basta con gli sprechi!

 Cari amici, sto creando un'associazione di sostegno alle vittime dell'uranio impoverito, con lo scopo di provvedere all'assistenza e alla diffusione della conoscenza del problema. Spero aderirete in tanti! Franca

 

 

 

 


Commenti

Così me piaci.
Massicia e 'ncazzata!

Certo che il MORALE NON MANCA ALLE TRUPPE!!!

Vedendovi mi viene la voglia di dare l'assalto a Beppe !!

El Gufo che Becca di qua e di la, su e giu.

Che casino verrebbe fuori !!!

...
NEW:

Nel parapiglia, magari Beppe inciampa e sbatte e un colpo in coppa

e finisce de sragionaa !!!

Da noi c'è un bel termine, in dialetto:

"le propri un gran crapun"

Che non è traducibile in italiano.
E' proprio un gran testardo, un mulo, si impunta e non si smuove più

Adesso provo a sentire un genovese doc: (omissis??) in pensione, ma dirigente del Gruppo Costa Crociere.

Magari mi sa dire in genovese come si dice.

...
NEW2:

ho la traduzione del Rag. Carlo Siri :

cragnum !!!

Beppe Grillo: ti e un belo "cragnun" !!!

NB: l'omissis era una formalità, sapevo benissimo che non avrebbe detto nulla se avessi messo il suo nome !!!

Inoltre Siri è un cognome tipico genovese (cardinale Siri, ma non è un parente, proprio perché e' molto diffuso a Genova)

Vorrei segnalare un caso di una famiglia per aprire una Pubblica Sottoscrizione.

Luca e Katia sono una giovane coppia che risiede a L’Aquila, in un appartamento di via Santa Elisabetta 10, per il quale hanno ricevuto una recente notifica di sfratto.
Hanno rispettivamente 33 e 25 anni.

Fra 15 giorni (il 10 marzo) hanno l’udienza per lo sfratto esecutivo.

Vivono con i loro due bellissimi bambini, un maschietto e una femminuccia, rispettivamente di quattro e due anni, e sono in una situazione molto difficile: addirittura sono, da Novembre, senza riscaldamento perché la caldaia è guasta ma il padrone di casa si rifiuta di ripararla finchè non pagheranno i 7 mesi di affitto che gli devono.
I loro bambini sono cronicamente raffreddati a causa del freddo glaciale che regna nell'appartamento.
In più, hanno da pagare numerose bollette scadute, più alcune cambiali ormai in protesto, ma non hanno nessuno che li aiuti, perchè i loro parenti o amici non ne hanno le possibilità.

Entrambi non trovano lavoro da anni, e sono ricorsi al debito per provvedere alle necessità primarie dei bimbi, come tutti farebbero in quella situazione, per tirare avanti.

Chiedono solo un prestito per risolvere questa drammatica situazione, si vergognano un po’ a chiedere soldi pubblicamente, mi hanno incaricato di farlo, perché forse, in un'altra città, si vergognerebbero di meno…

Mi chiedo ora come mai, ne sindaco, ne Caritas, ne le istituzioni competenti, siano intervenute.
Anzi forse lo so benissimo.

Quando si tratta di aiutare veramente in Italia ti si para davanti l’apparato “governativo” come lo chiamo io, quello che oramai è sommerso di impedimenti, incartamenti, e che agisce solo quando è troppo tardi, forse.

Non esiste un meccanismo di aiuto, veloce, rapido, soprattutto in casi dove rischiano i bambini o gli anziani. E cercano di farlo passare come una cosa normale, come se “Assistere le Persone più bisognose” volesse dire regalare soldi ai soliti furbetti.

Poi ti trovi di fronte ad una marea di denari convogliati verso mille direzioni che non hanno nulla di prioritario o di urgente. SMS che donano euro a palate senza un riscontro, organizzazioni che spendono il 90 per cento degli introiti per la loro sopravvivenza, circoli e circoletti che pigliano denari dal parlamento per decreto legge, partiti che dirigono a pioggia contributi verso associazioni amiche, istituti religiosi che ottengono agevolazioni a destra e a sinistra.

E malgrado potessero almeno giustificare il loro pessimo operato facendo delle iniziative socialmente utili, si “dimenticano” di aiutare le famiglie in difficoltà.

Da troppo tempo oramai.

Ma è una dimenticanza? Sembra fatto apposta.

Ecco, a futura memoria, comincio con il segnalare i casi di cui sono a conoscenza, anche lontani.

Anche lontani, si.
Perché è facile creare partiti popolari per poter governare, facile affermare a parole di essere italiani e poi palesemente prendere per i fondelli tutti, togliendoci la voglia di essere italiani, di essere pure veneti.

Perché come italiani, come veneti, come napoletani, come fossimo una grande famiglia…
c’è una sola cosa da fare con urgenza, subito:
E’ aiutarsi.

Al di là di tutte le bandiere e delle finte intenzioni, sempre disattese, dagli opportunisti e dai ladroni.

Luca e Katia ringraziano, di vero cuore, CHIUNQUE vorrà offrire il proprio contributo, anche minimo, per aiutarli ad uscire da questo lungo tunnel di disperazione e disagio.

Sono disponibili al contatto diretto, sia tramite email che telefonicamente.

Aiutateli: il tempo stringe, e tra soli 15 giorni rischiano di trovarsi in mezzo a una strada come barboni, insieme ai loro due bimbi.

[email protected] per contatti diretti

per organizzare la pubblica sottoiscrizione anche in altre città : [email protected]

Ma loro la Caritas o il Comune l'hanno interpellato? perchè la Caritas l'aiuto lo danno a tutti,il Comune ha più limiti normativi ma i servizi sociali poteva attivare il reddito d'inserimento, e le fondazioni Bancarie S. Paolo e simili esistono anche all'Aquila.
I bambini spero vadano a scuola e possono avere la mensa gratuita, per lo sfratto ormai non ci sono possibilità perchè non è stato prorogato il blocco, ma loro in tutti questi mesi come si sono mossi?perchè non è la prima volta che lanciano l'appello e speravo per loro che fossero riusciti a trovare soluzione ai loro problemi, non saranno certo i pochi aiuti che potranno arrivare a risolvere la situazione .
non voglio sembrare insensibile , ma aiutati che il ciel t'aiuta , si diceva una volta, come si può aiutare tutti quelli che lo chiedono?
questa è la mail dell'assessore ai servizi sociali dell'AQUILA , LA CONTATTIAMO TUTTI PER DENUNCIARE LA SITUAZIONE? abbiamo fatto così per una situazione critica sul sito Disabili.Com , abbiamo centrato !
assessore Roberta Celi
Posta elettronica: [email protected]

QUESTA INVECE è LA CARITAS LOCALE , proviamo anche quì?

Caritas Diocesana

Via Porta Romana, 4
67039 Sulmona (AQ)
0864 34066

mammamarina
www.claudiabottigelli.it

Per quanto riguarda il caso di LUCA E KATIA, stiamo facendo accertamenti proprio presso il comune e presto verranno contattati anche personalmente.

Siccome vi sono notizie contrastanti e frammentarie, che danno adito a forti dubbi, faremo le opportune verifiche.

Quindi grazie mammamarina per il tuo interessamento.
Se gli scrivi anche tu potresti aiutarci a capire meglio la situazione, visto che lo spirito è quello.

Di cercare di capire.

Penso per esempio a tutti quei casi che sono a venuto a conoscenza personalmente dove la situazione non era quella che sembrava, in un primo momento.

Sia in negativo, che in positivo.

Anche i genitori possono compiere dei gravi errori e per questo è BENE che PRIMA DI TUTTO, cerchino di ammettere le loro responsabilità. Certe volte la vita ti porta a fare delle cavolate enormi e hai bisogno di questo atteggiamento per riuscire ad andare avanti.

Solo così le persone di cuore li possono aiutare, confortare, e rendere la situazione molto meno grave.

Non esiste altra soluzione.

Tutto il resto è solo disperazione.

Ragazzi io non ho detto di non andare a votare,anzi,ho detto proprio il contrario cioe: di andare a votare ma attivando l'astensionismo attivo cioè di far verbalizzare,dal presidente di seggio ,il rifiuto della scheda elettorale proprio perchè,almeno io, non mi sento rappresentato da questi politici e ben diversa la cosa.
Andare a votare con questo legge elettorale e con questi due amanti( veltroni& berlusconi) che cambiamo mi spiegate?
votiamo il grande inciucio?
quindi non mettetemi in bocca cosa che non ho mai scritto ne detto.
grazie un saluto a tutti

Caro Domenico
ho appena finito di vedere il Marchese del Grillo, su la 7.

L'Albertone Nazionale mi ha contagiato. Poi noi abbiamo anche el Gufo Triste. Ci provo un po:

Ce vo na' soluzione nova, usamo sto internet.

Dobbiamo unirci come un partito, ma a differenza di un partito non ci facciamo vota, ma decideremo - tutti assieme - il dafa':

El Marchese del Grillo ma contagiato, son rovinato !!!

Questi sono i punti:

a) xxxxx
b) yyyyy
c) zzzzz

Questi omini li conosciamo, se li presentate non votamo TUTTO el partito:
a) CIRIACO DE MITA
b) MASSIMO D'ALEMA (BICAMERALE)
c) (?) DE MICHELIS (Ilaria Alpi)
d) ROSA RUSSO JERVOLINO (Raccomandazioni, "figlia" di Remo Gaspari)

E' una idea. Internet fa venire idee nove, rivoluzionarie, impensabili fino a poco tempo fa.
C'avemo anche noi la capa per ragiona' e na voce PER PARLA !!!
Avemo ottenuto gia' qualcosa con le DOMANDE DI FRANCA A PRODI.

Lei era anche disposta a spendere 10000 euro per pubblicarla a pagamento.

Non li ha spesi. E' stato un bel successo. E invece di un solo giornale e' andata su due.

E si e' diffusa anche la voce che NON e' sola, ma ha un sito di veri blogger, "gente non intontita dalla De Filippi o da Su Marito..."

