basta con gli sprechi!

 Cari amici, sto creando un'associazione di sostegno alle vittime dell'uranio impoverito, con lo scopo di provvedere all'assistenza e alla diffusione della conoscenza del problema. Spero aderirete in tanti! Franca

 

 

 

 


Commenti

No, ma voglio condividere insieme a voi tutti, gioie e dolori.

Io ho sempre parlato chiaro,
i miei post NON potevano essere frantisi.

Questo è l'ultimo:
------------------------------
Cia' dai non montiamoci la testa.
Prima dobbiamo riuscirci.

Non voglio scoraggiarvi ma ci vogliono circa 80000 adesioni.

E forse qualcuna in più. Andiamo a toccare i poteri forti dei ex DS.

Comunque le e-mail girano velocemente.

Un abbraccio a tutti.

E SOPRATUTTO A FRANCA.
SENZA IL SUO SITO NON CI SAREMMO RITROVATI.
CONOSCIUTI.
AVEVAMO UN RIFERIMENTO SICURO.
PER QUESTO LA RINGRAZIAMO.

E CON LEI LA SUA FAMIGLIA.

Una volta avevo proposto che DARIO prendesse il posto di E.BIAGI.

Speriamo di riuscirci.

-----------------------

Gufo Triste se sicuro che è tutto ok ?
Perchè non corripondi alla persona che conosco per telefono ???

Cara una donna. Sto a mangia un piatto ...di fusilli !!!

Non scherzo. E' vero.

Mi vanno di traverso.

Dopo mangiato mettiamo giù il testo: in pratica diciamo che FAREMO VERBALIZZARE DAL PRESIDENTE DEL SEGGIO CHE NOI NON VOTIAMO DS PERCHE' - in PRATICA - SI PRESENTA D'ALEMA. In una qualsiasi lista, di tutt'ITALIA.

Come diceva qualcuno: ISOLE COMPRESE !!!

Buon appetito....

Ma perché parli di te come se fossi una comitiva?

Bravi mettete giù quel che volete e speditelo a chi volete, ma evitate di intasare il blog con i vostri desiderata

Ma in quanti so'??????????????

Me sa che me so' perso quarcosa su ste paggine

xxx x
x!!!

Cia' dai non montiamoci la testa.
Prima dobbiamo riuscirci.

Non voglio scoraggiarvi ma ci vogliono circa 80000 adesioni.

E forse qualcuna in più. Andiamo a toccare i poteri forti dei ex DS.

Comunque le e-mail girano velocemente.

Un abbraccio a tutti.

E SOPRATUTTO A FRANCA.
SENZA IL SUO SITO NON CI SAREMMO RITROVATI.
CONOSCIUTI.
AVEVAMO UN RIFERIMENTO SICURO.
PER QUESTO LA RINGRAZIAMO.

E CON LEI LA SUA FAMIGLIA.

Una volta avevo proposto che DARIO prendesse il posto di E.BIAGI.

Speriamo di riuscirci.

Cristiana, ma vaff..!!!

Un abbraccio.

Sei un tesoro.

Se volete la mia e-mail per strangolarmi con comodo per la mia ultima richiesta: [email protected].

**Baciottolo**

PS: discorso valido per chiunque voglia strangolarmi oppure scrivermi

http://www.ansa.it/opencms/export/site/notizie/rubriche/altrenotizie/vis...
8 MARZO: PER I 100 ANNI LE DONNE TORNANO IN PIAZZA
di Agnese Malatesta

E' l'anno dei cortei. L'8 marzo 2008 si preannuncia - novità rispetto agli ultimi anni - più pubblico che privato: le donne ritornano nelle piazze, seppure separate fra loro. Riparte comunque la mobilitazione, con un fermento che ricorda quello degli anni del femminismo attivo. Allora ragazze e signore sfilavano per le strade rivendicando nuovi diritti al femminile, oggi lo fanno per tutelare i diritti acquisiti, la 194, l'autodeterminazione delle scelte. Ma non solo.

E' così che se la Festa della donna, giunta al centesimo anniversario, sembrava ormai vecchia ed obsoleta si scopre ringiovanita e dà appuntamento a Roma per l'8 marzo. Due gli eventi di piazza significativi. Uno organizzato dai sindacati confederali, l'altro dai movimenti femministi.

Per sabato 8 marzo Cgil, Cisl e Uil hanno organizzato una manifestazione nazionale, partenza alle 14 da Piazza Bocca della Verità, arrivo a Piazza Navona. Vi parteciperà il ministro per i diritti e le pari opportunità Barbara Pollastrini, nonché i tre leader sindacali Guglielmo Epifani, Raffaele Bonanni, Luigi Angeletti. Le parole d'ordine volute dai sindacati a sostegno dell'iniziativa collocano i diritti delle donne in un contesto economico positivo. Quattro i concetti che motivano il corteo: sviluppo, lavoro, qualità della vita, libertà di scelta.

Da questa manifestazione - dove è attesa un massiccia presenza di lavoratrici, precarie, pensionate, immigrate, studentesse - prendono le distanze le femministe che rivendicano invece iniziative proprie ed autonome, di donne fra donne. Come l'Assemblea nazionale femminista e lesbica che ha deciso, in un continuum con la manifestazione del 24 novembre scorso contro la violenza sessuale, di organizzare localmente dei cortei. A Roma, l'Assemblea romana di questo movimento ha programmato un corteo per venerdì 7 marzo, alle 18, a Piazza Navona.

La data è quella emblematica dello stupro subito da una donna nella capitale 20 anni fa, Marinella. Più circostanziata la piattaforma di questa iniziativa: "diciamo basta a chi strumentalizza l'aborto e la procreazione per produrre consensi e per fare campagna elettorale e che vuole ridurre le donne a semplici contenitori per la riproduzione della vita, svuotandole della loro capacità di scelta, privandole del diritto di decidere sul loro corpo. Non ci stancheremo mai di rivendicare il nostro diritto di scegliere, né di denunciare la violenza che ogni donna è costretta a subire tra le mura di casa, e di lottare per la nostra libertà e la nostra autodeterminazione".

Aderisce a questo corteo anche il movimento femminista che ruota intorno alla Casa internazionale delle donne di Roma che ha inviato una lettera alle "amiche" del sindacato per spiegare la non adesione ed in cui rivendica l'autonomia delle donne, al di là dei partiti e dei sindacati. Accanto alle numerose iniziative locali, anche quest'anno la Celebrazione ufficiale dell'8 marzo avverrà al Quirinale, alla presenza del Capo dello Stato Giorgio Napolitano.

Accanto alle numerose iniziative locali, anche quest'anno la Celebrazione ufficiale dell'8 marzo avverrà al Quirinale, alla presenza del Capo dello Stato Giorgio Napolitano. Per le donne che vorranno ritagliarsi uno spazio dedicato all'arte potranno entrare gratis nei musei.

