2012

[VIDEO] Dario Fo a San Marino

Esposizione decentrata in tre sezioni. Si parte dalle sale SUMS poi sarà la volta del Teatro Titano e della Pinacoteca San Francesco sempre accompagnati dal maestro in veste di pittore itinerante

 
Il nobel del '97 sarebbe da attribuire all'architettura e in parte alle arti figurative vista l'inclinazione di FO alla pittura e il suo dichiarasi da sempre "pittore professionista e un dilettante del palcoscenico". 200 pezzi di varie grandezze sparsi nel centro storico della Repubblica in un atelier a cielo aperto con giovani e pubblico per far parlare le figure colorate che rivivono a ogni spiegazione riproposta dall'artista. A San Marino il laboratorio di strada dell'ultimo 'comediantes' votato a "pitturare colorando la luce" per l'estate culturale sammarinese: evento irripetibile visto il calibro e la versatilità del grande artista, pittore e sculture, nonché affabulatore popolare. Le sue grandi tele in acrilico sono costruite a mo' di collage in tecniche miste spesso con l'aiuto dei bambini. Le opere sono quadri narrativi che raccontano una storia in evoluzione per denunciare inganni e falsità della storia stessa. Il lavoro di DARIO FO anche in grafica e pittura è squisitamente 'politico' nel senso nobile (ormai decaduto...) della parola: per la gente (polis) l'arte di Dario e anche nostra cioè di tutti in un vero e proprio FO di PETTO! Nel video l'intervista a Dario Fo (Pittore e Premio Nobel per la Letteratura)
 
Francesco Zingrillo
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[STAMPA] Esposizione Dario Fo a San Marino 2012

dario fo a san marinoUna grande mostra dedicata al genio Dario Fo: aperta da Luglio 2012, sarà ufficialmente presentata ad Agosto e proseguirà fino ad Ottobre nel centro storico della Repubblica di San Marino.
 
La mostra ‘Il Premio Nobel Dario Fo espone a San Marino’ propone alcune delle opere dell’ultimo periodo del genio Dario Fo dando vita a una favolosa rassegna d’arte italiana. Un Dario Fo poliedrico che non presenterà solamente pittura o opere dipinte, ma anche satira, stralci di lavori dedicati alla musica e proiezioni video che spiegheranno il rapporto tra i vari campi in cui Dario Fo si cimenta.
La mostra ‘Il Premio Nobel Dario Fo espone a San Marino’ sarà ufficialmente aperta il 3 Agosto 2012 e proseguirà fino al 14 Ottobre 2012 presso il Palazzo SUMS di San Marino. Per le proiezioni video saranno interessati il Teatro Titano e il Museo San Francesco.  Il prezzo d’ingresso è di 5.00€ più prevendita per ogni ingresso o biglietto cumulativo di 10.00€. Acquisto biglietti su www.sanmarinoticket.com.
 
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L'ULTIMA FRITTATA DEL PALAZZO di Lidia Ravera

Col ritmo fiacco dell’estate si susseguono gli avvisi di garanzia, i rinvii a giudizio, le iscrizioni sui registri degli indagati. Formigoni, Errani, Vendola… (oddio, anche Vendola? Si, ma è una cosa vecchia). Nessuno ci fa più caso. Fra uno sbadiglio e una granita al limone si legge che siamo in pericolo, che cadremo fuori dall’euro, che non pagheranno le tredicesime e forse neanche gli stipendi. Le vacanze si accorciano, le avarizie si impongono, si risparmia perfino sul pattino, ma a quello che te lo affitta no, lo scontrino dei tuoi 12 euro non lo chiedi. Siamo stremati, preoccupati, annoiati. Non si parla più di politica neanche a cena. Sembrano lontani anni luce i tempi in cui, fra l’aperitivo e lo spaghettino con le vongole, avevi già nominato 88 volte Berlusconi. Pasta in bianco, frittata e silenzio, oggi. Mi verrebbe voglia di chiamare al telefono Bersani, Alfano e Casini. Vorrei avvisarli. Ragazzi, è inutile che vi agitiate tanto:  filate a Palazzo Chigi, fate la serenata a Monti, vi proponete come spalla su cui piangere & governare, sparlate dei colleghi (quello è giovane e scemo, quello è cattolico col suocero palazzinaro, quello è più comunista di quanto sembra)… e tutto per cosa? Piazzarvi bene alle elezioni? Lasciate perdere: tanto a ‘sto giro non vi nota più nessuno.

