Ieri è stata una bella giornata, incominciata male ma finita in gloria... QUASI.
Appuntamento alle 9,30 per andare a Bergamo all'incontro con i lavoratori del MEF (Ministero dell’ Economia e delle Finanze). AVEVO PAURA CHE LA SVEGLIA NON SUONASSE... OGNI TRE MINUTI GUARDAVO L'OROLOGIO. Alle 8 MI ALZO... Alle 9 sono pronta. ASPETTO. SARANNO QUI TRA POCO. MI METTO AL COMPUTER SUL BLOG. GIRONZOLO QUA E LA' … e SCOPRO QUALCOSA CHE MI HA EMOZIONATO. Cliccando sul diario dei tre mesi, vado a controllare da quanti è stato letto. 5300! Ma dai!
Ovunque vada mi trovo cifre esaltanti. E' la prima volta che mi capita di toccare con mano in quante persone mi stiano seguendo. Bello. Proprio un bell'inizio di giornata. Arrivano le 10. Non si vede nessuno. Arrivano le 10,30. Oh, bene... una telefonata. E' Carmine Gallo che si scusa ma è un po' in ritardo. Ore 11. Carmine ritelefona e si riscusa per il ritardo… Arriverà prima possibile.
"Son qui che non ho dormito per essere puntuale…” e via che mi borbotto addosso.
Bene. Sapete a che ora è arrivato? 11,50.
Devo dire che per metà viaggio gli ho detto di tutto. Ma proprio tutto. Ho detto anche: “Peccato. Sei una persona in gamba ma questi comportamenti non li ho mai potuti sopportare. Manco Marlon Brando giovane avrei aspettato 3 ore! Solitamente se uno ritarda 15 minuti, non mi trova più. Se non ci fosse gente ad aspettarmi ti giuro che non verrei. Lo faccio solo per rispetto loro. Che figura faccio, io? Mi vergogno moltissimo. Con te ho chiuso!” e non scherzavo niente.
Incazzata nera. Non tollero la mancanza di rispetto né per me né per gli altri. Sono ossessionata dalla puntualità. Nei miei 77 anni credo, per causa di forza maggiore, di essere arrivata in ritardo di pochi minuti, non più di tre volte. E mai per mia responsabilità.
Sono una che rompe i rapporti, ma non porta rancore. Ho proseguito il viaggio facendomi spiegare bene le ragioni dell’incontro dal momento che si era fatto tutto per telefono. Intanto pensavo: forse il ritardo sia stato causato dall’essersi svegliato tardi e poi ha trovato un traffico micidiale… maledizione, bastava che alla prima telef. mi dicesse, arrivo a mezzogiorno, no? Povero Carmine, forse sono stata un po’ troppo severa… va beh, poi lo perdonerò.
Entriamo nella sala riunioni del MEF piena di gente, donne e uomini che erano stati veramente pazienti. Iniziamo a conoscerci… problemi grossi i loro, si parla, si ride, si diventa amici. E’ da tanto mesi che non mi trovo tra lavoratori in difficoltà. Ci lasciamo abbracciandoci. Non so che mai potrò fare per loro… certo è che ce la metterò tutta! Verso le tre siamo andati a fare una mangiatina fantastica da Giuliana, che oltre al buon cibo (a proposito che formaggio metti sulla polenta? La voglio fare a Dario) ci ha pure invitati a pranzo.
Quanta gente bella c’è intorno.
E via di ritorno a Milano. Traffico. Troppo.
Ci arriviamo alle 17,10 (50 chilometri!!). Saluto Carmine, che è stato talmente bravo durante l’assembla, che l’ho perdonato davanti a tutti… Fabrizio e Mosè (ma che simpatici!). Sta piovendo. Se ne vanno… e mi resta addosso un po’ di malinconia.
RELAZIONE DI CARMINE GALLO:ATTENZIONE, E' UN PO' LUNGA MA IMPORTANTE. LEGGETE TUTTO.GRAZIE.
