Mio figlio e le sue insicurezze!
Come abbiamo potuto constatare, anche i maschi soffrono.
Io me ne sono resa conto con mio figlio... vedendolo crescere ho potuto osservare tutte le fasi del disastro.
Da ragazzino si innamorava perdutamente ogni quarto d'ora... quasi mai corrisposto.
Poi un giorno viene a casa e mi fa: "Mamma, mi sposerei!" - "Parliamone...". Aveva quindici anni.
Ho sempre cercato di avere confidenza con i miei figli... di parlare con loro, anche di argomenti difficili, delicati, scabrosi... Ho cercato di non commettere l'errore di mia madre. "Parliamone..."
Lei si chiamava Cesira... che non sarebbe niente... è che era una vedova di trentaquattro anni... che, perdipiù, non lo voleva! Il povero ragazzino... un esaurimento nervoso!
Ha cominciato a perdere i capelli, alopecia si chiama, una malattia psicosomatica causata da frustrazioni, insicurezza e angoscia... Se vedete in giro dei ragazzi con i buchi in testa, vi prego siate gentili anche se non li conoscete "Ciao! Come sei carino! Vuoi un caffè!" perché stanno attraversando un periodo molto brutto. Succede anche alle ragazze ma, con i capelli lunghi, i buchi non si notano.
Jacopo: i buchi in testa, l'acne giovanile moltiplicata per centoquarantasette... Magrooo! Una tragedia! Non lo voleva nessuno... che io ero anche disposta a pagare!
Ad un certo punto mi fa: "Mamma, vorrei prepararmi al grande incontro, troverò bene anch'io la mia anima gemella... almeno l'anima cugina... secondo te, posso leggere La rivoluzione sessuale di William Reich?" - "Sì! - se dici no è peggio perché l'avrebbe letto di nascosto - Però guarda che è un libro molto serio... Comunque se non capisci qualche cosa (con voce di testa strozzata) lo chiedi alla mamma... che la mamma ti spiega!"
Che noi mamme ogni tanto diam fuori di testa, quando siamo un po' imbarazzate tiriamo fuori dei toni!
Un giorno, stavo preparando il minestrone... che io ho un bellissimo rapporto con le verdure... Quando mi girano: tac-tac... (mima di tagliare velocemente sedano, carote e patate) Non uso niente di elettrico... preparo il minestrone anche per un mese, lo metto nel freezer... Ero lì che preparavo il mio minestrone, arriva l'innocente col libro in mano e mi fa: "Mamma, come fanno le donne a masturbarsi?". Mi son tagliata un dito!
Che noi, Dario e io, abbiamo spiegato ai nostri figli, con delicatezza e attenzione, l'atto sessuale... come nascono i bambini... incominciando dalle farfalle... e ci sembrava di essere genitori progressisti da 10 e lode... ma di parlare di masturbazione non ci era mai passato per la testa.
"Darioooo! Vieni qua... tuo figlio ti deve parlare!"
Arriva Dario... e sapete cosa ha detto al figlio? "Non sono domande che si fanno ai genitori!" L'avrei sgozzato! Poi ha peggiorato la situazione: "Chiedilo alla tua fidanzata!" che tutto il caseggiato sapeva che lui di fidanzate non ne trovava!
Non ne trovava, nonostante tutti gli sforzi che avevo fatto per farlo diventare un tipo alla Schwarzenegger.
Che noi mamme, quando siamo giovani, passiamo dei pomeriggi da incubo: li portiamo a nuoto, li portiamo a tennis, li portiamo a ballo, a piano... che 'sti pelandroni non han voglia di fare niente! Chissà quante mamme mi capiscono.
Un giorno gli ho detto: "Jacopo tu sei troppo timido, devi prepararti alla vita. Il mondo è cattivo... va bene la dialettica ma..." aveva sei anni!... Insomma l'ho iscritto a judo! 'Sto povero bambino... che proprio non ne aveva voglia... "Forza Jacopo che se ti viene vicino uno con cattive intenzioni... tac!, lo fai volare..."
