Abbiamo ricevuto questa lettera da una giovane architetto romana. Pubblichiamo con piacere,e anche un po' di disappunto!
TAMMUARIATA NERA – tutta – ITALIANA " Io non capisco a vote che succede e quello che se vede nun se crede, nun se crede “
Apparterrò alla categoria di quelli della P.IVA. Dovrò, a breve, aprirla con tutti gli annessi; è quasi un’ossessione, ho cercato di parlarne con i miei simili con scarsissimo successo, sia per confrontarmi sia per ottenere informazioni e dettagli che non riesco ad acquisire; motivo ne sono le giornate frenetiche e poi la mancanza di conoscenza delle fonti, dove attingere? E allora mi rivolgo a voi, fosse una strada, un modo per capire qualcosa di più. “Ha detto o parolano, embè parlamo perché si ragiunamo questo fatto nun ce lo spiegamo”
Ebbene, per me è proprio così io ho fatto dei conti e da questi scaturisce che (non nascondo che vorrei essere smentita! Perdonatemi le imperfezioni!) percependo un compenso mensile di € 1.500,00 lordi con partita IVA a regime guardate cosa accade:
€ 1.500,00 detraggo
20% IVA € 300,00
€ 1.200,00 parte di quest’IVA viene versata dal datore di lavoro sotto forma di R.A. (ritenuta d’acconto) ovvero anticipo IVA (ma chi è l’IVA?)
riporto € 1.200,00 detraggo
2% € 24,00 è il mio contributo alla pensione che dovrò versare all’ente
di previdenza di appartenenza pertanto:
€ 1.176,00
€ 1.176,00 questo è sottoposto (volume d’affari secondo gli studi di settore!) a tassazione che corrisponde a circa il 20% (IRPEF, IRAP, c’è altro? Chi sono?)
riport € 1.176,00 detraggo
20% € 235,20
€ 940,80
Fino a questo punto si è “ragionato” o “parlato” soltanto delle tasse da pagare a questo importo devo detrarre dei costi fissi relativi esclusivamente al fatto che vado a lavorare e a prescindere che il luogo di lavoro sia la propria casa, il proprio studio, un altro luogo. Nota bene i costi fissi si pagano in soluzioni annuali, ma evidentemente la condizione costringe ad una autorateizzazione mensile quindi:
riporto € 940,80 detraggo
contributo ente previdenza € 142,00 autorateizzazione mensile
€ 798,80
riporto € 798,80 detraggo
contributo ordine prof. € 16,00 autorateizzazione mensile
€ 782,80
Per tenere la contabilità è obbligatorio farsi seguire da un commercialista:
riporto € 782,80 detraggo
mensile commercialista € 120,00
€ 662,80
riporto € 662,80 detraggo
dichiarazione reddito € 38,20 autorateizzazione mensile (dichiarazione reddito annuale che farà il commercialista)
€ 624,60
con questo ho adempiuto al pagamento relativo alle tasse e ai costi fissi annessi all’esercizio della mia attività, ora: lavoro 8h al giorno e non ho certo il tempo né il modo di tornare a casa per il pranzo (che comunque, sottolineo, non sarebbe gratutito)
riporto € 624,60 detraggo
mensile pasti € 200,00
sono € 10 giornaliere essi comprendono: € 7,00 di pranzo circa, due caffè di pausa, uno di dopo pranzo, sigarette escluse e come ben sapete gli aumenti sono a sorpresa; da questo computo è escluso qualsiasi tipo di “vezzo” ad esempio una bibita, un succo di frutta, un tè, un pasticcino, una pastarella, una tavoletta di cioccolato o un gelato, altrimenti, si sfora; ma considerato che una persona lavora undici mesi l’anno (e qualcosa in più!), forse, a volte, scapperebbe la voglia di concedersi qualche libertà (o no!)
€ 424,60
riporto € 424,60 detraggo
abbonamento autobus € 30,00 mensile (e io ho questa fortuna!) e chi è costretto ad andare in in macchina? O con lo scooter?
€ 394,60
così sono arrivata alla cifra sopra riportata, pagando tutto quanto c’è da pagare per andare a lavorare;
€ 394,60 questo importo va moltiplicato x 11 che sono i mesi dell’anno in cui lavoro, e diviso per dodici che sono quelli che mi è dato “vivere” annualmente perciò € 394,60x11:12= € 361,72
"Le assicuro che i redditi sono diminuiti del 20% e la vita è rincarata del 20%; fa il 40% (“L’uomo senza qualità” R. Musil) – un ottimista
a questo punto la disponibilità economica è soggetta ad ulteriori costi d’obbligo che sono: un affitto, o una rata di mutuo, il condominio, il canone TV, la luce, il gas, il telefono, l’acqua, l’Ama, l’ICI, la ricarica del cellulare, la spesa, la manutenzione ordinaria e straordinaria della casa, l’abbigliamento, il parrucchiere, l’estetista, le visite mediche, la rata dell’autovettura, la polizza assicurativa dell’autovettura ed il relativo bollo ed eventuali costi di manutenzione, la rata dello scooter, l’assicurazione e il bollo, la benzina, la palestra.
Per chi ne avesse ancora la forza qualche buon libro, qualche rivista specializzata o di più largo consumo, quotidiani, cinema, teatro, concerti, mostre, qualche evento, qualche cena o pranzo fuori, qualche CD, qualche DVD, un hobby da coltivare, perché no ogni tanto qualche week end per visitare una città d’arte oppure qualche oasi naturale o anche andare in qualche “magico” luogo a godere di un tramonto o di un’alba, fare, di quando in quando qualche viaggio, regalare qualcosa a qualcuno per un compleanno o un’occasione oppure per una semplice e sentita “estemporaneità” (a patto che lo spirito e l’umore ancora lo consentano!).
Ma purtroppo ancora non ci siamo, manca una parte per niente affatto irrilevante. Questi bacucchi guadagni devono passare per un conto bancario o postale per effettuare i pagamenti, attraverso quanto racimolato, on-line. Ma immaginate voi cosa significa depositare i soldi in un conto che è soggetto ad “hacheraggio”! E se mi rubano i soldi che faccio? Da dove li prendo?
“O spiegano e comari quest’affare, ‘sti casi nun so rari se ne vedono a migliara”
A quanto ho intuito non dovrei essere un caso unico, né sporadico, il bacino è molto ampio; mi sento di aggiungere a quanto sopra descritto anche quelli che possono essere dei risvolti che riguardano l’individuo e l’intimità di ogni singola persona; ma rimanendo legati soltanto all’aspetto materialistico con il compenso lordo mensile di € 1.500,00 mi sono recata al mio ente di previdenza e mi sono fatta fare una proiezione. Per prima cosa non avrò diritto a nulla prima del sessantacinquesimo anno di età, secondo poi percepirò una pensione di € 300 o € 400 mensili; che dite! allestico la “Baracca?” Per ora sospendo qualsiasi forma di considerazione e/o giudizio; nella vita, è vero, non ci sono certezze, ma rischiare di morire di partita IVA proprio non me lo aspettavo; esistono per caso strutture che ospitano coloro che ne sono colpiti, in modo da rendere più agevole e meno sofferente il trapasso? Che so, un luogo confortevole, caldo, tranquillo, pacifico, sicuro … e per chiudere con la citazione che ha guidato questa missiva
“Va trovando ‘mo chi è stato, chi ha cogliuto ‘buono ‘ o tiro”
certa di un cortese riscontro, e sperando di sopravvivere alla presente, l’occasione è più che gradita per porgere
distinti saluti
Architetto, Roma
Roma 13 giugno 2007