Ho ricevuto una lettera che m’ha fatto piangere. Vi voglio raccontare la storia di Giuseppe, un bimbo di 6 anni… Non è una bella storia… è una storia triste, dura… disperata. E’ una storia vergognosa. E’ una storia che chissà quanti bambini vivono, subendo sofferenze ingiuste. Quanti bimbi hanno perso il sorriso? No. Non finisce qui. Parliamone insieme. PER ORA NON METTO NOMI. PER ORA. Senato della Repubblica Roma 2007-06-15 Gentile Vicesindaco …. faccio seguito alla mia precedente telefonata. La prego di scusare il disturbo che le sto arrecando. Ma la situazione di cui sono venuta a conoscenza urge di un intervento immediato e soprattutto UMANO. Ho ricevuto una lettera ed ho parlato immediatamente al telefono con … di 50 anni, impiegato alla… non vedente, Il signor ha due figlie da un precedente matrimonio, che ora hanno 20 e 17 anni e vivono con la madre a …, ed ha un bambino di 6 anni, Giuseppe, che fino a pochi giorni fa viveva con lui. La madre di Giuseppe, rumena, è tornata in Romania, a causa di una grave malattia cerebrale, lasciando il bimbo al padre alla tenera età di un anno e 6 mesi. Con l'aiuto delle figlie e di una ragazza rumena che si occupa del piccolo da quando la madre è partita, il bimbo cresce bene. Sa che il padre è non vedente, ha un comportamento eccezionalmente responsabile e maturo: chiede sempre il permesso per ogni cosa che vuole fare, a casa e fuori. Non so da quale periodo, Giuseppe è seguito con amore anche dalla dottoressa... Le istituzioni non si sono mai interessate a lui, se non ora che il bambino va a scuola, dove viene segnalato come "irrequieto". Che avrà mai fatto, sto bimbo? Non è né il primo né l’ultimo scolaro che ha difficoltà ad ambientarsi nel primo anno di scuola. Compito degli insegnanti è comprendere e dare un aiuto. “Irrequieto” viene definito. Possiamo immaginarcelo, no? A un probabile rimbrotto forse si spaventa. Scoppia a piangere… Chissà. Bastava una telefonata al padre che lo avrebbe calmato in un attimo. No, si preferisce optare per i Servizi Sociali, che invece di aiutare il bambino non trovano di meglio che farlo prelevare dalla polizia municipale in borghese (gli avranno meso le manette? a 6 anni si è molto pericolosi!) e portare in un Istituto, di cui il padre NON CONOSCE IL NOME (ESSENDO IL BIMBO DI 6 ANNI UN PERICOLOSO CRIMINALE è GIUSTO SEGRETARE IL LUOGO CHE LO OSPITA), dove il Comune paga almeno 3000 Euro al mese per ogni bambino. Il signor… è disperato. Per alcuni giorni non ha notizia alcuna del bimbo. Finalmente riesce ad incontrare l’assistente sociale Signora…. Al termine dell’incontro forse un po’ “nervoso” (E CHI NON LO SAREBBE AL POSTO SUO?), il verdetto della tipa (che evidentemente non si è messa nemmeno per un attimo nei panni né del padre né del bimbo) è lapidario: "uomo violento" (l'ha picchiata? Spintonata? Insultata?) "ragione di più per tenere il bimbo lontano da lui". (Chissà se questa signora ha figli? Mi informerò). Venerdì, 8 giugno, finalmente il signor … ottiene di incontrare il figlio, non nell’Istituto che lo ospita, ma presso l'Istituto …. Il bambino arriva accompagnato da tre persone su una macchina della polizia municipale. L’incontro dura 45 minuti (COME NELLE CARCERI SPECIALI. CHISSà SE C'ERA IL VETRO DIVISORIO?). Il bimbo è strano: non dà segno alcuno della solita vivacità, parla lentamente. L’impressione è che sia sotto sedativi. Le sedute con la dottoressa … vengono interrotte a causa del trasferimento nell’istituto SEGRETO. Vengono fatte ripetute richieste da parte della dottoressa alla Corte d’appello per ottenere l’autorizzazione per continuare a seguire il bimbo. Dopo 15 giorni (!!) l’incontro è concesso. Il piccolo Giuseppe arriva allo studio della dottoressa, sempre con macchina della polizia municipale accompagnato da 3 persone che le raccomandano: “di non far vedere il bimbo né al padre né alla sua tata che l’ha allevato come una seconda madre”. Qui finiscono le mie conoscenze sulla vicenda che considero disumana e inquietante. Nelle mie funzioni di membro della Commissione infanzia intendo inviare immediatamente un medico che verifichi, tramite analisi, se sono stati somministrati sedativi a Giuseppe. Contatto telefonicamente la dottoressa responsabile del settore, chiedendole l’indirizzo dell’Istituto dove si trova il bimbo, ma sono stata invitata ad inviare un fax con la richiesta, in quanto avrei potuto essere un’altra persona, pur avendomi richiamata sul numero del mio studio in Senato. Meravigliata per tanta idiozia e mancanza di rispetto, volevo rivolgermi alla polizia del Senato per ottenere immediatamente l’indirizzo richiesto, inviare un medico, e indire una conferenza stampa. Non l’ho fatto per evitare uno scandalo, MA NON è DETTO CHE SCOPPI TRA QUALCHE GIORNO. Ho preferito ricontattare lei che nella mia telefonata precedente si era dimostrato comprensivo e molto interessato alla vicenda, ma purtroppo era impegnato. Ho parlato con una signorina del suo staff, molto gentile che mi aveva promesso di darmi notizie in giornata. Non avendo ricevuto nulla, (sicuramente non è riuscita nel suo intento) le invio questa e mail nella speranza di un suo immediato intervento. Certa della sua comprensione e umanità la saluto cordialmente, ringraziandola. franca rame Rileggendo quanto ho scritto… mi passano nella testa imagini e pensieri pesanti. Come avrà vissuto Giuseppe, anni 6, l’arrivo della polizia municipale, in borghese, che lo trasporta in macchina in un luogo a lui completamente sconosciuto. Facce nuove… nessuno della famiglia. Come avrà passato la prima notte, la seconda e via di seguito, tutto solo? “Dov’è il mio papà, la mia tata? Le mie sorelle? Mi hanno abbandonato tutti?” E le giornate? Non ci posso pensare. Lo vedo sperduto, disperato…“irrequieto”. lo vedo che piange... avrà mai sorriso in quei giorni? E il viaggio nella macchina della polizia municipale per vedere il padre? “Dove mi portano? E chi sono queste persone che mi accompagnano?” Poi finalmente incontra il suo papà! Se Dio vuole, è finita! – pensa. “Andiamo a casa papà?” “No…” 45 minuti passano in fretta. E tutto riprende come prima. Si torna al chiuso. Lontano dalla famiglia. Che avrà mai commesso questo bimbo per meritarsi tanto? Soffrire per l’indifferenza di chi dovrebbe amarlo in quanto piccolo, indifeso… Irrequieto! E la sofferenza della famiglia dove la mettiamo? Vergogna, vergogna! VERGOGNATEVI TUTTI!
