Governo istituzionale o elezioni subito? Già 260 mila utenti, negli ultimi dieci giorni, hanno risposto al sondaggio di Repubblica.it.
La maggioranza, il 73%, è favorevole alla costituzione di un governo che approvi una legge elettorale; il 24% invece vorrebbe andare subito ad elezioni, votando con l'attuale sistema elettorale, il Porcellum; 3% gli indecisi.
VOTATE, VOTATE, VOTATE!!!
Commenti
non esiste nessuna legge
non esiste nessuna legge elettorale che possa obbligare i rappresentanti del popolo ad essere onesti e a rispettare quanto sancito nel programma di governo per il quale hanno avuto la nostra delega a rappresentarlo
anzi una ci sarebbe
una legge elettorale che desse la possibilita di ritirare la fiducia concessa al rappresentante del popolo se questi venisse meno al suo mandato
fatto questo non sarebbe importante il modello francese o quello tedesco o...
sarebbero obligati a rispettare il mandato altrimenti a casa
p.s. chiedo scusa alla padrona di casa se sono venuto meno al mio obbedisco, ma questo è uno stupido pensiero espresso, credo che potrà perdonarmi
peace&love
filippo
PER ME SAREBBE BENE AVERE ....
una legge elettorale che ci permetta di scegliere il partito e il candidato.
E' tanto difficile da capire che deve essere il cittadino a scegliere il suo partito e candidato di rappresentanza?
Come si chiama una legge così?
Delusione. Sfogo a cuore aperto
Risulterà chiaro che le riflessioni che sto per esporre sono uno sfogo a cuore aperto, il frutto di una profonda delusione e di una grande amarezza per come è miseramente finito un governo di sinistra (sarebbe stato difficile immaginarne una caduta meno dignitosa), nonchè per la salute preoccupante di questa nostra povera sponda politica.
Cosa è dunque l’Italia oggi? Il Paese dell’illusionista, del grande venditore di fumo, dell’imprenditore disinvolto e sprezzante delle leggi.
Lo ha comprato, è suo. La proprietà lo pone al di sopra di tutte le regole; anzi, sono le regole che gli si devono adattare, come un abito sulla misura del portatore. E possiamo ben vedere come questa misura non sia altro che la ricchezza. Una società del domani a perfetta misura del padrone e della sua ricchezza.
La Corte di giustizia europea ha stabilito che Mediaset occupa illegalmente lo spazio destinato a un altro soggetto. Quindi verrà ripristinata la legalità? Europa 7 potrà finalmente trasmettere dalle frequenze usurpate da rete 4? Macchè! Berlusconi ha già risposto che non se ne parla. Difenderà i suoi privilegi (illegali) dai palazzi del potere, a cui si sente, con qualche ragione, ormai vicino. Da lì cambierà la legge e rientrerà nella legge. Un gioco che lo diverte moltissimo e che già conosciamo.
La probabile rielezione di Berlusconi significa anche questo.
Siamo arrivati ad accettare tutto ciò, a renderlo possibile. A indignarci, ma non troppo, per non disturbare il padrone. A che pro tante vuote parole che non entrano nel cuore del problema?
Di fronte a una profonda domanda di giustizia, la risposta non può sgorgare unicamente da un’analisi storico-politica, quando l’origine e la dimensione che interessa è etica e culturale.
Guarire vizi incancreniti da decenni di corruzione e di connivenza con losche trame di affari, poteri occulti, servizi deviati e stragisti non è operazione che si possa fare in breve tempo né in modo indolore.
Da come si stanno mettendo le cose non solo la vita dei meno tutelati (lavoratori, donne, precari, disoccupati, omosessuali, immigrati) non migliorerà in questa generazione, ma consegneremo alle generazioni future una situazione sempre più insostenibile. A misura di conflitto di interessi. Di rincrudimento di quelle aberrazioni che vediamo affermarsi. Ad oggi il 10% della popolazione possiede il 45% della ricchezza nazionale e la forbice fra ricchezza e povertà si va aprendo sempre più, sia su scala nazionale che nella sua dimensione mondiale.
Quando, di fronte a un crollo dei valori istituzionali, e di conseguenze disastrose sulla vita della popolazione, vediamo a sinistra più che a destra, un allarmante fenomeno di disgregazione, mi sento legittimato a preoccuparmi seriamente. Il male oscuro della sinistra emerge in tutto il suo insensato autolesionismo: ciò che divide supera ciò che unisce, i motivi per “non fare” prevalgono su quelli per “fare”, frustrazioni, sfiducia, senso di solitudine e di impotenza paralizzano ogni iniziativa coalizzante. Così ci si perde, ci si polverizza. E si perde, in tutti i sensi.
Una diagnosi impietosa direbbe che la patologia del berlusconismo ha ormai contagiato il tessuto sociale, coinvolgendolo nella sua totalità, fino a comprometterlo.
A meno di trovare un rimedio ancora intentato, o di cominciare a pensare le cose diversamente. Molti ricorreranno al vecchio trucchetto della rimozione del problema, illudendosi che si possa risolvere da solo o che qualcuno lo risolva per loro. E magari così riusciranno, ancora una volta, a ingannare la propria coscienza.
Spero che la visione che ho espresso in questo post sia completamente sbagliata e dettata dal coinvolgimento emotivo del momento.
(Si dirà forse un giorno di noi che, volgendo la prua a occidente, anche noi speravamo di raggiungere le Indie, – ma che il nostro destino fu quello di naufragare nell’infinito? Oppure, fratelli miei? Oppure? –)
Aurora - Nietzsche
"A meno di trovare un
"A meno di trovare un rimedio ancora intentato, o di cominciare a pensare le cose diversamente."
una legge elettorale che desse la possibilita di ritirare la fiducia concessa al rappresentante del popolo se questi venisse meno al suo mandato?
peace&love
filippo
ancora sfogo
Anch'io come te Gargantua, ho una visione molto sconfortante e assai negativa.
Da domani vorrei potermi addormentare per non assistere al periodo di propaganda che ci aspetta!
Già mi vedo certi 'figuri' sprezzanti ed imbonitori susseguirsi ,pronti a demolire ogni piccola certezza.
"Di noi si dirà che speravamo di raggiungere le Indie...ma che siamo sempre finiti per cozzare contro il clero...
laura.
X Gargantua
Una volta tanto concordo in pieno con la tua analisi... strano vero? Eppure se tu avessi letto i miei precedenti interventi con "meno" amore per la senatora e maggior "serenità di giudizio" avresti "visto" la mia preoccupazione, il mio dolore per quanto NULLA sarebbe cambiato... la verità è che Silvio si è comperato TUTTO compresa la signora Rame & C.(anche se Lei probabilmente non lo sa) fino ad arrivare a farle il "regalo" di farle usare la SUA mediaset per un promo contro l'uranio impoverito assieme al GABIBBO... da non credere vero? Eppure sarebbe stato tutto così semplice:
1- legge sul conflitto d'interessi
2- legge sui parlamentari condannati-inquisiti
3- riforma elettorale con riduzione dei costi della politica e semplificazione delle camere/senato
Nulla di tutto questo si è realizzato, hanno preferito tenersi i loro privilegini (TUTTI, compresa la signora Rame), barattandoli con l'immenso potere che Silvio ha avuto in cambio... inutile ora spargere lacrime da coccodrillo, TUTTI sapevano come sarebbe finita... delle due l'una:
DELINQUENTI O DEFICENTI decidi tu caro Gargantua.
Un saluto
Complimenti. Onorevole D’Alema.
Dieci anni fa abbiamo concesso – D’Alema ha concesso – a Berlusconi di essere fuori legge e trasmettere sulle frequenze di Europa 7.
Oggi Berlusconi vuole votare attuando “una vera e propria truffa” a danno degli Italiani (Franco Bassanini). E grazie al potere che ha sull’informazione, sembra che la maggioranza degli Italiani lo voteranno.
Complimenti. Onorevole D’Alema.
Da Redazione per Luigi Fusi
Ecco un'immagine dell'anomalo bicefalo, tutto sull'ascesa al potere di Berlusconi ed un'imprevedibile "operazione a cervello aperto" sul malcapitato...
Ad un certo punto Dario fa un balletto sul conflitto d'interessi con con D'Alema... ci prepariamo a ballare ancora?!?
redazione
Stiamo "svendendo" la libertà di informazione di Santoro...
Purtroppo si. Stiamo "svendendo" la libertà di informazione di Santoro...in cambio dell'accordo per cambiare la legge elettorale (ci sono troppe "strane" coincidenze la più evidente è che solo ora vengono fatti degli appunti su trasmissioni di ottobre/novembre, ed inoltre le accuse - per chi a visto davvero le trasmissioni - sono infondate ).
E se avesse ragione l'anticipazione di Jacobo ?
Ricordiamoci che dall'altra parte non c'è solo il cervello di Calderoli, ma menti e organizzazioni che hanno un fatturato di centinaia di migliaia di milioni di euro ...
PS: mi scuso se dico qualcosa che magari qualcuno ha scritto su qualche giornale o su qualche blog. Purtroppo non ho molto tempo per raccogliere notizie perché devo assolutamente finire e consegnare un lavoro urgentissimo: non faccio il politico di mestiere. Il mio lavoro mi piace e vorrei non avere queste preoccupazioni !
