2011

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[STAMPA] Franca Rame e Dario Fo al Teatro delle Celebrazioni

dario fo e franca rameMartedì 20 dicembre 2011 alle ore 21, Dario Fo e Franca Rame sono al Teatro delle Celebrazioni con “Mistero Buffo”. Esattamente 42 anni fa andavamo in scena a Milano con questo stesso spettacolo . Era il 1969 e recitavano in un capannone di una piccola fabbrica dismessa dalle parti di Porta Romana che avevano trasformato in una sala di teatro con il loro gruppo.

In quell’occasione Franca ed io – racconta Fo - ci alternavamo sul palcoscenico eseguendo monologhi di tradizione popolare, tratti da giullarate e fabliaux del medioevo, non solo italiane, ma provenienti da tutta Europa. Lo spettacolo ottenne grande successo e venne replicato centinaia di volte nel nostro teatro di via Colletta, in palazzetti dello sport, chiese sconsacrate, locali cinematografici, in balere e perfino in teatri normali. Mistero Buffo cercava di dimostrare che esiste un teatro popolare di grande valore, nient’affatto succube o derivato da testi della tradizione erudita, espressione della cultura dominante. Oggi, dopo quasi mezzo secolo, torniamo in scena con una selezione di questo nostro spettacolo “dei primordi”. Non ci è stato facile decidere quali testi privilegiare. Siamo sicuri che durante questi prossimi mesi, nelle varie serate, inseriremo qua e là altri testi e soprattutto andremo recitando all’improvviso in modo a dir poco esagerato. Ma dovete capire: per noi recitare non è solo un mestiere, ma è anche e soprattutto un divertimento. Che raggiunge il massimo del piacere quando riusciamo a inventarci nuove situazioni e buttare all’aria convenzioni e regole. Speriamo di comunicarvi questo nostro spasso e di riuscire a sorprendervi, farvi ridere e magari pensare."

fonte: bolognatoday.it

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[STAMPA] Crisi: Dario Fo, l'opposizione rinunci a tutti i privilegi!

(ASCA) - Roma, 10 nov - ''L'opposizione dovrebbe rinunciare a tutti i privilegi. Tutti insieme dovrebbero rifiutare la paga e prendere quanto un assessore di un Comune di provincia''.

Dario Fo in un'intervista a Left in edicola di nuovo insieme a L'Unita', suggerisce alla sinistra un gesto eclatante. ''Dovrebbero dire: noi da questo momento non accettiamo piu' questi soldi. Sarebbe un colpo straordinario. Spiazzerebbero davvero gli altri, che sono in Parlamento solo per denaro. Con una mossa cosi' farebbero saltare tutto, dalle auto blu ai privilegi''.

''In questo momento bisogna dare segnali forti e chiari, altrimenti si va avanti con le denunce e poi non succede nulla'', insiste Dario Fo per il quale ''il fatto piu' grave e' che Berlusconi ha gestito la crisi mettendo tutto in burletta, raccontando le barzellette, dicendo che va tutto bene, che la nostra economia tira che e' un piacere, che stiamo meglio degli altri, cioe' mentendo spregiudicatamente, malgrado gli allarmi di chi ha sempre detto che la situazione e' gravissima e stiamo andando tutti a rovescio. A farne le spese sono soprattutto i giovani, che non trovano lavoro - aggiunge Fo - Siamo arrivati a due milioni di disoccupati. Non era mai successo in Italia, nemmeno nei periodi piu' orrendi''.

Ma cosa puo' fare la gente? ''Soprattutto deve essere informata. Non si puo' andare avanti a caso. Bisogna stare attenti ai discorsi, darsi da fare, partecipare ai convegni intelligenti. I ragazzi lo hanno capito, tant'e' vero che sono di una vivacita' impressionante'', conclude Dario Fo che insieme a L'Unita' organizza per sabato 12 novembre al teatro Eliseo una tavola rotonda dal titolo ''L'informazione a sinistra''.