Commenti
Cara Franca...su Giuseppe.
Come non tirare fuori i sentimenti più forti, più profondi, di fronte al sorriso e alla gioia di un bambino? O quelli altrettanto forti, profondi di rabbia, indignazione di fronte allo stesso sorriso spento, alla stessa gioia negata?! Di chi è la responsabilità di tutto questo? Io penso che sia un dovere-diritto capirlo e farlo sapere a tutti.
Vai avanti, cara Franca, tu hai dimostrato di saper smuovere macigni...e se avrai bisogno di noi, noi ci saremo!
Con immenso affetto.Bruna
Le SS (Servizi Sociali)
Sono un papà separato; lavoro in un ente locale, nei Servizi Sociali, ma occupandomi di case popolari.
Con incubi di questo tipo sono quotidianamente a contatto; all'Università di Modena - Reggio Emilia, Facoltà di Scienze Sociali, stanno lavorando ad una tesi di laurea da cui sta emergendo, sulla base della casistica giudiziaria, che di tutte le presunte violenze alle donne-madri denunciate (limitatamente al contesto separativo) e di tutti i presunti abusi commessi da padri su figli (limitatamente al contesto separativo) solo una percentuale IRRISORIA si rivela fondata; tutte le altre vengono montate strumentalmente per allontanare il padre in fase separativa.
Molto difficilmente queste violenze commesse sul rapporto padre-figlio - con l'involontaria (?) complicità del perverso connubio TribunaleMinori/SS - ricevono risalto dai mass-media, tutti allineati sul politically-correct della violenza uni-direzionale.
L'anno scorso in questo tunnel kafkiano si è ritrovato un papà di Firenze, Gianni Furlanetto, accusato dalla convivente giapponese di violenze domestiche; le SS dell'associazione fiorentina Artemisia (solita Casa delle Donne, nata da un gruppo femminista degli anni '70) organizzarono, con la madre giapponese, un blitz in cui rapirono il figlioletto Ken, facendolo sparire nel nulla insieme alla madre.
Che il padre avesse la coscienza più che limpida lo dimostra il fatto che si è esposto mediaticamente più che ha potuto, sia in rete, sia facendosi intervistare su Mediaset, pur di ritrovare il figlioletto; per lui aveva presentato un'interrogazione urgente al Ministro dell'Interno Giuliano Amato la parlamentare Maria Burani Procaccini.
Qui la sua storia:
http://forum.fralenuvol.com/viewtopic.php?f=1&t=1037&st=0&sk=t&sd=a
Carissima Franca sul caso Giuseppe
Una sola parola con un gran dolore.........V E R G O G N A T E V I per ciò che avete fatto contro quest'uomo e per ciò che subirà questo bambino VERGOGNA.
Io parlo sulla mia pelle, diverso il caso, ma per volere di una moglie che non ha mai rispettato la sentenza di separazione dopo innumerevoli denunzie nulla ho potuto.
Questa è la giustizia italiana, rispondere alle denunzie dopo anni ed anni, ormai i ragazzi adulti e questo ha comportato il loro allontanamento dal padre che oggi è un estraneo.
La mia storia l'ho messa quì ma è scomparsa.
Queste vicende angoscianti
Queste vicende angoscianti vorremmo non accadessero mai.
Come è possibile che il diritto sia così distante dalla realtà di coloro che dovrebbe tutelare!!!
Come possiamo immaginare che questa applicazione della legge sia a difesa dei diritti di un bambino?
Certamente cara Franca riuscirai a districare questa assurda, angosciante matassa che avvolge la vita e l'innocenza di Giuseppe.
Ti prego di tenerci al corrente e spero che prestissimo avremo buone notizie. Facci sapere come possiamo essere utili al bambino e al tuo impegno in suo favore.
Un abbraccio fiducioso
franca sono con te
ste1961
darei la vita pur di ridare serenità e gioia a tutti i bambini del mondo
giù le mani dai bambini!!!
qualunque strada tu intraprenda per risolvere questo grave problema sappi che ti sarò accanto anche fisicamente qualora fosse necessario
Le leggi sono senza anima
www.donnanonmoderna.blog.lastampa.it
In questo mondo senza buon senso i bambini sono quelli che devono soffrire e subire di più. Non è la prima volta che leggo storie come questa e la mia indignazione aumenta sempre di più...
Dico anch'io come te Franca: VERGOGNATEVI TUTTI!
CARMELA
vergogna si!!!
Oggi sono un po' rabbiosa, percui non so cosa uscirà dalla mia bocca!
Bambini irriquieti? certo, perchè a scuola si deve stare seduti composti e in silenzio! Se ti ribelli, non sei normale. I bambini sono nuovi, e le scuole sono vecchie! Come mettere si può, vino nuovo in otri vecchi?
Se scandalo deve essere, che scandalo sia!
Mica ci metteranno il tuccarello in bocca, se vogliamo gridare dai tetti, che siamo stufi di vivere sotto leggi disumane.
Questa non è democrazia, che la smettano di usare in vano questa parola!
Non dobbiamo abbandonare Giuseppe. Che cattiveria gli stanno facendo!
E pensare che lo fanno con i nostri soldi, protetti dalle loro leggi.
Ci fanno manifestare, ma tanto mica ci ascoltano!
E' democrazia, puoi manifestare, dire che non va,
tanto nessuno ti ascolterà,
ti diranno che altre sono le priorità.
bla bla bla la repubblica dei bla bla bla
Roma 23 giugno manifestazione
Roma 23 giugno manifestazione per l'osservanza dell'affido condiviso
23 giugno 2007. Manifestazione a piazza del Popolo a partire dalle ore 15.00,
Per l'osservanza dell'affido condiviso,
organizzata dalle associazioni dei genitori separati che denunciano all'opinione pubblica la violata applicazione nelle aule dei tribunali della legge sull'affido condiviso.
A poco più di un anno dall'entrata in vigore della legge 54/06, è giusto che la gente sappia cosa continua ad accadere ai figli minori dei separati, dopo la separazione dei loro genitori, che ancora si vedono privare nel contenzioso giudiziario di una delle due figure genitoriali.
Invitiamo i magistrati, i politici e gli assistenti sociali a rendersi partecipi del processo culturale in atto e favorire una nuova cultura della famiglia separata.
comunicazionecondiviso
Ho bisogno di informazioni precise
Intuisco che quanto accaduto, non sia avvenuto in zona veneto - friuli.
Se lo fosse mi attivo immediatamente per incontrare Giuseppe.
Franca/Carlotta, mandatemi comunque delle coordinate geografiche, sono in contatto con una piccola rete di operatori in tutta italia, se esiste un briciolo di fortuna, magari entro in contatto con il bimbo.
