guarda qui la manchette di Repubblica!8 FEBBRAIO ROMA Gentile presidente Prodi, mi scusi se la disturbo, ma non posso farne a meno: ho una domanda da porLe che riguarda un grosso problema morale a cui La prego cortesemente di rispondere. Sono giorni che con grande malessere e malinconia, mi ritrovo a ragionare da sola sul susseguirsi degli avvenimenti, cercando di ricostruire come si sia arrivati a questa catastrofica situazione. Per capirci qualcosa dobbiamo partire dall’inizio della storia, rivederci i passi salienti della XV legislatura. Ricordo in quanti siamo andati alle urne sentendo il dovere di allontanare il rischio di un nuovo governo Berlusconi, e con lui tutte le sue leggi vergogna e il rosario di sciagure che ci ha imposto a proprio vantaggio. RitenendoLa persona onesta leale e capace, gli elettori confidavano nella realizzazione di almeno una buona parte delle 280 pagine del programma dell’Unione, dove già a pagina 18 si parla di conflitto d’interessi. Questa non era una vaga promessa ma un impegno sacrosanto che si assumeva coi Suoi elettori. Un impegno ribadito con forza subito dopo la vittoria elettorale, e prima di vestire la carica di Presidente del Consiglio dei Ministri. Ne è passato del tempo, quasi due anni, ma di questo programma solo una parte ha visto la luce. Oltretutto, sui problemi più scottanti non si è neppure iniziato un dibattito, anzi si sono accantonati come si fa con i quesiti fastidiosi. Come mai? Da cosa è stato causato questo “accantonamento” dei molti problemi? Io mi rifiuto assolutamente di ritenerLa un giocoliere da Porta a Porta, che fa contratti con gli italiani e poi se la ride alle loro spalle. Temo piuttosto che Lei non abbia potuto tener fede al Suo programma perché a qualcuno della coalizione di sinistra o, meglio, sinistra-centrodestra non andava bene. Il Suo torto Presidente, mi permetta l’ardire e mi scusi, è stato quello di non denunciare subito, pubblicamente, le difficoltà in cui si veniva a trovare, a costo di recarsi in televisione e, a reti unificate, svelare la situazione, con un discorso tipo questo: “Mi rivolgo a voi, cittadini democratici che mi avete eletto vostro Presidente certi che avrei mantenuto le promesse fatte in campagna elettorale. Promesse che era mia profonda intenzione attuare, ma purtroppo mi è stato impedito. Sto a Palazzo Chigi, sì, ma in una condizione che ben si potrebbe definire di “libertà limitata”. I miei custodi sono coloro che non gradiscono cambiamenti sostanziali. Essi anelano piuttosto a poltrone, privilegi e affari. Ecco i nomi: …..” e doveva fare veramente i nomi, caro Presidente! Credo che Lei, Presidente, più di una volta abbia pensato veramente di dar fiato a questa denuncia, ma il senso di responsabilità e il timore per un futuro negativo per il Paese glieLo hanno impedito. Però a questo punto, Lei non se ne può andare con un indice di gradimento che non si merita, come non merita che si provino sfiducia e senso d’ironia verso la Sua persona. Quante volte è stato insultato, disprezzato e profondamente offeso? No, non può andarsene così, tra i lazzi di tanti rozzi-cafoni che ahimè ci accompagneranno negli anni futuri. La rispetto troppo per accettarlo. Caro Presidente, lei ha il dovere, l’obbligo di riacquistare la credibilità e la considerazione che si merita. C’è una sola strada da percorrere, anche se faticosa. Ma lo deve al Paese: fuori i nomi di chi Le ha impedito di portare a termine gli obiettivi prefissati e soprattutto le subdole scantonate ricattatorie con le quali è stato indotto ad affossare le parti essenziali del programma. E’ indispensabile che i Suoi elettori siano consci d’ogni pressione alla quale ha dovuto adattarsi e cedere. Dobbiamo sapere quali sono gli onorevoli che, sia in Parlamento che al Governo hanno materialmente fatto opposizione alla realizzazione di misure fondamentali per il cambiamento del nostro Paese. È un diritto che ci spetta. E Lei, professor Prodi, questo atto ce lo deve. Non solo per onorare la nostra lealtà ma anche la Sua. Il suo silenzio è sicuramente un gesto di fairplay nei confronti dei suoi avversari, ma in questo modo ci lascia nelle loro mani! Chi Le ha imposto quel numero spropositato di sottosegretari, ministri con portafoglio e senza portafoglio? Chi si è opposto all’abbattimento dei costi della politica? Chi ha bloccato, nei fatti, la più severa applicazione della riforma in materia di sicurezza sul lavoro? Chi sono le persone che hanno vanificato la realizzazione dei DICO? Chi ha voluto la vergogna dell’indulto di tre anni? Chi le ha tirato la giacchetta per tentare di portare a termine una legge-bavaglio sulle intercettazioni? Chi ha voluto il commissario De Gennaro a Napoli, il super-poliziotto di buona memoria alcuna in materia di gestione dei rifiuti? Chi si è messo di traverso per bloccare la tassazione delle rendite finanziarie? Chi ha impedito un serio confronto sulle missioni all’estero? E sulla base di Vicenza? Chi Le ha fatto ingoiare l’accettazione di quel impegno capestro? Tutte scelte soltanto Sue? Ma chi ci può credere?! Come diceva Socrate: “Solo rovesciando la tunica lisa si può leggere con chiarezza la storia di chi l’indossava.” Quindi sarebbe davvero utile che Lei spiegasse pubblicamente a tutti i cittadini italiani le vere ragioni che hanno portato prima al giornaliero logoramento e poi alla caduta del Governo da Lei presieduto. Non può tacere i motivi veri della crisi, altrimenti permetterebbe che coloro che hanno deliberatamente