Relazione dell’INCONTRO tra i Lavoratori del MEF (Ministero dell’ Economia e delle Finanze)Lombardia e la Senatrice Franca Rame
(La prima data di un programma di collaborazione della Pub.Amm. con la Senatrice)
Il 6-12-2006 presso i locali del Dipartimento Economia e Finanze di Bergamo la RSU ha riunito i lavoratori di tutti i dipartimenti provinciali della Lombardia ad una assemblea cui ha presenziato la Senatrice Franca Rame.
I lavoratori del M.E.F. e la R.S.U. esprimono sentiti ringraziamenti alla Senatrice Franca Rame che rappresenta in Parlamento un esempio unico di modello di lotta agli sprechi.
La personalità e l’autorevolezza di una donna che si è sempre battuta per una più equa giustizia sociale, rappresenta per i lavoratori del M.E.F. un’opportunità unica per unire gli sforzi di molti intorno ad un obiettivo comune.
La senatrice (già attrice e autrice di teatro membro) della 8^ Commissione permanente (lavori Pubblici, Comunicazioni); Membro di varie commissioni, con la sua opera ha evidenziato i tratti salienti della cultura Italica per tutta la vita ed ora è stata chiamata a contribuire personalmente come parlamentare ad immettere nella Società Italiana un nuovo Humus di valori per moralizzare in senso positivo le adombrate Italiche virtù.
I lavoratori del MEF collaboreranno con la Senatrice per promuovere un’Associazione per la lotta agli sprechi (che collaborerà anche con “LIBERA” di Don Ciotti ed altre Associazioni) per contribuire alla ottimizzazione delle spese d’affitto degli Immobili della Pubblica Amministrazione, impedire una privatizzazione selvaggia dei Servizi Pubblici, ridurre al minimo le spese per le “CONSULENZE” anche tramite la predisposizione di un disegno di Legge che miri a rendere efficiente ed efficace l’azione della Corte dei Conti con il Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Rendere più trasparente e condivisa la spesa Pubblica a cominciare dalla razionalizzazione delle spese per la Difesa.
Promuovere le dovute “interpellanze parlamentari” riguardo le CONSULENZE che incidono corposamente nei bilanci del Paese, promuovere manifestazioni Nazionali per il monitoraggio della lotta agli sprechi e la corretta razionalizzazione della Spesa Pubblica.
All’ordine del giorno si è discusso ampiamente dei temi legati alla finanziaria e alla lotta agli sprechi che vede il nostro paese tra i primi al mondo ad avere accumulato un debito pubblico vertiginoso.
Le spese della Pubblica Amministrazione spesso hanno trovato UN CONFRONTO tra LE PARTI non all’altezza della situazione che, di fatto, procedendo ad una privatizzazione selvaggia dei servizi pubblici, ha più che aumentato lo spreco.
A questo va aggiunta la grave situazione determinata dal dibattito nell’ultima finanziaria, dove a fronte della previsione dello smantellamento di nuovi settori della Pubblica Amministrazione (ad es.: soppressione uffici provinciali del M.E.F.), non vi sono elementi concreti e sostanziali per poter affermare che si sia impostata una manovra di cambiamento di tendenza rispetto alle precedenti.
Fino ad oggi, inoltre, non vi è stato il segnale della volontà politica della risoluzione delle problematiche legate al CONFLITTO di INTERESSI.
continuazione intervento:
La Corte dei Conti ha più volte segnalato al passato Governo l’esigenza di impedire che si possano spendere immani risorse pubbliche per CONSULENZE quando non vi sono neppure i soldi per i contratti del PUBBLICO impiego e per la riqualificazione oltre per l’adeguamento del potere d’acquisto dei SALARI.