Non capisco, comunque, sinceramente come possa essere avvenuta una cosa simile; ci lavoro con i bambini con forti disagi e conosco tantissimi casi in cui il bimbo davvero dovrebbe essere immediatamente allontanato dal cosiddetto 'nucleo famigliare'.
Però bisogna essere cautissimi nelle denunce perchè basta davvero una 'cazzatina' e ci rimette sia il bambino, sia il o i 'denuncianti'.
Solitamente un intervento del genere presuppone una situazione ACCERTATA di gravita' e di pericolo.
Tanto per fare un esempio dei tanti, vengono a fatica allontanati i bimbi denutriti, sporchi e malati dalle mamme tossicodipendenti o alcolizzate (gli operatori socio-sanitari sanno quanto frequenti siano questi casi), quindi non riesco a capire come una situazione di disagio come quella su descritta possa aver dato origine all'allontanamento forzato del bambino..
www.maxbazzana.it
www.orchestrazione.it
franca a max
tranquillo... tranquilli tutti! sto approfondendo la faccenda. ho palato con la psicologa.
prossimamente sarò in grado di informarvi dettagliatamente su tutto. state certi che giuseppe tornerà nella sua casa. penso, anche abbastanza presto.
un abbraccio franca
avete ritagliato petizione per Prodi su repubblica di oggi?
fate fotocopie, regalatele agli amici e parenti e speditele. forza!!!!
GRAZIE FRANCA
Ogni bambino ha diritto di vivere con il suo papà! :)
Franca Battiti
Franca Battiti battiti, i bambini sono la cosa più straordinaria e fantastica che la nostra società ancora ha!! Sono la nostra speranza di innocieza! Facci assolutamente sapere!! E se necessario anche i nomi di quegli aguzzini.
Saluti
MA
SS - Servizi Sociali
Da alcuni anni seguo la situazione dei papà separati dai figli, quasi quotidianamente sento il papà del piccolo Giuseppe, posso affermare che molto spesso la realtà supera i peggiori film dell'orrore.
Drammi vissuti nell'ombra ed in solitudine, spesso in morte civile di persone indifese abbandonate al loro destino.
Le SS (Servizi Sociali) hanno un potere enorme sulla vita dei minori, basta un loro rapporto al Tribunale dei Minori che subito ottengono un decreto che consente loro di far rapire i minori dalle forze dell'ordine e ricoverare in Istituti dove i Comuni pagano Euro 3000 (tremila) tariffa minima al mese per ogni bambino.
Le famiglie vedono portarsi via i loro figli che poi scompaiono nel nulla, spesso non hanno soldi per pagare gli avvocati, e quando riescono a trovarli sono soldi persi, non ottengono mai nulla, i giudici credono alle relazioni delle SS, poi col tempo si creano situazioni di fatto in cui consulenti del Tribunale sentenziano che nell'interesse supremo del minore è meglio non far più vedere la famiglia naturale.
Ieri sera ho letto al papà del piccolo Giuseppe quanto ha scritto Franca, piangevo mentre glielo leggevo, dopo anni che raccolgo storie terribili ed incredibili, non riesco ancora ad abituarmi a non commuovermi, ma oggi grazie all'intervento di Franca un papà ha ritrovato la speranza, forse presto ritroverà il suo piccolo, potrà continuare a crescerlo come ha fatto durante cinque anni.
Bisogna evitare che altri crimini analoghi accadano, la Commissione Infanzia del Senato dovrebbe aprire un'inchiesta sull'operato delle SS - Servizi Sociali, sui Tribunali del Minori e gli Istituti che ospitano questi bambini. Portare alla luce i loro misfatti ed impedire che si ripetano.
Giorgio Galofaro
[email protected]
Associazione Papà Separati ONLUS
www.papaseparati.org
da franca rame a Giorgio Galofaro e a tutti
per favore, interrompete ogni discorso sul piccolo Giuseppe. mi mancavano pezzi di storia... ci sono cose da chiarire sullo svolgimento dei fatti. Sto facendo mie indagini. purtroppo è domenica e mi è difficile rintracciare le persone.
un abbraccio a tutti
franca
tutto da chiarire
Proprio la mancanza di trasparenza rende queste vicende molto inquietanti. Iniziano sempre con atteggiamenti inquisitivi che, invece di portare sostegno e collaborazione, creano conflitti tra la famiglia e chi dovrebbe aiutare. Una questione principalmente di mentalita' e modi di comunicare. Prima di estirpare un minore problematico dal nucleo familiare, si deve fornire sostegno ai genitori e aiutarli se necessario con consulenze pedagogiche. La collaborazione tra famiglia, scuola e servizi deve nascere da relazioni positive e di fiducia reciproca. Se si agisce con arroganza e scarsa pazienza si crea conflitto che peggiora la situazione. Comunque, siamo tutti in attesa di notizie.
Grazie per quello che stai facendo.
a marcobiondo da franca
mi sono state date, come ho già detto, notizie parziali...che SBAGLIANDO, d'impeto ho posto sul blog. sarà presto tutto chiarito.
vi prego di scusarmi
franca
la fretta fa i gatti ciechi...
IL PICCOLO GIUSEPPE
Franca intervieni!!! è una VERGOGNA!!
il compito dei Servizi sociali
Franca hai chiesto di non intervenire più sulla storia del piccolo Giuseppe, probabilmente hai avuto notizie più approfondite sulla situazione, però permettimi un piccolo intervento: spesso, troppo spesso piuttosto che mettere in moto progetti complessi i servizi Sociali preferiscono stradicare i bambini dal loro ambiente, se invece si attuassero Servizi domiciliari veramente efficienti e attenti ai bisogni dei bambini si tutelerebbe i bambini e si aiuterebbe la famiglia a svolgere il proprio compito, si potrebbe in questo caso prevedere una pseudo governante che gestisca la situazione e faccia da "vice madre", ma no meglio spendere 3000 euro per l'inserimento in una Comunità piuttosto che spenderlo in maniera innovativa allo scopo di non separare un bimbo dai suoi affetti .
mi piace molto una frase sentita giorni fa : il giusto non è dare a chiunque quello che non ha mai avuto ,ma dare a ognuno quello gli serve.un saluto affettuoso
mammamarina
www.claudiabottigelli.it
IL PIU' GRANDE SCANDALO DEL SECOLO
Franca, se indagherai a fondo, se invierai la Polizia là dove sta il piccolo Giuseppe, io ti GARANTISCO CHE TROVERAI DELLE VERITA' agghiaccianti!
Scoprirai IL PIU' GRANDE SCANDALO DEL SECOLO: MINORI IMBOTTITI DI PSICOFARMACI E TENUTI SEGREGATI DAI PROPRI GENITORI PER SCOPI DI LUCRO
Uscirà fuori tutta la classe politica, i giudici, gli avvocati, i privati, gli psicologi, implicati.
CI SARANNO CENTINAIA DI AVVISI.
Franca, ti aiuterei io ma non posso e non sono nella tua posizione.