Gente che, visto la legge attuale, puo' essere anche poca, ma puo' decidere del risultato.

E' questa la novità...

El Gufo Triste, non te mettere a cercà xxxx, yyyyy, zzzzz, me racomando, te lo dico claro prima, nun fa come sto pomeriggio, cosi dopo num me poi amaza'..

El lombardo arromanato !!!

NEW2:

I punti possono essere:

a) No Inceneritori
b) No Val Molin
c) No Tav (vorrei qualche informazione in più)
d) Via i Partiti dalla TV
d) Via i Partiti dalle società pubbliche

Gli uomini non presentabili possono essere:
a) No CIRIACO DE MITA
b) No MASSIMO D'ALEMA (BICAMERALE)
c) No GIANNI DE MICHELIS (Ilaria Alpi)
d) No ROSA RUSSO JERVOLINO (Raccomandazioni, "figlia" di Remo Gaspari)
e) No UMBERTO VERONESI (INCENERITORI)
f) No FAUSTO BERTINOTTI (prima ha fatto cadere il governo PRODI, per cui il famoso GRAZIE FAUSTO di N.MORETTI. Poi si è spartito la torta delle cariche con Marini senza sentire chi, come Michele Serra, diceva che bisognava dare una delle 2 camere all'opposizione)

I partiti piccolini devono motivare bene il perché della loro differenziazione.

Commetteremo anche qualche errore, ma i tempi sono stretti, e' il meglio di così per me non si può fare.

Potremmo anche intervenire sulla moralizzazione della campagna elettorale (vedere post "A Mammamarina da Tubal")

Un abbraccio a tutti

NEW3

Tra i punti
- Conflitto di interesse in senso lato.
Esempio: Una banca non può decidere se finanziare o meno dei suoi concorrenti in altre attività. Le banche sono nate per promuovere l'attività. Non per impossessarsene
- Registrazioni telefoniche attivabili senza che l'intercettato sia messo al corrente. Non è terrorismo, ma e' la condizione indispensabile affinché vi sia la possibilità di farle. Ormai le registrazioni possono essere fatte direttamente dai telefoni stessi. Però il produttore è obbligato ad inserire un beep.
- Stipendi dei parlamentari a livelli EUROPEI (vedi 10000 Euro in Svezia)
- Promuovere attività di socializzazione in generale, ed in particolare su internet, tipo i blog. La conoscenza reciproca, l'amicizia, e' un collante importante tra la società (e tra gli uomini in generale)
- Promuovere attività per il passaggio alla lingua inglese, europea, per avere blog a livello europeo
- Segnalazione di trasmissione con realtà alterate con indicatori del tipo vietato ai minori. Prima della trsmissione devono essere indicate il tipo di alterazioni fatte.
- I partiti devono avere un organo di controllo etico interno, che risponde del comportamento DI TUTTO IL PARTITO.
- I politici nel loro comportamento devono essere soggetti a regole, come quelle dei tecnici: se un ingegnere costruisce un grattacielo che crolla ne risponde, idem per i politici.
- Class action possibile anche contro i partiti

PS: Mi spiace per i Romani che si trovano "non pane e cicoria" ma una MINESTRA RISCALDATA.

Ci distraggono con le loro chiacchere e intanto si fanno (di nascosto) gli affaracci loro.
Il testo di conversione il legge del Decreto Mille Proroghe è stato approvato dalla Camera dei Deputati e inviato al Senato (2013)per la successiva approvazione.
Oggi i Senatori sono chiamati a discutere un testo che, tra le pieghe, vede inserito (nottetempo, come denunciato dal se. Villone-SD- a Radio radicale) un articolo, emendamento delle commissioni I e V, il 16 bis 1 comma che, di fatto, annulla la responsabilità contabile degli amministratori delle Società partecipate (pubblico-private) anche quotate in borsa (es. ENI, ENEL, etc. Come lo fa? "Scippando" di fatto, alla Corte dei Conti, la competenza di rilevare e giudicare i reati contabili commessi dagli amministratori delle suddette Società, trasferendo la competenza, al giudice ordinario.
Risultato: intasamento dei tribunali, già al collasso, e rischio di prescrizione per i conseguenti tempi biblici che necessitano per ogni procedimento...
Caro il nostro Prodi (Frodi), ha trovato il modo, e in maniera bipartisan (come sempre succede quando si fanno gli interessi della casta tutta), di tutelare gli amici e gli amici degli amici nominati nei quasi 5000 consigli d'amministrazione delle piccole e grosse Società con partecipazione pubblica (politica!!!!).
Un gigantesco tentativo di colpo di spugna che solo il Senato potrebbe fermare, (io confido nel senatore Villone, che ha definito la cosa di "gravità inaudita", e qualche altro onesto, seguirò in diretta tutti i lavori)chiedendo lo stralcio e l'annullamento del 16 bis 1 comma dal testo 2013.
Ho già contattato via e-mail alcuni senatori e ministri.
Ho diffuso la notizia per come ho potuto e, se dovesse passare, mi riservo di diffondere il testo integrale con il voto di ciacuno.
E non è l'unica "porcheria" che hanno fatto passare, alla Camera,con l'approvazione di art. ed emendamenti scandalosi...
Le ciarle di questi giorni, da destra a sinistra, servono a distrarre gli allocchi...divisi in pubblico ma uniti nei comuni interessi!

il mio indirizzo e-mail e'

xxxxxxxxxxxxxxxxxxx

Vorrei levarlo subito.

Esci dal blog dopo che hai fatto l'invio cosi io la cancello

PS: Angela Napoli era ?

http://www.angelanapoli.blogspot.com/

Trova un altro modo per mandarmelo.
per quanto riguarda il p.s. la risposta è SI.
Abbracci.

La casta delle società a controllo pubblico
Di Peregrinus

(Moderatamente.com) Roma, 18 febbraio, 2008. Da alcune settimane le cronache finanziarie registrano una contrapposizione di opinioni sulla questione del controllo amministrativo sulle società quotate in cui lo Stato ancora riveste un ruolo di azionista. Si tratta di società talvolta di grandissima rilevanza dell’economia nazionale quali Enel, Eni, Finmeccanica e Terna, ma anche di una miriade di piccolissime società.
La pietra dello scandalo riposerebbe (sulla base delle indiscrezioni giornalistiche) in un emendamento da inserire nel decreto milleproroghe all'esame alla con il quale si vorrebbe sottrarre tali società al controllo della Corte. L'obiettivo della novella sarebbe pertanto quello di sottoporre le società al solo vaglio del giudice ordinario. Per intendersi, l’emendamento, se accolto, libera dal controllo della magistratura contabile circa 4-5000 società a capitale misto pubblico privato, ricettacolo, molto spesso, della “casta” dei privilegiati nullafacenti della politica.
Circa un terzo circa di queste società, peraltro, sono in deficit ma il loro numero continua allegramente ad aumentare.
Il caso si è posto dopo l'invio da parte della Corte di una nota interpretativa con le regole da seguire per le denunce di danni erariali da segnalare alle procure regio¬nali della Corte. La nota dei magistrati contabili impone alle società l'obbligo di comunicare alla Corte ogni evento suscettibile di determinare danni al patrimonio dell'amministrazione interessata. In risposta alla nota, gli uffici legali e i vertici delle società interessate hanno immediatamente sottoposto il problema all'azionista tesoro. Viene da sé che, letteralmente interpretata, la nota della Corte imporrebbe e sottoporrebbe alla giurisdizio¬ne della magistratura contabile anche i rappresentanti e i sindaci nominati da¬gli azionisti privati.
A questo punto si impone un approfondimento dei termini giuridici entro i quali si inscrive al questione. L'adozione di sempre nuove modalità di intervento dell'Amministrazione pubblica nell'economia, di cui è ormai divenuto strumento consueto, se non prevalente, la partecipazione diretta al capitale in soggetti societari di diritto comune, presenta all'interprete dei problemi giuridici, tra i diversi profili problematici inerenti la definizione degli ambiti più propri di disciplina, ora attributi alla regolazione del diritto pubblico ora al diritto comune, anche l'emersione di peculiari aspetti connessi alla più propria disciplina contabile e alla connessa responsabilità da applicare in questi casi.
Tale sforzo di interpretazione in dottrina è stato sinora decisivamente influenzato dalla tesi della Corte costituzionale che, con la cd. sentenza "Cheli" (n. 466/1993) operò il primo tentativo di ricondurre il processo di privatizzazione delle partecipazioni statali, allora avviato con il d.l. n. 333/1992, nell’ambito di un regime giuridico “speciale”, la cui specialità coincideva con l'applicazione di regole di diritto pubblico a soggetti formalmente di diritto comune.
Nella prospettiva di allora della Corte Costituzionale, la natura di società per azioni, rivestendo una veste solo "formale”, non si presentava affatto di per sé incompatibile con il controllo della Corte dei conti e pertanto veniva riconosciuto che tale controllo è, comunque, strettamente legato alla posizione dello Stato quale azionista unico o di maggioranza.
Appare chiaro che secondo il richiamato quadro concettuale, l'attrazione alla "contabilità pubblica" è correlata all'interesse erariale prevalente nell'esercizio dell'attività d'impresa, laddove, quest'ultimo, è intimamente legato all'interesse pubblico perseguito dalla Amministrazione attraverso la partecipazione.
In tale prospettiva, sotto il profilo tecnico-contabile, la sola possibilità di riferire, anche indirettamente, il patrimonio della società al bilancio statale dovrebbe comportare che quel patrimonio sia soggetto ai meccanismi di controllo disegnati per il patrimonio dello Stato. Ne segue che, pur non affermandolo espressamente, il richiamato pronunciamento della Corte costituzionale ritiene, quindi, che i meccanismi di controllo ordinariamente previsti a garanzia del capitale sociale dalla disciplina civilistica non siano sufficienti, quando di questo capitale sia proprietario lo Stato: il quale è, quindi, evidentemente, un azionista diverso dagli altri.
Il criterio della natura dell’attività svolta è sinora servito per discriminare la responsabilità degli amministratori degli enti pubblici economici, a seconda che ci si riferisse ad eventi dannosi, connessi allo svolgimento di funzioni pubbliche, o allo svolgimento di attività private. Tale criterio sembra però esser stato abbandonato dalla giurisprudenza più recente, secondo la quale l’elemento cruciale per identificare l’ambito della responsabilità amministrativa è, invece, la natura del patrimonio danneggiato: se c’è danno all’erario, da chiunque e comunque provocato, c’è giurisdizione contabile.
L’approccio “sostanzialista”, volto a far valere la vera natura (pubblica) dell’attività o del soggetto, relegando a mero dato formale la qualificazione (privatistica) del modello adottato e del suo regime giuridico ha, naturalmente, un suo fondamento nelle incertezze e nelle contraddizioni che il legislatore non ha saputo evitare nelle diverse e variegate norme di disciplina delle società a partecipazione pubblica.
Pur tuttavia, occorre riflettere sul fatto che l’invocazione della “sostanza” delle cose non può, però, valicare precisi limiti, a meno di trasformarsi da un indirizzo interpretativo, in vero e proprio indirizzo di "politica" giurisprudenziale.
In proposito, l’approccio "sostanzialista" deve fare giocoforza i conti, innanzitutto, con il rispetto del principio di legalità. Ad oggi, non c’è alcuna norma, nel nostro ordinamento, che preveda la sottoposizione degli amministratori delle società in partecipazione pubblica alla responsabilità amministrativa e alla giurisdizione della Corte dei conti.
In definitiva, a parere di chi scrive, può ben dirsi che la responsabilità amministrativa propria del diritto pubblico può estendersi anche ai soggetti comunque chiamati alla tutela di interessi erariali, sia pure in via di "fatto"- avendo veste giuridica di diritto comune - ma tale estensione non può essere in alcun modo essere disgiunta da un'attenta ponderazione dell'interesse pubblico perseguito dal soggetto aziendale e, soprattutto, dal riflesso interesse erariale concretamente coinvolto nell'atto gestionale, sia pure in via indiretta o mediata.
Per contro, si deve ritenere che la forma giuridica di diritto comune attrae a sé anche le forme di tutela previste verso gli azionisti dal codice civile, ivi compreso il caso che veda l'azionista in un soggetto pubblico, ogni qualvolta l'interesse pubblico e il connesso riflesso erariale non siano adeguatamente apprezzabili nell'impresa partecipata.
In altri termini, la natura di soggetto partecipato dallo Stato o da altro ente pubblico comporta necessariamente una sorta di “doppio controllo” della società, in quanto ai consueti strumenti di trasparenza ed informativa societaria previsti dalla normativa civilistica si affiancano quelli pubblicistici.
Rivendicare, in nome di una non meglio giustificata elasticità gestionale, le “mali libere” in questo settore così delicato potrebbe pertanto determinare una pericolosa ed ulteriore concessione alla “casta”, stavolta a quella dei “boiardi di Stato”.
Non ne abbiamo davvero bisogno.