Nel giorno che precede il termine ultimo per la presentazione delle liste testi del processo al crac Parmalat, definito lo scandalo finanziario del secolo, la difesa dell'ex patron Calisto Tanzi, l'uomo che a sentire uno dei suoi legali, Fabio Belloni, resta "l'epicentro di tutta la vicenda", si presenta nella cancelleria del Tribunale di Parma con un elenco poderoso di persone che vorrebbe chiamare a testimoniare in aula: 33.550 nomi suddivisi in tre tomi poderosi e ingombranti. Molti di più di quanti ne possa contenere lo stadio Tardini in cui Tanzi si divertì da patron del Parma. Per la stragrande maggioranza si tratta dei risparmiatori che, dopo essere rimasti vittime dei ‘bond truffa' della multinazionale di Collecchio, si sono costituiti parte civile nella fase dell'udienza preliminare. Tanzi, quindi, intende chiamare sul banco dei testimoni le principali vittime del colossale crac del 2003. Cos'é, una provocazione?, chiedono i cronisti all'avvocato Belloni reduce dalle pratiche in cancelleria. "Non è una provocazione", precisa il legale, ma una necessità dovuta alla volontà di spiegare il crac Parmalat "partendo dal fenomeno della raccolta e collocazione dei bond del gruppo". Nel mirino dell'ex patron ci sono le banche. "Cominciamo a capire chi come dove ha provocato l'afflusso di denaro nelle casse di Parmalat e come in seguito si arriverà al passivo di 14 miliardi di euro - ha aggiunto Belloni, che con Gianpiero Biancolella e Filippo Sgubbi compone il collegio difensivo di Calisto Tanzi -. L'ipotesi di reato relativa alla bancarotta può essere capita solo spiegando come questa massa di denaro con il tempo si è trasformata". Tra i 33.550 testi, una cinquantina, se saranno ammessi, dovranno presentarsi in aula accompagnati da un legale perché indagati in inchieste connesse alla bancarotta Parmalat, come i "filoni" d'indagine aperti sulle banche italiane ed estere, oppure perché già imputati in procedimenti "paralleli" a quello principale. Una cinquantina di persone in tutto. Tra questi ultimi c'é il presidente di Capitalia Cesare Geronzi, imputato di concorso in bancarotta e usura nell'ambito dei procedimenti nati dalle inchieste Ciappazzi e Eurolat. Nella lunga lista non hanno trovato spazio i figli di Tanzi, Stefano e Francesca (hanno entrambi patteggiato in fase di udienza preliminare: 4 anni e 10 mesi lui, 3 anni e 5 mesi lei), perché ritenuti - spiega Belloni - "quarte linee rispetto al padre che resta epicentro di tutta la vicenda". Anche la Procura di Parma ha depositato la propria lista testi per il processo che partirà il 14 marzo nel centro congressi dell'Auditorium Paganini: 247 persone tra imputati in reati connessi alla bancarotta Parmalat e, persino, qualche ex dipendente dell'azienda. Ed è proprio indirizzata alla Procura, da sempre avversa all'idea di un maxiprocesso Parmalat, l'ultima battuta dell'avvocato Belloni sul processo "spezzatino", diviso cioé in più procedimenti separati: "Questa eventualità - ha detto - potrebbe portare alla formazione di tante verità diverse" e impedire una "lettura unitaria del crac".

La Repubblica SABATO, 08 MARZO 2008

Lavoro e 194, l´8 marzo torna in piazza

Corteo di Cgil, Cisl e Uil. E Ferrara manifesta con lo slogan "musica e vagiti"

Studentesse contestano alla Sapienza il direttore del Secolo
MARINA CAVALLIERI
ROMA - Cortei, presidi, sit in: non sarà un 8 marzo rituale quello di oggi, ci saranno più slogan che mimose a scandire una giornata tornata inquieta. Un po´ ovunque, in ogni città, sono previste iniziative, e dal lavoro alla legge 194 anche la celebrazione più rassicurante si tinge di lotta e di polemica. Dopo oltre venti anni dall´ultimo appuntamento unitario, le donne dei sindacati confederali manifestano a Roma. «Le nostre parole d´ordine saranno sviluppo, lavoro, qualità della vita, libertà di scelta», dice Aitanga Giraldi, responsabile per le politiche femminili della Cgil. Dopo tanto parlare in questi giorni di aborti, feti e ideologie, le donne che organizzano la manifestazione vogliono portare di nuovo al centro dell´attenzione la precarietà, le differenze salariali, la cura della famiglia, gli orari della città.
Temi che attraversano la vita quotidiana, rimossi dal dibattito elettorale e dalla scena mediatica. «A sentire i discorsi degli ultimi tempi sembra che alle donne interessi solo abortire, non è così, non siamo delle sconsiderate». L´appuntamento di Cgil, Cisl e Uil è alle 14 in piazza Bocca della Verità, da dove partirà il corteo diretto a piazza Navona.
Un palco al femminile accoglierà le testimonianze di precarie, studentesse, lavoratrici e pensionate. Attese anche una sindacalista indiana e una birmana. Gli unici uomini a intervenire saranno i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Guglielmo Epifani, Raffaele Bonanni, Luigi Angeletti. Tra le adesioni all´iniziativa sindacale, quelle delle ministre Barbara Pollastrini e Livia Turco, della capogruppo al Senato Anna Finocchiaro, delle donne della sinistra Arcobaleno, del Partito Democratico, della Commissione Pari Opportunità della Fnsi, della Federconsumatori.
Poco distante, a Piazza Farnese, si terrà la manifestazione indetta dalla lista pro-life voluta da Giuliano Ferrara a favore della moratoria per l´aborto. Il neomovimento per la tutela del concepito, che ha tra i suoi obiettivi politici l´obbligo di seppellire tutti i feti abortiti sul territorio nazionale, ammette che l´appuntamento «è una provocazione forte». «Ma noi vogliamo fare una grande festa», spiega Olimpia Tarzia, «per ricordare le donne che vivono nel silenzio questo dramma e che oggi hanno l´occasione di celebrare la vita». Quindi, «musica (canta Ferretti Giovanni Lindo, ex leader della band di estrema sinistra Cccp) e vagiti». Di fatto è il via alla campagna elettorale della lista "Aborto? No grazie. Per la moratoria con Giuliano Ferrara".
Se la battaglia pro-life raccoglie simpatie nella destra e anche tra i teodem, la manifestazione di oggi non attira. «Si tratta di manifestazioni elettorali, e allora ciascuno fa le proprie», taglia corto Giorgia Meloni di An. Guerra di piazze ma l´8 marzo era iniziato già da ieri. A Roma nel pomeriggio avevano sfilato in corteo centinaia di donne unite dallo slogan «Tra la festa, il rito, il silenzio scegliamo la lotta». «Abbiamo deciso di scendere in piazza - hanno spiegato le organizzatrici dell´Assemblea romana lesbiche e femministe - per avere più visibilità». Una manifestazione in difesa della legge sull´aborto e contro la violenza maschile in famiglia. Il corteo si è svolto nel ventennale dello stupro di Marinella Cammarata, una ragazza che vide i suoi violentatori tornare in libertà. E sempre ieri, all´università la Sapienza, risse e scontri verbali. Il direttore del Secolo d´Italia, Luciano Lanna, intervenuto ad una tavola rotonda organizzata da Azione universitaria, è stato contestato da alcuni gruppi di studentesse. Aggredito «con sputi», ha denunciato il giornalista, «provocate da un saluto fascista» hanno ribadito le contestatrici.

