Rientro a Roma lunedì pomeriggio 26.
Il Senato riapre: avete visto in televisione la diretta di quel giorno?
Martedì 27 giugno
ore 11 Aula: esame del provvedimento n. 325.
La seduta è iniziata alle 11,10. Vi è stato, tra gli altri, l’intervento del sen. Mancino (presidente della 1° Commissione),molto applaudito dall' Ulivo e anche da parte mia. È stato bravissimo. Anche lui mi bacia sempre la mano.
Ah, ah, mi viene da ridere, l’indomani il Senatore mi legge tutto contento il rapporto stenografico del suo intervento, che chiude con un “anche la sen. Franca R. ha applaudito”. Ma graaazie!
Panino veloce.
ore 13.30 Commissione Bilancio.
Rileggendo gli appunti che mi ha passato Giuliana, la mia preziosa collaboratrice, penso a quanto lavoro si porti avanti giorno dopo giorno… è che a me, è rimasto addosso molto del lavoro che svolgevo prima per la mia famiglia… testi, edizioni, estero… E meno male che da quando è scoppiato il casino dei denari rubati al Comitato il Nobel per i disabili (mi sono fatta 10 mesi di letto), è stato giocoforza per Jacopo prendersi sulle spalle gran parte del lavoro, ma ancora m’è rimasta roba addosso. Ogni tanto, rifletto su come sto vivendo… e se sia proprio il caso che continui a stare qui a occupare un posto a sedere, a prendere uno stipendio pazzesco (sempre più basso di quello del presidente dell’Alitalia), e non avere la possibilità di incidere su nulla.
Speriamo che questo sia un momento di assestamento del Paese. Speriamo che in futuro si possa partecipare alle discussioni e non intervenire per 5 minuti in aula quando i giochi sono già stati fatti.
E non è bello nemmeno un po’!
Mercoledì 28 giugno 2006
ore 10 Aula: finalmente si vota! Approvato il "millepropoghe"!
A seguire vi è stata la discussione (quando dico “discussione” non pensiate che anch’io discuta… - COME HO APPENA DETTO, la maggior parte delle volte arrivi in aula senza sapere quello che succederà. Solo indicazione di voto. D’ora in poi cercherò di informarmi prima). Dopo la votazione Il presidente dà la parola al Ministro Chiti, ed ecco che scoppia la gazzarra.
Che bizzarria! Sembrava tutto calmo invece… Cosa è successo?
Roba da non crederci! Guardo allibita. Gridano in tanti… praticamente tutta l’opposizione… bocche spalancate urlanti… scendono in molti e si dirigono minacciosi verso la presidenza. Il Senatore Guzzanti urla: “Vergogna! Golpista!”
Dal gruppo vola verso la presidenza un libro. Il lanciatore è un biondino, viso pallido, aria mite: Senatore Malan.
Intervengono i commessi a ristabilire la calma mentre Il Presidente Marini è costretto ad espellere il sen. Malan dall’Aula il quale non se ne va, torna al suo posto circondato da altri senatori del suo gruppo deciso a non abbandonare il suo posto. A questo punto il presidente Marini lascia l’aula.
ANSA: SENATO - MALAN RESISTE IN AULA PROTETTO DA SENATORI FI TIRATO REGOLAMENTO? NO, JO FATTO ER CUCCHIAIO - ROMA, 28 giu - Utilizzando un improbabile gergo romanesco Lucio Malan, ancora asserragliato nell'aula del Senato e "protetto" da uomini di peso "fisico" di Forza Italia, spiega la sua protesta di oggi e anche il lancio verso la presidenza del libretto con il regolamento. 'Veramente e' accaduto ben prima del banco della presidenza, diciamo che 'jo fatto er cucchiaio''.
Aspetta, aspetta… passano le ore, Malan è sempre in occupazione, circondato dai suoi.
Il presidente, rientra? Sì, no, non ancora. Viene sera. Andiamo a cena, un boccone veloce con le compagne di Rifondazione.
Alle 20,40 arriva qualcuno ad annunciare: “Tutti a casa. Il Senato chiude! I lavori riprenderanno il 4 luglio.”
Ma pensa te! Mai nemmeno immaginata una storia così! Quanto costa allo stato il blocco dei lavori e tutti questi giorni di riposo?
L'avvocato Marchetti di Gubbio mi ha preparato un importante ddl (disegno di legge) che viene depositato in tutte le caselle dei senatori affinché chi è d'accordo lo firmi. Sono molto ansiosa.
Giovedì 29 giugno raggiungo Dario, che è a Pesaro per la regia de "L’Italiana in Algeri" di Rossini, contemporaneamente sta preparando, come ho già detto, la lezione sul Mantegna che andrà in scena a Mantova il 7 luglio. La mattina lavora sul grande pittore (è uscito dalla Panini editore un libro bellissimo), il pomeriggio L’italiana…. Non si ferma mai. Il mio ottantenne “giovinotto” mi dà una gran forza ad andare avanti in questa pazzia del Senato. Durante il viaggio in treno mi si è avvicinato un tipo, bruno, faccia simpatica. Sono Fosco Giannini (è uno dei 6 contestatori), ti ho visto in aula… finalmente riesco a parlarti... Che farai per l’Afghanistan? Come voti? SI-NO? Dopo tanti anni di lavoro politico, all’alba dei cento… mi si fan delle domande così?
Certamente NO, voterò contro!
Mentre le ruote girano mi dà informazioni che scrivo sul mio portatile. Cerca di riempirmi la testa di tutto quello che sa. È MOLTO INFERVORATO. Lui scende prima, ci lasciamo da amici. Tranquillo Fosco. Tranquillo.
Guardo la notte fuori dal finestrino. Non ho dubbi su come votare… ho solo un pensiero in più.
In stazione vedo Dario con il suo cappello di paglia bianco (tutti gli dicono ma che bel Panama! A me vien da ridere. Due anni fa ne ho comprati 5 al mercato di Cesenatico. Sì 5, a 5 euro, sino a prima dell’euro costavano 5 mila, oggi 10 mila. Faccio scorta. Quest’anno altri 5, a 7 euro… sono aumentati).
Proseguo con i testi per la Fabbri (maledizione, non finisco più!) e cerco su internet tutto sull’Afghanistan. Mi rileggo gli appunti di Fosco, contatto Manlio Dinucci straordinario giornalista del Manifesto e Jacopo, il mio angelo salvatore. Sono informatissimi.
Dal momento che devo votare voglio essere ben certa di come muovermi. Che grande responsabilità! Manlio mi invia documenti su documenti, leggo, leggo, studio. Mi contatta il Corriere della sera. Chiede un’ intervista sulla missione in Afghanistan. Propongo lettera-articolo. Ok. Mi metto a scrivere. C’è poco tempo, devo consegnare entro le 19. Aiuto Jacopo! Glielo leggo per telefono.
Uscirà domani. (vedi blog).