Per Luigi Fusi da Redazione
Caro Luigi!
Si prospettano una serie di "svendite" per noi, oltre all'informazione!
C'è da guardarsi bene attorno: legge sull'aborto, conflitto d'interessi, nuove epoche di leggi ad personam, condoni, echi più ne ha più ne metta. Magari ritornerà anche lo jus primae noctis! Allegria!
redazione
fatta una legge, trovato l'inganno
Romania - 04.2.2008
Una pietra sul passato
La commissione rumena che indaga sui servizi segreti di Ceausescu viene dichiarata incostituzionale
Più che una pietra sopra il passato, è un macigno su chi cercava di farvi luce. Il “Consiglio nazionale per lo studio degli archivi della Securitate” (Cnsas), l'organo rumeno che indagava sui documenti dei servizi segreti di Ceausescu, dovrà chiudere o comunque riformarsi dopo una sentenza della Corte costituzionale di Bucarest, che ha accolto il ricorso di un politico accusato di essere stato un informatore del regime.
La sentenza. Secondo la Corte, la legge che nel 1999 ha creato il Cnsas è incostituzionale, perché fa dipendere la commissione dal Parlamento e la definisce di fatto come un tribunale straordinario. Di conseguenza, tutti i provvedimenti presi finora dal Cnsas potrebbero essere dichiarati nulli. Il massimo organo giudiziario rumeno ha accolto all'unanimità il ricorso di Dan Voiculescu, l'ex leader del Partito conservatore, un movimento politico minore. Voiculescu era stato dichiarato colpevole dal Cnsas nel 2006, e aveva poi visto respinto il suo ricorso in appello. Il suo avvocato ha accusato la commissione di agire secondo criteri politici, selezionando il materiale che le va bene e scartando quello che contrasta i suoi fini.
http://www.peacereporter.net/dettaglio_articolo.php?idc=0&idart=10003
p.s. NON SARA' UNA LEGGE CHE SALVERA' IL MONDO
peace&love
filippo
Il risarcimento di Mastella
4 febbraio 2008, di Pino Corrias
Il risarcimento di Mastella
Ho un amico al Quirinale. Avvampa ancora quando mi racconta della visita di Clemente Mastella al Colle venerdì 26 gennaio, per le consultazioni del dopo crisi. Clemente arriva con volto acceso dagli esili di Ceppaloni, dove la signora Leonardi, ancora imprigionata dalla sbirraglia borbonica, guarda i tramonti sul beneventano e sospira. Al Colle lo accompagna una coppia notevole, che corrisponde al cinquanta per cento dell’intero Udeur. Uno è Tommaso Barbato, capogruppo al Senato, eroe del Senato, quello che ha sputato in faccia al suo socio di partito Nuccio Cusumano, e ne va talmente fiero che l’Udeur lo ha premiato espellendo Cusumano per indegnità. L’altro si chiama Mauro Fabris, ha notevoli capelli bianchi, ma nessuna preoccupazione che lo tormenti sebbene sia stato eletto con i voti non dell’Udeur, ma dell’Ulivo. E anche lui ne va fiero.
Clemente, con Napolitano, va per le spicce, dice: “Siamo per le elezioni anticipate”. Chiaro. Ma siamo anche per qualcos’altro: “Mi aspetto - dice Clemente, lampeggiando gli occhi - di essere di nuovo il ministro della Giustizia, nel prossimo governo. Me lo aspetto come risarcimento”. Se lo aspetta perché ha tanto sofferto. E soffrendo ha tradito. E tradendo ha diritto al suo compenso.
Di compensi non parlò quando il 16 gennaio in Aula annunciò le sue dimissioni. Parlò di Fedro, il favolista latino dei tempi di Caligola. Disse: “Tra il potere e gli affetti scelgo i secondi. Questo potente Mastella sceglie i secondi! – ribadì con l’esclamativo e poi aggiunse - Me ne vado anche perché, come diceva Fedro, gli umili soffrono quando i potenti si combattono”. Vannino Chiti, seduto al suo fianco tra i banchi del governo, lo guardava dal basso e riusciva a non ridere.
mastella, udeur, napolitano, tommaso barbato, nuccio cusumano,
permalink | creato da pino_corrias il 4/2/2008 alle 14:59 |http://www.voglioscendere.ilcannocchiale.it/
Per Bruna da Redazione
Ecco, cara Bruna, l'unica cosa positiva è che, almeno per questo giro, Mastella, Dini e relativi sgherri dovrebbero stare di là...
redazione
Il problema è che, di qua, ce ne sono altri...
Leoluca Orlando (Idv)ha dichiarato ieri, alla fine del convegno promosso a Torino per discutere della nascita della "Rosa Bianca" (presenti Pezzotta, Tabacci e altri)che l'idv, pur considerando interessante la proposta, avrebbe aderito al Programma del PD (ritenendo i contenuti più vicini al loro programma e ai loro obiettivi).
Dunque, in Calabria, per fare un esempio, ci troveremo per fortuna senza il Mastella ma ci ritroveremo pure candidato capolista alla Camera l'on Misiti.
Chi è Aurelio Misiti? Ex PCI, ex assessore nella giunta socialista Carraro a Roma, ex consulente di Berlusconi per il Ponte di Messina, ex assessore regionale ai Lavori Pubblici, nell'ultima giunta di centrodestra. (Presidenza Chiaravalloti, implicato nell'inchiesta "Poseidon", la prima scippata a De Magistris).
Misiti,attuale segretario regionale IDV in Calabria, dialoga con Loiero, il Presidente della regione più inquisita d'Italia ed egli stesso inquisito, sempre da De Magistris, per concorso esterno in associazione a delinquere finalizzata alla truffa ed alla turbativa d'asta negli appalti della Sanità calabrese.
Dunque, l'on. Di Pietro che strepita di "via i condannati, gli inquisiti, i riciclati", si è nominato un segretario regionale strastrariciclato e dialoga (in vista di un accordo elettorale) con un "inquisito del calibro di Loiero".
Mi verrebbe da vomitare ma mi trattengo...aspetto i manifesti elettorali!!!
Di Pietro, sei un ".......!"
Una cittadina calabrese onesta e per niente "fessa"...
Quelli dell ' ITALIA DEI VALORI.
QUELLI DELL'IDV
Più che un partito del nuovo, l' IDV mi sembra il ricettacolo dei riciclati, nella migliore delle ipotesi. Già perchè ci sono personaggi che davvero mettono i brividi leggendone le biografie e le storie.
Quelli dell ' ITALIA DEI VALORI.
Si tratta di stabilire solo quali siano questi valori!! Visto il comportamento intollerabile di Di Pietro che nel frattempo continua menare giustificazioni risibili dei suoi continui voti con la destra su argomenti di notevole rilevanza (sfiducia al CDA Rai, mancata abolizione della società che gestisce la non costruzione il Ponte sullo stretto, bocciatura della commissione d'inchiesta su Genova) ho deciso di portare a conoscenza del pubblico che cosa è davvero l'IDV. Chi ne sono gli eletti, gli uomini della cerchia, i sostenitori.
Sfatiamo la bugia che Di Pietro si batte per la legalità . Infatti leggiamo da Genovaweb:
"Qualcuno potrebbe dimenticare che l’Italia dei Valori, con i suoi gruppi Parlamentari, ha assunto una posizione “in difesa delle prerogative dei deputati condannati e indagati per mafia”. Infatti ha votato contro sia alla proposta di legge dell’On. Angela Napoli sia dell’Emendamento dei Comunisti Italiani che volevano proibire l’accesso in Commissione Antimafia a condannati ed indagati per reati contro la pubblica amministrazione e reati di mafia. L’avreste mai detto?"
Sempre da Genovaweb:
Di Pietro, vista la pervicacia, ha un debole per i “cappucci”, non quelli del bar e nemmeno quelli dei conventi. Quelli che sembra proprio prediligere sono i frequentatori dei “templi coperti”. Dopo quelli riscoperti dal Polo, e dai DS, volete che lui mancasse di spalancare le porte dell’Italia dei “Valori” ai massoni e piduisti? Giammai! E così dopo Filippo De Jorio nel 2001 (Roma, tessera P2 n° 511) ha portato nel 2006 alla soglia del parlamento (primo dei non eletti in Sardegna) un altro piduista: Giuseppe Alessi detto Pino (Pisa, tessera P2 n° 762). La storia di questi due baldi giovini della loggia di Licio Gelli (la stessa di Berlusconi, come amava ricordare il Di Pietro d’un tempo) la dice lunga:
De Jorio, fedelissimo di Licio Gelli, da sempre vicino agli ambienti militari e dei Servizi, consigliere politico dell'onorevole Andreotti, è stato anche latitante per il golpe Borghese del 1970 (fu assolto poi su richiesta del pm, Claudio Vitalone, altro uomo di fiducia, da sempre, di Giulio Andreotti, come comprovato storicamente). Giuseppe Alessi, noto come “Pino”, è stato comandante del nucleo CC a Pisa. Già eletto in Parlamento con Forza Italia nella XIII legislatura. Ma lui li ha voluti con se, e solo una rivolta a Genova nel 2001 lo fece separare dal fedele De Jorio, che ci rimase male, quando Di Pietro, sull’onda dell’opposizione a quella candidatura di tutta Genova e di D’Arcais, “congelo” la candidatura. Gli è andata meglio nel sodalizio con l’Alessi, che se tutto va bene potrebbe entrare in parlamento già in questa legislatura, e soprattutto con l’elezione a Montecitorio di Giuseppe Ossorio, nominato anche Presidente della Commissione Bilancio della Camera, degno incoronamento per i lunghi anni nel Pentapartito nella Napoli di Vito e Cirino Pomicino (negli anni ottanta al Comune) e poi nei Repubblicani con il Centro- Sinistra in Regione nel 2000 e 2005. Giuseppe Ossorio, oltre che paracadutato dal Pentapartito partenopeo è anche notorio massone del Grande Oriente d’Italia.