http://www.moderatamente.com/richiamo.asp?val=3

Bruna, mandami i tuoi riferimenti

il mio indirizzo e-mail e'

xxxxxxxxxxxxx

Vorrei levarlo subito.

Esci dal blog dopo che hai fatto l'invio cosi io lo cancello

IMPORTANTE: Ci sono cose che non sai che posso dirti SOLO per telefono, che vanno ben al di la' di quello che hai postato, e volendo coinvolgere nella questione anche l'on NAPOLI (ho già preso numerosissimi ed importanti contatti), vorrei prima parlartene.

Per quanto riguarda DESTRA E SINISTRA, lo già scritto su altri post:

Meglio UN NEMICO INTELLIGENTE che UN AMICO IGNORANTE.

(Nemico CORRETTO sottinteso, non il signor b, ed anche sul sigor FINI ho FORTI perplessità: ha svenduto il partito - NON SUO - al signor b in cambio della SUE MIRE DI POTERE: a mio parere FINI e' il D'ALEMA della DESTRA)

PS: non rispondete al post altrimenti NON posso più modificarlo

Per come la vedo io, caro Luigi, un qualcosa del genere credo sia possibile realizzarla sin da ora.

1 - Azzeramento dell'attuale classe politica e creazione di classi politiche giovani e specializzate
2 - Individuazione di strumenti per la verifica dei requisiti formativi culturali e titoli di laurea per le classi politiche
3 - Eliminazione di emolumenti fissi e pensionistici e realizzazione di un processo economico atto alla restituzione delle spese sostenute documentate
4 - Normalizzazione dei rimborsi spese rispetto alle classi impiegatizie
5 - Realizzazione di un sito Internet idoneo alla divulgazione di documenti e atti prodotti dai periodi legislativi
6 - Sbarramento dei vari soggetti politici fino al raggiungimento di una quota minima rappresentativa l'intera popolazione (ad esempio >=20%)
7 - Eliminazione di qualsivoglia sovvenzione pubblica e rimborsi spese verso i soggetti politici
8 - Nessun soggetto politico, ne rappresentante, può avere incarichi professionali nella Pubblica Amministrazione e nell'imprenditoria privata. Sono ammesse sospensioni temporanee dagli incarichi professionali pubblici o privati, per un periodo non superiore alla legislatura corrente, con annessa sospensione dei rimborsi spese pubblici
9 - Non ammissibilità a liste elettorali per rappresentanti politici con precedenti penali e/o amministrativi di qualsivoglia natura e motivazione
10 - Non ammissibilità a liste elettorali per rappresentanti politici in evidente stato di ebrezza e/o facenti uso di sostanze stupefacenti
11 - Per i punti 9 e 10 non è previsto nessun termine di prescrizione
12 - Il rappresentante politico che varia soggetto politico di rappresentanza, anche nella stessa area assimilabile ideologicamente, non può procedere il continuo legislativo in corso
13 - Il diritto all'immunità è previsto solo su incarichi di straordinaria amministrazione o di problematiche rilevabili nel contesto di Sicurezza Nazionale
14 - Le autovetture di servizio possono essere utilizzate al solo scopo di favorire spostamenti inerenti allo svolgimento delle attività legislative. Ogni altro scopo deve essere configurato nel contratto nazionale degli autonoleggi con l'applicazione delle tariffe nazionali vigenti scontate di 5 punti percentuale. E' fatto espresso divieto l'uso di autovetture appartenenti allo Stato della Repubblica Italiana da parte di soggetti differenti dall'espressione elettorale anche se familiari. In caso di inadempimento, viene revocato l'uso di qualsiasi bene di appartenenza allo Stato, fino a fine mandato legislativo
15 - Ogni rappresentante politico è tenuto all'obbligo di divulgare a mezzo stampa o sito Internet dello Stato della Repubblica Italiana, il rendiconto delle attività politiche e gestionali svolte nel periodo legislativo di competenza, entro e non oltre giorni 2 dal termine dell'attività stessa
16 - E' fatto obbligo al rappresentante politico, nel rispetto dell'eguaglianza del Popolo Italiano, alla corretto mantenimento negli obblighi di legge dei suoi collaboratori anche occasionali. Il rappresentante che violi anche una sola delle regole vigenti, è da considerarsi decaduto e non rielegibile
17 - Il rappresentante politico che detiene incarichi istituzionali "a vita" non può essere esprimere voto nelle consultazioni di valutazione istituzionale per la conferma fiduciaria governativa
18 - Il limite di età per il rappresentante politico nelle liste elettorali è vincolato solo all'effettiva funzionalità psicofisica del rappresentante politico stesso

Al primo punto ho messo un azzeramento dell'attuale classe politica perché non ravviso nemmeno un politico che si sia veramente distinto dall'attuale sistema.

Non credo sia giusto che un operaio faccia la fame e si spacca la schiena per il lavoro che fa, mentre Romano Prodi prende talmente tanti soldi da poter sfamare molti bambini di questo paese.
Dico Prodi, ma potrebbe essere Berlusconi oppure Fini, così come Bertinotti o Diliberto (che tanto dice sulle aziende, ma non dice come assume i suoi dipendenti).

Di contro, io credo che svolgendo un compito istituzionalmente elevato e che si fonda sulla collettività, trovando anche il suo giovamento, perché pagarlo? Basta un rimborso spese equo e commisurato alle sue capacità.

I partiti politici tornino ad autofinanziarsi come facevano prima: la sinistra tanto dice che difende i lavoratori, ma ha sfilato un euro a cranio nelle primarie oltre al finanziamento pubblico: ma quanto cazzo vogliono prenderci sti partiti?

Ribadisco: son più incazzato con lo stolto con la fetta di prosciutto sugli occhi che scodinzola al loro passaggio, che con i partiti.

Non credo sia umanamente corretto escludere dalla scena politico chi magari ha ottantanni ma è nel pieno delle sue facoltà. Ci sono trentenni che sono già rincoglioniti e sclerotici... perché gettare una esperienza così importante al macero del vecchiume?
Nostalgia di una politica neroniana?

