ELEZIONI FAI DA TE di Antonietta M. Gatti

 

Cari Amici,
eccovi una bella riflessione della Dott.ssa Gatti sulle prossime elezioni... che ne pensate?
redazione

 
Dissoltasi quest’ultima legislatura nata moribonda, il 13 e 14 aprile saremo richiamati a scegliere i membri del nuovo governo con una legge non rispondente alle esigenze di un paese che abbia qualche pretesa di democrazia. Io voterò, ma questa volta cercherò di non farmi gabbare di nuovo. Dal momento che l’ideologia, già nucleo portante di ogni partito, si è persa, non posso votare per un concetto, un principio che non c’è più neanche nella bandiera. Dovrò votare per le persone. Purtroppo lo scenario presenta sempre le stesse facce, vecchie, rugose, bavose per le continue liti che hanno subìto o intavolato loro stessi nel corso degli anni. Non potrò, tuttavia, scegliere gli uomini uno ad uno, ma mi si obbligherà a votare un raggruppamento già preconfezionato, già premasticato: precotto, insomma. Questo è quanto l’ennesimo attentato alla Costituzione, ormai ridotta ad un ectoplasma con buona pace dei discorsi tronfi per il suo sessantesimo compleanno, costringe me e tutti a fare. Ma io voglio essere parte attiva nelle elezioni pur in questa situazione.
Così ho stilato per mio uso un vademecum che seguirò per identificare il raggruppamento che meno peggio (ma da oggi pretendo di dire meglio) mi rappresenterà al governo. Allora seguirò i seguenti criteri:
 
1-     Non voterò per il raggruppamento che avrà persone che hanno già avuto una sentenza di colpevolezza o che risultano inquisite dalla magistratura. Valuterò il curriculum vitae della persona e dei suoi famigliari con i criteri in uso nel corpo dei Carabinieri. Integrità morale fino alla terza generazione. E se il curriculum non è disponibile e chiaro, niente voto.
2-     Non voterò per il raggruppamento che abbia in lista persone che hanno in atto un conflitto d’interessi, palese o mascherato che sia.
3-     Non voterò per il raggruppamento che abbia in lista persone che in passato hanno dato esibizione pubblica di litigiosità, di gesti offensivi, che siano maleducati e denigratori verso i colleghi. Chi dà triste spettacolo di sé e dell’Italia nelle TV di tutto il mondo come è accaduto anche pochi giorni fa, è opportuno che resti a casa.
4-     Non voterò per il raggruppamento che abbia in lista persone che abbiano incarichi governatavi o statali in contrasto con il mandato che chiedono e che abbiano usufruito di raccomandazioni.
5-     Voterò solo per il raggruppamento che comprenda al suo interno persone di riconosciuta capacità, amministrativa, sociale, sanitaria, economica, ambientale, legale o artistica che sia, e che abbiano una visione dei problemi almeno europea e non solo di paese, per non dire di casa propria.
6-     Spulcerò senza pietà tutti gli atti anche di politica locale che ogni raggruppamento, ogni partito e ogni persona in lista ha compiuto nei riguardi dell’ambiente, comprese le dichiarazioni programmatiche, ricordando che se distruggi l’ambiente in cui vivi, smetti di vivere. Questo, almeno, è quanto c’insegnano i biologi. Dunque, chi attenta in qualsiasi modo all’ambiente, non avrà il mio voto.
.
Ammesso che ci sia in giro ancora gente onesta e incorruttibile e che ci sia qualcuno così intelligente da allestire un tipo di lista per bene, a quel punto la mia scelta andrà al programma che
 
1-     metterà al primo posto (il secondo non m’interessa più) il cittadino e la sua salute e garantirà la salubrità dell’aria, del territorio e del cibo.
2-     Farà un piano di risollevamento della nostra economia basato su capacità esistenti e innovazione e non su sogni irrealizzabili o, peggio, sulla devastazione dell’ambiente. Nel programma devono sin da ora essere indicati con precisione i meccanismi per conseguire gli obiettivi proposti.
3-     Farà un programma che indicherà strategie economiche ragionevolmente realizzabili o, almeno, già adottate con vantaggio da alcuni paesi europei come, ad esempio, Spagna ed Irlanda. Copiare da chi ha già avuto successo è indice d’intelligenza.
4-     Farà un programma che troverà soluzioni per la corruzione dilagante, dai denari sfilati dalle tasche dei contribuenti al nepotismo con tutte le sue sfumature nei vari enti, e proporrà un codice morale che contenga anche le conseguenze (negative) e le sanzioni (certe) per chi non lo osserva.
5-     Farà un programma che proporrà degli indicatori per la valutazione dell’operato degli eletti lungo tutto il mandato. E se gli indicatori sono al di sotto dell’aspettato gli eletti dovranno essere licenziati come succede agli allenatori di calcio o, meglio, autolocenziarsi.
 
Io sono convinta che se ognuno seguisse questi semplici criteri, e basterebbe farlo tutti per le elezioni del prossimo aprile, chi tiene le redini di partiti e alleanze non avrà altra scelta che fare bene le sue scelte se vorrà mantenere la poltrona o ottenerne una. Se i partiti non dovessero rispondere, allora la mia sarà una scheda bianca senza temere l’ingenua accusa di qualunquismo.


Commenti

«Tradizionalmente il voto di sinistra è più volubile e, al tempo stesso, più esigente. La destra è invece perennemente mobilitata. Nelle ultime elezioni, nelle regioni dove la destra è maggioritaria, il Pp ha raccolto tra l’80 e il 90% dei consensi, mentre qui a Madrid, nei quartieri dove i socialisti sono tradizionalmente il primo partito, il Psoe ottiene meno del 50% delle preferenze. Nel 2004 il Pp ha ottenuto 10 milioni di voti, tantissimi.

La vittoria di Zapatero giunse al termine di una mobilitazione straordinaria, il Psoe ottenne quasi 12 milioni di voti, un record. Dunque il 9 marzo assisteremo ad una mobilitazione simile a quella del 14 marzo 2004? Finora non è accaduto, molti potrebbero non avvertire la necessità di difendere il governo socialista. Questo è il grande timore di Zapatero. Non va poi dimenticato che, in Catalogna, si è diffuso il malcontento per lo Statuto (approvato dopo durissimi scontri Ndr) e per i lavori che ha comportato le realizzazione dell’Alta velocità. I sondaggi indicano un calo dei consensi in campo socialista.

A livello nazionale, la settimana scorsa, il Psoe aveva 3 punti di vantaggio. Il sistema elettorale spagnolo premia il bipartitismo nell’aggiudicazione dei seggi e, se saranno confermate le ultime previsioni, il Psoe, potrebbe confermarsi al governo con un scarto sui popolari di 4-5 punti. Nelle intenzioni di voto il vantaggio socialista sale al 10%. Le indagini confermano che, con l’avvicinarsi delle elezioni, il "gap" a favore del Psoe sta crescendo. Questo governo può vantare uno dei migliori bilanci nella storia della Spagna moderna».

gia fatto e il risultato è sconfortante
nessuno rispecchia questi punti
ergo rifiuterò la scheda elettorale

sor.riso

E' possibile sapere da fonte competente come verranno conteggiate esattamente le schede bianche e quelle nulle? Ho raccolto notizie molto differenti fra di loro; c'è chi sostiene che contribuiranno al premio di maggioranza e chi dice che è una bufala.

GARGANTUA:
TI HO CHIESTO COME TI CHIAMI. RISPONDI !!!

ALTRO CHE LE SCHEDE BIANCHE !!!!

IO NON POSSO PIU' PARLARE GRAZIE ALLA "TUA CORRETTEZZA"
E TU STAI FACENDO IN MODO CHE LA COSA
NON FINISCA MAI !!!!

PRIMA DI RISPONDERE DI QUALSIASI ALTRA COSA, RISPONDI ALLA MIA RICHIESTA. COSA CREDI ?

TI PRESENTI COME UN SANTARELLO: GARGANTUA. ANCH'IO ci SONO CASCATO. NON SAPEVO CHI FOSSE GARGANTUA E HO CERCATO SU INTERNET. SI. ANCHE TU SEI UN GIGANTE. UN GIGANTE NEL DEVIARE I DISCORSI!!!

MA ORMAI TUTTI TI STANNO CONOSCENDO!!!!

RISPONDI ALLE DOMANDE !!!

Altro che gigante. Se non ci fossero persone come Marco Golinelli o Tubal sarebbe scoraggiante la vita, vedendo tipi come te.

SAPPI CHE PRETENDERO' CHE TU SIA PUNITO PER QUELLO CHE HAI FATTO. NON AVRO' NESSUNA INCERTEZZA: TI HO LASCIATO - HAI AVUTO - TUTTO IL GIORNO PER CHIEDERMI SCUSA !!!

NATURALMENTE MI RISPONDERAI CHE STO' FARNETICANDO. HAI IMPARATO DAL SIGNOR B.

SEI COME LUI.
UGUALE.

NON VEDO L'ORA...DI NON VEDERE PIU' IL TUO NOME SU QUESTO BLOG!!!

GUARDA CHE IO HO LE PROVE DI QUELLO CHE DICO. NON SONO SU INTERNET.
SONO SU UN FOGLIO EXCEL!!!

SE NON MI DAI IL TUO NOME LO CHIEDO A FRANCA. SO CHE LEI LO SA!!! NON FARE ENTRARE FRANCA IN QUESTA STORIA. GIA' L'HAI FATTA ENTRARE ABBASTANZA !!!!