 

da Il Fatto Quotidiano - 27 luglio 2012

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[STAMPA] Oltre al teatro, io Fo anche il pittore. Fixing intervista Dario Fo

di Alessandro Carli
 
SAN MARINO - Non è un “Mistero buffo”, la passione che lega Dario Fo alla pittura (si è diplomato all’Accademia di Brera): è piuttosto un percorso verso la rappresentazione più alta, verso la simbiosi tra i differenti respiri di cui l’arte di nutre, e vive. A distanza di 10 anni dal conferimento dell’onorificenza di Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine Equestre di Sant’Agata da parte della Repubblica di San Marino, il Premio Nobel torna sul Titano: tre spazi prestigiosi della Repubblica – Palazzo SUMS, Pinacoteca San Francesco e Teatro Titano – ospiteranno, dal 13 luglio al 14 ottobre, le oltre 200 opere pittoriche”. Si è iniziato venerdì 13 luglio con l’apertura dello spazio di Palazzo S.U.M.S; il l 4 agosto verranno inaugurate anche le altre due sedi della mostra, la Pinacoteca San Francesco e il Teatro Titano.
 
Teatro, pittura, arte. Maestro, come si legano?
“Allestire una mostra in loco significa non essere spettatori transitanti. Deve diventare un fatto di conoscenza. Il teatro, il cinema, la pittura e la musica non hanno alcun significato se non sanno entrare nelle coscienze e nei bisogni della gente. Per quanto mi riguarda, ho faticato non poco sia a dipingere che a stare in scena. Oggi riesco a unire le due esperienze con discreta facilità, ma ci sono voluti almeno 60 anni di lavoro. Per me non c’è differenza tra il ‘pitturare’, il disegnare e il raccontare o interpretare un ruolo in scena. Quando, nell’allestire uno spettacolo, mi trovo in crisi e non riesco a trovare un ritmo o uno svolgimento consono a ciò che vorrei raccontare, mi procuro un grande foglio di carta, un po’ di colori, penna e pennarelli. Il tutto per segnare ritmi e figure che raccontino, in un’altra forma, la storia in questione”.
 
E il risultato è ben visibile: quadri dalle ampie dimensioni (ma anche più raccolti), strutturati e imperniati su colori smaglianti come il verde terribile, il giallo che ride, il rosso che scappa. E che raccontano, in maniera graffiante e satirica, la politica e il sociale.
“Le mostre non devono solamente ospitare le opere, ma soprattutto raccontare qualcosa. Siate creativi, e dipingete nelle strade. Io giro in tutta Europa e in America, e noto un approccio diverso: New York, Parigi… in Italia invece si tende ad attaccare i quadri ai muri, senza pensare al pubblico. Tempo fa mi sono recato a vedere un’iniziativa dedicata a Renoir: c’erano due persone che fingevano una conversazione… raccontavano l’artista attraverso vite finte, inventate sul momento. A Milano, quando ho provato a replicare quanto ho visto, mi hanno fatto a pezzi. Occorre reinventare le mostre. Secondo me, non sono ciò che ospitano, ma il modo in cui vengono rappresentate le opere. Dobbiamo iniziare una rivoluzione espressiva”.
 
Cosa rappresenta per lei la pittura?
“I quadri sono come un grandissimo giornale dipinto e permettono alle persone di immaginare qualcosa di più rispetto a quello che leggono. Credo sia importate riuscire a creare una dimensione di rapporto ‘raccontato’ tra lo spettatore e l’artista. Io non amo chi rappresenta il vuoto. In passato, abbiamo insegnato la danza, la musica, la pittura. Quando andiamo all’estero, la nostra impronta è ben marcata. Eppure, molto spesso, siamo noi italiani a non conoscere la nostra arte. Facciamoci conoscere”.
 
