2012
Piove… governo ladro! di Franca Rame con la collaborazione di Bianca Bertolissi
AVVOCATI E MEDICI FANO IL BOTTO
Tra i parlamentari più ricchi spiccano gli avvocati:
Donato Bruno, patrocinante in Cassazione, con un reddito imponibile secondo solo a Silvio Berlusconi e Antonio Angelucci: 1 milione e 751 mila euro.
Giulia Bongiorno guadagna 1.720.936 euro, Giuseppe Consolo 1 milione 630 mila euro, Maurizio Paniz 1.482.270 euro,
Niccolò Ghedini 993.901 avvocato di Berlusconi
Piero Longo che dichiara avvocato di Berlusconi
656.292.
Mario Monti, Presidente del Consiglio, ha dichiarato €,1.513.030
il suo predecessore (Silvio) ne ha dichiarati invece 48.
I doppiolavoristi del parlamento non sentono la crisi, occupano quasi la metà degli scranni tra Montecitorio e Palazzo Madama. Oltre ad essere tra i più assenteisti per poter esercitare la seconda professione:
la palma d’oro del fannullone la vince Antonio Gaglione ex Pd ora al gruppo misto col 93,3% di assenze, eppure Gaglione continua a percepire lo stipendio statale oltre al suo da medico che lo porta a guadagnare in totale 579.219 euro.
“L’Italia dei Valori è sta sempre contraria a doppi incarichi e doppi lavori” ha spiegato l’onorevole Antonio di Pietro. “Basta ai doppi e tripli incarichi e basta con coloro che continuano a svolgere le loro professioni pur essendo in Parlamento, come gli avvocati, i commercialisti, i lobbysti di ogni genere che fanno a deputati gli interessi loro e dei loro clienti.”
In America se sei un parlamentare non puoi svolgere la professione di avvocato. In più i membri del Congresso possono percepire redditi ulteriori non superiori al 15% dell’indennità parlamentare. Insomma se l’indennità è 100.000 si può arrivare massimo a 115.000.
20 MARZO 2012
fonte: IL FATTO QUOTIDIANO
GLI SMEMORATI: di Franca Rame con la collaborazione di Bianca Bertolissi
La trasparenza è arrivata con un mese di ritardo nelle dichiarazioni patrimoniali di ministri e sottosegretari:
-Vittorio Grilli, viceministro dell’Economia, aveva pubblicato solo la previsione per il 2012 (197mila euro) e scordato invece i 626.577 euro che ha portato a casa da direttore generale del Tesoro nel 2011.
-Anna Maria Cancellieri, ministro dell’Interno, sul sito del governo ha previsto i 183 mila che guadagnerà quest’anno e non i 305 mila dichiarati da prefetto nel 2010.
-Lorenzo Ornaghi da rettore dell’Università Cattolica ha incassato 209 mila euro ma a febbraio ha preferito far sapere solo dei 194 mila che guadagna ora che è ministro beni culturali.
-Michel Martone, cattedra a Teramo e consulenze varie per 134 mila euro nel 2010, 188 mila invece adesso che fa il vice di Elsa Fornero al lavoro.
-Gudo Improta, palazzinaro del governo, nel 2010 dichiarava beni immobili per 11 pagine, e il patrimonio comunicato al Fisco è di 249 mila euro a cui andrà sommato quello da sottosegretario alle Infrastrutture (non pervenuto).
-Gianluigi Magri, sottosegretario alla difesa, ha fatto sapere solo le previsioni sull’anno in corso (188mila) mentre ha lasciato perdere i 424 del 2010.
-Filippo Milone, collega di Magri, 188 mila euro mentre prima il reddito era 217.061.
-Gianfanco Polillo: per lui o stipendio da sottosegretario sfiora ii 200 mila euro, nel 2010 ne portò a casa 363.
20 marzo 2012
fonte: il FATTO QUOTIDIANO
[VIDEO] Piero Sciotto recita due canzoni di Mogol/Battisti
Ecco ora sto sorridendo fuori orario...
Donne, quei “no” pagati con la vita
[STAMPA] Appello contro gli sgomberi dei campi nomadi: raccolte 1200 firme
Le Nazioni Unite richiamano l'Italia per gli sgomberi delle comunità rom. Anche il Premio Nobel Dario Fo, insieme a numerosi intellettuali, firma l'appello lanciato dall'Associazione 21 luglio contro gli sgomberi a Roma
Il 16 novembre 2011 il Consiglio di Stato (sentenza n. 6050) ha dichiarato l'illegittimità del Decreto Emergenza Nomadi e conseguentemente di tutti gli atti commissariali derivati; nel gennaio 2012, l'Associazione 21 luglio e il Centro Europeo per i Diritti dei Rom, hanno presentato al Comitato per l'Eliminazione della Discriminazione Razziale delle Nazioni Unite (CERD), un rapporto congiunto nel quale veniva segnalato come le autorità italiane nazionali e locali abbiano «sistematicamente violato il diritto all'alloggio nelle procedure di sgombero che hanno coinvolto le famiglie rom".