Vediamo alcuni degli eletti dell'IDV.
Ovviamente in cima alla fila c'è il senatore
SERGIO DE GREGORIO
Il cui faccione ci racconta già parecchio di lui. Di certo il più conosciuto per le note vicende del Senato in cui pubblicamente si mise all'asta e passò in un baleno dall'altra parte in cambio della presidenza della commissione difesa. E magari di qualche euro da parte del cavaliere.
Il resto lo leggiamo sulla Voce della Campania
Accusato anche di riciclaggio.
La biografia la trovate sull' Unità
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CAMERA : ASTORE GIUSEPPE
Nato a SAN GIULIANO DI PUGLIA (CAMPOBASSO ) il 17 novembre 1942 Laurea in lingue e letterature straniere; pensionato - insegnante Eletto nella circoscrizione XI (EMILIA-ROMAGNA). E' stato segretario provinciale della DC. Dal 1975 al 1990 ha ricoperto la carica di Sindaco del Comune di S. Giuliano di Puglia. Entrato in Consiglio regionale nelle elezioni del maggio 1990, è stato Assessore al Personale, formazione professionale, emigrazione, lavoro, cultura, enti locali, energia...
CALO' GIORGIO
Nato a Monza, il 26 maggio 1933 Laurea in economia e commercio; imprenditore settore marketing Eletto nella circoscrizione III (LOMBARDIA 1) SOTTOSEGRETARIO DI STATO ALLE COMUNICAZIONI dal 18 maggio 2006 Giorgio Calò. E’ sottosegretario alle Comunicazioni del Governo Prodi. Di lui si può dire che è l’ombra di Di Pietro. Già assessore provinciale a Milano e già Europarlamentare. Ha sempre ostentato l’odio ed il bisogno di rompere il monopolio imprenditoriale di Berlusconi, mina vagante permanente dell’economia italiana. Tra le contestazioni sempre mosse da Calò, proprietario della Directa, nota e quotata agenzia nazionale di sondaggi, a Berlusconi quella di essere “il più grande inquinatore del mercato dei sondaggi d'opinione”. Indi per cui ha deciso, per combatterlo meglio, di vendergli la sua Directa! Oggi, sappiamo, che il ministero delle Comunicazioni ha assunto la proposta Frattini (Berlusconiano doc) come faro, “punto di riferimento”, per affrontare il Conflitto di Interessi di Berlusconi.
PEDICA STEFANO
Nato a ROMA il 13 ottobre 1957 Laurea in scienze della terra; dirigente di azienda; giornalista; capo della segreteria politica del partito Idv Eletto nella circoscrizione III (LOMBARDIA 1) subentra in sostituzione del deputato Calò Giorgio nominato sottosegretario
Stefano Pedica (Roma, 13 ottobre 1957) è un uomo politico italiano.
Laurea in scienze della terra, dirigente d'azienda, giornalista, è capo della segreteria politica di Italia dei Valori.
Esponente della Democrazia Cristiana, tra il 1987 e il 1996 collabora strettamente con l'on.Francesco D'Onofrio svolgendo le funzioni di segretario e di consigliere. Diviene amico di Francesco Cossiga.
Nel 1994 dopo lo scioglimento della DC segue D'Onofrio nel Centro Cristiano Democratico.
Nel 1998 abbandona il CCD e segue Cossiga nell'avventura dell'UDR (Unione Democratica per la Repubblica). Sostiene i governi di centro-sinistra divenendo consigliere del ministro UDR Gianguido Folloni, collabora con Clemente Mastella e Rocco Buttiglione all'epoca dell'UDR.
Nel 1999 l'UDR si scioglie: Buttiglione ripresenta il CDU, Mastella fonda l'UDEUR, i rimasti fondano il gruppo parlamentare dell'UpR (Unione per la Repubblica). Stefano Pedica insieme con un altro esponente dell'UDR, Alessandro Meluzzi, dà vita ad un movimento politico autonomo di ispirazione centrista presente soprattutto nel Lazio: il movimento Cristiano Democratici Europei.
Nel 2003 guida il suo movimento all'adesione al Patto dei Liberaldemocratici con Mario Segni. Questo lo porta alla candidatura per le elezioni europee del 2004 nelle liste del Patto Segni-Scognamiglio senza risultare eletto. Nel 2005 manifesta interesse verso la Democrazia Cristiana per le Autonomie di Gianfranco Rotondi tuttavia dopo la scelta politica del nuovo partito per il centrodestra egli se ne distacca. Nel 2006 porta il suo movimento CDE ad entrare nell'Italia dei Valori.
Alle elezioni politiche del 2006 è stato eletto deputato alla Camera, nella lista Idv della circoscrizione Lombardia-1, subentrato in seguito alle dimissioni di Giorgio Calò, nel frattempo nominato sottosegretario.
È membro della Commissione Cultura, Scienze e Istruzione. (fonte) Stefano Pedica, per Tonino “il mio Chiti”, capo segreteria politica dell’Italia dei “Valori”. Eletto alla Camera nel 2006, nato a Roma ma eletto in Lombardia coronamento di una pervicace militanza democraticocristiana in piena Tangentopoli (e lungo tempo ancora). Dal 1987 al 1996 segretario e consigliere di Francesco D’Onofrio (ora dell’UDC), amico di Francesco Cossiga (quel Francesco Cossiga!), nel 1994 quando muore la DC segue D’Onofrio nel CCD. Nel 1998 fonda insieme a Cossiga l’UDR. Nel 1999 fonda il Movimento Cristiano Democratici Europei, con il quale nel 2003 aderisce al Patto Segni, e nel 2004 si candida alle Europee. Nel 2005 si avvicina alla Nuova DC di Rotondi e, quindi, nel 2006 porta il CDE nell’Italia dei “Valori”.(genovaweb)
EVANGELISTI FABIO
Nato a MASSA (MC) il 15 ottobre 1954 Laurea in scienze politiche; libero professionista Fabio Evangelisti (Massa, 15 ottobre 1954) è un politico italiano.
Laurea in scienze politiche, libero professionista, ha aderito al Partito Democratico della Sinistra e successivamente ai Democratici di Sinistra, ma attualmente è esponente di Italia dei Valori.
È stato eletto alla Camera dei deputati nel 1992, nel 1994 e nel 1996 per il PDS nel collegio uninominale di Massa, in Toscana.
Dopo una legislatura di fermo, ritorna alla Camera candidandosi con l'Italia dei Valori, il movimento di Antonio Di Pietro. Viene, infatti, eletto nel 2006 per Idv nella circoscrizione Toscana. Nella XV Legislatura è membro della Commissione Difesa. È il vicecapogruppo di Italia dei Valori alla Camera.(fonte)
MISITI AURELIO SALVATORE
Nato a MELICUCCO(REGGIO DI CALABRIA ) il 3 gennaio 1935 Laurea in ingegneria; docente universitario - professore ordinario o di prima fascia Aurelio Salvatore Misiti (Melicucco, RC, 3 gennaio 1935) è un uomo politico italiano.
Laurea in ingegneria, docente universitario e professore ordinario, è un esponente di Italia dei Valori.
È stato assessore regionale ai Lavori Pubblici in Calabria nella Giunta di centrodestra guidata da Giuseppe Chiaravalloti. Successivamente ha aderito a Idv ed è stato eletto deputato alla Camera nel 2006 nella circoscrizione calabrese.