L'artra sera, mentre me stavo arruffa' le penne, venne Arvaro er gabbiano der Quadraro.
"A gufé" - me strillo' da sotto er ramo - "Preparate le penne, che dovemo anna' ar consiglio comunale pe' fa' na' riunione."
"Scenno subbito Arva'" - je risposi - "Damme er tempo de mette a posto le penne dell'ali e vengo."
Dopo poco scesi dar ramo e se ne semo annati ar Monte Celio, do' sta' er Campidoglio de li' pennuti, a fa' sta riunione.
"Signori carmateve" - disse a voce arta er Sindaco Avanti Passera, mentre nell'aula gremita de pennuti s'arzava 'n coro de contestazione - "Dovemo da delibera' er programma politico."
"Onorevole Beccaccio" - arzannome dar posto mio dissi all'opposizione - "Voi che tanto avete contestato er vecchio programma, che tenete da di' sur novo?"
"Pe' primo, Onorevole Gufo, devo fa' na precisazione" - rispose l'Onorevole Beccaccio - "Noi pennuti der norde, nun se riconoscemo co' li' programmi e co' l'ideologie farsamente libberiste che l'Onorevole Passera, 'nsieme all'Onorevole Tordo, stanno a mette 'n piedi fregannose de quello che era l'iniziale appuntamento programmatico de' sta' sinistra sinistrata."
"Che sta sinistra è sempre ppiù sinistrata" - je feci - "è cosa certa oramai, te basta guarda' li fatti: litigheno, se divideno, se baceno, se sfonneno de' parole l'un co' ll'artro e 'n concludeno 'n cazzo. Voi però, de sta situazione, n'approfittate pe' frega' er prossimo."
"Noi fregamo Gufé?" - me fece tutto 'ncazzato che je esciva la bava dar becco - "ma se ve sete 'nventati la storiella der recupero de' le tasse senza di' che 'nvece l'avete aumentate."
Mentre io e l'Onorevole Beccaccio battibbeccavamo su li' punti programmatici, 'n coro se levava tra li banchi dell'Onorevoli Consiglieri che, arzanno l'ali arternativamente e giranno su se stessi, gridaveno "O le le, faccela vede', faccela tocca'" verso er Sindaco Avanti Passera.
"A sor Gu'" - me fece l'Onorevole Pettirosso - "dateme retta: sto giro tocca a noi e poi de' novo a voi. 'Na vorta pe' uno, 'n fa' male a nissuno."
"A Gufé" - me fece Arvaro co' no' sguardo triste e sconsolato - "annamo sur ramo tuo a fasse 'n bicchiere de Frascati bello fresco, magara ce viene 'n mente quarcosa de' bbono da' scrive sur programma novo."
Così se ne tornammo 'ndietro, ma 'n penziero me venne pe' la testa: ma che puro l'omo tiene sto probblema?

In tutta franchezza devo dire che trovo inquietante il dibattito sull'opportunità di non votare alle prossime elezioni.
A questo proposito, da parte mia, credo che sia necessario evitare ogni forma di ambiguità e dirò subito che voterò, assolutamente convinto che se rinunciassi a questo diritto sarei responsabile in qualche misura delle aberrazioni del prossimo governo, sia esso presieduto da Veltroni o da Berlusconi.
Ritengo di avere sufficiente libertà di pensiero per essere esente dall'illusione di estraneità alla società di cui faccio parte, collocandomi idealmente sulla cima di un ramo (la libertà non è star sopra un albero, non è neanche il volo di un moscone, la libertà non è uno spazio libero, libertà è partecipazione... GABER) ad osservare la rovina del Paese e gli approfitti dei poteri forti supportati da una classe politica corrotta e irresponsabile. Un'illusione che può acchetare un pensiero di superficie, ma che non rende giustizia alla realtà di una democrazia e di una società civile.
Come ricorda la canzone del maggio francese:
[.....] Même si vous vous en foutez!
Chacun de vous est concerné.

Da questo inno De Andrè trasse la canzone del Maggio:
[.....] per quanto voi vi crediate assolti
siete per sempre coinvolti.

E' stato già detto, ma forse è meglio ripeterlo, che le elezioni non necessitano di un quorum, pertanto ogni non voto è un regalo al vincitore. E' certamente un diritto, ma che le due coalizioni principali (indistintamente) gradiscono come seconda istanza. (La prima, naturalmente, è l'appoggio al proprio schieramento).
Non è poi difficile rendersi conto che se si ritiene che i due contendenti siano troppo similmente lontani dal rappresentare il nostro pensiero, il voto più efficace è quello che viene dato a forze politiche "altre da loro".
Il non voto come strumento per cambiare le cose è "maya", illusione, per alcuni. Per altri assertori della sua efficacia e della sua opportunità, invece solo malafede.
Per questo voterò a sinistra del Pd.

ho scoperto in due giorni di essere una persona senza senso di responsabilità e in malafede , grazie donna e gargantua di avermi "illuminato" su quanto in quasi 60 anni non avevo mai visto in me.
forse un po' meno critiche per chi non la pensa come voi sarebbero opportune e sarebbe educazione, nulla di più , si possono esprimere le proprie idee senza usari vocaboli impropri, in fin dei conti non mi conoscete .

non ho la pretesa di cambiare le cose.

mammamarina
www.claudiabottigelli.it

Sono piuttosto stupito. Perchè l'avere espresso, argomentandole, le mie idee, ha suscitato questa reazione risentita? Credo che la dialettica vorrebbe, da parte di chi legittimamente non concordasse, altrettante argomentazioni, eventualmente contrarie o semplicemente diverse dai concetti che ho sostenuto. Invece non leggo niente di simile, ma solo accuse di maleducazione e di criticismo.
Non vedo poi dove abbia letto riferimenti alla sua persona.

Dovrei forse pensare come lei, signora Bottigelli, o tacere? Mi dica lei.

"L'ottimismo è il sale della vita" così diceva l'artista Tonino Guerra in un noto spot televisivo, invitando lo spettatore a spendere danaro presso un grande centro commerciale: peccato che lo spettatore non ha più nemmeno le unghie da mangiarsi per cena.

Io direi che è la critica, quella costruttiva, leale e sincera, il sale della vita.

Sei stata criticata riguardo la tua volontà di non recarti alle urne, ma questo è quello che si chiama "confronto".

Anche io ti ho criticata, se è per questo, ma non credo offesa.

I vocaboli impropri che possono essere stati scritti, fanno parte delle nostre personalità, dei nostri caratteri, ma ben lontani dal recare un giudizio di disapprovazione che lede la libertà di espressione di qualsiasi persona scrivente e partecipante in questo spazio virtuale.

Anche nei tuoi scritti si legge una durezza caratteriale, ma non per questo mi sento offeso oppure leso nella libertà di esprimere il mio pensiero: ognuno è elemento distinto nell'espressione del suo pensiero, e la sua forma di rappresentazione idiomatica è necessariamente univoca.

Probabilmente è la tua unicità oppure la tua esperienza di vita.

Si deve andare oltre il significato letterario del termine quando leggiamo qualcosa, cercando di scindere l'emotività dello scrivente espressa in quel momento.

Per quanto mi riguarda non sei una persona priva di senso di responsabilità e in malafede, ma certamente molto rigida nelle tue convinzioni con tutto il sacrosanto diritto di esserlo.

Nessuno ti chiede di cambiare le cose, ma come il buon senso delle proprie convinzioni personali comanda, cerchiamo solo di esprimere in maniera esaustiva quello che è il nostro modo di vedere cercando di confrontarci civilmente con chi non è nella nostra stessa lunghezza d'onda.

Una minor rigidità, da parte di chi legge, nel confrontarsi con il suo prossimo, evità uno scontro ideologico e di pensiero come questo.

Con affetto e stima.
Gufo Triste

e con Giulietto Chiesa che scrive, rispondendo a una lettera a lui indirizzata:

'Caro Daniele,
pubblicherei la tua lettera (con il tuo consenso) perchè contiene secondo me molte cose utili anche ad altri che, ne sono certo, hanno o avranno gli stessi problemi.
Ciò detto io ho espresso il mio punto di vista nelle mie ultime prese di posizione (che potrai trovare tutte sul mio sito www.giuliettochiesa.it, e nelle risposte che ho già dato a diversi lettori).

Ma tu chiedi una sintesi, giustamente, perchè alla fine bisogna tirare delle somme. Parto dal fondo.

L'argomento principale per cui non si deve votare PD è che il PD è nato per esprimere gl'interessi di coloro che hanno depredato il paese economicamente in questi anni, facendo arretrare le condizioni di vita dei lavoratori in generale. Oggi si sta peggio di ieri. E' una responsabilità netta, chiara, precisa.

In più si aggiunge l'inganno, perchè Veltroni e i suoi sodali, fingono di essere di sinistra, mentre stanno andando a destra.

C'è un altro argomento da smontare: ma se Veltroni non vince, vincerà Berlusconi. Falso in molti sensi. Berlusconi vincerà perchè Veltroni ha deciso di correre da solo, rompendo con la sinistra. Questa sarà la causa prima, principale, inequivocabile, della sconfitta.

Ma non è tutto. Veltroni fa questa scelta non perchè vuole perdere. Non è stupido e non è idealista. La fa perchè sa che dopo le elezioni potrà giocarsi la partita con il centro e con la destra, a seconda dei risultati di alcune forze intermedie.

Tutto potrà accadere, dopo questo voto, salvo un'alleanza tra il PD e le sinistre. Tuo padre può avere fiducia in questa analisi. Se sbaglierò sono pronto a offrirgli un pranzo nella migliore trattoria che frequento, con dolce e anche un buon vino. Ma so di non sbagliare.

Infine, last but not least: se ci troviamo con un Berlusconi imperante è perchè coloro che hanno dato vita all'ectoplasma del Partito Democratico non hanno fatto niente per togliergli il potere mediatico monopolistico di fatto che egli ha, per altro, conquistato fraudolentemente. Potevano farlo e non l'hanno fatto. Perchè votarli visto che sono inciuciati con Berlusconi?

E potrei continuare a lungo, ma penso che per tuo padre possa bastare. Veniamo alla sinistra, cioè alla cosa rossa-arcobaleno.
Per essere franchi - e l'ho già scritto - la considero corresponsabile di molti dei guai attuali. Ma non abbiamo di meglio, al momento attuale. Non credo che l'astensione sia una buona cosa. Non l'ho mai praticata. Con l'attuale sistema elettorale, sistema porcata, si può, senza fare errori gravi, dire alla gente di a) non votare PD; b) votare a sinistra del PD. Ogni voto che va in quella direzione è "meglio che niente". c) Chiedere fino all'ultimo che i quattro partiti non si dividano i posti disponibili tra i loro apparati e si aprano per quanto possono fare al paese. Non è mai troppo tardi. Del resto è per il loro bene.