Donazione PC al Tribunale dei Minori di Milano
[STAMPA] "Dario Fo a Milano" - rassegna stampa 2°parte
[STAMPA] "Dario Fo a Milano" - rassegna stampa 1°parte
[STAMPA] Dopo 15 anni dal Nobel, Dario Fo è festeggiato a Milano
Con la nuova amministrazione civica si supplisce a un meritato riconoscimento
Il progetto d'allestimento è di Domenico Nicolamarino
Catalogo: Edizioni Gabriele Mazzotta
lunedì 12,30 19,30
martedì/mercoledì/venerdì/domenica 9,30 19,30
giovedì/sabato 9,30 22,30
9 € intero
7,50 ridotto
4,50 ridotto speciale
Tel. 02 54913
fonte: newsfood.com
[STAMPA] Lettera aperta a Pier Luigi Bersani
Il motivo che mi ha mosso a scrivere questa lettera è conseguente alle sue dichiarazioni rivolte al segretario del Pdl Alfano: “Scopre l’occupazione per non parlare di tv e corruzione”. Il punto, a mio avviso, non è questionare su cosa farebbero Pdl e Lega a riguardo (questo già lo sappiamo e lo abbiamo sperimentato in anni di governo di centro-destra: assolutamente nulla di positivo per i cittadini!). Credo che la questione sia un’altra: cosa il Partito Democratico ha fatto e intende fare per la questione lavoro, ma non solo!
Cicerone
"Impossibile, ma vero!" - il nuovo spettacolo di Jacopo Fo
Teatro La Fenice, inizio ore 21. Info e prenotazioni: 071.7930842 – 335.1776042 - [email protected]
[STAMPA] A Palazzo Reale di Milano “Lazzi, sberleffi, dipinti”: bottega d’artista, mostra ed eventi di e con Dario Fo
Dopo la settimana di anteprima, la “Bottega d’artista” riaprirà all’interno dell’esposizione come parte integrante del percorso.
Il curatore della mostra Felice Cappa commenta così questa sezione della mostra: “Fedele alla dimensione narrativa della sua pittura, Fo propone alcuni fondamentali momenti politici della storia italiana degli ultimi anni e dei grandi avvenimenti internazionali dell’era della globalizzazione e della dittatura finanziaria. Sono inoltre documentate: la lunga fase del berlusconismo, la deriva e l’imbarbarimento della politica italiana, gli episodi di corruzione e speculazione edilizia, la mala gestione delle emergenze nei soccorsi alle zone colpite dai terremoti e così via. Questa sezione verrà ad arricchirsi con le opere che saranno terminate nella Bottega d’artista”.
[STAMPA] Franca Rame: Questo 8 marzo
«Che se resti incinta, per esempio, perdi il posto di lavoro e le leggi lo permettono: la legge sul divieto delle dimissioni in bianco è stata cancellata. La crisi chiude le fabbriche e le prime licenziate sono le donne. Se vado a fare la spesa sono assalita dall’angoscia perché i supermercati sono pieni di donne anziane che guardano i prezzi e fanno i conti con i centesimi per poter fare la spesa. Questo governo mi aveva dato grandi speranze, ma ha penalizzato i pensionati e le fasce più deboli. Non so più che pensare».
«Quando ero senatrice prendevo quindicimila euro al mese. Una cifra enorme. Al mio tempo si lavorava sette ore la settimana, il mercoledì, ed eravamo in pochi a essere presenti. Inoltre, avevamo ben cinquemila euro per pagare gli assistenti, ma io ero l’unica ad avere un collaboratore messo in regola. Che dire quindi? Abbiamo politici che delinquono senza problemi e lo fanno da decenni. Se non si arrestano questi privilegi si rischia di andare alla deriva come la Grecia. Tutto questo si ripercuote su donne, bambini e anziani per primi».
«Di quale libertà sessuale parliamo? Di quella della Tv di Berlusconi? Quella si chiama prostituzione, la vera libertà sessuale è una cosa interiore. Ancora oggi una ragazza se rimane incinta ha problemi con la famiglia; l’aborto resta un problema e non se ne parla. Serve una vera educazione sessuale nelle scuole, ma non ci sono fondi. Ho tre figli e ho fatto abbastanza esperienza. Ancora oggi è difficile, come ieri, parlare di sesso con le ragazzine e informarle».
«Oggi, alla mia età, posso dire che sto cercando di terminare le cose della mia vita lasciate in sospeso, come una biografia che sto scrivendo – diciamo – per non lasciare niente al vuoto. Ma quello che vorrei continuare a dire alle donne, anche dopo la mia morte, è di non perdere mai il rispetto di se stesse, di avere dignità. Sempre. Ripensando alla mia vita non ho mai permesso che mi si mancasse di rispetto».
«L’altro giorno alla trasmissione di Santoro ho sentito la storia di una madre che non aveva i soldi per pagare la retta del figlio e l’ho cercata per darle un aiuto. Ma non è certo questa la soluzione dei problemi. Il rispetto nasce da noi, ma deve anche esserci riconosciuto. Spesso penso alle persone che ho conosciuto nella mia vita e alle donne che ho incontrato in tanti anni. Credo che il momento sia molto brutto oggi, e non solo per noi donne. Noi donne anziane, però, abbiamo una missione: continuare a dialogare con le giovani per non lasciarle sole. Una speranza ancora c’è».