Cosa mi piacerebbe realizzare se mai venissi eletta, con l’aiuto di tutti quelli che saranno d’accordo con me?
Al primo posto la riduzione del debito pubblico, non certo con tagli alla spesa pubblica e ai servizi come ha fatto il centro-destra e svendendo beni dello stato, ma focalizzando l’attenzione sugli sprechi della Pubblica Amministrazione, che si traducono in spese assurde a carico dei contribuenti.
Con tutto quel mare di euro che (forse) riceverò come senatrice, potrò chiedere l’aiuto di molti valenti consulenti. Interpellerò i cittadini, raccoglierò consigli, che verranno vagliati e alla fine spero di poter arrivare a proporre cambiamenti semplici, fattibili e concreti. Partendo magari da piccole cose, come quando anni fa scoprimmo che la Cooperativa Puliscoop di Forlì (pulizia parchi, strade ecc,) usava il biodiesel, olio di colza, per i suoi mezzi di trasporto. Se venisse usato questo propellente vegetale l’inquinamento di tutto il nostro Paese diminuirebbe, ecc., ecc.. Non mi dilungo su questo argomento perché Dario nella sua campagna per le primarie ne ha parlato ampiamente. (www.dariofo.it)
Ancora: la bolletta energetica dello Stato Italiano, secondo tutti gli ingegneri e i docenti universitari che abbiamo interpellato, potrebbe essere dimezzata solo se si usassero i criteri di efficienza energetica, obbligatori da tempo, già in funzione in Germania, Austria, nei Paesi Scandinavi e anche nel Trentino Alto Adige (vedi www.alcatraz.it). Si tratta di una somma di denaro enorme che potrebbe essere spesa per dare a tante persone oggi escluse da diritti fondamentali la possibilità di avere una casa, l’assistenza sanitaria o la salute… che non è poco!
Poi c’è un altro punto sul quale vorrei battermi: l’efficienza della legge contro i reati. Oggi in Italia non vi è certezza della pena. Tutto il meccanismo giudiziario è costruito intorno alla possibilità di invalidare le sentenze usando cavilli.
Addirittura chi è riconosciuto colpevole di truffa, può patteggiare la condanna senza aver prima restituito il denaro estorto.
E chi manda in rovina migliaia di famiglie, o si arricchisce manipolando il mercato, viene punito con una multa.
Visto che ci piacciono tanto gli americani perché non iniziamo a imitarli sulle cose buone? Negli Stati Uniti come nel resto dei paesi moderni la manipolazione del mercato viene punita con pene severissime. In Usa sono 6 anni di prigione.
Loro Al Capone lo condannarono per evasione fiscale. Da noi, oggi, Al Capone per quegli stessi reati, tra condoni e prescrizione, falso in bilancio e sanatorie, se ne andrebbe a casa con un buffetto sulla guancia, tutto un sorriso.
Commenti
Concordo con lei su Grass e Ratzingher.
Gentile senatrice Rame, concordo con la sua posizione critica in merito ai casi Grass e Ratzingher.Due personaggi discussi e discutibili per le vicende passate e per quelle presenti.Trovo tuttavia che la sinistra ha tante e troppe colpe da farsi perdonare e fra queste quella di aver demonizzato il capitalismo ed il metodo democratico per gestirlo.Comunque, la fortunosa vittoria del capitalismo ci ha consentito e ci consente ancora di discutere e di dibattere sulle vicende passate e presenti.A tal fine, dire od ammettere di aver sbagliato credo sia importantissimo e fondamentale.
signora Rame ,perchè non la vedo e non la sento?
Cara signora Rame, i tempi sono tristi e turbolenti e Lei tace? Perchè non occupa la RAI-TV per gridare su tutti gli argomenti che ci affliggono? Non sono femminista, ma ritengo che il potere vada spartito con le donne. E' tempo che le lumache mettano fuori le corna e avanzino.Chieda giustizia per Palermo, tante volte disprezzata al confronto con le malavitose città del nord e fra queste Brescia.Chieda che i piani regolatori di tutte le città d'Italia rispettino gli standards urbanistici, fissati da una legge del 1968.Lotti gli uomini barbuti perchè somiglianti agli IMAM e quindi pericolosi e brutti. Confido nella sua verve ed attendo di vederla in TV.
compagna Franca Rame, tiri le orecchie a Giorgio Napolitano
Si avvicina la data dell'ingresso dei carri sovietici in Ungheria e Giorgio Napolitano deve dire la sua orazione.Dirà che aveva errato? Chiederà perdono agli ungheresi offesi dai carri armati dei compagni sovietici? No. Tacerà come ha fatto sempre. Svicolerà.Come suo costume. E' una vergogna!Quando si commettono errori bisogna ammettere di aver sbagliato. Non si possono incolpare gli altri nè si può dire che Nenni aveva visto giusto.La compagna Franca Rame è pregata di dire a quattr'occhi al compagno Napolitano " Giorgio confessa, pentiti". E può anche accadere che il nostro capo di Stato insista nell'errore e sprofondi nelle fiamme dell'inferno come don Giovanni.
compagni, che strana goduria aggiustare i conti dei capitalisti
Prodi e Visco sono felici perchè pensano di assolvere ad un sacro dovere: aggiustare i conti dello Stato capitalista. Visco vuol far pagare gli evasori per quadrare i conti del bilancio statale.Vorrei chiedere ai compagni in lotta per sostenere Prodi: perchè proprio voi dovete farvi carico di tanta responsabilità e seminare terrore al solo fine di aggiustare i conti dei capitalisti? Non è preferibile che governino i capitalisti ed i socialisti abbiano solo il compito di rompere le uova nel paniere dei ricchi? Che tipo di goduria provate a svolgere i compiti che gravano sul vostro nemico di classe?
Nuovo sport sociale: il CRICKET al posto del Calcio.
Il nuovo gioco sociale dovrebbe diventare il Cricket. Al posto del Calcio anche i bambini dovrebbero imparare il Cricket per poi praticarlo tutta la vita. La sinistra dovrebbe imporlo in tutti gli angoli del paese perchè è uno sport che può mettere in crisi l'economia capitalistica. Innanzitutto bisogna dire che è uno sport molto in voga in Inghilterra ed è aristocratico. Non è stato praticato dai ceti deboli o proletari nè dalle classi medie.Perchè? Perchè richiede tempo, organizzazione e intelligeza. E' un gioco che impegna giornate, tanta gente e tanta bella intelligenza. Orbene, il proletario che viene impegnato nel gioco sociale del Calcio, dedica solo poche ore della sua vita lavorativa alla partita di calcio. Il Cricket invece richiede più tempo ed un'organizzazione più vasta. Con il Cricket si interrompono i ritmi lavorativi sociali e l'economia moderna ne soffre. Ed allora se c'è sofferenza nel sistema economico, il proletario deve cogliere la palla al balzo e decretare il Cricket come sport nazionale.Lo segnalerò a Rutelli ed alla Melandri. Preferire il Cricket al Calcio può diventare il punto puiù importante del programma di governo della sinistra.Perchè non tentare?Senatrice Rame, perchè non prende Lei l'iniziativa e lancia, a livello governativo ,l'idea del Cricket?Peraltro, credo che a livello di progettazione di opere pubbliche il cricket richieda impegno, spesa ed aree da asservire.
o Dante o Benigni. Insieme fanno solo ridere.