Spesso viene chiamato a tenere conferenze sulla sua arte. Cosa “sente”?
“Quando finisco le lezioni, spesso sono stanchissimo e tutto sudato. Raccontare e coinvolgere le persone che hanno un vuoto di conoscenza è un percorso molto faticoso. Quando invece esplodono in un applauso o mi abbracciano, mi sento felice. In occasione dell’assegnazione del Premio Nobel (1997) dovevo tenere un discorso davanti al Re e alla Regina. C’erano un po’ di problemi con la lingua: davanti a me c’erano svedesi, inglesi, italiani, eccetera. Io sono contro il nazionalismo di ogni genere: le bandiere mi fanno pensare alla guerra. Però quando un gruppo di italiani ha iniziato a intonare l’inno di Mameli, mi sono commosso e ho iniziato a piangere ”.
 
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[STAMPA] Dario Fo, la pittura di un narratore

dario fo

Galleria d'Arte Moderna, Udine – Guardare, osservare, ma soprattutto sentire. Per entrare pienamente in contatto con l'universo pittorico di Dario Fo, bisogna saper usare in libertà la capacità della nostra mente di abbattere le rigide barriere che imponiamo troppo spesso alle varie forme espressive, tra reale fisico e irreale immaginato, tra il confine voluto dalla cornice e l'infinito immaginifico che il quadro ci suggerisce.
Abbiamo seguito la sua evoluzione artistica grazie alla visita teatralizzata della mostra Dario Fo, la pittura di un narratore, condotta dalla stessa curatrice Marina De Juli che è una bravissima attrice, regista e collaboratrice di lungo corso del duo Fo-Rame.
Attraverso un percorso cronologico a tappe, la De Juli ha esposto chiaramente e con la giusta verve istrionica i momenti chiave delle svolte tecniche e dell'approccio alla pittura del grande Maestro: stili, influenze, significati si sono sviluppati, chiariti e di nuovo intrecciati in nuove e personali intuizioni/suggestioni di senso, come se quadri, tele e quant'altro fossero dotati di vita propria.
Abbiamo così apprezzato ogni passaggio del tratto fondante la sua poetica, dal periodo post cubista a quello metafisico e oltre, attraversato da (auto)ritratti, riproduzioni di scene mitologiche e di convivi popolari.
E abbiamo sentito sotto pelle il valore narrativo di ogni quadro, la sua volontà di (rac)cogliere il flusso impervio e caotico delle idee e renderlo testo per immagini di quella che poi sarebbe diventata l'evoluzione scenica teatrale.
Per Fo dipingere è un atto istintivo ma tecnico, essenziale e impulsivo, come fissare sulla tela le parole chiave, il dipanarsi del discorso teatrale, il suggerire l'anima del teatro: uno storyboard continuo.
Impressiona la musicalità, lo spostamento quasi ophulsiano di alcune sue opere di massa, baciate dal senso del movimento fluido; un lavoro profondo su se stesso che nasce dall'idea, prosegue con il gesto pittorico e (non) si conclude sotto il nostro sguardo ammirato.
Siamo ugualmente affascinati per i ritratti che colgono sì una somiglianza dei tratti fenotipici, ma soprattuto l'attimo espressivo di un sentimento, di una sensazione, di uno stato d'animo.
Grazie alla visita animata e alla recita di alcuni brani tratti da Mistero buffo e altri capolavori, c'è stato il tempo di respirare il risultato letterario di quanto dipinto, avvertendo per un attimo il brivido di trovarsi nel qui e ora dove l'idea è divenuta immortale e ha trovato la sua forma compiuta: la cristallizzazione del genio (di cui raramente si comprendono le origini e le spinte, ma del quale si apprezzano i frutti).
 
