Dopo aver visto Report, domenica, siamo rimasti tutti con un grande sconforto. Per tutti coloro che non hanno avuto modo di vederlo, leggete fino in fondo!!!
Sentire dati sconvolgenti di sprechi e corruzione, uno dietro l’altro, faceva davvero venir voglia di cambiare canale, o Paese.
Oggi persone come l’ex ministro De Lorenzo sono ancora nel libro paga delle istituzioni. Addirittura restano al loro posto insegnanti condannati per pedofilia!
E come la mettiamo con gli onesti, che tutti i giorni lavorano a contatto con queste realtà?
E il caso di Luigi Magistro, che lavora all’agenzia delle Entrate- Ha creato un sistema di controllo informatico contro le truffe fiscali. Il sistema funziona perfettamente, ma Magistro viene trasferito. E’ mai possibile che una volta che c’è un funzionario che combatte con successo la corruzione lo si debba punire?
Un gruppo di senatori della maggioranza, sta preparando un disegno di legge che possa mettere fine a quanto riportato nel servizio di Report, che renda le sanzioni più severe ed efficaci contro i condannati ancora in funzione all’interno della pubblica amministrazione.
Di seguito, un "condensato" della puntata di Report trasmessa domenica 19 maggio.
Disponibile su www.report.rai.it/RE_autori/0,11513,90003,00.html_autori/0,11513,90003,00.html
*MILENA GABANELLI IN STUDIO*
L’inchiesta di questa sera è dedicata a tutti coloro che tengono in piedi il paese per puro senso di responsabilità. Sono quelli che lavorano doppio per tappare i buchi lasciati da chi se la prende comoda.
*SABRINA GIANNINI*
Lei è uno dei pochi del pubblico impiego che ha perso il posto a causa dell’assenteismo?
*VITTORIO SGARBI*
No io non l’ho perso affatto, altra bugia!
*SABRINA GIANNINI*
Non lo so se n’è andato lei?
*VITTORIO SGARBI*
No, no sono ancora io, sono un funzionario pubblico, ammiratissimo.
*SABRINA GIANNINI*
Ma lei non era la sovrintendenza di Venezia.
*VITTORIO SGARBI*
Si, sono tutt’ora. Sono stato condannato a 6 mesi che è una condanna visibile.
*SABRINA GIANNINI*
Nonostante questo non ha perso il posto?
*VITTORIO SGARBI*
No, non dovevo perdere il posto perché non ho fatto niente. È una balla assoluta. Io ho lavorato fuori dell’ufficio, ho pubblicato libri, ho fatto cataloghi. Il problema era un problema…
*SABRINA GIANNINI*
Ma questa sentenza è arrivato ingiudicato o no?
*VITTORIO SGARBI*
E’ arrivato ingiudicato, ma è una sentenza a 6 mesi, per una cosa che non esiste. Tant’è vero che io sono stato promosso, sono diventato sovrintendente.
*SABRINA GIANNINI*
Nonostante la condanna?
*VITTORIO SGARBI*
Nonostante la condanna.
*SABRINA GIANNINI*
Ma quindi non è vera questa cosa che lei avrebbe detto, ammetto di essere stato fisicamente assente, ma sempre intellettualmente presente?
*VITTORIO SGARBI*
Si, si certo, verissimo. Certo è cosi’. Per forza se uno studia storia dell’arte deve andare nelle chiese a studiare i quadri non può stare in ufficio per prendere lo stipendio.
*SABRINA GIANNINI*
Ma è vero che le avevano contestato i certificati medici. Tipo il cimurro,crisi allergico-matrimoniali?
*VITTORIO SGARBI*
Si, si tutte balle. Si, si certo.
*SABRINA GIANNINI*
Non è vero che li ha presentati?
*VITTORIO SGARBI*
Si, si io ho una crisi. Certo che li ho presentati, io ho una crisi allergica al matrimonio, che mi mette in uno stato di malessere assoluto.
*SABRINA GIANNINI*
Ma è vero?
*VITTORIO SGARBI*
E’ vero, è verissimo!
*SABRINA GIANNINI*
Che cosa le succede?
*VITTORIO SGARBI*
Appena sento la parola matrimonio, starnutisco. Starnutisco tutta la mattina. Solo all’idea del matrimonio.
*SABRINA GIANNINI – Fuori campo*
Come avrà potuto il medico di Vittorio Sgarbi diagnosticare un’allergia che non esiste? Si poteva essere altrettanto originali senza rischiare condanne…
(…)
*MILENA GABANELLI IN STUDIO*
E a voi buona sera. Assenteisti, condannati e promossi e godranno anche di una ricca pensione e avranno ragione loro. Questo succede in Italia dove la percentuale di assenteisti nel pubblico è 3 volte più grande rispetto al privato. Complice il certificato medico e un opportunismo cronico, per usare un termine lieve. Abbiamo cominciato a lavorare a questa inchiesta dopo che il giuslavorista Pietro Ichino ha aperto un varco nella piaga dei fannulloni, e rotto un tabù. Adesso dei fannulloni si può parlare. E allora parliamone. La nostra Sabrina Giannini.