affossato il Suo Esecutivo, possano tranquillamente continuare ad abbattere qualsiasi tentativo serio di modificare la situazione di grave deterioramento, politico, economico e sociale, del nostro Paese. E non mi riferisco soltanto a responsabilità dell’opposizione ben organizzata (questo è il mestiere del polo conservatore!) ma piuttosto al tradimento messo in atto da elementi di governo in combutta con ambigui faccendieri. Se non si assume, una volta per tutte, il coraggio politico di fare chiarezza, ci troveremo come sempre a roteare nel cerchio dell’ignavia, dal quale non si uscirà mai. Le avvisaglie di questo torbido clima, che alla fine ci ha portato alla débâcle, ci erano apparse palesi fin dall’inizio di questa Legislatura: dal primo giorno in Senato, quando dovevamo eleggerne il Presidente. Si ricorda le tre votazioni andate a vuoto? Tre votazioni! Per tre volte i Suoi senatori, sbagliavano il nome o il cognome: Franco Marini (il prescelto) con Francesco Marini o Giulio Marini o Ignazio Marino, con l’aggiunta di schede bianche. Insomma, i numeri non c’erano. La seduta è finita a tarda notte senza nulla di fatto. Quando “novella senatrice” chiedevo: “Ma che sta succedendo? Come può accadere che sbaglino? Non è difficile!” mi si rispondeva: “Qualcuno della nostra coalizione manda messaggi: richieste rivolte al Presidente del Consiglio. Vogliono qualcosa, stanno bussando e attendono risposta come a tre sette! Finché non l’avranno ottenuta, niente Presidente!” “Ho capito! – ho esclamato – E’ un gioco al ricatto! Mio Dio, ma dove sono capitata?! E’ questa la politica?” Se tanto mi dà tanto mi domandavo: quante telefonate in codice avrà ricevuto, Presidente, e pressioni, e messaggi: “Io do, tu mi dai… noi ti appoggiamo, tu ci favorisci. Quanti sottosegretari sei disposto a sistemarci? Quanti ministeri? Quali favori?” Insomma, la solita danza da pochade con porte, portoni e portali che si aprono e chiudono in tempo e contrattempo. Temo che tutto quanto è successo sotto i miei occhi da neofita stupita, in questi 23 mesi si sia ripetuto a tormentone: “O mi favorisci o mi astengo e tu inciampi e vai giù piatto a terra”. La partita è chiusa, d’accordo… E che facciamo? Ce ne andiamo mesti per non aver reagito con solerzia all’andazzo del prender tempo nella speranza d’arrangiare ogni situazione? Io non credo si possa rimontare da sotterrati. So che è duro, ma questo è il tempo di non accettare supinamente, senza un moto di orgoglio, d’esser gettati nella discarica dei refuses politici e soprattutto è ora di denunciare le responsabilità di chi all’interno della coalizione ha remato contro, trascinando il Paese a questa rovina, evitando di incolpare la malasorte che sghignazza sempre nell’angolo basso della storia. Ora è “solo” Presidente. E’ il Suo momento. Lei deve finalmente parlare. Deve dare una risposta decisa alla domanda che in tanti Le poniamo: “Perché non ha reagito alle imposizioni ricattatorie da subito… perché non si è impegnato con tutte le sue forze e sul conflitto d’interessi e sulle leggi vergogna?” Attendiamo in TANTI una risposta. Con stima Franca Rame
AL PRESIDENTE PRODI DA FRANCA RAME
Argomento:
Commenti
Credo nell'importanza della diffusione di questo messaggio
Cara Franca, questa lettera andrebbe sottoscritta dai milioni di cittadini che si fanno le stesse domande. Sarebbe un atto di enorme portata se Prodi cogliesse un bisogno di verità che sente ogni individuo libero da pregiudizi o interessi particolari.
Abbiamo avuto tutti la percezione - e tu ne dai conferma - del clima ricattatorio e rispondente a convenienze che nulla hanno a vedere col bene pubblico che aleggia da tempo nelle istituzioni. Per questo ci siamo fatti quelle stesse domande e a quelle vorremmo avere risposte.
Perchè gli intrighi non diventino una matassa inestricabile c'è un urgente necessità di chiarezza. E bisogna che questa chiarezza venga cercata da molti e richiesta in modo fermo, così che non sia più possibile ignorarla.
Credo nell'importanza della diffusione di questo messaggio che dà voce alla perplessità disillusa, ma sempre vitale, di chi è animato dallo spirito chiaro della verità.
Un grandissimo riconoscente abbraccio
a gargantua da franca
forza, organizzate diffusione.inviatela anche a Prodi
Diffusione lettera
Ho immediatamente cominciato a mandare mail che riportano la tua lettera. La diffonderò il più possibile.
Intanto l'ho mandata a un po' di contatti, redazioni di giornali, associazioni e...Prodi.
we shall overcome
Diffusione lettera
E' stata pubblicata stamattina anche sul sito di Megachip. Ci sono già oltre 250 letture! Che gioia!
Di nuovo un ringraziamento a Letizia
Di nuovo un ringraziamento a Letizia e grazie anche a Stefano Pasquinucci per avere riportato la lettera di Franca Rame nel sito di Viareggio ok.
http://www.viareggiok.it/al-presidente-prodi-da-franca-rame/#more-1422
Oggi Gian Piero Alloisio,
http://www.gianpieroalloisio.it/
direttore artistico del Carnevale di Viareggio, ha parlato diverse volte, nel corso della "Divina carnevalcommedia" (dei brevi spettacoli teatrali di ispirazione dantesca che sono stati rappresentati nel pomeriggio lungo la passeggiata) dell'iniziativa di Franca Rame e Dario Fo a favore delle vittime dell'uranio impoverito. Mi ha inoltre detto di averne parlato recentemente anche a Radio 3 nella trasmissione di Vergassola e Riondino.
Domani sarà l'ultimo giorno di vendita delle opere grafiche e pittoriche di Dario. E' previsto tempo buono e un buon flusso di turisti.