Dario Fo, la pittura di un narratore
curatrice: Marina De Juli
Galleria d'Arte Moderna di Udine
c/o Casa Cavazzini
Dal 17/06 al 26/08/12
Orari: mar-dom, 10.30-19.00
Visite teatralizzate: 21 e 22/07; 18 e 19/08
www.udinecultura.it
 
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SILVIO, NICOLE E L'IGIENE PERDUTA di Franca Rame

Ieri era il giorno del mio compleanno e ho voluto dedicarlo a una giovane che è stata ingiustamente “cacciata”. Andiamo! Ma son cose che non si possono accettare, nessuna donna, pur condannando la sua sconsiderata avidità di successo, può accettare che si tratti un essere umano con tanta ferocia. Sto parlando della Consigliera Regionale di straordinario potere che in questi ultimi tempi vede più di dieci membri della giunta in procinto d’essere cacciati con ignominia: Daniele Belotti (Lega), Davide Boni (Lega), Angelo Giammario (Pdl), Romano La Russa (Pdl), e altri.

LEGGI L'ARTICOLO INTERO SU IL FATTO QUOTIDIANO.IT: http://www.ilfattoquotidiano.it/blog/frame

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[STAMPA] Dario Fo a San Marino

dario fo a san marino
In mostra dal 13 luglio al 14 ottobre 200 opere pittoriche del Premio Nobel Dario Fo.
 
Le opere sono divise in tre diversi allestimenti. Il primo, inaugurato il 13 luglio, si trova a Palazzo SUMS e contiene le opere più recenti, i dipinti acrilici.
 
Dal 4 agosto, invece, saranno visitabili gli spazi allestiti al Teatro Titano e al Museo San Francesco, dedicati rispettivamente alla musica e alla satira della preistoria.
 
Completeranno il percorso pittorico dei montaggi video per consentire al visitatore di tracciare un legame tra l'opera pittorica e teatrale dell'artista.
 
Orari dalle ore 10.00 alle ore 22.00 - Ingresso € 6,00
Per ulteriori informazioni, contattare l'Ufficio Turistico di San Marino: Tel. 0549 882914 [email protected]
 
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[STAMPA] E se non fosse un sogno?

di Franca Rame | 15 luglio 2012
 
Sono su una spiaggia di un’isola tropicale, le onde tiepide mi lambiscono il corpo… Mi stanno cantando in un orecchio… adesso mi parlano fitto-fitto… notizie… Ah sì, è l’auricolare della radiolina… e non sono su una spiaggia… mi sono addormentata con addosso la tuta della realtà virtuale collegata al computer. Su tutta la tuta ci sono migliaia di microscopici palloncini che gonfiandosi e sgonfiandosi di aria tiepida, calda e fresca danno la sensazione dell’acqua e del sale sulla pelle. Il visore sugli occhi, e un dispenser di profumi nel naso, completano la sensazione di essere veramente ai tropici. Questo bisogno di rumore nel cervello m’è rimasto addosso da quando, nel 2011, ho avuto una depressione tremenda. Me ne stavo tutto il giorno a letto, radio-nell’-orecchio-televisione-accesa, testa assente. Né guardavo. Né ascoltavo. Né mangiavo. Alle otto in teatro, a mezzanotte a letto. E via col rumore addosso, dentro, sino al giorno dopo… sveglia, con gli occhi spalancati… un po’ di torpore di quando in quando...
 
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[STAMPA] San Marino. Grande Successo per l’anteprima della mostra Dario Fo. Umberto Eco si presenta a sorpresa

dario fo a san marino
Grande successo per l’inaugurazione della mostra ieri sera, giovedì 12 luglio, inaugurazione  della Mostra  Dario Fo a San Marino presso il Palazzo S.U.M.S., dove da oggi sono visibili  i suoi ultimi grandi lavori, a testimonianza del forte impegno di impegno sociale e civile.
 
Moltissimi intervenuti, un pubblico eterogeneo che ha letteralmente preso d’assalto le sale espositive e ha dimostrato grande entusiasmo per la presenza del noto premio Nobel.
 