Il tempo è volato con Dario. Dopo le prove s’è passeggiato, girato per ristoranti… conosciuto gente… amici nuovi: Marta, Fabio, Ruben…
La domenica sono tornata a Roma. Problema in biglietteria alla stazione. Presento il mio tesserino da senatrice: posti esauriti. Non si può prenotare, non posso farle il biglietto. Mi agito… “ma devo essere assolutamente a Roma questa sera, domattina ho seri impegni”. Niente da fare. Preoccupata (solitamente giro con qualcuno che mi accompagna… non che mi senta sperduta: ho la lingua, parlo italiano), già penso di salire sul treno clandestina, non credo che mi butteranno giù. Mi porto sul marciapiede dei binari trascinandomi la piccola valigia. Mi guardo intorno e scorgo l’insegna dei Carabinieri. Titubante suono il campanello. Spiego il mio problema. “Tranquilla senatrice, ci penso io”. Mi prende pure la valigia, mi accompagna al treno arrivato in quel secondo, parlotta con una gentilissima capotreno e mi fanno salire. Tiro un gran respiro!
M’è venuta a prendere alla stazione di Roma, Daniela Giolitti con Fabiola, la sua bellissima figlia… Non solo m’hanno accompagnato a casa ma è pure tornata con panini, gelati, latte e dolci. Ma che cose buone! Eh Giolitti… La migliore gelateria di Roma! Grazie cara Daniela. L’amicizia che è nata tra di noi è bellissima!
Sapete, ho passato quasi tutta la mia vita con Dario, con sempre gente intorno ad accompagnarmi di qua e di là… Questo trovarmi spesso sola, ogni tanto mi mette in difficoltà. Per fortuna c’è Vincenzo con la sua auto che è diventato proprio un amico, il mio punto fermo a Roma.
Luglio
Lunedì 3 luglio torno a Roma. C’è un caldo infernale. Mi butterei nella fontana del Pantheon. Vado con l’amico Vincenzo ad acquistare due condizionatori d’aria. Sono due bestioni che mi guardano minacciosi. Speriamo bene. Ho speso un sacco! Me li monteranno domani.
Martedì 4 luglio GIORNATA PESANTINA!
ore 10,35 Seduta comune a Montecitorio per l’elezione di otto componenti del Consiglio Superiore della Magistratura (CSM)
ore 14 di corsa alla Commissione Bilancio, disegno di legge n. 379. Corro come un grillo di qua e di là… ora mi devo precipitare in aula.
ore 15 Aula esame e votazione della questione di fiducia per il maxiemendamento interamente sostitutivo dell’articolo unico del disegno di legge 379.
Torno a casa stravolta dal caldo! I condizionatori sono in funzione dal mattino… ma rinfrescano pochissimo. Al contrario in Senato si muore di freddo.
Mercoledì 5 luglio
ore 10.40 - Seduta Comune per elezione di un giudice della Corte Costituzionale
Non vado bene con la salute. Che lagna sono. 60 di pressione massima. Arrivo a Montecitorio col fiato corto. Si vota con la prima chiama (si dovrebbe dire “chiamata” ma si comincia a fare economia togliendo lettere ai vocaboli…) Alle 14,10 hanno comunicato il risultato. Il nuovo giudice è Paolo Maria Napoletano con 715 voti.
Stesso giorno ore 14,35 – Commissione Bilancio.
Sabato e domenica 8-9 luglio
Vado da Jacopo. Che bellezza, vedermi tutta la mia famiglia intorno: Mattea, Jaele, Matilde che cresce grassa come un porcellino. La moglie di Jacopo, bellissima Nora… Tutti gli amici di Alcatraz, Mario e Angela Pirovano, Angela Labellarte… la cuoca d’oro, Giuliana, Claudia… Giorni come tante iniezioni di buon umore di cui avevo veramente bisogno.
Sono venute con me Marina e Jacqueline… (lei a divertirsi passeggiando in quel magnifico verde) noi, con Jacopo e l’avvocato Marco Marchetti a parlare di emendamenti….
Sono stanca, proprio stanca, ma contenta. Non mi sento più “appiccicata”, fuori posto in Senato… mi sto inserendo. Si parla, sorrisi, saluti, qualche pranzo con le compagne/i di Rifondazione. Bene. L’umore è cambiato!
Lunedì 10 luglio-
Ore 14,30 Sottocommissione Bilancio per i pareri, prima seduta.
Ore 15 Commissione Bilancio
Audizioni sul disegno di legge 741 Bersani -
Associazioni sindacali tassisti, ecc. Sono le 17.45… correre in aula!
ore 18 Aula
E’ stato approvato il parere della commissione affari costituzionali sul disegno di legge 700 IRAP…
Cena veloce alla bouvette!
ore 20 Commissione Bilancio
Audizioni sul disegno di legge 741 Bersani
Associazioni agenti assicurativi (Snai e UNAPASS), Confersercenti, Confcommercio ecc.
Abbiamo finito a mezzanotte.
Oggi sono un po’ stanca. È stata una giornata interessante però.
Martedì 11 luglio
Alle ore 8.30 Commissione Bilancio. Audizioni.
Ore 16.30 Aula
Discussione sui commenti di Calderoli sulla squadra francese “Sono stati sconfitti dei negri e comunisti”. Intervento di Furio Colombo indignato ed imbarazzato per simili dichiarazioni.
In replica ha risposto il Senatore Stracquadanio (DC) che ha invitato il sen.Colombo a non moraleggiare, soprattutto visti i suoi trascorsi quale direttore di un giornale che ha riversato tonnellate di insulti.
Ore 18.30 Commissione Bilancio
Seguito audizioni fino ore 19.30 ma abbiamo finito più tardi.
Mercoledì 12 luglio
Ore 9 Commissione Bilancio
Si è discusso del disegno di legge 741 (Bersani
Ore 9.30 Aula
Discussione e votazione del disegno di legge 700 (Irap) e altro.
Giovedì 13 luglio
Ore 9 Commissione Bilancio
Seguito discussione disegno di legge 741 (Bersani).
Non faccio che correre!
Ore 10 Aula
Interrogazioni e interpellanze
Ore 15.30 Commissioni Bilancio congiunte Camere e Senato – Camera dei Deputati- Sala Mappamondo - Audizioni per il DPEF.
ore 16 Aula Interrogazioni ed interpellanze. Mi faccio un sacco di chilometri! Footing senatoriale… dimagrisco che è un piacere!
ore 17.30 Commissioni Bilancio congiunte Camere e Senato… di nuovo audizioni per il DPEF, nella SALA MAPPAMONDO. Altra camminata!
Venerdì 14 luglio
ore 9- 15/ 14-15 Commissioni Bilancio congiunte Camera e Senato
…ancora audizioni tutto il giorno per il DPEF. Pomeriggio sono stata esentata per troppa stanchezza.
Sabato 15 luglio
Ore 9.30 conferenza stampa Senatori per il “NO” al voto sul rifinanziamento missione Afghanistan.