VISTO CHE SU QUESTO POST CI STANNO I DATI DI EXCEL IN LARGHEZZA, TE LI POSTO, SENZA COMMENTARLI. VEDIAMO FINO A QUANDO AVRAI LA TOTALE MANCANZA DI PUDORE DI CONTINUARE A MENTIRE!!!
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8-03-01 18:00 Grazie Clara By una donna
8-03-01 18:19 aborto spontaneo By una donna
8-03-01 19:03 Caro Gufo By villa39
8-03-01 19:11 concetti ben masticati By gargantua
8-03-01 19:17 A suggerire l’opportunità By FabioGreggio
8-03-01 19:27 sicronicità By gargantua
8-03-01 19:29 Abbiamo pubblicato quasi By FabioGreggio
8-03-01 19:59 una lettera di Bertrand Russell By una donna
8-03-01 20:42 Un invito all’osservazione da Luigi Fusi; e MA TU DOV’ERI ? By Luigi Fusi
8- 03-01 22:07 un coro By una donna
8-03-01 23:35 Per Gargantua: Come mai Ti sei inserito in “Per Luigi Da Franca” By Luigi Fusi

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PS
Ho visto che sei in linea, ma non ti muovi: ti posto anche questi, relativi al solo tema "Da Franca per Luigi Fusi"
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8-02-29 11:22 A Franca Da Luigi Fusi By Luigi Fusi
8-02-29 11:37 Da Luigi Fusi A FRANCA - Avevo già scritto stamattina... By Luigi Fusi
8-03-01 13:57 Attualità di “Non si paga! Non si paga! " By gargantua
8-03-01 23:35 Per Gargantua: Come mai Ti sei inserito in “Per Luigi Da Franca" By Luigi Fusi
8-03-02 07:40 Perchè risultava una By gargantua
8-03-02 07:48 Scusa Gargantua, ti spiace spiegarti con parole semplici.. By Luigi Fusi 8-03-02 18:52 Caro Gargantua...cosa aspetti a rispondere ? By Luigi Fusi
8-03-02 22:08 Storia di un coloquio tra Luigi Fusi e Gargantua By Luigi Fusi

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ASPETTO I TUOI DATI PER RISERVARMI DI DENUNCIARTI. HO ANCHE TUTTI I MIEI POST IN MIO POSSESSO - ED ANCHE I TUOI - ORDINATI COME VUOI. VUOI CHE LI RIPUBBLICO ?
NON SCANDALIZZARTI. NON E' NECESSARIO CHE LO DICI A FRANCA CHE HO TUTTI I POST SUL MIO PC. LO SA CHE LI HO GIA' RIPRESI UN'ALTRA VOLTA E NON AVEVA DETTO NULLA. E' UNA OPERAZIONE CHE QUALSIASI TECNICO PUO' FARE. NON E' PROPRIO COME UN COPIA/INCOLLA DI QUELLI CHE SEI ABITUATO A FARE TU...

TE LO RIPETO, PER l'ULTIMA VOLTA. DAMMI I TUOI RIFERIMENTI. E' CHIARO.

IO SONO TRA QUELLI CHE SONO CONVINTI CHE "DIFFICILMENTE IL LUPO PERDE IL PELO E IL VIZIO" come ha scritto in altro modo Domenico.

Che strana sincronicità...come direbbe Jung

Grazie Domenico di esistere.

Ripeto: voglio renderTi inoffensivo per sempre. Voglio i Tuoi dati. Gente come te non deve mandare i post. Su nessun blog. Nè su quello di Franca Rame nè su altri!!!

Premessa: come ha precisato Marco Golinelli per i suoi versi, anch'io quando scrivo ritengo importante seguire le associazione di idee che mi sorgono, stando attento a non andare fuori tema. Capisco l'eventuale rischio di errore che puo' capitare qualora non riportassi dei collegamenti difficili da percepire. Cercherò di prestare attenzione rileggendo più volte il mio scritto (non è facile non stampando lo scritto: ho la stampante senza toner e non ho tempo di andare a comperarlo). Per quanto riguarda proprio l'associazione di idee sono stato fortunato ad avere un professore di liceo (Carlo Trabattoni) molto preparato, che aveva dimostrato come i cosidetti "voli pindarici" il più delle volte nascondano delle associazioni di idee non espresse volutamente, per invogliare il lettore a lasciarsi andare, al di la' di quello che puo' essere o meno, uno schema espositivo.
Chiedo scusa inoltre se alle volte non riesco ad essere efficace nell'espressione come vorrei. Come lo ero ai tempi del liceo. I miei temi sono stati TUTTI bruciati in un falo' - assieme ai miei disegni, dall'ignoranza di un ...prete. Purtroppo tanti anni di programmazione, di un lavoro dove il linguaggio è utilizzato per parlare ad uno stupido veloce qual'è il calcolatore, mi ha sicuramente impoverito. E' la mia deformazione professionale, tutti ne abbiamo una, a volte non ci rendiamo conto).

Riassunto:
- Riferimento al fatto successo alla cassiera del supermercato.
- Riferimento alle scorrettezze Supermercati COOP verso il sig. Caprotti, denunciate nel libro "Falce e Carrello"
- Il clan dei potenti ex DS, legati a D'ALEMA che hanno impedito le primarie e che presentano i loro canditati al posto dei canditati di Veltroni.
- La mia osservazione a Valentino Parlato su l'archiviazione del giudice di Padova Norbio delle indagini su D'ALEMA.
- Le prove della scorrettezza dell'individuo "gargantua", descritte per chi ha fretta e non ha tempo di effettuare Lui le connessioni tra i dati presentati nel post al quale si risponde con il presente.
- Telefonata a Prima Pagina dopo l'annuncio della Bicamerale.

Dedico queste poche osservazioni, a chi come la cassiera di un supermercato, a poco tempo, perché il suo tempo glielo hanno espropriato dei manager prepotenti, arroganti ed ignoranti. Gli YesMan (vedi scambio con Tubal). YesMan che hanno come unico scopo la loro carriera. La promozione a tutti i costi. Il salto della quaglia tra ditte diverse, concorrenti, per averla. E qualche "padrone" ottuso alla loro pari. Non è sicuramente il caso del sig. Caprotti, titolare del supermercato dove si è verificato il fatto, anzi. Non vorrei addirittura che ne sia vittima visto che ha parlato CHIARAMENTE di scorrettezze da parte della COOP, legata ai poteri dei "furbetti del quartiere", che anziché presentarsi davanti ai giudici hanno mandato i giudici che li indagavano davanti ad altri giudici - Clementina Forleo - ed oggi si presentano come capilista in ben 3 regioni, Campania, Puglia e Toscana, approfittando della legge elettorale attuale, e del fatto che Veltroni non è riuscito - glielo hanno IMPEDITO, facendo quello che nel calcio si indica come "melina" - di organizzare le Primarie (Puglia e Campania: capolista direttamente D'ALEMA, non secondo come Veltroni: forse ha paura di non essere eletto il baffetto. E' poi da approfondire cosa e' successo in Toscana, dove un importantissima persona legata a Veltroni è stata SBATTUTA LETTERALMENTE FUORI dalle liste).
Inoltre le dedico anche a Velentino Parlato, presente a "Prima Pagina", un po' di anni fa che mi rispose "dici, non ci avevo pensato", quando sollevai dei dubbi sulla strana coincidenza tra l'abbandono delle indagini sulle "coop rosse" da parte di quel giudice di Padova (che non mi ricordo come si chiamasse, ma che credo tutti abbiamo presente come un tipo già dal portamento un po' strano, il suo nome cominciava per B, non se ne sente più parlare) e l'acquisizione del potere da parte di D'ALEMA.

L'individuo "Gargantua" sostiene di aver postato nell'argomento che mi riguardava personalmente “perché risultava una notizia fuori argomento (off-topic) rispetto a ogni altra discussione in corso, tutte molto vivaci, a cui avrei provocato un fastidioso intralcio”. Si vede dai post elencati in ordine di "postaggio" che quando ha postato il "nano" gargantua (altro che gigante) NON VI ERA NESSUNA DISCUSSIONE IN CORSO, ALTRO CHE "DISCUSSIONI MOLTO VIVACI".

Dal secondo elenco si vede inoltre come sotto all'argomento che mi riguardava al momento del suo gesto erano presenti due miei post indirizzati a Franca. Col suo gesto il nano ha voluto sia scalzare i miei post, che davano fastidio perché sollevavano dei legittimi dubbi, ma sopratutto attirare l'attenzione di chi leggeva sulle parole a me indirizzate da Franca, molto più evidenti ed autorevoli delle mie.

Il tentativo del nano g non andò a buon fine. Nessuno rispose al suo post, come si vede dal secondo elenco.

Per il secondo tentativo il nano g si aggancia alla domada - in attesa di risposta - che io ho fatto a Fabio: "Kennedy: La Baia dei Porci, il Vietnam.La Sinistra Francese", come visibile dalla sequenza di postaggio della prima lista. Lui non deve far altro che attendere che Fabio entri nel glob, sicuramente vedrà il mio post perchè già nell'indice riporta molti dei temi trattati nel suo post (Kennedy: La Baia dei Porci, il Vietnam...). E' chiaro che risponderà alla mia domanda. Ha già il post fatto, tutte le osservazioni, anche la frase ....
Sembra un carosello del Tenente Sheridan, in effetti era veritiera la pubblicità una volta in TV, ora e' falsa anche la realtà nella TV spazzatura della Simona Ventura (scusate la rima).
La frase pronta, quella che deve darmi il colpo finale e' "(come hai potuto equivocare?)".
Infatti (mentre scrivo sto pensando che l'ho scampata bella, viene da piangere altro che da ridere; e' pur vero anche che un po' di adrenalina fa bene, mi è sempre piaciuta, alle volte anche cercata, come mi ha ricordato domenica il mio grande amico di giochi Giancarlo Grianti), il nano G NON PREVEDE che Fabio possa sbagliare e gli possa sfuggire il nome Segolene. L'errore di Fabio mette in luce che il post del nano G era già preparato, studiato nei minimi particolari, come dice lui di fare a me. Però il nano G non aveva previsto che Fabio potesse sbagliare !!!

Ed è evidente che era preparato anche il post successivo con quel termine "sicronicità" e quel GIURO tipico dell'altro nano a cui G assomiglia.

Buona giornata ed un abbraccio a tutti.

Ciao BLANK, so che ci guardi.
Anzi ciao BLANKS!!!.

PS: non vorrei rovinare il finale, ma mi preme riportare il post con il quale in pratica mi sono presentato al glog. Lo riporto, credo che sia sufficiente a chiarire quanto basta. Mi scuso ma non lo trovato, è stato cancellato, in compenso ho visto il nick name gargantua2.

Nel post dicevo che il giorno dopo l'annuncio della Bicamerale, ho telefonato a "Prima Pagina". C'era Lomazzi (de La Stampa. Mi scuso ma il nome non me lo ricordo, non sono riuscito a trovarlo su internet, ricordi lontani, Egidio Scarpa che mi ha risposto al telefono). Avevo capito quale era il vero scopo del BLANK. Dal modo come aveva esposto i 3 punti della Bicamerale. 1)..2)..3)LA GIUSTIZA. Attenzione non: 1)LA GIUSTIZA 2)..3)..., essendo la giustizia la più importante. No, messa in fondo, per mascherare la furbata!!!
E' una tecnica un po' vecchia, signor BLANK. E signor D'ALEMA. Chissà se anche il baffino (b come baffino, come... ma no un altro BLANK !!!) comincia a guardarci...