Stupore ed   emozione palpabile quando Fo, a sorpresa ha accolto un altro gigante della scena culturale italiana, Umberto Eco.
 
Alla presenza del Presidente della Fondazione San Marino Cassa di Risparmio – SUMS alla presenza di Romeo Morri Segretario di Stato per la Cultura, di Valeria Ciavatta Segretario di Stato per gli Affari Interni e di Ermes Bonini, direttore della mostra per Great Emotions,  Fo ed Eco hanno percorso l’itinerario dell’esposizione seguiti da una folla di ospiti.
 
Dario Fo, con tutto il suo carisma e la sua enorme cultura, ha “raccontato” le sue opere e la sua visione di un presente amaro, con l’ironia, l’acume, la verve che lo contraddistinguono e che  emerge chiaramente  anche attraverso i dipinti: “ L’arte va fatta vivere e non vissuta come semplici spettatori transitanti. Le mostre vanno raccontate perché non si rimanga con un vuoto incolmato”. La copiosa presenza, e la diversità degli partecipanti ha dimostrato quanto l’impegno civile di Fo espresso anche attraverso le sue splendide tele,  sia un  valore fortemente sentito, assolutamente trasversale e univoco.
 
Una serata indimenticabile per la Repubblica che ha potuto essere “testimone e teatro” dell’incontro di due personalità emblematiche e cruciali della scena culturale internazionale.
 
Oggi, venerdì 13 , Dario Fo, ha invece aperto a sorpresa i lavori delle “ San Marino Lectures on Memory,” organizzate dal Centro di Studi sulla Memoria del Dipartimento della Comunicazione, dell’Università degli Studi della Rep. San Marino, con un intervento  sul tema  “Memoria e teatro”, mentre Umberto Eco ha concluso il ciclo di conferenze della mattinata, con dal titolo “La memoria dell’oca”.
 
La mostra, rimarrà aperta tutti giorni dalle10.00 alle 22.00
 
Prevendita on-line www.sanmarinoticket.com
 
fonte: giornale.sm
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Dario Fo, mette in mostra le sue opere a San Marino

 
Torna a San Marino Dario Fo e lo fa con la prima tranche della sua mostra itinerante presentata a Palazzo Sums. Il premio Nobel rende così onore ad un vecchio riconoscimento, quando nel 2002, nella Sala del Consiglio Grande e Generale, ricevette, insieme alla moglie Franca Rame, l’ Onorificenza di Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine Equestre di Sant’Agata.
 
Forse non tutti sanno che Dario Fo, premio Nobel per la letteratura nel 1997, prima di essere un grande drammaturgo, regista e attore, ha iniziato la sua carriera artistica come pittore. Una passione, un primo amore, il cui frutto sarà visibile appunto da venerdì 13 luglio nella piccola Repubblica del Titano.
 
Dario Fo, ha utilizzato da sempre la pittura come linguaggio espressivo primario: il desiderio profondo di essere una sorta di "cantastorie" metropolitano che a quel punto doveva interpretare le figure della realtà.
 
La Segreteria di Stato per l’Istruzione e la Cultura, la Segreteria di Stato per  il Turismo e lo Sport, unitamente alla Fondazione San Marino S.U.M.S – Cassa  di Risparmio della Repubblica di San Marino, e a Great Emotions Entertainment,  in la collaborazione dell’Ufficio Attività Sociali e Culturali, del Musei di  Stato, dell’Ufficio di Stato per il Turismo, celebreranno dunque il noto  artista con una mostra dei suoi lavori.
 
Soddisfazione del Segretario di Stato alla Cultura Romeo Morri, di Fabio Berardi e del Presidente della Fondazione San Marino Cassa di Risparmio S.U.M.S., Main Sponsor della manifestazione, Tito Masi, che hanno descritto come il connubio tra cultura e turismo rappresenti sempre più un traino per la Repubblica di San Marino e come la presenza di personaggi così autorevoli e rappresentavi, inorgoglisca particolarmente.
 