FALLO FRANCA
FALLO FRANCA
FALLO FRANCA
FALLO FRANCA
FALLO FRANCA
FALLO FRANCA
LIBERA GLI ITALIANI DA QUESTI CRIMINI DEI NUOVI DITTATORI ITALIANI.
SOTTO CI SONO ORDINI OCCULTI PROVENIENTI DALL'ESTERO!!!!
grazie
Cara Franca
non voglio aggiungere niente e aspetto tuoi chiarimenti sul caso. Solo una riflessione: ripenso a quando volevi dimetterti, ai dubbi etici sul rimanere inflessibile ai propri ideali e principi o compromettersi e accettare le regole nel gioco della politica. Io ancora non ho risolto i miei dubbi. Pero' posso verificare questo: che una senaTTrice 70enne appena entrata in politica mette in atto una rivoluzione culturale del ruolo del politico:
- con un blog che promuove la diffusione di un genere d'informazione che normalemente riceve meno attenzione del partito di Pannella
- con un dialogo con i cittadini che apre una porta verso la conoscenza di quello che quotidianamente avviene in parlamento
- che con la sua personalita' rinnova lo stereotipo del politico di professione, che non sbaglia mai, tuttodunpezzo, che ne sa sempre una piu' di te.
La tua presenza in parlamento credo che comunque sta generando un vortice virtuoso di democraticizzazione (??) della politica.
Insomma, in principio non so se queste istituzioni meritino la nostra fiducia, pero' mi stai dimostrando quanto funzionerebbe meglio il parlamento se fosse frequentato da persone che hanno a cuore gli interessi dei cittadini, di tutti i cittadini.
Se fosse frequentato da giovani, da donne, da gente che non vuole solo arricchirsi o gestire il potere.... sara' mai possibile?
Mi dai insieme speranza e disperazione.
IO COSA DEBBO DIRE CHE SONO NOVE MESI CHE NON SENTO I MIEI BAMB
Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni
Ufficio distaccato Polizia Locale Sezione Istituti
19 Ottobre 2006
Al Sostituto Procuratore della Repubblica per i minorenni
OGGETTO : Minori – Procedimento N xxx/06 VG Del T.P.M. di .
Il sottoscritto Tenente , in ottemperanza al decreto indicato in oggetto, per il quale lo stesso, provvedeva all´ allontanamento dei minori cosi come dettagliatamente descritto nell allegata relazione di servizio, sottopone all´ attenzione della S.V. quando segue :
in ordine all´ allontanamento va opportunamente evidenziato il comportamento estremamente civile e responsabile sia dei nonni paterni che del papa´ dei minori ed in modo particolare del papa´ o Antonio, che il quale, una volta reso edotto circa il contenuto del decreto del T.P.M. di , immediatamente contattava telefonicamente la propia sorella chiedentole di accompagnare nel piu´ breve tempo possibile la piccola presso il domicilio dei nonni. La bambina ,non appena raggiunto l´ abitazione dei nonni, e resasi conto che doveva seguire lo scrivente per raggiungere la mamma, scoppiava in un pianto a dirotto abbracciandosi al papa´ e alla nonna. La nonna unitamente all´ Assistente riusciva a calmare la piccolina e solo grazie all´ intervento collaborativo della nonna, la quale si rendeva disponibile ad accompagnare in Procura, si riusciva a non procurare un ulteriore trauma alla piccola. Lo scrivente portandosi presso gli uffici della Procura, dove poco prima un´ altra autopattuglia aveva provveduto ad accompagnare il piccolo , prelevato dalla scuola, veniva noviziato dall´ Assistente Capo circa il comportamento del bambino il quale si era mostrato calmo sia al momento del prelievo dalla scuola sia per tutta la durata del viaggio e che invece vista della mamma aveva avuto reazione nervosa, scoppiando in un pianto a dirotto, scaraventando dalle scrivanie tutti gli oggetti su di esse riposti e rifiutandosi di farsi abbracciare dalla stessa. Una volta calmo il bambino continuamente ripeteva che non voleva andare con la mamma in quando la stessa gli avrebbe poi impedito di vedere il proprio papa´.
Quando sopra viene riferito per doverosa conoscenza e per i provvedimento che la S.V. riterra oppurtuno adottare.
Firmato
Tenente
Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni
VERBALE DI SOMMARIE INFORMAZIONE
L´ anno duemilasei, addi 19 ottobre 2006, alle ore 12,00, negli Uffici della Procura per i Minorenni presso il Tribunale di .
Avanti al Pubblico Ministero dott.ssa
E´ comparsa, madre dei 2 minori assistita dall´ avvocato.
La quale dichiarava: adesso mi sento in grado di ripartire per la Germania con i miei figli. Il grande dopo la prima violenta reazione si e´ calmato ed ha accettato di tornare con me. La piccola e´ tranquilla e in realta sin dall´ inizio del nostro incontro non ha dato problemi e non si e opposta al rinpatrio.
Siamo stati bene accolti nella Villa dove mi sono trovata molto bene ed ho avuto la possibilita´ di parlare con mio figlio e farlo ragionare e calmare.
Prenderemo l´ aereo domani mattina alle ore 10,10 e ci accompagnera´ all´ aeroporto di Napoli personale della Villa.
Prendo atto del fatto che la S.V. mi dice se in futuro acconsentiro´ a che i miei figli tornino in Italia il vostro Ufficio, previamente contattato, potra´ sorvegliare il rispetto delle modalita´ di visita che eventualmente concordero´ col padre.
Sono cosciente delle necessita´ che i bambini mantengano i rapporti col padre ma vorrei che lo stesso cambiasse atteggiamento,fosse corretto nei nostri confronti e non usasse piu´ violenza nei miei confronti.
Sono cosciente del fatto che e´ importante rispettare quella parte di nazionalita´ italiana che i bambini hanno.
Cerchero´ in ogni modo di favorire i contatti dei figli col padre e cerchero´ di trovare il modo perche´ si possano incontrare.
Il S. PROCURATORE DELLA REPUBLICA
Presso il Tribunale per i Minorenni
Spero di essere stato chiaro un intervento dello stato STATO
Vorrei ancora precisare che nel mio caso solo un intervento dell Stato puo avviare la procedura per riavere contatti con i miei Bambini.
Visto che il MINISTERO DELLA GIUSTIZIA MINORILE NON RICEVE RISCONTRO DALLA GERMANIA SE SCRIVO IO E NORMALE CHE NON SE NE FREGANO MA SE E LO STATO VORREI VEDERE SE RISPONDERANNO PER VEDERE QUNDO VALE LO STATO ITALIANO VISTO CHE IL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA MINORILE NON HA VALORE??
SE ME LO CHIEDETE METTO TUTTE LE LETTERE INVIATE DAL MINISTERO VERSO LA GERMANIA
Distinti saluti
[email protected]
Complotti occulti
Cara Franca Rame,
ho parlato sia con Tommaso che con la sua psicologa, quella che si è vista piantonata dalla polizia, quella che ha chiesto di poter vedere il figlio, sottratto in modo SEGRETO dalle SS e portato...chissà dove.
