basta con gli sprechi!

 Cari amici, sto creando un'associazione di sostegno alle vittime dell'uranio impoverito, con lo scopo di provvedere all'assistenza e alla diffusione della conoscenza del problema. Spero aderirete in tanti! Franca

 

 

 

 


Commenti

Ciao Franca, ciao A Tutti!
Sono una giovane attrice romana, due anni fa ho debuttato con uno spettacolo sul tema dell'uranio impoverito legato ai nostri militari in missione "di pace" all'estero.
lo spettacolo, "Morire di Pace", è nato grazie alla fondamentale collaborazione della moglie di un militare, purtoppo deceduto, in seguito al contatto con sostanze cangerogene, tra cui l'uranio impoverito.
Da due anni replico lo spettacolo ogni volta che è possibile, proprio perchè credo fortemente che il problema si conosca troppo poco!
Grazie, di tutto.
Sara

Cara Sara,
inviaci le date dei tuo spettacolo! Sarebbe bello poter raccogliere fondi per le cittime dell'uranio impoverito, se tu sarai daccordo...
redazione

SALVE A TUTTI, ed un saluto a te franca, ancora aspetto una risposta del' On. Marini, SCUSATE LA MIA INTRUSIONE SONO JESSICA DA CATANIA, MIO FIGLIO MATTIA HA BISOGNO DI CURE COSTOSISSIME NEGLI U.S.A., LA TERAPIA E' MOLTO COSTOSA, MA SE POSSIAMO INSIEME CI RIUSCIREMO A CORONARE IL SOGNO DEL PICCOLO..vai sul mio blog www.ilportaledimattia.com .GRAZIE

L'ANGELO IN FUGA, PER LA SCONFITTA
di: Pancho Pardi - IL Manifesto 6 febbraio '08

Un angelo mite si aggira per l’Italia. Ovunque sparge serenità e pacificazione. Sindaco di Roma, risponde alle lettere sulle buche nelle strade periferiche. Volontario altermondialista, va in Africa tra i dannati della terra a riparare i danni del postcolonialismo. Biografo, ci fa rimpiangere la vita troncata di un giovane jazzista. Romanziere, riempie l’assenza di Patricio con la letteratura. Cinefilo, offre alla sua città il fulgore dell’ennesima mostra di cinema.

Ma oggi fa molto di più: la sua efficacia taumaturgica indirizza la modesta appiccicatura di due partiti - esangui nello spirito ma puntigliosi nel gestire il potere terreno - verso la palingenesi di uno slancio civile maggioritario. Un nuovo partito solo al comando, senza alleati riottosi, senza coalizione farraginosa, con un principio essenziale: molto più importante che vincere è governare. Così importante che non bisogna preoccuparsi troppo se alla fine lo fanno gli altri. La morale è virtuosa: il fine prevale sui mezzi.

Così la mitezza si spinge fino a smantellare la propria coalizione e a rigenerare quella avversaria. Pochi mesi fa il centrodestra era dilaniato dalla rivolta dinastica dei luogotenenti, ognuno pronto a negare l’autorità del capo nella speranza di sostituirlo. Il centrosinistra aveva solo da aspettare che i dissidi maturassero e riducessero il capo al ruolo di pensionato. Ma era una procedura di sconsolante volgarità.

Il nostro è stato molto più signorile. Invece di infilarsi nella polemica tra capo e sottoposti per far esplodere i loro contrasti e spezzare la coalizione avversaria, ha lasciato gli insorgenti alle loro bizzose polemiche e, trascurata come triviale la tenuta della propria coalizione, ha stabilito una salda intesa col capo avversario. Era evidente che delineare con lui una nuova legge elettorale e addirittura nuove modifiche costituzionali richiedeva la rinuncia alle leggi sul conflitto d’interessi e sul sistema televisivo, nonché all’abrogazione delle leggi ad personam. Ma che sarà mai il sacrificio di fronte all’utilità di ridisegnare l’Italia insieme all’ineleggibile!

Il risultato è stato superiore a ogni immaginazione. Il centrosinistra è collassato e il centrodestra si è di nuovo unito sotto il comando indiscusso del leader dato già per superato, che ora si avvia a verificare il nuovo imprevisto vantaggio nelle prossime elezioni.

Ma l’operato angelico è indiscutibile. Così molti maestri del pensiero lodano su stampa e televisione la sua lungimiranza strategica e appoggiano la sua richiesta di porre fine allo sterile antiberlusconismo. Basta con lo scontro duro con gli avversari! Abbassiamo il tono, facciamoli vincere alla svelta e guardiamo avanti. E per dimostrare che è finita l’inutile lotta contro Berlusconi aiutiamolo magari a diventare presidente della repubblica.

Così prende forma il definitivo superamento del machiavellismo. Il partito a vocazione maggioritaria serve soprattutto a ridursi in minoranza. La provvida sventura manzoniana si invera nella superiorità della sconfitta preventiva. E’ il trionfo finale della dialettica: perché adoperarsi per una banalissima vittoria quando una sana sconfitta ci assicura la maturazione utile a vincere la volta prossima?
Ma, se perdere è così utile a maturare, non converrà perdere anche la volta successiva?

Sono d’accordo con l’allarme lanciato da Pardi. Ma non sul giudizio su Veltroni.

Quando Prodi governava , D’Alema fiutando che sarebbe diventato Prodi il leader della Sinistra, si inventò la Bicamerale a solo un anno dall'inizio della legislatura (Tana De Zulueta a Como disse di aver assistito ad un colloquio tra D’Alema e Prodi “molto teso”, durato più di 2 ore).

La storia si è ripetuta con Veltroni. Quando Veltroni ha proposto il sistema Francese – di cui è ancora convinto e sono convinto che se potesse lo applicherebbe SENZA CORRERE DA SOLO – e’ arrivato “stranamente” D’Alema – non a discuterne con Veltroni, riconoscendone il ruolo – ma ad organizzare addirittura un convegno sul sistema Tedesco !!!.

Il “lupo” perde il pelo, ma non il vizio.

Sarà la Corte Costituzionale la vera protagonista di questa campagna elettorale: chiamata dai cittadini (per mano di Grillo, di Guzzetta-comitato pro-referendum- e di Bassanini-comitato pro-riforma elettorale) a rispondere sulla più che sospetta incostituzionalità del "Porcellum" e sul conflitto di attribuzione circa lo slittamento al prossimo anno del referendum.
La Consulta dovrà pronunciarsi, e in fretta, su un "Porcellum" che, se dovesse essere dichiarato incostituzionale, aprirebbe uno scenario a dir poco kafkiano: un parlamento eletto che non poteva essere eletto; un governo che ha governato ma non poteva governare perchè eletto da un parlamento che non poteva eleggerlo poichè esso stesso non poteva essere eletto; un nuovo parlamento da eleggere che non potrà essere eletto; e l'attuale governo che resta in carica per far svolgere le elezioni con la legge "pre-porcellum" o per far svolgere il referendum e far approvare la nuova legge elettorale? Inoltre, la Corte dovrà pronunciarsi sul conflitto di attribuzione per un referendum che è stato fatto slittare dal CdM al 2009 e che si sarebbe dovuto svolgere nel 2008. Insomma, una tale spaventosa "ragnatela" da far meritare, al Calderoli autore della “porcata” nonchè agli attori protagonisti Uòlter/Berlusconiani , la palma d'oro per il miglior film dell'orrore degli ultimi tempi.

Ciao Franca,
purtroppo in quest'ultimo periodo lo spettacolo si sta muovendo poco (le ultime repliche sono state in Sardegna, terra molto coinvolta nella faccenda)
non appena ci saranno altre date vi farò sicuramente sapere, nel frattempo se doveste organizzare qualcosa sappiate che sono sempre disponibile a replicare lo spettacolo, in qualsiasi situazione (come abbiamo già fatto: centri sociali, palestre, ovunque ci sia la possibilità)non ho bisogno praticamente di niente per andare in scena, basta una luce!
un grande abbraccio
Sara

Carissima FRANCA RAME, siamo un gruppo di famiglie che hanno formato un Comitato x aiutare la famiglia del piccolo Mattia Salamone(tre anni) che vive a Catania.
Il piccolo e' affetto da un grave danno celebrale e dovranno portarlo in un grande centro riabilitativo della Florida (USA).
Vi voglio ringraziare in anticipo, credo x fede che ognuno di noi fara' qualcosa,ognuno di noi x le piccole o grandi possibilita' che Dio gli dara'.
Aiutiamo Mattia sia con le preghiere,di sostegno x il piccolo e x la famiglia e sia con l'azione.
IL poco di ognuno di noi puo' fare tanto x Mattia: abbiamo un Padre grande e meraviglioso, LUi non aggiunge ...Lui moltiplica!
C'e' piu' gioia nel dare che nel ricevere.....noi vogliamo mettere in pratica la volonta' di Dio: noi vogliamo insieme a voi sconfiggere quel muro dell'indifferenza che si insinua in ognuno di noi che, spinti da un sincero amore fraterno possiamo muoverci uniti x regalare a Mattia un'autonomia maggiore, una vita migliore.
Per ulteriori informazioni : www.ilportaledimattia.com
email: [email protected]

per donazioni: BANCA DI ROMA S.P.A. C/C 2539632
ABI 3002 CAB 16907 CIN W
INTESTATO A COMITATO AIUTIAMO MATTIA

VUOI ULTERIORMENTE AIUTARE MATTIA:
manda per favore quest' e-mail a tutti coloro che conosci....e dichiara sconfitta l'indifferenza.

IL Presidente del Comitato Aiutiamo Mattia

Amalia Diletti
3498155026 3291616237
0959890219 tel./fax 095 7271684 tel./fax

SI STA ORGANIZZANDO UNA PETIZIONE POPOLARE ON LINE INDIRIZZATA ALLA CORTE EUROPEA DI GIUSTIZIA PER CHIEDERE L'ANNULLAMENTO DELLE ELEZIONI ITALIANE DEL 13 E 14 APRILE PER MANIFESTA ILLEGGITTIMITA' ALLA LUCE DELLO SCIPPO REFERENDARIO.