Ho capito g..a cosa stai facendo. Quando sarà aumentato l'indice ?

Ieri ho sentito la Polizia Postale...mi ha ......... se ho le prove.

Gliele porto ?

Proprio vero, non si finisce mai di conoscere il buio mentale.

Quando la finiamo di ridicolizzare questo spazio?
Quando la finiamo di ridicolizzare chi ci ospita?
Quando la finiamo di ridicolizzare tutto ciò che di buono è scritto in queste pagine?

Quando la finiamo di ridicolizzarci tutti quanti?

Non è uno spreco questo?

Diamine, i bambini dell'asilo hanno molto da insegnarci.

Vi invito a fare coscienza di quel che si legge su queste pagine in questi ultimi giorni, cercando di finirla di continuare a ridicolizzare chi ci sta ospitando.

xxx (niente da aggiungere al titolo)

Senti GT
piuttosto de startela a remenà col passato, lassa perde, e damme na mano.

Caro Gufo (non voglio più chiamarti Triste, sono stufo di chiamarTi così) Ho cercato di telefonarTi, ti ho inviato un SMS.
Ascolta un consiglio, se vuoi vivere la vita con dignità come Tu desideri, non devi continuare a ripensare a cosa avresti dovuto fare. E' un modo sbagliatissimo di affrontare il presente. E il presente lo devi vivere, devi fare, poi piano piano, Ti sentirai meglio, quando ti accorgerai che TU non sei di meno di nessun altro. E ti vorrai più bene.

Comincia a chiamarmi. Sai che non mi accanisco contro i Gufetti, già e' successo con quello che mi è sceso dal camino, figuriamoci con Te. Dovresti trattarTi come fa un Gufo con il Suo Gufetto. Tu in questo momento dovresti fare il Gufo Padre di te stesso, Gufetto figlio, anche quando il figlio sbaglia e - per ora - non ha capito bene perché e' successo. Per adesso devi guardare avanti. Ho bisogno di un Tuo aiuto. Anch'io sono un gufetto alle volte. Ti aspetto.

Un abbraccio.
Luigi Fusi.

DA Liberacittadinanza:
http://www.liberacittadinanza.it/menunew/lettere/esselunga80308

UN MESSAGGIO ALLA DIREZIONE DELLA ESSELUNGA
di: GC.UnitiConDarioFo

In riferimento alla aggressione di una lavoratrice della Esselunga, inviamo alla Direzione un messaggio:

Spett. Direzione Esselunga,
in riferimento alla aggressione di una vs lavoratrice e, più in generale, all’atteggiamento della Direzione della catena nei confronti dei lavoratori, esprimiamo la più grande indignazione per l’accaduto, vi chiediamo di esprimere ufficialmente solidarietà nei confronti della lavoratrice aggredita, vi chiediamo di prendere i più severi provvedimenti nei confronti degli aggressori, vi chiediamo di rivedere il vs atteggiamento nelle relazioni con i vs lavoratori.

Sospendiamo gli acquisti nei vs supermercati in attesa di una vs chiara e inequivocabile solidarietà con la lavoratrice vittima dell’aggressione.

(nome e cognome)

Per spedirlo a Esselunga: entrare nel sito www.esselunga.it nella home page appena sotto il titolo trovate una casella «parla con noi» cliccare e compilare il modulo che trovate sotto il numero verde inserite il codice che vi apparirà in basso e inviate.

... l'ho inviata.

grazie, ottima iniziativa

L'ho faccio subito.
Antonella

... menti contorte... chissà cosa avevate pensato... intendevo questo.


Provvedimento di scarcerazione per Monica Iacoangeli, la donna di 27 anni che giovedì sera ha investito e ucciso a Tor San Lorenzo, vicino a Roma, Batute Oueslati, una ragazza di 13 anni che stava attraversando la strada.

La Iacoangeli, a cui è stata notificata la decisione intorno alle 13 nel carcere romano di Rebibbia, dovrà però firmare ogni giorno il registro dei sorvegliati presso la locale stazione dei carabinieri. La donna è accusata di omicidio colposo e omissione di soccorso.

La Repubblica 10/03/2008

Possibile che non si può equiparare questi delitti, perché tali sono, ad omicidio volontario?

Se uno guida da pazzi oppure in stato di ebrezza, è cosciente di quel che sta facendo.

Forse sa solo di essere ubriaco o di divertirsi a guidare da pazzo e non dà il minimo peso alle conseguenze di quello che fa.
In ogni caso è un irresponsabile e come tale dovrebbe stare in un OPG o in galera se gli rimane un barlume di coscienza. Comunque non in giro a far danni.

p.s. non è che quello che hai letto...consigli della Chiesa sulle pratiche della generazione spontanea ...ti ha generato qualche confusione?

Nessuna confusione, sono così al naturale.

Prima che venissero quelli der passo dell'oca a marcia' pe' le strade de Roma, a fianco dell'Anfiteatro Flavio c'erano tutti prati co le rovine de quella che era l'eterna signora der monno. 'N mezzo a quei ruderi, prima che li' preti li saccheggiassero, ce trovavi de tutto e de ppiù, ma na' cosa te sarta all'occhi puro mo' quanno arivi li, è 'n'arco tutto bianco, granne granne: l'Arco de Costantino.
St'arco è tutto scorpito de le nobili gesta de' sto granne condottiero e puro 'mperatore.
Sti giorni me lo so' guardato e me so chiesto: ma ce starà quarched'uno che se distingue da tutti l'artri che se merita na' cosa der genere?

nobile condottiero?
bisognerebbe che la storia la scrivessero gli sconfitti
forse si perderebbe molta della nobiltà millantata

era un invasore violento e predatore
definirlo "nobile" ha portato allo status quo

p.s. costantino è solo un esempio

sor.riso

LA CHIESA ALL'ATTACCO, LA POLITICA ARRETRA
di: Giuseppe Governanti - www.Governanti.blogspot.com

Il cardinale Bertone, mentre si apprestava a ritornare in Italia, ancora a Baku, è entrato a gamba tesa nella politica italiana, con toni a dir poco intimidatori (con questi politici si può permettere di tutto e di più!): «Ritornando mi tufferò di nuovo anche nei problemi italiani e vedrò se i cattolici stanno emergendo a sinistra, al centro, a destra. E se i valori cristiani sono veramente supportati da un vero impegno».

