
 
No alla furia anti-casta
Caro/cara Collega,
in questo anno una insidiosa campagna mediatica ha attaccato, con il pretesto dei costi impropri della politica, le nostre condizioni di parlamentari cessati dal mandato. Noi abbiamo difeso l’istituzione parlamentare e chiarito il valore politico e democratico anche dei trattamenti economici, gettando luce sui dati reali e contrastando anche certi luoghi comuni su presunti privilegi che per quanto ci riguarda sono inesistenti. Il Convegno sui costi della politica ha avuto un buon risultato e crediamo che abbia contribuito a creare anche un clima diverso da quello della “caccia alle streghe”. Quest’azione di contrasto all’anti-politica e al populismo che indeboliscono il sistema parlamentare e democratico richiede un nostro costante impegno anche sui temi politici più scottanti in agenda sui quali non possiamo tacere. Il nostro programma prevede incontri di approfondimento sulla legge elettorale il 29 febbraio p.v., su Mezzogiorno, sul debito pubblico, sulla corruzione. Altri argomenti sono in cantiere per il prossimo semestre. Il carico economico di questa attività grava totalmente sui nostri iscritti e le risorse restano limitate. Se vogliamo far sentire più forte la nostra voce abbiamo bisogno di ulteriori sostegni. La tua adesione all’Associazione con il modesto contributo di 15 euro mensili, oltre che a rendere più autorevole con la tua partecipazione la rappresentatività dell’Associazione, aiuterebbe anche in modo più adeguato ad affrontare la spesa crescente. Ecco ancora una volta che ti preghiamo caldamente di aderire al nostro sodalizio per una più forte ed incisiva azione per il futuro dell’Italia. Fiduciosi nella risposta positiva, cogliamo l’occasione per inviarti il più cordiale saluto.
Il Presidente Gerardo Bianco
Il Vicepresidente Vicario Renzo Bianco
Il Segretario Antonello Falomi
Il Tesoriere Maurizio Eufemi.  
 
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[STAMPA] Ex senatori chiedono la carità Franca Rame li sputtana

Gli ex onorevoli chiedono sostegno per le loro attività e per difendere i privilegi. La pungente replica della moglie di Dario Fo leggi tutto

 

franca rame
 
"Ma state ragionando con la testa o con un'altra parte del corpo lontana dal cervello?". Una frase semplice, diretta ed efficace rivolta dall'ex senatrice Franca Rame agli ex senatori. Il punto è che la moglie di Dario Fo ha ricevuto una lettera dell'associazione degli ex componenti di Palazzo Madama, una lettera che, spiega la Rame, "si chiude con una questua da accattoni: cioè con la richiesta ai 'socio' (socia a me? Ma soci sarete voi) di un contributo di 15 euro mensili" per finanziare il loro programma di incontri ("il carico economico di questa attività grava totalmente sui nostri iscritti e le risorse restano limitate", spiegano nella lettera). La denuncia della Rame è stata ospitata dalle pagine de Il Fatto Quotidiano, dove fa capolino anche la versione integrale della missiva firmata dal presidente dell'associazione, Gerardo Bianco, dal vicepresidente vicario Renzo Bianco, dal segretario Antonello Falomi e dal tesoriere Maurizio Eufemi.
 
"Privilegi reali" - Come ricorda la Rame, Falomi, con 4 legislature alle spalle, "se non erro" ha maturato un vitalizio da 9mila euro al mese; di Gerardo Bianco, 7 legislature, "non oso immaginare il vitalizio al mese"; Maurizio Eufemi, 2 legislature, "credo 5mila euro"; Renzo Patria, "una sola legilsatura, appena 3mila euro, poveretto". Ma nella lettera i componenti dell'associazione si scagliano contro "una insidiosa campagna mediatica sui costi impropri della politica" e definiscono i loro privilegi in quanto ex senatori "presunti" e "inesistenti". Dura la risposta della Rame, che conoscendo il mondo della politica dall'interno replica pungente: "Avete un gran senso dell'umorismo a definire i vostri privilegi presunti e inesistenti. (...) I vostri privilegi sono reali, non presunti: esistono eccome! A botte di vitalizi da 3mila, 5mila e 7mila euro mensili".
 