Io sono convinto che, comunque, queste elezioni saranno uno spartiacque per la sinistra. Dopo si dovrà aprire una discussione a tutto campo per decidere dove e se vogliamo, possiamo andare, tutti insieme a ricostruire una visione alternativa all'attuale delirio autodistruttivo del pianeta. Io sto costruendo, per quanto posso, un piccolo bastione, che si chiama Il Bene Comune. Il mio scopo è costruire. Non presumo di avere tutte le ricette pronte. Sono pronto ad ascoltare. E a lavorare con gli altri. Certo non posso volerli indebolire perchè penso che saranno miei interlocutori. Ma anche per loro non ci saranno sconti se non capiranno che devono cambiare rotta.

Questo è quello che penso, senza volpi sotto le ascelle, senza trucchi e diplomazie. Di cui non abbiamo più bisogno.

Il resto lo sai perchè hai partecipato alla riunione del primo febbraio: faremo il nostro telegiornale e metteremo tutti e due i piedi nel sistema dell'informazione-comunicazione, in nome, per conto, con i soldi, della gente semplice e normale come me, te e tuo padre. Da lì si ricomincia. Nel Partito Democratico non si comincia niente, si finisce.

Cordiali saluti
Giulietto Chiesa

dal sito: http://www.giuliettochiesa.it/

Cara Cristiana, è con qualche timidezza, sperando di non ricevere accuse immeritate, che mi dichiaro d'accordo con l'analisi che hai riportato ed esprimo un paio di considerazioni.
Temo, in generale, che il "grillismo" stia suscitando reazioni viscereali di cui diffido molto.
Trovo, a questo proposito, che abbia molta ragione Dario Fo quando sostiene il valore dei concetti "ben masticati" a fronte delle reazioni "di pancia".

Non è difficile, Claudio, muovere le folle...la storia straripa di personaggi che fanno leva sulla visceralità. Pensa solo alle guerre scatenate facendo leva su un pericolo imminente, irreale, fanomatico, ma utile agli interessi di chi vuole porre il proprio dominio su terre altrui.
Condivido profondamente il valore di 'concetti ben masticati' , che significa cercare di conoscere, interrogarsi, aprirsi al dialogo con quelle persone che sanno più di noi, in poche parole studiare. E' un lavoro, mentre la visceralità è una reazione immediata e acritica.

xxx

...ma si deve fare molta attenzione a dare la propria preferenza verso altri partiti.

La neonata Rosa Bianca ne è la prova: creata da due esponenti dell'UDC perché ideologicamente lontani (a detta loro) da ciò che vuole fare Casini, ma ora coalizzati nel centro.

Francamente è una presa in giro: se dicevano che era per accedere al finanziamento pubblico dei partiti, avrebbero fatto bella figura almeno.

La sincerità, seppur sviscerando un atteggiamento leggermente mariuolo, è sempre ben accetta.

Personalmente non ho nessuna idea a chi dare la mia preferenza: hanno ansimato per troppo tempo dietro le mie spalle senza nemmeno farmi sentire piacere sessuale, che ora mi piacerebbe un lungo periodo di riposo.

Almeno riassesto il fondo schiena.

Diciamo che sto valutando i partiti in base a ciò che propongono, così come sto valutando le persone a cui dovrei demandare la mia rappresentanza: al momento vedo solo prime donne travestite da politici.

Per adesso è valida la scritta "VAFFANCULO by Gufo Triste" sulla scheda elettorale.

OGGI IL SENATO VOTA L'ART. 16 BIS (TRUFFA AI DANNI DEI CITTADINI ONESTI E A TUTELA DEGLI AMMINISTRATORI LADRI DI SOCIETA' MISTE -CAPITALE PUBBLICO/PRIVATO)...
L'ARTICOLO E' STATO INSERITO E APPROVATO NOTTETEMPO DAL COMITATO DEI NOVE,
COMMISSIONI RIUNITE I E V.

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LA CORTE DEI CONTI E LE SOCIETA' CONTROLLATE di G. P. D.

Vorrei segnalare una notiza apparsa il 19 u.s. su reuters.com all'indirizzo

http://borsaitaliana.it.reuters.com/article/businessNews/idITL1988317920...

ROMA (Reuters) - Tra gli emendamenti al decreto Milleproroghe ammessi dal Comitato dei nove per l'esame alla Camera c'è quello che esclude la Corte dei Conti dal controllo sulle responsabilità degli amministratori di società quotate partecipate dal Tesoro.
L'articolo 16 bis è tra quelli emendati e ammessi e prevede infatti che "per le società quotate in mercati regolamentati, partecipate dallo Stato o da altre amministrazioni pubbliche, la responsabilità degli amministratori e dei dipendenti è regolata dalle norme del codice civile e le relative controversie sono devolute esclusivamente alla giurisdizione del giudice ordinario".
"Le disposizioni di cui al precedente periodo non si applicano ai procedimenti in corso alla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto".
Le conseguenze dell'approvazione di un tale emendamento non mi sono del tutto chiare tuttavia ho l'impressione che sia un ennesimo tentivo subdolo e furbesco di sfuggire al controllo delle proprie azioni anche, anzi sopratutto, quando queste hanno conseguenze sulla gestione dei denari pubblici.

http://www.beppegrillo.it/laretedelgrillo/2008/02/22/index.html
_________________

La Corte dei conti e dei vili
Che accadrà se verrà approvato l'emendamento 16 bis del decreto milleproroghe?
26 febbraio 2008 - Nadia Redoglia

Siamo posseduti, nostro malgrado, da impulsi televisivi, web e pagine inchiostrate ricchi di promesse e scoop da miserie e nobiltà elettorali. Le prime sono autentiche, le seconde da prendere con beneficio d'inventario. Il futuro è sempre troppo lontano del nostro naso. Volendoci occupare di concretezze del presente ci tocca andarcele a cercare con lente e lanternino e quando le troviamo sono mazzate. Il presente è il 25 febbraio, al senato per l'ultimo giro di giostra del decreto cosiddetto milleproroghe che deve essere approvato entro il 29 (Conversione in legge del decreto-legge 31 dicembre 2007, n. 248). Ricorderete come la Corte dei Conti ebbe molto a criticare, rimproverando severamente i nostri amministratori: troppa corruzione rivolta alle distorsioni nelle società pubbliche, alle tangenti negli appalti, ai pochi investimenti e ai troppi sperperi a discapito delle fasce intermedie, oltre al lassismo, alla non azione, creando danni di tale entità per i quali nessun giudice forse riuscirà mai a pervenire a una quantificazione, tanto meno ad ottenere il risarcimento. Ebbene qualche amministratore permaloso si sarà risentito e così negli ultimissimi giorni ha infilato il suo zampino nel decreto apportando un chicca all'art. 16: ci ha aggiunto il bis "Art. 16-bis (Responsabilità degli amministratori di società quotate partecipate da amministrazioni pubbliche) 1. Per le società con azioni quotate in mercati regolamentati, con partecipazione anche indiretta dello Stato o di altre amministrazioni o di enti pubblici, inferiore al 50 per cento, nonché per le loro controllate, la responsabilità degli amministratori e dei dipendenti è regolata dalle norme del diritto civile e le relative controversie sono devolute esclusivamente alla giurisdizione del giudice ordinario. Le disposizioni di cui al primo periodo non si applicano ai giudizi in corso alla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto". Starebbe a significare che da subito, a parte i giudizi in corso, l'emendamento sottrarrebbe dal controllo della magistratura contabile le migliaia di carrozzoni a capitale misto fino al 49,99% pubblico, il resto privato: ambientino prediletto dalla nostra classe politica per insediare, quale do ut des, i suoi preziosi collaboratori raccomandati. La Corte aveva inviato una circolare interpretativa in merito alle indicazioni per procedere alle denunce da trasmettere alle procure regionali competenti per territorio. Infatti la Corte dei Conti impone alle società l'obbligo di comunicare ogni evento potenziale a determinare danni al patrimonio dell'amministrazione interessata. Probabilmente questa chiarificazione avrà fatto saltare sulla sedia l'azionista del tesoro che, ravvisando di conseguenza il sottoporre anche i rappresentanti e i sindaci nominati dagli azionisti privati alla Corte dei Conti, sarà ricorso al tam-tam che ha poi "procurato" il bis. Questa bella pensata, non pervenutaci dall'informazione di rito, andrà ulteriormente a soffocare la già ingolfata magistratura ordinaria, con le conseguenze che si possono facilmente immaginare. Solo il sen. Villone ha denunciato a Radio Radicale la "furbarta", ma il minuetto dei cicisbei candidati non ha interrotto le danze. Questa volta la gatta non ci ha lasciato lo zampino andando al lardo, come avvenne con il famigerato "emendamento Fuda", il comma 1346 della finanziaria scorsa che qualcuno inserì per restringere i tempi di prescrizione dei reati amministrativi. L'intervento dell'Idv fece si che venisse velocemente abrogato con un decreto di un solo rigo firmato in tempo utile da Napolitano prima che entrasse in vigore con la finanziaria, scongiurando così qualunque ipotesi di danno per l'erario. L'abbiamo sempre saputo di non essere in buone mani, ma siamo arrivati al punto di valutare seriamente se sia il caso di votare solo più per i monchi...
Copyright © Nadia Redoglia

http://www.peacelink.it/sociale/a/25285.html

Cala la notte sulla città, e chi di giorno è stato sveglio, cede il posto a colui che delle tenebre è regnante padrone indiscusso, ma anche colui designato allo sfamare del predatore, silente compagno di sventura cittadina.

Il predatore notturno incontra lo stolto, che si domanda il perché degli eventi, trovando la sua risposta alzando le sue spalle, tralasciando la visione del particolare, convincendosi che nulla si addice nel suo prato erboso momentaneamente oscurato dal buio viscerale del pensiero.

Continuando il suo cammino, incontra il conoscitore, l'Aristotele e il Socrate del tempo che fù, catapultato anch'esso nel buio più profondo che la notte offre hai suoi abitanti.

Il predatore si ferma, lo interroga, lo ascolta, convincendosi che ciò che sta ascoltando non sono onde sonore, espressione libera del pensiero costruito sulla base di una esperienza maturata nel tempo trascorso, ma soltanto il frutto dello scambio compassionevole di un opera dell'ingegno, distorto dal colore oleoso di un processo di trasformazione che ha reso un albero, libero arbitrio di una economia inesistente e falsamente distribuita.