Verficherà, quindi, se «i leader dei vari schieramenti mettono in atto il rispetto promesso ai valori cristiani».
Nessun politico, di nessuno schieramento, ha reagito ad un atto d’intromissione e d’arroganza.
Nonostante la gerarchia ecclesiastica si sia schierata apertamente con l’UDC di Casini, defensor fidei e sostenitore della famiglia (anzi, delle famiglie), gli accattoni di sacrestia hanno permesso (o hanno preteso che…) a Ruini di spalmare un pò di candidati sicuri nelle liste del PD e del PDL.

Ciò, ovviamente, permetterà una forte presenza trasversale cattolica nel parlamento, idonea a portare avanti o a fermare qualsiasi proposta riguardante i principi irrinunciabili ma oscurantisti di una chiesa tanto arrogante e chiusa quanto inetti e imbelli sono i politici nostrani, pagati profumatamente, tra l’altro, da tutti i cittadini italiani, anche da quelli che hanno bisogno di vedere regolate le loro attese in merito ai cosiddetti problemi eticamente sensibili.

Così la CEI, per bocca del suo presidente Bagnasco, ipocritamente dichiara il non coinvolgimento; ma poi, sempre con riferimento alla sua dottrina, si augura che le elezioni siano «un’occasione di crescita morale e civile». Infine, prima di indicare le priorità del nuovo parlamento, come un vero e proprio partito politico, ricorda ai cattolici che è loro compito opporsi «al rischio di scelte politiche e legislative che contraddicono fondamentali valori e principi, antropologici ed etici, radicati nella natura dell’essere umano, in particolare riguardo ala tutela della vita umana in tutte le su fasi».

Non sollecitazioni, democratico Veltroni, ma pura e semplice ingerenza; non un discorso di costruttivo, vista la presenza, voglia o no, di uno stato laico, ma imperativi (comandamenti?) forti e chiari, quasi sovversivi.

Per concludere: Zapatero, democratico Veltroni, ha vinto perché, oltre alla coerenza dimostrata nel mantenere le promesse, ha avuto il coraggio di dividere la politica dall’acqua santa.
Zapatero ha dimostrato con la sua intransigenza nel difendere la laicità dello stato e il suo diritto a legiferare come stato laico, che nella cattolica Spagna, quella della «santa inquisizione», si può fare a meno, della gerarchia ecclesiastica e che gli spagnoli sanno distinguere e scegliere per il bene dei figli.

Anche in Italia ciò sarebbe possibile, perché, ne sono convinto, gli italiani sono molto più avanti dei politici nostrani, pronti a genuflettersi per un pugno di voti, permettendo allo Stato più reazionario della Terra profonda ingerenza nella vita d’ogni cittadino.

Creato da mariaricciardig

Ieri sera l'avevo inserito anch'io (ahahah) nel blog su gli obiettori (768) anche se forse non era il luogo adatto..
Concordo pienamente. La Chiesa s'ingerisce nella vita politica italiana, di contro la classe politica si astiene da replicare mettendo ben in chiaro che un conto è lo Stato, un conto la Chiesa, un conto è la politica e un conto è la fede. Insomma si astiene di dire che lo Stato è laico e non ammette alcuna ingerenza di sorta. E questo è davvero molto preoccupante. Di questo passo si rischia che "i metodi etici" di raccolta seme, ritornando all'articolo della dott.ssa cattolica, possano diventare una legge dello Stato!!!(magari esagero). Già la legge 40 non brilla di apertura!!!.
"Ciò, ovviamente, permetterà una forte presenza trasversale cattolica nel parlamento, idonea a portare avanti o a fermare qualsiasi proposta riguardante i principi irrinunciabili ma oscurantisti di una chiesa tanto arrogante e chiusa quanto inetti e imbelli sono i politici nostrani, pagati profumatamente, tra l’altro, da tutti i cittadini italiani, anche da quelli che hanno bisogno di vedere regolate le loro attese in merito ai cosiddetti problemi eticamente sensibili"
Assolutamente d'accordo.

Insomma in Italia non c'è Zapatero.

Mi succede spesso, quando penso a Veltroni, di vederlo genuflesso sul gradino di un confessionale e di profilo Ruini , l'orecchio alla grata.

A ulteriore commento posto questo intervento che condivido pienamente.

Michele Serra: L'amaca di mercoledì 12 marzo 2008
Tratta da “la Repubblica”

Tutti i reazionari di tutte le epoche e di tutte le latitudini sono sinceramente convinti che ogni cambiamento sia una catastrofe e un attentato all’Ordine. In questo senso è perfettamente reazionaria la Chiesa spagnola (ottima interprete del dettato ratzingeriano) quando annuncia che la vittoria "laicista" di Zapatero porterà alla "disgregazione nazionale", all’immoralità e alla "falsa libertà". A ben vedere l’idea di Nazione, di morale e di libertà che la Chiesa vede intaccata dalla "rivoluzione laicista", come ogni sistema di valori, è parziale e transeunte. Storicamente parlando non ha niente di assoluto, niente di eterno, niente che possa davvero valere per tutti e per sempre. Ma la forza dei reazionari è la convinzione appassionata che al di fuori del proprio ordine non ne possano esistere altri, anzi esista solo il disordine.
Finché questo convincimento rimane all’interno della comunità che ne è portatrice, non sarebbe un problema grave. Lo diventa quando questa comunità, le sue istituzioni, i suoi intellettuali pretendono di imporre a tutti, attraverso il controllo o il condizionamento dello Stato, il loro ordine "privato". Questo si chiama assolutismo, e non ha molti gradi di parentela con la libertà delle persone. Per questo sono molto ma molto felice che Zapatero abbia vinto, e la reazione abbia perso.

Quanno l'omo arza l'occhi verzo er cielo, 'ncontra sempre du' ali che s'apreno 'n mezzo a le nuvole.

"Chissà 'n do va'?" - se chiede l'omo.
"Che cazzo guardi?" - se chiede er pennuto.

Ma c'è puro quello che arza lo sguardo suo pe' ferma' quer volo, senza domannasse che succede, se quarche pennuto je ferma er cammino.

In fin dei conti semo solo uccelli che all'omo 'n je danno tutto sto granne aiuto.