Ciao BLANKS. Tre con un solo ciao.

Ho trovato questo documento:

http://209.85.135.104/search?q=cache:swDwCf1KPWUJ:www.camera.it/cost_reg...

Da quanto dice solo i voti validi vengono conteggiati, una scheda elettorale bianca o annullata non è una scheda valida e quindi è nulla nel computo dei voti.

Elezioni, depositati al Viminale 177 simboli
Lunedì, 03 marzo 2008

Sono 177, contro i 170 del 2006, i simboli depositati al Viminale per la scheda elettorale di aprile. Alcuni giocano sugli equivoci. Falce e martello citati 7 volte, lo scudo crociato 4, 6 Beppe Grillo. E i transfughi Ds di Barletta non rinunciano alla Quercia.

Mirella Cece, fondatrice di un partito monarchico dalla dicitura chilometrica che si richiama al Sacro Romano Impero, ha trascorso dieci giorni davanti al Ministero degli Interni per essere la prima a consegnare il simbolo del suo movimento.

Dal 19 al 29 febbraio, quando le hanno aperto le porte dell’Ufficio per il deposito del contrassegno, ha riposato in macchina e usato la toilette del bar di fronte. E distribuito i bigliettini come al supermercato man mano che dietro di lei la fila si allungava: «Sono arrivata a 50, poi ho lasciato il blocchetto a quelli dopo».

Alla fine il logo con le scritte in latino e tre sue foto (l’unica a metterci “la faccia” tra quelli presenti) si è conquistato la terza postazione sul grande tabellone allestito al Viminale per rendere pubblici i simboli dei partiti che concorreranno alle elezioni di aprile. Ha lasciato passare gli amici “Grilli” di Torino, primi e secondi con “Lista del Grillo Parlante” e “Grillo Presidente”. Che il comico genovese c’entri qualcosa è improbabile.

Sicuramente è il più “citato”: almeno sei liste lo richiamano, addirittura tre fra i primi sei registrati. C’è un indice un po’ minaccioso nel logo “Amici di Beppe Grillo” e pure un “Forza Grillo”.

Le stranezze non mancano, anche perché il panorama di nomi e disegni è ampio. Non siamo arrivati ai 190 simboli, il record delle elezioni del 2005, ma sono comunque 177, contro i 170 del 2006, al termine ultimo per la presentazione, domenica pomeriggio alle 16.

I piantoni che presidiano l’ingresso del Viminale ancora ricordano Giuliano Ferrara seduto sugli ampi gradoni antistanti in attesa di depositare la sua lista Pro-life, finita poi accanto al simbolo del Sole che ride.

Altri, più impazienti, si sono finti giornalisti o hanno millantato appuntamenti inesistenti. Tutti rispediti alla porta. Un imprenditore è arrivato da Treviso in auto – «C’erano tre aeroporti chiusi per nebbia» - per depositare uno dei tanti loghi che giocano sugli equivoci: il suo si chiama “Il Partito delle libertà”, un altro “Il Partito della Libertà” ed entrambi si richiamano al “Popolo della Libertà” di Berlusconi.

Quanto al simbolo di Forza Italia, è finito a una posizione di distanza da quello dell’Unione di Centro di Casini. In attesa di sapere se ci sarà anche uno “scudo rosato”, come ironizza qualcuno rispetto all’accordo tra Udc e Rosa bianca.

E se di scudi crociati per ora ce ne sono quattro, ci stanno anche sette simboli con falce e martello e anche il simbolo dei Ds. Lo ha depositato Antonio Corvasce, capogruppo consiliare Ds di Barletta, insieme a pochi transfughi dal progetto veltroniano.

PD e Italia dei Valori stanno appaiati e a poca distanza spunta il PDD, il “Partito democratico donne”, registrato da Stefania Ariosto, il teste Omega che tanto fece infuriare Previti. Altro nome noto Emanuele Filiberto, che si presenta solo nelle circoscrizioni estere con “Valori e futuro”.

E in mezzo a decine di movimenti federalisti o indipendentisti del Nord, della Sardegna e del Sud, spuntano i soliti animali. Tra quelli ancora disponibili, dopo asinelli ed elefantini, ci sta la lista col cane “Il Veltro” e quella del “Delfino”, oltre ad un cavallo bianco, i gabbiani di Di Pietro e un logo molto simile che si chiama “Le Ali”.

Richiederebbero delle spiegazioni la lista “100%” e quella del “Nucleo Tremmista” (per la meritocrazia), mentre è una dichiarazione di resa quella del partito fondato dal dr. Cirillo: gli “Impotenti esistenziali”. Sembra in balia delle onde la zattera del Ppl, il partito del “Pane pace lavoro”.

Pronti ad azioni clamorose, tutte in rima, i “Giovani Poeti d’azione” mentre stupisce per quanto è triste il sito del “Partito internettiano”, che vuole rendere “internet patrimonio dell’umanità”. Anche il logo non scherza: una @ sopra una W.

Quattro i movimenti nati “contro”: quello del no all’aborto di Ferrara, quello “No ai Pacs”, la lista “No Mondezza” e quella, tranchant e un po’ paradossale, che recita: “Io non voto”.

Pasquale Colizzi

da www.unita.it

"La legge sulle tv di Gentiloni? Non ci credo, sarebbe un atto di banditismo. Una democrazia non è più tale quando la parte che va al governo attacca e aggredisce l'altra parte nel suo leader aggredendo la sua proprietà privata e le sue aziende. Mi rifiuto di credere che esista la possibilità che questa legge passi in Parlamento. Credo proprio che non potrà passare".
(Silvio Berlusconi, Campobasso, 12 ottobre 2006)

Prima missione: Tlc
• liberalizzazione delle telecomunicazioni e diffusione universale della larga banda
• media: regole europee, pluralismo e concorrenza, passaggio alla tecnologia digitale
(votaberlusconi.it, speciali, programma 2008, pag. 4)

Terza missione: piu’ giustizia
•completamento della riforma dei codici, razionalizzazione delle leggi esistenti e attuazione dei principi enunciati dalle sentenze della Corte Costituzionale
(votaberlusconi.it, speciali, programma 2008, pag. 18 )

http://www.forzaitalia.it/speciali/PROGRAMMA2008.pdf

Caro sor.riso!
una riflessione a botta calda sulle candidature del PD? "Si può fare", magari un'altra volta.
Vorrei sbagliarmi, e soprattutto non avere idee in comune con Berlusconi, ma c'è qualcosa che mi lascia l'amaro in bocca.
sarà il disinvolto apparentamento di operai schiaffeggiati ed i loro pugilatori?
o forse la ricercatrice scappata all'estero e la baronia che l'ha messa in fuga?
lo sparuto gruppetto di  giovani, mosche bianche della politica, e le caterve di dinosauri?
ateniesi e spartani? ebrei e samaritani?
Non si tratta di tenere divisi gli uni e gli altri, perchè siano perennemente avversari. Quanto piuttosto di non cancellare con un colpo di spugna le ragioni, le motivazioni, le origini delle loro battaglie.
Che ne pensi?
redazione
 

credo che le ragioni, le motivazioni e le origini di quello che la sinistra rappresentava siano state cancellate dai fatti, la stessa sinistra antagonista ne fa solo un uso verbale di queste ragioni, ma poi nei fatti....
in un contesto consumistico come questo che stiamo vivendo, le ragioni di sinistra sono vitali, ma dovremmo smettere di pensare che i vetusti custodi di queste ragioni ne siano anche gli esclusivisti
occorrerrà molto tempo e tanta didattica per istruire le nuovissime generazioni agli ideali di sinistra, nel frattempo occore dare un segnale decisivo e forte verso questi "custodi"
un segnale che sia inequivocabile
o si torna a FARE cose di sinistra oppure a casa come vecchi pensionati

sor.riso

Quanto scritto dalla dottoressa Gatti e' assolutamente condivisibile. Solo che mancano due dati, che spero possano essere confermati dall'interessata:
1) la dottoressa Gatti e' la compagna/moglie di Stefano Montanari?
2) Se si', non e' suo marito che ha creato una lista per le prossime elezioni nazionali? ( http://www.ilbenecomune.blogspot.com/ ) Perche' non ne viene fatta menzione?

Una domanda alla Rame: perche' non ti candidi con Montanari? (Lo so, ne hai piene le tasche, ma la tua candidatura potrebbe portare una certa visibilita' alla lista)

ciao
nicola.

Ho visto che si puo' aprire una sottoscrizione facilmente.

Occorre dare un titolo.

D'ALEMA: NO GRAZIE

IO CON D'ALEMA NON CI STO

CON D'ALEMA: NON SI PUO' (riprende il SI PUO')

Il titolo e' importante per attirare l'attenzione anche sul sito

http://firmiamo.it/

oppure:
CON D'ALEMA NON SI PUO' CAMBIARE. PREFERIAMO NON VOTARE.

DI D'ALEMA NON CI FIDIAMO, PER QUESTO FIRMIAMO

DI D'ALEMA NON CI FIDIAMO, PER QUESTO UNITI NOI RIFIUTIAMO

A QUESTE CONDIZIONI NON CI STIAMO. NOI D'ALEMA NON LO VOGLIAMO

SE C'E D'ALEMA NOI NON VOTIAMO (riprende il suo se c'è Giulietto Chiesa io non vengo a BALLARO')

SE C'E D'ALEMA NOI NON VOTIAMO E LO VERBALIZZIAMO

Naturalmente occorrerà spiegare bene il resto.

Però a me sembra che l'ultimo titolo potrebbe andare

noi discutiamo di questo, d'alema si d'alema no e in Bulgaria esistono simili orrori,

guardate il video solo se siete .........siete.....corazzate , io non sono riuscita a guardarlo tutto .povere creature.

www.redattoresociale.it

MINORI - La Bbc fa chiudere il lager per bambini disabili

Un documentario della televisione pubblica inglese rivelano le terribili condizioni dell'Istituto di Mogilino e spinge la Bulgaria a chiuderlo. Un passo avanti verso la de-istituzionalizzazione dei bambini disabili; ieri la proiezione al Parlamento europeo e il dibattito con le autorità del paese neocomunitario

ma ora questi bimbi a cui hanno rubato l'esistenza intera che fine faranno?

DA www.adozioni.interfree.it

http://video.google.com/videoplay?docid=-9176914173325307126

mammamarina
www.claudiabottigelli.it

xxxx

...
...
...