Ancora non vorrete dirmi che non avete capito? Qui parliamo di qualcosa di davvero inquietante.
E' del tutto irrilevante che un Tribunale abbia disposto il "ritiro" del minore. Vi faccio un'unica domanda: come fa il Tribunale a sapere quello che deve fare? Manda forse i vigili del Tribunale a fare verifiche? Nooooooooo
Sono le SS le uniche responsabili di certi provvedimenti, quindi la scusa "noi non centriamo, è una decisione del Tribunale" è una menzogna senza fine. Il Tribunale non ha alcun potere, poichè esegue senza se e senza ma, le decisioni delle SS, che, secondo il loro Dio, si trovano a contatto con le vicende e prendono le giuste decisioni.
LE DECISIONI SONO ECONOMICHE!!! E NON SOLO!
Avete mai sentito parlare di CONTROLLO DELLE MASSE? Attraverso la separazione della prole, attraverso gli psicofarmaci, anche ai bambini? Non vi ricorda certi periodi della storia?
ESAGERO?
E se esagero perchè mi hanno impedito con ogni mezzo di vedere mio figlio, finchè non ho dovuto minacciarli telefonando anche alla segreteria del sindaco di Messina e dell'Assessore ai servizi sociali?
SIAMO ENTRATI IN UNA FASE PERICOLOSA.... aprite gli occhi. Io li ho già aperti.
Altra domanda: esiste uno, uno SOLO MOTIVO per cui Tommaso, anche se fosse drogato, non dovesse sapere IN NESSUN MODO, nemmeno tramite avvocato pagato o psicologa della CTU, dove venisse condotto il proprio figlio????? E perchè farlo prima che si pronunciasse la CTU? anche questo è stato disposto dal Tribunale?
Franca, io più che piangere, mi allarmerei, aprirei subito un'inchiesta con la Procura per SEQUESTRO DI MINORE.
Ricordate l'Argentina degli anni '80? C'è differenza fra l'Argentina di quel tempo e ciò che accade ora con i minori? 8000 che spariscono, ed esce la notizia che finiscono anche in mano a sette sataniche massoniche.
Non è di qualche giorno fa la notizia che ci sono stati degli arresti per massoneria?
ESAGERO VERO?
O MI INFORMO? RAGIONO?
E aprite qualche libro di storia: LA STORIA SI RIPETE.
Giuliano
Cosa è successo quei 15 giorni al figlio di Tommaso?
Vi siete mai domnandati cosa è successo a quei 15 giorni al figlio di Tommaso? Dove ha dormito? Cosa gli hanno fatto mangiare? COme passava la giornata? Con chi? Con altri bambini come lui o con degli adulti? E gli hanno dato medicine? O lo hanno interrogato? Oppure TORTURATO?
Se io fossi il padre di quel figlio mi chiederei persino se qualcuno non gli abbia fatto violenza, dato che anche la scuola di Rignano sembrava una tranquilla scuoletta e si è scoperto un museo degli orrori!
Allora, chi va a fare queste domande ai SEQUESTRATORI di questo bambino?
E poi: CERCHIAMO I MANDANTI!
da franca a musicoloco sul bimbo Giuseppe
GIUSEPPE, ANNI 6: sto seguendo la sua "storia" ogni momento.
non è tutto così semplice.
il 27 giugno ci saranno risposte. non posso dire di più.
fidatevi.
da giovedì scorso, non ho smesso un solo momentoi
di pensre al bimbo Giuseppe e di occuparmi della sua situazione.
ripeto: abbiate fiducia in me.
un abbraccio e grazie anche a nome di Giuseppe.
franca
Speriamo in buone notizie
Ciao Franca , speriamo presto in un tuo post in cui ci racconti che la situazione si sta risolvendo. un abbraccio
Giorgio
Fatti non foste a viver come bruti, / ma per seguir virtute e canoscenza
a giorgio da franca
sto seguendo. è tutto dificoltoso e complicato. non mollo. ma le cose non vanno bene.
franca
Piccolo Giuseppe
Franca aveva detto il 17 giugno ... "calma, sto ricostruendo la storia. SBAGLIANDO ho messo tutto sul Blog".
Stiamo facendo ancora del male a Giuseppe. Intanto perchè in rete c'è il suo nome e cognome (addio privacy).
Vorrei chiedervi: esiste un servizio sociale che possa essere denominato SS, dove la sigla non è neutra ma si allude a ben altro di storicamente tragico.
Se la piazza virtuale è così pre-giudiziale e talvolta violenta, esprime giudizi senza appello verso giudici, professionisti, e altri ... dove stiamo andando? Verso un populismo che per definizione è di destra?
Direi calma ... accertiamo i fatti e se del caso interveniamo pesantemente. Per quanto mi riguarda conosco i dati presiedendo l'Ente che ha al suo interno quel Servizio Sociale.
Tutta la disponibilità a fornire dati, informazioni ... salvo garantire la riservatezza.
Egregia Senatrice, meglio Franca, intervenga ancora una volta per stoppare questo piccolo incendio che lei stessa ha avviato. Valutata meglio la situazione potrà riaccenderlo, se lo riterrà oppurtuno, anche in forme più ampie ed evidenti.
Un suo ammiratore. Un caro saluto a tutti, Giuseppe.
La verità sulle SS - Togliamo il coperchio sui loro abusi
Caro Giuseppe,
anche altri commenti in questo forum hanno denunciato la non adeguatezza delle SS a gestire ed aiutare le famiglie disagiate. Ho partecipato a vari presidi e manifestazioni davanti al Tribunale dei Minori di Milano, con famiglie, nonni, nonne, papà e mamme cui il Tribunale su richiesta delle SS ha sottratto i figli.
Se vuoi ti organizzo un incontro con queste famiglie, sentirai storie strazianti, che riempiono il cuore di dolore e di rabbia, sentirai tante storie, tutte diverse ma anche tutte maledettamente simili. Non hanno più visto i loro figli, non sanno più nulla dei loro bambini, spariti nel nulla. Sono famiglie povere, con basso livello d'istruzione, non hanno i mezzi per pagare gli avvocati.
Perchè è più facile versare 3000 Euro mensili per ogni bambino agli Istituti, anzichè spenderne molto meno ed aiutare queste famiglie? Come stanno questi bambini negli Istituti segreti? cosa fanno? come vivono? Non cercano la loro mamma, il loro papà, i loro nonni?
Perchè non fare una seria indagine sull'operato delle SS e sugli Istituti dove vengono ricoverati questi bambini?
Non dobbiamo fermarci al caso del piccolo Giuseppe, ma andare in fondo, e fare giustizia per tutti i minori e famiglie che hanno sofferto per i loro abusi.
Cosa ha fatto il papà del piccolo Giuseppe di così criminale da non poter vedere (scusate stare, visto che è non vedente) con il suo piccolo? e la sua tata che lo ha cresciuto con amore per 5 anni, perchè non può vederlo nemeno lei? Perchè portarlo via repentinamente dalla sua scuola, dai suoi compagni, dal suo ambiente? Qualcuno pagherà mai per questi ed altri abusi?