07/03/2012
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[STAMPA] Franca Rame Project

franca rameIn occasione della festa della donna viene presentato Franca Rame Project a cura di Dale Zaccaria al Circolo Belleville di Roma. Belleville è una quartiere di Parigi noto per essere una zona operaia multiculturale e vignarola con questo spirito i ragazzi di belleville a Roma hanno costituito un centro culturale e palco di giovani cantautori con numerose attività ludico artistiche e teatrali. Franca Rame Project è uno spettacolo denuncia riguardo la violenza che il potere commise su una grandissima artista quale Franca Rame il 9 Marzo del 1973 con spezzoni video della stessa Franca Rame da "Tutta casa letto e chiesa" del 1977. Memoria, cronaca, poesia, teatro e video si commistionano per riflettere sul rapporto violenza e potere ancora attuale oggi nei confronti delle donne. L´ingresso è con tessera Arci ore 22,00 in G.Albimonte 10/B a Roma.
 
fonte: unevento.it
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[STAMPA] ''Una donna sola'' di Franca Rame con Caterina Boschi al Teatro Nuovo Sentiero

una donna sola di franca rameGiovedì 8 marzo 2012  alle ore 21.15 in occasione della Festa della Donna al Teatro Nuovo Sentiero la Compagnia Giardini dell'Arte presenta "Una donna sola" di Franca Rame con Caterina Boschi per la regia di Marco Lombardi. Il monologo, caratterizzato da una forte dose di comicità ed ironia, fa parte di una raccolta di monologhi satirici ("Tutta casa, letto e chiesa", 1977) sulla condizione della donna, scritti e messi in scena da Dario Fo e Franca Rame. “Una donna sola” – ovvero Mio marito non mi fa mancar niente! - viene rappresentato dalla Compagnia Giardini dell’Arte a partire dal 2009, spostandosi dal teatro all’agriturismo, dalla messa in scena vera e propria alla cena con spettacolo, singolarmente oppure al fianco di un altro atto unico (nello spettacolo Volevo Solo Parlare Con Qualcuno). Nel 2010 vince il Premio Migliore Interpretazione Femminile al Concorso Regionale “di QUARCONIA” (Vinci, FI). Per far ridere. E poi riflettere. Per informazioni: www.teatronuovosentiero.com
 
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[STAMPA] Una giornata europea per ricordare i Giusti del mondo

Proposta L' iniziativa dell' associazione Gariwo di Gabriele Nissim ha raccolto l' adesione di cento parlamentari Ue e il sostegno di Fo, Rame e Veronesi


Una giornata europea per ricordare i Giusti del mondo


La memoria Dedicare il 6 marzo a chi si è opposto ai totalitarismi. L' incontro a Milano al Teatro Parenti
 
 
corriere della sera
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[STAMPA] Dario Fo a Milano: "Lazzi Sberleffi Dipinti"

(AGENPARL) - Milano, 02 mar - Tutte le mostre temporanee del circuito museale civico di Milano.

A Palazzo Reale, Piazza Duomo 12,  "Dario Fo a Milano. Lazzi Sberleffi Dipinti". "La Bottega d'Artista" (dal 13 al 18 marzo): un’opportunità unica per conoscere  le tecniche, le fasi di lavorazione e i momenti creativi, ma soprattutto gli spunti quotidiani che trasformano il pensiero in arte. È nella bottega – intesa nella sua accezione rinascimentale – che Dario Fo elabora, da disegni e dipinti, i suoi canovacci portati sulla scena come testi grazie all’amorevole lavoro di stesura e riscrittura apportato da Franca Rame. Al termine della settimana l’atelier diventerà parte integrante e visitabile dell’esposizione.
"La Mostra" (24 marzo_3 giugno 2012):con oltre 400 opere, dalle pitture a olio su tela dei primi anni ai collages e agli arazzi, fino ai monumentali acrilici più recenti, sarà invece lo strumento per capire come la pittura abbia costituito un punto cardine nel linguaggio espressivo di Fo che, accanto all’attività teatrale e letteraria, ha costantemente coltivato il rapporto con la pittura rivisitando contenuti, tecniche e stili dei grandi maestri del passato.
 
fonte: agenparl.it
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