Ho sentito qualche volta recitare Dante da Benigni ed ho dovuto spegnere la Tv per evitare anche di avvertire l'orrore. Ho pensato che recitasse i versi danteschi per ridere. Ma poi ho dovuto constatare che la stampa di sinistra, tanto pronta ad esaltare i colti e gli incliti, nulla diceva per Benigni. Lo considera forse un bravo lettore di Dante? Lo paragona forse a Sermonti? Ma verso quale deriva va la cultura a sinistra?Rimango di stucco quando leggo che nei festival dell'Unità, note sagre della cultura di sinistra,anche Benigni legge Dante e manda in estasi i sinistri.Mi chiedo:a sinistra viene veramente apprezzato questo nanetto chiamato Benigni?Se viene apprezzato e stimato come culto messaggero di cultura non rimane che affidargli una cattedra universitaria e fargli un monumento di stracci come quello che ha saputo ideare Michelangelo Pistoletto per descrivere il capitalismo nel mondo.
Ci risiamo...Benigni non e`
Ci risiamo...Benigni non e` laureato!!! oddio !!! non e` un intellettuale alla Baricco!!pensavo di essermi liberato di quegli incubi liceali legati a Dante: una professoressa noiosa e nozionistica che era riuscita a
farmi odiare Dante, improvvisamente rimossa da una divertentissima e
gustosissima lettura a due voci di Sermonti e Benigni che mi aveva
fatto capire che se i professori di lettere prendessero lezioni da
Benigni, beh forse alcuni danni sarebbero evitati. Ben vengano le iniziative del buon Roberto! Per inciso, in Inghileterra hanno avuto un notevole successo iniziative simili: un comico di nome Mark Steel (non fini` il liceo perche` espulso per aver mangiato una banana in corridoio) ha recentemente tenuto delle divertentissime"lezioni" su vari personaggi storici (tra cui il nostro Leonardo) su BBC radio4 che hanno avuto un notevole successo ..la cultura puo` andare a braccetto con la comicita`
p.s. ho avuto la fortuna di conoscere Vittorio Sermonti una persona
deliziosa che fortunatamente non ha le caratteristiche tipo "puzza sotto il naso" di molti dei nostri cosidetti intellettuali !
Dante mangereccio
Concordo appieno con te. A linarena se non è come studiato sui libri non piace.
Io sono per la vivisezione delle opere d'arte, per la loro lenta masticazione e la progressiva deglutizione: qualcosa alla fine va..'gettato', ma il risultato di un cibo digerito è l'esserci un po' di più..
www.orchestrazione.it
A sinistra solo con la vecchiaia arriva il pentimento.
Dopo Gunther Grass anche Ingrao racconta di aver sbagliato in gioventù e di aver commesso errori gravissimi nella valutazione di alcune scelte politiche.Per Ingrao è stato grave aver votato l'espulsione dei compagni del Manifesto e non aver capito gli errori nelle scelte leniniste del partito. La confessione è inquietante perchè dimostra che solo con ritardo i comunisti riconoscono i propri errori e non danno spazio alla dialettica interna di partito.Tuttavia nonostante questi gravi errori ancora abbiamo in Italia un partito comunista che pretende di cambiare i rapporti di produzione ed il mondo intero.
propongo di togliere la laurea a Ichino Pietro
Ho letto l'articolo di Ichino sul Corriere del 24 agosto dedicato agli impiegati pubblici inefficienti e quindi licenziabili.Se si conoscono i tempi ed i modi con cui il dipendente pubblico lavora la proposta di Ichino è pura idiozia.Propongo di fargli revocare la laurea in giurisprudenza.
un plauso per il progetto di legge
debbo rivolgere un plauso alla senatrice per il progetto di legge sul giudizio di responsabilità contabile presso la Corte dei Conti.Perchè un giudizio di responsabilità si mantenga in vita è necessario che il diritto dell'accusato alla difesa venga garentito in ogni stato e grado del processo.Comunque l'iniziativa è lodevole.
Bocca Giorgio e la pace guerreggiata della sinistra
Sull'ultimo Espresso il nostro appassionato Bocca Giorgio, di bocca fina, si lancia in una critica morbida e comprensiva della pace in Libano approvata dalla sinistra e benedetta da Prodi.Sorprende il tono di aperta delusione ma di comprensione che manifesta il nostro giornalista nel momento in cui deve trattare un argomento spinoso in danno di quella sinistra che ha caldeggiato ed approvato sin dal suo primo apparire.
Se si avesse il coraggio di fare un confronto tra quanto scrive oggi Bocca sulla pace guerreggiata in Libano e quello che ha scritto contro il cavaliere e la destra , durante il passato governo, si rimane allibiti.Come mai, ad ogni piè sospinto, venivano riversate sulla destra contumelie, ingiurie, accuse volgari,paventate azioni criminose mentre quando si tocca il tasto di provvedimenti pericolosi adottati da questa sinistra ,per nulla pacifici e contraddittori con quanto era stato promesso al momento delle elezioni, di colpo il tono cambia, diventa comprensivo, difficile, disperato ma quasi necessitato? Bisogna leggere con attenzione ciò che scrive questo guru dell'informazione ,oppure bisogna ritenerlo inaffidabile e chiedere al giornale che lo pubblica un attestato di sanità mentale?
Far conoscere agli italiani la follia della Cina comunista
Chi conserva ancora la foga della lotta politica del vecchio PCI e dei movimenti di sinistra non potrà non ridere di compassione di fronte all'entusiasmo con cui la sinistra si accinge ad esplorare il continente comunista di Mao.A fronte della vecchia sicumera dove sono i compagni che, preso il coraggio a due mani , dicono la verità e disvelano le bugie che dalle Botteghe Oscure e dalle società dell'est sono state irradiate sul mondo capitalista nel tentativo di cambiare il mondo? Perchè in quella Cina fatta di formiche e di produttori primitivi la sinistra non scende in campo per gridare allo scandalo? Quale esempio trarre dalla società cinese? I diritti umani sono stati studiati e praticati?Come giudicare quel mondo di violenza e di ignoranza che ha costruito una società fondata sull'odio di classe?La prima cosa che dovrebbe fare una sinistra al governo dovrebbe essere quella di chiedere scusa ai creduloni che l'hanno votata e applaudita. Sarebbe già un risparmio di energia e di intelligenza.Sono comunque una cercatrice di testi provenienti dall'est. Ho bisogno di gente che offra lo spaccato delle ingiustizie create da un mondo di cercatori della felicità.Magari sarà tardi ma non mai troppo tardi per capire le bugie e gli inganni che sono stati propinati da bande di marximbroglioni.
La ex compagna Turco potrebbe dirigere un lagher
Ho seguito l'intervista alla Turco sulla questione Cognetti e sono rimasta allibita per il livore, la rabbia, l'indignazione con cui la ministra ha risposto in merito all'ordinanza del Giudice amministrativo che ha sospeso il provvedimento di sostituzione con una scienziata di sua fiducia.Mi ha indignato in ogni caso il cenno alla sindrome della sentenza che dovrebbe accompagnare il reintegrato. In bocca ad una comunista , sia pure ex,induce a riflettere sulla fiducia nelle decisioni del giudice.
L'anima di Craxi grida vendetta
Sull'Unità del 15 settembre Pasquino si dilunga a spiegare le ragioni di Nenni per l'Ungheria e l'impegno di Craxi di agganciare il PCI per una politica veramente riformatrice. Non dice il nostro Pasquino con energia che il PCI dell'epoca era inaffidabile ,che sbagliava, che insisteva nell'errore e che i vari Berlinguer, Natta, Occhetto e soci resistevano ai richiami dei socialisti.Craxi ha tentato con ogni mezzo di trascinare la marmaglia comunista nel partito dei socialisti. Non riuscì nell'intento e venne demonizzato, perseguitato, condannato e poi ucciso.Il suo spirito grida vendetta. I DS non sono affidabili perchè non ammettono con chiarezza di aver sbagliato allora e di sbagliare ancora.