È membro della Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici. (fonte)
Aurelio Salvatore Misiti. Eletto alla Camera in Calabria, sua terra d‘origine, è componente della Commissione d’Inchiesta sui Rifiuti. Da anni il suo impegno è al centro di pesantissime contestazioni e critiche da parte degli ambientalisti. E’ considerato il “cementificatore”. Inizia l’attività di “rappresentanza” con il Pci negli anni sessanta (sindaco di Melicucco), diviene anche segretario nazionale della CGIL Scuole. Lo si ritroverà poi in Giunta al Comune di Roma con il Sindaco Carraio (PSI). Con il primo governo Berlusconi nel 1994 raggiunge finalmente l’elezione a Roma. In Calabria è assessore regionale con il centro-destra e con il centro-sinistra, a prescindere. Significativo è l’operato svolto da Assessore ai Lavori Pubblici in Calabria, nella Giunta Chiaravallotti del Centro Destra, su cui le indagini della magistratura ancora si susseguono. Ma Silvio Berlusconi lo chiama e nomina Presidente del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, considerata la sua grande convizione-passione: il Ponte sullo Stretto s’a da fare! Sua la grande difesa della grande opera amata da Cosa Nostra ed ‘Ndrangheta anche a Report di Rai 3, dove ha anche annunciato che: “Intorno al 2010 dovrebbe esserci l’inaugurazione”. Sua la “constatazione” che la Calabria non corre alcun rischio idrogeologico, peccato che natura ed ambiente non si sono adeguate ed i disastri siano arrivati puntuali. Le protezioni e l’appoggio di lobby potentissime in Calabria per lui è scontata.(genovaweb)
MURA SILVANA
Nata il22 luglio 1958 Ragioniera; imprenditrice settore moda Eletta nella circoscrizione VIII (VENETO 2)
Diplomata in ragioneria, è imprenditrice nel campo dell'alta moda, nel 2000 fu tra le fondatrici del nuovo partito Italia dei Valori, di cui tesoriera e segretaria regionale in Emilia-Romagna fino al 2004.
Assessore a Bologna nella giunta Cofferati con delega alle attività produttive, commerciali e turistiche, al termine delle elezioni politiche del 2006 viene eletta alla Camera e viene sostituita nell'incarico di assessore. Eletta segretaria della presidenza di Montecitorio il 30 maggio dello stesso anno, nella XV legislatura fa parte della X commissione (attività produttive) e del comitato per la comunicazione e l'informazione esterna. (fonte)
"Legalizzare la mafia sarà la regola del 2000"
OSSORIO GIUSEPPE
Nato a RAGUSA il 9 aprile 1944 Laurea in economia e commercio; dottore commercialista Eletto nella circoscrizione XIX (CAMPANIA 1)
Lista di elezione: ITALIA DEI VALORI Giuseppe Ossario (Ragusa, 9 aprile 1944) è un politico italiano, attualmente deputato e leader dei Repubblicani Democratici.
Inizialmente ha aderito al Partito Repubblicano Italiano. Dopo essere stato consigliere comunale e consigliere provinciale nel 1990 è stato eletto consigliere regionale in Campania. È stato rieletto nel 2000.
Quando nel 2001 il PRI è entrato nella Casa delle Libertà Ossorio è stato tra i fondatori dei Repubblicani Democratici, che rimase nella coalizione di centro-sinistra.
Nel 2006 suo partito strinse un patto federativo con l'Italia dei Valori e alle elezioni di quell'anno Ossorio fu eletto alla Camera dei Deputati nelle liste dell'IdV.
Il 20 settembre 2007 con una lettera ad Antonio di Pietro ha sciolto il patto federativo con l'Italia dei Valori per partecipare alla costituzione del Partito Democratico sostenendo la candidatura alle primarie di Walter Veltroni (fonte) PALOMBA FEDERICO Nato a CAGLIARI il 21 novembre 1937 Laurea in giurisprudenza; avvocato - patrocinante in cassazione; già magistrato Eletto nella circoscrizione XXVI (SARDEGNA Presidente del consiglio regionale nel 97, per (Prog. Feder). Viene accusato dai Verdi di essere un cementificatore vedi
PEDRINI EGIDIO ENRICO
Nato a ZERI(MC) il 2 dicembre 1944 Laurea in giurisprudenza; giornalista professionista, dirigente d'azienda Eletto nella circoscrizione II (PIEMONTE 2)
Già senatore dell'UDEUR ha votato con la destra in commissione vigilanza contro Petruccioli (vedi)
Egidio Enrico Pedrini. Eletto alla Camera in Piemonte, ex democristiano di lungo corso, già candidato e uomo ligure di Sergio D’Antoni. E’ membro della Commissione Trasporti di Montecitorio. In effetti ama il Trasporto, per lui è una vera passione. Nato a Massa in Toscana e trasferitosi in Liguria, è proprietario, insieme alla figlia, di alcune quote della Società che gestisce l’Aeroporto di Pantelleria. Naturalmente questo non è l’unico interesse di Pedrini, visto che proprio a Roma è Presidente del Consiglio di Amministrazione di società di un’altra passione di Di Pietro, l’Informatica. La Sira srl di Liguori Marco e Sofina srl (socio di maggioranza e amministratore unico Liguori Marco), che fa parte del Consorzio Sky Data Management, in sigla Consorzio SDM.(genovaweb).
Una curiosità :
Pedrini fa capo ad un Circolo di Politica e cultura che è sponsorizzato dalla Emergency Cunsulting che ha come simbolo questo :
Secondo voi cosa ricorda questo simbolo? Quelli della massoneria e di alcuni circoli esoterici.
Che dite è una semplice coincidenza????
PISICCHIO PINO
Nato a CORATO( BARI ) il 23 maggio 1954 Laurea in giurisprudenza; docente universitario - ricercatore Eletto nella circoscrizione XXI (PUGLIA) Pino Pisicchio (Corato, BA, 23 maggio 1954) è un uomo politico italiano.
Laurea in giurisprudenza, docente universitario, ricercatore,giornalista professionista, già militante della Democrazia Cristiana, è stato un esponente dell'UDEUR ed è attualmente parlamentare dell'Italia dei Valori.
Eletto per la prima volta alla Camera dei Deputati,nella circoscrizione Bari-Foggia, nel 1987 con la Democrazia Cristiana e riconfermato nel 1992. Sottosegretario alle Finanze nel Governo Amato (1992-1993)e ai Lavori Pubblici nel Governo Ciampi(1993-1994). Nelle elezioni politiche del 1994 si è candidato alla Camera dei Deputati per la coalizione centrista del Patto per l'Italia nel collegio di Bari senza tuttavia risultare eletto.
Ha aderito a Rinnovamento Italiano, movimento del quale è diventato coordinatore nazionale ed è stato eletto al Parlamento Europeo nel 1999 (unico esponente di Rinnovamento Italiano a risultare eletto).
Nel 2001 è stato eletto alla Camera dei Deputati, col sistema proporzionale, nelle liste della Margherita in Calabria. Si è successivamente distaccato dalla Margherita dapprima aderendo al gruppo UDEUR,di cui fu capogruppo alla Camera, quindi fondando un movimento politico regionale in Puglia denominato Rinnovamento Puglia.
Nel 2006 ha aderito all'Italia dei Valori, il movimento fondato da Antonio Di Pietro. Nella legislatura, che ha avuto inizio con le elezioni dell'aprile 2006, è stato dunque rieletto alla Camera, nella lista Idv della circoscrizione Puglia.
È presidente della Commissione Giustizia.(fonte)
PORFIDIA AMERICO
Nato a CASERTA il 7 aprile 1958 Laurea in medicina e chirurgia; medico - cardiologo Eletto nella circoscrizione XX (CAMPANIA 2)
Porfidia Americo, già sindaco di Recale ed amante del “canto”, inteso per quello che voleva fare da bambino, riuscendoci anche in un coro sul modello dello “Zecchino d’oro”, come ama ricordare lui stesso. Ma a Recale, piccolo centro del Casertano, dove la Camorra è di casa con uno dei più forti clan, quello dei Casalesi, la sua Giunta è stata sotto attacco costante per una “quisquiglia”. Un conflitto di interessi che da Sindaco non ha mai voluto risolvere (tanto che la casa di riposo non ha ancora visto ad oggi la cessione delle sue quote, visto che dalla Visura Camerale risulta ancora in società). Inoltre l’opposizione dell’Ulivo chiedeva costantemente di poter visionare la documentazione originale allegata a delibere e bilancio, ma ad oggi risulta “non pervenuta”. La campagna elettorale che lo ha portato alla Camera è stata caratterizzata da un episodio “sgradevole”. L’iniziativa nel vicino comune di Santa Maria di Capua Vetere, con Antonio Di Pietro, è stata promossa (con tanto di firma sui manifesti) da Gaetano Vatiero, arrestato per corruzione nell’aprile 2006 (giustizia ad orologeria?!) non per l’attività di Segretario dell’Italia dei “Valori” del Comune, ma per aver commesso il reato quale Dirigente del Comune di Santa Maria Capua Vetere. Naturalmente sia Di Pietro che Porfidia, dopo aver tuonato all’espulsione, affermavano di non sapere chi fosse quell’uomo e di non averlo mai incontrato. L’espulsione, per la cronaca, non c’è stata. E’ stato adottato una sospensione sino a che la magistratura non avrà chiarito, almeno questo è quanto risulta pubblicamente.(genovaweb) Che questo medico abbia le forti interessi nel settore della sanità convenzionata lo leggiamo anche QUI Dimostrando di essere figura di poliedrico valore, dopo l’esperienza di Sindaco, pur continuando nell’impegno politico, si è parallelamente cimentato nell’impegno Medico-Imprenditoriale raggiungendo, anche in questo campo, significativi traguardi quali la Dirigenza Gestionale di importanti strutture medico-specialistiche convenzionate.