LA STAMPA WEB
INIZIATIVA DI UNA PARTE DELL’AREA PACIFISTA PARTECIPANO ALL’INCONTRO DARIO FO E FRANCA RAME, TELEFONANO ALEX ZANOTELLI, BEPPE GRILLO E GINO STRADA.
Afghanistan, si allarga il fronte del NO
In cinquecento all’assemblea con i parlamentari ribelli del centrosinistra: «Via da Kabul»
16/7/2006
di Andrea Gagliardi ROMA. Il mondo pacifista torna a battere un colpo. Lo fa per la verità la sua componente più intransigente, in una affollata assemblea autoconvocata a Roma, con almeno cinquecento persone. Partecipano gli otto Senatori dissidenti sull’Afghanistan, ma ci sono anche deputati di Rifondazione alla Camera «malpancisti» rispetto alla linea ufficiale del partito, esponenti sindacali, Dario Fo e Franca Rame, il leader dei disobbedienti Luca Casarini. E in collegamento telefonico solidarizzano il sacerdote comboniano Alex Zanotelli, Beppe Grillo e Gino Strada. Un pezzo di movimento pacifista, appunto. Perché un’altra parte (Arci, Tavola per la Pace, Libera), pur contraria alla guerra in Afghanistan, non aderisce, più attenta com’è a valorizzare i risultati positivi raggiunti finora. Lo slogan dell’assemblea è: «Via dall’Iraq, via dall’Afghanistan». I due Paesi sullo stesso piano, dunque. E un no deciso sia alla guerra preventiva di Bush sia, come si legge nel documento finale, «alla versione temperata del multilateralismo a copertura Onu e guida Nato» in Afghanistan. Perché non basta il bollino Onu o Nato «per rendere una guerra accettabile», sintetizza Gino Strada in collegamento da Kabul. Che aggiunge: «L’unica soluzione sta nell’impacchettare armi e bagagli e venire via».
Non ci sono dichiarazioni di voto ufficiali. Prevale la cautela. Ma gli umori in circolo lasciano presagire che difficilmente il dissenso dei parlamentari ribelli al Senato rientrerà a meno di ulteriori concessioni del governo o di un sempre più probabile voto di fiducia. Perché la mozione di compromesso sull’Afghanistan firmata all’unanimità dal centrosinistra, a detta di tutti, «non basta».
Claudio Grassi (Rifondazione), leader della minoranza dell’Ernesto, confida di essere «pronto a votare sì» in caso di fiducia, ma sostiene che il disegno di legge così com’è «ancora non va bene», e va emendato «calendarizzando una exit strategy dall’Afghanistan».
Promette battaglia anche Ferdinando Rossi, (Pdci), un altro dei Senatori «ribelli», che avverte: «cercherò fino all’ultimo di ottenere una maggiore discontinuità». Ma poi conferma che voterà l’eventuale fiducia perché «non è mia intenzione far cadere il governo Prodi». Mauro Bulgarelli, il più critico tra i Senatori Verdi, fa un richiamo alla coerenza e ricorda: «ho votato contro la missione in Afghanistan per otto volte e senza una svolta non posso cambiare idea». Ma assicura: «Cercheremo una mediazione fino all’ultimo». E la sua collega di partito Loredana de Petris apre un altro spiraglio: «Contiamo in un riferimento esplicito ad una exit strategy dall’Afghanistan almeno nella relazione tecnica di accompagnamento al disegno di legge». Non piace a molti tra gli intervenuti la politica di «riduzione del danno» in Afghanistan inaugurata dal gruppo dirigente di Rifondazione. Salvatore Cannavò, deputato del Prc, (esponente della minoranza di Sinistra Critica) la ritiene «inaccettabile» perché «non si può rinunciare al bene supremo del rifiuto della guerra». Mentre Giorgio Cremaschi (segretario nazionale Fiom) accusa la parte del movimento pacifista assente di essere vittima della «sindrome da governo amico». Un’accusa condivisa da Gino Strada che nel suo messaggio da Kabul rilancia: «Ci sono pacifisti che si accontentano di qualche formuletta per giustificare la guerra, ma non si può essere contro la guerra a giorni alterni».
Alle critiche risponde Giovanni Russo Spena che ribadisce la posizione ufficiale di Rifondazione, ma non chiude la porta ai dissenzienti. «Penso che abbiamo contribuito a trovare una buona mediazione - dice il capogruppo di Rifondazione al Senato - rispetto all’obiettivo che è comune a tutti noi, ossia il completo abbandono della missione militare in Afghanistan. Ho il massimo rispetto per quei compagni che non giudicano sufficiente la mozione. Ma ho anche ben chiaro il loro rischio dell’arroccamento».
Lunedì 17 luglio
Ore 10.30 presentato emendamenti in comm. Bilancio al disegno di legge Bersani (5 miei).
Ore 17.00 Riunione maggioranza in commissione Agricoltura per discussione emendamenti al disegno di legge Bersani.
Martedì 18 luglio
Oggi compio 77 anni. Davvero tanti e non ho tempo di guardarmi indietro. Di pensare. Corro, corro. Me ne sto rendendo conto. Arrivano auguri telefonici… Dario, Jacopo, Jaele, Mattea, mia sorella Pia (veramente sono tre giorni che me li fa… “non vorrei dimenticarmene” mi dice!), il mio caro cugino Santo che da 100 anni non salta mai una festività… amici parenti e sconosciuti. Fiori da Marina de Juli e Marisa Pizza, due care amiche che da anni non desistono dal festeggiarmi con amore rumorosamente (quest’anno si sono accontentate dei fiori!)!!! Un regalo bellissimo dal gentile e amico Avv. Senatore Formisano, quello che chiamo “il mio capo”. E-mail, fiori istituzionali da Milano e dal Senato. Giuliana m’ha regalato un quadernino per appunti. Grazie a tutti!
ore 11.45 comm. Bilancio (qui nessuno sa che compio gli anni, solo Andrea Augello,
dell’opposizione, mi dà un bacio e mi fa gli auguri. “Come fai a saperlo??” chiedo… Mi sorride misterioso Augello centrodestra. Poi lo scopro. Ha consultato il facciario. Ma che gentile!) Inizio illustrazione e votazione emendamenti disegno di legge Bersani
ore 11.45 comm. Bilancio
ore 16.30 Aula. Discussione per presupposti di incostituzionalità al disegno di legge Bersani.
A seguire, c’è stato dibattito sugli accadimenti in Libano.
Ore 21 comm. Bilancio votazioni per emendamenti disegno di legge 741.
mercoledì 19 luglio
ore 9 comm. Bilancio votazione emendamenti al disegno di legge 741 Bersani (i miei emendamenti sono stati respinti).
ore 10.00 Aula
Ore 14.30 comm. Bilancio.