Giorgio Galofaro
[email protected]
Associazione Papà Separati ONLUS
www.papaseparati.org
da franca rame a Giorgio Galofaro
TI PREGO, PARLANDO DELLE ASSISTENTI SOCIALI, DI NON USARE SUL MIO BLOG, LA SIGLA NAZISTA SS.
Grazie
franca rame
Tribunali dei MInori e Servizi Sociali
Forse a qualcuno disturba, quando lo desideri ti organizzerò a Milano un incontro con Famiglie, Mamme, Papà, Nonni e Nonne. A cui i Tribunali dei Minori, in seguito ai rapporti dei Servizi Sociali, senza dare modo alle parti di difendersi, hanno tolto i loro figli. Qualcuna non c'è più, dalla disperazione e dal dolore si è tolta la vita, buttandosi dall'ottavo piano, ma può venire in sua vece la mamma di questa ragazza e nonna di questo bambino, scomparso nel nulla, desaparecido.
Ascolta i loro racconti e guarda i loro occhi. Poi dimmi cosa provi e cosa senti. Le Assistenti Sociali hanno un potere enorme sulle nostre vite, grazie a compiacenze e/o leggerezze dei Tribunali dei Minori ed amministratori locali che troppo spesso non vanno ad indagare sul loro operato.
Un caro saluto.
CHE SI SAPPIA COME LAVORA LO STATO MASSONE
Non è male l'idea, caro Giorgio, tu che personalmente ne hai passate delle belle.
Sarebbe ottimo creare una specie di cortometraggio dove si intervista tute le famiglie, sempre che lo accettino, che sono state rovinate più da un giudice o da un assistente sociale, che, ripeto, sono DEI DELINQUENTI LEGALIZZATI.
L'intervistatore deve spiegare a chiare parole il perchè dell'intervista, tesa a MOSTRARE a tutti come uno Stato si riduce ad una DITTATURA MASSONICA UNICAMENTE PER SCOPO DI LUCRO.
Dai, mettiamoli alla berlina!
Tanto ce l'hanno sempre loro il coltello dalla parte del manico! Almeno....
Guardate questi orrendi video e cosa fanno ai bambini
I MIEI FIGLI SCOMPARSI IN GERMANIA LEGALMENTE
Prima di Raccontarvi la mia storia vi prego di leggere ed vedere questo video con sottotitoli in Italiano.
http://video.google.de/videoplay?docid=-2314046522928395951
La JUGENDAMT della Repubblica federale di germania è una istituzione illegale dell'Unione Europea.
I genitori, che nella Repubblica federale tedesca, sono oggetto di procedure giudiziarie nel quadro dei diritti di custodia, di visita o di autorità parentale sui loro figli nati da relazioni con un cittadino tedesco chiedono alla Commissione Europea e al Suo Parlamento di prendere le misure necessarie affinchè venga smantellato lo jugendamt nei suoi poteri giudiziali attuali.
Lo jugendamt è dotati di poteri molto estesi. Ufficilamente serve a "proteggere la gioventù"; in realtà mette sotto controllo dello Stato i figli di madri single, perchè siano educati secondo l'ordinamento amministrativo tedesco.
Lo Jugendamt non trova corrispettivi negli altri stati di diritto. Agisce in qualità di "Waechteramt( ufficio di sorveglianza) per rendere effettivo l'ordine tedesco nelle famiglie e nel controllatre l'applicazione. I suoi dipendenti sono legalmente dei "genitori amministrativi" che prendono parte a tuttel procedure giudiziarie in veste di "terzo genitore"; possono esercitare poteri maggiori di quelli dei genitori biologici.
"Garanti" dell'interesse del minore ( Kidenswhol = la gioia o la felicità dei bambini), propongono "misure di di protezione" (schutzmassnahmen), intendendo l'interesse e la protezione nel senso di cura degli interessi della nazione tedesca, ovvero nel senso della protezione degli interessi tedeschi.
Contestare le decisioni di questi funzionari è impossibile; si avvalgono in maniera ricorrente del ricatto e della minaccia della perdita dei diritti di visita o di quelli della potestà genitoriale e li applicano con o senza la decisone dell'autorità giudiziaria.
Nel caso di coppie bi-nazionali, Jugendamt ha una missione ben precisa da perseguire:
1. Nessun minore deve lasciare il territorio tedesco.
2. L'autorità parentale è affidata senza indugio al genitore di origine tedesca
3. I bambini vengono allontanati dalle loro seconda lingua e cultura. I loro contatti con il genitore "straniero" vengono immediatamente interrotti, anche con misure umilianti. L'epurazione nazionale si persegue anche attraverso procedure giudiziarie, fino a che i minori diventano maggiorenni. Vengono stabilite anche misure penali, se il genitore non tedesco oppone resistenza.
4. Gli alimenti (assegni) devono rimanere in territorio tedesco. Il cumulo degli assegni non pagati si impone anche quando il genitore non tedesco non ha più pretese legali sui figli, in quanto ormai divenuti adulti.
5. La legislazione in materia informatica e di libertà serve a vietare ai genitori interessati l'accesso ai dati e ai documenti che lo Jugendamt raccoglie in segreto su di loro.
Lo Jugendamt è una istituzione amministrativa politica i cui poteri senza controllo e l'ingerenza nelle procedure giudiziarie sono inconciliabili con le regole del diritto universale e le libertà fondamentali dell'individuo.
Lo Jugendamt è il vero giudice dietro le quinte. Le sue procedure attuali, basate sull'arbitrio, l'arroganza e il cinismo e il nazionalismo sono fortemente incompatibili con lo spirito europeista.
Lo Jugendamt è una istituzione amministrativa strutturata durante il periodo nazional-socialista per dare attuazione alla legge del Reich del 1939 (Jugendwohlfahrtgesetz) letteralmente recepita nel libro VIII del SGB (Codice della legislazione sociale), attuale codice sociale tedesco che permette allo Jugendamt di dissimulare la propria funzione di controllo politico sotto la copertura di procedure giudiziarie uguali negli altri Paesi.
Lo Jugendamt oppone i padri alle madri, i tedeschi agli stranieri, i figli ai genitori. Fomenta liti, odio e xenofobia all'interno della famiglia e inculca ai minori l'idea che il non rispetto dell'ordinamento tedesco conduca inevitabilmente a battaglie senza fine in seno alle famiglie, cioè alla privazione dell'affetto genitoriale. E' all'interno di una "grande famiglia" che questi minori ritroveranno più tardi la loro autostima, perché permette loro di riguadagnare l'ordine e il diritto di cui lo Jugendamt li ha privati durante l'infanzia. Più è grande il potere dello Jugendamt, più questa famiglia si accresce; essa è già rappresentata in ben tre parlamenti regionali in Germania.