Dopo dieci giorni ho dovuto tenerlo a casa. Andavo a prenderlo: "Dov'è mio figlio?" era là che volava!
Me l'hanno picchiato tutti... anche le bambine!
Nuoto: non si applicava.
Sci: s'è rotto due gambe il primo giorno... Che nessuno si rompe due gambe insieme! Meno male che non ne aveva tre!
"Cresci rachitico, senza muscoli... non mi interessa! Peggio per te!"
Comunque tutto il male non viene per nuocere, come si dice.
Alla chiamata di leva... quando è arrivata la cartolina rosa... che non so perché la facciano rosa... nera, dovrebbe essere... mancava un mese alla visita e gli ho chiesto "Quanto pesi?... Bene, per un mese tu non mangi!" - "Ma mamma, sono già sottopeso per mio conto... non sto in piedi!" - "Non mi interessa! Se non stai in piedi, siediti! Qui non si mangia!"
L'ho accompagnato io, al distretto militare di Como, sorreggendolo per le spalle... se lo lasciavo andare cadeva per terra... L'ho passato nelle mani dei medici... e me ne sono uscita dalla caserma che piangevo come una fontana.
Dio mio, avesse fatto il militare sarebbe sicuramente morto.
La diagnosi è stata fantastica: 1,87... 49 chili. Denutrizione organica.
Riformato. Evviva!
Abbiamo fatto una festa... un gran pranzo... che lui mangiava e vomitava tutto. Non era più abituato, poverino.
Avrete capito che Jacopo, durante l'adolescenza era sessualmente infelice. Poi un giorno vien da me - al padre non ha chiesto più niente! - e mi fa: "Mamma soffro di eiaculazione precoce!". Che, lo sapete, quasi tutti i ragazzi hanno questo problema. Anche alcuni adulti, io lo so per certo!
Non sapevo come consigliarlo... poi... amor di mamma, nelle mie notti insonni, ho elaborato un sistema che mi sembrava potesse funzionare: la matematica.
"La matematica, mamma?"
"Sì, la matematica. È la tua salvezza! Tutto il segreto sta nel distrarsi... Tu inizi a far l'amore e subito ti allontani col cervello... fai dei conti complicati: 7 per 9 diviso 5 moltiplicato 22... Vedrai che ce la farai!"
"Va bene mamma, provo."
Il giorno del grande incontro tutta la famiglia: "Coraggio Jacopo! Forza! Torna vincitore!".
Torna: "Com'è andata?" - " 7 per 9... Ho finito, mamma!".
Questo applauso sono tutti gli eiaculatori precoci!
Poi, da sé solo... lui è un creativo, ha elaborato e sperimentato un'altro sistema: "Mamma è trovato un sistema straordinario: quando sento che mi sto eccitando troppo, contraggo con tutte le mie forze i muscoli del basso ventre... e resisto! Mamma, resisto!".
Gli è venuta una cistite!!
Oltretutto era il periodo del femminismo... le ragazze esageravano e se uno si azzardava ad avere l'eiaculazione precoce s'incavolavano moltissimo e gli urlavano nelle orecchie: "Sei uno sporco maschio sciovinista!"... e glielo schiaffeggiavano. Che mio figlio aveva il prepuzio sempre rosso!
I ragazzi in manifestazione (coprendosi con le mani il basso ventre, canta:) "Avanti oh popolo..." (mima di marciare).
Poi finalmente ha trovato una ragazza gentile... che sapeva quasi tutto sul sesso e con delicatezza gli ha fatto capire che il rapporto sessuale non è come "Giochi senza frontiere"... Che se arrivi primo... non hai un premio, anzi ti dicono "Scemo!"... e me lo ha salvato.