"Nei suoi quadri si legge la cultura, la formazione e la sua arte è espressione e testimonianza politica e civile, è denuncia sociale e sostegno alle fasce meno abbienti" così Tito Masi spiega con orgoglio l'opera di Fo, ricordando gli aneddoti che legano il Premio Nobel a San Marino.
 
Le sue opere sono monumentali, in acrilico, dai colori fluorescenti, passano da rappresentazioni satiriche ispirate a Milano, all'imbarbarimento della politica (un mercato in cui la merce in vendita è rappresentata da Parlamentari), dalla denuncia dei morti sul lavoro, allo sbarco di Lampedusa, dalla Torre di Babele alla riproduzione della "Strage degli innocenti" di Giotto, senza tralasciare la documentazione degli episodi di corruzione e speculazione edilizia e la mala gestione  delle emergenze nei soccorsi alle zone colpite dai terremoti: questo lo spazio di Palazzo S.U.M.S e in un  secondo momento, (ovvero dal 4 agosto), verranno inaugurate anche le altre due sedi della mostra: gli spazi della Pinacoteca San Francesco (con opere  dedicate alla satira della preistoria) e quelli del Teatro Titano (lavori  dedicati alla musica ed al teatro). Foto e Video Altarimini
 
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[STAMPA] Cesenatico, Dario Fò all'assemblea dei grillini: "Servono parcheggi scambio"

dario fo e franca rame intervengono all'assemblea di Cesenatico del Movimento 5 stelle
Martedi, durante l'Assemblea pubblica settimanale del MoVimento 5 Stelle di Cesenatico, due ospiti d'eccezione hanno partecipato alla serata: il premio Nobel Dario Fo e Franca Rame. "I ragazzi del MoVimento erano molto emozionati e al contempo onorati della presenza - ha esordito Alberto Papperini, consigliere MoVimento 5 Stelle Cesenatico -. Il Maestro Fò ha immediatamente chiarito le motivazione della loro presenza".
 
"Innanzitutto apprezza, condivide e appoggia il nuovo progetto di Democrazia Partecipativa che i ragazzi di Cesenatico e non solo stanno portando avanti in questi mesi - ha spiegato Papperini -. Questo modo di lavorare incentiva la partecipazione, risveglia la passione civica e fa del cittadino una parte essenziale nella vita sociale della propria comunità. Successivamente il Maestro si è soffermato sul nuovo progetto proposto dal MoVimento 5 Stelle riguardo un diverso modo di vedere la mobilità per il nostro Comune".
 
"Più volte ha rimarcato il bisogno di avere parcheggi scambio al di fuori del centro della città con servizio navetta per risolvere problemi di traffico e riqualificare il nostro turismo anche in termini di vivibilità - ha continuato il grillino -. Inoltre ha evidenziato come la soluzione trovata a Cattolica, nella quale il parcheggio è stato totalmente autofinanziato da coperture fotovoltaiche, sia stata lungimirante".

 

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[STAMPA] Dario Fo e Franca Rame ancora censurati

dario fo e franca rame

di Jacopo Fo | 9 luglio 2012

Da quando mio padre ha dato fastidio a Giotto (!) niente più Rai.
 
La storia del rapporto tra i miei e la Rai è molto sofferta. Dal 1962 per 15 anni i loro nomi furono banditi dalla tv di Stato. Avevano osato rifiutare le censure all’ultimo momento (su un testo già approvato). Lo scontro era stato provocato dal fatto che, presentando Canzonissima, che allora era la trasmissione di maggior successo della Rai, avevano mandato in onda uno sketch sulle morti sul lavoro e un altro sulla mafia… Pare assurdo ma è così, il pezzo recitato dai miei non portava accuse ai politici o ai colletti bianchi. Si diceva solo e unicamente che la mafia esisteva e uccideva. Nient’altro… Ma allora non si poteva parlare di mafia… Il senatore Malagodi, che poi diventò senatore a vita, affermò in Parlamento che “Si insultava l’onore del popolo siciliano sostenendo l’esistenza di un’organizzazione criminale chiamata mafia.”
 