CHI FOSSE D'ACCORDO LASCI UN COMMENTO SU:
http://riprediamocilitalia.blogspot.com/
SCUSATE IL MAIUSCOLO

Sanità e sprechi Secondo Policlinico, il bluff dell'intramoenia:
inaugurata dalla Turco 7 mesi fa, manca tutto
La ministra visitò l'unica sala attrezzata, vuote le altre 30
Il reparto-fantasma è costato quasi sette milioni di euro STRUMENTIVERSIONE STAMPABILEI PIU' LETTIINVIA QUESTO ARTICOLO
NAPOLI — Si chiama edificio 7, in tutti i sensi. Sette anni di lavori per ristrutturarlo e, quasi sette milioni di euro finanziati per cento nuovi posti letto per la chirurgia e per l'intra moenia. Sette mesi trascorsi dal taglio del nastro dell'edificio del secondo Policlinico. Ancora chiuso.
Ad inaugurarlo il 16 luglio del 2007 è stata la ministra della Salute Livia Turco. Quel giorno gli ospiti (tra i quali il rettore della Federico II Guido Trombetti, il ministro Luigi Nicolais e l'assessore alla Sanità Angelo Montemarano) sono entrati nell'edificio, hanno attraversato un corridoio seguendo un percorso obbligato (con fiori freschi in omaggio alla ministra) e hanno visitato solo una delle 4 sale operatorie ricostruite. «Mi fa piacere vedere le eccellenze di Napoli» ha detto la Turco in quell'occasione. Chissà cosa direbbe ora la ministra se tornasse al Policlinico. Le rimanenti trenta stanze di degenza sono completamente vuote. I reparti chiusi. Spogli di qualsiasi arredo ospedaliero (letti, comodini, scrivanie e attrezzature sanitarie). Manca tutto nell'edificio che sarebbe dovuto essere già in attività da settembre. Al momento si può visitare solo il primo piano, quello delle camere operatorie. I tre piani superiori sono inaccessibili. C'è ancora nelle stanze e nei corridoi materiale di risulta dei lavori. E' stata pure istituita dalla direzione sanitaria una commissione, composta da medici e da personale dell'economato, che da dieci giorni lavora per definire cosa bisogna acquistare per aprire i reparti. «E' in corso la gara d'appalto - spiega il direttore amministrativo Vincenzo Viggiani - entro tre mesi speriamo di aprire la struttura».

L'inaugurazione del 16 luglio: ci sono i ministri Turco e Nicolais
Ma la struttura non doveva essere pronta sette mesi fa? Di chi è la responsabilità? A fine luglio del 2007 l'ex direttore generale del secondo Policlinico Carmine Marmo sottolinea che «posta la completa ristrutturazione dell'edificio, esso può essere interamente utilizzato per attività assistenziali». L'attuale manager Giovanni Canfora in carica da un mese è fiducioso che l'empasse terminerà a breve, ma ammette: «Non ho ancora visitato la palazzina, lo farò presto». A doversi trasferire nei nuovi reparti sono i dipartimenti assistenziali diretti da Giovanni Persico e da Pietro Forestieri. Quest'ultimo e gli altri primari, Guido Mosella e Luigi Bucci che occupavano l'edificio 7 in questi anni hanno ridotto la loro attività assistenziale (da 65 a 28 posti letto), che è stata resa possibile solo per l'ospitalità del preside di Medicina Giovanni Persico, direttore del dipartimento al momento nell'edificio 6. «Non aspettiamo altro che poterci
La visita nel reparto
trasferire - spiega Forestieri, ordinario di chirurgia generale e presidente della Società Italiana di Chirurgia dell'Obesità - ma al momento non è possibile. Ci hanno detto che è tutto pronto; ma solo in seguito a due miei sopralluoghi ad agosto e a settembre, eseguiti anche su mandato del Preside della facoltà, ho constatato che la palazzina è sprovvista di tutti gli arredi, sanitari e non, oltre che essere sede di materiali di risulta non ancora rimossi».
Sembra, inoltre, che l'edificio 7 non sia stato ristrutturato secondo i canoni dell'edilizia sanitaria: mancano nelle sale operatorie gli attacchi per l'anidride carbonica (indispensabili per operare in laparoscopia), le porte sono larghe quanto i letti di degenza (come faranno ad entrare?), non ci sono ancora le cucine, le stanze di ricovero sono prive delle tapparelle. In compenso le scale di servizio sono costruite in marmo di prim'ordine. Stesso materiale usato anche per l'ascensore che trasporterà la biancheria sporca.

http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/campania/cronache/articoli/200...

I RESPONSABILI DI QUESTO HANNO NOME E COGNOME
PAGHERANNO?
O LI VEDREMO CANDIDATI?

sor.riso

Prendiamo i deputati, per i quali è in vigore un regolamento del 1997. Gli onorevoli, il cui mandato parlamentare è iniziato dopo la XIII legislatura del 1996, acquisiscono il diritto alla pensione a 65 anni di età e con 5 anni (una legislatura) di contributi.Ma questo trattamento, simil cittadino comune, nasconde il trucco. Il diritto alla pensione è fissato al 65esimo anno di età, peccato che tale limite si abbassa di un anno per ogni ulteriore anno di mandato oltre i cinque. Sino a raggiungere il traguardo dei 60 anni.
Se vi state arrabbiando? Aspettate. Perché c’è dell’altro. Gran parte dei deputati è stata eletta prima del 1996, cioè prima della riforma. Ciò significa che si ha diritto alla pensione a 60 anni di età, riducibili a 50 utilizzando gli anni di mandato oltre i cinque minimi richiesti. E così con oltre tre legislature – e 20 anni di contributi – è possibile accedere alla pensione con meno di 50 anni! Non sono da meno i senatori. Anche qui c’è stata una riforma, in base alla quale a partire dalla XIV legislatura del 2001 questi servi Patriae hanno diritto alla pensione a 65 anni e a condizione di aver svolto un mandato di cinque anni.
Ma dietro l’apparenza si cela l’inganno. Ed ecco, infatti, che fioccano le deroghe. Per chi è stato eletto prima del 2001, il cui diritto al vitalizio scatta a 60 anni con una sola legislatura (5 anni), a 55 con due (10 anni) e a 50 con tre mandati (15 anni). Per gli eletti dal 2001, che possono andare in pensione a 60 se hanno conquistato un secondo mandato.
Due anni e sei mesi sono meglio di 35, ovvero via libera alle baby pensioni. Un cittadino per godere della pensione di anzianità deve avere 57 anni, 60 dal 2008, e aver versato contributi per 35. Troppi per deputati e senatori che hanno abbassato il limite contributivo a una legislatura: 5 anni.Inoltre i parlamentari, per evitare i rischi dell’instabilità politica, con il rischio di chiusura anticipata delle Camere, hanno deciso che sono sufficienti, per aver diritto al vitalizio, due anni e sei mesi. Basta, poi, pagare contributi volontari per i due anni e mezzo mancanti, ma con calma. Onorevoli e senatori possono saldare il debito a fine mandato e in 60 comode rate. Lavorate gente, lavorate.
Alla faccia del riduzione dei costi della politica. La casta colpisce ancora. Andare al voto anticipato farà guadagnare ai partiti circa 300 milioni di euro in tre anni. Questo è l'ammontare del finanziamento pubblico che sarebbe arrivato nelle casse dei partiti fino al termine della legislatura. Sciolte le camere, tutti al voto, si potrebbe pensare che i soldi per i prossimi tre anni non verranno pagati e invece .... invece i partiti incasseranno 100 milioni di euro per ognuno dei prossimi 3 anni come rimborsi elettorali relativi alle elezioni del 2006. Per capirci: ad Aprile si va a votare ? I partiti dopo le elezioni anticipate prenderanno il doppio dei soldi: quelli relativi alle elezioni del 2006 e quelli per le nuove elezioni del 2008.
Per le elezioni di aprile 2006 gli aventi diritto al voto erano precisamente 50.098.305(47.258.305 gli aventi diritto al voto in Italia e 2.840.000 quelli all'estero). Da questo fondo ad ogni partito è attribuita una quota sulla base delle percentuali di voto ottenute.Bene, si sciolgono le Camere. Ma credete che i nostri dipendenti (ovvero i politici) rinuncino ai privilegi? Pare di no.
Una leggina ad hoc approvata con voto bipartisan a inizio 2006, poco prima di andare a votare, sancì il diritto dei partiti a continuare ad incassare i rimborsi anche in caso di voto anticipato. Da qui l'affare: se la legislatura si esaurisce prima della sua naturale scadenza lo Stato deve comunque pagare le somme già maturate per tutti e cinque gli anni. Proprio in base a questa leggina Forza Italia ha potuto cartolarizzare i contributi che deve ancora riscuotere.
Ed anche il Partito Democratico avrebbe la sua convenienza: Ds e Margherita continueranno a incassare le risorse relative alla XV legislatura; il PD avrà i fondi della XVI.Che dire, sembra proprio che non la capiscano e che non vogliano mai cambiare.
Poveri e ingenui elettori.
cominciaitalia.net

Accolgo l'invito di postare la mia lettera aperta alla politica pubblicata qualche settimana fa su ...

http://www.centomovimenti.com/2008/gennaio/25_sd.htm

lascio solo il link per non occupare troppo spazio. Penso sia importante che giri un pò tra i nostri contatti, se la riterrete coerente con il vostro pensiero. UN abbraccio, amici!

Nel giorno dell'avviso di garanzia da parte della procura di Santa Maria Capua Vetere, Clemente Mastella si è dimesso dalla carica di ministro della Giustizia. Ma in quell'inchiesta un protagonista non minore è anche Antonio Bassolino. Che resta saldo sulla poltrona di governatore della Campania. I magistrati capuani accusano Bassolino di abuso in atti d'ufficio, per avere accettato la rimozione arbitraria del commissario di un ente regionale e la sua sostituzione con l'uomo designato dall'Udeur. In pratica, si è sottomesso alle pressioni dell'Udeur violando la legge.
Al momento dell'invito a comparire, nello scorso novembre, Bassolino non si è presentato davanti ai pm. Ha scelto di tacere e avvalersi della facoltà di non rispondere: un suo diritto, anche se politicamente forse criticabile. E ha mandato una memoria difensiva in cui sostanzialmente dichiarava di essersi limitato a firmare il documento preparato dai suoi tecnici. Ma questa difesa appare smentita dalle intercettazioni, che hanno registrato le manovre dell'Udeur e la disponibilità di Bassolino a trovare un accordo. Un esempio? L'assessore Udeur Luigi Nocera viene registrato mentre descrive l'incontro con Bassolino: «Allora lui ha chiamato davanti a me Andrea Cozzolino (assessore ds che sul suo sito si definisce "delfino" del governatore, ndr) e ha detto: "Fai la verifica per il commissariamento, anche se non è al 100 per cento mi assumo la responsabilità di fare il decreto"»
La ricostruzione è stata accolta e confermata ora anche dal gip di Napoli, Anna Laura Alfano, che ha definito «granitico» il quadro indiziario. Scrive il giudice: «Il governatore Antonio Bassolino, tuttavia, assume la responsabilità di firmare il decreto anche nel caso in cui, tale determinazione, non dovesse annoverare tutti i criteri di regolarità previsti». E ancora: «C'è una chiara, consapevole volontà di operare in modo difforme da quanto previsto dalle leggi, pur di porre rimedio a una situazione improvvisamente critica». Queste valutazioni finora sono state condivise da due procure (Napoli e Santa Maria Capua Vetere), due giudici per le indagini preliminari e un Tribunale della Libertà. La presunzione di innocenza vale fino alla sentenza definitiva. Ma forse ci sono già elementi sufficienti per chiedersi se la posizione di Bassolino sia compatibile con quei principi che il Partito Democratico dichiara di volere sostenere. O no?

http://www.laprovinciadilecco.it/online/online.asp?SiglaEdizione=LE&Sezi...