*DAL TG1 DEL 1/06/2003*
"Oggi sono 988 gli assistenti di volo che non si sono presentati a lavoro, ieri più di 1.100, sono quelli di turno, malati per protesta e con regolare certificato medico. Certificati di medici diversi, di tante città".
*SABRINA GIANNINI*
Queste certificazioni di massa, che sono evidenti, nessun ordine…
*PIETRO ICHINO - Giuslavorista*
Non mi risulta che nessun ordine abbia fatto una piega, ne che sia stato adottato il minimo provvedimento, ne che i giudici abbiano incriminato sti medici, perché è concorso in frode. Quindi, il medico commette un reato, non è solo un illecito deontologico.
*SABRINA GIANNINI*
Però voglio dire, a livello normativo, secondo lei, che cosa si può cambiare, perché anche i medici siano responsabili?
*PIETRO ICHINO - Giuslavorista*
Non c’è niente da cambiare, c’è solo che la gente che deve faccia il suo dovere. Gli ordini non lo fanno perché sono eletti dai medici. M a questo è lo scandalo degli ordini. Il discorso sugli ordini. Chi glielo fa fare sono eletti dai medici mica dai malati o dal contribuente che paga.
*SABRINA GIANNINI – Fuori campo*
Quando nell’agosto dell’anno scorso il professor Ichino, docente di diritto del lavoro, scrive un editoriale sul corriere della sera sui nullafacenti, giungono così tante lettere da rendere necessaria l’apertura di un forum…
*PIETRO ICHINO Giuslavorista*
La grande sorpresa è stata tutta questa valanga di interventi, lettere e messaggi che ormai si contano a migliaia e i 4/5 vengono dall’interno dell’amministrazione, cioè dagli impiegati insofferenti di questa situazione.
*SABRINA GIANNINI – Fuori campo*
Insofferenti perché devono lavorare al posto dei fannulloni, e prendere a fine mese lo stesso stipendio. Un caso esemplare: un professore di una scuola superiore milanese.
*SABRINA GIANNINI*
Ed erano sempre certificati medici?
*MARIO ALBERTINI - vicepreside I.T.C. Moreschi*
Si, sempre certificati medici o di medici di Milano o di medici di un’altra regione, cioè la Sicilia ad essere espliciti.
(…)
*MARIO ALBERTINI - vicepreside I.T.C. Moreschi*
Il tasso di assenza di questo professore è assolutamente fuori dal
normale. Cioè si va dal 71,5% del 2002/03, al 60% del 2003/04, al 18,2% dell’anno successivo e l’anno scorso dal 30 al 40% nelle varie classi. Tra l’altro assenze che sono avvenute in periodi critici dell’anno, cioè in concomitanza con dei ponti, per esempio il ponte di Sant’Ambrogio, quindi anticipo dei ponti e anticipo anche delle vacanze di Natale.
(…)
*SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO*
Tanto ci sono i supplenti. È vero che passano un paio di giorni prima che l’istituto possa trovarne uno. È vero che le classi in quei giorni restano scoperte e non c’è lezione. È anche vero che quei supplenti li paga il contribuente. Non importa al prof. Fogliani neppure che la Corte dei Conti gli abbia contestato un danno all’erario da "disservizio" per 100 mila euro. Torno il 2 maggio. E’ stato assente per malattia per più di due settimane grazie ai ponti del 25 aprile e del primo maggio. (…)
*MILENA GABANELLI IN STUDIO*
Sembra che fare due cose insieme e cioè dare la giusta garanzia al dipendente e tutelare l’interesse collettivo, per noi sia impossibile.
La legge prevede che l’assenteista possa essere licenziato per scarso rendimento, ma le scappatoie i cavilli e la scarsa volontà di liberarsi delle mele marce, permettono a queste persone di stare al loro posto, con aggravio di lavoro per i colleghi e danno alla formazione degli studenti che saltano le lezioni e hanno pessimi modelli. Allora usciamo dal nostro cortile e vediamo come funziona quello che è considerato invece un modello di efficienza e trasparenza.
*DONNA INGLESE*
Londra. Sede del General Teaching Council. L’organo inglese che decide le sanzioni disciplinari per gli insegnanti. La più severa è l’espulsione dalla categoria. Senza paura di violare la privacy ecco i nomi e cognomi degli insegnanti. E nel dettaglio quali condotte hanno portato alla sanzione. Anche se si tratta del peggiore dei delitti. Il diritto alla privacy viene dopo il diritto della comunità di sapere. Non a caso i primi ad avere le pagelle e i voti non sono gli studenti, bensì gli insegnanti e i presidi. A dare le pagelle è l’Ofted, il temuto organismo governativo che da 15 anni ispeziona le scuole britanniche inserendo poi i rapporti dettagliati nel sito internet. La trasparenza è un obbligo di legge.