Saremo, con Francesca, Lara, Gianna, Giorgio, Avio e altri compagni al burlachiosco davanti all'Hotel Royal a partire dal mattino, sperando che il divertimento della festa non faccia scordare la solidarietà e il sostegno per i sofferenti.
Diffondiamo!
Certo! Credo che sia molto importante che questa tua lettera venga diffusa il più possibile.
A Prodi, a tutti i nostri contatti, redazioni di giornali, blog ecc..
Diffondiamo!
diffusione della lettera di Franca
Per chi non trovasse l'indirizzo di Prodi, eccolo:
http://www.romanoprodi.it/contatti/grazie.html
Gli ho mandato il testo della lettera e due righe di richiesta accorata da parte mia di risponderle pubblicamente.
che magnifica lettera,
che magnifica lettera, splendida e diretta
pane al pane e vino al vino
un brindisi signora rame, non come i topi di fogna in parlamento, ma col brio di una splendida verità
anche comprendesse solo la metà di quanto lei le ha scritto varebbe la pena di brindare
cin cin
sor.riso
a sor.riso da franca
grazie!
che ne diresti di organizzare una bella spedizione a prodi e a giornali?
tutte le email della mia
tutte le email della mia rubrica hanno gia ricevuto il messaggio, auspico signora rame che davvero il presidente prodi le dia qualche cenno
è importante per noi adesso avere le idee chiare, in vista delle elezioni, verso chi dobbiamo far confluire la nostra fiducia
p.s. ho letto la sua struggente lettera di dimissioni, non c'è possibilità che lei possa ricandidarsi?
avere un punto di riferimento così elevato sarebbe importante, soprattutto per quegli elettori frastornati
sor.riso
a sor.riso da franca
MAI PIU'!
OM BACio
franca
RE: AL PRESIDENTE PRODI DA FRANCA RAME
Cara Franca,
vorrei con questa mia prima mail sul blog dimostrarti tutta la mia stima.
Lo faccio a seguito di quello che leggo con piacere che hai scritto al Presidente Romano Prodi.
Sono d'accordo sul fatto che ha il dovere, l’obbligo di riacquistare la credibilità e la considerazione che si merita. Perché merita di vedersi riconosciuti i successi ottenuti, pur in una situazione di libertà "condizionata e vigilata" in cui ha dovuto operare.
Penso però sia totalmente inutile fare i nomi (tra il resto il nome di alcuni traditori sono noti, altri li avrai individuati anche tu). Ad ascoltarlo e a credergli sarebbero i pochi che già credono in lui. Gli scettici, gli oppositori e tutti gli altri sono condizionati da una informazione distorta e pilotata che farebbe passare le sue esternazioni per folli discorsi. Quanti continuano a salvare l'immagine di illustri politici inquisiti? Troppi. Quanti continuano a negare i buoni risultati che la lotta all'evasione ha portato? I più. Sento sempre più spesso discorsi tutti uguali, legati a slogan televisivi, ad esempio su "Prodi=tasse" e quando chiedi ai singoli se sanno quanto hanno pagato precedentemente e quanto ora non lo sanno. Non sanno leggere la propria busta paga e vivono solo "bevendo" le informazioni che arrivano da un mezzo che se ai tempi di Mike Buongiorno era servito per alfabetizzare l'Italia, ora è lo strumento per rimbecillire gli italiani.
Il giornalismo è sempre più immagine dei desideri di alcuni e non riporta le informazioni importati, con il dovuto distacco e la necessaria serietà. Penso anche alle notizie di complimenti esteri che sono arrivate all'operato di Prodi e che sono state date con una tempistica tanto breve o confuse tra uno scandalo rosa e una notizia di cucina da renderle trasparenti.
Io sono spaventata per la situazione in cui versa il nostro paese, specie a livello culturale, a livello di capacità logiche e di autonomia di ragionamento e pensiero. L'immagine che vedo non mi consola e non mi fa sperare. Certo continuo a lottare nel mio piccolo e in queste battaglie persone come te sono indispensabili. Spero che l'esperienza vissuta non ti porti ad allontanarti dalla lotta per il miglioramento del paese.
Con affetto
loredana
Cara Franca
Cara Franca,
parole ferme...eppur cariche di carezzevole vicinanza, stima ed amicizia...Prodi non può non capire. Sei sempre diretta, ma con la discrezione di chi può raggiungere la coscienza dell'altro, riprenderlo quando è giusto che sia...ma sempre senza offendere.
Tu non schiaffeggi, ma doni una sincera carezza che in cambio chiede solo pari sincerità.
la tua è vera forza: la forza della verità!
grazie, cara amica
la tua anima può cose davvero grandi...e lo può perché è grande la donna che, nel gettare inchiostro sui fogli di questa lettera, vi ha gettato anche il suo cuore.
ti abbraccio
diffonderò il tuo pensiero, diffonderò la bella persona che tu sei
luisa
per Franca, da luisa...
cara Franca,
le tue parole stanno attraversando l'italia, raggiungendo tanti universitari.
hai già riscosso ammirazione e consenso. Anche questi giovani (i ragazzi con cui sono in contatto) collaboreranno nella richiesta di spiegazioni da te (e da tutti noi, ora) rivolta a Prodi.
ti abbraccio e ti auguro una giornata serena
luisa
Qs sono i nr di telefono dei Tg RAI:
Qs sono i nr di telefono dei Tg RAI:
RAI1: 06/3317 3744 oppure 06 3317 6184
RAI2: 06/3317 3617
RAI3: 06/3317 6362
Telefoniamo: lo suggerisce anche la pubblicità per pagare il canone.
E mi raccomando "REGISTRIAMO" la telefonata.
PS: ho telefonato al TG1, al nr indicato precedentemente. Ho trovato una persona squisita. Mi ha dato un diverso nr che ho indicato.
Telefonate, perché c'è gente in RAI che sta aspettando queste telefonate.