Craxi ha distrutto il partito socialista
leggo su wikipedia:
"Craxi, vedendosi accusato di corruzione e di altri reati vari (ricettazione, concussione, collusione con la mafia) in qualità di segretario politico del PSI inizialmente tentò di screditare i PM; poi, dopo che fu riconosciuto colpevole e condannato a 5 anni di reclusione, dapprima si dimise dall'incarico di segretario del PSI (1993) e successivamente fuggì in Tunisia. Il PSI, che aveva raggiunto negli anni d'oro il 14% dei voti, si ridimensionò fino a scomparire definitivamente.
Durante il periodo di Mani Pulite, Craxi, unico tra i politici di rilievo della prima repubblica, affermò in una seduta alla Camera dei Deputati che tutti i partiti avevano bisogno di denaro ottenuto illegalmente per finanziare le proprie attività, e lo ricevevano. La sua linea di difesa, non fu insomma dichiarare sé stesso innocente, ma sostenere che egli era colpevole né più né meno di tutti gli altri."
penso che questo sia più esplicativo di molte altre parole
Le zone grige di Telecom dove sono?Non sono note a Di Pietro?
Si parla di Zone Grige per Telecom. Ma dove stanno? Dove bisogna cercarle? Sono a destra oppure a sinistra? E' mai possibile che Di Pietro non abbia mai avuto notizie di queste Zone speciali di orecchianti quando doveva imbastire i suoi famosi processi per distruggere Craxi e compagni? Sono tutti innocenti a sinistra?Non crede che sia il caso di far pulizia a casa della sinistra giustizialista?Molta gente dovrebbe avere i tappi nelle orecchie.
commissione d'inchiesta per il g8
Ho scritto a Di Pietro per sollecitare l'approvazione di una commissione d'inchiesta per i fatti accaduti al G8 di Genova. Anche Amnesty international chiede all'Italia la formazione di una commissione d'inchiesta indipendente.
Di Pietro ha risposto a me e, credo, a molti altri così:
"Cari amici,
Visto che la politica chiede sacrifici agli italiani, faccia sacrifici lei per prima e dia il buon esempio, cominciando a tagliare i tanti costi esorbitanti del sistema politico-istituzionale. Ricordiamo ai nostri alleati che anche questo sta nel programma, come e ben di più della Commissione d’inchiesta sul G8, al punto tale che lo si definisce uno degli aspetti qualificanti del programma dell’Unione, al quale si dedicano ben 3 pagine, a fronte delle due righe sulla commissione per il G8. È certo, per quanto ci riguarda, che non cominceremo nemmeno a discutere di una commissione sul G8 fino a quando non si affronterà seriamente all’interno della Finanziaria, il tema dei costi della politica
Un saluto cordiale
Antonio Di Pietro"
Tu, Franca, che ti occupi proprio di risparmio dei costi dello stato, cosa ne pensi?
Sull'argomento ,Violante ha espresso una posizione più giusta.
Violante ha espresso parere negativo sulla Commissione di inchiesta perchè ritiene, giustamente, che bisogna far proseguire l'operato della giustizia penale.Secondo il ragionamento del giurista diessino , sull'argomento, vale più una sentenza di condanna che la conclusione di una commisione di inchiesta.Bisogna precisare che tra Di Pietro e Violante corrono anni luce di preparazione. Tuttavia in questo caso credo che Violante sia strategicamente più accorto.La sentenza passa in giudicato e diventa indiscutibile sui punti decisi mentre la decisione finale della commisione di inchiesta ha un connotato politico che la inquina e la svaluta. Un esempio è presto fatto: il caso Andreotti.Se fosse rimasta solo la decisione della commissione di inchiesta, i giudizi negativi sul senatore democristiano sarebbero stati facilmente smentiti per via della provenienza politica dei votanti mentre la sentenza anche se ingiusta a volgare rimane comunque una pietra miliare sul percorso delle ingiustizie di uno stato di stampo sovietico.
l'espatrio-sequestro della bimba bielorussa.Chi la tutela ?
Il caso della bimba bielorussa è gravissimo ed il silenzio della sinistra è sconvolgente e penoso.Come si può lottare per introdurre Ocalan in Italia? come si può rivendicare il diritto di Abu Omar a restare in Italia?Come si può ancora lottare il regime finto liberal sovietico della Bielorussia?Cosa fanno le nostre donne di sinistra che dicono di lottare per i diritti fondamentali dell'umanità?Dove naviga la dolce Dacia Maraini ?E dove vive la bella Giovanna Melandri con i terrificanti orecchini a lampadario? Pare che questa bella gente abbia anche figli e conosca la vergogna del paradiso dell'est, un tempo tanto amato da questa attuale sinistra.Io mi vergogno di aver aderito un tempo al PCI. Adesso, visto che conosco quei polli, mi guardo bene dall'approvarli e di votarli. Mi permetto criticarli e di ricordare loro che se si lotta per la terrorista Baraldini e si sfidano le umane regole per farla tornare in Italia, per la piccola Bielorussa, vittima di un sistema odioso e incivile, la sinistra avrebbe dovuto lottare per chiedere che restasse in Italia. Dove naviga il baffuto e falso D'Alema?Cercatelo e rapategli i baffi.
Abbattete le statue di Togliatti. Era un mostro !
I compagni non conoscono bene la storia di Togliatti e non hanno letto con attenzione le notizie relative al comportamento di questo filibustiere in occasione dei fatti di Ungheria. Il Buon Napolitano Giorgio dovrebbe conoscere per filo e per segno i comportamenti ignominiosi di Togliatti e soprattutto il suo coinvolgimento nella morte di Nagy nel senso che il Migliore approvò pubblicamente la condanna a morte di Nagy.C'è da dire che il povero compagno ungherese credeva o si fidava dell'appoggio dei compagni italiani e di Togliatti in particolare. Il Migliore ripagò la fiducia nel migliore dei modi: approvò la condanna a morte di Nagy. A fronte di tanta malvagità e mala fede del capo di un partito comunista che si fregia di aver lottato per i diritti umani e per la pace , vien voglia di chiedere l'abbattimento delle statue e dei mezzobusti di Togliatti che involgariscono ed imbruttiscono gli edifici pubblici italiani. Napolitano, dal canto suo, colga al balzo l'occasione e distrugga la statua di Togliatti ,collocata in uno dei palazzi del Parlamento italiano, perchè offende la dignità e la civiltà dei cittadini italiani.La figura di Togliatti mortifica e offende ogni compagno che in buona fede ha creduto nella storia di un partito impegnato nelle lotte per i diritti umani.
abbracci universali per Franca
Ciao Franca,
grazie con tutto il cuore, per tutto ciò che stai facendo e pensando per noi. Molti gli obiettivi da realizzare. Abito su un isola, e qui gli sprechi si vedono bene. Basta leggere quanto costano i lavori pubblici sui i cartelli affissi in loco, per capire che costano spesso e volentieri il doppio. Quello che mi stupisce è come le persone pensino che il pubblico sia dell'altro e non anche proprio. E così si approva chi ruba lo stato, perchè lo stato ruba noi. Un serpente che si morde la coda. L'amore per il pubblico quello sarebbe un bel obiettivo, aprire le coscienze all'unità... siamo sulla stessa barca, e se continuamo a mettere capitani improvvisati, si affonda.
Mi sembra se non ricordo male che fai parte di una commisione per l'infanzia, percui ti confido un obiettivo piccolino che mi sono proposta per l'isola in cui sto: una biblioteca per bambini. Perchè devi sapere che qui non c'è nemmeno quella scolastica, solo alcuni classi hanno alcuni libri chiusi in armadi insieme ad altro materiale didattico.