Er cane je fa' compagnia, er gatto je fa fa' bella mostra a la casa, er conijio je fa' da' 'n tocco de stile ar giardino.

Ma 'n pennuto?
Gnente.

Solo 'n sacco de probblemi, perché pe tenello fermo lo deve da mette dentro na' gabbia, facennoce perde er senzo de conquista che madre natura c'ha dato.

Però se l'omo guardasse co' artri occhi qua' gabbia, scoprirebbe che 'n realtà 'n semo noi a stacce: ma lui.

Er penziero po' esse libertà, ma po' esse pure 'n carcere.

Dipenne solo da' do' nasce e come se pone.

Der resto l'omo è sempre stato dentro na' granne gabbia fatta de penzieri pregni d'arroganza e de disprezzo pe' la vita sua.

"'N c'è più cieco de chi 'n vo' vede'" - recita 'n detto, ma 'n c'è più prigioniero de quello che sta' fora.

Se l'omo penza che er carcerato è l'unico a 'n tene' la libertà, se sbaija de grosso: la libertà è quanno fai vola' 'n penziero e quarcuno lo riccoije.

La libertà è quanno prenni pe' mano 'n regazzino e giochi co' lui.
La libertà è quanno guardi la donna tua senza sta' a penza ch'er corpo suo serve pe sfogatte.
La libertà è quanno 'n dici t'amo senza apri' bocca.
La libertà è quanno t'arzi la matina e vai a fatica' penzanno che questo da da' magna' puro a chi nun lo tiene.
La libertà è quanno vedi quarcuno che c'ha difficortà e je dai na' mano senza chiedeje gnente 'n cambio.
La libertà è...

Dillo te, omo, che d'è la libertà.
Se quer che dici è vero, tutto er monno sta' co' te.

Ma io so' 'n pennuto, e come tale 'n posso 'nsegna' all'omo che d'è la libertà, e come l'artri pennuti, se mettemo sur ramo a vede' come viene fatta l'estinzione der genere umano.

Der resto, forse puro io 'n ce lo so' bene che d'è la libertà, per questo ogni tanto spicco er volo cercanno de vede' artri vicoli de sta Vecchia Signora, l'eterna città dove poi 'ncontra cani e gatti, sorci e gufi, ma puro l'omo finto e l'omo vero.

Noi vivemo dentro 'n monno fatto de silenzio e sensazioni; ogni tanto je damo parola, ogni tanto la levamo, ma stamo sempre a vede' quer che fa' l'omo pe' sto monno.

Dentro quer monno nostro c'aritorno, margrado la voija de continua' a sta' su la spalla sinistra de na' granne Donna, ma er momento sembra esse giunto.

Co' sta lingua che forse ricorda er Boccaccio oppure er Salustri ma che va' sempre parlato senza colori e croci, lasso na' penna su sto ramo pe' ricordamme 'n do' sta'.

...

Na' spintarella co' le zampe... e via... su p'er cielo...

Marco caro, hai mai visto quel film che s'intitola 'L'uomo di Alcatraz'?
E' stato uno dei primi che ho ricomprato dopo l'incendio della mia casa.
Ti chiedo di restare.
Cristiana

Non me la 'conti' giusta...!!!

Non è forse, il richiamo della primavera che ti fa svolazzare da un ramo all'altro in cerca di Gufette !?

laura

Scusa magari vado con la fantasia e mi allargo...Mi ricordo del film "Birdy, le ali della libertà" di Alan Parker. Il personaggio principale amava tantissimo gli uccelli e voleva volare come loro e mi ricordo altri voli...in Brasil, altro bellissimo film, il protagonista che vive in una società grigia, crudele e burocrate, sogna spesso di volare per spazi aperti e colorati ... e mi ricordo Angelo D'Arrigo,un grande e profondo uomo, che con il suo deltaplano ha volato a 9000 metri, sorvolando le più alte montagne del mondo, volando con e come gli uccelli.
L'uomo ha sempre desiderato di volare fisicamente ma soprattutto mentalmente. Perciò vai, sei libero di volare ma poi torna sempre da noi, sulla terra, a raccontarci le tue meravigliose esperienze e sensazioni.Noi siamo sempre qui...magari non voliamo ma cerchiamo di pensare e di avere una mente critica e il più possibile libera e in questo siamo uguali a te
ma...se te ne vai come farò a leggere e a "udire" il romanesco, chi mi farà immaginare di essere ancora a Roma?
Pensa prima di volare per sempre via...

Ier sera me stavo a fa' na' svolazzata pe' Vicolo der Moro a Trastevere, quanno all'incerto punto arivo' Gaetano, er piccione der rione.

"A' sor Gu'" - me fece - "c'è so' 'n po' de persone che te stanno a chiama'. Me sa' che devi anna' a vede' che vonno."
"Certo Gaeta'" - je risposi - "finisco de magnamme sto sorcio e volo."
Solo che poi, tra na' magnata e 'n bicchier de vino de li' castelli, 'nvece de anna' 'n do' me diceva sor Gaetano, me ne so' tornato sur ramo mio.
Quanno me so' sveijato, me so' ricordato e so' subbito corso verso chi me chiamava: ecchime qua'.
Dorci amichi, come 'n gufo deve da' esse, svolazzo pe' li vicoli, ma nun tenete pena perché er core mio è rimasto sempre vicino a sta' Granne Donna e verso de voi.

Ve racconto quer c'ho fatto stamatina, prima de veni' qui.

Stamatina stavo pe' la spiaggia de Ostia, quanno all'incerto punto vidi na' ragazza seduta sulla riva, guardanno er mare e co' le lacrime all'occhi. Me fermai, m'avvicinai quatto quatto e je feci - "Perché piagni?". La ragazza me fisso' sbalordita' e me fece "'N sapevo che li gufi parleno. Scusame. Sto' qui perché me so' sbaijata, credenno de ave' trovato er principe invece ho trovato er rospo." - chino' la testa sulle ginocchia e sbotto' con pianto co tanto de singhiozzo.
M'avvicinai, je misi n'ala sulle gambe e je dissi "Forse perché nun hai visto bene er fonno dell'occhi sua. Tu stai 'a mori' qui e magara lui sta' a soffri' da' n'artra parte e 'n riuscite a vedevve. Fa na' cosa: cammina sulla riva pensanno alle parole che ve sete detti. Ma 'n te ferma' subbito, fermate solo quanno senti che le parole stanno tutte ar posto loro: er core tuo."

De sicuro che quei du' regazzi, ogni tanto, verranno a cerca' un gufetto che tempo prima je fece artrova' er coraggio de guardasse veramente dentro er core.

Fate li bravi, rega'.
Aripijo er volo...