SENATO
CAFORIO GIUSEPPE
Nato il 2 dicembre 1941 a Latiano (Brindisi) Residente a Brindisi. Giuseppe Caforio, eletto al Senato in Puglia, nato in Puglia, è tecnico ortopedico. Con l’Italia dei “Valori” diviene Vice Presidente della Commissione Sanità-Igiene e, folgorando il Parlamento in pochi mesi, diventa anche Vice Presidente della Commissione Parlamentare d’Inchiesta sull’efficacia e l’efficienza del Servizio Sanitario Nazionale, oltre che componente della Commissione Parlamentare d’Inchiesta sui Rifiuti.(genovaweb)
FORMISANO ANIELLO
Regione di elezione: Umbria Nato il 10 giugno 1954 a Torre del Greco (Napoli) Residente a Torre Del Greco (Italia) Professione: Avvocato
Aniello Formisano, eletto al Senato in Umbria, nato a Torre del Greco – NA, avvocato, dipendente della ASL di Napoli. Proviene dalla Margherita. E’ tra i sottoscrittori dell’emendamento alla Finanziaria 2006, il cui primo firmatario è il Sen. Fuda (del Partito Democratico Meridionale di Agazio Loiero e già stra-noto agli Uffici distrettuali antimafia). Questo emendamento è il famoso comma “1346” che prevedeva la drastica riduzione dei tempi di prescrizione dei reati contabili (tra cui quelli contestati, per esempio, al Fuda e a Berlusconi). Il Procuratore della Corte dei Conti ha tuonato contro il provvedimento adottato del Centro-Sinistra, perché con quel comma la prescrizione scattava non più dal momento della scoperta e contestazione del reato, bensì nel momento della commissione del reato. A quel punto, Di Pietro tuonò allo scandalo di quel “comma”, come se non lo avesse notato prima. Ma non si cancella il “comma”, il Governo lo fa approvare dal Parlamento (e vota anche l’IDV) e poi approva un Decreto per annullarne l’effetto devastante. Logico no? (genovaweb)
GIAMBRONE FABIO
Regione di elezione: Sicilia
Nato il 22 marzo 1965 a Palermo Residente a Palermo Professione: Impiegato dirigente Regione di elezione: Sicilia Nato il 22 marzo 1965 Palermo Residente a Palermo Professione: Impiegato dirigente Fabio Giambrone, eletto al Senato in Sicilia, è l’uomo ex Margherita che è considerato un ponte non solo con il “giuda” Sergio De Gregorio (poi perché “giuda” non si è capito, visto che il passato di De Gregorio era ben chiaro: prima craxiano poi berlusconiano, vicino alla destra; aveva già i manifesti pronti per candidarsi con FI quando Di Pietro gli ha proposto una candidatura sicura e questi ha colto l’occasione, tra l’altro se uno è abituato a tirare in barca a destra e a manca non può stupirsi se poi chi sale sceglie altre rotte!), ma soprattutto con gli uomini dell’UDC siciliana (quella di Totò Vasa Vasa) e di FI siciliana (quella di La Loggia e Dell’Utri), con cui sta tessendo, pubblicamente, rapporti per portare un allargamento del fronte a sostegno di Leoluca Orlando, in corsa per tornare alla poltrona di Sindaco di Palermo. Che sia per questo suo ruolo di “ponte” che è stato nominato nella “Giunta delle Immunità Parlamentari”? (per intenderci la stessa che avrebbe dovuto accompagnare alla porta di Montecitorio Cesare Previti, ma ha perso la strada!)(genovaweb) Alla faccia del nuovo che avanza!
A questi poi bisogna aggiungere il sottosegretario
Luigi Ligotti, difensore di Gratteri uno degli Ispettori accusati della falsificazione delle prove e dell'assalto sanguinoso alla scuola Diaz, a Genova nel 2001. Un altro in conflitto di interessi enormi, visto che l'IDV si schiera contro la commissione per indagare (anche) sui poliziotti, uno dei quali , di alto grado, è difeso da Ligotti. Per chiudere il cerchio viene la sequela di quelli nominati in consigli di amministrazione, partecipati enti più o meno inutili. Nella buona tradizione di qualla politica che Di Pietro dice di combattere.
Complessivamente i deputati sono 15, tra cui Leoluca Orlando e lo stesso Di Pietro.
I senatori sono 5, ma bisogna levare De Gregorio passato ad altri lidi, e Franca Rame che dopo il voto sulla questione del ponte disse che si dimetteva, e dopo questo voto sulla commissione di sicuro sarà incazzata a morte.
L'ultimo paragrafo lo dedichiamo ai vari uomini di Di Pietro nominati nei consigli di amministrazioni di aziende, partecipate e compagnia.
Vi rimando alla lettura sul sito Genovaweb.
In conclusione nella migliore delle ipotesi l'IDV è un partito di riciclati, avanzi di prima Repubblica, passati per varie bandiere e fermatisi con IDV perchè nei piccoli partiti è più semplici essere eletti. Insomma una banda di opportunisti, nella migliore delle ipotesi però.
De Gregorio non era l'unico e ,dato che le biografia sono pubbliche, parlare della buona fede di DI Pietro, di errori, mi pare azzardato.
E' chiaro che, senza guardare per il sottile ha imbarcato chiunque gli assicurase voti da spendere in termini personali.
Ma alcuni di questi eletti sono davvero da sentina.
giuseppe galluccio 1/11/07
http://www.altrestorie.org/news.php?extend.744
cara Bruna conoscerai
cara Bruna conoscerai senz'altro il detto chi è senza peccato scagli la prima pietra
ecco perchè nessuno prende a sassate nessuno :-)
peace&love
filippo
Già, è verissimo Filippo...
Tranne rare eccezioni(di singole persone), tutti i partiti hanno i loro scheletri nell'armadio.
Per questo cercare di capire, informandosi e trasmettendo ad altri l'informazione (ovviamente suffragata da fatti), non è solo un diritto ma è anche un dovere.
A proposito di questo, cito un frase che credo renda bene l'idea: "Chi non conosce la verità è uno sciocco, ma chi la conosce e la chiama menzogna, è un malfattore".
(B. Brecht)
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P.S.Salutami la Sicilia che amo moltissimo...
cara Bruna, la sicilia posso
cara Bruna, la sicilia posso anche salutartela, ma io non sono siciliano, sono lucano ma a me piace definirmi un abitante della terra :-)
p.s. non solo scheletri, che sanno anche di passato, ma soprattutto sono pieni di menzogne
peace&love
filippo
Salutami la Lucania, allora...Filippo
Siamo sempre vicini di casa...;-)
Par condicio per i malfattori
Siccome che siamo già in campagna elettorale, ritengo opportuno applicare (come è d'obbligo)la par condicio per tutti i malfattori: di destra, di sinistra, di centro.
Pertanto, mi premurerò di postare, via via, i nomi e la biografia degli impresentabili (che non hanno colore nè pudore ma hanno conservato,ahinoi!, un "odore insopportabile": quello della mafia, della massoneria, dei soldi sporchi frutto di un "do ut des",etc, a tutti i livelli.
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Crederò nella buona fede di qualcuno soltanto quando vedrò sparire tutti i malfattori, indistintamente, dalle liste bloccate decise dai partiti e che, corda al collo degli elettori, pretenderanno di costringerci a scegliere.
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"Chi non conosce la verità è uno sciocco, ma chi la conosce e la chiama menzogna, è un malfattore. (B.Brecht)
cara Bruna l'italiota
cara Bruna
l'italiota dimentica
a mio modesto parere tutti quelli che sono stati eletti nelle passate legislature non avrebbero titolo a potersi ricandidare
la storia ci insegna ( in realtà noi siamo pessimi allievi) che i problemi dell'italia sono accresciuti e nessuno, dico nessuno di quelli strutturali sono stati risolti
1 per tutti: 30 anni di governi dovrebbero essere stati sufficenti ad elaborare una strateggia vincente per la lotta alla mafia
ma la mafia è viva e vegeta
mi verrebbe da pensare che per 30 anni siamo stati governati da imbecilli, ma sono troppo intelligente per non capire che gli imbecilli siamo stati noi che abbiamo continuato a votarli
peace&love
filippo
VII - Non FarTi Fregare.
VII - Non FarTi Fregare.
Personalmente non credo che Di Pietro non sia in buona fede. Sicuramente su questi personaggi indagherà. Purtroppo Di Pietro non è nuovo a certe “fregature”: De Gregorio è solo l’ultimo che si è presentato nelle sue liste per sottrarre dei voti proprio a chi vota per la questione morale e poi, subito dopo le elezioni, e’ passato con Berlusconi.
Però Di Pietro non e’ solo. Anzi. E’ l’emblema di una caratteristica peculiare degli Italiani: la propensione a farsi fregare.
Prima ancora del comandamento “VII – Non rubare”, occorre insegnare agli italiani a non farsi fregare, o perlomeno – parafrasando Dario- direi: “A farsi fregare …un po’ di meno".
Diminuendo le Prede diminuirebbero anche i Predatori.
E qua si aprirebbe il discorso della libera informazione e formazione in Italia – conflitto di interessi tra potere ed informazione / sana formazione - latitante da tanto tempo. Troppo.
L’ultima diseducazione non ancora a tutti chiara è la famosa legge sulle privacy.
Anche Bertinotti fa un po’ di confusione: privacy significa “privato”: niente di più, niente di meno.