Noi - genitori di figli che abbiamo perduto perché di proprietà tedesca - facciamo appello alla Commissione Europea e al suo Parlamento affinchè valutino la potenziale pericolosità che connota lo Jugendamt per l'avvenire dell'Unione e condannino i poteri e i comportamenti nazional-socialisti dello Jugendamt e dei suoi dipendenti. Lo Jugendamt della Germania moderna è ancora una istituzione nazional¬socialista che, in nome del popolo tedesco, prepara i bambini europei all'odio e al conflitto; pertanto deve essere dichiarata istituzione illegale all'interno dell'Unione Europea.
ANCORA UN VIDEO:
http://video.google.de/videoplay?docid=8039592869205719612
http://video.google.de/videoplay?docid=5911861930123383584
Ho saputo che in Italia ci sono piu di 230 casi che i genitori Padre o Madre ci hanno rinunciato ad fare questa lotta contro il diritto di visita PERCHE LA GERMANIA SI SENTE UN MURO INDISTRUTTIBILE spero che anche chi ha rinciato di mettersi in contatto Adesso ci sono Buone possibbilita con la Petizione Fatta a BRÜSSEL
Parigi, nel 15 marzo 2005
Raccomandata con ricevuta di ritorno
Operazione della polizia italiana su richiesta della controparte tedesca
Egregio Signor Ministro Pisanu, Egregio Signor Ministro Martino,
Nella notte tra il 14 e il 15 febbraio 2005, verso mezzanotte, cinque carabinieri in divisa sono entrati nell'appartamento della Sig.ra Joumana Gebara, Via Battisti 25,39100 Bolzano ed hanno eseguito la perquisizione dello stesso.
Questa perquisizione è avvenuta approssimativamente 10 ore dopo che la Sig.ra Gebara aveva prelevato suo figlio Jean-Pierre, di anni 7, dalla scuola ove si trovava in Germania e portato in Italia.
Il bambino in questione era stato sottratto alla madre, senza motivazioni giudiziarie valide, dallo JUGENDAMT (Amministrazione unica in Europa), nel mese di ottobre del 2004.
Secondo tale Ufficio, Jean-Pierre sarebbe dovuto rimanere in Germania, per arricchire una famiglia adottiva tedesca ( in allegato il comunicato di stampa intemazionale ).
Questo perché, in Germania, i bambini nati da coppie tedesco-straniere, in caso di divorzio, vengono affidati al genitore tedesco, senza aver prima sentito anche il genitore straniero e in ogni modo tali bambini non possono più lasciare il Paese natio.
E se il genitore tedesco decide di non volersi più occupare della prole, questa viene affidata ad un'anonima famiglia adottiva tedesca scelta dallo Jugendamt. Inoltre al genitore straniero viene impedito un qualsiasi contatto con tale famiglia, allo scopo di conoscere la situazione del proprio figlio/a.
Nella Repubblica Federale di Germania, i genitori stranieri divorziati vengono separati per sempre dai loro bambini. Questa è la realtà nella odierna Germania.
Comunque, non e' la prima volta che le autorità di polizia tedesche utilizzano i colleghi di altri Stati, senza una decisione giuridica alle spalle, fornendo loro dei falsi motivi, per applicare misure coercitive contro loro concittadini.
Così la polizia francese, in modo simile, è stata inviata al domicilio del piccolo Julian K..,
di anni 4, che, IN ASSENZA DI UNA QUALSIASI BASE GIURIDICA., è stato respinto verso la
Germania.
Sulla base di quanto accaduto, il Deputato francese Pierre Cardo ha rivolto un'interrogazione al proprio governo: a tale riguardo vedere il documento all'indirizzo internet
(http://www.pierrecardo.com/depute/Travail/Questions/2000/54040.htm').
Ancora, le autorità turche sono state inviate, dietro richiesta della Germania, al domicilio di Boris, di
anni 8, per separarlo dalla sua madre turca, anche in questo caso IN ASSENZA DI UNA
QUALSIASI BASE GIURIDICA
Il bambino ha passato la sua intera gioventù in una casa tedesca, invece di essere con sua madre, che
recentemente ci ha contattati.
La stampa turca ha dato ampio risalto a quanto accaduto.
Ritornando al caso di Jean-Pierre, un'indagine della polizia di Bolzano non è riuscita a dimostrare chi, se forze locali o venute dall'estero, abbia messo in piedi l'operazione.
Se i carabinieri, che hanno perquisito l'appartamento della Sig.ra Joumana Gebara, avessero trovato lì suo figlio Jean-Pierre, questi sarebbe stato già da tempo riportato in Germania e sua madre condannata a pagare i danni alla famiglia tedesca adottiva.
La Sig.ra Joumana Gebara non avrebbe più rivisto il suo figlio Jean-Pierre. Jean-Pierre non avrebbe più rivisto la sua madre naturale.
Egregio Ministro Pisanu, Egregio Ministro Martino, casi di questo tipo ce ne sono a migliaia.
Nessuno vorrebbe concedere fiducia a genitori fuorviati o non aventi i requisiti necessari.
Ma certo non e' questo il caso della Sig.ra Joumana Gebara, persona rispettabilissima e stimata, che in Italia lavora, ha una sua abitazione e già si prende benissimo cura di un'altra sua figlia.
Inoltre è di grande importanza comprendere come e in che maniera le autorità tedesche abbiamo potuto incaricare i Carabinieri italiani a compiere la perquisizione in casa sua in così poco tempo.
Un chiarimento dell'aspetto giuridico di tutta la faccenda farà si che in futuro potrà essere possibile impedire invasioni di campo così ampie e soprattutto non autorizzate.
E' bene che le forze di polizia straniere che lavorano a fianco dei colleghi tedeschi in casi di questo tipo, agiscano solamente dopo aver approfondito per bene la situazione giuridica e per questo trasmettiamo al Parlamento Europeo e ai singoli Governi le informazioni in nostro possesso.
Non può essere che le autorità tedesche criminalizzino dei genitori corretti ed irreprensibili solo perché non sono tedeschi, utilizzando leggi tedesche che di europeo non hanno niente.
Pensiamo che il Vostro interessamento potrà essere utile a noi ed a molti altri genitori vittime di questi soprusi.
Porgiamo distinti saluti
Nicole Santacreu
Olivier Karrer
Per comprendere le eliminazioni amministrative di bambini perpetrati in modo permanente dalle amministrazioni tedesche del 2004, leggete ciò!
SCANDALO alla JUGENDAMT Wesel (Germania) - Atto I
Parigi, 2 dicembre 2004
L'ufficio di collocamento manda la madre per lavorare in Italia, lo JUGENDAMT ne approfitta per rubare i suoi bambini.
La sig.ra Gebara, laureata in economia, parla 5 lingue. Ha 3 figli (14, 7 e 6 anni) che alleva da sola. E' rimasta nella regione di Wesel perché i suoi bambini possano così conservare un contatto con i loro padri. Però la regione non le offre un'occupazione qualificata. Dopo un breve periodo di disoccupazione, trova un lavoro a tempo indeterminata come Manager a Bolzano, in Tirolo.