Ho pranzato di corsa. Poi via come un fulmine ritorno al Bilancio. Inciampo e mi prendo una bella storta. Si continua a votare per gli emendamenti al disegno di legge 741 Bersani. La caviglia mi fa male. Spero di non essermi rotta niente. Fine commissione, mi dirigo zoppicando all’aula. Alle 18.00 c’è riunione. Entro. Nell’emiciclo, tutta sola intenta a scrivere, vedo la capogruppo dell’Ulivo, Anna Finocchiaro. Mi accingo a prendere posizione, lei alza gli occhi e mi chiede: “Che è successo? Perché zoppichi?” Mi sono slogata… “Corri subito in infermeria.”
I medici consigliano una radiografia. Con Marina e un medico del Senato si va al pronto soccorso con una gran macchina di servizio. Diagnosi: distorsione. Non potrò camminare per un po’.
Mi sono stati datti 7 giorni. Mi pare d’essere un calciatore.
Vengo riaccompagnata a casa ed aiutata dall’autista e dal medico a salire il piano di scale. Tengo il ghiaccio tutta la notte… faccio una iniezione di Voltaren… Sono un po’ preoccupata: questa sera ci sono le votazioni. Mi tranquillizza l’amico Nello: “non ti agitare, ti sostituiamo”.
Giovedì 20 luglio Sono stata sostituita sia al mattino che al pomeriggio e sono rimasta a casa con il piedone per aria.
Ore 20.45 Comm. Bilancio Sono dovuta andare. Non s’è trovato nessuno per sostituirmi. Mi sono venuti a prendere con una macchinona. Questa sera si vota, si prosegue la votazione degli emendamenti al disegno di legge 741. (siamo 12 a 13 e si deve votare).
Ma che festa mi hanno fatto! Persino qualcuno dell’opposizione mi è venuto a salutare e a chiedermi come stessi. Mi è stata data una sedia dove appoggiare la gamba. Che bellezza stare qui. Il mio amico Boccia mi procura un bastone. È proprio simpatico! Ma come cerco di camminare, non essendo allenata al supporto, perdo l’equilibrio e a momenti mi ammazzo.
Ho finito all’una e trenta… Mi riportano a casa. Dormirò sicuramente. Speriamo che i sogni siano proprio d’oro.
Venerdì 21 luglio
Ore 9 Comm. Bilancio… Finalmente, dopo otto ore, abbiamo finito di votare gli emendamenti al disegno di legge. Niente pausa pranzo, panini consumati in aula. Sbalorditivo il presidente della commissione, Morando. Ho visto molta gente a stralavorare nella mia vita, ma credo che lui abbia battuto tutti, compresa me... che a volte… tante, sono davvero esagerata. Morando è una persona calmissima, controllata, gentile, educata. Credo che in tutto il Senato non ci sia persona più qualificata a coprire questa importante carica. E’ uno scienziato dell’economia.
Sono vagamente incazzata, posso usare questo termine? Ho come la sensazione che ci abbiano fatto “giocare” agli emendamenti… Mica un bel gioco… Proprio noiosissimo!!!
Nel weekend, ho lavorato come una matta per la dichiarazione di voto in merito alla missione in Afghanistan che, tra qualche giorno, dovrò leggere in Aula. Un compito difficile, come difficile è votare per questo provvedimento. Se voti no, ti dicono che rischi di far cadere il governo Prodi. Se voti SI’, è la coscienza che ti cade. Che devo fare? Come si dorme male in questi giorni… e non solo per il caldo.
Lunedì 24 luglio
Ore 15 -21 Aula. Si è discusso del decreto Bersani. Ora sono i farmacisti e gli avvocati in sciopero…..
Martedì 25 luglio
ore 10.00 Aula. Abbiamo votato gli emendamenti al decreto Bersani e per ben due volte è mancato il numero legale. Il voto di fiducia al maxi-emendamento è previsto per la sera.
Ore 22.30 Aula. Voto di fiducia per il provvedimento Bersani.
Mercoledì 26 luglio
ore 8.30 commissione bilancio, votazione DPEF. Intervengono il vice ministro dell’economia e delle finanze Visco e il sottosegretario di Stato per lo stesso dicastero, Casula.
ore 15 bilancio.
Ore 16 Aula
Voto DPEF, alle 9.30... di sera…
Giovedì 27 luglio
Ore 11 Aula
Arrivo sempre in anticipo… erano le 10,30 quando sono entrata in aula. Vengo accolta da grida forsennate: “corri, devi votare!” Sono agitata e sbalordita. Avevo sul mio cellulare la convocazione per le 11. “inserisci la scheda!!” mi urlano. La prendo dalla borsa: è smagnetizzata! Si precipita un commesso con un duplicato. Smagnetizzato anche quello. Quando sono AGITATA faccio di peggio. Mi succede a volte. Mi saltano anche i computer. Arriva un terzo duplicato che non tocco. Ecco, esce rosso. Mi siedo pensando a quegli 800 occhi che mi guardavano. Volevo morire.
Dopo un po’ mi sono riavuta. Ho cercato un senatore amico al quale volevo spiegare la stravaganza che mi era successa. Lo trovo. Lo conosco a quando era piccolo.
“Ti devo far vedere una cosa, rispetto a quanto m’è successo…” traffico nella borsa per mostrare il cell, col messaggio delle ore 11. Lo guardo. Sembra presente, ma non c’è più, è andato via… il suo interesse è altrove. Mi prende una rabbia tremenda! Decido di vendicarmi. “Scusa ma mi è successa una cosa tremenda… ho sgozzato mio figlio, l’ho fatto a pezzi… ho la sua mano in borsetta, mi sta insanguinando tutti i documenti…. non so dove metterla..” e taccio di colpo. Lui mi guarda svegliato dal mio silenzio, indi: “Bene bene, ora devo scappare.”Con tono pacato ma che poteva preannunciare anche un omicidio gli ho detto: “Non hai ascoltato una sola parola! Ti ho detto che ho sgozzato mio figlio, fatto a pezzi e che ho la sua mano in borsetta e tu mi dici bene-bene. Non ascoltate mai chi vi parla. Siete tutti piegati sul vostro ombelico a pensare ai fatti vostri.” Poi m’è venuto da ridere… ero finalmente scaricata… lui incazzato nero. Gli ho detto anche una parolaccia!
Ore 16
Votazione alla questione di fiducia all’articolo 1 del provvedimento riguardante le missioni internazionali (disegno di legge 845)
Ed ecco come è stata la reazione dell’opposizione dinnanzi alla richiesta della fiducia sulle missioni militari:
Evitato lo scontro fisico tra Polledri (Lega) e Senatori Unione
Roma, 27 lug. (Apcom) - 'Prodi dittatore'. Cosí la Cdl, con un cartello esposto in aula a palazzo Madama dai banchi di Fi, ha accolto la richiesta di doppia fiducia sulle missioni militari all'estero avanzata oggi in Senato dal ministro per i Rapporti con il Parlamento Vannino Chiti.
La Lega picchia durissimo. "Ormai il Parlamento è stato esautorato - ha spiegato il capogruppo del Carroccio Roberto Castelli - perché non c'era alcun motivo di porre questa fiducia.