Quando gli 007 spiavano gli artisti: «Tournèe in Russia, è comunista» Un esperto scopre i rapporti dei Servizi italiani del dopoguerra e le indagini nel mondo dell'arte Perfino De Sica e Eduardo De Filippo tra i sospettati. Ma non si arrivò ai processi maccartisti

Cos'hanno in comune i fratelli De Filippo, con Milva, Jannacci, Caterina Caselli, Vittorio De Sica, Dario Fo, Wanda Osiris e Cesare Pavese? Al di là del valore individuale nel campo delle arti e della notorietà nazionale, quello di essere stati spiati, sorvegliati, controllati fin nell'intimo dalle «barbe finte» nazionali. Insomma sono stati tenuti d'occhio , alcuni per anni e anni, dai nostri agenti segreti che, con estrema professionalità, hanno redatto i relativi verbali di segnalazione, raccontando vizi e virtù, ma soprattutto evidenziando le relative idee politiche. In particolare se le stesse erano ritenute «sovversive». È un capitolo poco conosciuto della storia italiana, ma in qualche modo - forse per scimmiottare anche in questo campo o per accreditarsi ancora di più con gli alleati americani - anche da noi il mondo dello spettacolo ha vissuto un suo periodo per così dire «maccartista». Per fortuna, un po' per il carattere italiano, un po' per le incapacità dei nostri servizi segreti e per gli ordini che questi ricevevano, fatto sta che ben pochi artisti alla fine forze hanno potuto lamentare qualche esclusione per motivi politici. rapporti riservati Ma quelle schede compilate esistono e le ha ritrovate e consultate un esperto, Aldo Giannuli - consulente di varie commissioni di inchiesta, la «Stragi» e la «Mitrokhin» - che ha ricostruito come, negli anni del dopoguerra l'Ufficio Affari Riservati del Viminale cominciò a preoccuparsi per quella che riteneva «la penetrazione comunista negli ambienti dell'arte». La schedatura era partita fin dai tempi del referendum istituzionale quando il Sis (Servizi informativi e speciali), che aveva sostituito la fascista Ovra, mise in fila chi poteva essersi espresso per la monarchia: e nella lista finirono Totò, come Aldo Fabrizi, ma anche campioni come Bartali. Era il «pericolo rosso» però a preoccupare, proprio come in America secondo i processi messi in piedi dalla commissione Joseph McCarthy. Al Viminale così si cominciarono a spiare gli artisti e bastava che un Eduardo De Filippo nel '55 andasse in tournée in Urss per suscitare dubbi e interrogativi. E dire che De Filippo, prima considerato vicino ai monarchici e poi alla Dc, alla fine si ritrovò indiziato di possibile «intelligenza» con il nemico. falsità e illazioni Ma bastava poco per finire nel mirino degli 007 nostrani: ad esempio racconta Giannuli, Vittorio De Sica fu tenuto d'occhio perché la moglie Maria Mercader era sorella dell'assassino di Lev Trotsky, Ramon Mercader. Di conseguenza, fu il ragionamento, il famoso regista poteva essere in contatto con Mosca se non addirittura in qualche modo "reclutato" dai comunisti d'oltrecortina. Ma intanto si arriva agli anni Sessanta, con le proteste operaie, la contestazione e tutto il resto. E il Sifar - successore del Sis -, quello finito nelle trame "nere" e nei tentativi di golpe si gettò a corpo morto sulle orme degli artisti più pericolosi. Ad esempio di Dario Fo e Franca Rame, gettati fuori dalla Canzonissima del '62.Non mancano al proposito le amenità come quella del documento degli Affari riservati che attribuiscono a Fo un ruolo di rilievo nel sequestro Amelio da parte delle Br. E non manca neppure un appunto che indica la villa di Claudio Villa come luogo dove i Nuclei armati proletari tenevano l'armeria. Nelle schede delle spie italiane, negli anni post 68, si ritrova buona parte del mondo dello spettacolo italiano, tra presunti finanziatori dei gruppi extraparlamentari a chi, invece, era indicato come militante vero e proprio. Così vicino a Lotta Continua furono indicati attori come Florinda Bolkan o cantanti come Gianni Morandi, mentre invece ad Avanguardia Operaia furono associati Guido Crepax e Alfredo Chiappori. E una futura socialista e sostenitrice di Bettino Craxi, come Caterina Caselli venne indicata come vicina a Potere Operaio. Un dato comunque si riscontra: il pericolo, come si diceva allora, veniva soprattutto da sinistra. Gli artisti, gli intellettuali, gli scrittori erano quindi un riferimento obbligato per gli spioni che riservarono, stando alle schede ritrovate, poche attenzioni a chi poteva essere indiziato di simpatie di destra. Un elemento comunque consola: che sulla base di quelle relazioni, in Italia non furono imbastiti i processi maccartisti e nessun attore era un terrorista o lo divenne. Con un'eccezione: Giusva Fioravanti. Che però non era un «rosso» ma militò nella destra eversiva.

Segnalazioni

Appello per realizzare pienamente i principi contenuti nell'articolo 21 della Costituzione italiana

http://www.voglioscendere.ilcannocchiale.it/ di Marco Travaglio, Pino Corrias e Peter Gomez.

Il servizio di striscia la notizia di sabato scorso con intervista a Domenico Leggiero:

http://www.video.mediaset.it/video.html?sito=striscia&data=2008/02/09&id...

CARISSIMI AMICI , SALVE,
SIAMO UN GRUPPO DI FAMIGLIE CHE VOLONTARIAMENTE HANNO COSTITUITO UN COMITATO ED E' STATO APERTO UN C/C BANCARIO PER LA RACCOLTA FONDI PER IL PICCOLO MATTIA(3 ANNI) DI MASCALUCIA (CT), AI FINI DI PORTARLO ALL'ESTERO PER TERAPIE IMPORTANTISSIME ALLA SUA SALUTE!!
..CHIEDIAMO A VOI UN PREZIOSO AIUTO!

PER UNA DONAZIONE
QUESTE LE COORDINATE BANCARIE:

BANCA DI ROMA S.P.A.
C/C: 2539632
ABI: 3002
CAB: 16907
CIN: W

(PER CHI DONA DALL'ESTERO)
SWIFT: UNCRITMM
IBAN: IT16W0300216907000002539632

INTESTATO A "COMITATO AIUTIAMO MATTIA"

GRAZIE PER LA VOSTRA PREZIOSA COLLABORAZIE E SENSIBILITA' IL COMITATO VI PORGE I SUOI DISTINTI SALUTI

www.ilportaledimattia.com

0957271684
3291616237

Il campione di MotoGp Valentino Rossi dovrà pagare al fisco un totale di 35 milioni di euro per gli anni dal 2001 al 2006, mentre dalla prossima dichiarazione dei redditi il pilota pagherà come contribuente italiano, dopo anni di residenza a Londra.
E' quanto ha annunciato oggi da Rossi, insieme ai vertici dell'Agenzia delle entrate, in una conferenza stampa tenuta a Pesaro, dopo che l'estate scorsa il fisco gli aveva contestato una sanzione di oltre 100 milioni di euro per evasione fiscale.
"Sono contento di come si sta risolvendo la vicenda", ha detto Rossi. "E' una cifra alta ma è più importante essere tranquilli, sereni e felici", ha aggiunto il pilota che è apparso di ottimo umore e molto poco pentito.
"Sia io che l'Agenzia delle entrate avevamo lo stesso obiettivo: farmi tornare in Italia", ha detto il pilota, anticipando la sua decisione di trasferire la sua residenza da Londra all'Italia. Dove, esattamente, il pilota vincitore di sette mondiali non lo sa ancora. "Di sicuro non a casa della mamma. Ormai sono grande", ha scherzato.
Per l'anno 2007 Rossi presenterà, quindi, una dichiarazione fiscale come contribuente italiano a tutti gli effetti.
L'accordo raggiunto tra l'ex campione e gli agenti del fisco prevede una quota di 19 milioni di euro per gli anni dal 2001 al 2004. La cifra restante è invece relativa al biennio 2005-2006.
"Le tasse sono così, bisogna pagarle", ha detto ancora Rossi. Di sconto da parte del fisco, però, non ha voluto sentire parlare, preferendo definire l'accordo un "percorso tecnico".
"Avevo già deciso di tornare in Italia. Non potevo tornare ed avere problemi con il fisco italiano", ha detto, ammettendo che la vicenda ha avuto un notevole effetto negativo sulla sua concentrazione e sul suo morale. Di un vero pentimento, però, alla fine neanche l'ombra.
"Non mi pento delle scelte passate ... mi sento pulito con me stesso e con la mia coscienza".
PRIMA RATA IN PAGAMENTO ENTRO IL 19 FEBBRAIO
Il fisco aveva contestato una multa di 112 milioni di euro al mago delle due ruote di Tavullia, che oggi ha però definito la sanzione prospettata "una provocazione per cominciare a trattare".
Lo Stato aveva intentato un procedimento nei confronti di Rossi per l'evasione di 60 milioni di euro di guadagni, non dichiarati tra il 2000 e il 2004 grazie alla decisione di Rossi di spostare la sua residenza nella capitale britannica. Tra Irpef, Irap e Iva sarebbero state evase imposte per 43,7 milioni di euro che, sommate alle sanzioni e agli interessi, portavano l'ammontare complessivo ai 112 milioni richiesti dal fisco.
Quello di Valentino Rossi è il maggior accertamento con adesione relativo a persone fisiche concluso dall'Agenzia delle Entrate. Relativamente agli anni dal 2001 al 2004, il pilota verserà la somma complessiva di 18,9 milioni di cui 13,71 di maggior imposta, 4,18 di sanzioni e 1,35 di interessi.
Il pagamento avverrà in 12 rate trimestrali di 1,57 milioni di euro l'una, aumentate degli interessi di rateazione. La prima rata sarà pagata entro il 19 febbraio.
AGENZIA DELLE ENTRATE RINGRAZIA IL PILOTA
Nonostante la cifra dell'accordo annunciato sia quindi di gran lunga inferiore a quella richiesta inizialmente, il direttore dell'agenzia delle Entrate Massimo Romano ha negato che questo possa inviare un segnale negativo nei confronti dei contribuenti che ogni anno pagano quanto dovuto. Al contrario, ha ringraziato apertamente il motociclista.
"Voglio ringraziare Rossi per la linearità e la correttezza delle sue scelte. E' importante instaurare un sistema collaborativo con i contribuenti", ha detto Romano, sottolineando che la procedura adottata nei confronti del pilota è identica a quella usata nei confronti di qualsiasi cittadino.
"Lo sconto sulle sanzioni (ottenuto da Rossi) è previsto dalla legge", gli ha fatto eco il direttore centrale dell'unità accertamenti del fisco Villiam Rossi, che ha dovuto più volte interrompere il suo intervento a causa di una rumorosa protesta organizzata da alcuni dipendenti della Agenzia delle entrate fuori della sala conferenza per manifestare per il rinnovo del contratto.
Invece delle solite bandiere di sostegno, infatti, il pilota ha trovato ad attenderlo fuori dalla sede del fisco di Pesaro striscioni dei dipendenti che hanno un contratto ormai scaduto da tempo e hanno colto l'occasione per esporre le proprie ragioni davanti alla selva di giornalisti presenti

Caro Domenico,
attenzione è un po' un casino con il fisco.