E perché lo dobbiamo a Franca per quello che ha fatto.
a Luigi Fusi da franca
scusami luigi, che ti riferisci. cosa deve dire la gente che telefona?
grazi comunque
franca
A Franca da Luigi
Ho segnalato la Tua lettera ed ho detto che è "questo il genere di notizie" che vogliamo sentire dai TG della televisione pubblica.
Ed ho sottolineato che avremmo volute sentire parlare anche della lettera delle Tue dimissioni.
Scusa il ritardo nella risposta ma ho installato una nuova versione del browser che purtroppo ha qualche problema e si inceppa continuamente.
PS: Ma fino a quando dovremmo subire questa situazione ?.
Tu hai scritto una lettera di dimissioni che deve se non altro far riflettere, far pensare. Innescare un paragone con gli altri parlamenti europei. Chi ne ha parlato ?. Che mi risulta solo Corrado Augias e per poco tempo (dicendo anche che forse Tu non sai adeguarti alla politica).
Hai visto ieri sera ad Anno Zero: un ex ministro sé permessa di fare "I BOCCHEGGI" ad un senatore - a Furio Colombo - mentre parlava. Ridendo come una cretina.
Ma possiamo permettere questo ?
E oggi qualcuno ne ha parlato ?
Forse il Manifesto. Sicuramente NON la RAI.
Per che cosa ?. Per non fare uno sfavore al futuro padrone o per non "rovinare il clima della campagna elettorale" ? O perché in RAI oggi chi vorrebbe dire non ne ha il potere ?
Ma i cittadini non devono essere informati ?: non devono essere Loro a dare un giudizio ?
NB: per chi che non abbia visto la trasmissione e vuole "deliziarsi":
http://www.annozero.rai.it/R2_HPprogramma/0,,1067115,00.html
dal tempo 41:00 a 41:50, attenzione alle sequenze al tempo 41:45.
A Luigi Fusi da franca
Caro luigi, ho messo il tuo post, in testa a tutto. non mi sono permess di sintetizzare e chiarire il tuo discorso. se vuoi mandarmi un messaggio più esplicativo, domani lo sosttuisco.
un abbraccio franca
Lettera su liberacittadinanza.it
Su liberacittadinanza.it hanno pubblicato la lettera. Evviva!!
Questo è il link:
http://www.liberacittadinanza.it/menunew/lettere/rame80208
Grazie a Letizia
E Grazie a Letizia Tassinari, cronista del Corriere della Versilia, anche sul blog di Radio Radicale:
http://fainotizia.radioradicale.it/user/letizia-tassinari
E su "LA CONOSCENZA RENDE LIBERI"
http://laconoscenzarendeliberi.splinder.com/
Parlare chiaro
Finalmente un politico che parla chiaro.
Ti ammiro Franca per la tua posizione di richiesta di chiarezza.
Fuori i nomi. Vogliamo sapere chi sono stati i fautori del fallimento delle richieste più attese dall'elettorato che ha portato al Governo Romano Prodi.
Prima era logico che si nascondessero fra ricatti e sotterfugi.
Ora la festa è finita e noi, elettorato di centro-sinistra, vogliamo sapere e vogliamo i nomi dei responsabili.
Affinchè ognuno si prenda le sue responsabilità e venga giudicato nelle prossime elezioni dal suo operato.
Vogliamo un Libro Bianco.
Chi non ha voluto la legge sul conflitto di interessi?
Chi ha bloccato i Pacs?
Chi non ha voluto la tasazione sulle rendite finanziarie?
Franca non mollare.
Insisti.
Sii logorrica fino allo sfinimento, esigi!
Non i partiti, ma i nomi, i tomi che hanno reso questo Governo una comica tragica.
Martella e pesta i piedi,
devi essere una goccia che buca il sasso,
perchè abbiamo diritto di sapere chi ha lavorato e chi NON ha lavorato.
Un abbraccio
Fabio Greggio
((((Guarda i video di Franca Rame su YouTube:))))
Il mio Movimento culturale:
CLIKKA QUI
Movimento RadicalSocialista
No a una politica come sottoprodotto degli affari !
Ringrazio Franca Rame per questa bellissima lettera all'ex presidente Prodi.
La ringrazio perché esprime con chiarezza le gravissime domande che si pongono milioni di cittadini che hanno votato con fiducia questo governo.
Romano Prodi deve darci queste risposte, deve fare i nomi di tutti gli individui e i gruppi consolidati che non agiscono nell'interesse dei cittadini, ma per logiche di interesse privatistico.
Finché questi signori continueranno a considerare la politica un sottoprodotto degli affari, l'Italia sarà sempre la vergogna dell'Europa.
cara Franca
non credi che dovresti dare il buon esempio a prodi facendo nomi e cognomi di quei senatori,che come raccontavi nella lettera di dimissioni al pres. Marini rubano soldi agli italiani(noi) incassando il lauto gettone di presenza con lo statagemma che hai descritto?
forse mi sfugge il motivo x cui non puoi farlo ma......
con immutata stima ciao IguerrieridellapAce
Eseguito :-)
Signora Franca,
ho linkato nel nostro sito la sua lettera e nel prossimo invio di newsletter la segnaleremo ai nostri iscritti.
E' una nostra piccola goccia nel mare, ma siamo convinti che la forza del web risieda nel numero.
Con stima
Maurizio
nomi a prodi
Sono d'accordo con 'guerrieri':-perchè non puoi iniziare tu Franca ,a dare qualche NOME per l'elenco a Prodi?
non so se è compromettente per te ,dato che hai confermato che non scenderai più nella 'fossa'?
anche a me sfugge il motivo per cui tu non possa farlo ma...sai che gran partenza per orientare il nostro futuro voto!
ciao a tutti
laura
FRANCA: NOMI A PRODI.
non è per vigliaccheria, credetemi. e' mpossibile. come ho già detto, a volte ci sono tutti. altre ne mancano, 50, 60, (sinistra e destra) ma dai tabulati, risultano PRESENTI. IMPOSSIBLE SCOPRIRE L'ASSENTE. mi capite?
un bacio.
franca
Franca tu fai i nomi......