Siamo con le Forze Politiche, Sindacali, per difendere il PUBBLICO IMPIEGO dai soliti attacchi trasversali di tutti quei soggetti che hanno molto da guadagnare dalle consulenze e dal tenere in “scacco” un Pubblico Impiego che funzionando, adempirebbe al dettato dell’ articolo 53 della Costituzione Italiana:
TUTTI SONO TENUTI A CONCORRERE ALLE SPESE PUBBLICHE IN RAGIONE DELLA LORO CAPACITÀ CONTRIBUTIVA. IL SISTEMA TRIBUTARIO È INFORMATO A CRITERI DI PROGRESSIVITÀ.
Pertanto, chiediamo il ritiro del decreto legge 3 ottobre n. 262 (nella parte che fa riferimento alle “CONSULENZE” e\o esternalizzazioni-privatizzazioni) e chiediamo l’approvazione del disegno di legge in materia di Corte dei Conti (- Rame-).
DAL RAPPORTO DI CARMINE
CHIEDONO SACRIFICI...
Vittorio Grilli: 600 mila euro
Ex Ragionerie Generale dello Stato e attualmente Direttore Generale del Tesoro oltre che presidente dell'Istituto Italiano di Tecnologia, denuncia 511 mila euro all'anno guadagnati in Italia e 1 milione e 800 mila euro all'estero
Mario Draghi: 450 mila euro
Ex Direttore Generale del Tesoro, ora Governatore della Banca d'Italia, dichiara 450 mila euro l'anno
Mario Andrea Guaiana:350 mila euro
Il direttore generale dell'Agenzia delle Dogane guadagna 350 mila euro
Corrado Calabrò: 440 mila euro
Presidente dell'Authority delle Telecomunicazioni, guadagna 440 mila euro l'anno
Elio Catania: 2,5 milioni
Ex presidente e amministratore delegato di Fs, pare sia stato liquidato con una buonuscita di 7 milioni circa Da notare che sono di 1,3 miliardi le perdite dichiarate dalle Fs per il 2006, mentre nel 2003 l'utile era di 31 milioni
Vincenzo Pozzi: 438.000 euro
Ex presidente e amministratore unico dell'Anas, nel 2005 ha dichiarato 438mila euro di reddito.
Giancarlo Cimoli: 2 milioni 700 mila euro
Amministratore delegato e presidente di Alitalia ha dichiarato 2 milioni e 700 mila euro senza contare la lauta liquidazione ottenuta dalle Ferrovie dopo il suo passaggio all'Alitalia (intorno ai 6,7 milioni di euro).
Il suo stipendio (si fa per dire) è aumentato in un anno del 23%. Per essere più precisi: dai 2 milioni e 269mila euro annui del 2004 è passato ai 2 milioni e 786mila del 2006 (esattamente quanto guadagnano 210 dipendenti a contratto standard). Se questo non è un manager...
Paolo Scaroni: 9,4 milioni di euro
Buonuscita dall'Enel prima di passare alla guida dell'Eni: 9,4 milioni di euro. Nel suoi tre anni di gestione della società elettrica le bollette sono salite del 3,5% e sono diventate le più care d'Europa.
Passato alla guida dell'Eni, Scaroni prende uno stipendio di 1,5 milioni di euro l'anno. Se dovesse lasciare, prenderebbe una buonuscita corrispondente a 3 anni di stipendio.
Massimo Sarmi 1,296 milioni
Amministratore delegato Poste Italiane, ha uno stipendio di quasi un milione e trecento mila euro.
Negli ultimi quattro anni, alle Poste in pratica è stata cambiata tutta la prima linea dirigenziale con una spesa per le buonuscite di almeno 8 milioni di euro, applicando a quasi tutti la regola del tre, cioè l'equivalente di tre anni di stipendio in cambio delle dimissioni.
PER OGGI, BASTA! CI SONO ALTRE NOTIZIE STREPITOSE!
CI SENTIAMO DOMANI...
CIAO FRANCA RAME