Lo si è fatto solo per impedire che alcuni Senatori della maggioranza votassero degli emendamenti".
Le parole di Chiti hanno dunque scatenato la reazione dei Senatori di opposizione. In particolare il Senatore della Lega Massimo Polledri ha cercato di rispondere fisicamente ad alcuni insulti che, ha raccontato Castelli, erano piovuti dai banchi della maggioranza. Solo l'intervento dei commessi ha evitato lo scontro.
(La seduta, sospesa alle ore 17, è ripresa alle ore 18).
Ore 18 Aula Dichiarazione di voto per la questione di fiducia all’articolo 2, quello relativo all’Afghanistan. Ero la prima iscritta a parlare. C’erano (in galleria) Marina, Jacqueline e Marisa Pizza ad ascoltarmi.
INTERVENTO IN AULA: voto di FIDUCIA al governo prodi. ART 2 MISSIONE AFGHANISTAN (RESOCONTO DELL'AULA)
Sta per toccare a me. Tra poco il Senatore Angius, vice presidente in carica, mi inviterà a parlare. Alla richiesta di fiducia, non si può dire “NO”. Ne ho parlato con gli altri compagni. Mi sento tranquilla rispetto alla decisione presa.
Non si può agire diversamente.
Presidenza del vice presidente ANGIUS
Riprendiamo i nostri lavori.
Passiamo alla votazione dell'articolo 2, sull'approvazione del quale il Governo ha posto la questione di fiducia.
RAME (Guppo Misto-IdV). Domando di parlare per dichiarazione di voto. (Ho 6 minuti)
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
Inizio il mio intervento accompagnato dal solito brusio.
RAME: Dichiaro il voto favorevole dell'Italia dei Valori al provvedimento in esame.
Signor Presidente, onorevoli colleghi, onorevole Ministro e onorevoli Sottosegretari, come ben sappiamo gli Stati Uniti hanno installato in Afghanistan basi militari permanenti. Come mai? Basta guardare la carta geografica. Da questo Paese passano l'oleodotto e il gasdotto che portano carburante dalla Russia verso l'India. Passano anche i camion dell'oppio: l'87 per cento della produzione mondiale, che rende 40 miliardi di dollari l'anno.
L'ISAF va in Afghanistan nel 2001 sotto l'ombrello ONU, ma dall'agosto 2003 la missione è guidata dalla NATO; quindi, di fatto, dal Pentagono. La missione italiana viene chiamata missione di pace, ma siamo sicuri di aver appoggiato la pace in Afghanistan? Con sei milioni di euro l'anno una ONG - ce ne sono otto italiane - è in grado di far funzionare tre ospedali, un centro di maternità, 27 posti di pronto soccorso e un programma di assistenza sanitaria nelle carceri.
Ci siamo impegnati abbastanza in quel senso in Afghanistan? A cosa è servita la presenza dei nostri militari? Le posizioni di Gino Strada si conoscono, ma anche alcuni direttori delle otto ONG questo dicono alla stampa: il Governo deve smettere di usare l'aggettivo "umanitario" per indorare la pillola da far ingoiare all'opinione pubblica quando si tratta da andare in guerra. Per questo chiediamo l'immediato ritiro del nostro contingente italiano.
In Afghanistan, oggi, non viene rispettato nessun diritto umano. Le carceri sembrano lager nazisti, secondo ispettori dell'Unione Europea. Il Parlamento di Kabul è composto in parte da criminali, ex talebani e trafficanti di oppio. Anni di guerra hanno distrutto qualunque cosa e quasi niente è stato fatto, né per la popolazione ridotta alla fame, né per ricostruire il tessuto economico-sociale. Migliaia di donne, per mangiare, sono costrette a prostituirsi; domandiamoci con chi. Sul territorio abbiamo circa 20.000 militari.
I talebani che si erano rifugiati in Pakistan (quelli addestrati dalla CIA anni fa), hanno ripreso il controllo del Sud.
Le forze di Enduring Freedom rispondono attaccando via aria e via terra: si parla di oltre 100.000 tra civili e militari uccisi. Un'operazione, questa, chiamata senza vergogna "bonifica del territorio".
I costi della nostra missione, dal 2002 ad oggi, ammontano a circa 600 milioni di euro, 488 milioni di euro per la proroga di altre 28 missioni. La spesa militare italiana è al settimo posto su scala mondiale: 27 miliardi e 200 milioni di dollari annui, un fiume di denaro. Sono un po' preoccupata, con i tempi che corrono.
Questo Governo ha anticipato in autunno il rientro del contingente italiano dall'Iraq. Era ora, bravi, evviva! Bene il meeting per la pace, bravissimi!
Il ministro Parisi si trova però davanti ad un serio problema che ha dell'incredibile: dovrà rispettare l'impegno assunto dal Governo di centro-destra che ha contribuito con un miliardo di dollari a fondo perduto per entrare nel programma di sviluppo di nuovi aerei.
Saremo costretti ad acquistare circa 220 cacciabombardieri, per un costo di 14 miliardi e 400 milioni di dollari. Non so dove li troverà. Sono invece già stati acquistati 22 aerei-cisterna, per un costo di circa 50 milioni di dollari l'uno, più altri quattro per il rifornimento in volo, che ci mancavano proprio.
Come li abbiamo pagati? Con cambiali? Mi sono chiesta: «Tutto questo ben di Dio, che procura solo morte, è per la nostra missione di pace?». Se mi trovassi in Afghanistan non mi sentirei per niente tranquilla. «No, no, devi stare tranquilla, Franca - mi si risponde - li abbiamo dovuti acquistare perché esisteva un contratto, un impegno scritto, ma non li manderemo in Afghanistan». «Ah, meno male», mi sono detta. «Ma che ne facciamo? Beh, ci sono tante guerre, li affitteremo, così facciamo cassetta».
Certamente sapete che noi occupiamo il terzo posto nella classifica mondiale con un debito pubblico astronomico: un miliardo e 580 milioni di euro, oltre 3 milioni di miliardi di lire; sono nella Commissione bilancio e mi sono ben informata. Dove si andrà a finire di questo passo?
Il nostro Governo si sta arrampicando sui vetri per cercare di riassestare il Paese dal disastro finanziario che ha trovato, ma - data la situazione - temo che nemmeno i preannunciati pesanti tagli alle spese sociali basteranno a compensare la spesa militare italiana.
Gli ultimi dati ISTAT ci comunicano che in Italia abbiamo 12 milioni di poveri. Molte famiglie il pasto del mezzogiorno lo consumano presso i centri di carità, mentre allo smontare dei mercati di frutta e verdura si vedono pensionati e non che vanno frugando tra l'immondizia.
E il precariato? I giovani senza futuro? La disoccupazione? E le Regioni senz'acqua?