Ecco se l'Italia vuole cambiare deve partire dalle basi, dai bambini.
I grandi, senza volere essere fatalista, ormai sono stati programmati, e riformattare loro il cervello per farli capire che sono vittima di un incantesimo... troppa fatica!
Per questo i miei piccoli obiettivi sono rivolti ai bambini...che mondo stiamo consegnando loro?
Franca il mio cuore è con te, ti sostengo... e prendili anche tu sti 30 mesi... poi si vedrà... intanto pensa ai bambini.
Più spazi verdi, più colore, più amore.
Abbraccio forte te e Dario.
Sta mattina vi ho sognato... c'era anche Jacopo... quel bambino biricchino.
a tanit da franca
1) documentati sprechi... inviali.
2) Ti piacerebbe che ti riempissi la biblioteca che non c'è, (ma che ci vuole per organizzarla? dimmelo e mi darò da fare) di libri per bimbi, adulti, e anziani?
"Perchè devi sapere che qui non c'è nemmeno quella scolastica, solo alcuni classi hanno alcuni libri chiusi in armadi insieme ad altro materiale didattico".
Comunicami chi è il responsabile della scuola, chi tiene i libri e materiale didattico chiuso a chiave. forza, maledizione. ci sono sogni che si possono realizzare. informiamo, informiamo. parliamo. denunciamo, coinvolgiamo. scrivimi in senato: città. scuola, preside. Se mi darai la possibilità, arriverò con un camion di libri. Aspetto notizie. puoi anche telefonarmi in senato. ho un ufficio con segretaria. si chiama Carlotta ed è molto carina! permettimi di esserti utile. è bellissimo realizzare i sogni... quando si può!
possiamo anche fare un appello generale: vogliamo organizzare un'ondata di solidarietà? sono pronta a ricevere libri. ne ho inviati un mare in carcere. sarà bellissimo quello che riusciremo, tutti insieme, a mettere in piedi!
aspetto notizie. non far passare un mese. voglio fare a vere a quei bimbi i libri più belli e importanti del mondo.
un abbraccissimo
franca
adesso dormo
Nella Commissione antimafia i pregiudicati Pomicino e Vito
Ci risiamo, alla faccia del "rinnovamento" che avrebbe dovuto portare il cambio di maggioranza: nella nuova Commissione parlamentare bicamerale antimafia, recentemente insediata a sette mesi dalle elezioni sotto la presidenza di Francesco Forgione (PRC), siedono ben due pregiudicati condannati per corruzione, oltre ad alcuni parlamentari indagati per corruzione o rapporti con la criminalità organizzata.
Si tratta dell'ex ministro democristiano Paolo Cirino Pomicino, attualmente deputato della nuova DC di Rotondi alleata alla Casa del fascio e di Alfredo Vito, deputato di Forza fascisti, entrambi condannati per corruzione politica con sentenze passate in giudicato: il primo, detto a Napoli "il vicerè", più volte ministro nei governi DC-PSI ai tempi di Tangentopoli, condannato a un anno e otto mesi per una tangente Enimont, e a due mesi con patteggiamento nel processo per i fondi neri dell'Eni; il secondo, detto anche "mister centomila preferenze" per la macchina fabbricavoti che era riuscito a mettere in piedi a Napoli come boss democristiano, condannato a due anni di reclusione quale reo confesso di aver intascato 22 mazzette. Quest'ultimo riuscì ad evitare il carcere restituendo 5 miliardi e promettendo ai giudici di non occuparsi più di politica, salvo poi cambiare idea iscrivendosi a FI e facendosi di nuovo eleggere in parlamento.
Completano il quadro i forzafascisti Carlo Vizzini, indagato per la maxitangente Enimont (300 milioni di finanziamento illecito da parte della Ferruzzi) e salvato dalla condanna grazie alla prescrizione, e il senatore Franco Malvano, ex questore di Napoli, avversario della Iervolino alle comunali di Napoli, indagato nel 2005 per concorso esterno in associazione camorristica: il procedimento si concluse con l'archiviazione, ma resta agli atti quel che disse di lui il boss pentito Luigi Giuliano, secondo il quale Malvano era stato "nelle mani della camorra" per diverso tempo.
È in questa bella compagnia che la nuova Commissione bicamerale dovrebbe indagare sul fenomeno della criminalità organizzata di tipo mafioso o similare? Secondo Forgione e i parlamentari dell'Unione ciò non presenta alcun problema ed è perfettamente legale. Contestato da alcuni giovani studenti anticamorra durante il suo intervento agli Stati generali dell'antimafia organizzati a Roma dall'Associazione "Libera" di don Luigi Ciotti, il presidente della commissione ha infatti risposto tranquillamente che "non esiste un limite di mandato per i parlamentari, che dunque possono far parte anche di una commissione antimafia". Del resto il deputato di Rifondazione trotzkista è stato uno dei più accaniti avversari dell'emendamento che nel luglio scorso fu presentato da alcuni parlamentari nel tentativo di vietare ai deputati e senatori pregiudicati, inquisiti o implicati in affari di mafia di far parte della commissione; emendamento che fu poi bocciato a stragrande maggioranza dai parlamentari di entrambi gli schieramenti.
A chi come Nando Dalla Chiesa dalle colonne de "l'Unità" critica la scandalosa composizione della commissione, Forgione ribatte con l'accusa di "spargere veleni" per "delegittimare l'istituzione", e si scaglia contro il "clima pericoloso che si respira in vari settori dell'informazione e dei cosiddetti movimenti, per cui destra e sinistra sono uguali, la politica è tutto scambio e inciucio". Si è anche distinto per aver dichiarato, dopo la sua elezione avvenuta a grande maggioranza anche con molti voti della Casa del fascio, che "va superata la dimensione giudiziaria della lotta alla mafia". Frase che ha indignato per la sua ambiguità anche l'"Associazione dei familiari delle vittime di via dei Georgofili", che l'ha stigmatizzata con un comunicato di protesta.
Né può valere da attenuante la scusa, addotta dai partiti dell'Unione, che essendo Pomicino e Vito stati presentati dai propri partiti, nessuno può farci nulla, neanche il presidente della commissione. Falso, perché se è vero che i componenti della commissione sono proposti dai rispettivi partiti, la loro nomina spetta per legge ai presidenti delle Camere di appartenenza, nel caso specifico a Bertinotti, che comunque ha avuto l'ultima parola e avrebbe potuto rifiutarsi. Invece non solo non lo ha fatto, ma ha avuto anche l'arroganza di troncare ogni polemica dichiarando nella trasmissione "Porta a porta", a proposito della presenza dei due pregiudicati: "La Commissione antimafia c'è e - per favore - lavori. Accantonerei ogni altra questione". Imitato seduta stante dal suo compare Marini, che ha aggiunto con altrettanta iattanza: "Sono stati eletti e quindi finiamola".
Del resto, che cosa aspettarsi dall'ambizioso servo delle istituzioni borghesi Bertinotti e dal suo protetto Forgione, visto che la presidenza dell'Antimafia è stata data al PRC come "premio" di consolazione per essersi visto soffiare quella della Commissione difesa del Senato, a cui aveva candidato la "pacifista" Lidia Menapace (recentemente convertita all'interventismo più acceso) e assegnata invece all'IdV Sergio De Gregorio, eletto con i voti della Casa del fascio?