Cara mammamarina,
ho visto cosa hai denunciato. Te ne potrei dire di altre cose che non si ha il coraggio di vedere. Io ho registrato un filmato di RAINEWS"24 sull'uso di armi al LASER da parte degli americani di BUSH nella battaglia dell'aereoporto di BAGDAD (se cerchi: aeroporto "ArMI AL LASER")

Purtroppo dobbiamo dare delle priorità.

Se riesci guarda i post di ieri sera e questa mattina sull'argomento D'ALEMA.

Un abbraccio

Per la sottoscrizione io penso che il titolo:

SE C'E D'ALEMA NOI NON VOTIAMO E LO VERBALIZZIAMO

Potrebbe andare bene. Anche se mi sembra che faccia un po' troppo rima, sminuendo la serietà della questione

Ora ho da fare.

Ci risentiamo alle 16:30
Un abbraccio a tutti

Scusate, stavo uscendo.
Potrebbero essere anche 2. Già che si firma. Poi starà ai Ds decidere. noi ne terremo conto:

1: SE C'E D'ALEMA NON PARTECIPIAMO: LO VERBALIZZIAMO

2: SE C'E D'ALEMA NON PARTECIPIAMO: GIULIETTO CHIESA VOGLIAMO

Non occorre che tu ripeta quello che scrivi, l'ho gà letto , mi basta e non mi interessa leggere oltre.
Non desidero alimentare la confusione servendomi di uno spazio di cui sono ospite e che considero prezioso.

Per carità... abbi pietà pe' le penne mie...
Er giorno dormo e la notte devo anna' a caccia de sorci artrimenti me moro de' fame, 'n posso sta' a penza' ar baffetto da sparviero.

Ma la domanna nasce spontanea: porta a quarcosa sta' crociata'?

Caro GT,
ho parlato gia con un paio di persone della zona, sono d'accordo. (ho fatto una passeggiata nelle strade e nel parco della villa dei "Conti Sormani" ed ho incontrato la fattrice (la signora che tiene curato il parco che mi conosce ed è d'accordo, poi un'altra persona anche lei era d'accordo, poi ce era una che non era d'acordo, ma era un magnifico cane femmina, non so di razza, alta più di 70 cm credo. Mi ha detto il nome ma non lo ricordo).

Sto lavorando per ora. Poi ci sentiamo.
Forza Roma (o Lazio, va sempre bene)

Non importa per chi, ma l'importante e' tifare !!!
In modo sano, corretto, senza prendersi a botte.
Abbasso li Troppi Soldi ed i Biscardi, Viva i Campioni.

Non ne ero a conoscenza e sono senza parole.

La barbarie verso chi non può difendersi e verso chi aspettava una nostra carezza, non ha parole.

Quel che provo è vergogna nei confronti di quei bambini, sgomento per quello che la mente umana riesce a partorire per soddisfare un piacere personale e impotenza.

Nessuna parola ne da Marco e ne da Gufo Triste, solo uno sdegnato e rispettoso silenzio.

Credo sia una notizia interessante alla luce di quanto suggerisc la dott. Gatti

Dal sito di Megachip

Genova - Contestazione A Veltroni e aggressione - 6-3-08

(806 letture)

di Casa della Legalità e della Cultura

La Casa della Legalità con l'Ufficio di Presidenza si è recata oggi in Piazza Matteotti a Genova per denunciare e contestare le candidature del PD. Nelle liste dei candidati, infatti, si ritrovano personaggi le cui collusioni con Cosa Nostra sono state accertate inequivocabilmente - come nel caso, ad esempio di Vladimiro Crisafulli - o persone indagate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria per le contiguità con la 'ndrangheta - come Maria Grazia Laganà- (queste per sale solo due esempi tra i tanti purtroppo possibili).

In quelle stesse liste è stato invece escluso Beppe Lumia, vice presidente della Commissione Parlamentare Antimafia, condannato a morte da Cosa Nostra, da sempre impegnato nel contrasto alle mafie, nel sostegno ai reparti investigativi, alle vittime ed a chi denuncia. Non crediamo infatti accettabile che i collusi, conniventi e indagati siano candidati, mentre chi combatte la mafia trovi esclusione ed isolamento! Crediamo giusto che i cittadini sappiano quello che sta succedendo, che siano informati di chi sono i candidati e gli esclusi! Abbiamo distribuito a quasi tutti i presenti in piazza il volantino "vergognatevi" (si riporta il link in coda) in cui si denunciava questa inquietante scelta di campo contro l'Antimafia. Molti erano sconcertati, altri (pochi) ci hanno tacciato di essere "berlusconiani" (sic!). Peccato che a candidare i mafiosi e amici dei mafiosi siano tanto il PdL con Berlusconi quanto il Pd con Veltroni!

Durante il comizio di Veltroni non giungeva risposta e quando il leader del PD ha sottolineato che "loro hanno il coraggio di fare delle scelte e che le scelte che loro fanno sono dettate dalle esigenze del Paese", allora, abbiamo urlato: "Perché candidate Crisafulli amico dei boss mafiosi e non candidate Beppe Lumia?".

Lo abbiamo urlato più volte mentre alcuni del servizio d'ordine che volevano allontanarci (a forza) dalla piazza perché "maleducati", sono stati fermati da Roberto Adorno, dirigente locale del Pd, che ci proponeva di fare un incontro con Veltroni al termine della manifestazione per avere un chiarimento ed a cui abbiamo risposto: non vogliamo un incontro riservato, la risposta non la deve a noi, ma ai cittadini; è a loro che deve spiegare perchè candida Crisafulli e non candida Lumia. Abbiamo aspettato inutilmente la fine del comizio per sentire cosa diceva dal palco, ma una risposta non è giunta, il comizio si è concluso con l'invito a "divertirsi tutti insieme". Siamo andati allora in Piazza De Ferrari, dove erano parcheggiati i pullman del tour. Lì, quando Veltroni è uscito da Palazzo Ducale abbiamo urlato nuovamente la domanda: "Perché candidate Crisafulli amico dei boss mafiosi e non candidate Beppe Lumia condannato a morte da Cosa Nostra?", lo abbiamo fatto più volte mentre il servizio d'ordine si stringeva attorno a Veltroni spingendolo velocemente verso l'entrata del pullman
(quasi fossimo dei "terroristi") e mentre Giuseppe Morabito (di Africo ma a Genova da quando aveva 15 anni), già dirigente ed "eletto" diessino, provava a tappare la bocca, per ben due volte, al Presidente della Casa della Legalità, per farlo tacere e per passare quindi a spinte e strattoni, per cercare di farlo cadere.

Fortunatamente sono intervenuti gli agenti della Digos e lo hanno fermato. A quel punto abbiamo mostrato a chi era intorno il libro "I Complici - tutti gli uomini di Provenzano da Corleone al Parlamento" di Lirio Abbate e Peter Gomez, dove vi è la ricostruzione completa di chi è Vladimiro Crisafulli, il candidato del Pd. mentre Beppe Lumia, come anche - di nuovo - Nando Dalla Chiesa, uomini simbolo della lotta alla mafia, sono stati messi fuori dalla porta! La risposta alla domanda "Perché candidate Crisafulli amico dei boss mafiosi e non candidate Beppe Lumia condannato a morte da Cosa Nostra?" non è giunta, Veltroni è ripartito. davvero complimenti!

L'Ufficio di Presidenza
C.Abbondanza - S.Castiglion - E.D'Agostino

il volantino distribuito oggi prima e durante il comizio di Veltroni a
Genova: formato .pdf:
http://www.genovaweb.org/doc/volantino_vergognatevi_pd.pdf

Chi è Vladimiro Crisafulli:
http://www.casadellalegalita.org/index.php?
option=com_content&task=view&id=2780&Itemid=28

Chi è Maria Grazia Laganà:
speciale Fortugno - Laganà - Asl 9
http://www.casadellalegalita.org/index.php?
option=com_content&task=view&id=1213&Itemid=27
speciale Asl 9 di Locri
http://www.casadellalegalita.org/index.php?
option=com_content&task=view&id=1246&Itemid=27

Giuseppe Lumia escluso dalle liste del PD - 5-3-08

(712 letture)

di Giorgio Bongiovanni - Megachip

Apprendiamo con sgomento dall'agenzia Ansa dell'esclusione dell'onorevole Beppe Lumia dalle candidature del Pd in Sicilia. Un chiaro segnale che indica quale direzione ha intenzione di intraprendere il Partito Democratico nei confronti della lotta alla mafia, un segnale inequivocabile che dimostra quanto siano di facciata le dichiarazioni di voglia di etica e di pulizia del leader del partito Walter Veltroni.

Non concedere la deroga a Lumia, uno dei pochi politici che davvero ha fatto della lotta alla mafia un caposaldo della sua azione politica e sociale in Sicilia fino al punto di rischiare la propria vita (Provenzano in persona lo condannò a morte, secondo le dichiarazioni del collaboratore di giustizia Antonino Giuffré) e concederla invece a Enzo Bianco che certo non si è distinto per simili meriti e ancora di più includere nelle liste Vladimiro Crisafulli, filmato mentre parlava con il capo mandamento di Enna, il mafioso Bevilacqua, rivela quanto la politica clientelare sia ancora radicata e imperante. Dimostra quanto la politica di Veltroni sia sempre più affine a quella di Berlusconi, dimostra ancora una volta che la Sicilia non verrà premiata per il suo recente slancio di rinnovamento e riscatto. Una sorta di pulizia etnica degli onesti.

E' noto che la nostra rivista non si è mai schierata con nessun partito, ma ha sempre sostenuto quei politici che hanno avuto una chiara visione della lotta alla mafia e della politica internazionale (Rita Borsellino, Claudio Fava, Nando dalla Chiesa, anch'egli escluso dalle candidature, Giulietto Chiesa e altri). Quindi la nostra non è e non intende essere una propaganda politica. Auspicavamo che nel Pd potesse salvarsi almeno il salvabile, ma anche questa speranza è svanita.

Ci auguriamo che le piccole forze di sinistra prendano atto, si ravvedano e agiscano di conseguenza almeno nell'ambito della lotta alla mafia.

All'onorevole Lumia la nostra umana solidarietà e il ringraziamento per l'eccellente ed eccezionale, per questo Paese, lavoro svolto nel serio e costante contrasto a Cosa Nostra e alle mafie.

Giorgio Bongiovanni Direttore Responsabile di ANTIMAFIADuemila e tutta la Redazione

Il testo di un pezzo di Gaber e Luporini del '96 sorprendentemente attuale e per certi aspetti precorritore dei tempi.