Consapevole involontario di tale scempio sonoro, il predatore allontana da se, la visione e l'idea di cibagione di tale essere; la corruzione dell'anima che ha visto è troppo grande per essere disgregata e assimilata, senza che la materia di espulsione possa essere priva di contaminazione.

Anche il predatore ha bisogno di una preda pura e incontaminata, nella perseveranza della sua stessa specie, nella perseveranza di tramandare ai posteri, bisogno di conquista del suo spazio vitale nelle dominanti che regolano la vita.

Questo buio non accenna a lasciar posto alla luce.

Ogni tanto incontra una stella che illumina flebilmente il suo percorso alato, ma una singola stella non detta le regole del firmamento: bisogna unirle tutte nello stesso posto per avere un nuovo sole da accendere.

Nel suo viaggio incontra un musico, si ferma posando le sue ali sopra le note emesse dallo strumento, lasciandosi cullare dalla melodia soave e rasserenante, in un cielo terzo ma pur sempre buio.

Un grido lo distoglie dal suo mare di tranquillità, un urlo di disperazione: la vita che cerca di divincolarsi dal tradimento dei valori più intimi che ogni essere porta con se.

La vita che vuole rimanere tale ad ogni costo, ma che sempre più, chi la dovrebbe proteggere, la tradisce rimirando le gesta di chi, con cialtroneria, vibra la lama tra petto e volto di colui che differenzia il suo pensiero.

La stessa vita che, per nome di una falsa e arrogante giustizia, viene tolta al reo, spesso capro espiatorio dell'altrui designatore e dispensatore d'incontro della fredda e scolorita figura, falciatrice senza macchia e senza preferenze.

In tutto questo buio, il consapevole s'inganna, convincendo se stesso della sua innocenza per il non aver fatto materialmente l'azione infamante verso la vita, senza pensare che complice, ma al tempo stesso esecutore, è colui che tace fingendo di non aver visto.

Il musico spegne il suo strumento, le sue note non riescono a portare il buio lontano, ristabilendo il vero ed unico miracolo della vita.

Quello stesso miracolo che molti s'appropriano indebitamente come opera sovrannaturale di un creatore astratto e fallito, che nessuno riesce a vedere e comprendere: il miracolo dell'alba.

Il tramonto, assai lontano, rimane ricordo indelebile di ciò che si è perduto.

Forse giace ancora li accanto al creato, ma nessuno ha dimostrato coraggio nel destare la volontà dell'essere, per tornare a camminare sullo stesso percorso di chi, nei tempi lontani, ha dato la sua stessa vita in cambio della libertà.

Solo una poesia lontana rimane come luce accesa, una guida certa nel ritrovamento di ognuno di noi.

Vita, tu che scorri il tempo senza indugio alcuno.
Tempo, fratello e sorella di tutto ciò che è ed è sempre stato.
Luce, sorgente illimitata di ispirazione e calore.
Insieme, armonizzate la creazione.
Insieme, ritmate il canto tra la vita e la morte.
Seguirvi è un atto di fede, non abbandonarvi un atto di coraggio.
Con la vita nel tempo ed attraverso la luce, noi pensiamo, sogniamo, vibriamo, ed infine...
amiamo. (ArmonicoBlu)

Gufo Triste

"L'astensionismo passivo non fa percentuale di media votanti e riguardo alle elezioni legislative il nostro sistema di attribuzione non prevede nessun quorum di partecipazione.

Quindi, se per assurdo nella consultazione elettorale votassero tre persone, ciò che uscirebbe dalle urne sarebbe considerata valida espressione della volontà popolare e si procederebbe quindi all'attribuzione dei seggi in base allo scrutinio di tre schede.
Altresì le schede bianche e nulle, fanno si percentuale votanti, ma vengono ripartite, dopo la verifica in sede di collegio di garanzia che ne attesti le caratteristiche di bianche o nulle, in un unico cumulo da ripartire nel cosiddetto premio di maggioranza....(per assurdo sempre votando bianca o nulla se alle prossime elezioni vincesse Berlusconi le suddette schede andrebbero attribuite nel premio di Forza
Italia).

Esiste però un METODO D’ASTENSIONE, che garantisce di essere percentuale votante (quindi nondelegante) ma consente di non far attribuire il proprio non-voto al partito di maggioranza.
E’ infatti facoltà dell'elettore recarsi al seggio e una volta fatto vidimare il certificato elettorale,AVVALERSI DEL DIRITTO DI RIFIUTARE LA SCHEDA, assicurandosi di far mettere a verbale tale opzione,è possibile inoltre ALLEGARE IN CALCE AL VERBALE, UNA BREVE DICHIARAZIONE IN CUI, SE VUOLE,
L'ELETTORE HA IL DIRITTO D’ESPRIMERE LE MOTIVAZIONI DEL SUO RIFIUTO (es.: "Nessuno deglischieramenti qui riportati mi rappresenta")".

http://www.liberacittadinanza.it/menunew/lettere/chicca80225

LA TENTAZIONE ASTENSIONISTA
di: Gianfranco Chicca -

In questi ultimi tempi, nonostante l’alternarsi dei governi di centrodestra e centrosinistra, risulta sempre più difficile riconoscere caratteristiche distintive delle due politiche e a ogni «cambiamento» politico non sembra che poi corrispondano significative inversioni di tendenza rispetto alla precedente legislatura. Senz’altro una caratteristica peculiare della «nostra/loro» politica è il richiamo alla «migliore» tradizione del nepotismo italiano visto il perdurare degli stessi cognomi da decenni. Se invece ci mettiamo a leggere i rispettivi programmi elettorali, potremmo avere l’impressione che questi vengano poi rispettati allo stesso modo delle tabelle degli orari degli autobus di linea affisse alle fermate.

In tutto questo mi chiedo ad esempio cosa sarebbe successo se gli elettori avessero saputo prima dell’intenzione di un governo o di un intero parlamento di concedere l’indulto, di aumentare le spese militari, di proporre la vendita di edifici pubblici (scuole e ospedali) per arrivare infine alla limitazione del diritto allo studio attraverso i test di accesso all’università, umiliando così con dei quiz (il sistema più veloce per non conoscere un ragazzo) le aspirazioni dei giovani negandogli sin dal principio (senza neanche averli guardati in faccia) la possibilità di dimostrare in itinere il loro valore ?

Ebbene con molta probabilità più di qualche cittadino consapevole di ciò davanti alla scheda elettorale sarebbe rimasto perplesso : c’è da domandarsi quanti oggi siano tentati ad astenersi dal voto? Una comprensibile reazione istintiva all’attuale situazione e, in effetti, non mancano dichiarazioni pubbliche in tal senso.

Ritengo invece che sempre più oggi una crescente partecipazione alle elezioni da parte degli elettori non debba essere interpretata solo nel senso di far «vincere» l’una o l’altra coalizione, ma che abbia il significato di far emergere il fatto che c’è ancora una popolazione attenta alla vita politica, capace di rendersi attiva e partecipe politicamente tanto da disorientare quanti sperano di operare nell’indifferenza, nel tacito consenso o meglio nel «silenzio assenso» dei cittadini.

Si ringrazia per l’attenzione

Prof. Gianfranco Chicca

Creato da mariaricciardig

(Mi sono preso l'iniziativa di evidenziare in grassetto quello che ritengo il motivo fondamentale per cui è opportuno non rinunciare al diritto di voto. Mi sembra dettato da ragioni di elementare buon senso.)

Sono assolutamente d'accordo. Grazie

Si investono sempre più soldi nella ricerca sul viagra e non sul morbo di Alzheimer.

Fra 20 anni avremo cazzi durissimi ma non ci ricorderemo più dove metterli.

Ti auguro di mantenerti in buona salute e tra vent'anni o più di avere trovato altre forme di soddisfazione che non siano legate a quel 'lui' di cui parlava Moravia.

Caro GT,
(belle queste iniziali, come la mitica Alfa Romeo GT), che ne direbbe un qualche Tuo amico avvocato di una bella class action contro microsoft sul diritto da parte degli utenti di Word, Excel e qualcos'altro per ...diritto di usufrutto.

Il diritto di usufrutto viene rivendicato per esempio quando un passaggio su un terreno privato non viene rivendicato dal proprietario pur consapevole che quel terreno è usato come passaggio.

Mutatis matandis, perché non varrebbe il medesimo principio per i programmi suddetti, dati da microsoft VOLUTAMENTE GRATUITAMENTE IN USO PER CREARNE DIPENDENZA !!!!

Non so se è chiaro: come fanno gli spacciatori di droga !!!

La microsoft, è dimostrato, ha di proposito fatto finta di NON vedere che i suoi programmi venivano diffusi tra gli utenti per copia. Ormai gli utenti erano convinti che la cosa fosse tollerata. Si sentivano tranquilli. Credevano nella mission informatica di Microsoft (per chi non sa cosa sia mission, e' questo un termine che si usa oggi per indicare la missione che una azienda ha, o che almeno dice di avere, per alcune società e' vero, per altre è un paravento per ingenui).

E poi ...TAC. Il colpaccio. Le multe anche salatissime. La dipendenza creata appositamente da M$ sfruttata per tranne grossi guadagni.

Altro che mission umanistica.

E poi Bill Gate dice di essere un filantropo, vuole aiutare l'Africa.

La sua e' filantropia oppure "PUBBLICITA'" a BUON MERCATO, SPECULANDO, come farebbe il signor b, sulla povertà dell'Africa ? Viva la povertà. Non finisca mai la povertà. Serve.

Nel vangelo, a proposito della carità, c'è scritto:
"Che NON sappia la mano destra cosa fa la sinistra".

Deve essere fatta senza comunicarla ai 4 venti. In modo discreto. La carità non deve essere fatta per dire che hai fatto la carità.

Chissà se questo la gente comune l'ha capito..