 

fonte: asca.it

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[STAMPA] "Mistero Buffo" raddoppia al Monzani

Grande appuntamento il 10 e 11 dicembre 

Lo show di Dario Fo e Franca Rame era sold out nella prima giornata. Biglietti disponibili presso tutte le filiali Bper 


Modena, 15 novembre 2011
- E’ già sold out l’appuntamento serale di sabato 10 dicembre con Dario Fo e Franca Rame, ma chi non vuole perdersi i due attori con il loro spettacolo più famoso può contare sulla replica pomeridiana di domenica 11 dicembre. Si chiude con questo ultimo, grande evento la stagione autunnale del Forum Guido Monzani di Modena.

Raddoppia l’appuntamento modenese con “Mistero Buffo”. Sono andati esauriti in pochi giorni i biglietti per lo spettacolo di sabato 10 dicembre alle 21: l’entusiasmo del pubblico, quindi, ha spinto attori e organizzatori a programmare una replica domenica 11 dicembre alle 16.30, sempre al Forum Guido Monzani di Modena. I biglietti dello spettacolo sono in prevendita presso tutte le filiali della Banca Popolare dell’Emilia Romagna.

Sono trascorsi 42 anni dalla prima di “Mistero Buffo”: era infatti il 1969 quando Dario Fo e la moglie Franca Rame andavano in scena in una piccola fabbrica dismessa a Milano. Già allora fu un grande successo, tant’è che le repliche si sono ripetute centinaia di volte in Italia e all’estero fino alle date modenesi di dicembre: lo spettacolo, allora come ora, dà senso e valore all’esistenza di un teatro popolare. “Mistero Buffo”, infatti, è composto unicamente da monologhi, scelti liberamente serata per serata dall'attore e dalla moglie. Questi pezzi sono delle narrazioni "dal basso" di parabole evangeliche, misteri medievali, racconti popolari sulla vita di Gesù. Prevale quindi l'uso del dialetto, del volgare del tempo, mischiati in una lingua insieme familiare e aliena, fatta di onomatopee, farfugliamenti, suoni gutturali. E poi tutta la gestualità straordinaria degli attori che arriva al pubblico anche laddove le parole risultano di difficile comprensione.

fonte: ilrestodelcarlino.it

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[STAMPA] Consegnati i Premi De Sica

Napolitano consegna al Quirinale gli annuali riconoscimenti agli artisti italiani, tra i premiati: Franco Battiato, Checco Zalone e Dario Fo.

DARIO FO E FRANCA RAMEConsegnati ieri (9/11/11) alla presenza del presidente Giorgio Napolitano i Premi Vittorio De Sica, nel corso della tradizionale Giornata dello spettacolo al Quirinale. Molti i comici presenti quest’anno, segno dell’ottima salute della commedia nostrana, anche se i discorsi tenuti dai premiati e dalle personalità istituzionali hanno espresso preoccupazione per il futuro della cultura nel nostro paese.

Per il cinema italiano i riconoscimenti sono andati a: Franco Battiato, Enrico Brignano, Lando Buzzanca, Massimo Ghini, Leo Gullotta, Neri Marcorè, Checco Zalone, Nicola Piovani e Pietro Valsecchi.

Un forte richiamo alla responsabilità è venuto da più parti, sia dai rappresentanti delle istituzioni che dagli artisti. Tra i presenti hanno parlato il ministro ministro dei Beni Culturali Giancarlo Galan, Luca De Fusco, direttore artistico del Napoli Teatro Festival Italia, e Gian Luigi Rondi, presidente del Premio De Sica.
Hanno preso la parola anche Luca Medici (alias Checco Zalone), Massimo Popolizio e Massimo Ghini.

Mentre Neri Marcorè ed Enrico Brignano hanno sottolineato l’importanza della satira. Durissimo il premio Nobel Dario Fo, premiato insieme a Franca Rame che commentando l’attuale situazione politica ha detto: “Berlusconi ha bisogno di tirare a campare e lascerà che il tempo passi, sperando nel frattempo che le sinistre si scannino fra loro. E’ una trappola”.