Una conversazione telefonica nella quale due imprenditori parlano di quello che si “scambiano” – siano soldi o altro - non ha nulla di privato.
Il ragionamento è trasportabile anche a due politici che trattano non di cose loro, private, ma di “beni pubblici”.
E allora Bertinotti lasciamo registrare le telefonate quando tra politici si parla di “cosa pubblica”. Anzi, insegniamo anche agli italiani a registrare quando l’interlocutore non è affidabile, così qualcuno comincerà a mantenere la parola data, se non di sua iniziativa perlomeno quando verrà a sapere che è stato registrato.
NB: Le registrazioni telefoniche che trattano di rapporti di lavoro sono normalmente accettate come prove in un causa giuridica.
Caro Luigi, chi ha fregato chi...
Non sono d'accordo su come "liquidi" le scelte di Di Pietro: secondo te lui è in buona fede e si è fatto solo fregare?
Ma chi se la beve? A parte il fatto che Di Pietro, per storia (professionale) è stato uno che fiutava il "marcio" da km lontano. Poliziotto, PM, uno dei protagonisti di Tangentopoli, quelli buoni che erano diventati degli "eroi" per la gente comune, grande fustigatore del malcostume mazzettaro della prima Repubblica. Fino all'"inciampo"...che lo ha catapultato nella politica prima vicino alle posizioni di Fi, nel 94, e con il centrosx poi. E dunque davvero credi che non sapesse chi stava candidando e che, da "buon contadino, scarpe grosse e cervello fino",si sia semplicemente fatto fregare?
Se così fosse veramente, allora gli si dovrebbe consigliare di ritirarsi dalla politica...viceversa a domanda "Ma ci è o ci fa?" l'ovvia risposta è: Ci fa...ci fa...
Basta con la politica del "meno peggio"...
"Io voglio essere giudicato per quello che ho fatto come ministro", è la litania di Di Pietro.
Bene, allora noi "cittadini giudici", giudicheremo in base ai fatti.
Di Pietro vota il comma Fuda, quello sottoscritto anche da uno dei suoi deputati,che mirava a depenalizzare i reati finanziari. Dietrofront con decreto del CDM, quando fu "sgamato" l'inganno nascosto agli italiani tra le pieghe della finanziaria 2007.
Di Pietro sceglie di non sciogliere il carrozzone della "Società Stretto di Messina", quella della costruzione del Ponte (follia tipicamente italiana, ovviamente non realizzabile, ma finalizzata a costruirci attorno una grande sacca di sperperi di denaro pubblico,nonchè di soddisfcimento di molti appetiti (chissà chi è stato il suo "consigliori"?. Forse l'on. Misiti (deputato e segretario regionale calabrese dell'Idv), ingegnere, gran consulente del ponte di Berlusconi e Chiaravalloti prima e di Di Pietro poi?
Di Pietro vota contro l'Istituzione della commissione d'inchiesta del g8 che, avrebbe toccato, inevitabilmente,uno dei suoi uomini difensori di un pezzo grosso (della poliza) per il massacro alla Diaz.
Di Pietro, fustigatore del malcostume italiano,che pone veti su inquisiti e riciclati ma imbarca nel suo partito addirittura massoni e altro ancora.
Di Pietro che boccia l'adesione alla "Rosa Bianca" di Tabacci e Pezzotta non per una questione politica bensì per questione "personale", dato che fu proprio lui a inquisire più volte Tabacci che, anche se prosciolto, vide finire la sua carriera politica in Lombardia.
E, infine, Di Pietro che dialoga in Calabria, per mezzo del Misiti, con Loiero (PD)il presidente del consiglio più inquisito d'Italia, al suo Loiero ter o quater (abbiamo perso il conto!)egli stesso rinviato a giudizio da De Magistris (il PM che Di Pietro, "pelosamente" difendeva)con l'accusa di concorso esterno in associazione a delinquere finalizzata alla truffa e alla turbativa d'asta nel settore degli appalti sanitari.
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E, allora, così come chiesto da Di Pietro stesso, sarà giudicato sulla base del suo operato e delle sue scelte politiche (assai discutibili), ancor più quando ce lo ritroveremo candidato in Calabria (lui, il Misiti e chissà chi altro!) con la sua Italia dei dis-Valori affiliata PD.
cara Bruna la politica del
cara Bruna
la politica del meno peggio è una assurdità
è una frenata dell'evoluzione
è una cosa da veri italioti
che ci porterà alla rovina col sorriso, convinti di essere nel giusto
l'esempio che stiamo dando ai nostri figli è terribile e occorrerano molte generazioni per ripararne i danni
peace&love
filippo
Caro Filippo, rispondo al tuo post ragionevole e condivisibile..
...e non a quello dove fai l'avvocato difensore delle posizioni, quelle neanche ideologiche ma "personali", di chi sciorina da tempo la solita litania contro Franca.
E allora, quando sostengo che bisogna dire basta alla politica del meno peggio,che ci trova d'accordo, mi riferisco ad una forte tensione verso la speranza di un reale cambiamento: io non voglio dover scegliere il meno peggio, io pretendo di poter scegliere il migliore!
Lasciatelo dire da una cittadina che, pur tra mille problemi personali e familiari (lavoro precario, due figlie per le quali non intravedo alcun futuro decente, etc), non ha mai rinunciato a mettersi in gioco, nel suo piccolo, per tentare di cambiare qualcosa. Tutto ciò in un contesto politico, economico e sociale come quello calabrese che rende quasi eroico ogni piccolo comportamento, ogni piccolo atto quotidiano teso a migliorare la qualità della vita di cittadini italiani di serie c.
Sai dove vivo? Io vivo in Calabria, regione più povera d'Europa, nella prov. calabrese più povera d'Italia e dunque d'Europa. Vivo in un Comune che da tre anni è commissariato per mafia e che si appresta ad affrontare l'election day di Aprile, in un clima a dir poco inquietante, con prospettive ancora più inquietanti.
Allora comprendi? Capisci perchè non posso esimermi dal passare "al microscopio" ogni futura scelta politica che ricadrà inevitabilmente sulla mia pelle, sulla pelle delle mie figlie, di tutti i cittadini calabresi onesti?
Forse non c'è davvero scampo, forse ogni parola, ogni discorso è inutile...ma almeno potrò dire, un giorno, di non avere taciuto.
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"Chi non conosce la verità è uno sciocco, ma chi conoscendola la chiama menzogna, è un malfattore".
(B. Brecht)
cara Bruna passare al
cara Bruna passare al microscopio ogni scelta politica non serve, necessita invece passare al microscopio ogni comportamento, non solo politico, ma anche personale di coloro che si candidano a rappresentarci
converrai con me che se si candidasse belzebù pur con un brillante programma di governo, meriterebbe di non essere votato?
in italia esiste "l'accordo tecnico" come dire: che ce frega se non condividiamo nulla ideologicamente, basta che tecnicamente siamo daccordo nel metterlo in quel posto agli italiani
comprenderai benissimo che è il comportamento di un uomo che lo rende affidabile o meno non di certo la compagnia che frequenta
p.s. non sono avvocato, ne tantomeno prendo le difese delle posizioni di Roger, le semplicemente condivido
io sono critico sui comportamenti di Franca (non posso dirtene le ragioni inquanto la padrona di casa mi ha proibito di esprimerle) tu invece no
possiamo discuterne e confrontare le nostre motivazioni senza però partire da posizioni che vedono per te Franca na santa e per me n'indemoniata, ma semplicemente mettendo sul tavolo della discussione le nostre ragioni e affrontandola (la discussione) con cuore aperto e mente libera
p.s.2 una legge elettorale che permettesse al cittadino di togliere la fiducia al rappresentante del popolo che non rispettasse i dettami del preogramma espresso in campagna elettorale? come la vedresti?
peace&love
filippo
Inchiesta WHY NOT: Perquisiti uffici e abitazione Loiero...
Ulim'ora: Perquisiti uffici e abitazione Loiero-Skytg24,10,15
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Agazio Loiero (PD), presidente regione Calabria, rinviato a giudizio da De Magistris per "concorso esterno in associazione a delinquere finalizzata alla truffa e alla turbativa d'asta nel settore degli appalti della Sanità".Loiero è, insieme a Bassolino, uno dei 45 "Saggi" del PD nazionale.
Franca Rame con Rita Borsellino
Più comitati locali per Rita Borsellino:
Nel modulo sottostante è possibile inviare la richiesta per la costituzione di un nuovo comitato locale.In basso sono elencati i comitati esistenti
http://www.unaltrastoria.org/index.php?option=com_content&task=view&id=5...
DI PIETRO PAR CONDICIO
Volevo semplicemente ricordarti che quanto votato da Di Pietro alla camera e stato rivotato anche dalla ex senatora Franca Rame, pur spargendo "lagrime ed esternazioni"... ti piaccia o meno così E'.
E infatti Franca ha lasciato Idv..proprio per i fatti esposti
Roger, roger...mi senti...roger!!!
Rileggiti le lettere di Franca, le sue parole, una ad una, con grande attenzione...e non solo i titoli, come si fa spesso con i giornali.