Qualcuno si, ma chi guarda la SUPERSIMO, la MARIA DE FILIPPI ( aristocratica di nome, ma volgare nel comportamento), i MAURIZIO COSTANZO SHOW (di se stesso), i BRUNO VESPA (che ti frega spacciandosi per un VENDITORE SEMPLICE, FAMILIARE, PORTA A PORTA),..) chi guarda queste trasmissioni NE SO PER CERTO, QUESTE COSE NON RIESCE PIU' A CAPIRLE. Non so, e' da vedere caso per caso, se le ha mai capite.

Un abbraccio a te caro GT. E a tutti.

PS: Grazie informatico utopista Heinrich Kieber. Sei stato grande. E coraggioso.

"L'utopia è quella cosa che non raggiungi mai ma che ti fa camminare nella giusta direzione"

IMPORTANTE: non rispondete al post, devo informarmi con sicurezza per riportare il nome di chi ha detto la frase riportata tra apici. A meno che vogliate, nella risposta, dirlo Voi.

L'acronimo che mi hai gentilmente affibbiato è meglio che chiamarsi UGO: si fa molto prima a chiamarlo.
Spero ricordi il film.

Perdonami per ieri, ma quando avevi chiamato ero appena arrivato da un cliente importante.

Su quanto hai scritto sopra, posso dirti sin da subito che quando installi un qualsiasi prodotto della Microsoft, accetti consapevolmente un contratto di licenza che vincola l'utilizzatore a degli obblighi: sei fregato in tutta legalità e con il sorriso in bocca.

Posso provare a chiedere senza problemi: una parte di azionisti della mia azienda sono avvocati.

Oggi ti chiamo.

Andrea D'Ambra, presidente dell'Associazione nazionale in difesa dei consumatori GENERAZIONE ATTIVA, ha raccolto la mia denuncia riguardante la problematica del contrassegno europeo per disabili ed ha scritto alla Comunità Europea a Bruxelles chiedendo chiarificazioni in merito.
Sinteticamente, la Comunità Europea ha risposto che la raccomandazione europea nr. 98/376/CE è un invito, e non una direttiva, rivolto agli stati membri della CE. Fermo restando che i disabili che si recano all'estero sono passibili di contravvenzione, la soluzione del problema spetta al Governo italiano.
Ho deciso pertanto di creare una campagna informativa utilizzando i mezzi d'informazione affinchè l'opinione pubblica venga a conoscenza di tale situazione.
Inoltre, chiedo la vostra collaborazione per segnalarmi se nel vostro Comune è stato abolito il simbolo della sedia a rotelle presente sul permesso di parcheggio rilasciato dallo stesso Comune.
Vi segnalo che ho intenzione di monitorare, per iniziare la regione Veneto e poi tutte le altre d'italia, per capire quali Comuni hanno abolito tale simbolo. Desidero porgere un particolare ringraziamento al presidente di GENERAZIONE ATTIVA Andrea D'Ambra per la collaborazione e la sensibilità dimostrata.

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Tratto da www.lucafaccio.it

Dott. Luca Faccio

Visita il mio blog: www.lucafaccio.it

Stamani ho ricevuto la telefonata di una cara amica che vive in Calabria, in quel sud dove maggiormente si concentra la drammatica e funesta situazione di corruzione e di degrado istituzionale. E' una persona limpida e coraggiosa, con una grande onestà e un grande cuore, che vive il suo ruolo di donna impegnata, madre di famiglia retta e responsabile, e per di più di sinistra, con il disagio che queste connotazioni comportano nella regione dove, attualmente, opera l'organizzazione criminale più florida e maggiormente radicata nel territorio. Nelle sue parole c'era tutta la disperazione, il disgusto e lo sgomento di chi non riesce a rassegnarsi passivamente alle leggi delle organizzazioni criminali e del loro ferreo controllo di ogni attività politica, economica e sociale.
Ricordo che quella regione risulta ultima per Pil e reddito pro capite, ma prima per disoccupazione e abusi edilizi. In Calabria il naufragio della classe politica sta per sviluppare, come un terremoto imminente, tutta la sua carica distruttiva. 33 consiglieri regionali su 50 sono inquisiti, di destra e di sinistra indifferentemente.
Nel suo accorato sfogo mi ha raccontato diversi episodi in cui la collusione fra amministratori di ogni colore non dà adito a dubbi sul pesante coinvolgimento nel malaffare e nella spartizione di potere e di profitto fra esponenti di tutti i partiti. Una descrizione di una situazione disperata, di fronte alla quale sento confermata la convinzione che nessuna soluzione può prescindere da una rivoluzione della coscienza civile di tutti quei cittadini che, come lei, conservano ancora il senso di appartenenza a una società libera e democratica.
Non è il caso di questa amica, ma capisco che la tentazione del "vaffanculismo" possa essere forte e la delegittimazione "in toto" della politica attragga come compensazione interiore ad un clima di degrado generalizzato, avvolgente e sconvolgente. Un facile espediente per evitare di impegnarsi a capire. Ma sarebbe un errore fatale, un regalo a tutte le mafie e a tutti i criminali e i disonesti che prosperano oggi e che prosperrebbero ancora più comodamente domani.
Costoro possono temere solo il rifiuto, il coraggio e la volontà di reagire di quelli - e sono certo che sono tanti - che oggi sono soggiogati, assoggettati e rassegnati agli interessi criminali di poche famiglie e del sistema di potere che hanno instaurato in quelle terre, favoriti dall'assenza dello Stato di diritto, con la pesante complicità di politici e di affaristi ambiziosi e senza scrupoli.
Si tratta di dinamiche che replicano in maniera eclatante ed estrema una situazione riscontrabile su scala nazionale (ma estendibile anche su dimensione più ampia), che preoccupa e indigna le persone che hanno un senso civile di responsabilità e di onestà
C'è un'episodio simbolico descritto da un noto filosofo che dà l'immagine di quell'atto di decisione e di coraggio che, a mio avviso, necessita in situazioni disperate come questa; ne riporto un estratto essenziale ma, credo, molto significativo:

[......]"In verità non avevo mai visto nulla di simile a ciò che vidi allora. Vidi un giovane pastore che si contorceva convulsamente come se stesse per soffocare, il viso stravolto, mentre dalla bocca gli pendeva un pesante serpente nero.
Quando mai avevo visto tanto ribrezzo, tanto pallido orrore dipinto su di un volto? Forse egli s'era addormentato. E il serpente gli era penetrato in gola e vi si era attaccato coi denti.
La mia mano afferò il serpente tirandolo a sè, invano! Essa non riuscì a strappare il serpente dalla gola. E allora sentii in me qualcosa che gridava: "Mordi! Mordi! Staccagli la testa! Mordi" Così gridava qualcosa in me; il mio ribrezzo, il mio odio, il mio schifo, la mia pietà, tutto ciò che vi era in me di Bene e di Male uscì con un grido dalle mie viscere.[.......]
[....]Ma ecco che il pastore dette un morso, come gli aveva consigliato il mio grido; un morso dato bene! Sputò via lontano la testa del serpente: e subito balzò in piedi.
Non più un pastore, non più un uomo, ma un trasformato, un circonfuso di luce, che rideva! Mai sulla terra nessun uomo rise come egli rise![....]

Auspico che ognuno di noi individualmente, e tutti noi collettivamente, avremo quel coraggio e quella decisione che necessitano per liberarci dal nero serpente che ci soffoca, riuscendo a trasformare l'orrore attuale in quella risata liberatoria e rinnovatrice.

Bellissima l'immagine del pastore che, dopo avere estirpato il male, balza in piedi e ride finalmente Uomo Libero. Situazione tristissima quella del cittadino che vive in una società di malaffare. Anch'io sono convinta che "nessuna soluzione può prescindere da una rivoluzione della coscienza civile di tutti quei cittadini che, come lei, conservano ancora il senso di appartenenza a una società libera e democratica".
Per estirpare il male occorre una reazione collettiva forte, coraggiosa e civile. Solo in questo modo difendiamo il nostro fondamentale diritto di vivere in una società giusta ed onesta.

Come fare per riconoscere un politico buono da uno cattivo?
Guardalo negli occhi.

Si dice in giro che il politico che ha gli occhi azzurri è perchè ha la testa piena d'acqua...
Pensa a chi li ha marroni...

Forse non tutti sanno, che Berlusconi non può essere eletto. Lo dice una legge dello Stato la n.361 del 1957 che prevede la ineleggibilità in Parlamento dei titolari di concessioni pubbliche di "rilevante interesse economico".Lo sapevano tutti. Uno che lo sapeva bene era Massimo D'Alema che alla festa dell'Unità di Bologna del 2000 disse: "Berlusconi, concessionario dello Stato, era ed è ineleggibile per incompatibilità". Ma allora perché a Berlusconi è stato permesso quello che la legge gli vietava? Semplice, perché, la Giunta per le elezioni, (* composta da parlamentari inciucioni), interpretò e sostenne che concessionario delle TV era Confalonieri e non Berlusconi. E così il nostro Paese passò da uno stato di diritto ad un Paese delle banane.In quel periodo governava ancora il centrosinistra. A D'Alema, quando adesso dice che Berlusconi è legittimato dal voto degli italiani, bisogna far sapere che sta legittimando e assicurando il profitto della vincita ad un baro. Se un centometrista, come disse Moretti, parte 200 metri più avanti degli altri, viene squalificato, anche se vince. Perfino in Thailandia, dove aveva vinto il clone di Berlusconi, la gente è andata in piazza e lo ha costretto a dimettersi.E in quel periodo governava ancora il centrosinistra. Ci sono leggi in tutto il mondo che stabiliscono un limite al possesso delle televisioni.... invece noi dobbiamo ascoltare costui che possiede tre TV e fa abusivamente politica da oltre 12 anni. La scaletta che propongo sul conflitto di interessi è:- 1) Berlusconi non può essere eletto in Parlamento in base alla legge vigente.- 2) La nuova legge sul conflitto di interessi deve stabilire che nessuno può avere più di una TV.- 3) Chi ha anche una sola quota in una concessione TV non può essere eletto in Parlamento.Tenete conto che i punti 2 e 3 facevano parte del programma dell'Ulivo nel 1996.....
Tratto da un intervento di Norberto Lenzi pubblicato sul libro"Tutte le battaglie di Beppe Grillo"

A proposito del caso della Thailandia, proprio oggi apprendiamo dall'agenzia Reuters che l'ex premier Thaksin Shinawatra è rientrato in patria prontamente fermato dalle autorità.
Successivamente è stato rimesso in libertà su cauzione, ma ha dovuto promettere di non tornare alla politica.
E' singolare dovere constatare che la Thailandia si è dimostrata più democratica dell'Italia.