Per quanto mi riguarda, e concludo, non sono così insensata da battermi per l'abbandono immediato dell'Afghanistan, ma chiedo al Governo, a nome di tantissimi italiani, che nell'immediato futuro i militari vengano sostituiti dai civili e che si cerchi di sradicare l'illegalità e la connivenza tra i vertici USA e i signori della guerra.
So di proporre una svolta difficile, ma molto coraggiosa: di quel coraggio, credetemi, ne abbiamo bisogno, non per combattere, ma per fare la pace.
Fare la pace è il più coraggioso dei gesti. Infatti, è un gesto raro. Ma che dico? Rarissimo. (Applausi dai Gruppi Misto-IdV, Ulivo, RC-SE e IU-Verdi-Com Congratulazioni). (Leggere in chiusura, 29 luglio, l’intervento completo che avevo preparato, ma che ho dovuto ridurre per il limite di tempo che mi spettava: 6 minuti).
Venerdì 28 luglio
ore 10 Aula
Il governo ottiene la fiducia con 161 sì e un “no” all’intero disegno di legge per le missioni.
Ore 16 Aula discussione e approvazione del disegno di legge 846.
Ore 14 presentazione in Comm. Giustizia di 314 emendamenti al disegno di legge 881 per la concessione dell’indulto, da parte dei Senatori IDV.
Ore 21 presentazione in Assemblea di 314 emendamenti al disegno di legge 881 per la concessione dell’indulto a firma mia. (equivoco, non ne sapevo nulla!!!!)
Sabato 29 luglio
Ore 9 ritiro dei 314 emendamenti presentati in Assemblea a nome mio.
ore 9.30 Aula Indulto. Votazione finale con la maggioranza dei due terzi. Favorevoli sono stati 245, contrari 56 (tra cui il mio) e astenuti 6.
Questa legge sull’indulto è la legge dell’ “INGIUSTIZIA”
Chi ne beneficerà non sono i disperati e i ladri di polli che stanno in galera, ma quelli che la galera non la vedranno mai.
Questo il testo della Legge, giudicate voi:
Legge 31 luglio 2006, n. 241
"Concessione di indulto"
pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 176 del 31 luglio 2006
Art. 1.
1. E' concesso indulto, per tutti i reati commessi fino a tutto il 2 maggio 2006, nella misura non superiore a tre anni per le pene detentive e non superiore a 10.000 euro per quelle pecuniarie sole o congiunte a pene detentive. Non si applicano le esclusioni di cui all'ultimo comma dell'articolo 151 del codice penale.
2. L'indulto non si applica:
a) per i delitti previsti dai seguenti articoli del codice penale:
1) 270 (associazioni sovversive), primo comma;
2) 270-bis (associazioni con finalita' di terrorismo anche internazionale o di eversione dell'ordine democratico);
3) 270-quater (arruolamento con finalita' di terrorismo anche internazionale);
4) 270-quinquies (addestramento ad attivita' con finalita' di terrorismo anche internzionale);
5) 280 (attentato per finalita' terroristiche o di eversione);
6) 280-bis (atto di terrorismo con ordigni micidiali o esplosivi);
7) 285 (devastazione, saccheggio e strage);
8) 289-bis (sequestro di persona a scopo di terrorismo o di eversione);
9) 306 (banda armata); 10) 416, sesto comma (associazione per delinquere finalizzata alla commissione dei delitti di cui agli articoli 600, 601 e 602 del codice penale); 11) 416-bis (associazione di tipo mafioso);
12) 422 (strage);
13) 600 (riduzione o mantenimento in schiavitu' o in servitu);
14) 600-bis (prostituzione minorile);
15) 600-ter (pornografia minorile), anche nell'ipotesi prevista dall'articolo 600-quater.1 del codice penale;
16) 600-quater (detenzione di materiale pornografico), anche nell'ipotesi prevista dall'articolo 600-quater.1 del codice penale, sempre che il delitto sia aggravato ai sensi del secondo comma del medesimo articolo 600-quater;
17) 600-quinquies (iniziative turistiche volte allo sfruttamento della prostituzione minorile);
18) 601 (tratta di persone);
19) 602 (acquisto e alienazione di schiavi);
20) 609-bis (violenza sessuale);
21) 609-quater (atti sessuali con minorenne);
22) 609-quinquies (corruzione di minorenne);
23) 609-octies (violenza sessuale di gruppo);
24) 630 (sequestro di persona a scopo di estorsione), commi primo, secondo e terzo;
25) 644 (usura);
26) 648-bis (riciclaggio), limitatamente all'ipotesi che la sostituzione riguardi denaro, beni o altre utilita' provenienti dal delitto di sequestro di persona a scopo di estorsione o dai delitti concernenti la produzione o il traffico di sostanze stupefacenti o psicotrope;
b) per i delitti riguardanti la produzione, il traffico e la detenzione illeciti di sostanze stupefacenti o psicotrope, di cui all'articolo 73 del testo unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990, n. 309, e successive modificazioni, aggravati ai sensi dell'articolo 80, comma 1, lettera a), e comma 2, del medesimo testo unico, nonche' per il delitto di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti o psicotrope di cui all'articolo 74 del citato testo unico, in tutte le ipotesi previste dai commi 1, 4 e 5 del medesimo articolo 74;
c) per i reati per i quali ricorre la circostanza aggravante di cui all'articolo 1 del decreto-legge 15 dicembre 1979, n. 625, convertito, con modificazioni, da1la legge 6 febbraio 1980, n. 15, e successive modificazioni;
d) per i reati per i quali ricorre la circostanza aggravante di cui all'articolo 7 del decreto-legge 13 maggio 1991, n. 152, convertito, con modificazioni, dalla legge 12 luglio 1991, n. 203, e successive modificazioni;
e) per i reati per i quali ricorre la circostanza aggravante di cui all'articolo 3 del decreto-legge 26 aprile 1993, n. 122, convertito, con modificazioni, dalla legge 25 giugno 1993, n. 205.
3. Il beneficio dell'indulto e' revocato di diritto se chi ne ha usufruito commette, entro cinque anni dalla data di entrata in vigore della presente legge, un delitto non colposo per il quale riporti condanna a pena detentiva non inferiore a due anni.
4. La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.
Il decreto Bersani, la cosiddetta “manovrina”, non ritorna al Senato perché non ha subito modifiche alla Camera, lì in queste ore viene votata la fiducia per la sua approvazione.
Il Senato chiude, si riprende a settembre…buone vacanze!
INTERVENTO INTEGRALE di FRANCA Rame in Senato per il rifinanziamento della missione italiana
in AFGHANISTAN
Ho deciso di ripassare velocemente il cammino percorso dalla nostra “missione di pace” in Afghanistan, così che tutti i cittadini italiani possano conoscere fatti di cui raramente si parla, sia sulla stampa che in televisione. E’ indispensabile che ognuno rifletta e si ponga la domanda: “Stiamo facendo LA COSA GIUSTA”?