*(…)
*MILENA GABANELLI IN STUDIO*
Per gli inglesi non esiste mediazione: i diritti del cittadino vengono prima di tutto. E’ un sistema esattamente opposto al nostro, dove invece sembra che tutto sia architettato per e affievolire quindi allontanare le sanzioni. Siccome è per contrasti che ci si studia si può trovare la via di mezzo. C’è una proposta di legge scaturita proprio dalle questioni poste da Ichino che prevede per tutta la pubblica amministrazione un organo di valutazione esterno che controllerà il rendimento e la soddisfazione dell’utente, premi per chi fa , sanzioni a chi non fa, mobilità al personale in esubero. Il dirigente avrà meno ostacoli per effettuare un licenziamento, ma dovrà produrre risultati altrimenti gli verrà tagliato lo stipendio del 30%. Secondo la ragioneria dello stato, il comparto con il maggior numero di giornate di assenza per malattia, Il dato è l’ ultimo disponibile, e si riferisce al 2004, è la Presidenza del Consiglio, con una media di 1 mese di malattia all’anno. Con un esempio così pensate un po’ a un vigile.. che sta molto in piedi, sempre nel traffico, è un mestiere usurante e, a Napoli lo è di più: 640 vigili hanno problemi e quindi non dirigono il traffico ma percepiscono l’indennità disagio, secondo alcuni di loro è proprio l’appartenenza alla categoria che costituisce di per sé un disagio. A Napoli.
*SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO*
A Napoli il mal d’incrocio ha colpito un vigile su quattro. È un’epidemia. Hanno presentato i certificati medici con patologie che non gli consentono di dirigere il traffico, negli incroci.
*LUIGI MASSA – City manager Comune Napoli*
Ce n’è un 200 che debbono evitare postura eretta prolungata, di genteche ha problemi a strae in inquinamento acustico o limitata esposizione al rumore ce ne è un’n altro 150 circa. Sono 500 che hanno certificazione medica ma questo non significa che sono inidonei a stare in strada.
*SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO*
Si, stanno in strada ma non nel traffico. Per esempio piantonano
l’ingresso del comune.
(…)
*SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO*
A febbraio la magistratura ha aperto un fascicolo e sequestrato i 640 certificati sospetti, dopo le ripetute segnalazione del Comandante Schettini il comune ha istituito una commissione interna. Quanto è bastato perché qualcuno guarisse spontaneamente.
*CARLO SCHETTINI – Comandante Polizia municipale Napoli*
Io dico ci sono un certo numero di ammalati, però devo dire da qualche mese a questa parte già si sono verificate delle guarigioni. (…)
*PIETRO ICHINO - Giuslavorista*
I poteri del dirigente pubblico sono di fatto obliterati, il potere disciplinare non viene esercitato, il potere-dovere del controllo dei costi e dei provvedimenti conseguenti che comprendono trasferimento e misure organizzative, e nei casi più gravi anche il licenziamento. E’ una degenerazione ed è una grave violazione di legge. Purtroppo dobbiamo dire che per questo aspetto l’amministrazione pubblica è un’isola molto vasta di illegalità diffusa.
*MILENA GABANELLI IN STUDIO*
Si è poi scoperto durante le visite che il motivo dell’inidoneità per alcuni vigili era un tappo di cerume. Su 250 visite ordinate dal magistrato,una buona parte non avevano nessuna inidoneità. Ma dov’era il sindaco se per far lavorare i vigili deve intervenire la magistratura? E Adesso andiamo a Taranto in un luogo vietato ai non addetti: cioè all’arsenale militare.
*SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO*
Suona la sirena delle sette e trenta. Entrano nell’arsenale militare di Taranto i circa 2200 dipendenti del ministero della difesa, di questi 1300 sono operai addetti alla manutenzione delle navi.
*UOMO 1*
Io sono intorno ai 1300 lavoratori pubblici che non fanno niente insomma la stragrande maggioranza non fa niente.
*SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO*
È la denuncia di un operaio di una ditta privata che lavora in appalto all’interno dell’arsenale. Sostiene che i 400 addetti esterni hanno svolto per anni il lavoro al posto dei 1300 interni, gli statali.
*UOMO 1*
Mentre noi siamo un po’ schiacciati da…si lavora, si lavora tanto, anche in condizioni un po’ disumane.
*SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO*
Questo documento mostra l’attività interna dell’arsenale proprio in
quell’ area dove gli operai statali dovrebbero fare le manutenzioni. Le numerose auto parcheggiate fuori dalle office fa pensare che siano già tutti al lavoro. Questa è l’officina congegnatori, si dovrebbero fare lavori di meccanica. C’è un operaio fuori. Dentro dovrebbero lavorare 50 addetti, ma non c’è nessuno. I Macchinari sono fermi, in stato di abbandono. Questa è la fonderia, non viene utilizzata da anni. C’è un addetto, e ha le mani in tasca. Questa è l’officina motori: deserta.
Anche nell’officina tubisti non c’è nessuno. Questa è la carpenteria.
Ancora una volta strutture fatiscenti e costosissimi macchinari inutilizzati… I dipendenti vivono alla luce del sole la loro inoperosa condizione, convinti che nessuno li possa vedere dentro quella città militare protetta dalle mura.
*UOMO FUORI CAMPO*
Beh passano il tempo così, andando per l’arsenale, chiacchierando o…almeno in certe ore poi diciamo negli orari pomeridiani vanno anche addirittura a riposarsi, insomma, oppure si fanno la partita a carte, si passa un po’ il tempo.