 

fonte: radiocinema.it

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[STAMPA] Dario Fo a Palazzo Reale Milano onora il suo Nobel

Il progetto del Comune che vuole dedicare una grande mostra all'artista e alla sua storia dagli anni degli studi all'accademia di Brera fino al teatro, alla tv e all'impegno politico

di ALESSIA GALLIONE

dario fo dipingeSarà un omaggio della città al suo Nobel, quello che il Comune vuole dedicare a Dario Fo. Con una speciale mostra a Palazzo Reale, che dovrebbe essere programmata il prossimo anno. Il progetto è ancora in corso, ma Dario Fo e l´assessore alla Cultura Stefano Boeri sono già stati visti negli spazi di piazza Duomo per i primi sopralluoghi. In queste settimane, l´artista sta esponendo i suoi quadri e disegni a Chiasso. Ma quella che prenderà vita a Milano vorrebbe essere qualcosa di più, tra l´arte e il teatro. Dall´Accademia di Brera negli anni Quaranta fino a oggi, la carriera e la vita di Dario Fo sono strettamente intrecciate alla città. E le opere in esposizione racconteranno anche la storia, intellettuale e politica di Milano.

Al M.a.x. museo di Chiasso ha messo in mostra soprattutto la sua vita di «pittore professionista che ha deciso di fare l´attore e il regista», come lui stesso ha raccontato: 200 tra quadri, schizzi, disegni e bozzetti, che ripercorrono un intero percorso artistico. Dal periodo postcubista ai lavori più recenti e sperimentali, quelli che ancora oggi produce al ritmo «di tre o quattro alla settimana». Ma quella che il Comune vuole dedicare a Dario Fo a Palazzo Reale sarà qualcosa di più di una semplice esposizione di tele e disegni. Sarà una sorta di omaggio di Milano al suo premio Nobel, che racconterà la sua figura d´artista, di intellettuale internazionale, il suo impegno politico. Una storia che si intreccia molto con quella della città e sarà legata, anche negli spazi espositivi, a Milano.

Il primo sopralluogo a Palazzo Reale non è passato inosservato tra i milanesi e i turisti in coda in piazza Duomo per ammirare Cezanne e Artemisia. Impossibile non notarli, Dario Fo e Stefano Boeri, il premio Nobel e l´architetto. Perché a quello che è ancora un progetto in corso, l´assessore alla Cultura e Fo stanno lavorando intensamente nelle ultime settimane. Nessun commento ufficiale da parte di entrambi, non prima di presentare quella che sarà una delle novità principali della programmazione del prossimo anno a Palazzo Reale. Ma l´idea è la volontà dell´amministrazione è chiara: dedicare all´artista qualcosa di più di una personale, una sorta di mostra che unisca arte e teatro e, magari, si arricchisca di eventi e rappresentazioni. E farlo lì, nella sede espositiva per eccellenza della città.

Che cosa sarà la mostra? Il cantiere è ancora in corso, ma i grandi quadri potrebbero essere affiancati a filmati e scenografie teatrali, a recite e appuntamenti, per costruire qualcosa a metà strada tra arte e teatro. Non solo. La sua vita professionale di drammaturgo, attore, scrittore, pittore, comico, intellettuale con reti internazionali e l´impegno di Fo sono strettamente connessi a Milano. E le opere potrebbero essere utilizzate anche come punto di partenza non solo per raccontare un pezzo di vita e carriera del premio Nobel, ma anche altrettanti pezzi di storia della città.

Dagli anni di studio (prima all´Accademia di Brera e poi al Politecnico) fino all´esperienza in radio e in televisione come autore e attore di testi satirici; dall´incontro con Franco Parenti a quello con Franca Rame, dai circoli intellettuali alla Rai fino alle compagnie teatrali fondate: eccola la Milano di Fo. E poi l´esperienza del collettivo "La Comune", gli spettacoli e le manifestazioni organizzati nella Palazzina Liberty, l´impegno politico degli anni Settanta e quello più recente, fino alla corsa delle primarie di centrosinistra per diventare sindaco. Tutto in una mostra, che troverà casa a Palazzo Reale. (13 novembre 2011)

 

fonte: repubblica.it

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[VIDEO] Dario Fo: “B si dimette? E’ solo un trappolone”

Al teatro Valle di Roma occupato, Dario Fo commenta la situazione politica attuale, e l’annuncio delle dimissioni di Silvio Berlusconi dopo l’approvazione della legge di stabilità.