...di quelli che sei sicura che baravano,poi anche se la "fanno franca"almeno forse ce li togliamo dalle palle,e se no pazienza ma almeno gli hai fatto rodere il "culetto"
se non la puoi fare tu una cosa così, noi non abbiamo nessuna speranza lo capisci.
ciao IguerrieridellapAce
A me personalmente
non servono i nomi.
Basterebbe che gli italiani leggessero qualche quotidiano e imparassero a tirare le dovute somme.
Esempio:
Oggi ne L'UNITA' c'è la cronaca di COME Casini è stato avvisato dal Cainano della nascita del PDL.
Era in treno e andava a Bologna.
Fra un tunnel e l'altro è stato raggiunto al telefono e messo al corrente del coniglio uscito dal cilindro del nano.
Lui l'ha definita una VIGLIACCATA.
A chi ha telefonato IMMEDIATAMENTE dopo?
A Cesa?
A Tabacci?
A Follini?
A Cuffaro?
Ad Andreotti?
Ve lo dico io:
A Camillo RUINI.
Ergo:
Chi c'è dietro l'UDC?
Altra domanda da un milione di dollari:
Come faceva e forse fa tuttora la MAFIA a riciclare il danaro sporco?
Chi, leggendo i giornali conosce la risposta, sa anche chi sono i mandanti di certe merdate che affogano il Parlamento.
Un Tubal saluto a tutti
Per Tubal da Redazione
Caro Tubal,
Mai visto il film sul caso Calvi, I Banchieri di Dio?
redazione
Il film no
ma mi sono letto "In nome di Dio" di David Yallop
e "Poteri forti" di Ferruccio Pinotti.
Dal primo credo che abbiano tratto il film che mi citavi.
Ritengo che siano delle letture assolutamente da non perdere.
Il libro di Pinotti in questi giorni lo si trova in tutte le librerie, il secondo è sparito dagli scaffali da qualche decennio e per averlo devi supplicare la libreria di ordinartelo.
Lo lessi negli anni '80.
Ti assicuro che dopo averli letti non si può rimanere la stessa persona che si era prima di averli aperti.
Un caro saluto
Tubal
Ti lascio un pensiero fuori tema per alleggerire i discorsi che ho visto vanno facendosi di "peso".
Davide contro Golia
Tanti DAVIDE contro GOLIA
Tanti DAVIDE contro GOLIA.
Me lo auguro che Veltroni ce la faccia.
Però quando lo sento dire "CORRERE LIBERI" e quando vedo che alla fine Pecoraro Scanio è l'unico colpevole perché non ha voluto i "termovalorizzatori", "sono preoccupato". Una delle trasmissioni che ha dato più speranza alle persone è stata quando c'e' stato Lui ad Anno Zero con quelli della centrale elettrica di Terracina.
Comunque sono riusciti a fare qualcosa grazie a Pecoraro Scanio, che rischia adesso di SPARIRE. Oppure o ho capito male ? Tu voteresti Pecoraro Scanio e NON VELTRONI sapendo che dall'altra parte c'è BERLUSCONI ?
Io non so se ce la faremmo. Però mi sembra che si possa riuscire a mettere d'accordo la gente sulle cose essenziali. Sui problemi basilari.
Questo è tutto.
E non credo di sbagliarmi.
articolo interessante
ANDARE DA SOLI
di: Francesco (Pancho) Pardi - Liberacittadinanza
Andare da soli è ormai il massimo della modernità. Basta con le ammucchiate, con le coalizioni bolse e impotenti, avanti con i gruppi asciutti e incisivi.
C’è per la verità un’implicita contraddizione, perché in nome dell’andare da soli poi si vorrebbe arrivare a una riduzione estrema dei partiti se non addirittura a un quasi bipartitismo. Se ne deduce un’alternativa secca: o l’annichilimento dei troppo piccoli, scorie da eliminare nella democrazia moderna, o il loro scioglimento dentro alcuni, pochi, corpi più grandi. Nel primo caso il destino è l’estinzione forzosa, nel secondo l’ipocrita dissimulazione di nuove ammucchiate non più dentro le coalizioni ma dentro i nuovi partiti aggreganti. E lasciamo qui da parte un conto che in caso di sconfitta del centrosinistra andrà pure fatto: quanto costerà al PD l’assenza dei voti radicali e socialisti? Senza quelli di uno solo dei due gruppi l’ultima volta si sarebbe perso.
Ma smettiamo di fare i difficili e accettiamo il gioco. Sospendiamo il giudizio sull’esito e andiamo a vedere che cosa il nuovo partito che va da solo si ripromette di rappresentare.
Può essere interessante considerare non tanto ciò che il PD dice si sé stesso ma quel che un autorevole sostenitore indipendente si aspetta da quel partito. Nell’ultimo articolo domenicale, Scalfari mette nell’ordine: primato dell’economia con liberalizzazioni e redistribuzione sociale; necessità di collaborazione tra maggioranza e opposizione per le riforme istituzionali (legge elettorale, regolamenti parlamentari, finanziamento pubblico, ordinamento giudiziario); temi eticamente sensibili su cui far prevalere il punto di vista laico.
Dato e non concesso che il PD sappia e voglia mantenere la parola sui tre punti (sulla laicità ci sono gravi dubbi) si deve registrare soprattutto ciò che vi manca. Non è la prima volta che nelle sintesi programmatiche di Scalfari è assente qualsiasi riferimento a tutti i provvedimenti necessari per cancellare l’anomalia italiana: conflitto d’interessi, sistema televisivo, leggi ad personam. Come intendere la mancanza: rinuncia e rassegnazione? O semplice realismo? Basato sulla considerazione implicita: se le due parti si dovranno accordare su legge elettorale e riforme istituzionali è pensabile che una delle due voglia e possa eliminare l’anomalia rappresentata dal capo dell’altra?