La costituzione dell’Isaf (Forza internazionale di assistenza alla sicurezza) viene autorizzata dal Consiglio di sicurezza dell’Onu con la risoluzione 1386 del 20 dicembre 2001. Suo compito è quello di assistere l’autorità ad interim afghana a Kabul e dintorni.
La missione Isaf ha cambiato natura da quando la Nato, con un atto unilaterale, chiamiamolo pure colpo di mano, ne ha assunto nell’agosto 2003 la direzione senza alcun mandato del Consiglio di sicurezza dell’Onu, che solo dopo ne ha preso atto. A guidare la missione, dunque, non è più l’Onu ma la Nato, che sceglie i generali da mettere a capo dell’Isaf. E poiché il «comandante supremo alleato» è sempre un generale statunitense, la missione Isaf è di fatto inserita nella catena di comando del Pentagono.
Tutto chiaro?
Partecipando a questa come ad altre guerre sotto presunti «mandati Onu», le nostre forze armate vengono inserite in meccanismi sovranazionali che le sottraggono all’effettivo controllo del Parlamento e dello stesso governo.
Come ben sappiamo, gli Stati Uniti hanno installato in Afghanistan basi militari permanenti. Come mai?
Basta guardare la carta geografica: da questo Paese passano l’oleodotto e il gasdotto che portano carburante dalla Russia verso l’India; passano anche i “camion dell’oppio”, l’87% della produzione mondiale, che rende 40 miliardi di dollari l’anno.
La missione italiana viene chiamata MISSIONE di PACE, ma siamo sicuri aver appoggiato la pace in Afghanistan?
Con 6 milioni di euro all’anno una ONG (ce ne sono 8 italiane) è in grado di far funzionare: 3 ospedali, 1 centro di maternità, 27 posti di pronto soccorso e un programma di assistenza sanitaria nelle carceri. Ci siamo impegnati abbastanza in quel senso in Afghanistan? A cosa è servita la presenza dei nostri militari? Le posizioni di Gino Strada si conoscono, ma anche alcuni direttori delle 8 Ong rispondono così: IL GOVERNO DEVE SMETTERLA DI USARE L’AGGETTIVO “UMANITARIO” PER INDORARE LA PILLOLA DA FAR INGOIARE ALL’OPINIONE PUBBLICA QUANDO SI TRATTA DI ANDARE IN GUERRA (…) Per questo chiediamo l’immediato ritiro del nostro contingente italiano”. In Afghanistan – oggi – non viene rispettato nessun diritto umano. Le carceri, secondo ispettori dell’UE, sembrano lager nazisti. Il parlamento di Kabul è composto in parte da criminali ex talebani e trafficanti di oppio. Anni di guerra hanno distrutto qualunque cosa e quasi niente è stato fatto né per la popolazione ridotta alla fame, né per ricostruire il tessuto economico e sociale. Migliaia di donne per mangiare, sono costrette a prostituirsi… nascoste dal burca… DOMANDIAMOCI CON CHI… I talebani che si erano rifugiati in Pakistan (quelli addestrati dalla CIA anni fa) hanno ripreso il controllo del sud. Le forze USA di Enduring Freedom rispondono attaccando via aria e via terra. Altre migliaia di civili uccisi. UNA OPERAZIONE QUESTA, CHIAMATA SENZA VERGOGNA “BONIFICA DEL TERRITORIO”.
Costi “missione pace” in Afghanistan: dal 2002 ad oggi, quasi 600 milioni di euro. 488 milioni di euro per la proroga di altre 28 missioni (DATI SIPRI DEL 2005). La spesa militare italiana è al settimo posto su scala mondiale.
27 miliardi e 200 milioni di dollari annui. Un fiume di denaro... Sono un po’ preoccupata. Questo nuovo governo ha finalmente anticipato il rientro pieno del contingente italiano dall’ Iraq: “entro il termine ultimo dell’autunno”. Evviva!
Mi dispiace per iI ministro Parisi che dovrà rispettare l’impegno assunto dal GOVERNO Berlusconi, che ha contribuito con 1 MILIARDO DI DOLLARI A FONDO PERSO, per entrare nel programma di sviluppo di nuovi aerei: i Joint-Strike Fighter della Lockeed, che vengono a costare 84 milioni di dollari… l’uno.
l’Italia si è impegnata a acquistarne almeno 100. Fate voi il conto.
Ancora, 120 caccia Euro Fighter a 50 milioni di dollari… sempre per ogni aereo.
Questo si chiama business… qualcuno ci avrà guadagnato sopra?
220 caccia bombardieri!
Bella sorpresa Ministro?
Già acquistati: 22 aerei CISTERNA, a circa 50 milioni di dollari, sempre l’uno, più altri 4 per il rifornimento in volo… costruiti da Boeing e Aeronavali (Alenia Aeronautica e Finmeccanica)… che ci mancavano proprio! Come li abbiamo pagati? Con cambiali?
Ancora: nuova portaerei Cavour, che sta per divenire operativa: 2 miliardi e 700 milioni il costo di questa vera e propria base militare galleggiante, già dotata di caccia Harrier, che può imbarcare oltre 400 uomini del reggimento San Marco (i nostri marines) e veicoli da combattimento, compresi 24 carri armati Ariete. Sarà in grado di attaccare dall’aria e di sbarcare truppe e mezzi per occupare territori anche lontanissimi.
Tutto 'sto ben di dio che procura solo “MORTE” è per la nostra missione di pace? Se mi trovassi in Afghanistan non mi sentirei per niente tranquilla. “Devi stare tranquilla invece, Franca! - mi si dice Li abbiamo dovuti acquistare, ma non li manderemo in Afghanistan…” “Ah sì? Che ne facciamo? Li esponiamo al Circo Massimo? Beh, con tutte le guerre che ci sono li noleggeremo… Facciamo cassa che ne abbiamo bisogno!
Con questo carico di impegni finanziari, dove andremo a finire? M’è venuto un pensiero: se tutti noi - rappresentanti del governo - fossimo soci azionisti della “azienda stato“, li spenderemmo tutti questi miliardi che NON ABBIAMO?
Ma che ci importa? Tanto siamo già nello sterco fino al collo: l’Italia occupa il terzo posto nella classifica mondiale con un debito pubblico astronomico: 1 miliardo e 580 milioni di euro (oltre 3 milioni di miliardi di lire). Sono nella Commissione Bilancio, il dato l’ho preso da lì.
Il nostro governo si sta arrampicando sui vetri per cercare di riassestare il Paese dal disastro finanziario che ha trovato, ma - data la situazione - temo che nemmeno i preannunciati tagli alle spese sociali basteranno a compensare la spesa militare italiana.
Gli ultimi dati Istat ci comunicano che in Italia abbiamo 12 milioni di poveri. Molte famiglie al completo, e non solo nelle grandi città, il pasto del mezzogiorno lo fanno presso i centri di carità. Allo smontare dei mercati di frutta e verdura vedi pensionati e non, che vanno frugando fra gli scarti.
E il precariato?
La disoccupazione?
E le regioni senza acqua?