Ammesso e non concesso che Bertinotti non avesse potuto opporsi alla nomina dei due pregiudicati, e nemmeno protestare energicamente sollevando il caso scandaloso anziché coprirlo, restava pur sempre la strada delle dimissioni di Forgione, che in nessun caso avrebbe dovuto accettare di presiedere una commissione inquinata e delegittimata. Ma figurarsi se il partito della Rifondazione trotzkista, dopo aver già perso una più succulenta presidenza di commissione, rinunciava anche a quella di consolazione! E in nome di che cosa poi? Per l'affermazione di un "astratto principio" di rigore morale e di coerenza politica? E invece è proprio quello che Forgione dovrebbe fare, se avesse un briciolo di dignità: dimettersi. Altrimenti significa coprire in nome di un carrierismo opportunista la sfida arrogante della Casa del fascio a tutti quelli che si rifiutano di piegarsi all'invadenza delle mafie nella società, nella politica e nelle istituzioni.
da il "Bolscevico" giornale del PMLI
Il Bolscevico
www.pmli.it
Bè si sa.....
...Per combattere la Mafia ci vuole la Mafia!
*Humor sudista
IL LAVORO NON SI SPRECA...
Gentile Signora Franca Rame,
le scrivo in merito ad una questione che mi sta molto a cuore e che credo meriti un po’ di attenzione perché ritengo che sia uno dei nodi cruciali che blocca lo sviluppo dell’Italia e degli Italiani. Mi riferisco alla CRISI DEL LAVORO.
STORIA DI UNA EX IMPIEGATA
Ho lavorato 13 anni in Pubblicità. La mia vita era come quella di tanti altri: una casa in cui accogliere gli amici, qualche week end al mare od in montagna, un viaggio all’anno in qualche destinazione esotica e i regali di Natale ai miei famigliari. Nessun lusso particolare: solo molto lavoro ed uno stipendio da impiegata che mi garantiva la possibilità, organizzandomi, di pianificare le spese per arrivare alla fine del mese.
Tutto qui..
Nel maggio del 2004 sono stata invitata a rassegnare le dimissioni insieme ad oltre un centinaio di colleghi. All’epoca avevo 37 anni. Non mi sono crucciata, mi sono trasferita a Milano, culla della Pubblicità e del mondo della Comunicazione ed ho iniziato a cercare un lavoro. Fermamente convinta che la mia lunga esperienza mi avrebbe in qualche modo agevolata mi sono tirata su le maniche e ho cominciato a leggere annunci ed inviare C.V per candidature spontanee. Mi aspettavo quanto meno una risposta, invece ho trovato solo SILENZIO, VUOTO, INDIFFERENZA. Non c’è voluto molto per capire che stavo lentamente affogando nel pantano. Insieme a me, altre migliaia di persone. Ritenendo di dovermi forse rinfrescare su nuove Tecniche di Comunicazione ho seguito un paio di corsi di aggiornamento professionale che purtroppo non sono serviti a migliorare il mio stato. Giorno dopo giorno ho cominciato a perdere gli amici, ad entrare in uno stato confusionale che mi ha gettato in una profonda crisi depressiva. La mia bellezza è sfumata e posso asserire di saper cosa significa essere una donna frustrata. Oggi sono ancora qui a cercare un lavoro, con la consapevolezza di avere, ogni giorno che passa, meno possibilità perché, inevitabilmente invecchio…
La verità, l’unica che ho trovato, è che con questa assurda Riforma del Lavoro che è stata fatta noi quarantenni siamo stati cancellati dalle liste dei possibili candidati. Noi, che saremmo dovuti essere la classe dirigente, in realtà non esistiamo più. Questo è avvenuto in un Governo di destra ma con l’ampia approvazione della Sinistra, perché creare e generare disoccupazione significa sostanzialmente creare uno stato di terrore sociale e di indebolimento in cui è più facile governare .
I casi: Guzzanti, Santori, Luttazzi, Rossi & Co. Insegnano.
Bisogna tacere. Stare fermi, immobili e morire. La paura, il mobbing, l’esclusione da una vita sociale uccidono. Noi siamo le VITTIME di un governo che ha UCCISO una GENERAZIONE e quelle a seguire, perché la disoccupazione impedisce sostanzialmente la possibilità di VIVERE UNA VITA DEGNA.
Con LA CRISI OCCUPAZIONALE si sono così decretati:
La MORTE della CULTURA (se non lavoro non posso leggere libri, giornali, andare al teatro o al cinema…)
La MORTE della FAMIGLIA (non posso fare figli, e se ci sono non posso farli studiare, viaggiare, conoscere altre realtà…)
La MORTE della LIBERTA’ (se non sono inserita nel mondo del lavoro, ho meno contatti sociali in cui posso scambiare opinioni e contribuire alla crescita di questo paese…)
LA MORTE della SPERANZA (la povertà genera sentimenti di rassegnazione, frustrazione, stanchezza, l’indebolimento psichico e fisico…)
Signora Rame, questo governo e quello passato MI HANNO CONDANNATA A MORTE con una legge che mi impedisce di VIVERE E LAVORARE, di mantenere intatta la mia DIGNITA’ di DONNA, di provare le GIOIE della MATERNITA’ e di INVECCHIARE perché io per questo sto già morendo… E nessuno mai saprà il vero motivo se si continua a TACERE su questo GRAVE PROBLEMA, che tristemente vede coinvolte molte persone, troppe per essere ignorato e taciuto.
IL LAVORO è UN DIRITTO DI TUTTI.
LA DIGNITA’ è UN DIRITTO DI TUTTI.
AVERE FIGLI E POTERLI MANTENERE è UN DIRITTO DI TUTTI.
L’ACCESSO ALLA CULTURA è UN DIRITTO DI TUTTI.
AVERE UNA PENSIONE è UN DIRITTO DI TUTTI.
Chi ha fatto e votato questa legge, deve sapere di avere sulla coscienza la morte di migliaia di donne e uomini, morte fisica e psichica, perché di DOLORE si muore davvero, di UMILIAZIONI si muore davvero, di PAURA si muore davvero, di FAME si muore DAVVERO.
Più del troppo rumore.....
è assordante il troppo silenzio....
per Tsunami da Redazione
cara Tsunami,
la tua lettera mette in luce una delle piaghe di questi tempi, che fa vittime trasversalmente, tra giovani e meno giovani, laureati e operai, lavoratori al primo impiego o esclusi improvvisamente dal mercato del lavoro.
Spero che nel frattempo tu sia riuscita a trovare una collocazione. Fammi sapere! [email protected]
CACCIAMO I LADRI
Vi segnalo un sito bellissimo
www.comincialitalia.net
si sta facendo la RACCOLTA FIRME PER CACCIAR VIA DAL PARLAMENTO I CONDANNATI in via definitiva
siamo a 1.000 firme, dimostriamo che vogliamo cambiare, andate a firmare tutti. Inoltre è un giornale libero, dove ognuno può scrivere articoli.
Firmato or ora! www.comincialitalia.net
Grazie per la bella segnalazione: ho subito firmato.
Ora le firme sono oltre 6000. Se penso che per guadagnare 1100 euro mi faccio un culo così, mi viene proprio voglia di darmi alla politica: attacco il cappello al chiodo e me ne frego (come diceva qualcuno tristemente noto) dell'Italia. In fondo, mi adeguo solo all'ultima moda: prendere milioni di stipendio e non fare assolutamente niente.
ITALIANI SVEGLIATEVI!
Io non sono una Italiana però mi sembra che questo paese mi sta più al cuore di voi. Fino a quando pensate di stare zitti?
Vi va bene tutto questo spreco di soldi pubblici (pagati da voi)?
Vi va bene che i politici guadagnano tutti quelli soldi in più hanno tutto gratis mentre voi non arrivate ne anche a mille euro al mese?