Ma se è così, la politica italiana oggi è sospesa tra due straordinarie alternative che illustrano alla perfezione la sua asimmetria. Se vince il centrodestra Berlusconi governerà per cinque anni rafforzato nella sua anomalia ormai definitivamente intoccabile, e nel corso della legislatura, se Napolitano dovesse per malaugurato caso non portare a termine il settennato, potrà anche farsi eleggere alla presidenza della repubblica.
Se invece vince il centrosinistra il vincitore offrirà al perdente la consolazione di un accordo su legge elettorale e riforme istituzionali e per convincerlo a questo passo così doloroso eviterà di toccare la sua anomalia, lasciando intatte tutte le sue prerogative illegittime.
Su questo snodo Veltroni interviene da tempo con un insistente schema retorico: è ora di smettere con l’odio reciproco. Qui la falsificazione è profonda: non è necessario odiare per riconoscere il rilievo ingombrante dell’anomalia italiana; né volerla eliminare significa odiare chi ne è il soggetto. Veltroni riduce una condizione oggettiva al rango di fatto morale. Peggio ancora: chi vuole una normale legge sul conflitto d’interessi è additato, in quanto portatore di odio, come soggetto degno di riprovazione morale. Se ne ricava una conclusione anch’essa asimmetrica: il berlusconismo risulta intoccabile ed eterno, l’antiberlusconismo deve invece finire subito. Dalla “fine dell’odio” il centrodestra ci guadagna tutto, il centrosinistra niente. Salvo la patente di bontà.
La situazione del centrosinistra è resa più critica dal fatto che anche la Cosa Rossa ha manifestato sempre e manifesta ancora oggi scarso interesse per la risoluzione dell’anomalia italiana. Mentre il PD andrà da solo per essere libero di gestire una politica moderata, neocentrista e poco laica (oltre all’intesa col centrodestra sulle riforme istituzionali), la Cosa Rossa andrà da sola per gestire una politica di sinistra in stretto rapporto con gli interessi del lavoro dipendente. Benissimo.
Ma a questo punto sono obbligate due considerazioni. La prima: sia il PD che la Cosa Rossa si autoeleggono secondo lo schema coatto delle liste bloccate, si riproducono insomma come perfetta oligarchia. Di più: sulla base del loro potere oligarchico escludono gli indesiderati dalla competizione elettorale. La seconda: chi vuole una politica diversa dalle due appena dette è condannato al silenzio.
Ma a questo punto i cittadini che vogliono la trasparenza del potere, la distanza tra politica e affari, la separazione tra interesse pubblico e vantaggi privati, l’incompatibilità tra cariche elettive e incarichi pubblici, l’autentica libertà d’informazione, la vera autonomia della magistratura, la fine della politica come mestiere privilegiato a vita, hanno anch’essi il diritto di andare da soli. Non è detto che gli riesca al primo colpo ma d’ora in poi se tenteranno la via di una rappresentanza politica indipendente non potranno essere più bloccati dal ricatto classico: voi fate perdere voti e quindi condannate la coalizione alla sconfitta. Ai saccenti che faranno questa predica si potrà sempre rispondere: siete voi che avete annichilito la coalizione e i nostri voti li avete già persi da tempo.
Creato da mariaricciardig
Ultima modifica 2008-02-12 00:09
L'articolo di Francesco (Pancho) Pardi
Questa analisi di Pancho Pardi mi trova perfettamente d'accordo. Che in molti, anche nell'area dell'ex governo di centro sinistra, abbiano motivi per non nuocere troppo allo strapotere mediatico politico ed economico di Berlusconi è evidente. Il non avere affrontato conflitto di interessi e leggi vergogna in questi due anni ne è la lampante dimostrazione.
La svolta veltroniana rappresenta l'ufficializzazione di questa linea (rassegnata o compiacente?) di rimozione del problema della concentrazione di poteri nelle mani di un unico soggetto.
Ancora una volta sulle spalle della società civile si gioca una partita indegna di una democrazia compiuta. Penso che meriteremmo di più, e spero che sapremo dimostrarlo trovando quella coesione che permette di assumere un peso politico determinante.
Per Luigi Fusi
Non so se la domanda che hai posto era rivolta a me, nel dubbio rispondo.
Personalmente mi sto prendendo TEMPO prima di esprimermi al riguardo.
Ci sono molte domande alle quali voglio una risposta.
Se vuoi te le elenco qui sotto, così magari cerchiamo di far quadrare il cerchio.
1) Siamo sicuri che questo "correre da soli" non sia stato ben pianificato a tavolino già da qualche mese, magari quando si sono incontrati Veltroni-Berlusconi?
2) Vorrei essere certo che non sia stata organizzata la caduta di Prodi subito dopo la finanziaria proprio dai due "corridori solisti". Vi sono indizi che lo lascerebbero pensare.
3) Di quali orrendi crimini si è macchiata la sinistra radicale per essere ghettizzata dal PD?
4) Se di errori ne ha fatti si tratta di aver votato TUTTO e NON di aver fatto cadere il governo.
5) Siamo certi che la mossa V-B non sia un modo per succhiare tutti i voti dei piccoli partiti per poi fare una riforma costituzionale sulla base di una maggioranza superiore al 75%?
6) Siamo sicuri che poi non ci troveremo di fronte a un governo destra/centro/sinistra che escluda chi cerca diritti e giustizia sociale?
7) Siamo certi che tutto questo non sia un modo per eliminare gli scomodi oppositori alle "missioni militar-umanitarie" all'estero?
Infine:
8) Siamo proprio certi che alla fine il tutto non si risolverà con un governo portante il nome dei due belligeranti, magari fondendone i due cognomi?