Per ascoltarlo:

http://it.youtube.com/watch?v=fE1Dkf1_3pI

La democrazia

Dopo anni di riflessione sulle molteplici possibilità che ha uno Stato di organizzarsi sono arrivato alla conclusione che la democrazia è il sistema più democratico che ci sia.

Dunque, c'è la democrazia, la dittatura… e basta. Solo due. Credevo di più.

La dittatura in Italia c'è stata e chi l'ha vista sa cos'è, gli altri si devono accontentare di aver visto solo la democrazia.

Io, da quando mi ricordo, sono sempre stato democratico, non per scelta, per nascita. Come uno che quando nasce è cattolico, apostolico, romano. Cattolico pazienza, apostolico non so cosa vuol dire, ma romano io?!...

D'altronde, diciamolo, come si fa oggi a non essere democratici? Sul vocabolario c'è scritto che "democrazia" significa "potere al popolo". Sì, ma in che senso potere al popolo? Come si fa? Questo sul vocabolario non c 'è scritto.

Però si sa che dal 1945, dopo il famoso ventennio, il popolo italiano ha acquistato finalmente il diritto al voto. È nata così la "Democrazia rappresentativa" che dopo alcune geniali modifiche fa sì che tu deleghi un partito che sceglie una coalizione che sceglie un candidato che tu non sai chi è, e che tu deleghi a rappresentarti per cinque anni, e che se lo incontri ti dice giustamente: "Lei non sa chi sono io!". Questo è il potere del popolo.

Ma non è solo questo. Ci sono delle forme ancora più partecipative. Il referendum, per esempio, è una pratica di "Democrazia diretta"... non tanto pratica, attraverso la quale tutti possono esprimere il loro parere su tutto. Solo che se mia nonna deve decidere sulla Variante di Valico Barberino-Roncobilaccio, ha effettivamente qualche difficoltà. Anche perché è di Venezia. Per fortuna deve dire solo "Sì" se vuol dire no, e "No" se vuol dire sì. In ogni caso ha il 50% di probabilità di azzeccarla. Ma il referendum ha più che altro un valore folkloristico perché dopo aver discusso a lungo sul significato politico dei risultati… tutto resta come prima e chi se ne frega.

Un'altra caratteristica fondamentale della democrazia è che si basa sul gioco delle maggioranze e delle minoranze. Se dalle urne viene fuori il 51 vinci, se viene fuori il 49 perdi.

Dipende tutto dai numeri. Come il gioco del Lotto.

Con la differenza che al gioco del Lotto, il popolo qualche volta vince, in democrazia... mai!

E se viene fuori il 50 e 50? Ecco, questa è una particolarità della nostra democrazia. Non c'è mai la governabilità.

È cominciato tutto nel 1948. Se si fanno bene i conti tra la Destra – DC, liberali, monarchici, missini… – e la Sinistra – comunisti, socialisti, socialdemocratici, ecc. – viene fuori un bel pareggio. Da allora è sempre stato così, per anni!

Eh no, adesso no, adesso è tutto diverso. Per forza: sono spariti alcuni partiti, c'è stato un mezzo terremoto, le formazioni politiche hanno cambiato nomi e leader. Adesso… adesso non c'è più il 50% a destra e il 50% a sinistra. C'è il 50% al centro-destra e il 50% al centro-sinistra. Oppure un 50 virgola talmente poco… che basta che uno abbia la diarrea che salta il governo.

Non c'è niente da fare. Sembra proprio che il popolo italiano non voglia essere governato. E ha ragione. Ha paura che se vincono troppo quelli di là, viene fuori una dittaturadi Sinistra. Se vincono troppo quegli altri, viene fuori una dittatura di Destra. La dittatura di Centro invece... quella gli va bene.

Auguri!!!

Gaber - Luporini 1996

Ho creato la sottoscrizione.

TUTTI INSIEME LO VERBALIZZIAMO: SE C'E D'ALEMA, NOI NON VOTIAMO.

Riporto qua lo statuto:

La sottoscrizione ha lo scopo di riunire gli elettori che per fede politica, per scelta oppure per mancanza di una reale alternativa, voterebbero i Democratici di Sinistra (DS) ma sono determinati ad astenersi dal voto qualora si presenti in tali lista Massimo D'Alema, ritenendola persona non degna di influire sulle scelte del suddetto partito, dichiarando che verbalizzeranno la loro scelta al presidente del seggio con la seguente dicitura: "DICHIARO DI NON VOTARE IL PARTITO DEI DEMOCRATICI DI SINISTRA PER LA PRESENZA TRA LE LISTE DEL CANDIDATO MASSIMO D'ALEMA, SOLLEVANDOMI DA QUALSIASI RESPONSABILITA' IN MERITO ALLA MIA DECISIONE, AVENDO IO MANIFESTATO PUBBLICAMENTE LA MIA INTENZIONE IN MODO CHE FOSSE PER TEMPO EVITATA L'INCLUSIONE DEL SUDDETTO CANDIDATO MASSIMO D'ALEMA IN UNA QUALSIASI LISTA ELETTORALI DI QUALSIASI LUOGO, ANTICIPAZIONE ESTERNATA - DE FACTU - ADERENDO ALLA SOTTOSCRIZIONE "TUTTI INSIEME LO VERBALIZZIAMO: SE C'E D'ALEMA, NOI NON VOTIAMO.". A sostegno della posizione assunta vengono portate diverse tesi, presenti nel blog www.francarame.it, tutte di particolare rilievo, come ormai risaputo da tutte le persone correttamente informate sul comportamento fino ad oggi tenuto dall'on. Massimo D'Alema in varie circostanze, non ultima quella in cui ha dichiarato che non avrebbe partecipato alla trasmissione BAllARO' qualora avesse partecipato il Deputato al Parlamento Europeo Giulietto Chiesa con grave violazione dei diritti degli elettori che da tale parlamentare si sentono rappresentati. Si sottolinea la scorrettezza del comportamento tenuto dall'on. D'ALEMA anche in virtù della ammessa influenza del partito al quale appartiene sul canale pubblico RAI3.

http://www.firmiamo.it/tuttiinsiemeloverbalizziamosecedalemanoinonvotiamo

Sottolineo che, SE M.D'ALEMA si presenta ci si impegna ad astenersi e a verbalizzare l'astensione con la dicitura riportata sopra, visibile anche sul sito dove si firma.

Io ho già deciso. Come ho annotato sulla firma, e' la prima volta che è possibile votare contro, senza votare a favore di un altro. Almeno non potranno dire che con il mio contributo hanno vinto!

Purtroppo non sono riuscito a firmare per primo, perché dopo aver creato la sottoscrizione ho cenato. Quando ho firmato un altra persona mi aveva preceduto.

Un ringraziamento particolare a quanti hanno collaborato finora e a quanti collaboreranno a diffondere la notizia.

E un abbraccio a tutti, anche a chi non firma la sottoscrizione.

Ho letto la tua petizione e ho notato che tu indirizzi al blog di Franca Rame nel testo di una petizione che è soltanto tua, nata da una tua personale iniziativa alla quale nessun partecipante di questo blog ha aderito. Pertanto, credo che non sia affatto corretto nominare il blog e dunque la persona di Franca.

Luigi, ho letto questo post e mi si sono accapponati i capelli.

Spero tu abbia l'autorizzazione da parte di Franca Rame a indicare come "promotore" questo blog ed i loro partecipanti, altrimenti vedo nubi poco sopra Milano.

Se ne sei in possesso puoi informarci pubblicandola?

Scusate,
ma dove leggete che promotore e' Franca ?

Quando sostieni che in questo blog sono presenti diverse tesi a sostegno di quanto scritto è, di forma e di fatto, una dichiarazione testuale di creazione e promozione della firma a sostegno della tesi esposta.

Di conseguenza, è come se avessi detto che noi tutti siamo consapevoli e coscienti di quanto scritto e asserito, ovvero promotori.

Se per caso Franca è nelle liste e/o comunque possibile candidata tra le file di Italia Dei Valori, quella petizione può danneggiare la sua immagine.

Non ci vuole poi così tanto per capirlo.

Ho scritto che le tesi sono sul blog (sottinteso scritte).

E' come dire, i fogli con scritto queste tesi, sono messi in via xxx yyy. Se volete consultarle andate a vederle. Mica potevo dire i vari autori. Ogni affermazione ha riportato l'autore. E' un documento, di cui ognuno si assume la responsabilità.

Naturalmente ogni tesi va inserita nel contesto della discussione del blog.

Franca non centra proprio nulla. E se avete notato la redazione non e' mai intervenuta a dire la sua opinione. Per questo, ripeto, Franca non centra nulla. Ho solo fatto notare che i bloggers di franca sono "svegli" per esprimermi in modo semplice.

Boh... forse conosco poco la lingua italiana...

Fai tu.

Non avendo partecipato alla discussione in questione, non ho nessuna responsabilità da assumermi.

Sicuramente che il grosso delle responsabilità e' mio.

Ma se lo dico, "una donna" dice che mi vanto !!!

Luigi, TUTTE le responsabilità sono tue!

E' evidente, ma hai fatto bene a sottolinearlo

Volevo rimarcare che mi assumo tutte le responsabilità.
Nello statuto ho scritto:
"A sostegno della posizione assunta vengono portate diverse tesi, presenti nel blog www.francarame.it, tutte di particolare rilievo, come ormai risaputo da tutte le persone correttamente informate sul comportamento fino ad oggi tenuto dall'on. Massimo D'Alema in varie circostanze"
La frase significa che la persona che sottoscrive, oltre ai punti elencati nello statuto, prende atto di quanto io affermo, demandando a ME e solamente a ME la responsabilità delle miei affermazioni.
Non c'è scritto: "DICHIARA di essere a conoscenza delle tesi RIPORTATE sul blog". Questa forma sarebbe stato quello che si dice "uno scaricabarile". Ovvero, ognuno doveva rispondere PERSONALMENTE di quanto scritto su D'ALEMA nel blog. NON E' COSI'.

Io mi assumo la responsabilità di ogni affermazione presente nel blog postata da me (come ho già precisato su un altro post, naturalmente ogni tesi va inserita nel contesto della discussione del blog, questo lo dico per evitare che a qualcuno possa venire in mente di estrarre delle frasi dal contesto e cambiarne il significato).

ATTENZIONE, IL TEMPO E' POCHISSIMO, LUNEDI' CHIUDONO LE LISTE!!!.