Vi va bene quella televisione demente che vi tiene nella ignoranza?
Vi va bene che non potete programmare il vostro futuro e che i vostri figli anche se sono laureati lavorano in un call centre?
NO! ALLORA DITELO! GRIDATE! FATTE QUALCOSA MA PER FAVORE NON STATE ZITTI, PERCHE’ E’ QUELLO CHE VOGLIONO!
Obiettivi da realizzare. Iniziamo da.....
Salve Sig.ra Rame,
sperando di non diventarle pesante, vorrei insistere nel chiederle di adoperarsi per la modifica dell'attuale Legge Elettorale, e per il varo d'un apposita Legge che regoli i Conflitti di Interesse. Insisto molto su queste due Leggi che ritengo fondamentali per il buon funzionamento della vita democratica del Paese. Gradirei che, almeno una volta, esprimesse sul suo Blog la sua opinione a proposito delle dette Leggi. Ritengo grave, per chiunque e comunque, essere eletti senza l'esercizio popolare della preferenza. Sa d'abusivo. Non parliamo poi dei Parlamentari, Ministri, ecc, che ricoprono cariche politiche e, contemporaneamente, amministrano o sono proprietari di Aziende Private. Penso che gli sprechi siano, spesso, la diretta conseguenza della cattiva qualità dei Politici eletti dalle segreterie di Partito, e da loschi individui che assumono cariche Pubbliche per svolgere Interessi privati.
Se può ci faccia sapere quando, in calendario al Senato, si discuterà sulle dette Leggi. Mi pare siano parte non irrilevante del programma dell'Unione.
Cordiali saluti da
Giuliano Marcia.
... e se
Oggi girellando per internet mi è venuta un idea e mi sono chesto e se decidesse di mettermi in politica?
Quanto successo avrei?
Non lo so, non sono un indagato, non sono uno strozzino, non sono un corrotto, non ho mai rubato, non ho mai evaso, non ho mai fatto polica, eppure una cosa saprei fare, quella di togliere gli stipendi esosi, un minimo e un massimo, un minimo 1.000 euro un massimo 3.000 euro, certo sarei subito fatto fuori, ti immagini uno come il ben amato Nano Berlusconi con solo 3.000 euro?
Toglierei le posizioni organizzative negli enti pubblici ogni impiegato avrebbe la sua responsabilità. Un problema i liberi professionisti esempio i dentisti, esiste in italia una dichiarazione dei redditi che ogni anno viene fatta ed è con quella che si risolve il problema. Il dentista, come altri alla fine dell'operazione ti dice: ""100 con fattura, 60 senza", tu preferisci i 60 risparmi subito 40 euro!!!
Ma se io pago 100 e dopo 15 giorni ho gli stessi 40 mi farei fare la fattura, invece il nostro sistema è che si deve aspettare un anno e invece di 40 euro si prendono appena 10, allora mi conviene evadere.
No, non è per questo che vorrei essere eletto, vorrei essere eletto per rappresentare, per non delegare, per far si che le verità nascoste avessero luce, vorrei uno stato in cui tutti si sentissero facenti parte, e invece...........
Invece la giustizia, la legalità, viene soffocata dal denaro dell'interesse.
Questo è un MIO obiettivo
.... e se provassi solo con questi pochi elementi ci sarebbe qualcuno che avrebbe fiducia in me?
marco dalla valdelsa
Mal di denti
Nell'estate 2003 ho avuto un forte sanguinamento alle gengive.
Primo dentista (megastudio-clinica iperstrarinomata) ventilava ipotesi di NECROSI certa(!!!)(tipo che mi sarebbero da li a poco caduti tutti i denti): 3500 € di preventivo!
Secondo dentista pluririnomato, diagnosi completamente diversa: 1400 € di preventivo!
Terzo e quarto dentista diagnosi uguale'pulizia dentaria e devitalizzazione di un dente': preventivo sui 400 €.
www.maxbazzana.it
www.orchestrazione.it
Sogni e realtà su inutili BLOG. Una proposta concreta!
Cara Franca,
anche tu, come tutti noi vivi, la tua vita tra sogni e realtà, tra sorrisi e lacrime. Cosa vorresti cambiare? Ma secondo te, è mai possibile cambiare qualcosa in Italia quando i "democratici" con un comportmento più irritante ed insolente di quello dei loro modestissimi predecessori non-democratici ti isolano nel totale silenzio e non ti degnano di una risposta? Per aver scoperto il Terreno Oncologico l'ex-Ministro della Salute Prof. Gerolamo Sirchia mi ha denunciato all'Ordine dei Medici di Genova(Motivo apparente: I giornali di Roma, in occasione della presentazione di un mio libro, parlavano di me come "dottore" .... senza i titoli accademici......). Beato lui, ha preso almeno una decisione...delirante quanto volete (ero in pensione già da anni ed anni...V. www.semeioticabiofisica.it), ma ha deciso qualcosa. Ho scoperto in seguito il Reale Rischio di Tumore e delle altre principali malattie umane, come il diabete, notizia riportata sulle principali riviste straniere...non italiane ovviamente, ma nessun "democratico" ministro della Ricerca e della Salute ha degnato di una risposta le mie Lettere Aperte (Chiedere a Google). Cosa proponevo lo potete leggere su uno dei miei INUTILI interventi in questo BLOG, che non serve in pratica a nulla. Nel mio secondo intervento ho suggerito una rivoluzione che potrebbe dare grandi frutti: chiedere a GRANDI medici prima di tutto di visitare il paziente, e poi - se fanno richiesta di costosi biomarcatori e biopsie per accertare un TUMORE, rivolgere loro la domanda: "Ma io sono positivo (a) per il Terreno Oncologico "ed" il Reale Rischio?". Se non ha mai sentito parlare di questi progressi, mandatelo a quel Paese...senza pagargli la parcella ovviamente!
un'ombra (di logica) sulla proposta concreta
gentile sig. Stagnaro,
non amo intervenire direttamente sulle proposte altrui, ritenendo di principio tutte le poposte meritevoli di attenzione. Faccio eccezione per l'altissima importanza che l'argomento da lei proposto riveste.
Perdonerà la deformazione professionale ( lavoro da sempre nell'informatica)ma mi ha colpito nel suo intervento un difetto di logica:
ho fatto un intervento si questo blog- l'intervento e' stato inutile (ma e'cosi'? quale era lo scopo?)- conclusione: il blog e' inutile.
L'errore di logica e' cosi' evidente che non ritengo di dovermici dilungare.
L'effetto e' senz'altro negativo rispetto alla proposta concreta: se c'e un errore nella logica, ci potrà essere anche nella proposta.
Visto che io per primo pecco di eccessivo tecnicismo, per deformazione professionale, mi permetto far rilevare che anche il suo intervento , come i precedenti che pure ho letto con interesse(forse non li ho letti tutti)sono molto tecnici. A me non e' completamente chiaro l'assunto su cui si basa la proposta; vediamo se ho capito bene:
Se un medico o specialista ci propone esami di accertamento su possibili tumori, dovremmo rifiutarli se non sono motivati da positività sul " terreno oncologico" e sul " reale rischio".
Converrà che essendo questi principi nuovi per la gente comune, e che essendo relativamente bassa la percentuale di persone che possono attualmente essere interessate dal problema ( quanti possono essere? uno ogni 10mila persone gli esami richiesti?)e' comprensibile che non ci sia stata un'ovazione ai suoi, ripeto molto tecnici, interventi.
che poi non ci sia stata risposta sul blog, non vuol dire che la proposta non venga adottata. Ci illustri, brevemente, ma più " terra-terra".