Purtroppo e' così. Se Rossi avesse fatto ricorso ecc, il fisco non so quando prendeva i soldi. E attenzione, qualcun altro al posto di Rossi l'avrebbe sicuramente FATTO IL RICORSO.

Siamo alle solite: uno Stato con la giustizia che NON funziona si porta dietro una serie di problemi enormi, che ricadono sulla vita stessa della società.

Poi perché purtroppo la giustizia non funziona è un altro discorso:

- nel C.S.M. NON CI DEVE ESSERE NESSUN POLITICO!!!!, per esempio.

- I GIUDICI DI CASSAZIONE DEVONO AVERE ALMENO UNA SEGRETARIA E NON FARSI LORO LE FOTOCOPIE (come ha fatto presente Gherardo Colombo), altro esempio

Speriamo nelle Persone che lavorano alla Finanza in modo onesto.

Forza e ..coraggio

Un abbraccio
Luigi Fusi

Caro Domenico,
grazie per la segnalazione. La notizia fa venire i brividi...
Un simbolo (sic!) dell'Italia all'estero prima evade il fisco e poi lo sbeffeggia, perchè in Italia si può fare!
redazione

Cari amici,

risolto il problema dei commenti "scomparsi"!

Dalla ricostruzione fatta con i nostri tecnici non risulta alcun tipo di hackeraggio o censure.

Molto più semplicemente, quando  è stato cancellato il post di Franca, con lui se ne sono andati anche i commenti postati fino a quel momento, purtroppo!

... Meno male che Luisa li ha ricostruiti minuziosamente!

Scusate per il disguido, un abbraccio a tutti!

redazione

E' una bella notizia,chiedo scusa a Franca per aver dubitato che il messaggio di quel giorno fosse suo. Capisco solo adesso quanta ansia e 'disperazione' possa avere provato sentendo quella notizia, che a me era sfuggita, al tg.
Scusami
Cristiana

Lo sforamento delle emissioni di Co2 rispetto all'obiettivo previsto dal Protocollo di Kyoto costa all'Italia 63 euro al secondo dal primo gennaio di quest'anno, pari a piu' di cinque milioni di euro. Dopo sei settimane abbiamo ampiamente superato i 200 milioni di euro e a fine anno il debito tocchera' quota due miliardi. Il calcolo e' stato fornito da Gianni Silvestrini, direttore scientifico del Kyoto Club al convegno "Le Regioni e gli Enti locali verso Kyoto" tenuto in Campidoglio.
Dagli obiettivi di Kyoto ci separa un divario di oltre 90 milioni di tonnellate di Co2 e per questo ora il Paese e' in una emergenza gravosa in termini economici ed ogni ritardo comportera' costi crescenti. La crisi di Governo in atto cade - secondo Silvestrini - nel momento meno opportuno, dal momento che altri Paesi europei stanno attuando misure di intervento da noi a lungo rinviate.
La Finanziaria 2008 mette al centro delle politiche per la riduzione delle emissioni dei gas serra gli Enti locali, ma un quarto delle Regioni non ha ancora approvato in via definitiva il proprio piano energetico ambientale, uno strumento previsto da piu' di 15 anni.
La Finanziaria prevede che entro 90 giorni vengano definiti i target nazionali sulla produzione da fonti rinnovabili e che nei successivi 90 giorni le Regioni adeguino i propri piani energetici."Le Regioni hanno un ruolo indispensabile - ha osservato il ministro dell'Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio - perche' non e' possibile raggiungere un obiettivo nazionale se introduciamo finalmente dei target regionali e non diamo la possibilita' a Regioni, Comuni, Province di ridurre le proprie emissioni di Co2".
(fonte Rai News 24)

Caro Domenico,
sempre favoloso nel postare le notizie!
Vorrei però aggiungere una precisazione: non si tratta del costo del respiro.
Si tratta del costo della disatrose politiche ambientali del nostro Paese: inceneritori, centrali elettriche, cementifici  ovunque senza neppure considerare gli effetti devastanti sull'abiente oltre che sull'economia (vedi quote CO2).
Nota bene: questi tre elementi sono molto più devastanti rispetto all'inquinamento prodotto dalle auto, solo che è assai più facile organizzare una domenica a piedi piuttosto che imporre limiti severi alle emissioni industriali!
redazione
 

Il quadro politico è ormai tracciato, anche se i giochi e giochini dell’ultimo minuto, sembrano depistare gli elettori che il 13 1 4 aprile non faranno altro che mettere una x su una scheda inutile.
Il PDL – popolo delle liberta – si presenta al popolo elettorale con due simboli quello suo PDL e quello della lega nord che porterà alle casse della coalizione un buon 4 % ; dicasi la stessa cosa del PD partito democratico che correrà con il suo simbolo aggregato con quello del IDV Italia dei valori dell’ex pm Di Pietro con una dota stimata anch’ essa nell’ordine del 4 %.
E dopo? Il dopo è semplice…… le due forze minori del sistema bipartitico PDL & PD –lega nord e Italia dei valori confluiranno nei due gruppi parlamentari maggiori e finiranno lì la loro storia.
Questo perché i due schieramenti bipartitici PDL & PD sanno benissimo che se l’Italia dei valori IDV e lega nord confluissero adesso all’interno dei due partiti, molti dei loro elettori non li voterebbero più e quindi conti alla mano, i due partiti PDL & PD non possono rinunciare al rispettivo 4% che portano in dote al loro interno.
Alla fine dei giochi una volta insediate le camere, indipendentemente di chi avrà vinto, i due partiti maggiori PDL & PD blinderanno il sistema bipartitico , con le cosiddette Larghe Intese, con una leggina ad hoc e cosi tutte le forze eventualmente presenti spariranno alla fine della legislatura.
Et voilà addio referendum – una volta governa il PDL una volta il PD e come dicevano i latini: mal comune mezzo gaudio.

Perfetto!
E noi cosa perdiamo? La possibilità di parlare di conflitto d'interessi, falso in bilancio, leggi vergogna....
" La libertà, non è star sopra un albero, non è neanche il volo di un moscone, la libertà non è uno spazio libero, LIBERTA' E' PARTECIPAZIONE"  ... diceva il grande Gaber...
 

perdiamo la libertà e la cosa che mi scandalizza è che abbiamo vissuto per cinque anni con un governo che ha massacrato la libertà di parola e fatto della delinquenza la norma. Possibile che non sia bastato?

FRANCA FAI UN APPELLO PER MIO FIGLIO...LASCIA TARE CIO' CHE PENSANO GLI ALTRI(POLITICI O MEDICI) QUI IN ITALIA LA SANITA' FA GIRARE MILIONI DI EURO INTORNO AI NOSTRI FIGLI......PER NON PARLARE DELLA MALASANITA'...
CHIEDO SOLO UN EURO A PERSONA, POTREBBE SALVARE MIO FIGLIO!
CIAO

GRAZIE IN ANTICIPO!

Cara FRANCA,
non si può chiedere ai Partiti che i soldi della pubblicità vengano utilizzati NON per "martellare il cervello degli Italiani" ma per Mattia, il figlio di JesDay ?

Ho saputo che SOLO IL COMUNE DI MONZA SPENDERA' 75000 EURO PER FAR POSIZIONARE LE BACHECHE NELLE STRADE !!!!

Io credo che potremmo fare qualcosa...

Un abbraccio da parte di Tutti a Mattia e a "Il Giorno del Si".

PS: Non credo proprio che la proposta possa essere accettata da TUTTI. Sicuramente c'è qualche "partito" che non può fare a meno del martellamento. Ieri hai detto dei MANIFESTI DI FERRARA. A parte chi paga... Io quando il Suo leader e' sceso in campo con una decisione "improvvisa" lavoravo come dipendente a Milano. Erano già un paio di mesi che si vedevano manifesti enormi, i più grandi che ci sono, grandi quanto la "Scena" che si preparava a recitare (ricordate, la scrivania, la foto della mamma...). Si può dire che - in pratica - tapezzavano TUTTA MILANO. Erano manifesti con il colore azzurro, il tricolore, ecc... mancava solo il NOME !.

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Ho riletto il post. Credo che potrei esprimere meglio quello che intendo dire. Purtroppo non posso vivere - come tutti gli altri che scrivono nel blog - "mangiando pane e cipolle". Vedro' di farlo appena ho tempo.

Caro JesDay,
ho messo giù i punti da sviluppare per la richiesta sulla spesa inutile della PUBBLICITA' ELETTORALE (CARTELLONI PER LE STRADE). Devo avere un po' di tempo per svilupparli.
- La Pubblicità nasce dal commercio, è l’anima del commercio, ma non può essere "L'ANIMA" della POLTICA, e’ degradante per lo stesso ruolo ALTO che deve avere la vera politica.
- E’ assurdo che un partito possa avere dei vantaggi di voti perché fa più spot.
- I partiti devono avere il finanziamento pubblico. Ma devono RENDERE CONTO come vengono spesi i soldi. Contabilmente ma specialmente MORALMENTE, ricordando che ormai in Italia ci sono anche molti poveri.
- La pubblicità in particolare NON serve, basta che un partito presenti in modo serio un elenco programmatico, espresso in forma leggibile, anche per una persona semplice, pubblicato semplicemente su un sito internet. Indicando le priorità.

Domani o dopodomani vedo se riesco a svilupparli.

Saluta Mattia da parte di TUTTI noi.

Per i bloggers ed i lettori:

Se qualcuno ha qualche idea, ben venga.

PS:

- PUBBLICITA' + VALORI

Salve sig. Luigi Fusi, ammiro il suo impegno e, dato che ho poco tempo da trascorrere davanti al mio pc, la invito a contattarmi su questa email [email protected] anche se questi discorsi preferisco si facciano per telefono.
in attesa della sua proposta e del suo sviluppo, la ringrazio in anticipo le le porgo i miei distinti saluti.

ps. ricambio i saluti da parte di Mattia!!

www.ilportaledimattia.com

Salve JesDay,
io ho la fortuna di lavorare proprio con il PC. Mi collego con miei clienti che sono in varie zone d'Italia, del nord ma anche del sud.

La ringrazio per le Sue parole. Sono convinto che molti altri, tanti altri vorrebbero fare qualcosa per Mattia. Speriamo di riuscirci, senza illuderci, ma proviamo. Le possibilità ci sono. Io lavoro con la pubblicità. Ho speso circa 50 milioni in pubblicità. Ma e' una pubblicità commerciale, finalizzata ad attirare l'attenzione, a fare in modo che chi legge una rivista sia incuriosito.

Non è una pubblicità per avere un voto per governare.

Mia moglie ed io - non abbiamo figli - finora non abbiamo mai visitato la Sicilia, speriamo di poterla incontrare con suo figlio.