*SABRINA GIANNINI*
Ma loro non si lamentano del fatto che venissero dati i lavori fuori,
cioè a gente di fuori i lavori che avrebbero dovuto fare loro?
*UOMO FUORI CAMPO*
Beh questo gli ha fatto sempre comodo perché poi la maggior parte di questi adesso hanno la doppia attività di fuori no!
*SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO*
Da una parte i dipendenti di piccole aziende private, tutte con meno di 15 operai, quindi con poche garanzie e tutele. Dall’altra gli ipergarantiti, ma capaci anche di slanci di solidarietà verso i meno fortunati.
*UOMO 1*
Dicevano che dovete dire grazie a noi che non lavoriamo perché voi lavorate, perché se lavoriamo noi, voi rimanete senza lavoro, dovete andar via.
*SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO*
Si può capire il tornaconto dei dipendenti statali, perché lavorare stanca,. Si può capire il tornaconto dei sindacati che qui inseguono tessere e il consenso. Non si capisce quale sia il tornaconto del direttore. Che interesse avrebbe l’ ammiraglio a lasciare con le mani in mano i suoi dipendenti e le attrezzature a invecchiare, sprecando denaro pubblico? Un evidente tornaconto l’avrebbero avuto gli imprenditori delle ditte esterne, che grazie a questa situazione si sarebbero presi, per anni, appalti per milioni di euro…
*SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO*
Come tutte le mattine un auto blu attende il vicedirettore
dell’arsenale. Esce da casa. Sale in auto. Svolta l’angolo. E l’arsenale è lì davanti, a duecento metri. Avrebbe fatto prima a piedi. Lo stato al servizio del servitore dello stato. Come da copione.
*MILENA GABANELLI IN STUDIO*
Ma il ministero della Difesa lo sa che là dentro 1300 operai sarebbero addetti alla manutenzione delle navi, e i lavori li fanno le ditte esterne? Pare che andasse bene a tutti almeno fino a 18 mesi fa quando un provvedimento di un magistrato ha autorizzato un ispettore del lavoro a effettuare dei controlli. L’area è stata messa sotto sequestro. Il problema degli apparati militari esiste perché esplodono di personale ma sembra che ci sia da fare proprio poco. Per esempio .. i tribunali militari ..sono 9 in tutta Italia. Cosa fanno? 3 udienze al mese. A Padova 2 magistrati militari hanno detto basta, noi vogliamo lavorare!
Vivaddio!
*SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO*
Benedetto Roberti è giudice presso il tribunale militare di Padova, Sergio Dini è sostituto procuratore. Hanno deciso di denunciare pubblicamente che nei tribunali militari c’è poco da lavorare, che i costosi edifici sono deserti, le sale di attesa vuote, le udienze rare. In una mattina c’è stata una sola udienza durata poco meno di un’ora, mase ce ne fosse una al giorno sarebbe già qualcosa invece…
*BENEDETTO ROBERTI – Giudice Tribunale Militare Padova*
I dati sono veramente allarmante allarmanti. Qui a Padova al 30settembre 2006 i processi pendenti erano 18, attualmente oggi sono 10.avanti al tribunale militare di Cagliari al 30 settembre 2006 erano tre.Quindi voglio dire che davanti a se avevano solo tre processi da celebrare. E poi c’è il vuoto. 3068 processi pendenti in tutti i nove tribunali militari.
*SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO*
3000 processi pendenti distribuiti nei tre tribunali del nord, del sud,
uno a Cagliari e due a Roma. Tutti insieme i nove tribunali hanno un quarto del lavoro di un tribunale ordinario di provincia.
*SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO*
Per restare con i piedi per terra invece, 40 magistrati militari su 100 hanno incarichi extra giudiziari. Per esempio c’è chi ha aperto la partita iva, per fare corsi privati grazie ai quali ha intascato 60 mila euro in un anno. Il Consiglio Superiore della magistratura Militare lo ha quindi richiamato perché a tutto c’è un limite.
*SERGIO DINI – Sostituto procuratore militare Padova*
Ci sono oltre ai 100 magistrati altri 600 circa soggetti impiegati tra militari e civili e quindi sono anche questi costi notevoli e soprattutto sono costi che non trovano rispondenza in una conduzione.
*SERGIO DINI – Sostituto procuratore militare Padova*
Ci sono molte altre vetture di servizio, telefonini, tutto quello che ruota intorno…
*SABRINA GIANNINI*
Come se voi foste magistrati ordinari con incarichi in certo senso
ordinari e…
*SERGIO DINI – Sostituto procuratore militare Padova*
Diciamo che come auto di servizio siamo trattati meglio noi ne abbiamo di più noi di auto di servizio.