M'aricordo che dietro er Palazzaccio, sotto a 'n palazzo, c'era na' taverna piccola piccola, co' pochi posti ma sempre calla e accogliente.
Dentro ce staveno du vecchietti a servitte e, dietro ar bancone de marmo bianco, na giovinotta tutta fresca e sempre bella e pinta.
Solo che dentro quella taverna 'n te serviveno l'istesse cose che potevi trova' da 'n'artra parte: te serviveno li ricordi.
Te mettevi a sede e chiedevi solo quello che t'addovevi da' ricorda' e loro te lo portaveno.
Je potevi da chiede tutto, tutto quello che te pareva e li dentro c'annaveno sia li giovinotti che li vecchi che se metteveno seduti e ce passaveno l'ore e 'n se pagava manco tanto: un sordo a ricordo.
Mo 'n ce sta' più, ar posto de' quella taverna ce sta' 'n negozio che venne vestiti, ma so vestiti strani però.
So fatti puro quello de ricordi, belli o brutti ma pur sempre de ricordi e dentro a quer negozio ce stanno sempre li du vecchietti a servi' la gente, ma la giovinotta mo sta a la cassa.

Hai mai guardato i bambini in un girotondo?
O ascoltato il rumore della pioggia quando cade a terra?
O seguito mai lo svolazzare irregolare di una farfalla?
O osservato il sole allo svanire della notte?
Faresti meglio a rallentare.
Non danzare così veloce.
Il tempo è breve.
La musica non durerà.
Percorri ogni giorno in volo?
Quando dici "Come stai?”, ascolti la risposta?
Quando la giornata è finita ti stendi sul tuo letto con centinaia di questioni successive che ti passano per la testa?
Faresti meglio a rallentare.
Non danzare così veloce.
Il tempo è breve.
La musica non durerà.
Hai mai detto a tuo figlio ”Lo faremo domani” senza notare nella fretta il suo dispiacere?
Hai mai perso il contatto con una buona amicizia che poi è finita perché tu non avevi mai avuto tempo di chiamare e dire "Ciao"?
Faresti meglio a rallentare.
Non danzare così veloce.
Il tempo è breve.
La musica non durerà.
Quando corri così veloce per giungere da qualche parte ti perdi la metà del piacere di andarci.
Quando ti preoccupi e corri tutto il giorno, è come un regalo mai aperto, gettato via.
La vita non è una corsa.
Prendila più piano.
Ascolta la musica.
Prima che la canzone sia finita.

Scusa se te lo chiedo...ma potresti tradurre in romanesco questa bellissima dedica? Mi piacerebbe sentire come "suona". Grazie.
A proposito di lentezza... il 25 febbraio si è svolta la 2° giornata mondiale della lentezza e c'è un sito:
www.viverecon lentezza.it dell'associazione culturale "L'arte del vivere con lentezza" il cui motto è
"Rallentare per vivere meglio". Ti mando un dolce cinguettio.

Lo faccio volentieri, anche se questa dedica non è frutto della mia mente.
Circa un anno fa', Gufo Triste aveva una sua casella postale, visto che scriveva su Yahoo Answers e molti chiedevano di poter scrivere direttamente a lui, e arrivo' questa dedica da parte di una ragazza che asseriva essere malata terminale di cancro, pregandomi di divulgarla in ogni luogo.
Visto il contenuto che è oltre il semplice significato letterario dei termini stessi, ho fatto ciò che avevo promesso, divulgandola in ogni luogo possibile, virtuale e non, perché comunque è un messaggio positivo da trasmettere al di la' delle verità che possono celarsi dietro questi versi.

"L'omo d'oggi, penza solo a core pe' se stesso, dimenticannose dell'artri. L'omo d'oggi penza che pe' risorve er probblema se deve da' cambia' la punta de' la matita, senza penza' che forse cambianno er modo de' come la pija, er cambiamento è assicurato." - così dice Gufo Triste: pochi capiscono quel che dice, e ancor meno comprendono.

In questo mondo si vive correndo, pensando che per risolvere il problema si deve cambiare ciò che è all'apice, senza comprendere che solo cambiando la mente di chi è alla base da la soluzione cercata.

Un albero malato rimane tale se cambi le foglie, ma se metti altre radici guarisce.

Non so se riesco a tradurla correttamente perché scrivo in romanesco lasciando andare le mani sulla tastiera mentre ascolto una musica oppure quando cerco di vedere la vita che passa davanti ai miei occhi, ma ci provo lo stesso.

Se non riesco, spero che tu e chi legge non me ne voglia: si può comandare la mente, ma il cuore non prende ordini.

Con affetto e stima sincera.
Marco Gollinelli

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Dedicata a tutti quelli che coreno...

Te sei mai fermato a guarda' li regazzini che fanno er girotondo?
Ascortato er rumore de' la pioggia quanno casca pe' tera?
Seguito na' farfalla nello svolazzo suo?
Visto er sole quanno tramonta?
Fai meijo a rallenta' la corsa tua.
'N balla' così de corsa.
Er tempo è corto.
La musica 'n dura tanto.
Te fai ogni giorno 'n volo?
Quanno chiedi come stai, ascorti dopo la risposta?
Quanno la' giornata tua finisce, te sdrai sur letto co' li probblemi tua da risorve?
Fai meijo a rallenta' la corsa tua.
'N balla' così de corsa.
Er tempo è corto.
La musica 'n dura tanto.
Hai mai detto a tu fijo "Lo famo domani" fregannote de' la sofferenza sua?
Hai mai perso 'n'amicizia perché 'n c'hai mai avuto er tempo de chiamalla e dije "Ciao"?
Fai meijo a rallenta' la corsa tua.
'N balla' così de corsa.
Er tempo è corto.
La musica 'n dura tanto.
Quanno cori così veloce p'anna' da quarche parte, te perdi metà der piacere d'annacce.
Quanno te crucci e cori tutto er giorno, è come se t'avessero dato 'n regalo e nun l'hai mai aperto, buttato via.
'A vita nun è na' corsa.
Prennela più piano.
Ascorta la musica.
Prima che la canzone sia finita.

Non sapevo (naturalmente) la storia della dedica, pensavo che fosse tua e tu l'avessi tradotta in italiano.
Io l'ho interpretata così.
Cogliere l'attimo, vivere il presente. Godere delle piccole, semplici ma grandi cose che la vita ci dà ogni giorno. Insomma assaporare l'esistenza.
E' importante vedere la vita anche da un altro punto di vista. A volte le cose che a noi sembrano insuperabili, brutte da vivere, da accettare, ci possono maturare, aprire a nuove esperienze, darci una nuova ricchezza e farci scoprire il significato della nostra esistenza. Ma non sempre è facile avere questo atteggiamento positivo.
Ciao e Thank you very much (non ti ho scritto grazie eh, eh!)

L'importante è che il messaggio sia arrivato... poi di chi sia non è importante.

Un baciottolo

Morte persone me chiedeno er perché 'n scrivo in itagliano, magara penzeno puro che so' no' stolto e puro 'n fregnacciaro, ma solo perché 'n capischeno er dialetto mio.

Vedete?

Sto Gufo scrive 'n romanesco (che n'è mica er dialetto romano) perché è la lingua sua: quella der core.

So nato e cresciuto all'ombra de quell'Anfiteatro Flavio e ste penne se so rafforzate facenno li voli mia dentro li vicoli de sta' Vecchia Signora.

Signori mia, se 'n capite sto dialetto n'è perché io so' no stolto, ma perché sete voi che 'n sapete legge cor core.

'Nvece de lancia' anatemi verso sta' scrittura, che 'n fonno ve dice le cose come stanno senza corezzioni politiche o religiose, chiedeteme de spiegavvelo in itagliano: ce fate armeno bella figura.

Chi domanna pe' conosce è colui che c'avrà er monno 'n'eredità.

Ti prego ,non smettere di parlare il 'dialetto del cuore'è quello che più arriva !
Impiego molto tempo per decifrare la tua lingua ,sarà perchè non voglio più 'correre'per potermi gustare...l'altra metà del piacere di leggerti!
Poi...andremo a votare...
abbraccio, poeta!
laura.

Allora facciamo un patto... all'occorrenza garantisci il bilinguismo?!?
un abbraccio
redazione

Due persone stanno scegliendo i nomi dell’80% di deputati e senatori. Stanno scrivendo la Camera e il Senato. Si chiamano Veltrusconi. Sono la stessa persona, lo stesso partito, lo stesso programma, gli stessi ministri.
ASTENSIONISMO ATTIVO -
Tutto si basa su un'uso "PUNTIGLIOSO" della legge: D.P.R. 30 marzo 1957, n. 361 - Art. 104 punto 5: Il segretario dell'Ufficio elettorale che rifiuta di inserire nel processo verbale o di allegarvi proteste o reclami di elettori è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa sino a lire 4.000.000.
http://riprediamocilitalia.blogspot.com/

Da La Repubblica di oggi

Uscirà il primo maggio Siamo gli operai, una canzone scritta da Fabrizio Varchetta (già autore per i Nomadi e altri), suonata da diversi gruppi, accompagnata da una piece di Dario Fo e i cui proventi andranno ai familiari delle vittime Thyssen Krupp di Torino, morti nel rogo del 6 dicembre scorso. Un'idea cui hanno collaborato molti musicisti e alla cui realizzazione parteciperanno alcuni dei parenti degli operai scomparsi che canteranno parti soliste o cori.