Un abbraccio sincero,
alla Sua famiglia, ed anche al comitato "Aiutiamo Mattia".

Da TUTTI e da me.

PS: Per i bloggers: vorrei chiedere scusa, se alle volte invado un po' il blog con un po' troppi post. Purtroppo la situazione politica odierna crea molta preoccupazione, anche se ultimamente - vedi De Mita - anche alcune speranze.

caro Luigi!
De Mita? abbiamo gioito troppo in fretta: sarà candidato della Rosa nel Pugno!!
Ecco il nuovo che avanza!
 D'altro canto, ci stiamo avvicinando alla politica delle gilde. Io rispetto Colaninno e anche (e di più!) l'operaio della Thyssen, gli over trenta e le donne che Veltroni candiderà. Evviva, c'è del nuovo in politica. Ma c'è un ma.
Ho l'impressione che queste candidature "pubblicitarie" faranno più male che bene... Un tempo si faceva politica perchè si era bravi. Oggi? Perchè sei un operaio inascoltato diventato un simbolo, perchè sei un giovane imprenditore-simbolo, perchè sei una donna- cervello in fuga-simbolo.... ognuno bravo nel suo mestiere, ma in quello della politica? Ecco, in parlamento vogliamo le "categorie" in nome di quale ragione?
redazione

Ho già scritto in passato proprio su queste pagine quale sia la mia opinione in merito all'argomento, la malattia di Mattia è seria, molto seria e oltre ad affidarsi al finanziamento solidale per tentare di offrire anche questa opportunità al piccolo ho consigliato di rivolgersi per scritto e ufficialmente All'assessorato regionale della propria Regione chiedendo di erogare dei fondi , altre Regioni hanno finanziato in maniera cospicua questo progetto riabilitativo in Florida pur non essendoci validi riscontri sull'effettiva utilità di questa "terapia"nel risolvere le problematiche dei bambini. Potrebbe essere una strada che mi sentirei anche di appoggiare.

mammamarina
www.claudiabottigelli.it

PRIME FIRMATARIE:

Simona Argentieri
Natalia Aspesi
Adriana Cavarero
Cristina Comencini
Isabella Ferrari
Sabina Guzzanti
Margherita Hack
Fiorella Mannoia
Dacia Maraini
Alda Merini
Valeria Parrella
Lidia Ravera
Rossana Rossanda
Elisabetta Visalberghi
eccetera
eccetera

TEATRO/ 'TUTTA CASA, LETTO E CHIESA', UNA PARODIA SULLA CASALINGA

17-02-2008 16:33

Lo spettacolo in scena l'8 marzo al Creberg di Bergamo
Roma, 17 feb. (Apcom) - L'8 marzo, al Teatro Creberg di Bergamo, va in scena 'Tutta casa, letto e Chiesa'. Lo spettacolo - scritto da Dario Fo e Franca Rame, che ne cura anche la regia - è una parodia della casalinga. Marina De Juli, accompagnata sul palco dai 12 elementi della Lingera Filtrus Jazz Band, interpreta una donna che vive all'interno della propria casa, ma non è realizzata perchè le manca la cosa più importante: il rispetto del marito e la fiducia in se stessa. Un giorno scopre una dirimpettaia che non aveva mai visto e le confida, in maniera tragicomica, la sua vita.

Cara Franca;
Sei sorda verso i problemi di noi giovani. è così, è palese. Sei sensibile solo alle cose che ti provocano emozioni. Parli della 194 e fai giustamente un casino enorme, cerchi di aiutare quelle povere famiglie vittime dell'uranio. Tutte cose giustissime ma forse dovresti anche capire che i problemi non sono solo quelli che evocano sentimenti....

Difendi senza motivo Prodi con una lettera che a mio modesto parere pareva talvolta ridicola. Non si può scolpevolizzare una persona che ha comunque promesso e non ha mantenuto. Per cosa dovrei votare ora?.......

Vorresti essere giovane, ma sei tristemente vecchia. Se vorresti aiutarci veramente ti comporteresti diversamente. Non hai neppure lontanamente capito quali sono i nostri problemi. E sei tristemente sorda verso chi cerca di contattarti per cercare di fare qualcosa. Rispondi quasi sempre solo ai commenti di elogio...ma è così che funziona? Discuti le critiche, non gli elogi. Sarebbe più costruttivo per tutti. La Franca che ti dipingi non è quella che sei....purtroppo.
Non credo che risponderai...ma se lo facessi sarebbe bello vedere cosa ne pensi.
Saluti
marcolindo

Caro marcolindo, mi piace pensare che tu sia tornato sulla Terra dopo un lungo viaggio di mezzo secolo e che tu sappia, di Franca Rame, solo quello che ti ha raccontato un qualche mentitore compulsivo.
Nel qual caso non sarebbero da attribuire a te le falsità che vai dicendo.
Ma, in fondo, anche se fossero frutto della tua osservazione del mondo e del tuo spirito critico, quelle sciocchezze (per usare un eufemismo soft) probabilmente non sarebbero interamente colpa tua; se la coscienza della realtà non l'hai è difficile fare qualcosa per te nell'immediato. Ma nel caso tu fossi intenzionato ad acquisirla, magari, nel frattempo, per portanti un po' avanti informati un po'.

Afghanistan, la guerra in Parlamento
Inizia oggi alla Camera la discussione sul rifinanziamento della missione
Inizia questa mattina alla Camera la discussione parlamentare sul rifinanziamento della missione militare in Afghanistan. Contrariamente a quanto chiesto da numerosi parlamentari, il decreto-legge presentato dal governo Prodi ha ‘impacchettato’ tutte le missioni italiane all’estero (Afghanistan, Libano, Kosovo, Iraq, Sudan, Somalia, ecc.) che andranno quindi discusse e votate in blocco. Preannunciato il voto contrario della Sinistra Arcobaleno (che in passato votò sempre a favore di questa missione per non far cadere il governo): un ‘no’ del tutto ininfluente, visto che il decreto verrà convertito in legge con i voti di tutti gli altri schieramenti politici.

Più soldi, uomini e mezzi. Per la missione militare in Afghanistan, il decreto stanzia oltre 337 milioni di euro per l’anno 2008: quasi il 10 per cento in più rispetto ai 310 milioni dell’anno scorso. Un aumento dovuto all’incremento numerico del contingente (2.880 uomini secondo la Nato rispetto ai circa 2mila di un anno fa) e allo schieramento di nuovi mezzi (8 carri armati Dardo, 5 elicotteri da combattimento Mangusta, 3 elicotteri da trasporto e assalto Sh-3d, 10 blindati Lince e 2 aerei Predator: tutti mezzi che un anno fa non c’erano).
Ovviamente, il testo del decreto non fa cenno all’invio di ulteriori rinforzi discusso al vertice informale dei ministri della Difesa Nato a Vilnius, in Lituania, lo scorso 7 e 8 febbraio: in primavera l’Italia manderà nell’ovest dell’Afghanistan altri 2-300 uomini, truppe da combattimento destinate alla creazione di un ‘Battle Group’ italo-spagnolo di 5-600 uomini per fronteggiare la guerriglia talebana in caso di bisogno (necessità che la Nato considera scontata con la prevista offensiva talebana di primavera). Un compito, questo, svolto finora dalla più esigua Forza di Reazione Rapida (Qrf) italo-spagnola di circa 300 uomini, coinvolta in numerosi scontri a fuoco occasionali con i talebani e sopratutto nell’offensiva Nato dello scorso novembre, quando gli oltre 200 soldati italiani della Qrf (con carri armati Dardo ed elicotteri Mangusta) combatterono per tre settimane contro i talebani per la riconquista di due distretti della provincia sud-occidentale di Farah.

La guerra negata. In aula verrà sicuramente dibattuta la reale natura della missione in Afghanistan. Ma non servirà a nulla, perché la verità rimarrà occultata dietro la cortina fumogena della retorica governativa della “missione di pace” che Prodi e i suoi ministri – e ora anche i suoi candidati alla successione, Veltroni e Berlusconi – continuano a usare. Con la fondamentale complicità dei grandi giornali e dei telegiornali; come il Tg1 che qualche giorno fa diceva che, mentre i nostri soldati sono impegnati nella missione Isaf, descritta come una missione sostanzialmente umanitaria e di polizia, “gli americani di Enduring Freedom continuano a dare la caccia ai talebani”. Solo loro.
Come se i duecento incursori italiani delle forze speciali della Task Force 45 non fossero regolarmente impegnati, fin dal 2006, a combattere i talebani nelle province afgane occidentali nell’ambito dell’operazione ‘Sarissa’.
Come se le migliaia di soldati britannici, canadesi e olandesi che dal 2006 combattono e muoiono ogni giorno nel sud dell’Afghanistan non facessero parte della stessa missione Isaf a cui partecipa l’Italia.
Come se i vertici Nato, fortemente preoccupati per l’avanzata dei talebani, non fossero da mesi infuriati con l’Italia e con gli altri Paesi alleati (Germania, Francia e Spagna) che non danno il loro pieno contributo alla missione Isaf inviando uomini sufficienti e mezzi adeguati a combattere questa guerra.

http://www.peacereporter.net/dettaglio_articolo.php?idc=&idart=10176

sor.riso

Caro sor.riso,
credo proprio che questa volta anche FRANCA VOTERA' CONTRO.

Ed il RIFANANZIAMENTO NON PASSERA'.

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EMERGENCY

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PS: non vedo piu' Bruna che ci rintracciava le notizie. Io Ti sarei grato se riuscissi a darci delle informazioni snelle sui 12 punti del PD.