A Jacopo, una volta superato questo problema, guadagnato i tempi giusti, i capelli sono cresciuti, l'acne è sparita... era proprio un bel ragazzino. Solo che in casa si dava delle arie tremende! Non si poteva parlare di sesso... Sapeva tutto lui... insomma, ce l'aveva soltanto lui!
Un giorno, aveva un sedici anni... noi, io e Dario, dovevamo partire in tournée... con questo mestiere bizzarro... i figli ci hanno spesso seguiti, ma crescendo era sempre più difficile per via della scuola. Dovevamo partire e lui sarebbe rimasto con la nonna del sedere-davanti-sedere di dietro e le sorelline. In quel periodo, lui stava con una ragazzina... dichiaratamente vergine... avevo capito che qualche traffichino lo facevano, ero un po' preoccupata: "Jacopo!! Vieni in bagno che ti devo parlare!"... che io sempre ricevo lì! Io seduta sul water, Jacopo sul bidé. "Sta attento Jacopo, non fare sciocchezze... questa ragazzina sicuramente è vergine!" E lui: "Ma mamma... so benissimo quello che devo fare!" - "Come sarebbe a dire? Che cosa fai?!"
"Faccio soltanto... - un po' d'imbarazzo, perché c'è confidenza, ma rispetto, ché io sono la mamma - faccio soltanto... il chiavino."
"Cos'è?"
"L'ho imparato dai miei amici adulti... Ne metto dentro solo un pezzettino..."
"Sei scemo! Come un pezzettino? Come fai poi a fermarti? Cosa fai? Lo misuri prima? Ci metti un cordino col campanello? Un pezzettino! Ma lo sai o no che l'imene è all'inizio del sesso femminile..." - "Ma no mamma! L'imene è un po' più su." - "Ma come sarebbe a dire? L'imene è all'inizio del sesso!" - "Ma no, mamma... è almeno due centimetri più su!" - "Vuoi saperne più di me?"
E lui mi fa "Non ti ricordi più..." Che mi sono anche arrabbiata.
"Va bene. Telefono al dottore... voglio partire tranquilla!"
Telefono, lui non c'è... mi risponde la moglie... Jole, una signora come la mia mamma... Senza riflettere, agitata com'ero: "Ciao Jole... dov'è l'imene?".
Un silenzio dall'altra parte... "L'ho uccisa!" mi sono detta. Poi, con una voce tremolante mi fa: "Inteso come fiume?" - "Scusa, scusa... telefonerò più tardi.".
Ho detto a mio figlio: "Sai dove vado io ad informarmi dov'è l'imene? Vado alla sezione del mio partito - allora ero ancora iscritta al Partito Comunista - vado nella mia sezione... ché il mio Partito Comunista mi dirà ben dov'è l'imene!". (Al pubblico) Perché ridete?... Avevo molta fiducia nel mio partito. A parte che se il Pci, a suo tempo, avesse parlato un po' più di imene e un po' meno di svolte... non saremmo arrivati dove siamo arrivati adesso!
Faccio tutta la strada di corsa... parlavo da sola come i matti: "Perché l'imene... lo so io dov'è l'imene... quello stupido di un bambino..."
Spalanco la porta della nostra sezione: c'era la compagna Giovanna che faceva i conti... sempre in rosso... Io, agitata com'ero: "Giovanna!... Dov'è l'imene?!". Mi guarda un attimo poi mi fa: "È andato di là!".
Aveva capito "Imerio"... il primo compagno dissidente della nostra sezione.
Poi, la sera, quando ho parlato col mio dottore: "Alla tua età vuoi ancora sapere dov'è l'imene?... Comunque ha ragione tuo figlio, l'imene è un po' più su.".
Lo dico... perché ci fosse presente qualche ragazzo che volesse mettere in atto questo... chiavino... State attenti! Fermarvi in tempo! Ricordatevi che il vostro sesso... non ha le spalle... Metteteci un bullone!
Insomma c'è una grande disinformazione intorno all'argomento. E in più affrontiamo il problema con agitazione e angoscia. Calma! Ci vuole calma!