Una trappola, anzi un trappolone per annientare la sinistra e convincere tutti che si ha ancora bisogno di lui”.
L’opposizione, secondo Fo, non potrebbe dare mai l’ok a provvedimenti come la riforma dell’art 18 o a tassazioni che colpiscono solo i più deboli, quindi cresceranno le divisioni, lo scontro.

La sinistra dovrà pronunciarsi su un provvedimento, quello chiesto dall’Europa, che inoltre non si conosce, non esiste, ma che già divide. E’ davvero – conclude – un abile mostro, questo Berlusconi”.

Il Video di Irene Buscemi

fonte: ilfattoquotidiano.it

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DARIO FO e FRANCA RAME incontrano il Teatro Valle Occupato

dario fo e franca rame

Quando le rivoluzioni si incontrano
Teatro Valle Occupato – mercoledì 9 novembre 2011 ore 17:00

A sostegno della causa del Valle Occupato due grandi esponenti del teatro italiano ed internazionale dedicano un pomeriggio al confronto con gli occupanti e con il pubblico.
Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare

 ”Non dobbiamo permettere ai politici di agire senza controllo, e visto che non ci danno gli spazi per esercitare questo controllo, dobbiamo prenderceli.” - Dario Fo 

 

 

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[AUDIO] Dario Fo: "Impariamo dai maestri dell'acqua"

"Non si può sempre scaricare la responsabilità politica su chi è venuto prima di noi" così il premio Nobel per la letteratura Dario Fo commenta - a Radio Babboleo News - il disastro dell'alluvione genovese.
Questa mattina Dario Fo ha scritto un intervento sul Secolo XIX, parlando dei "maestri dell'acqua" del Medio Evo, chiamati a prevedere le allerte di fiumi e torrenti. Ma la storia com'è cambiata, dai re del passato ai potenti di oggi?

Ascolta l'intervento integrale...

fonte: babboleo.it

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[STAMPA] L'AMACA

 

di Michele Serra

«Dicono tutti che c’è la crisi ma i ristoranti sono pieni» è un classico dell’uomo della strada. Lo dice il tassista, lo dice l’avventore del bar, probabile che lo abbia detto ciascuno di noi in uno di quei momenti di spensierata dabbenaggine che costellano la vita di ogni persona qualunque. Sentire per la prima volta pronunciare quella frase al G20, da un capo di governo, è una svolta storica: vuol dire che l’uomo della strada, con tutta la sua spensierata dabbenaggine, è arrivato al vertice.
Ci ritroviamo dunque ad essere governati da uno qualunque, che quando pensa una fesseria qualunque la dice a tutti. Probabile che alcuni italiani ne siano soddisfatti ne siano soddisfatti: “che bello, finalmente un pirla come me è al potere, questa sì che è democrazia”. Ma è probabile, anche, che altri italiani, tra i quali mi annovero, ne siano invece desolati. Forse suggestionati da vecchie letture scolastiche (Pericle, per esempio) pensavano che la democrazia fosse una selezione dei migliori. Aperta a tutti ma destinata ad individuare i migliori. Il vecchio concetto di classe dirigente, insomma. Ritrovarsi rappresentati nel mondo da uno che pensa e parla come l’ultimo di noi è un bruciante fallimento. Votare per uno “come noi” significa sprecare il voto e sprecare la democrazia. Vogliamo votare per uno che sia migliore di noi. Per questo – soprattutto – non abbiamo mai votato Berlusconi.

da La Repubblica, 5 novembre 2011.

 

Grazie, Franca.

 

 

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[VIDEO] Omaggio a Franca Rame

Poesia di Franca Rame testo e voce di Dale Zaccaria -
"All I Know" musica, voce e testo di Mara Micciché

"Pensando agli avvenimenti di cui è stracolma la mia vita, sempre più mi convinco che le decisioni importanti che siamo costretti a prendere, i rischi e le situazioni tragiche che ci troviamo ad affrontare, abbiano sì a che vedere con la casualità, ma nella gran quantità dei casi tutto è dovuto a noi, al nostro carattere che si produce giorno per giorno in conseguenza di conflitti , cose imparate per caso e soprattutto acquisite con fatica e determinazione."