CONCLUSIONI
Per quanto mi riguarda non sono così insensata da battermi per il rientro immediato dall’Afghanistan.
Ma chiedo al governo, a nome di tantissimi italiani, che nell’immediato futuro i militari vengano sostituiti da civili con il compito di aiutare concretamente la popolazione e che si cerchi di sradicare l’illegalità e la connivenza tra i vertici Usa e i signori della guerra.
So di proporre una svolta difficile, ma molto coraggiosa.
Di quel coraggio, credetemi, ne abbiamo bisogno…
NON PER COMBATTERE, MA PER FARE LA PACE.
FARE LA PACE E’ IL PIU’ CORAGGIOSO DEI GESTI… E INFATTI, E’ UN GESTO RARO… che dico? Rarissimo.
Con il sangue agli occhi, voto sì!
Dichiaro quindi il voto favorevole dei Senatori dell'Italia dei Valori al Provvedimento in esame.
Vi ho lasciati con un “buone vacanze” Come sono state le vostre? Eccovi le mie:
Dal 29 luglio, giorno di chiusura-aula questi sono stati i miei movimenti.
30 luglio: raggiungo Dario a Pesaro tra poco debutterà (9 agosto) L’Italiana ad Algeri.
31 luglio: proseguo con i testi per la Fabbri (“Storia della tigre ed altre storie” Primo miracolo di Gesù bambino, Dedalo e Icaro, Abramo e Isacco. “Fabulazzo osceno” e “Ubu bas”). Dario, dopo un mese in albergo s’è trasferito nell’appartamentino che occupa da anni quando fa le regie a Pesaro. Grazioso… silenzioso, negli anni passati. Ora stanno ristrutturando un appartamento. Che inferno! Sto al computer tutto il giorno in un casino inimmaginabile. Maledizione. Fine giornata spedisco via internet i testi finiti.
Eccomi a Fabulazzo. Che affabulazione! Straordinaria, poetica, comica alle lacrime, mi faccio un sacco di risate…
Dopo il debutto dell’Italiana (grande successo, uscirà anche il dvd) il 10 partiamo (preparo valigie per due) per Sala di Cesenatico dove dovremmo passare le vacanze nella nostra casa. Allegria-allegria!
Prima sorpresa: il telefono non funziona, c’è in giardino un cavone spezzato. Causa: temporali.
Seconda sorpresa: come accendiamo due lampadine la luce salta. In questi casi, Dario mi guarda preoccupato: “E adesso cosa facciamo?” “Chiamiamo i vigili del fuoco e i carabinieri – dico seria dandomi un po’ di arie – seguimi, una volta o l’altra dovrai imparare a fare le cose da uomo di casa!” Vado al contatore, sollevo la levetta, la luce torna. Accendiamo la televisione. Salta di nuovo. Buio completo. Accendo 5 candele.
“Mangerei volentieri due spaghetti” mi dice Dario. Ok. Dentro di me, penso che sia pazzo. Ma sono una buona moglie. A lume di candele rientro nel mio ruolo di casalinga. Metto a bollire l’acqua… mi accorgo che non ci sono né spaghetti, né olio, né aglio. La casa è chiusa dall’anno scorso. “Usciamo?” dico piena di speranze “No, chiediamoli in prestito ai vicini.” Cena romantica... due candele sono finite, facciamo fatica a trovare la bocca. Andiamo a letto. E’ proprio una notte buia, manco una stella.
L’indomani indagine su che sta succedendo: geometra Gianesi, vicini, banca… ma che bella scoperta! Per non so quale disguido, non abbiamo pagato la bolletta dall’ottobre del 2005. Comperiamo una lampadona d’emergenza, che tengo sul comodino. Non si sa mai. Mezzo mondo si prodiga ad aiutarci. Dopo 2 giorni tutto sistemato. Possiamo telefonare e illuminarci quanto vogliamo.
Finisco l’ultimo testo. Lo consegno. C’è gran fretta… tutti vanno in ferie. L’Italia chiude.
Il 12 partiamo per Rapallo, (preparo valigie per due) 7 ore di viaggio. Avevamo promesso a Kiara Pipino (figlia del Prof. Pipino, ortopedico di gran fama: ha operato persino il Papa Wojtyla!) regista e organizzatrice con Margherita Rubino, di un festival teatrale a Valle Christi. Reciteremo Mistero buffo. Ad un certo punto, sotto finale, piove che Dio la manda. E’ stata una chiusura fantastica, tra tuoni, lampi e acqua… ma che acqua! e l’indomani (preparo valigie per due), 14, torniamo a Sala. Altre 7 ore tra treno e macchina.
Siamo tutti e due talmente stanchi che il 18 decidiamo di trasferirci in albergo. (Preparo valigie per due) “Che bellezza – penso - domani non dovrò guidare per arrivare al mare.
(Disfo valigie per due) Brutto tempo. Mi va bene lo stesso. Ho proprio un gran bisogno di riposarmi. La mattina vado in spiaggia (mi porto il testo nuovo che devo imparare a memoria), Dario mi giura che mi raggiungerà e farà il bagno con me. È arrivata Anna la bella, dolce, e bravissima assistente di Dario. Si mettono di gran lena a preparare i disegni per “madre pace” il brano che dovrò recitare all’Arena di Verona.
Dario naturalmente non si vede. Telefono minacciosa: “Ti devi riposare! Vieni ti prego!!”
Arrivano tutte e due. Facciamo il bagno… è una meraviglia… ridiamo, ridiamo felici. “Vedi che ti diverti, maledizione! Devo sempre minacciarti!”
La scena si ripete ogni giorno, ma spesso senza successo. Fa una gran fatica a staccarsi dal lavoro. Mi arrabbio anche: “Peggio per te!” gli grido, e anche altre cose che non posso dire. Nei miseri giorni dove non si è fatta vacanza non ha fatto più di 4 bagni: massimo 7 - 10 minuti. “Peggio per te!”
Il 5 settembre partiamo per Mantova (preparo valigie per due) dove Dario presenta la mostra che ha allestito per Mantegna. Da Mantova a Verona (disfo valigie per due) dove reciteremo Mistero Buffo con all’interno il monologo di Cindy Sheehan. (Preparo valigie per due) Si torna finalmente a Milano (disfo valigie per due)! Per riposarmi un po’ organizzo il trasloco del nostro materiale per Perugia, da Jacopo. 5 giorni da mattina a sera. I facchini (credo abbiano pietà di me) mangiamo insieme, mi trattano con grande delicatezza, mi chiamano Franchina e mi offrono il caffè.
Quanti ne abbiamo del mese? 17 settembre. Maledizione, domani devo partire. Il senato riapre.
Faccio le valigie per me sola, con tutto quello che mi può servire per l’inverno. Ci metto anche la pentola a pressione, chissà che non mi venga voglia di farmi un bel minestrone?
Che estate! Che vacanze! Mi sono Mi sento veramente riposata!
Alla prossima. Un bacio a tutti
Franca