Franca ha più volte esposto, in maniera chiara ed inequivocabile, le motivazioni che l'hanno spinta a lasciare prima Idv e poi a dimettersi. Raro esempio di coerenza, appartenente solo a chi può permetterselo, poichè non è legato mani e piedi a nessuno, non ha interessi particolari da difendere e non ha un "Gran Maestro d'Oriente" al quale obbedire.
RESET!
P.S. Nel senso che non ho intenzione di raccogliere una provocazione quantomai faziosa e sterile(e pertanto non ti risponderò più, considerato esaurito l'argomento).
Consiglierei, piuttosto, di cominciare a preoccuparsi degli impresentabili che, tu per primo, ti ritroverai nelle tue liste bloccate...
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"Chi non conosce la verità è uno sciocco, ma chi conoscendola la chiama menzogna, è un malfattore".
(B. Brecht)
Non considero qualla di roger una vera provocazione...
Cara Bruna,
questo è l'ultimo post, poi devo chiudere: anch'io devo tornare al lavoro.
Vorrei solo riprendere le Tue parole:
"Nel senso che non ho intenzione di raccogliere una provocazione quantomai faziosa e sterile"
Personalmente - spero mi perdoni FRANCA - non considero una provocazione voluta quella di Roger, ha detto quello che pensa e che riesce a capire nel poco tempo che credo abbia a disposizione.
Purtroppo al Nord molta gente la pensa in modo qualunquistico, ma non dice la sua opinione: sono "contro" in modo cieco. Con alcuni non si riesce neanche ad iniziare un discorso.
Io vivo al nord, Lombardia. Ne so qualcosa.
In Lombardia e nel Nord in genere, il lavoro è ancora considerato l’unico elemento di valutazione di una persona. E’ importante capire questo. Anche per questo motivo Berlusconi ha gioco facile: “Lui è un grande lavoratore” e la gente del nord si “identifica facilmente” con lui. Berlusconi parla con la “lingua della cultura del nord” (NB: gente a cui è stato imposto questa l’idea del lavoro, da persone che - come dice B.Russel in “Elogio Dell’Ozio” – sono i primi a non lavorare. Ma la gente del Nord questo non sempre lo capisce. E’ questo il dramma.
Mi ricordo di un attacco a Franca sul blog di Beppe da parte delle persone che volevano raccogliere firme a Milano per la proposta di legge "Per un'altra Tv". Era dello stesso tenore, non ho potuto non intervenire.
Quello che ci unisce a Roger credo che sia - come diceva Giovanni XXIII - il desiderio di capire.
Ed è importante.
Però vorrei dire a Roger di prendersi un "pungibool" - o comunque un sacco con la segatura - e sfogare la Sua rabbia dando i pugni al pungibool, non a FRANCA RAME (che di pugni ne ha avuti già tanti, forse Roger non ne conosce la storia!!!).
Proprio per questo vorrei dire un grande grazie a FRANCA.
TI SENTO BRUNA
Io invece ti rispondo, per dirti che sterile e faziosa sarà la tua posizione ideologica volta solo ad ammirare senza giudicare e con quella reverenza titica di chi "adora" senza avere più nessun spirito critico e quindi senza più capacità di giudizio... io mi attengo ai FATTI... e i fatti sono che la signora Rame PRIMA di dimettersi ha votato quanto l'IDV le ha imposto di votare, ha votato a favore delle missioni "di pace" salvo poi manifestare contro... dimostrando come minimo "confusione mentale". Ma la cosa più assurda o ridicola a seconda dei punti di vista, è che lei ASSIEME al governo di cui ha ACCETTATO di fare parte non è riuscita ( o non ha voluto????) fare quello per cui oggi VOI già avete iniziato a lamentarvi:
1- legge sul conflitto d'interessi
2- legge sui parlamentari inquisiti-condannati
3- legge sulle riduzione dei costi della politica e del numero dei parlamentari.
Era così difficile? hanno dovuto accettare i compromessi (ricatto) di alcune coalizioni? Bene bastava NON farlo questo governetto da due soldi... alla fine ha avuto più dignità Mastellone lui almeno quando non gli è più "convenuto" l'ha fatto cadere...
Quando la gente comprenderà che il problema non sono i partiti ma le persone, quando comprenderete che (e qui mi rivolgo a Fusi visto che vive al Nord e giudica!!!) il problema sono i COMPORTAMENTI, allora e solo allora forse ci sarà il vero rinascimento! Fino ad allora saremo sempre vittime di Berlusconi o Rame per me pari sono.
Roger: cerca di ragionare con la Tua Testa, non per assiomi
Roger: cerca di ragionare con la Tua Testa, non per assiomi.
E SOPRATUTTO non semplificare i ragionamenti, non ridurre la logica all'osso come fai - e' un consiglio - altrimenti tutto diventa uguale.
E non saprai distinguere più nulla.
Un amico.
Sincero.
caro Luigi è facendo dei
caro Luigi
è facendo dei ragionamenti complicati che si complicano le cose
e le cose quando diventano complicate creano confusione
Roger guarda alle persone e ai loro comportamenti e le cose che dice sono la verità
di contro le complicazioni permettono di mantenere un'aurea di candidume, ma di certo non trovano una via alla soluzione
1 per tutti: il conflitto di interessi sarà ancora una volta cavallo di battaglia per la campagna elettorale
mi verebbe da dire semplicemente ma vaffa
tu invece volendo andare più nel profondo cosa diresti?
peace&love
filippo
Il Potere Politico abbinato al Potere sull’Informazione sono il.
D’Alema doveva risorverlo già 10 anni fa. Ha detto che non si poteva farlo perché “avrebbero avuto contro tutta l’informazione..”.
Non è vero.
La vera – e unica – soluzione del conflitto di interesse e’ che anche i partiti lascino la RAI.
In questo modo “l’imposizione a Berlusconi” diventa ineccepibile perché abbinata da un analogo gesto, che mette TUTTI sullo stesso piano.
Il Potere Politico abbinato al Potere sull’Informazione sono IL VERO CONFLITTO DI INTERESSI.
caro Luigi che il conflitto
caro Luigi che il conflitto di interessi andava risolto secoli fa è risaputo, io ti chiedevo del tuo comportamento di fronte a coloro i quali cavalcheranno questo problema e verranno a cercarti il voto
peace&love
filippo
Caro Filippo, non c'è una risposta valida che puoi dargli...
Purtroppo mi è già capitato ieri.
Ho parlato - passeggiando - con una persona che vota Lega. Alla mia affermazione che la lega ha sbagliato a mettersi con Berlusconi, mi ha risposto che se non l'avessero fatto sarebbe sicuramente sparita proprio perché non aveva nessun canale di informazione.
Ha ragione.
E non c'è una risposta valida che puoi dargli.
L'anomalia Berlusconi non sarebbe nata se i partiti avessero rispettato le regole di democrazia.
Non so se Veltroni ha la posibilità anche in questo campo di fare una scelta coraggiosa: fuori da subito i partiti dalla RAI.
La riforma Gentiloni attivata "de factu" in modo unilaterale.
Senza l'impiccio di un governo che possa cadere, senza dover fare accordi strani (Berlusconi NON avrebbe MAI accettato una simile condizione, figuriamoci Mastella e Dini)
Diceva Kiplink:
"If you can dream - and not make dreams your master;"
"Se sai sognare - ma dai sogni sai non farti dominare;"
Potremmo inviare delle e-mail, dei fax (io ho il nr di fax di Botteghe Oscure che diedi a "Prima Pagina" il giorno dopo che Berlusconi annunciò la Bicamerale, credo che occorre aggiornarlo)
Possibile che non riusciamo ad organizzarci.
Io potrei anche inviare delle e-mail ai miei clienti (circa 200). Non è questione di opinioni POLITICHE: e' questione di DEMOCRAZIA.
Ripeto: Il Potere Politico ed il Potere sull'Informazione devono essere DISTINTI. Se Berlusconi non lo fa, che lo facciano i Partiti.
caro Luigi nessun partito
caro Luigi
nessun partito mai farà una legge sul conflitto di interessi che sia esaustiva e definitiva
per il semplicissimo motivo che tutti i partiti sono in conflitto di interessi
aspettarsi interventi illuminati da parte dei nostri pappamentari è da stupidi
sperare che gli strumenti usati fino ad oggi possano condurre alla retta via gli onorevolidelinquenti è da stupidi
occorrono strumenti nuovi, percorsi nuovi, idee nuove
io credo che è questo che noi dovremmo fare insieme
è lampante che tuti noi vorremmo una politica giusta ed equa, ma non sarà con i normali atteggiamenti che potremmo ottenerla
tutti insieme dovremmo cercarne di nuovi, mettere insieme le nostre energie per trovare soluzioni che percorrano strade nuove
questo è quello che dobbiamo fare
peace&love
filippo
Caro Filippo, va bene: ma quali sono questi strumenti nuovi ?
Caro Filippo, va bene: ma quali sono questi strumenti nuovi ?
Non sono completamente d'accordo sul fatto che a nessuno interessi sistemare l'anomalia. Per esempio interesserebbe proprio al PD se vuole avere qualche speranza di vincere. Ed anche alla Lega se non vuole finire in "terza serata" come Mentana.
Vorrei aggiungere un'altra questione.