NON E' UN IMPEGNO DI VOTO, MA UN IMPEGNO DI ASTENSIONE.

In altre parole, se si presenta D'Alema ci si astiene sicuramente, se non si presenta non è detto che si voterà Partito Democratico.

Dobbiamo raggiungere le 10000 firme per stasera!!!

http://www.firmiamo.it/tuttiinsiemeloverbalizziamosecedalemanoinonvotiamo

Chiedo alla redazione di arginare questo che pare ormai essere un flusso ideativo incapace di contenimento e di rispetto per il blog e per coloro che vi partecipano.

Scusa,
a mezzogiorno pensavo che avessi capito, che ti fossi accorta delle cantonate che prendi.

Cara Cristiana,
essendo i Tuoi post un po' in contraddizione tra loro, Ti prego di non intervenire più sui miei post e di prenderTi un paio di giornate di riposo.
Sicuro di una Tua riflessione, Ti invio i più sinceri auguri per il Tuo futuro.
Luigi Fusi

Le differenze tra PD e PDL non esistono. Le elezioni politiche del 13 e 14 aprile non esistono. E’ scenografia. Cartapesta di manifesti e studi televisivi di servi. Sono voti a perdere. Non votare alle politiche è la risposta a questo regime. E’ l’unica arma democratica rimasta. Sonia Alfano è candidata per le nostre liste alle regionali in Sicilia. Ha ricevuto numerose lettere intimidatorie. Nessuna solidarietà dai partiti. Segni eccellenti, significa che è una persona onesta. Il 15 marzo Beppe Grillo è a Roma per sostenere Serenetta Monti, candidata a sindaco di Roma per le liste civiche. La diffusione della conoscenza è fondamentale. L’organizzazione delle persone in comitati e in liste civiche è democrazia. Conoscenza, organizzazione, liste civiche locali. E’ l’epidemia della Rete: Sicilia, Friuli Venezia Giulia, Treviso, Roma, Vicenza, Pozzuoli, Pescara, Fiumicino, Massa, Pisa, Viterbo. Le parole d’ordine del regime: controinformazione, Tav, basi militari, inceneritori, debiti, morti sul lavoro. Il potere da solo non esiste. E’ creato da noi. Il futuro esiste. I nostri figli esistono. Il nostro impegno DEVE esistere. Fuori i cialtroni e i buffoni di corte dalla cosa pubblica. Fuori tutti. Impegno civile, denuncia civile, sostegno alle persone oneste. Chi mente fuori. I prescritti fuori. I condannati fuori. Gli incapaci fuori. Gridatelo quando parlano nelle piazze: FUORI! Accompagnateli ai loro pullman e alle loro auto blu. Gli italiani onesti si riprendano il Paese. Impegno civile, denuncia, informazione. La vostra vita è adesso. E’ una sola. Avanti con ottimismo verso la catastrofe (la loro).
Postato da Beppe Grillo alle 19:05 in Politica

sor.riso

Così cambia il Pd Veltroni
(Tremonti)
e le due
borghesie

Piero Sansonetti

Veltroni ci presenta una idea di politica molto diversa. Per due ragioni. La prima è la collocazione della sua analisi. Collocazione assolutamente italiana, cioè fuori dal quadro internazionale. Veltroni non affronta il problema della globalizzazione (anche se conia o trascrive molti slogan il lingua inglese) se non per quel che riguarda il problema della competitività delle imprese italiane. La seconda ragione sta nella certezza di Veltroni che al centro della società, con il ruolo di "motore", vada posto il mercato. E questa scelta ha delle conseguenze molto serie. La prima è che occorrono politiche che proteggano la centralità del mercato, e queste politiche - in tempi di crisi, forse di recessione - prevedono sacrifici e il ridimensionamento degli interessi di massa di ampi settori dei lavoratori. Si intende, per interessi, sia i diritti, sia la distribuzione del lavoro, sia il rapporto tra salari e profitti. Non solo, ma la scelta, diciamo così, «mercatista», obbliga ad un fortissimo ricambio di gruppi dirigenti. Occorre inserire ai vertici del partito rappresentanti significativi dei gruppi dirigenti del mercato (tradotto: Confindustria) ed eliminare la vecchia classe dirigente (di origine essenzialmente ex comunista ed ex democristiana) che rappresentava una dottrina sociale (marxista o cattolica) incompatibile con la purezza del capitalismo. E così, l'operazione di rinnovamento realizzata al momento della compilazione delle candidature al parlamento, non ha nulla di improvvisato o di falso: è una vera operazione rinnovamento, con una sua logica, una "ratio", un marchio di «classe».
Ma allora in cosa consiste il riformismo di Veltroni e del partito democratico? Nel fatto che finalmente Veltroni affronta, con piglio da leader, il problema delle due borghesie. Da quando è caduto il vecchio centrosinistra democristian-socialista (fine anni '80), la borghesia italiana è spaccata in due, non trova una sua leadership, non sa definire linee guida e strategie - soprattutto dopo la morte dei fratelli Agnelli - e per queste ragioni manca di prospettive. Si è divisa in due tronconi, uno capitanato dalla Fiat l'altro da Berlusconi, che ogni tanto si rappacificano un po', ma certo non sono vicini a una ricomposizione. (Recentemente, su questo giornale, Emiliano Brancaccio ha spiegato molto bene e nel dettaglio le differenze di interessi e di prospettive di questi due gruppi). Veltroni, con l'appoggio di Montezemolo (ma ora anche dei falchi di Confindustria come Calearo) si candida a guidare l'operazione di riunificazione della borghesia, di rilancio delle sue strategia, di recupero di una funzione di guida del paese. Questa è esattamente la modernizzazione proposta dal Pd, in un'ottica centrista, moderata.
E' una idea forte di modernizzazione? Ha un grade limite: la crisi del liberismo come sistema sociale ed economico e ipotesi di governo della società. Crisi che oggi appare chiara ai leader americani (sia ad Obama sia a Clinton, e persino al repubblicano McCain), così come ad alcuni esponenti della destra italiana (penso alle recenti analisi di Giulio Tremonti). Veltroni invece l'ignora, la rimuove.Ognuno naturalmente può affrontarla nel modo che gli pare il più giusto, ma è difficile pensare a una modernizzazione che non ne tenga conto. E' questo il limite di Veltroni. E un po' è anche il limite del mio amico Gian Antonio Stella che (editoriale di ieri del Corriere) liquida questo giornale (Liberazione) e la sinistra, e le analisi che andiamo svolgendo sul «conflitto sociale» e sullo scontro di classe, basandosi sul fatto che la sinistra prende pochi voti al nord est. La distribuzione dei voti, in genere, regola i rapporti di forza tra i partiti, ma non può sostituire l'analisi politica, il giudizio. Altrimenti dovremmo decidere che Veltroni e Berlusconi sono geni, e che Piero Calamandrei era un cretino. E io dubito che sia così...

08/03/2008

ANSA

IL CASO CIARRAPICO DIVIDE IL PDL
ROMA - Le parole di Giuseppe Ciarrapico in un'intervista a Repubblica ("Mai rinnegato il fascismo") tengono banco tra gli schieramenti: e' diviso il Partito delle Liberta', insorge la sinistra. Poi in serata l'imprenditore precisa: "E' stato forzato il mio pensiero".

"Ho già detto quello che dovevo dire. A suo tempo...", dice il leader di An Gianfranco Fini. Per Forza Italia interviene Bonaiuti. "Siamo stufi di loro, di una sinistra che dà giudizi sugli altri. Alla sua presunta superiorità morale non crede più nessuno. E' ora che la smettano", replica il portavoce del leader del Pdl Silvio Berlusconi. "E' opportuno che Ciarrapico faccia un passo indietro se non vuole danneggiare la coalizione". Lo afferma in una nota il segretario federale della Lega Nord, Umberto Bossi.

continua, è possibile leggere l'intero comunicato sul sito dell'ANSA in data di oggi.

Per chi fosse interessato a sapere chi sia Ciarrapico:

http://it.wikipedia.org/wiki/Giuseppe_Ciarrapico

Il Manifesto 12 marzo

Viva il conte Marzotto
Loris Campetti

C'è maretta tra i padroni di fede veltroniana. Il fatto è che la vecchia guardia non sopporta i parvenu. I padroni di una volta, del resto, storsero il naso anche quando fece irruzione nella casta - e poi in politica - un certo tipo di Arcore. Oggi lo scontro è tra il conte Marzotto e Massimo Calearo. Il primo fu folgorato dalle ragioni della sinistra sulla piazza di Valdagno, un giorno lontano di quarant'anni fa, quando l'abbattimento della statua del suo antenato dette il via alle danze del '68. Legge «l'Unità» e vorrebbe un aumento delle tasse sulle rendite finanziarie. Il secondo, invece, un passato immacolato di destra, è stato folgorato pochi giorni fa dal fascino di Veltroni, o meglio dal posto di capolista che l'affossatore della lotta di classe gli ha offerto a Vicenza. Il conte, che a differenza del presidente di Federmeccanica e di Veltroni sta con i vicentini che contestano la costruzione di una nuova base a stelle e strisce, non risparmia al suo collega colpi di dritto e di rovescio. E si chiede, comprensibilmente, la ragione della scelta del leader del Pd di candidare un avversario dichiarato, uno che «non porterà un voto in più» alla causa con le sue uscite a favore di Mastella e contro lo Statuto dei lavoratori. Ieri a Vicenza c'erano tutti con Veltroni, Calearo sul palco e Marzotto in prima fila. Ma anche, sul palco, il «tertium datur», Paolo Nerozzi, segretario confederale «uscente» della Cgil, già di sinistra, già cofondatore di Sinistra democratica, folgorato anch'egli, sulla via di Montecitorio, da Walter. Un compagno che da ragazzo, appena qualche anno dopo l'abbattimento della statua di Marzotto, deve aver gridato in corteo come tanti di noi «lotta di classe vincono le masse, pace sociale vince il capitale». Tutti insieme, appassionatamente. Veltroni ha ripetuto il suo concetto preferito: «Vogliamo un paese unito e non più diviso, basta con la lotta di classe». Dovendo scegliere tra Veltroni, Calearo, Marzotto e Nerozzi, visto che è finita la lotta di classe, la decisione è scontata: viva il conte.