Berlusconi + Veltroni = Berlusc - oni?
IO ci devo ancora MOOOOOLTO PENSARE.
Un saluto
Tubal
Controcorrentesatirica.com
Caro Tubal, Io sono stato CHIARO. TU lo sei stato ?
Caro Tubal,
"nel dubbio rispondo" ??
Io sono stato chiaro, Tu - invece - non mi sembra - purtroppo - che hai fatto altrettanto ...
Luigi Fusi
Fatto!
Ho provveduto a pubblicare questa lettera nella nostra Home Page:
Movimento RadicalSocialista
Entro 48 ore invieremo 150 mail con questa lettera e provvedeemo a farla circolare nei maggiori forum in web.
fabio greggio
Per Fabio Greggio da Redazione
GRAZIE FABIO!!!
redazione
Cara Franca, non credo che
Cara Franca,
non credo che il Presidente Prodi risponderà mai a questa lettera e per ovvi motivi.Io credo che il vero suo errore sia stato quello di entrare in politica perchè non ha il carattere giusto, ma penso anche che il suo lavoro lo sappia fare e che gli sia stato impedito perchè tutti vogliono qualcosa,tutti vogliono decidere,tutti vogliono.........il potere.Quella luce accecante che inebria e fa perdere di vista i punti cardinali.
quella luce che ti fa sentire potente e furbo.
quella luce che, come in epoche passate, suscita trame di palazzo.
Forse è vero che non sei riuscita a vestire la "pelle" del politico, quella pelle così unta che tutto gli scivola sopra. Ma io ti prefrisco così, perchè mi riconosco in te.La lotta per i cambiamenti è da sempre lunga e faticosa, da sempre chi vuole cambiare in meglio le cose viene deriso perchè e in minoranza e non fa paura, ma credo che ora in tanti hanno preso coscenza e si rivedono nelle persone derise perchè innoque e senza potere (pensano loro).E' l'ora del cambiamento Franca e voglio sperare che tu ti ripresenti alle elezioni per dare ancora speranza ai cittadini onesti e poveracci di questa povera Italia.
tutti gli onesti di ogni schieramento e che sanno di aver toccato il fondo dovrebbero ribellarsi se solo avessero... ciò di cui vanno tanto fieri.
allora che fai il 13 e 14 aprile?
mercedes
Per Mercedes da Redazione
Ricandidarsi?
Lascio la parola a Franca, ma così, ad intuito, credo che la sua risposta alla proposta di ricandidarsi sia un garbato "no grazie" magari con una risatina....
Come ha scritto nella sua lettera, sarà sempre presente in politica, ma fuori dalla aule parlamentari...
redazione
Ma c'è bisogno di fare un
Ma c'è bisogno di fare un elenco?A parte il fatto che il giochino è stato fatto da più parti e lo stesso Di Pietro non ne è stato estraneo(Di Pietro è quello che ha portato in senato De Gregorio!!!!),ma poi se permettete faccio notare che Prodi è stato corresponsabile di questa situazione!E diamo a Follini quel che è di Follini e Pallaro e Dini e pinco pallino..Io mi sorprendo che abbia insistito tanto, e non perché lavorasse male, ma perché era chiaro che era un gioco a perdere! Inoltre questi soggetti hanno fatto di tutto per creare malessere nel Paese e dare il senso di sfiducia pe poter chiedere sempre di più, complice un'informazione veramente inquietante.Osservo solo che se Berlusconi avesse eliminato solo i costi di ricarica dai cell gli italiani, pompati a dovere, lo avrebbero ringraziato per l'eternità votandolo 10mila volte...Aggiungo, ma ci voleva tanto per capire che Mastella non è un politico con cui andare al governo per fare le riforme?Io sono della Campania e so che lo sport regionale della "famiglia"è il ricatto a Bassolino che è stato eletto con 62% dei voti(situazione ben diversa da 2 senatori comprati a caro prezzo)...
Senatrice Rame,lei stessa si definisce neofita della politica,quindi non la rimprovererò di essersi fatta eleggere nelle liste dell'italia dei valori insieme a De Gregorio e di non aver battuto ciglio con segretario del suo partito.A Prodi rimprovero di aver giocato a perdere , per poter fare alcune cose(ma forse non se ne poteva fare a meno,non si poteva più rimandare),senza pensare che avrebbe potuto rendere la situazione più difficile per il futuro!
Per Antonio 79 da Redazione
Caro Antonio,
credo che fin da subito Franca abbia segnalato la sua impressione su De Gregorio a Di Pietro... Di lei posso dire con certezza due cose: vede chiaro dell'animo delle persone (vocazione naturale, abilità professionale teatrale?non so) e non ha peli sulla lingua, per queste ragioni non abbia dubbi che sia stata esplicita nella valutazione.
Detto questo, che con l'Udeur sarebbe stato difficile governare si sapeva, tuttavia alle elezioni si concorre per vincere e così si costruiscono alleanze esplosive... Cronaca di una morte annunciata?
Ce da mettere in chiaro una cosa: la vera ragione per cui il governo è caduto non è stato l'avviso di garanzia, la persecuzione personale ecc... Ma la legge elettorale. Da quando i referendum sono stati ammessi si è aperta la porta alla crisi, e non appena la bozza bianco è diventata serio argomento di discussione in commissione affari costituzionali al senato... si sono sgretolati i piedi di creta del gigante!
redazione
lettera a prodi
Cara Franca,
da elettore dell'IDV , condivido quasi tutto (diciamo il 95%) di quello che , con grande forza morale , scrivi nella lettera a Prodi (beh, non si può avere sempre il 100%).-
Ma le risposte sono francamente immaginabili , tutti le sappiamo.- La lurida legge elettorale ha portato a tre conseguenze nefaste:
- un'accozzaglia di partiti e partitini sotto un'unico ombrello , divisi su tutto (alcuni non avevano neppure firmato il programma nella sua interezza , e sono stati imbarcati lo stesso)
/- una maggioranza pressochè inesistente al Senato
/- troppe persone indegne in Parlamento , che il cittadino elettore , se avesse potuto , non avrebbe indicato sulla scheda.-
Con queste premesse , non si poteva fare di più.-
Prodi, con la sua pazienza , è riuscito fare già tanto , onore a lui.-
Grazie di esistere
Aldo
Per Aldo Solimena da redazione
Caro Aldo,
il tuo ragionamento non fa una grinza... Però nonostante le maggioranze risicate, le difficoltà, i particolarismi ecc, perchè non essere tutti d'accordo, ad esempio, sul conflitto di interessi? O sul falso in bilancio?