Franca Rame

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[STAMPA] Dario Fo e Franca Rame tornano con “Mistero Buffo”

MISTERO BUFFO 2011: BRANI INEDITI

A 42 anni di distanza dalla “prima” di uno degli spettacoli che hanno fatto la storia del teatro, Modena avrà l’occasione di rivederli di nuovo insieme.

 

Regalo di Natale imperdibile, per chi riuscirà ad accaparrarsi i biglietti, di Forum Eventi, la rassegna organizzata dalla Banca popolare al Forum Monzani. Il 10 dicembre a sorpresa Dario Fo e Franca Rame porteranno in città il “Mistero Buffo”, il loro spettacolo più famoso che concluderà la stagione autunnale della manifestazione di presentazioni librarie, spettacoli e musica gratuiti che finora è stata seguita da 10mila spettatori tra ottobre e novembre.

Dario Fo, per la sua ricerca teatrale e linguistica sui secoli medievali ha ottenuto nel 1997 il premio Nobel con questa motivazione: «A Dario Fo… che nella tradizione dei giullari medievali fustiga il potere e riabilita la dignità degli umiliati…» e il mistero Buffo, inaugurato 42 anni fa ne è la massima espressione con le rievocazioni storiche di Fra Dolcino e della fame dello Zanni. Era infatti il 1969 quando Dario Fo e la moglie Franca andavano in scena a Milano per la prima volta e ora tocca a Modena, con i biglietti dello spettacolo già in prevendita presso tutte le filiali della Banca Popolare dell'Emilia Romagna. E' lo stesso Fo – protagonista pochi anni fa di una lettura del Duomo e della Ghirlandina in piazza Grande – a spiegare la ragione del successo di “Mistero Buffo”: «Nel 1969, in occasione della prima, recitavamo in un capannone di una piccola fabbrica dismessa,in via Colletta, che avevamo trasformato in una sala di teatro con il nostro gruppo. Franca ed io ci alternavamo sul palcoscenico eseguendo monologhi di tradizione popolare, tratti da giullarate e fabliaux del medioevo, non solo italiane, ma provenienti da tutta Europa. Lo spettacolo ottenne grande successo e venne replicato centinaia di volte nel capannoe di via Colletta, in palazzetti dello sport, chiese sconsacrate, locali cinematografici, in balere e perfino in teatri normali».

E il teatro popolare che con le sue storie, spesso reali, e il suo linguaggio popolare – poi da Fo trasformato in grammelot, la lingua dei giullari – non aveva nulla da invidiarea quello erudito. «Non esiste – continua Fo – una forma espressiva popolare autonoma perché l'unica cultura autentica e di pregio è quella espressa dal potere dominante. L'altra, quella cosiddetta popolare, in verità è solo risultato di scopiazzature (...) - conclude l'attore – scoprimmo dei ricercatori di grande valore che ci davano ragione, a cominciare da Pitrè, Toschi e De Bartholomeis, Tullio de Mauro e Gianfranco Folena».

Il Mistero Buffo è stato rappresentato anche in Inghilterra, Spagna, Grecia, Russia e Francia. Al centro della rievocazione teatrale c'è il giullare, l'espressione teatrale del popolo con la propria cultura e i propri sentimenti di rivolta, resi da Fo e Rame con modi espressivi tipici di chi si esibiva nelle piazze, nei mercati e la recitazione in grammelot, articolazione di suoni e di azione assieme, nato poiché gli “attori” viaggiavano in luoghi in cui si parlavano lingue diverse e dovevano farsi intendere da tutti con testi satirici che sbeffeggiavano i potenti in modo grottesco. Lo stesso titolo dello spettacolo deriva dalla scelta di Fo di trattare l’espressione popolare nella sua forma ironico-grottesca come mezzo di provocazione, di diffusione e di agitazione delle idee. Già dal III-IV secolo dopo Cristo il termine “mistero” indicava uno spettacolo, una rappresentazione sacra e l'aggiunta di “buffo” conduce dunque a una “rappresentazione di temi sacri in chiave grottesco-satirica”. Per info: 059.2021093 e www.forumguidomonzani.it.
Stefano Luppi

fonte: gazzettadimodena.it

 

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