Dal sito di Megachip

Il Pd esclude Nando Dalla Chiesa dalle liste elettorali - 13-3-08

(108 letture)

Intervista di Erika Gerardini con il sottosegretario per l'Università e la Ricerca - Megachip

Ricordo: era il 3 settembre 2007 e la Casa del Jazz di Roma divenne, per una magica notte, il luogo del ricordo del 25esimo anniversario dell'uccisione di Carlo Alberto Dalla Chiesa. Inutile dirvi chi sia stato nè, di cosa abbia significato per il nostro Paese il suo assassinio per mano della mafia più cattiva. Non fu casuale la scelta del luogo da parte dell'allora sindaco Walter Veltroni: quella che un tempo fu la lussuosa abitazione di Enrico Nicoletti, il leader della banda della Magliana, oggi è la casa della musica e simbolo della lotta alle mafie di ogni luogo e terriotorio.

Ma, come ricordo le belle parole del candidato premier del Pd, commosso anche lui su quel palco, inneggiando, con frasi forti e “condottiere”, il lavoro della famiglia Dalla Chiesa e di tutto il sistema giudiziario (quello sano) per una cultura libera dalle mafie e dalla corruzione, per la difesa dell'istruzione e per la lotta all'omertà, affronto oggi una decisione triste da parte dello stesso leader di non portare accanto a sè Nando Dalla Chiesa nella corsa alla vittoria della sua “idea di democrazia”.

Parla lo stesso Nando, attuale Sottosegretario di Stato, non parlamentare, all'Università e Ricerca, con delega all'Alta formazione artistica, musicale e coreutica; direzione dello Studente e diritto allo studio.

“Cos'è successo dottor Dalla Chiesa? Vorrei che ci raccontasse i motivi dell'appello (lanciato dal giornalista Barbacetto sul blog del sottosegretario) che sta raccogliendo in poche ore la solidarietà e l'appoggio di migliaia di cittadini Italiani?”

“ Il Partito Democratico ha deciso di non accettare la mia richiesta di proroga. Hanno stabilito un tetto di 3 legislature, pena l'esclusione. Io ho fatto 2 legislature e mezzo, non consecutive. Ma il discorso non è questo: nel documento da me presentato, che il partito ti richiede come motivazione della propoga e del tuo interesse a lavorare in questo cammino verso le elezioni, io son rimasto fedele all'obiettivo iniziale verso una democrazia vera e partecipata, condiviso sin dalla creazione del partito stesso. È dall'inizio degli anni 90 che lotto per la democrazia ”.

“Lo sanno tutti, Nando Dalla Chiesa è lotta alla Mafia ma è anche e soprattutto lotta per il diritto allo studio e per la cultura libera”

“ In questo mi sono concentrato prima e dopo la creazione del Pd. La caduta del governo è stata come una saracinesca che ti si chiude addosso e blocca tutto. Sia ciò che andava bloccato ma anche ciò che stava ottenendo grandi risultati. Al Ministero dell'Univertistà e Ricerca stavo lavorando per due grandi obiettivi: fare una nuova legge sul diritto allo studio e far riconoscere l'equipollenza (ovvero il, titolo di studio) agli studenti di Alta formazione artistica e musicale portando avanti progetti basati su concetti come: città universitaria, cittadinanza studentesca, cambiamento della mentalità, nascita dei poli, relazioni internazionali, multiculturalità e multidisciplinarietà, dimensione Europea, pensionati per gli studenti di conservatorio, occasioni di lavoro collegandosi all'economia della società. Siamo arrivati al consenso con tutte le regioni ”.

“Come ne sta risentendo il suo lavoro nell'ambito di ciò che dovrebbe costituire la base di un Paese democratico: istruzione e formazione, scuola e lavoro per le giovani generazioni?”.

“ Sto cercando disperatamente di chiudere progetti importanti ma è una corsa contro il tempo e non so se chi mi sostituirà andrà avanti in questa sfida ”

“Perchè il Pd la esclude allora? Cos'è cambiato dall'idea originaria di democrazia che costituì le basi della creazione del Partito”

“ Io rappresento un corpo estraneo e ne prendo atto. Il Pd di oggi è evidentemente molto meno legato alla dimensione civile di come l'avevamo pensato insieme al futuro premier, pochi mesi fa ”.

“Non le sembra che si stiano candidando sempre più personaggi e personalità che uomini per la democrazia? In qualità di giovane della cosiddetta “generazione 1000” (euro al mese) mi preoccupa tantissimo la massiccia partecipazione di Confindustria e di giovani della leva imprenditrice. Son indecisa se mi ricorda di più, le platee dei master di Pubblitalia e Mediobanca (Berlusconi e Geronzi) o di Finanza strategica (Montezomolo)?”

“ a me sembra più che stiano mandando avanti i giovani delle segreterie di partito, giovani leve indottrinate per bene dai cooordinatori nazionali. Nulla di partecipazione civile e voce dei movimenti popolari ”

“cosa la delude di più? Qual è la sua domanda per chi leggerà queste sue parole?”

“ Mi delude più di tutto non poter continuare a progettare per i giovani e per il loro percorso di studio, per il diritto allo studio. Per la lotta alla mafia i magistrati hanno raggiunto e stanno raggiungendo risultati buonissimi. Confido in loro e li seguo. Sarò presente alla Manifestazione contro le Mafie del prossimo 15 marzo a Bari, promossa dall'associazione Libera (www.libera.it). Lì inscenerò il mio monologo in mezzo a tante associazioni e a tanti giovani. Ma rimane una domanda in sospeso dentro di me e voglio chiudere con questa: per fare posto a chi son stato escluso io ?

dal sito di Megachip

L'acquaiolo ciociaro con Mussolini nel cuore -
13-3-08

di Roberto Brunelli - da unita.it

Giuseppe Ciarrapico, l'arcitaliano nella variante ciociaro-fascistarda. Uomo delle mille stagioni, fedele amico di Almirante e devoto di Andreotti (che chiama «il mio principale»), uomo che impone ritratti del Duce ad occhieggiare severo nelle redazioni dei suoi giornali («è bellissimo!»), finanziatore del Msi e mediatore per conto del Divo Giulio nella «guerra di Segrate» tra De Benedetti e Berlusconi...

E ancora: traghettatore di soggetti ultradestri nel variopinto mondo di SuperSilvio, imprenditore creativo che mette insieme cliniche e giornali locali, acque minerali e raffinati caffé storici, già presidente della Roma poi dimissionario per via delle accuse di bancarotta fraudolenta, arrestato due volte, coinvolto nel crack del Banco Ambrosiano, sostenitore di Ciccio Storace nella conquista della Regione Lazio.

È degna di una grande fiction la parabola umana, imprenditoriale e politica di Giuseppe Ciarrapico, nato nel ‘34 e fascista nel senso almirantiano del termine dall'età tenerissima di dodici anni. Grandi fortune e rovinose cadute, alleanze ai piani più alti della finanza italiana e ruvide campagne condotte con i suoi giornali i (oltre 50 mila copie, dice lui, con testate come Ciociaria Oggi, Oggi Nuovo Molise, Latina Oggi). Tutto e il contrario di tutto, sempre con la M di Mussolini stampata nel cuore. Ed è qui la bizzarrìa del «caso Ciarrapico», che turba persino il rude Bossi: è che le orgogliose affermazioni di imperitura fede fascista sono tutto fuorché sorprendenti.

Così, a La Stampa, che un anno fa gli chiedeva come mai partecipasse tutto compunto ad un convegno sul futuro Partito democratico, l'uomo rispondeva che lui «nasce con la camicia nera il 7 ottobre del ‘47, l'anno in cui m'iscrissi al Msi. E con la camicia nera vorrei congedarmi, beninteso il più tardi possibile».

I ricordi dell'ex «re delle acque minerali» (fu negli obliqui anni ‘80 che il nostro assunse la carica, grazie alla Dc, di presidente delle Terme di Fiuggi) non sempre sono altrettanto vibranti: supponibilmente non rimembra con ardore dannunziano quella volta in cui al giudice del processo per la Casina Valadier (un buco per 80 miliardi lire) disse «Signor presidente, oddio, me sento male», né il malore in tribuna che gli costò il tracollo della Roma... Ma è con malcelato orgoglio che il gran ciociaro ricorda il passaggio cruciale nei salotti buoni del capitalismo italiano, ossia la vicenda Mondadori: «Facevo la spola in gran segreto, Berlusconi stava ad Arcore e De Benedetti al suo ufficio di Milano. Per seminare i giornalisti dicevo che vivevo al Palace, mentre in effetti stavo al Principe di Savoia. Ma, nonostante questo, tutte le sere ero in tv». Risultato della faticaccia: Silvio restituisce un pezzo della Mondadori (ossia Repubblica, l'Espresso, i quotidiani Finegil), ma tiene per sé il grosso della casa editrice, Panorama ed Epoca.

Sullo sfondo c'è Andreotti, of course, ma quelli non a caso quelli sono i tempi del Caf. Destinati di finire di lì a poco, con Tangentopoli. Passaggio durissimo, per il Ciarra. Si aprono le porte del carcere, s'impantana nei debiti, si disfa di buona parte dell'impero sanitario, si libera di molte delle sue acque minerali. Chissà perché e per come Ciarrapico riesce sempre a riprendersi, chissà e per come finisce continuamente nelle pieghe più strane del capitalismo italiano: dal crack dell'Ambrosiano alle acque minerali siciliane «Ciappazzi», vicenda per la quale qualche anno fa è stato chiamato in causa da Calisto Tanzi, a margine del crack Parmalat. Pare un incrocio: la «Ciappazzi», da lui detenuta, era stata acquistata da Tanzi «per un prezzo elevatissimo» per colpa di Geronzi, presidente della Banca di Roma, con la quale Ciarrapico era indebitato. In mezzo, dipanandosi su svariati decenni, un'attività di aerotaxi, una finanziaria per la quale convoca le assemblee a Pantelleria, l'editoria, il calcio.

Pur tuttavia, se è l'imprenditoria il suo mestiere, è la politica la sua passione. Tanto da impegnarsi anima e cuore in imprese emblematiche per i destini della destra: gli viene attribuito, per esempio, il tentativo di portare nella Cdl personaggi della destra estrema come Tilgher e Saya, e molto fiato gli costa la polemica senza freni nei confronti di Gianfranco Fini («un ometto impettito e deprecabile, un islamico-sionista!»). Nella smentita di ieri, il nostro deplora la perdita della democrazia in un «drammatico periodo della storia», ma non è esattamente quel che suggeriscono alcune sue celebri dichiarazioni («Diciamocelo in faccia: la democrazia non è certo il migliore dei sistemi») nonché la fervida attività della sua «Ciarrapico editore»: la quale pubblica libroni e fascicoletti sul Ventennio e similari. A proposito dei quattro immensi volumi di Gli anni ‘40, le note di catalogo si dilungano su queste «1440 pagine in cui gli autori hanno narrato, e per la prima volta, la vera storia della Guerra Italiana...». Altrettanto gloriosi i titoli della serie «Epicamente raccontando»: La legione straniera, Le Waffen SS, I Samurai e via guerreggiando. Della serie «La cultura della controinformazione» fanno parte Romanticismo fascista, I nuovi dei e Un destino tedesco.