Un abbraccio.
Luigi

caro Luigi questa volta il voto contrario della signora Franca Rame sarà inutile, sarà votato a larga maggioranza da tutti e passerà

p.s. sto cercando anche io notizie in merito ma al momento non ne trovo

sor.riso

LA REPUBBLICA, MARTEDÌ, 19 FEBBRAIO 2008

Pagina 6 - Interni

I politici incassano con un sorriso Grillo: finalmente uno che mi imita

La Russa, il super-imitato: Fiorello sa che non votando si fa vincere la cattiva politica
Salvi: contrario alle provocazioni, ma certe promesse assomigliano a prese in giro

GIOVANNA CASADIO

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ROMA - «Roosaario... non mi ha detto nulla dell´appello che voleva fare alla radio». Ignazio La Russa imita Fiorello che imita La Russa. Troppo simpatico Rosario Fiorello per offendersi, in ogni caso. «Sbaglia» Fiorello, per i politici sia di sinistra che di destra, ma le proteste sono soft e l´invito dello showman a stracciare la scheda elettorale se lo giocano l´uno contro l´altro nella partita elettorale. Qualche giorno fa all´aeroporto "Gnazio" e "Rosario" si sono incontrati e «siccome Fiorello è un amico che purtroppo vedo poco - spiega La Russa - abbiamo conversato del più e del meno». Non di astensionismo, l´argomento non sembrava nell´aria. Né dell´immondizia di Napoli. «La colpa della vergogna napoletana non è dei politici in generale ma di chi ha la responsabilità, quindi Pecoraro, Bassolino, Iervolino. Fiorello è una persona perbene, sa che se non si va a votare è il peggio della politica a trionfare».
Proprio così, secondo Gianfranco Fini, leader del Pdl, un tempo An, stesso partito di La Russa: «Fiorello è simpatico ma ha detto una cosa che va denunciata e cioè che non tutti i politici hanno la possibilità di fare. Io per esempio non posso fare nulla sulla vicenda della Campania, mentre il Pd che lì governa può fare molto». E la questione è utilizzata elettoralmente anche da Pier Ferdinando Casini, il leader Udc: «Fiorello ha ragione, se le promesse non sono mantenute».
A indirizzare a Fiorello e a Radio due applausi a scena aperta è Beppe Grillo. Il comico, e guru dell´antipolitica, apprezza di essere stato emulato da Fiorello nella critica feroce alla politica e rilancia la posta: «Io suggerisco ai napoletani di chiudere i confini come i baschi, dovrebbero volere l´indipendenza assoluta visto come li trattano». Stracciare la scheda elettorale è ancora poco: «E non diciamo questa belinata che c´entra la camorra, che ha solo fatto da manovalanza, la responsabilità è delle spa quotate in borsa, di chi ha fermato la raccolta differenziata dei rifiuti per fare gli inceneritori... Dovranno pagare salato. Mi fa proprio piacere che Fiorello intervenga su qualche problema perché ha il dovere di farlo». Nel "Vaffa´day 2" contro l´informazione italiana, che Grillo ha organizzato il 25 aprile a Torino, ci sarà Antonio Di Pietro. Il leader di Idv (partito apparentato con il Pd) rincara: «A grida di dolore va risposto non rigettandoli nella solita accusa di antipolitica. A Napoli ci sono responsabilità precise, è colpa della politica del non fare, degli abusi che le intercettazioni campane e calabresi hanno svelato».
Piace Fiorello a Enrico Mentana, conduttore su Canale 5 di Matrix, che nega si tratti di «una grillata»: «È una provocazione, c´è una bella differenza con Grillo perché Fiorello dice "non andate a votare se i politici fanno solo promesse" ed è quello che pensano la gran parte dei cittadini, cioè: se non ho un servizio non ti pago». Ma Franca Rame, l´unica esponente politica invitata sabato a Napoli per la manifestazione anti rifiuti, invita a ragionare: «D´accordo, Fiorello è simpatico. Ma come si fa a pensare che in 55 giorni da qui alle elezioni, la vergogna dei rifiuti si possa risolvere? Se lui ha la bacchetta magica... lo vado ad aiutare. Non votare significa fare il gioco della destra». Ironico Beppe Giulietti: «Buttare altra carta in giro, quando si vuole fare una campagna contro il problema intollerabile dei rifiuti a Napoli è un po´ contraddittorio. Io sono contrario ai messaggi di non voto, ma sono convinto che Fiorello che è ironico e autoironico abbia fatto una provocazione e saprà tornarci su». Rettificherà. Nessuno censura a "Rosario", comunque. Neppure Cesare Salvi (Sinistra arcobaleno), al quale l´antipolitica fa venire i brividi, è disposto a rimproveri o a censurare Fiorello: «È una provocazione alla quale sono contrario ma Berlusconi e Veltroni sono partiti con promesse magniloquenti che sanno di presa in giro». Marco Pannella, leader radicale, denuncia la «clandestinizzazione» del Pr e dei temi di cui è paladino, dalla non-violenza alle carceri, dalla legalità alla laicità: «La mia stima in Fiorello è accresciuta».

CESARE SALVI ERA UNO DI QUELLI CHE CONTINUAVA A FARE DICHIARAZIONI - QUANDO ERA AL SERVIZIO DI D'ALEMA, ASSIEME A FOLENA, ai tempi del "TENTATIVO BICAMERALE" - DEL TIPO:

"Borelli, ha fatto bene, pero'..."

"Borelli, ha fatto bene, pero'..."

"Borelli, ha fatto bene, pero'..."

"Borelli, ha fatto bene, pero'..."

"Borelli, ha fatto bene, pero'..."

"Borelli, ha fatto bene, pero'..."

"Borelli, ha fatto bene, pero'..."

"Borelli, ha fatto bene, pero'..."

e su quel però lasciava cadere la voce in "dissolvenza" come si direbbe in grafica.

E così si dissolse anche Mani Pulite...grazie anche alla Sua partecipazione. E A QUELLA DI CHI GLI DAVA GLI ORDINI DI FARE QUELLE DICHIARAZIONI: MASSIMO D'ALEMA!!!

CE LO DICA CHIARAMENTE SEN. CESARE SALVI: FU O NON FU COSI' ?

E' VERO O NON E' VERO CHE D'ALEMA LE HA DETTO CHE - PER PORTARE AVANTI LA BICAMERALE - BISOGNAVA SCENDERE A COMPROMESSI "POLITICI" E "FRENARE" L'OPERA DI FRANCESCO SAVERIO BORRELLI ?

RIPORTO:

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Dal Corriere della Sera del 22/2/98

Intervista al sostituto procuratore di Mani pulite: ecco perché hanno bisogno di ridimensionare l'indipendenza della magistratura

Colombo: Bicamerale figlia del ricatto
Per il pm del Pool chi partecipò al consociativismo ora è costretto all'intesa sulle riforme

MILANO - Sulla Bicamerale e sulle riforme istituzionali intervista a Gherardo Colombo, pubblico ministero del Pool Mani pulite, che parla di una «società del ricatto» frutto dei compromessi degli ultimi venti anni della Repubblica e del consociativismo. Una «società» ancora ben viva. Secondo il magistrato, la Bicamerale è figlia di quella «società del ricatto». Il tentativo di riscrivere la seconda parte della Costituzione è la sola strada a disposizione di quella «società» per occultare il passato. Conclusione: «La nuova Costituzione può avere come fondamento quel ricatto».

«Le mie considerazioni - continua Colombo - non vogliono (come è ovvio) e non potrebbero (come è giusto) condizionare il lavoro del Parlamento nella riscrittura della seconda parte della Costituzione. Le mie sono soltanto osservazioni di carattere generale sul tema della giustizia e dei modi di amministrarla... Oggi la magistratura è meno inserita in quella società. Magari fa degli errori. Magari scivola in qualche sconfinamento. Magari c'è chi è ancora omologo a quel sistema. Per questo, credo, quella "società" minaccia la sua indipendenza. La magistratura è una variabile non coerente con il sistema consociativo. Per questo infastidisce, preoccupa, inquieta. Potere diffuso per antonomasia, può rompere in qualsiasi punto e imprevedibilmente il patto del silenzio, della complicità consociativa che il ricatto consiglia. Ecco la necessità di ridimensionare l'indipendenza del magistrato. Una magistratura meno indipendente, o addirittura dipendente, non riuscirebbe più a svolgere il controllo di legalità che le è proprio».

Agenzia stampa ADNKronos

Colombo: ecco l'accusa di Flick al PM di Milano

''TENORE AFFERMAZIONI SCREDITA SCELTE BICAMERALE E GOVERNO''

Roma, 23 feb. (Adnkronos) - ''Uso strumentale della qualita' di magistrato idoneo a turbare l'esercizio di funzioni costituzionalmente previste''. E' questa una delle accuse che il ministro di Grazia e Giustizia Giovanni Maria Flick rivolge al pm milanese Gherardo Colombo nell'atto con il quale ha promosso l'azione disciplinare nei suoi confronti per l'intervista rilasciata al 'Corriere della Sera'.

Colombo: D'Alema, intervento pericoloso e sbagliato.

Roma, 23 feb. (Adnkronos) - Le tesi di Gherardo Colombo sono pericolose e profondamente sbagliate, tipiche dell'estremismo di sinistra. Lo afferma il segretario del Pds Massimo D'Alema, in una anticipazione del Tg3 dell'intervista al leader di Botteghe Oscure che verra' pubblicata sull''Unita'' di domani. Secondo D'Alema, ha ragione Colombo, quando richiama il comportamento delle nostre ambasciate all'estero sulle rogatorie. Ma questo, aggiunge tra l'altro il segretario del Pds, non giustifica esternazioni di carattere politico. Non e' un caso, dice ancora D'Alema, che la Bicamerale sia attaccata da Cossiga e da Colombo.

Agenzia stampa ASCA

COLOMBO: PISAPIA, PAROLE DI INAUDITA GRAVITA'

(ASCA) - Milano, 23 feb - ''Sono sconcertato''. Cosi' Giuliano Pisapia presidente della commissione Giustizia della Camera ha commentato il caso del pm Colombo. Pisapia ha detto ancora ''confido nel fatto che le parole di Gherardo Colombo siano state equivocate; se le confermera' saranno di una gravita' inaudita''. A proposito della Bicamerale Pisapia ha detto che va avanti ''quello che mi sconvolge con il dottor Colombo e' che ha trattato posizioni assolutamente diverse come se fossero le stesse. Cosi' si rischia di finire nel qualunquismo e nella diffamazione''.
Secondo il presidente della commissione giustizia in realta' il magistrato milanese vuole opporsi al rapporto tra tutti i magistrati e il Parlamento''.

Dal Corriere della Sera del 23/2/98

Salvi: fanatismo farneticante «Pronto a quererarlo, non può infangare così le istituzioni»
«La Paciotti sbaglia: era doveroso pubblicare l'intervista a un magistrato di tale rilievo»

Di Felice Saulino

ROMA - «Farneticazioni: quelle di Gherardo Colombo sono pure e semplici farneticazioni». Vorrebbe chiuderla qui, Cesare Salvi, la polemica con il pubblico ministero milanese. E passare subito alle cosidette «vie legali». La sensazione è che avrebbe voglia solo di chiamare l'avvocato. Ma, per farlo, dovrebbe prima liberarsi dai cronisti che gli hanno distrutto il pomeriggio domenicale martellando di telefonate al mare.

È vero che ha minacciato una querela?

«Beh, sono il presidente dei senatori della Sinistra democratica che - non dimentichiamolo - è il più grande partito del Paese, il maggiore della coalizione di governo e anche quello che esprime il presidente della Bicamerale (Massimo D'Alema, n.d.r.). Per finire la parte che mi riguarda, sono anche uno dei quattro relatori della Commissione».

E allora?

«Scusi, come faccio a non sentirmi diffamato? Lo sono tre volte: sul piano personale, sul piano politico e su quello istituzionale. Secondo il delirio del dottor Colombo, non esistono alternative: il sottoscritto o è un ricattato o un ricattatore».

Anche le riforme istituzionali sarebbero inquinate dal «ricatto».