Ogni tanto torna...
Buon volo.
Un abbraccio Antonella

Antonè,
nun te la prende, ma che sei anche te come nà donna: GT è tornato ieri sera.

Ha postato: "La ninna nanna de' la guera" credevo fosse Sua, poi alla fine ho visto che l'autore era un altro.

Dalla somiglianza tra le Sue poesie e quelle dell'autore, Carlo Alberto Salustri direi quasi che gli autori son parenti ...sicuramente sono romani veri. No furboni (vedi lo stereotipo del romano furbone...)

Questo è il link del post di GT (consiglio 2 finestre aperte per ovviare al problema degli indici limitati a 10, vedi mio post di ieri sera, più molti altri precedenti):

http://www.francarame.it/node/776#comment-17505

Dell'ingresso del fascista Ciarrapico nel popolo delle (ahimè) libertà si è detto, del nuovo look di Berlusconi in camicia nera si è visto, ma la candidatura di Cacho Caselli per gli Italiani all'estero è una novità fresca (e nera).
Esteban (Cacho) Caselli (detto 'il vescovo') è un facoltoso uomo d'affari che vive in Argentina, dove è stato funzionario durante la dittatura dei generali Viola e Bignone. Durante il governo di Menem, dal '97 al '99 è stato ambasciatore in Vaticano . Tutt'ora è Vicino al cardinale Angelo Sodano e ha buoni rapporti con la parte più conservatrice della chiesa argentina.
Ruppe con Menem quando fu implicato in un traffico illegale di armi con la Croazia e provocò l'arresto del dittatore.
E' stato accusato dall'ex ministro dell'economia Domingo Cavallo di avere appoggiato, nel '94, gli autori di un attentato che causò 80 morti e 100 feriti.
Sembra, per ammissione dello stesso Caselli, che l'offerta della candidatura al Senato provenga da Berlusconi in persona.
Una preoccupante fascistizzazione minaccia da vicino la già traballante democrazia del nostro Paese. Non distraiamoci troppo.

Grazie Garga,
per la notizia dettagliata.
Il fatto importante è per me - più che il fatto del fascismo in se - le persone che hai indicato.
Tante volte l'ideologia e' utilizzata per fuorviare il discorso dalle PERSONE e dalle REGOLE.
Sulla base dell'ideologia abbiamo visto sia gente che ammazza ma anche gente che "si suicida". Poi in realtà, si viene a sapere che - guarda caso - qualcuno ha tratto vantaggio dal diffondere il credo in quella ideologia.
L'ideologia viene presa per pilotare la mente delle persone in buona fede, che il più delle volte NON HANNO NESSUN VANTAGGIO dalle loro azioni, se non addirittura mettere a rischio la propria vita.
E' successo col fascismo (inizialmente Giacomo Matteotti, poi la degenerazione). E' successo con il comunismo (Berlinguer ha preso tantissime volte le distanze dall'URSS). E' successo per ragioni di religione.
La religione e' il più grosso problema politico che c'è in Italia. E' sempre stato così. Il miscuglio tra fede religiosa e azione politica. Io non trovo corretto da parte di un partito prendere come suo simbolo "La Croce". Un partito deve rendere conto di quello che fa, non portarmi in primo piano la sua ideologia. Date a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio vale anche per i simboli dei partiti. Io non voglio che quando giudico il comportamento di un partito debba sentirmi a disagio perché è come se - per la mia fede religiosa - mettessi in discussione la correttezza di un mondo cattolico in cui credo. Io ho conosciuto dei preti meravigliosi, aperti al dialogo. Ho nominato Don Asnaghi e Monsignor Enrico Galbiati. Potrei aggiungere Padre Augusto, missionario in India. Ecco, non mi sembra giusto che un partito, se pur in buona fede, usi il loro operato come simbolo. Non lo trovo corretto. Ripeto, mi trovo in difficoltà quando dovendo esprimere un giudizio sull'operato di tale partito, sento dentro di me, nella mia coscienza, un disagio nell'esporre quello che potrebbe essere un giudizio negativo. E per questo può anche succedere che non comunico, non esterno il mio giudizio. Questo ritengo che sia un grosso male per la crescita - nel dialogo e nel confronto - della vita democratica del nostro paese.

Luigi Fusi

(By Luigi Fusi at 2008-03-13 11:09. Aggiornato senza modificare nulla. Vorrei che lo leggessero anche quelli che - stanche dal lavoro - aprono il blog alla sera e sanno ormai tutti del signor BLANK, anzi , non ne possono più che se ne parli)

http://www.annozero.rai.it/R2_HPprogramma/0,,1067115,00.html

giovedì 13 marzo alle 21.00
sprechi con le ali

Duemila miliardi di lire spesi per l’aeroporto di Malpensa, che non diventerà mai un vero hub europeo: uno sperpero che replica al nord i grandi scandali del sud.
Milano come Napoli? “Sprechi con le ali” è il titolo della prossima puntata di Annozero.
Lo scontro in corso su Malpensa. La crisi Alitalia, aggravata anche dalla gestione dello scalo milanese. Le tentazioni assistenzialistiche e la politica che si sostituisce al mercato.

Ne discuteranno in studio Alessandro Bianchi, ministro dei Trasporti; Piero Fassino, del Partito Democratico; Roberto Formigoni, presidente della Regione Lombardia; Robero Maroni, della Lega Nord.

In onda un reportage su Alitalia-Malpensa realizzato da Roberto Pozzan, Dina Lauricella e Luca Rosini.

Uno dei temi che tratteremo nelle prossime puntate è quello della legge 194.

Cristiana,
tu credi - come ha scritto qualcuna non ricordo chi - che davvero io possa eliminare i post ?
Davvero pensate che io col mio computer possa intervenire sui post ed eliminarli ? Ma sapete la differenza tra importare un sito web ed esportare un sito web. E cosa vorrebbe dire esportare un sito web ?
Sapete che, mentre per importare i dati di un sito (leggere o copiare i dati dal sito e scriverli nel proprio pc) non occorre alcuna autorizzazione sul sito, se non quella in lettura, per esportare sul sito (aggiornare il sito) occore una precisa autorizzazione, ovvero un “profilo” ed una “password” apposita.