Poi su dico, legge 194, o altro, le tensioni erano immaginabili, ma su questi, che avrebbero dovuto essere argomenti condivisi da tutti? Come si spiega? con quali possibili argomentazioni essere contro??
redazione
Alla senatrice franca Rame
Alla senatrice franca Rame da Ma.
Gentile senatrice,
E’ da tempo ormai che seguo il suo blog in silenzio, e letta la sua commovente lettera non riesco più a tacere. Lei si lamenta con il Presidente Prodi per un suo silenzio finalizzato a continuare a fare il collante di un governo che mai c'era e che mai c'è stato. Questo governo è andato al potere con l'intenzione di limitare i danni che la passata sciagura Berlusconiana aveva lasciato. Aveva a mio avviso poche semplici cose da fare, si presentò invece con un programma di 280 prese in giro per noi elettori. Comodo ora dare la colpa a quell'ignobile essere di Mastella... Ma come può un governo stare in piedi grazie ad un partitino di 2 punti percentuali? Non sarebbe stato più onesto andare in televisione e dire: "Cari elettori...con questa maggioranza non si riesce a governare. Questa legislatura è una compravendita di cariche...rivotiamo." Ma questo non avvenne, nacque l'indulto, la riforma dell'esame di stato, la riforma dei test universitari.... mentre i DICO mai nacquero, la riforma sul conflitto d'interessi non si doveva nominare, e quella della televisione? mai vista..
A me non interessa sapere chi faceva pressioni su Prodi, cara senatrice, perchè se lo scopro mi scade ulteriormente la figura di questo presidente. Forse la domanda più giusta da fare a Prodi é: perché ha voluto governare anche con questa maggioranza? Se nel 2006 si avevano possibilità di vittoria oggi non credo proprio. Risultato? Non ha fatto nient'altro che danni in Italia il sig. Prodi. Concludo dicendo delle cose che sembreranno delle banalità ma che spesso anche lei se le dimentica. Si ricordi che la cosa più importante per tutti voi, siamo noi giovani che saremo le vostre gambe un domani. Bene, la esorto a fare un giro nelle discoteche nelle enormi piazze pullulanti di giovani. Chieda loro quali sono i problemi, si circondi di loro e parli con loro. Certo non sono carcerati ma... Vedrà il quadro allarmante che scoprirà, e scoprirà cose che neanche si immagina. C'è in atto una manovra mediatica-politica contro i giovani finalizzata alla distruzione della coscienza di appartenenza ad una società. Mi pare una cosa molto grave, non comunicare un senso di appartenenza ad uno stato. E così per molti giovani che crescono spesso vuoti e senza valori si prospetta un futuro di superficialità e menefreghismo verso tutto e tutti. L'unico rifugio rimane l'alcool e la droga... A me, da giovane, questo mondo fa PAURA... Sa quante cose, una società giovanile sensibilizzata può risolvere?? ...Pensi ai ragazzi di "Ammazzateci tutti". Se vorrà iniziare a far qualcosa, ora che la nostra società giovanile non è ancora in fase terminale conti pure su di me... ma si sbrighi potrebbe diventare tardi..
Con stima
Saluti
Ma
Per Ma e Daniele Scre da redazione
Cari amici,
devo dire che posso definirmi "giovane e impegnata" anch' io... Ma come sempre chiedo ai miei coetanei, domando anche a voi: quando ci rimboccheremo le mani per cambiare le cose? Per opporci a questo offuscamento mediatico che giustamente denuncia Ma? per non subire supinamente decisioni che influiscono sul nostro futuro, da persone che non sanno neppure come è fatto il nostro presente?
Sono sinceramente interessata alla risposta. Non per polemica, anzi, soprattutto perchè vorrei che ci fosse un progetto, una mèta, e non soltanto la demolizione di quanto esiste... Non è sufficiente demolire, ci vuole la tenacia per ricostruire... C'è? Ce l'abbiamo?
bacioni
redazione
Scusa
Una persona che percepisce 10 mila euro di stipendio ( male che gli è andata ) mi irrita un po quando parla di lotte e rivoluzioni psicosociali... da veramente fastidio ... forse detta da una persona che prende 1200 e si passa la giornata a ropersi la schiena e trova il tempo per parlare di polita o porta avanti delle idee sarebbe più credibile ...comet ho detto prima ...tutti a casa !!!
caro Daniele, il metro per
caro Daniele, il metro per misurare il valore di una persona non possono essere i soldi, ma i suoi comportamenti e la coerenza di quanto afferma
sor.riso
aagiungerei sor.riso
Parola di Silvio
caro Daniele chi è
caro Daniele chi è silvio?
se intendi berlusconi, mi spiace ma io non lo riconosco come politico, evidentemente tu si e se lo riconosci come tale gli dai credibilità
sor.riso
Benissimo! Da Ma a Redazione
Se é interessata alla mia risposta mi piacarebbe fare una chiaccherata verbale con Lei. Come possiamo contattarci? Credo che sia motivo di crescita per entrambi questo confronto. Io non voglio demolire, ma voglio ricostruire... Ridare dignità e riscatto alla mia società di GIOVANI...
Questa è la mia mail:
[email protected]
Aspetto novità.
Saluti
Ma