*SERGIO DINI – Sostituto procuratore militare Padova*
Son successi dei casi, non sono neanche così frequenti per cui all’interno della caserma un militare ruba le chiavi della macchina del commilitone, gliele ruba dall’armadietto in camerata. Poi con questa stessa chiave va a rubare la macchina che è parcheggiata fuori dalla caserma, perché i parcheggi sono fuori dalla caserma allora in questo caso si fanno due processi per due furti diversi. Uno è il furto militare della chiave avvenuto in caserma, l’altro è il furto della macchina che chissà perché diventa furto comune e per questo deve procedere l’autorità giudiziaria ordinaria. Due processi il che vuol dire doppie spese per lo stato, che deve impiegare tra i giudici militari un giudice ordinario, un pm militare, un pm ordinario, un cancelliere militare, un cancelliere ordinario ecc…
*SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO*
Il ministro Mastella si è accorto che le baionette non ci sono più e ha introdotto nei suoi disegni di legge sulla giustizia anche una riforma per i tribunali militari. Il classico compromesso all’italiana, in Europa siamo gli unici ad avere ancora questi tribunali, la Francia ne ha mantenuto soltanto uno a Parigi, la legge manterrà la metà delle poltrone e delle auto blu, l’latra metà passerà alla magistratura ordinaria.
*SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO*
Già il fatto che si dica: "mamma Rai" la dice lunga. Le mamme non
licenziano.
*VALERIO FIORESPINO - dirigente RAI *
Quello che emerge di tutta evidenza è che quando c’è una persona che non lavora è difficilissimo mandarla via, ma sono sicuro che ci sta per arrivare una causa di demansionamento.
*SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO*
Ovvero: il giudice del lavoro sentenzierà che la colpa non è del nullafacente, bensì della RAI che nulla gli ha fatto fare. Appunto, non gli ha dato una mansione. La storia inizia nel 2001. Il dipendente è un laureato, è un quadro e lavora nel settore legale. Tutte le volte che gli vengono assegnate mansioni lui non le esegue. Viene più volte spostato d’ufficio ma...
*VALERIO FIORESPINO - dirigente RAI *
Continua a creare continue difficoltà. Cioè se davvero i suoi responsabili avessero dovuto dare ai loro collaboratori tutte le spiegazioni, le specifiche, le puntualizzazione che chiedeva lui, avrebbero completamente paralizzato la loro attività.
*SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO*
Ci sono dirigenti che rifiutano gli incarichi, anche direttivi, perché non li ritengono qualificanti. e poi fanno causa per demansionamento. Vincendola
*MILENA GABANELLI IN STUDIO*
Noi facciamo servizio pubblico e al pubblico bisogna render conto. Sappiamo che ci sono dirigenti senza incarico e costano molto, ed entrano con la spinta politica. Siccome ogni volta che cambia il governo cambia il film, perché non assumere questi dirigenti a tempo determinato? Sparirebbe l’imbarazzante cimitero degli elefanti, insieme alle milionarie cause per demansionamento. Invece per quel che riguarda gli imboscati purtroppo, più l’azienda è grande e più ce ne sono, hanno mansioni che non svolgono e costringono altri a tirarsi il collo al posto loro. Fra parentesi - è grazie a questa categoria, quella dei responsabili, che non prende un euro in più e spesso nemmeno un grazie, se in Rai si va in onda tutti i giorni, se tutte le mattine la scuola apre, se in ospedale si riesce ad avere un’assistenza degna. Chiusa parentesi. Cosa succede invece quando un funzionario pubblico viene rinviato a giudizio ? Il comune di Taranto è stato spolpato, è fallito.
Nell’attesa dei tempi giudiziari dove stanno i responsabili?
*ALDO PETRUCCI – Procuratore generale Taranto*
Ho coniato questa definizione per le vicende del comune di Taranto: la realtà supera l’immaginazione.
*SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO*
Nella sede comunale di via Plinio 23 impiegati lavoravano molto altroché i fannulloni. Per far quadrare i conti facevano straordinari sustraordinari finché un bel giorno…
*TGR PUGLIA*
"una ventina di arresti a Taranto per gli emolumenti gonfiati a favoredei dipendenti comunali"
*ALDO PETRUCCI – Procuratore generale Taranto*
Peculato, truffa aggravata, associazione a delinquere.
*SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO*
Secondo la procura i dipendenti coinvolti nella vicenda giudiziaria si sarebbero gonfiati illecitamente le buste paga fino a 20,40,100 mila euro al mese, aggiungendo varie voci di straordinario.
*GIOVANNI MONACO – Guardia di Finanza Taranto*
Avrebbero dovuto avere delle capacità soprannaturali, insomma, per poter far fronte a questa mole di lavoro. Praticamente partecipavano contestualmente sia a progetti sia a commissioni, sia a straordinario. Una giornata avrebbe dovuto essere minimo di 48 ore.
*SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO*
48 ore al giorno e per 5 anni, in via Plinio non si usava timbrare il cartellino, i marcatempo sono stati acquistati soltanto dopo lo scandalo. Erano i dirigenti a segnare le ore su un foglio presenza, attestando che i dipendenti partecipavano a commissioni e a progetti obiettivo.
*GIOVANNI MONACO – Guardia di Finanza Taranto*
Un progetto fatto per la raccolta e la numerazione delle fatture, destinato al comune. Questo è un compito ordinario della direzione risorse finanziarie.
*SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO*
Ma è bastato farlo diventare straordinario e i ragionieri si sono spartiti 26 mila e 500 euro. Progetti obiettivo ne sono stati fatti almeno 122.
*ALDO PETRUCCI – Procuratore generale Taranto*
Per le casse comunali oltre 5 milioni di euro.