«Guardi che la Bicamerale va avanti. Serve, tra l'altro, a ricostruire un quadro di legittimazione dei poteri. E di rispetto reciproco. Quanto alla tesi, tanto cara al Pool, che stiamo lì per minare l'autonomia della magistratura, si tranquillizzino... Vorrei ricordare, che il mio partito si è impegnato in battaglie durissime per difendere quell'autonomia. Vedo che i presidenti di Camera e Senato, Violante e Mancino, hanno deciso di intervenire con una dichiarazione congiunta. È intervenuto anche, questa volta tempestivamente, il ministro della Giustizia Giovanni Maria Flick. Non è ammissibile travolgere il lavoro della Bicamerale gettando fango sull'intero Parlamento. Cioè sull'istituzione che è l'espressione più alta del suffragio popolare».

Ma, secondo lei, da che cosa nasce il «gesto» di Colombo?

«Temo che nasca dal fatto che lui la pensi proprio così. L'intervista al Corriere fotografa un'ideologia del fanatismo tipica, del resto, di una piccola borghesia eversiva. Un ceto che con il suo atteggiamento antiparlamentare e antipolitico produce da un secolo, a intermittenza, guai a questo Paese. Ora, sul modo di condurre le inchieste da parte di un magistrato che la pensa così, non possono non sorgere interrogativi inquietanti».

Dove vuole arrivare?

«Sto ragionando ad alta voce. Dopo aver conosciuto il "pensiero forte" del pubblico ministero Gherardo Colombo, dico: meno male che adesso la cosa è di dominio pubblico...».

Beh, Elena Paciotti, presidente dell'associazione nazionale magistrati, parla dell'intervista al Corriere come di una «singolare operazione giornalistica».

«Se c'è un magistrato della notorietà di Gherardo Colombo che ha quelle opinioni, mi sembra doveroso che un giornale le renda note. Non vorrei che, prendendosela con i giornali, alla dottoressa Paciotti sfuggisse la sostanza del problema. Se lei, come la stragrande maggioranza dei magistrati italiani, non tollera le continue esternazioni di alcuni pubblici ministeri, perché non lo dice con chiarezza?».

E al Consiglio superiore della magistratura che rimprovera?

«Credo che non possa lavarsene le mani. Mi sembra che - in questa esternazione di Colombo - ci siano tutti gli estremi per un intervento. Mi piacerebbe che il Csm impiegasse la stessa determinazione e la stessa tempestività che furono impiegate nei confronti del povero dottor Michele Coiro. Qui nessuno mette in discussione il diritto d'opinione. Ma non è ammissibile che un magistrato che si occupa di inchieste delicatissime rappresenti la storia della Repubblica italiana come storia di ricatti e patti inconfessabili tra malfattori e politici. È scandaloso. Tra i politici della Repubblica ci sono stati martiri come Pio La Torre e Piersanti Mattarella, uccisi dalla mafia. Giovanni Spadolini fece la guerra alla P2 da presidente del Consiglio. Potrei proseguire. Ma non mi va di continuare a rispondere ad affermazioni, come quelle del dottor Colombo, che rivelano ignoranza della storia e risultano prive di ogni spessore culturale».

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Sen. Cesare Salvi: La preghiamo di avere almeno il Buon gusto di farsi da parte.

Luigi Fusi, i Bloggers ed i Lettori di FRANCA RAME SENATRICE.

È desolata e sporca la zona di Napoli, ed è acre l'aria che si respira. Precipita vertiginosamente la situazione. Ma i prodotti tipici campani (17 Dop; 10 Igp; 20 Doc e 3 Docg) che acquistiamo anche a caro prezzo sono buoni davvero? Soprattutto sono sani? Prendiamo la mozzarella. Può essere sana la mozzarella di Aversa o di Cancello Arnone?

L'area dei litorali domizio-flegreo e agro-aversano comprendenti 80 comuni, è stata sin dal 2001 oggetto di tentate bonifiche miliardarie ad opera della società "Jacorossi imprese SpA", una controllata di Fintermica, risultata idonea attraverso una convenzione concessa per 60 mesi (in forma privata) tra Ministero del Lavoro e Commissariamento alle Bonifiche Ambientali. Risultato? 120 milioni di euro versati a Jacorossi con la clausola che assumesse a tempo indeterminato 373 lavoratori Lsu prontamente licenziati in questi giorni (www.rifondazionesenato.it), e restano tutt'ora da smaltire 350.000 tonnellate di rifiuti tossici e speciali.

Jacorossi (Napoli) e Fintermica (Roma) sono società che si occupano di bonifiche ambientali. Non può mai essere buona la mozzarella proveniente da bestiame che mangia su suoli altamente inquinati e con presenza di diossina, come rivela un rapporto del 23 maggio 2007, preparato da Leopoldo Iannuzzi, dirigente di ricerca del Cnr, che sin dall'esplosione del problema nel 2002 ha iniziato a occuparsi del fenomeno su richiesta dell'Asl Napoli 4. Il 71% dei campioni di latte controllati in alcuni allevamenti nell'acerrano, risultano positivi alle diossine e i valori medi di circa il 90% dei campioni, sono tredici volte superiori alla media nazionale e consentita dalla legge (www.cnr.it).

È in atto un disastro ambientale e le vittime designate sono le popolazioni di Acerra, Giugliano, Qualiano e Villaricca, nel napoletano, senza contare le zone di Caserta e Aversa. A Giugliano vi sono le colture di mela annurca, le uniche capaci di combattere la grande esportazione di mele trentine. Nell'ultimo mese si è avuto un crollo di vendite pari al 50% con ordini cancellati e carichi mai arrivati, anche a causa dei ripetuti blocchi stradali.

Secondo la Cia (Confederazione italiana agricoltori) si è avuto un crollo delle vendite del 30% per il latte e suoi derivati e del 35% per i prodotti ortofrutticoli. Gli allevatori di Acerra, sito dove dovrebbe funzionare il più grande termovalorizzatore o inceneritore d'Europa, lamentano da diverso tempo la morte di 2500 capi di bestiame per diossina e la nascita di bovini malformi. Le Asl procedono al sequestro degli allevamenti e i clan, di notte rubano gli animali, per sottrarli all'autorità giudiziaria (360 pecore rubate a Casal di Principe. Rapporto zoo mafia 2003), costringendo il proprietario a denunciare contro ignoti.

Come mostra il valido documentario "Biutiful Cauntri" di Esmeralda Calabria, Andrea D'Ambrosio e Peppe Ruggiero presentato all'ultimo Torino Film Festival (il promo è scaricabile su Youtube), i contadini che coltivano vicino alle discariche sanno che la loro terra è avvelenata, tanto che innaffiano le piante con l'acqua minerale. È vero che le telefonate intercettate, presenti nel documentario, hanno tutte interlocutori con accento del nord ma è anche vero che alcuni (non tutti) di questi contadini, sono sia vittima che carnefici su se stessi e sulla loro terra. Quando dieci anni fa la camorra regalava ai contadini 10000 euro per sotterrare degli strani sacchetti nella loro terra, perché hanno accettato? O sono stati costretti, o i soldi fanno sempre comodo.

Comunque di mozzarella di bufala campana oggi si muore. Studi recenti effettuati dall'Ispaam-Cnr e finanziati dal comune di Acerra su questi animali, hanno dimostrato che tali sostanze lasciano traccia sia nella carne che nel latte creando scompensi a livello cromosomico (www.cnr.it). Di conseguenza, vuoi per l'aria, vuoi per l'acqua (le falde acquifere sono contaminate) vuoi per la carne e il latte, se si vive in un comune del casertano o del napoletano si ha tra il 5 e il 15% di possibilità in più rispetto a chi vive altrove di ammalarsi di cancro (Il Mattino 12/01/2008). Ancora, l'epidemiologo dell'istituto per la cura dei tumori "Pascale", di Napoli Professor Maurizio Montella ci fornisce una sorta di libro nero dei comuni ad alto rischio di tumori e precisamente nel casertano: Aversa, Capodrise, Casagiove, Casal di Principe, Caserta, Castel Volturno, Marcianise, San Cipriano d'Aversa, Santa Maria Capua Vetere, San Nicola la Strada e Villa Literno. Nel napoletano: Afragola, Acerra, Arzano, Caivano, Casoria, Frattamaggiore, Giugliano in Campania, Qualiano, Villaricca, Marano di Napoli, Marigliano, Melito, Mugnano, Pomigliano d'Arco, Sant'Antimo e Volla (fonte cit.).

In conclusione il problema non sono tanto i roghi di rifiuti solidi urbani, ma l'avvelenamento di terre adibite a discariche illegali dove per decenni sono stati riversati quantità industriali di rifiuti tossici, radioattivi, speciali e chi più ne ha più ne metta. Credo che la crisi economica nel campo alimentare in Campania si concluderà con l'erogazione di soldi pubblici per stati di calamità. Soldi che andranno ad una qualche società inventata per l'occasione che nessuno andrà a controllarne lo stato patrimoniale o la reputazione e che non andranno certo a sanare l'emergenza che dura ormai da tredici anni.

In Campania si gioca a scaricare le responsabilità a vicenda, come si dimostra che tutt'ora non sono presenti dati ufficiali riguardo ai livelli di diossina nel sangue di chi abita in zone ad alto rischio. Le Asl si rivolgono all'Arpac e quest'ultima rivendica che tale competenza è delle Asl. Nel bel mezzo di tutta questa incompetenza ci sono gli allevatori che muoiono di tumore e gli agricoltori orfani di serie politiche di sostegno. L'Intera economia campana è messa a dura prova tanto che a farne le spese, sono gli albergatori che chiedono, attraverso la Fiavet (Federazione degli agenti di viaggio) al Governo 15 milioni di euro di risarcimento e riduzioni sull'Irap (Il Denaro 12/01/2008).Comincialitalia.net

Caro DOMENICO,
guarda QUI, al NORD, cosa SUCCEDE. Queste sono le DECISIONI DEL GOVERNATORE FORMIGONI - DI COMUNIONE E LIBERAZIONE - CHE PROTEGGE LA VITA!!!

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Comunicato stampa 19/11/2007
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MERONE (CO) – La Cementeria Holcim di Merone potrà bruciare più di 100 mila tonnellate all’anno di rifiuti, inquinando più di quanto prevede la legge! È questo in estrema sintesi il contenuto della nuova autorizzazione ambientale rilasciata lo scorso 19 ottobre dalla Regione Lombardia alla multinazionale svizzera per il cementificio brianzolo.

Nel decreto regionale, firmato dal dirigente dott. Carlo Licotti, si concede alla Holcim di bruciare ogni anno 104 mila tonnellate di rifiuti di diversa origine, così suddivisi:

* Residui peciosi (rif.pericolosi): 9.000 t/a
* Oli usati e miscele oleose (rif. pericolosi) 12.000 t/a
* CDR (Combustibile Derivato dai Rifiuti): 10.000 t/a
* Fanghi da depurazione :13.000 t/a
* Farine animali:45.000 t/a
* Grassi animali: 15.000 t/a

Oltre all’incenerimento dei rifiuti, la Regione ha concesso deroghe per alcuni inquinanti contenuti nei fumi emessi dal cementificio. Le deroghe consentiranno alla Holcim di superare i limiti prescritti dalla normativa europea;

* Ossidi di Zolfo: 200 mg/mc, anziché 50 - 4 VOLTE OLTRE IL LIMITE!
* Ossidi di Azoto: 1.200 mg/mc, anziché 800 - 50% OLTRE IL LIMITE!
* Carbonio organico fino a 50 mg/mc, anziché 10 - 5 VOLTE OLTRE IL LIMITE!