Come sempre, colgo l'occasione per ricordare un'altra poposta concreta: La campagna a favore delle vittime non solo militari, dell'uranio impoverito: " il vostro pensiero vale (almeno) un euro?" in base alla quale si invita- non obbliga- ogni persona che scrive sul blog a versare un euro ad intervento.
per questo intervento verserò come al solito, (stavolta -due- euro, per la lunghezza,) sul conto:
Conto corrente postale
FRANCA RAME E CARLOTTA NAO N. 78931730 ABI 7601 CAB 3200 CIN U - IBAN IT 64 U 07601 03200 000078931730 specificando la causale: "Per le vittime dell'uranio impoverito")
n.b. come bollettino postale, basta intestazione e numero. come bonifico bancario, anche CAB ed ABI
Oppure bonifico bancario su conto 9606 BNL agenzia senato-roma
ancoraspero
ALTO COMMISSARIATO ANTICORRUZIONE
Ogg: ALTO COMMISSARIATO ANTICORRUZIONE
>PERCHE'IL COMMISSARIATO ANTICORRUZIONE E' LEGATO al PRESIDENTE del CONSIGLIO?
>
>Gentile SENATRICE Franca RAME Le pongo questa domanda:
>PERCHE' L'ALTO COMMISSARIATO ANTICORRUZIONE FORMATOSI DOPO "TANGENTOPOLI"
>VIENE ELETTO E DEVE DIPENDERE DAL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO IN CARICA E NON
E'
>UN ORGANO CHE AGISCE IN PIENA AUTONOMIA DALLA POLITICA?
>Avrei piacere che Lei mi aiutasse a capire meglio con Le informazioni che
sono
>in suo possesso sull'argomento.
>Nel ringraziarLa anticipatamente Le allego uno stralcio di un articolo
sull'argomento e Le invio distinti saluti. Sergio
>
>l'ALTO COMMISSARIO ANTICORRUZIONE GIANFRANCO TATOZZI NEL DIMETTERSI PER
>PROTESTA HA DICHIARATO ALLA STAMPA:
>(ARTICOLO COMPLETO) http://www.rainews24.rai.it/Notizia.asp?NewsID=66128
>
>"Ero un residuo del vecchio governo, in un mondo politico in cui vige lo
spoyl
>system, tanto da prevedere la soppressione dell'ufficio dell'Alto
commissario
>qualora non si fosse tolto di mezzo da solo, ho pensato di dimettermi per
>garantire la vita a questo organismo, che è previsto dall'Unione Europea".
>Questa la denuncia di Gianfranco Tatozzi che nel corso di una conferenza
stampa
>ha illustrato i motivi delle sue improvvise dimissioni, annunciate ieri sera
e
>che ha definito "irrevocabili" .
>
>Nel ribadire che la sua nomina a capo dell'organismo nato nel 2004 non era
"un
>contratto fatto da Berlusconi", Tatozzi ha anticipato la fine del suo
mandato
>che scadeva nel 2009 perché - ha spiegato - "ho ritenuto in questo modo di
>garantire la sopravvivenza di questo organismo, che riveste una importanza
>internazionale".
>
>Tatozzi ha tracciato un bilancio di due anni di attività per arrivare alla
>fine a denunciare: "Da qualche mese ho cominciato a percepire un isolamento
>istituzionale. Manca una politica complessiva e organica contro la
corruzione".
>Gli 'indizi' sono tanti: dal tentativo di cancellare l'organismo nato per
>contrastare e prevenire la corruzione nella pubblica amministrazione
attraverso
>il Ddl Nicolais sulla semplificazione , ai tagli di spesa previsti dall'
>articolo 29 del decreto Bersani ("che entro il 4 gennaio prevede la chiusura
>degli organismi che non provvederanno a un riordino con dpr"), fino
all'ultima
>norma contenuta nel maxiemendamento alla Finanziaria che taglia i termini di
>prescrizione dei reati contabili .
>
>Con una lettera inviata al presidente del Consiglio, Romano Prodi l' Alto
>Commissario per la lotta alla corruzione, Gianfranco Tatozzi, aveva
annunicato
>la decisione di dimettersi . Quella di oggi è stata anche l' occasione per
>tirare il bilancio della sua attività.
>
>Alto Commissario, dal 2004 contro Illeciti
>Stanare il commesso che chiede la 'mazzetta', monitorare le gare pubbliche
di
>appalto oppure investigare sulle possibili infiltrazioni della criminalità
>oganizzata nelle amministrazioni statali e locali. Abbraccia un raggio di
>azione molto ampio l' Alto Commissario per la lotta alla corruzione nella
>pubblica amministrazione, istituito alla fine del 2004 dal governo
Berlusconi.
>
>"Non saremo una superprocura in rotta di collisione con la magistratura
>ordinaria. E non siamo ancora un' Authority che può comminare sanzioni", ha
>dichiarato Gianfranco Tatozzi al momento della sua investitura. Tatozzi, che
ha
>67 anni, aveva diretto fino il dipartimento degli affari di Giustizia del
>ministero di via Arenula. Abruzzese, magistrato di Cassazione, era stato
anche
>capo di gabinetto dei ministri Biondi e Mancuso.
>
>L'idea di un 'super-investigatore' con il compito di prevenire e contrastare
>la corruzione e tutte le altre forme di illecito nella Pubblica
amministrazione
>venne al precedente governo di centrosinistra ma, di fatto, era stata messa
in
>pratica nel 2005. "La ratio dell'organismo non è tanto reprimere ma
prevenire
>casi concreti di corruzione, così da evitare che si verifichi un'altra
>Tangentopoli", aveva dichiarato Tatozzi.
>
>Tra gli obiettivi della struttura, la verifica delle irregolarità nella
>pubblica amministrazione e la denuncia alla magistratura, una volta
accertati
>gli illeciti. "I rapporti con la politica non saranno toccati. Se il
politico
>fa una legge e si prende i soldi a me non riguarda. A me interessa il
commesso
>che intasca la mazzetta".
>
>A chi gli faceva notare il legame dell' Alto Commissario con il presidente
del
>Consiglio (che sceglie l'Alto commissario e che ogni sei mesi viene messo al
>corrente sulla sua attività), Tatozzi replicò: "Con il regolamento è stato
>chiarito che questa struttura operera secondo criteri di autonomia e di
>efficienza. La dipendenza funzionale al Presidente del Consiglio si
esaurisce
>nell'obbligo di fargli sapere cosa fa l'alto Commissariato. Il capo del
Governo
>, a sua volta, riferirà alle Camere una volta all' anno".
>
>Certo, l' amarezza delle sue dichiarazioni dei giorni scorsi, legata ai
>tentativi in atto per cancellare l' Alto Commissario anticorruzione, lascia
>quasi intendere che Tatozzi, nominato da Berlusconi a una carica
quinquennale
>che scadrebbe, quindi, nel 2009, possa aver voluto giocare d' anticipo
>scegliendo la carta delle dimissioni per favorire un ricambio al vertice
della
>struttura e impedire il suo smantellamento.
>
>D'Alia, Udc: "inquietanti le dimissioni di Tatozzi"
>"Le dimissioni dell'Alto Commissario per la lotta alla corruzione sono gravi
>ed inquietanti. A maggior ragione se collegate alla norma 'ammazza-Corte dei
>Conti', introdotta, 'per caso', nel maxiemendamento alla Finanziaria,
approvato
>dal Senato".