*GIOVANNI MONACO – Guardia di Finanza Taranto*
Lo stipendio base è 1747.
*SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO*
Aggiungendo la parola magica progetto sono comparsi 50 mila euro, in un solo mese. Dal 2001 al 2005 questo dirigente si è guadagnato 600 mila euro grazie ai progetti. Quest’altro 500 mila. Facevano tutti parte della direzione Risorse finanziarie del personale.
*SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO*
Le indagini hanno chiarito che gli assessori non verificavano le determine di spesa firmate dai dirigenti, ma i politici sapevano. Nel corso delle perquisizioni è stato trovato in un cassetto il rapporto del 2001 redatto dagli ispettori del ministero dell’economia dove si
segnalavano irregolarità nella gestione delle finanze. Ma per cinque anni e mezzo il sindaco Rossana Di Bello eletta in modo plebiscitario per due tornate elettorali, non ha fatto correttivi. Si è dimessa il giorno dopo aver ricevuto la condanna per la gestione degli appalti dell’inceneritore a febbraio dello scorso anno, lasciando nelle mani del commissario inviato dal governo un comune in bancarotta.
*TOMMASO BLONDA – Commissario del Governo*
Il lunedì cominciare una settimana con quest’incubo dei soldi che mancavano, di questi poveracci che stavano qui senza stipendio, due mesi senza stipendio! Due mesi! E’ troppo!
*SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO*
Taranto da un estremo all’altro. Nel giro di poche settimane i suoi dipendenti comunali sono passati dal record dei più pagati in italia al record dei meno pagati. La grande abbuffata era finita per tutti, anche per gli onesti. I 23 arrestati che si sono mangiati 5 milioni di euro non possono rappresentare gli altri 1300, ma la spartizione pare fosse più allargata e non solo ai piani alti di via Plinio. All’appello mancano infatti almeno 20 forse 30 milioni di euro, elargiti come salario accessorio ma presi illecitamente da altri fondi.
*SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO*
La subcommissario li ha sospesi lasciandoli vivere con l’assegno familiare di 700 euro al mese. I sospesi hanno fatto ricorso in tribunale per rientrare al lavoro. Uno si è persino lamentato per la mancanza dello stipendio. Il giudice ne respinge il ricorso, gli ha ricordato che aveva guadagnato in due anni 230 mila euro.
*SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO*
Bisognerebbe cambiare la legge che oggi non consente di licenziare un dipendente pubblico se nei suoi confronti è stato aperto un procedimento giudiziario, si deve aspettare che la lenta macchina della giustizia finisca il suo corso. Per i lavoratori del privato la musica è un’altra.
*GIUSEPPE FIORONI – Ministro dell’Istruzione*
Oggi c’è una norma che sui reati di abusi sessuali, pedofilia e quant’altro c’è la decadenza immediata del servizio come ha richiamato una circolare per far applicare…
*SABRINA GIANNINI *
Quindi lei ha chiesto ai dirigenti qualora ci fossero questi casi in sospensione cautelare.
*COSIMA DI STANI – Subcommissario del Governo*
Il rientro in servizio è la regola. L’eccezione è appunto la valutazione in termini discrezionali dell’opportunità o meno di far rientrare il dipendente.
*SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO*
Infatti non vi è obbligo ma discrezione nell’allontanare un inquisito e a discrezione si sceglie quasi sempre di lasciarlo sul posto. Basta restare a Taranto per avere un esempio.
*SABRINA GIANNINI *
Il peso che un dirigente di una asl che ha più dirigenti inquisiti in assoluto?
*MARCO URAGO – direttore generale ASL Taranto1*
Statisticamente non so le altre, però io sono messo bene.
*SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO*
La tangentopoli della sanità tarantina prende avvio nel 2002, secondo l’accusa le gare di appalto erano sproporzionate rispetto ai servizi forniti alla asl, a volte le forniture erano del tutto inesistenti, quindi le fatture false. I funzionari della asl avrebbero secondo l’accusa il loro tornaconto in tangenti. Direttore da un anno Marco Urago sta cercando di ridimensionare il deficit di 90 milioni di euro, in compenso può vantare un bagno costoso lasciatogli in eredità da uno dei direttori inquisiti.
*MARCO URAGO – direttore generale ASL Taranto1*
Questo è un bagno che è stato oggetto anche in questo caso di interesse da parte della magistratura perché fu un bagno ristrutturato ad un prezzo decisamente elevato. Circa 200 mila euro. E una doccia che non funziona.
*SABRINA GIANNINI *
Quanti ancora oggi sono ancora qua che lavorano?
*MARCO URAGO – direttore generale ASL Taranto1*
Tutti tranne una.
*SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO*
E’ da pochi giorni rientrata anche lei Antonia Manghisi. E’ l’unica ad aver fatto i 5 anni di sospensione previsti e adesso vuole unm risarcimento. Era l’ex direttore amministrativo nel 2002, si fece anche otto mesi di carcere, l’anno successivo gli arresti domiciliari per un’altra vicenda di appalti e tangenti e adesso la rosa dei funzionari inquisiti è al gran completo.