Se volete - un programma che importa i dati da un sito - lo avete già voi. E' un programma rudimentale. E' lento, ma funziona.
Voi scandite il sito, fate su ogni documento una selezione globale. Poi fate Copia e poi Incolla. Su un qualsiasi tipo di documento, word o quant'altro. Salvate il documento word sul vostro PC. Ripetete il tutto per ogni documento (file) del sito ed ecco che avete importato i dati DAL SITO AL VOSTRO PC.
E' illegale ?
Non direi proprio.
Volete provare con questo di Franca Rame.
E’ possibilissimo, ci vuole solo un po’ di pazienza e costanza . Però …e’ semplice come consultare il sito. Anzi magari vedrete qualche argomento che vi è sfuggito. Il primo argomento lo si trova – qualcuno dirà e’ evidente – cliccando su “Basta con gli sprechi”. Esce l’indirizzo del file che riporta il tema ed i post sull’argomento. Se notate l’indirizzo ha un numero, e’ il numero progressivo del tema che stabilisce Franca (assegnato in automatico dal programma con “sequenza strettamente crescente”, vale a dire aggiungendo uno al numero precedente. In questo caso il valore e’ 196 (ultima parte dopo la barra rovescia ovvero il carattere ‘\’). Su questo documento, utilizzando funzioni del browser fate “Seleziona tutto”, poi “Copia” (meglio, più veloce se date Ctl assime al tasto C). Aprite un documento word e fate “Incolla” (meglio se date Ctrl assieme al tasto V). Lo salvate, e avete fatto in pratica l’importazione del documento passando attraverso il browser.
Adesso incrementate l’indirizzo di uno. Fate il medesimo lavoro. Ripetete: state sviluppando a mano quello che si chiama un algoritmo composto in pratica da un ciclo (indicato con for) e da una copia di stringa (cpystr). La condizione che un algoritmo sia tale e’ che abbia una fine. Quando finite ?. Non quando vi da “non trovato” perché esistono dei buchi nella numerazione per la mancanza dei documenti (per esempio l’eliminazione del tema sul “Tesoretto “ ha lasciato un buco). Finite quando arrivate al numero dell’ultimo tema creato da Franca “Lettera a Franca Rame di Delia Gambelli” che ha il nr 775.
Buona importazione. Se avete la costanza.

Adesso immaginate il contrario. State vedendo un sito. Non vi vanno bene i dati che vedete. Decidete di toglierli o modificarli. I dati non sono vostri. Potete modificarli ? Non credo proprio. Potete toglierli. Nemmeno. Sole "SE AVETE" un accesso particolare, una password di gestore del sito potete farlo. Con quella Si. Con altro No. Non c'è alternativa. Qua non ci sono buchi di programma. di gestione. Se ci fossero simili buchi che consentirebbe di cambiarli in altro modo, l'informatica sarebbe al tempo delle pietre.

Luigi Fusi

cari amici,
ecco cosa s'è inventata una mia amica... propone di candidarsi tutte e tutti per il matrimonio con la miliardaria prole per estinguere l'annoso problema della precarietà!
bacioni
luisa

mail a [email protected]

Egregio Presidente Berlusconi,

proprio mentre meditavo sul mio futuro lavorativo e sulle incertezze della precarietà è arrivata la Sua magnifica proposta! Sono anni che mi chiedo come riuscirò ad acquistare una casa e a fare una famiglia, senza sobbarcarmi un mutuo ventennale per acquistare un'auto, da accumulare a quello della topaia che potrò permettermi, arrivando alla quarta della settimana del mese cibandomi di pasta all'olio e tonno.
Finalmente, l'illuminazione.

Trovo davvero generoso da parte del terzo uomo più ricco d'Italia mettere a disposizione i propri figli per risolvere tutti questi affanni in un batter d'occhio!

Ho quindi deciso non perdere tempo e candidarmi ad essere impalmata da uno dei suoi discendenti.

Ho 27 anni, laureata, bella presenza, carattere estroverso e gentile. Ottimo pedegree: la mia famiglia è da sempre collocata politicamente a destra, addirittura un nonno partito volontario per El-Alamein! Parlo fluentemente due lingue, lavo, stiro, cucino.

Le confesso, egregio Presidente, di aver avuto qualche titubanza inziale: con quale orgoglio e rispetto di sè una donna potrebbe mai rinunciare ai diritti faticosamente conquistati dalle lotte femministe, alla propria indipendenza e alla propria identità, per diventare concubina di un miliardario?
Tuttavia oggi come oggi è inutile stare a spaccare il capello in quattro: non c'è problema che un'American Espress platinum non possa risolvere!

Mi auguro quindi che vorrà valutare positivamente il mio profilo.

In attesa di Suo cortese cenno di riscontro, porgo i più cordiali saluti

C.N.

La volgarità di Berlusconi non ha limiti! Come possiamo anche solo pensare di poter sopportare un governo il cui leader arriva a questo punto di totale indifferenza della realtà?

E Berlusconi continua...
La risposta che ha dato alla precaria è a dir poco preoccupante...Un futuro Presidente del Consiglio che risponde in un modo così sarcastico ad una precaria riflette, a mio parere, la sua indifferenza, il suo distacco di fronte a problemi seri del paese.
In questi giorni i suoi atti non fanno che annunciare l'atteggiamento che avrà se eletto.
Ebbro del contatto con la platea ha stracciato il programma del PD (se rispetta in tal modo l'avversario...)
Ha candidato il fascista Ciarrapico per motivazione assurde (ma logiche dal suo punto di vista)e inconcepibili per una democrazia. Ciarrapico con "la fedina penale che è molto più nera della camicia nera"(cosi dice di lui Travaglio).
E adesso la candidatura di Cacho Caselli...E altro ancora ma lo sappiamo...non sono delle novità.
E a tutto ciò si aggiunge il clero reazionario e assolutista.
C'è davvero da temere per la democrazia, c'è davvero da temere per i diritti acquisiti. Come dice Gargantua "Non distraiamoci troppo", stiamo molto accorti.
Antonella

Cara Antonella,
ho parlato con il prof. Gianni Degli Antoni, da tutti riconosciuto papà dell'informatica italiana (lo conosce anche Franca), circa 15 giorni fa. Mi ha detto che non bisogna parlare del blank (Berlusconi), se non gli facciamo solo pubblicità.
Tu cosa ne dici del "Parere di Gianni Degli Antoni" ?

Se vuoi potrei chiedere al prof. Degli Antoni di inviarci una Sua opinione, autorevole, così chiudiamo l'argomento "Berlusconi". Cosa ne pensi ? E' o non è una bella idea ?

E poi volevo farti notare che il tuo post potevi anche risparmiarcelo in un momento in cui ci piacerebbe digerire il bel "capuccino e brioche" che mangiamo per tirarci su un po' il morale.