Oggi a Ciarrapico, per salvare la sua candidatura, tocca dichiarare che «le leggi razziali furono un'ignominia». Gli osservatori concordano: andreottianamente, «l'acquaiolo» è stato sempre molto sensibile a chi dovesse accedere a responsabilità governative, ma mai ha rinnegato, finora, il credo nero. Attualmente l'ex re di Fiuggi pare sia molto preso dalla stesura di una biografia di Starace (quello con la «a», s'intende, coautore - per chi non se lo ricordasse - del Manifesto della Razza). Al Corriere, novembre 2006, riferisce apoditticamente: «Io sono fascista, ho vissuto da fascista e morirò fascista». Et voilà.

Quanti Sgarbi dobbiamo ingoiare?
di: Francesco Pardi - Unità 9 marzo '06

L'annuncio del Corriere di due giorni fa molti speravano non fosse vero. C'è invece la conferma: attraverso una lista dei consumatori, il gruppo Codacons-Dc, Sgarbi è candidato nel centrosinistra. Si aIlunga così un'altra lista: queIla dei rospi che gli elettori sono obbligati a ingoiare. Non solo avevano già subito gravi delusioni per il rifiuto deIla coalizione ad accettare il contributo popolare neIla selezione deIle candidature: negate le primarie di circoscrizione, impedito aIle liste espresse dalla cittadinanza attiva l'apparentamento, concesso invece senza difficoltà al Codacons e ad altri gruppi.

Ora devono assistere al travaso trasforrnista dei candidati dal centro destra al centrosinistra. Qualcuno vi trova un residuale motivo di ottimismo: se in tanti si spostano di qua lo faranno perché pensano che da questa parte si vince; dunque buon segno. Molti altri invece si chiedono perché si debba cercare di battere Berlusconi accogliendo schiere di suoi sostenitori neIle nostre file. E che bipolarismo è se un polo si accolla i candidati dell'altro?

Siccome non c'è limite al peggio, non si può nemmeno escludere che qualche altro candidato travasato sia ancora più nefasto di Sgarbi. Ma la sua notorietà attribuisce al fatto una valenza esemplare. Per quale motivo gli elettori di centro sinistra dovrebbero accettare nelle loro file uno che non solo ha militato dall'altra parte ma che è stato uno dei suoi più convinti esponenti nell 'ingiuria e nella provocazione? Uno che dalle reti del padrone ha sparso per anni veleni, falsità e accuse infamanti, e ha dato di assassini ai magistrati in prima fila nella lotta alla mafia e alla corruzione? Apologeta sfrenato di leggi pessime e incostituzionali, esaltatore dei falsi in bilancio e di qualsiasi altro reato fosse imputato ai suoi amici di cordata e, soprattutto, al suo datare di lavoro, ha usato senza pudore la protezione dell'immunità parlamentare per affermare cose che qualsiasi cittadino comune avrebbe pagato in sede penale. E basti qui il commento senza illusioni di un suo compagno di lista, Gianni Pecci, prodiano e fondatore di Nomisma. A domanda su Sgarbi risponde fatalista al Corriere: «In tutte le famiglie c'è una percentuale di ignobili che è ineliminabile». Ma i parenti non si scelgono, i candidati sì.

Gli elettori di centrosinistra, come le lettere all'Unità dimostrano, sono sensibili al dovere della disciplina repubblicana e sanno bene che l'obbiettivo primario è cancellare l'anomalia che ha inquinato la politica italiana. Sanno dunque che devono votare e convincere i loro non pochi amici e colleghi tentati dall'astensionismo. Ma siamo sicuri che con candidature simili li aiutiamo nella loro fatica?

Erano già stati costretti, anni fa, a votare Cecchi Gori, che ora sembra si presenti nella Lega Nord. Alcuni si sono già chiesti perché dare una collocazione di rilievo nelle nostre file a Fisichella, padre fondatore di Alleanza nazionale; ma in fondo Fisichella almeno si era esposto in anticipo votando contro la deformazione costituzionale.

Molti oggi non riescono a capire perché si debba accogliere Bobo Craxi come il figliol prodigo, nonostante costui abbia passato senza rimorsi, anzi con supponente esibizionismo, anni interi dalla parte di Berlusconi. Personaggio di scarso rilievo sotto il profilo politico, gli viene attribuito tuttavia il ruolo di rappresentare un legame con l'idea di socialismo: disperante chiedersi quale. Ma l'elettore di centrosinistra stremato potrebbe perfino arrivare a concedere: siamo in emergenza, prendiamoci anche Bobo.

Ma Sgarbi che cosa rappresenta oltre la pseudocultura del centrodestra? È tipico di un Paese senza, per usare una vecchia espressione di Arbasino, considerare colto chi se lo dice da sé. Ma ammettiamo pure che sia colto e anche intelligente, come continua a ripetere lui stesso senza imbarazzo. Con la politica che ha sostenuto, cultura e intelligenza non sono un'aggravante? E, più in generale, che senso ha contrapporre a Berlusconi una coalizione gonfiata dalla presenza di chi ha avuto lo stomaco per stare dalla sua parte quasi tutta la legislatura?

Ma infine, poiché è evidente che Sgarbi fa perdere al centrosinistra più voti di quanti riesca a portargliene, i volenterosi elettori saranno sottoposti a una duplice prova. Non solo dovranno sofftire nel loro intimo ma dovranno impegnarsi nelle loro comunità in colloqui che metteranno a dura prova le loro capacità dialettiche e raccogliere un surplus aggiuntiv,,\ di voti per compensare quelli che il transfuga farà perdere. E, se sarà eletto, non è da escludere che qualcuno della nostra paÌ\e voglia impiegare i suoi talenti nella cultura o nella televisione. Quando si dice che la storia sa essere ironica...
Creato da mariaricciardig
Ultima modifica 2006-03-18 12:55

Cara Cristiana,
perchè non fai un solo post ed anzichè copiare gli articoli,
fai un rimando ai vari link.
Puoi metterne quanti ne vuoi. 5, 10, 20, 30: tutti sotto lo stesso titolo. Consigliati da Cristiana. Non è bello ?.

PS: Attenzione a riportare sempre interi articoli, gli autori chiudono un occhio, ma non bisogna esagerare. Si affidano alla sensibilità di chi fa la copia. "A questo monnno tutti dovemo maja almeno el boccone quotidiano per potè campà". Per esempio quelli dell'Unità - secondo la mia sensibilità , considerato che sono in crisi di vendite - potrebbero anche avercela a male, sai - come ti avevo ben spigato in altri post - la specifica che puntualizza i diritti di autore si mette a ragion veduta all'inizio di ogni pubblicazione.

Invece di scrivere le stronzate che scrivi, non hai una moglie?
Stai con lei.
Non hai un lavoro?
Vai a lavorare.
Hai riempito questo posto di idiozie e stronzate, ci hai fatto anche un corso di informatica pieno di stronzate.

Torna a studiare prima di scrivere le stronzate che scrivi.

Finiscila

Cara FRANCA,
la persona in oggetto, che si firma "Antonello Da Messina" e' membro da poche ore, per la precisione 45 minuti.
Altri membri non si sa chi siano. Non escludo - visto il livello di minacce raggiunto - che qualcuno usi due identità distinte. Occorre che chi scrive nel glob ne risponda personalmente. Questa NON E' UN'ARENA DA COMBATTIMENTO. E' un luogo di discussione.
Propongo una certificazione tipo quella presente nel glob di Beppe Grillo. In caso contrario mi vedro' costretto a ripensare la mia partecipazione al blog.

Faccio presente che la VIOLENZA E LA SCORRETTEZZA DEGLI ATTACCHI ALLA MIA PERSONA DIMOSTRA L'EFFICACIA DELLA METODOLOGIA DA ME ADOTTATA. OVVERO - CONTRARIAMENTE A QUANTO RIFERITOTI DA ALTRI - IO SO ANDARE AL CUORE DEL PROBLEMA.

Faccio inoltre presente che porterò tutto il materiale in mio possesso alla Polizia Postale per proteggere l’immagine della mia persona gravemente OFFESA dalle parole presenti in diversi post firmati da personaggi non bene identificati. Starà alla Polizia Postale confermare o meno le mie prove.

Prima di abbandonare il blog, porterò alla conoscenza di TUTTI l'elenco dei post - sia miei che di altri - ELIMINATI ABUSIVAMENTE DAL BLOG.

Luigi Fusi

NB: Attenzione se qualcuno cerca di far sparire dall'indice la presente rispondendo in modo improprio, ne risponderà alla Polizia Postale.

Vidi di uscire e sbrigarti a toglierti dalle palle perche siamo stanchi di leggere le tue immani stronzate.

Denuncia pure che ci fai una bella cosa che non posso dirti qui per rispetto a tutti quanti.

Via
sciò
pussa via

Certo che e' strano, non eri nel glob. Come ti ho risposto, sei spuntato.

Volevo correggere la frase da due identità diverse in più identità diverse. Io sto controllando con un programma di scansione che passa ogni 2 minuti gli accessi al blog: Bene, come mai 2 persone si sono collegate CONTEMPORANEAMENTE (differenza di neanche un minuto una dall'altra) questa mattina di buon ora. Molto di buon ora. Non erano le 9.00 quando TUTTI iniziano a lavorare TUTTI insieme. Chiaro ??? Non ho i nominativi veri, ma si può risalire, io no, ma la Polizia Postale si.

Mi sembrate i CANNONI DI MUSSOLINI !!!.

Falla finita e torna in ospizio

Hai rotto le palle a tutti quanti con le tue stronzate e ancora insisti?
Basta!!!!!!!!!!!!
Vai alla polizia vai dove cazzo ti pare ma basta che te ne vai via da qui!!!!!
Di stronzate tue ne abbiamo le palle piene

Dimmi come ti chiami e dove abiti, finto rotwailer che fai la voce grossa.

Io sono:
Luigi Fusi
Via Belvedere 13
22045 Lambrugo.

Vuoi anche il mio nr di telefono: 031605096

E tu ?