Circolo Ambiente “Ilaria Alpi” e Rete Donne Brianza denunciano la scelta della Regione Lombardia, in accordo con l’ARPA di Como, che ha favorito gli interessi della Holcim a scapito dell’ambiente e della salute dei cittadini!

Le associazioni chiedono agli amministratori locali (sindaci, consiglieri comunali, provinciali e regionali) di attivarsi per chiedere l’annullamento dell’autorizzazione regionale. In particolare chiediamo ai Comuni di Merone e di Monguzzo, che inizialmente si erano detti contrari alla concessione delle deroghe, di ricorrere al TAR contro la delibera regionale; se non lo faranno è perché si ritengono d’accordo con la Regione e quindi con la Holcim.

Chiediamo ai cittadini di fare sentire la loro voce, scrivendo alla Regione per protestare contro questo atto di imperio che lascerà nell’Erbese gli inquinanti che andranno a peggiorare la qualità dell’aria e quindi la salute.

Chiediamo infine alla stampa locale di fare corretta informazione, poiché la gente deve conoscere i reali contenuti della delibera, per capire cosa dovrà respirare a causa dell’incenerimento dei rifiuti nei forni della Cementeria di Merone.
Circolo Ambiente “Ilaria Alpi” Rete Donne Brianza
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E GUARDA QUESTO:
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IST - Istituto Nazionale per la Ricerca sul Cancro
Istituto scientifico per lo studio e la cura dei tumori

STUDIO SULLA CONTAMINAZIONE DA METALLI DEI TERRENI INTORNO AL CEMENTIFICIO HOLCIM di MEROBE

Conclusioni

Le alte concentrazione di Cadmio, Tallio, Piombo e Mercurio riscontate in periodi diversi nei siti Baggero, Nobile e Alzate Brianza sono da attribuire a contaminazione di origine antropica ed rappresentano un fenomeno da non sottovalutare per le possibili conseguenze sulla salute umana.

Riteniamo opportune ulteriori indagini per confermare questo risultato, valutarne con maggiore dettaglio estensione ed entità, identificarne con certezza le cause.

L’accertata presenza di numerosi metalli tossici (mercurio, piombo, cadmio, rame, arsenico) nelle emissioni del cementificio Holcim, la non trascurabile quantità di tali metalli, giornalmente immessa nell’ambiente (in particolare il mercurio) e la presenza di aree vulnerabili nelle possibili zone di ricaduta delle emissioni del cementificio, quali terreni ad uso agricolo e i due laghi oggetto di pesca sportiva, meritano una dovuta attenzione.

A riguardo le iniziative da attivare dovrebbero essere:

- Censimento di tutte le principali fonti di metalli pesanti (in particolare Mercurio, Cadmio, Tallio e Piombo) presenti in zona

- Nel Cementificio Holcim effettuare costanti misure a camino dei metalli, adottando metodiche di prelievo ed analisi in grado di misurare le loro reali concentrazioni, in particolare quelle del cadmio, del mercurio, del tallio ed altri specifici metalli da usare come traccianti (ad esempio, vanadio e nichel)

- Effettuare uno studio esplorativo sulla contaminazione di mercurio, cadmio e composti clorurati persistenti nei pesci presenti nel lago di Pusiano

- Approntare un modello diffusionale basato su aggiornate misure meteorologiche rappresentative della zona e che tenga conto degli effetti della orografia sulla direzione dei campi di vento, per stimare, con maggiore accuratezza, quali siano le zone di massima ricaduta delle polveri fini emesse dal cementificio

- Allestire, in base ai risultati del modello, una rete fissa di monitoraggio di polveri fini sedimentabili con periodiche valutazioni sulla composizione in metalli.A tale scopo si ritiene possa essere un valido strumento di campionamento l’uso di licheni espiantati da utilizzarsi come sistemi di campionamento passivi.

- Tenere sotto regolare controllo la concentrazione di metalli tossici nei suoli sensibili e nei sedimenti del lago

Federico Valerio
Servizio Chimica Ambientale IST Genova
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A MERONE, ALLE ULTIME ELEZIONI HA VOTATO SOLO - RIPETO SOLO - IL 40% DELLA POPOLAZIONE!!!

OGNI GIORNO DAI CAMINI DELLA CEMENTERIA ESCE PIU' DI MEZZO CHILO DI MERCURIO (DATI RILEVATI DALL'ISTITUTO DEI TUMORI DI GENOVA)

IN UN SOLO ANNO SI DEPOSITA NEL TERRENO PIU' SOSTANZA TOSSICA DI QUELLA AMMESSA COME TOTALE!!!

A LURAGO D'ERBA C'ERA UN RONDO' STORICO PER LE CODE DI TRAFFICO. PER PROBLEMI DI COMPETENZA - ANAS ecc - NON LO SISTEMAVAMO. DOPO CHE HANNO TRASFORMATO LA CEMENTERIA IN INCENERITORE HANNO SISTEMATO ANCHE IL RONDO', HANNO FATTO UN SOTTOPASSO. COSI' LE CENTINAIA DI CAMION CHE OGNI GIORNO ARRIVANO DA TUTTA LA LOMBARDIA FANNO PIU' IN FRETTA A PORTARE IL LORO MATERIALE ALL'INCENERITORE. E - SOPRATUTTO - DANNO MENO NELL'OCCHIO.

OCCHIO NON VEDE - CUORE NON DUOLE - RADIO MARIA - CHE HA SEDE A MENO DI 1 KM DAL CEMENTIFICIO - E' "IN GRADO" DI DIRE E FAR DIRE SOLO LE PREGHIERE.

SE CI FOSSE DON AGNAGHI A RADIO MARIA. ANCHE SOLO UN GIORNO!!!!!

Viene il paragone: Fra Cristoforo, Don Abbondio, I Signori...

Niente di nuovo sotto il sole.

Ne parleremo ancora...

Luigi Fusi

Per tutti quelli che condividono lo sdegno per quanto riportato da Domenico, e che desiderano testimoniare la loro vicinanza VENGANO TUTTI A NAPOLIIII!!!!
 

Puro se lo sdegno mio, da pennuto che sia, sento da condividelo co' quanti se riconoscheno ner testimonia' la vicinanza richiesta, te dico la mia e puro 'n napulitano.

Si te secuteano e t'arrepassano 'e speranze si se mpizzano dint"o core, apre buono l'uocchie e ausuleja: fatti cauto, nun è piglià p'overo aspietto, nun credere a tutto chello ca te diceno!
Fauze, 'e chiacchiere loro na refula 'e sperde e s"e carrea!
Miraculo dint"a sta vita nun ce ne stanno, dimane nun esiste ca dint"a fantasia: si nun si affurtunato accuntienteto e chello ca t'attocca e fatto passà, ogni vulio!
Vide a me!
Na vota, ì credenno a loro, vulevo accucchià quaccosa dint'a sta vita ca nun sape 'e niente, l'uocchie comm'o sole me redevano strarefatto 'a gente me guardavo mille cartuscelle culurate svulavano sulla mia marcia trionfale.
Tutto fummo, na truccatura, nu male suonno patuto per n'abbuffata 'e mprusatura!
Mbrugliato comme me sentetto era matino e se facette notte da chiaro... passaje a nu scuro cupo.

Intervista a Dario Fo su Rainews24
dove si parla di uso strumentale dell'informazione e di morti bianche

http://it.youtube.com/watch?v=-FQn7Tnko4I

Sono molto felice che Striscia la Notizia abbia trattato il problema legato al contrassegno per disabili e alla non conformità con quello indicato dalla Comunità Europea .
La legge sulla Privacy ( art 74 comma 1) impedisce l’esposizione dei dati personali o di qualsiasi simbolo che identifichi la natura del permesso questo comporta non pochi disagi per le autorità addette ai controlli perché se nel caso specifico si toglie il simbolo della sedia a rotelle i controlli diventano difficili.
Ringrazio Cristan Cocco i suoi collaboratori e Striscia la Notizia per la sensibilità e la precisione nel trattare questo tema.

Vi invito a segnalarmi ulteriori disagi in modo che anch’io possa far pressione per risolvere questo problema.

Il servizio è andato in onda il 16/02/2008

GUARDA IL SERVIZIO

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Articolo tratto da www.lucafaccio.it

Dott. Luca Faccio

Visita il mio blog: www.lucafaccio.it

Proprio non riesco a convincermi, come molte voci sostengono, che il conflitto di interessi sia una causa secondaria del degrado del Paese.
Dopo le dichiarazioni di Di Pietro sulla necessità di un riassetto televisivo in chiave legalitaria e il pronto "richiamo al programma comune" da parte di Veltroni, alcune considerazioni, per chiunque si fregi di uno spirito libero, si impongono. Le ultimissime dichiarazioni dell'ex sindaco di Roma definirebbero la questione come un problema secondario, che non tocca il cuore degli Italiani.
Non è singolare, e in qualche modo fonte di sospetto, che un principio tenuto come fondamentale in tutte le democrazie sia, da noi, snobbato, e liquidato in questo modo?
Che i responsabili del Pd dicano chiaramente che Mediaset non si tocca, che l'illegalità di rete 4 deve proseguire, che il conflitto di interessi deve continuare ad inquinare la vita pubblica italiana. Ci dica francamente che le regole che caratterizzano le democrazie compiute non devono o non possono essere applicate nel "Belpaese".
Sarebbe bello se qualcuno dei dirigenti del partito che si presenta come unica alternativa alla destra di Berlusconi avesse l'onestà di affermare chiaramente che le regole che valgono in tutto il mondo democratico e liberale devono, in Italia, piegarsi a misura degli interessi di una sola azienda e di un solo soggetto che concentra potere politico, economico e mediatico; esattamente come nelle più classiche delle dittature.
Sarebbe poi addirittura bellissimo se ci spiegasse anche motivi e ragioni per cui questo è considerato "dovuto", o semplicemente ineluttabile. Se davvero dobbiamo rassegnarci a tutto questo abbiamo il diritto di sapere perchè.
Se ci dicessero, senza ipocrisie, in nome di cosa dobbiamo subire passivamente l'aggressione ai valori di libertà, di giustizia - oltre all'impoverimento economico che pesa come un macigno sulla vita quotidiana di strati sociali sempre più ampi - sapremmo come meglio regolarci nella prossima tornata elettorale, da cittadini coscienti e consapevoli, oggi condannati al limbo del non detto e del non dicibile, allo stordimento mediatico, alle nebbie dell'intrigo e del mistero.
E' follia chiedere oggi, di fronte al degrado etico e politico che abbiamo davanti, almeno il coraggio e l'onestà della chiarezza?
Pongo questa domanda non ancora rassegnato, ma ancora per poco, a proseguire il cammino in un Paese avviato a finire nelle mani dell'ultimo padrone.