Come ho detto a Bruna, non mi aspettavo che qualcuno mi dicesse che se i magistrati hanno assolto Berlusconi significa che è innocente,
mi sarei aspettato invece la contestazione che la "mafia" esiste anche dalla parte che si oppone a Berlusconi.
E potrei farti i nomi, che tutti sappiamo.
E anche qualcosa di più.
Jacobo sul suo blog ha scritto che certe cose le sa ma non farà mai i nomi. Ha ragione. Non è il solo...
Avevo sentito Bersani dire che chi sapeva doveva denunciare.
Non so se conosci bene - sembra una bestemmia quello che sto per dire ma non lo e' - come funzionavano le denunce anonime nella Repubblica di Venezia. Non è assolutamente vero che chiunque poteva finire in galera !!!.
Ed anche qua sarebbe è nell'interesse del PD risolvere la questione.
Per me c'è un ragionamento alla base: se la scelta e' quella di non usare mezzucci - alla D'Alema per intenderci - non hai alternative:
devi metterci l'intelligenza.
E non è un passo in avanti da poco. Se ci pensiamo bene, e' un salto gigantesco.
Dipende se chi vuole fare questo ne avrà la forza. E la costanza. E la determinazione.
Ed e' questo - per me - il nuovo.
caro Luigi, mi spiace ma
caro Luigi, mi spiace ma come mi ricordava il buon LAPACE ho promesso di non postare più su questo blog in quanto sono stato zittito dalla padrona di casa
se hai piacere puoi postarmi l'email così avrò modo di farti sapere quali secondo il mio modestissimo parere sono le cose nuove che si potrebbero fare
sorry
peace&love
filippo
Mi spiace Filipppo. Di questo chiedo scusa sopratutto a Franca.
Mi spiace Filippo, avevo visto la dura presa di posizione di Franca. Non pensavo che la persona alla quale era rivolta potesse rientrare nel blog. Non mi sono accorto che eri Tu quella persona.
Di questo chiedo scusa sopratutto a Franca.
ASSIOMI?
Guarda Fusi che gli assiomi li fai tu, io al massimo faccio della LOGICA... e i FATTI, carissimo, li ha fatti la signora Franca e stanno lì scritti, perchè ognuno di noi al di là dei suoi proclami e delle sue buone intenzioni possa giudicare. La verità caro Fusi è sempre SEMPLICE, il linguaggio può divenire complicato perchè PARLARE è sempre stato molto più semplice che FARE. Alla signora Rame non è stato ordinato dal medico di mettersi in politica, ha fatto delle scelte, credo in modo autonomo, ora NOI elettori abbiamo il DIRITTO di giudicarla in quanto tale, se poi la signora dona tutti i suoi averi ai bambini del terzo mondo, sicuramente fa una cosa meritevole, ma ininfluente dal punto di vista politico... O NO?
Franca Rame con Rita Borsellino
Rita Borsellino ci parla del ruolo fondamentale delle donne all'interno della società:
http://www.ritaborsellino.it/multimedia.html
Un abbraccio e baci a tutte :-)
E il PD rompe anche in Sicilia contro la Borsellino...
SICILIA: GENOVESE (PD), FINOCCHIARO SCIOGLIERA' RISERVA ENTRO STASERA
'SPERIAMO CHE DICA DI SI' ALLA CANDIDATURA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE'
Palermo, 8 feb.- (Adnkronos) - Anna Finocchiaro dovrebbe sciogliere la riserva sulla sua disponibilita' a candidarsi alla Presidenza della Regione Sicilia per il Pd "tra questa sera e domani mattina". E' quanto fa sapere all'ADNKRONOS il segretario regionale del Partito democratico in Sicilia, Francantonio Genovese.
http://www.adnkronos.com/IGN/Politica/?id=1.0.1857707178
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Vergogna PD, invece di sostenere a gran voce la candidatura di Rita Borsellino, unica autorevole possibile candidata alla presidenza della regione Sicilia, unica speranza di vero cambiamento e di "liberazione" dal giogo della mafia, le contrapponete la Finocchiaro (=D'Alema), facendo correre il rischio, a tutto il popolo siciliano onesto, che il terzo goda....Cuffaro docet!
Vergogna...PD...comincia a correre da solo ma lasciati dietro tutti i riciclati, gli inquisiti e i condannati che sono pure dentro il tuo partito.
Vergogna...Finocchiaro stattene a casa e spazio alla Borsellino.
ViVa Rita...Viva la Sicilia onesta e antimafiosa!
PD: ECODEM A VELTRONI, SITUAZIONE CALABRIA INSOSTENIBILE
PD: ECODEM A VELTRONI, SITUAZIONE CALABRIA INSOSTENIBILE
Lamezia Terme (Catanzaro), 7 feb. - "La situazione politica calabrese e' insostenibile. In Calabria si e' ormai creato un baratro di credibilita' tra politica e cittadini. L'integrita' morale,che riteniamo un prerequisito dell'azione politica,e' diventata merce rara e ci preoccupa che esponenti ed eletti del PD appaiono inaccettabilmente coinvolti in vicende giudiziare o amministrative che, come minimo, segnalano un'incapacita' a governare gli interessi dei cittadini". Lo affermano Enzo Reda e Gianluca Senatore, esponenti degli Ecodem Calabria, "anche a nome - precisano - di altri ecologisti di studenti e di giovani della Calabria". "Per questo - scrivono - ci rivolgiamo a Rosa Calipari, che nell'esecutivo nazionale del PD e' la responsabile delle problematiche del Sud, e la cui attenzione e sensibilita' ci e' ben nota, e al segretario Walter Veltroni perche' la questione calabrese sia affrontata sia per i provvedimenti che ci sembrano necessari, sia per una seria ipotesi di programma e di sana amministrazione che ci sembrano indispensabili per ridare speranza a quei cittadini che si battono, e sono tanti contro le cosche malavitose e non solo".
http://www.lameziaoggi.it/politica.asp
cara Bruna, Roger ha detto
cara Bruna, Roger ha detto la verità o la menzogna?
perchè la consideri una provvocazione faziosa e sterile?
Roger ha detto una cosa risaputa, si può discuterne con lui oppure no, ma se chi dice na cosa vera si becca subito na pallottola in faccia non abbiamo davvero + futuro
se Roger deciderà di votare gli impresentabili, sarà una sua scelta della quale si può discutere ma non di certo bollare come "lebrosa"
peace&love
filippo
Voto e LEBBRA
Tranquillo Filippo Russo fintanto che la situazione politica italiota rimane tale sono del tuo stesso avviso... chi vince o chi perde per me non conta nulla... sono "affari mafiosi loro".
La lebbra sono loro.
Se Di Pietro è davvero intenzionato al bene della Giustizia..
Caro Roger scusa se non ti rispondo, ma prima devo riflettere. Volevo far però presente a Bruna che abbiamo postato – in due modi molto diversi (e con qualche problema di sincronizzazione) – la stessa medesima opinione.
Se Di Pietro è davvero intenzionato a fare il bene della Giustizia è ancora in tempo a riconsiderare in modo saggio le parole di Montanelli.
Ripeto – e non mi stancherò mai di dirlo – “Il mezzo deve essere più nobile del Fine..”.
Non e’ buttandosi nella bagarre politica che Di Pietro riesce a portare avanti un discorso “inattaccabile” a favore della Giustizia.
Il Suo ex collega Gherardo Colombo sta girando per le scuole per insegnare ai ragazzi a ragionare con la propria testa. Non è poco.
Per me Di Pietro avrebbe dovuto ascoltare Montanelli...
Io sono dell’idea che Montanelli aveva dato un saggio consiglio a Di Pietro: ritirarsi a vita privata.
Il perché di questo consiglio dipendeva dal ruolo - primario – che aveva assunto in Mani Pulite. Non era un magistrato qualsiasi, ne era diventato l'emblema. Sarebbe stato un bene per l’Italia.
Se fosse vero che “per storia (professionale) è stato uno che fiutava il "marcio" da km lontano” perché si sarebbe fatto fregare dal quel senatore che - unico eletto nella sua lista nella scorsa legislatura – gli ha soffiato il seggio che aveva preso al senato in Lombardia , regione dove era più probabile che avesse una rappresentanza ?
Ripeto, non posseggo la verità assoluta, ma da quello che riesco a capire a me sembra in buona fede.
Non ho parlato del suo voto per la commissione sul G8 per il quale aveva dato delle motivazioni comunque ragionevoli nella confusione - meglio marasma - attuale, ed aveva poi ammesso di aver sbagliato.
Comunque per me Di Pietro NON E’ UN UOMO DI SINISTRA: dovrebbe presentarsi a destra, quella destra come la intendeva Montanelli. O dobbiamo rassegnarci che la destra è sparita dietro agli affari, agli interessi, al potere mediatico di Berlusconi ?
C'e un bel proverbio che dice "Meglio un nemico intelligente che un amico ignorante".
Da un nemico intelligente, corretto, impari. Da un amico ignorante no.
E' da questo che trae origine la dialettica del confronto. La politica attuale è frutto di amici ignoranti e nemici subdoli, che non combattono a viso aperto.
Altro che BIPOLARISMO COATTO come qualcuno cerca di far passare la situazione attuale !!!!
Un abbraccio. Luigi