I miei furono perseguitati legalmente per inadempienza contrattuale, avendo abbandonato la trasmissione per protesta e persero pure tutti i contratti pubblicitari (allora c’era Carosello). 
Poi, nel 1977, ci fu il grande ritorno con Mistero Buffo. Poi, a fasi alterne, i miei genitori ebbero un minimo di possibilità, realizzando, sempre con molta fatica, alcune  trasmissioni. Dopo il 2000 andarono in onda una serie di puntate sul teatro e sui grandi pittori italiani: Caravaggio, Mantenga, Raffaello, Michelangelo, Leonardo e una serata dedicata al Duomo di Modena.
 
Poi Dario decide di raccontare Giotto e nello spettacolo si svela un segreto di Pulcinella: le meravigliose pitture della navata superiore della basilica di Assisi non sono opera di Giotto. La prova di questa affermazione è realizzata con l’ausilio di immagini proiettate. 
A quei tempi ogni pittore aveva un armamentario di sagome di cartone che venivano utilizzate per velocizzare la stesura del disegno. Ebbene, nella basilica superiore non vi è traccia dei cartoni di Giotto, che peraltro era giovanissimo e difficilmente avrebbe potuto dirigere una simile opera. Ci sono invece le impronte dei cartoni abitualmente utilizzati da un nutrito gruppo di grandi pittori. 
Peraltro la realizzazione dello spettacolo e delle relative riprese della Rai viene concordata col sindaco PdL di Assisi e con i frati Francescani (che lo sanno chi ha dipinto la basilica).
 
Arriviamo a fissare tutti i termini dell’accordo quando improvvisamente il vescovo di Assisi si mette di mezzo e blocca la possibilità di tenere lo spettacolo di fronte alla basilica, censurando il progetto realizzato con i frati, che invece ne erano entusiasti. Faccio una serie di incontri con sindaco e i frati francescani… I frati erano su tutto più a sinistra di mio padre… e il sindaco Pdl ad un certo punto sembrava di Lotta Continua.
 
Ma il vescovo riesce comunque a trionfare: niente spettacolo: non bisogna offendere le convinzioni del popolo, anche se sono sbagliate…
Alla fine, grazie al sindaco Boccali di Perugia si riesce a rappresentare lo spettacolo spostandolo nel capoluogo, di fronte a un’altra stupenda chiesa, anch’essa dedicata a San Francesco.
Realizziamo le riprese ma la Rai si dà uccel di bosco.
E anche gli spettacoli successivi della serie sui pittori non interessano più, nonostante il successo delle precedenti trasmissioni. 
Sinceramente quando Dario ha vinto il Nobel pensavo che le censure fossero finalmente finite.
Invece no.
I ragazzi terribili continuano a essere bastonati.
E alla fin fine va bene così.
Non è difficile essere ribelli a 20 anni, ma se sei considerato ancora un nemico irriducibile dopo gli 80, sei veramente un grandissimo rompicoglioni.
Alla salute cari genitori!
 
Attualmente le trasmissioni realizzate e mai trasmesse da una rete televisiva sono: 
Mistero Buffo (nuova edizione con Franca Rame)
Giotto o non Giotto,
Il Correggio dipingeva appeso al cielo
Ambrogio e l’invenzione di Milano
Dio è nero. Conversazione sul razzismo con Luca Cavalli Sforza
Lezione sull’architettura e il teatro
La vera Storia degli invincibili Seminole con Franca, Dario, Paolo Rossi, Toni Esposito, Modena City Ramblers, Sud Sound System, Sergio Laccona, Mario Pirovano, Jacopo Fo. 
Dario Fo canta le sue canzoni con Fausto Mesolella, i Bandabardò, Marco Zurzolo band, il gruppo A67, Raiz, Ugo Maiorano, Paolo Brancaleoni.
Il ’68, il risotto, il barbera e tutto il resto. Conversazione con Carlo Petrini, fondatore di Sloow Food. 
La nostra storia. Dal Dito nell’Occhio al Premio Nobel e oltre. Video biografia di due guitti pericolosi. 
Per un totale di una ventina di ore di trasmissione che per il momento non vedrete.
 