Ed infine per il parere di Gargantua, il tuo post ha mandato fuori indice proprio un importante post di colloquio con Gargantua. Peccato. Era "Grazie Garga per la notizia dettagliata". Vorrei mettere il link ma non accetta il link diretto il post. Peccato.
Ho pensato che però con due finestre aperte sul browser ed un Copia Incolla si può vederlo agevolmente. Il link è:
http://www.francarame.it/node/196#comment-17486

Cara Clara,
sul web sta girando questa proposta di matrimonio da inviare a Mediaset, al vicepresidente Piersilvio...
http://www.repubblica.it/2008/03/sezioni/politica/verso-elezioni-11/verso-elezioni-11/verso-elezioni-11.html
redazione

L'ho letta...quasi quasi mi spaccio per precaria e la spedisco anch'io (ma non vorrei essere sleale e rubare il "posto" a chi i requisiti ce l'ha davvero!!!). E poi Pier Luigi Berlusconi non è per niente male!!!
Poverino! Come dice l'articolo avrà un bel da fare ad aprire e smistare lettere, chissà se ci saranno sviluppi staremo a vedere. Magari tra tante precarie ( ma anche i precari si propongono? con i tempi che corrono...) potrà trovare l'anima gemella.
E' meglio ridere anche se a denti stretti e l'amaro rimane sempre...

Fai la fila!
Ci sono prima io!
Che tieni tu più di me?

In questi giorni poi, mi sento tutta donna.

Smettila di eccitarti e lascia fare a me che ho più esperienza.

;-)

Pensa a che punto siamo arrivati!
E' possibile che ci si 'mobliti' per rispondere a un tale che pur di galleggiare arriva a questi livelli di degrado mentale ?
Tutto questo è squallido

Siamo arrivati ma il problema è che non è proprio finita!
E poi lo psiconano dice che manca il sense of humor!!! I precari, che con tutti i loro problemi riescono ancora ad ironizzare, di sense of humor ne hanno e senz'altro più di Berlusca, che di problemi di questo tipo non ne ha mai avuti o se li è scordati!! ma come si permette dall'alto della sua agiatezza e menefreghismo? Con tutte le sue gaffes è ancora credibile? già nel passato ne ha fatte ma evidentemente non bastano per convincerlo di lasciare e per convincere parte del popolo italiano a non dargli retta, a non prenderlo sul serio ma solo ridere teneramente delle sue gaffes.
Ne vedremo delle belle! Stiamo accorti ed uniti...a volte io e le mie figlie pensiamo che se sarà eletto di andare in Francia o in Spagna...ma poi forse è più giusto stare qua e cercare di fare tutto ciò che è nelle nostre possibilità di cittadini e di persone per evitare il peggio per noi e quelli che verranno...sono forse pessimista?
Posto qui un articolo di Curzio Maltese da "La Repubblica" del 14 marzo che mi sembra molto esplicativo.

Il richiamo della foresta
di CURZIO MALTESE

Sarà la convinzione d'avere il sole della vittoria in tasca. Saranno l'età e i chilometri: alla quinta campagna elettorale il repertorio fatalmente si avvizzisce. Sarà che Berlusconi è sempre stato così, ma insomma il livello di gaffes ciniche e volgari assemblato dal Cavaliere in due settimane di campagna elettorale sembra eccessivo perfino agli amanti del genere.

Persi i grandi alibi del sogno e dell'anticomunismo, a Berlusconi sono rimaste soltanto le barzellette. L'intera sua campagna assomiglia a una barzelletta, del genere greve. L'altra sera al Tg2, a una ragazza precaria che gli poneva un problema serio ("Come si può metter su una famiglia con 600 euro al mese?") il candidato premier del centrodestra ha consigliato di sposare Berlusconi junior o "un tipo del genere", un figlio di miliardario. Di fronte al gelo dello studio, il grande comunicatore ha poi improvvisato una risposta seria delle sue, cioè lievemente meno cialtrona.

Non si era ancora spenta l'eco della candidatura di Ciarrapico, giustificata da Berlusconi più o meno così: d'accordo, è un fascista ma possiede giornali "che servono". Il verbo è da intendersi in senso largo. Il passaggio logico in cui il primo editore d'Italia dava per scontato che i giornalisti siano servi dei loro padroni è sfuggito alla già rinomata categoria. Ma in molti pagheremmo una cifra, come si dice a Milano, per vedere Berlusconi ripetere il concetto ai leader del partito popolare europeo, che ieri hanno chiarito di non essere disposti ad accogliere nostalgici di Mussolini.

Poco prima il Cavaliere, per tener fede ai propositi di fair play elettorale, s'era messo a stracciare in pubblico il programma del Pd. La campagna era cominciata peraltro con una solenne presa per i fondelli dei suoi elettori, intorno alla vicenda della candidatura di Clemente Mastella. Berlusconi aveva ammesso di aver offerto la candidatura a Mastella, ai tempi in cui questi era ancora nel centrosinistra, ma d'aver poi deciso di non onorare la promessa, "perché secondo i sondaggi, ci farebbe perdere dall'otto al dieci per cento". Anche qui è passato inosservato il passaggio logico per cui un quarto degli elettori del Pdl sarebbero tanto imbecilli da non distinguere fra un gesto politico convinto, magari dettato da scrupoli etici, e una trovata opportunistica.

Nella democrazia americana, che Berlusconi cita da una vita a modello, una qualsiasi di queste gaffes, per usare un eufemismo, avrebbe comportato l'immediata fine della carriera politica. In Italia, per fortuna sua ma non nostra, offendere le donne, i media, gli avversari e perfino l'intelligenza dei propri elettori, non è considerato grave. Neppure o soprattutto dagli interessati. E' possibile, anzi probabile, che Berlusconi non abbia perso un solo voto dei suoi, né di donne, né di giornalisti, né fra i molti antipatizzanti dell'ex Guardasigilli. Ci sono ben altri problemi, come ripete il Cavaliere. Per esempio la questione della spazzatura a Napoli, per la quale lui stesso non ha fatto nulla nei sette anni di governo.

Il tratto più sorprendente è come Berlusconi, ormai il più anziano leader in attività d'Italia e fra i più anziani del mondo, in tanti anni non abbia raggiunto un grado minimo di dimestichezza con il linguaggio democratico. Il linguaggio che accomuna in Europa e in Nord America tutti i capi di partito, conservatori o progressisti, con sporadiche eccezioni populiste, fenomeni in genere di breve durata o di limitato consenso.

Il richiamo della foresta in lui è sempre più forte di tutto, perfino in una campagna elettorale nata all'insegna della moderazione e, in teoria almeno, vinta in partenza dal centrodestra. Al cinismo berlusconiano il Paese è mitridatizzato da anni. Non manca chi lo considera, fra seguaci e avversari, con divertimento. Si accettano già scommesse sulle barzellette e le battute che il capo potrà sfornare quando incontrerà da premier il primo presidente donna o il primo presidente nero degli Stati Uniti. Tanto, ci saranno sempre "ben altri problemi". Ma se non si riesce a cambiare nemmeno la forma, figurarsi la sostanza.

Scusami clara se metto qui una richiesta per gargantua.
Claudio potresti metterti in contatto con me?
Grazie