>
>Lo ha dichiarato l'onorevole Giampiero D'Alia, capogruppo dell'Udc in
>Commissione Affari costituzionali e componente del Copaco. "L'imbarazzo e
>l'affanno con cui i signori dell'Unione hanno cercato di prendere le
distanze
>dalla norma ad personam, la dice lunga sulla doppiezza con cui affrontano la
>questione morale. Le dimissioni di Tatozzi devono far riflettere perché non
si
>possono svendere le istituzioni per garantirsi sempre e comunque una
>maggioranza al Senato .
>TATOZZI SI DIMETTE PER PROTESTA
>http://www.anticorruzione.it
ALTO COMMISSARIATO ANTICORRUZIONE
ALTO COMMISSARIATO ANTICORRUZIONEOgg: ALTO COMMISSARIATO ANTICORRUZIONE
PERCHE'IL COMMISSARIATO ANTICORRUZIONE E' LEGATO al PRESIDENTE del CONSIGLIO?
>
>Gentile SENATRICE Franca RAME Le pongo questa domanda:
>PERCHE' L'ALTO COMMISSARIATO ANTICORRUZIONE FORMATOSI DOPO "TANGENTOPOLI"
>VIENE ELETTO E DEVE DIPENDERE DAL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO IN CARICA E NON
E'
>UN ORGANO CHE AGISCE IN PIENA AUTONOMIA DALLA POLITICA?
>Avrei piacere che Lei mi aiutasse a capire meglio con Le informazioni che
sono
>in suo possesso sull'argomento.
>Nel ringraziarLa anticipatamente Le allego uno stralcio di un articolo
sull'argomento e Le invio distinti saluti. Sergio
>
>l'ALTO COMMISSARIO ANTICORRUZIONE GIANFRANCO TATOZZI NEL DIMETTERSI PER
>PROTESTA HA DICHIARATO ALLA STAMPA:
(ARTICOLO COMPLETO) http://www.rainews24.rai.it/Notizia.asp?NewsID=66128
>
>"Ero un residuo del vecchio governo, in un mondo politico in cui vige lo
spoyl
>system, tanto da prevedere la soppressione dell'ufficio dell'Alto
commissario
>qualora non si fosse tolto di mezzo da solo, ho pensato di dimettermi per
>garantire la vita a questo organismo, che è previsto dall'Unione Europea".
>Questa la denuncia di Gianfranco Tatozzi che nel corso di una conferenza
stampa
>ha illustrato i motivi delle sue improvvise dimissioni, annunciate ieri sera
e
>che ha definito "irrevocabili" .
>
>Nel ribadire che la sua nomina a capo dell'organismo nato nel 2004 non era
"un
>contratto fatto da Berlusconi", Tatozzi ha anticipato la fine del suo
mandato
>che scadeva nel 2009 perché - ha spiegato - "ho ritenuto in questo modo di
>garantire la sopravvivenza di questo organismo, che riveste una importanza
>internazionale".
>
>Tatozzi ha tracciato un bilancio di due anni di attività per arrivare alla
>fine a denunciare: "Da qualche mese ho cominciato a percepire un isolamento
>istituzionale. Manca una politica complessiva e organica contro la
corruzione".
>Gli 'indizi' sono tanti: dal tentativo di cancellare l'organismo nato per
>contrastare e prevenire la corruzione nella pubblica amministrazione
attraverso
>il Ddl Nicolais sulla semplificazione , ai tagli di spesa previsti dall'
>articolo 29 del decreto Bersani ("che entro il 4 gennaio prevede la chiusura
>degli organismi che non provvederanno a un riordino con dpr"), fino
all'ultima
>norma contenuta nel maxiemendamento alla Finanziaria che taglia i termini di
>prescrizione dei reati contabili .
>
>Con una lettera inviata al presidente del Consiglio, Romano Prodi l' Alto
>Commissario per la lotta alla corruzione, Gianfranco Tatozzi, aveva
annunicato
>la decisione di dimettersi . Quella di oggi è stata anche l' occasione per
>tirare il bilancio della sua attività.
>
>Alto Commissario, dal 2004 contro Illeciti
>Stanare il commesso che chiede la 'mazzetta', monitorare le gare pubbliche
di
>appalto oppure investigare sulle possibili infiltrazioni della criminalità
>oganizzata nelle amministrazioni statali e locali. Abbraccia un raggio di
>azione molto ampio l' Alto Commissario per la lotta alla corruzione nella
>pubblica amministrazione, istituito alla fine del 2004 dal governo
Berlusconi.
>
>"Non saremo una superprocura in rotta di collisione con la magistratura
>ordinaria. E non siamo ancora un' Authority che può comminare sanzioni", ha
>dichiarato Gianfranco Tatozzi al momento della sua investitura. Tatozzi, che
ha
>67 anni, aveva diretto fino il dipartimento degli affari di Giustizia del
>ministero di via Arenula. Abruzzese, magistrato di Cassazione, era stato
anche
>capo di gabinetto dei ministri Biondi e Mancuso.
>
>L'idea di un 'super-investigatore' con il compito di prevenire e contrastare
>la corruzione e tutte le altre forme di illecito nella Pubblica
amministrazione
>venne al precedente governo di centrosinistra ma, di fatto, era stata messa
in
>pratica nel 2005. "La ratio dell'organismo non è tanto reprimere ma
prevenire
>casi concreti di corruzione, così da evitare che si verifichi un'altra
>Tangentopoli", aveva dichiarato Tatozzi.
>
>Tra gli obiettivi della struttura, la verifica delle irregolarità nella
>pubblica amministrazione e la denuncia alla magistratura, una volta
accertati
>gli illeciti. "I rapporti con la politica non saranno toccati. Se il
politico
>fa una legge e si prende i soldi a me non riguarda. A me interessa il
commesso
>che intasca la mazzetta".
>
>A chi gli faceva notare il legame dell' Alto Commissario con il presidente
del
>Consiglio (che sceglie l'Alto commissario e che ogni sei mesi viene messo al
>corrente sulla sua attività), Tatozzi replicò: "Con il regolamento è stato
>chiarito che questa struttura operera secondo criteri di autonomia e di
>efficienza. La dipendenza funzionale al Presidente del Consiglio si
esaurisce
>nell'obbligo di fargli sapere cosa fa l'alto Commissariato. Il capo del
Governo
>, a sua volta, riferirà alle Camere una volta all' anno".
>
>Certo, l' amarezza delle sue dichiarazioni dei giorni scorsi, legata ai
>tentativi in atto per cancellare l' Alto Commissario anticorruzione, lascia
>quasi intendere che Tatozzi, nominato da Berlusconi a una carica
quinquennale
>che scadrebbe, quindi, nel 2009, possa aver voluto giocare d' anticipo
>scegliendo la carta delle dimissioni per favorire un ricambio al vertice
della
>struttura e impedire il suo smantellamento.
>
>D'Alia, Udc: "inquietanti le dimissioni di Tatozzi"
>"Le dimissioni dell'Alto Commissario per la lotta alla corruzione sono gravi
>ed inquietanti. A maggior ragione se collegate alla norma 'ammazza-Corte dei
>Conti', introdotta, 'per caso', nel maxiemendamento alla Finanziaria,
approvato
>dal Senato".
>
>Lo ha dichiarato l'onorevole Giampiero D'Alia, capogruppo dell'Udc in
>Commissione Affari costituzionali e componente del Copaco. "L'imbarazzo e
>l'affanno con cui i signori dell'Unione hanno cercato di prendere le
distanze
>dalla norma ad personam, la dice lunga sulla doppiezza con cui affrontano la
>questione morale. Le dimissioni di Tatozzi devono far riflettere perché non
si
>possono svendere le istituzioni per garantirsi sempre e comunque una
>maggioranza al Senato .
>TATOZZI SI DIMETTE PER PROTESTA
>http://www.anticorruzione.it