PIERCAMILLO DAVIGO – Consigliere di Cassazione*
Ai pubblici funzionari, è richiesto di avere disciplina d’onore. Allora se vuoi continuare a fare il pubblico funzionario non prendi la prescrizione. Oppure se vuoi continuare a fare il pubblico funzionario non patteggi, non ricorri all’applicazione di pena. Se sei innocente ti difendi e accetti l’esito del giudizio.
*SABRINA GIANNINI*
Quindi lei sostiene che ci vorrebbero dei correttivi normativi, affinché il pubblico funzionario se accetta invece la prescrizione…
*PIERCAMILLO DAVIGO – Consigliere di Cassazione*
Venga colpito disciplinarmente se viene meno il requisito dell’onore che è un bene previsto, anzi imposto dalla Costituzione per chi svolge pubbliche funzioni.
*MILENA GABANELLI IN STUDIO*
Quando c’è un procedimento contro un dipendente pubblico l’unico strumento che permette la legge è quello della sospensione cautelare. Cioè tu dirigente se vuoi salvare l’onorabilità della pubblica amministrazione dovresti allontanare il dipendente con un assegno minimo di mantenimento, in attesa di sentenza. Ma la regola invece è quella di lasciarlo al suo posto , anche se ha commesso reati gravi. Una volta condannato invece, immaginiamo, scatterà a il licenziamento…. o no?
Parlavamo di dipendenti pubblici rinviati a giudizio. In caso di condanna chi deve licenziare è il dirigente pubblico. Ma lo fa? Per saperlo basta andare a vedere se i condannati sono stati mandati a casa o sono ancora al loro posto. Torniamo a Napoli.
*LUIGI MASSA – City Manager Napoli*
Io adesso non ho qui il dato, quindi non posso…però noi licenziamo moltissima gente.
*SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO*
E’ vero 99 licenziati in 7 anni, tutti con sentenze passato ingiudicato. Quindici di questi però dopo il licenziamento sono tornati a lavorare. Questo vigile è stato arrestato e poi condannato per concussione con sentenza definitiva. Due anni dopo il fattaccio è stato promosso Diligente di primo livello. Una stelletta e un po’ di stipendio in più.
*GIUSEPPE FIORONI – Ministro dell’Istruzione*
Guardi da questa parte, la corte dei conti, gli posso fornire pure i dati, ma noi viviamo in uno stato dove anche la corte dei conti, sa che ormai noi abbiamo fatto una norma dio legge che è precisa, come la sentenza…decadono immediatamente e cessano. Se lei legge la mia circolare, ho ribadito che cessano immediatamente. Per cui questo 50% che è in servizio se ha avuto la condanna…
*MILENA GABANELLI IN STUDIO*
Questo 50 % di condannati responsabili di reati sessuali nei confronti dei minori devono essere licenziati, speriamo che l’abbiano fatto e che qualcuno controlli, perché fino a poco tempo fa erano ancora al loro posto. Anche chi è stato condannato per aver rubato soldi pubblici, corrotto, chiesto mazzette se la cava quasi sempre con una sospensione di 10 giorni dal lavoro e dalla busta paga. Sarebbe previsto il licenziamento, ma quasi mai nessuno lo applica, per questo nel 2001 è stata fatta una legge apposta che dice: tu dirigente davanti ad una condanna superiore ai 3 anni puoi licenziare in tronco senza aprire nessuna pratica. Ma poi tra patteggiamento e rito abbreviato, ai 3 anni ci si arriva raramente e il condannato resta al suo posto. Per rimediare adesso è stata fatta una modifica alla legge.
*SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO*
Il ministro della funzione pubblica Nicolais, ha cosi proposto un disegno di legge per licenziare automaticamente anche chi pur patteggiando prende una pena di due anni. Possiamo festeggiare la fuoriuscita dei corrotti dalla pubblica amministrazione?
*SABRINA GIANNINI*
Aver abbassato da due a tre anni comporterà praticamente…
*PIERCAMILLO DAVIGO – Consigliere di Cassazione*
Effetti ridottissimi.
*SABRINA GIANNINI*
Per esempio la corruzione?
*PIERCAMILLO DAVIGO – Consigliere di Cassazione*
La corruzione, il minimo in Italia è di due anni. Solo chi chiede il patteggiamento un terzo in meno, o l’abbreviato o un terzo in meno. Se risarcisce il danno un altro terzo in meno, fino a un terzo, comunque concretamente.
*SABRINA GIANNINI*
Quindi in che percentuale, poi alla fine, per esempio uno che è accusato di corruzione, può arrivare a prendere più di due anni.
*PIERCAMILLO DAVIGO – Consigliere di Cassazione*
Il 2%.
*SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO*
Il consigliere Davigo insieme a Grazia Mannozzi ha raccolto ed elaborato i dati dei casellari giudiziari dall’83 al 2002, e come si vede risulta che le condanne per corruzione con pena superiori a tre anni, sono 1,7%.
*SABRINA GIANNINI*
Quindi perché li avete lasciati a due anni?
*LUIGI NICOLAIS - Funzione pubblica *
La ragione per cui l’abbiamo lasciati è perché non potevamo scendere al di sotto dei due anni altrimenti noi andavamo ad operare , a licenziare persone che avevano commesso reati minimi e non potevamo a questo punto licenziare tutte le persone che hanno commesso reati lievi.