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[STAMPA] Dario Fo. “Dico perché mi sento attore dilettante e pittore professionista”

[c.s.] Da venerdì 13 luglio avrà inizio nella Repubblica di San Marino, la mostra Dario Fo a San Marino. Nell’antica Terra della Libertà, un grande omaggio dedicato a Dario Fo , con oltre 200 opere pittoriche in un grande allestimento che occuperà tre differenti e prestigiosi spazi espositivi. La Segreteria di Stato per l’Istruzione e la Cultura, la Segreteria di Stato per il Turismo e lo Sport, unitamente alla Fondazione San Marino S.U.M.S – Cassa di Risparmio della Repubblica di San Marino, e a Great Emotions Entertainment, in la collaborazione dell’Ufficio Attività Sociali e Culturali , del Musei di Stato, dell’Ufficio di Stato per il Turismo, celebreranno dunque il noto artista con una mostra dei suoi lavori. Si inizierà appunto venerdì 13 luglio con l’apertura dello spazio di Palazzo S.U.M.S dove sarà possibile vedere esposte le opere più recenti, (monumentali dipinti acrilici) mentre in un secondo momento, (ovvero dal 4 agosto), verranno inaugurate anche le altre due sedi della mostra: gli spazi della Pinacoteca San Francesco (con opere dedicate alla satira della preistoria) e quelli del Teatro Titano ( lavori dedicati alla musica ed al teatro) .
 
Conosciuto prevalentemente quale straordinario uomo di teatro e Premio Nobel per la letteratura nel 1997, Dario Fo, è anche un ottimo pittore: diplomato alla Accademia di Brera nei primi anni 50, ha utilizzato da sempre la pittura come linguaggio espressivo primario, frequentandola ancora prima di approdare al teatro ed alla letteratura.
La mostra “Dario Fo a San Marino”, sarà un’importante occasione per comprendere come la satira espressa tramite la pittura abbia costituito un punto cardine nel linguaggio espressivo di Fo.
 
Il curatore della mostra Felice Cappa commenta la sezione che aprirà al S.U.M.S.: “Fedele alla dimensione narrativa della sua pittura, Fo propone alcuni fondamentali momenti politici della storia italiana degli ultimi anni e dei grandi avvenimenti internazionali dell’era della globalizzazione e della dittatura finanziaria. Sono inoltre documentate: la lunga fase del berlusconismo, la deriva e l’imbarbarimento della politica italiana, gli episodi di corruzione e speculazione edilizia, la mala gestione delle emergenze nei soccorsi alle zone colpite dai terremoti e così via. Questa sezione verrà ad arricchirsi con le opere che saranno terminate nella Bottega d’artista”.
 
Una straordinaria documentazione d’archivio ha consentito inoltre la realizzazione di inediti montaggi video, che verranno proiettati su appositi schermi nelle sedi espositive, attraverso i quali è possibile ricostruire il giusto rapporto tra le opere teatrali e pittoriche e il contesto storico, artistico e sociale che le ha ispirate.
 
Orari mostra dalle 10.00 alle 22.00
Sono previste visite guidare per scuole di ogni ordine e grado, gruppi e comitive.
 
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[STAMPA] Dario Fo e i suoi Misteri Buffi

dario fo E’ sempre un onore essere accanto a un premio Nobel, sentirlo parlare come si parlerebbe in una combriccola di amici. Mi sono avvicinato, gli ho chiesto un autografo e pareva lusingato. Poi mi ha detto che ha un nipote molto preparato che si chiama come me. Il Fo anarchico non si è spento, non è domato e non si è perso tra le rughe dell’età. Quando, durante la conferenza stampa, i gioralisti lo hanno incalzato sulla politica Fo ha allungato il collo per sentire meglio la domanda e è brillato il Maestro capace di rivoltarti e sbatterti a terra con una frase e un sorriso. “Appoggio il primo pronto a dimezzarsi lo stipendio, ma chi lo fa? Nessuno”. Come dargli torto.
 
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