*PIERCAMILLO DAVIGO – Consigliere di Cassazione*
Sono reati questi che fanno venir meno il rapporto fiduciario, o ti sei rubato i soldi, o li hai rubato all’amministrazione o li hai rubati ai cittadini o ti sei messo d’accordo con i cittadini per danneggiare l’amministrazione. In un caso o nell’altro vai a casa.
*SABRINA GIANNINI*
Quindi che cosa si doveva fare, non mettere un limite di due anni?
*PIERCAMILLO DAVIGO – Consigliere di Cassazione*
No, la condanna per uno di questi reati comporta …punto.
*SABRINA GIANNINI*
Se devi essere severo non farlo per dare un’idea che lo sei ma fallo veramente, se è vero e non punitivo.
*LUIGI NICOLAIS - Funzione pubblica *
Molto sinceramente, l’idea non voleva essere così, voleva però che si arrivasse ad un eccesso. Perché se noi veramente vogliamo buttare a mare il bambino con l’acqua sporca, secondo me esageriamo nella pubblica amministrazione. Arrivare ad un eccesso così di licenziabilità per ogni reato di questo genere, per qualunque forma di condanna, secondo me è un po’ troppo severo.
*PIERCAMILLO DAVIGO – Consigliere di Cassazione*
Perché una corruzione è meno grave se la somma percepita è minore? O vuol dire che il prezzo di quel funzionario è talmente basso che si vende per poco o per nulla? Io non lo so se sia meno grave per esempio, ma uno che si vende per 50 euro che affidabilità può dare alla sua amministrazione?
*LUIGI NICOLAIS - Funzione pubblica *
Di questo però ne discuteremo sicuramente al senato a breve perché diciamo che il limite che abbiamo richiesto è di due anni, ma potremmo anche scendere ne potremmo anche discutere su questo.
*SABRINA GIANNINI*
Scendere a uno?
*LUIGI NICOLAIS - Funzione pubblica *
Scendere ad uno per esempio.
*SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO*
Allora visto che c’è ancora un margine per la modifica è il caso che una legge di questo tipo manterrà le cose come prima, quindi lascerà nel cesto tutte le mele marce. Sarà il caso di controllare come per esempio Francesco De Lorenzo l’ex ministro è tornato a fare il docente di medicina dell’università Federico II di Napoli.
*PIERCAMILLO DAVIGO – Consigliere di Cassazione*
Il problema vero è che queste attività non vengono fatte non soltanto per inefficienza, non vengono fatte, mi dispiace doverlo dire, ma anche per la gravissima capacità di ricatto che a volte questi funzionari irretiti da queste vicende hanno.
*SABRINA GIANNINI*
Cioè?
*PIERCAMILLO DAVIGO – Consigliere di Cassazione*
Vede la corruzione è un reagito diffusivi, nel senso che dove c’è un corrotto prima o poi ce ne saranno altri. I corrotti sono in grado di ricattare i loro complici. Se hanno diviso i soldi con altri funzionari pubblici sono in grado di dire agli altri "guardate che se mi mandate a casa io racconto tutto".
*LUIGI MAGISTRO – Ex direttore Audit e sicurezza Agenzia Entrate*
Significa 2000 controlli sui vari uffici locali dell’agenzia delle entrate che sono sparse in tutta Italia e li facciamo soprattutto tenendo conto di quelli che sono i principali rischi cerchiamo quindi di agire sui processi a maggior rischio dei criticità di vario genere.
Luigi Magistro lo avevamo intervistato otto mesi fa, proprio su quel sistema che lui aveva creato dal nulla quattro anni fa. Durante quell’incontro avevamo parlato di un altro caso di corruzione e bustarelle anche questo scoperto grazie al controllo sicurezza interno e alla pronta segnalazione fatta ai magistrati.
*MILENA GABANELLI IN STUDIO*
Uno cerca, spera di trovare qualcosa che funziona, quando lo trova si accorge che il nostro sistema Audit quello creato da Luigi Magistro, addirittura ce lo invidiano in tutta Europa, e i francesi sono venuti a studiarcelo. Cosa fai con un dirigente così: te lo tieni stretto e lo esponi come un fiore all’occhiello. Invece scopri che è stato spostato, non promosso, perché da direttore è diventato vice, e la motivazione ufficiale, la nota che ci è stata mandata è la seguente: "Nella nostra struttura dopo un periodo di 4 anni trascorsi in una funzione di alta responsabilità è normale il passaggio ad altro incarico". Come dire Signor Magistro che lei sia bravo o mediocre non importa, da noi dopo 4 anni si cambia. Siccome questo ufficio però non esisteva prima, è una regola nuova? E come mai al Contenzioso, al Contenzioso c’è lo stesso dirigente da dieci anni? Mi piacerebbe chiedere al Signor Visco: ma lei lo sa? Se è no provveda, se invece ne è al corrente dica almeno ai suoi collaboratori di inventare una motivazione più credibile, altrimenti viene il sospetto che chi ha creato un sistema per individuare la corruzione all’interno dell’agenzia delle entrate era da spostare.Punto. Allora però è inutile che stiamo qui a fare tante leggi e riforme.