L'ufficio di collocamento tedesco sostiene la sua ricerca di posto di lavoro e finanzia anche le sue spese di trasloco.
Dopo essere partita per alcuni giorni per l'Italia, alla ricerca di un appartamento, lo JUGENDAMT (un'amministrazione tedesca che controlla le famiglie) di Wesel approfitta di quest'assenza per rubare i suoi bambini (la parola "rubare" non è esagerata). Una spiegazione è subito trovata dal sig. Oberst (un funzionario dello JUGENDAMT di 25 anni), il quale dichiara al giudice locale – dichiarazione risultata poi deliberatamente falsa – "che la madre è scomparso in Italia e ha abbandonato i suoi bambini".
Effettivamente, la signora Gebara ha preso la cura di affidare uno dei suoi bambini al padre e gli altri due alla governante tedesca che è conosciuta come tale dallo JUGENDAMT. Ma questa governante complice, la signora Beate Schroeder tel. 0049.2853.39.00.92, ha capito che con la partenza della famiglia non guadagnerà più ogni mese 600 euro.
Da quel giorno del mese di settembre questa mamma non ha più potuto vedere o persino parlare con i suoi bambini, per ordini dell'amministrazione tedesca. Uno di loro, John-Marc, è rimasto dal suo padre. L'altro, Jean-Pierre, è stato messo dallo JUGENDAMT in una famiglia tedesca, perché suo padre non vuole sapere niente di lui.
Ecco come nel 2004 dei bambini vengono rubate legalmente da giovanissimi funzionari dello JUGENDAMT in nome della repubblica federale, senza alcuna decisione giudiziaria preliminare. Ma è proprio così semplice!?
Il 20 ottobre la signora Gebara ha incrociato uno dei suoi bambini per alcuni minuti dopo l'udienza del tribunale a Wesel. I funzionari dello JUGENDAMT le hanno proibito di avvicinarsi al suo piccolo facendo così bene il loro mestiere: quello di umiliare i genitori caduti nelle loro mani. In quella occasione la sig.ra Zimmermann, una funzionaria dello jugendamt, ha impedito alla madre di abbracciare il suo bambino con la pretesa che Jean-Pierre, di 7 anni, "non è un maglione che si può prendere nelle proprie braccia". Il sig. Oberst (Tel.: 0281.20.70), da parte sua strappa delle mani del bambino il pezzo di carta sul quale la madre ha iscritto il suo numero di telefono.
L'amministrazione dello jugendamt, tutt'oggi, impedisce ogni contatto tra la madre e suoi figli.
Lo JUGENDAMT insiste di far affidare il bambino ad una famiglia tedesca.
Il bambino di 7 anni era stato interrogato dal giudice Dressler il quale ha proibito alla madre, la signora Gelare, di assistere. Perché in Germania occorre nascondere la verità! Questo comportamento non vi ricorda nulla? Il giudice Dressler renderà il suo verdetto finale il 15 dicembre 2004.
Il caso della signora Gebara è lontano da costituirsi un'eccezione. E' piuttosto la norma generale, poiché i funzionari della repubblica tedesca sono stati già condannati all'unanimità dalla Commissione dei giudici dalla Corte europea per i diritti dell'uomo in casi molto simili; i casi Goerguelu ed Haase. Come, in tali condizioni, genitori italiani, francesi, americani ed altri possono ottenere giustizia quando i loro bambini sono stati rubati in Germania?
Potete fare qualcosa per aiutare la signora Gebara? Si prega di inviare queste informazioni (il link di questa pagina) ad ogni persona che abbia contatti con la Germania: deputati, giornalisti, associazioni.
E' urgente che la verità tedesca del 2004 scoppia in tutte le nazioni di diritto e di legge.
Olivier Karrer
Ragazzi e la VERITA A ME MI HANNO TENUTO DUE MESI IN GERMANIA FACENDOMI PERDERE IL LAVORO IN ITALIA E NON MI HANNO NEPPURE MOSTRATO UNA FOTO DEI MIEI BAMBINI CHE ANNO 11 e 8 ANNI CREDETECI
Grazie Tonyno per le
Grazie Tonyno per le preziose informazioni. E' materiale utile per la nostra causa in difesa dei minori.
La redazione.
Spero che parlera anche del mio caso
Che da quel Giorno non ho visto e sentito i miei BAMBINI
Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni
Ufficio distaccato Polizia Locale Sezione Istituti
19 Ottobre 2006
Al Sostituto Procuratore della Repubblica per i minorenni
OGGETTO : Minori – Procedimento N xxx/06 VG Del T.P.M. di .
Il sottoscritto Tenente , in ottemperanza al decreto indicato in oggetto, per il quale lo stesso, provvedeva all´ allontanamento dei minori cosi come dettagliatamente descritto nell allegata relazione di servizio, sottopone all´ attenzione della S.V. quando segue :
in ordine all´ allontanamento va opportunamente evidenziato il comportamento estremamente civile e responsabile sia dei nonni paterni che del papa´ dei minori ed in modo particolare del papa´ o Antonio, che il quale, una volta reso edotto circa il contenuto del decreto del T.P.M. di , immediatamente contattava telefonicamente la propia sorella chiedentole di accompagnare nel piu´ breve tempo possibile la piccola presso il domicilio dei nonni. La bambina ,non appena raggiunto l´ abitazione dei nonni, e resasi conto che doveva seguire lo scrivente per raggiungere la mamma, scoppiava in un pianto a dirotto abbracciandosi al papa´ e alla nonna. La nonna unitamente all´ Assistente riusciva a calmare la piccolina e solo grazie all´ intervento collaborativo della nonna, la quale si rendeva disponibile ad accompagnare in Procura, si riusciva a non procurare un ulteriore trauma alla piccola. Lo scrivente portandosi presso gli uffici della Procura, dove poco prima un´ altra autopattuglia aveva provveduto ad accompagnare il piccolo , prelevato dalla scuola, veniva noviziato dall´ Assistente Capo circa il comportamento del bambino il quale si era mostrato calmo sia al momento del prelievo dalla scuola sia per tutta la durata del viaggio e che invece vista della mamma aveva avuto reazione nervosa, scoppiando in un pianto a dirotto, scaraventando dalle scrivanie tutti gli oggetti su di esse riposti e rifiutandosi di farsi abbracciare dalla stessa. Una volta calmo il bambino continuamente ripeteva che non voleva andare con la mamma in quando la stessa gli avrebbe poi impedito di vedere il proprio papa´.
Quando sopra viene riferito per doverosa conoscenza e per i provvedimento che la S.V. riterra oppurtuno adottare.
Firmato
Tenente
Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni
VERBALE DI SOMMARIE INFORMAZIONE
L´ anno duemilasei, addi 19 ottobre 2006, alle ore 12,00, negli Uffici della Procura per i Minorenni presso il Tribunale di .
Avanti al Pubblico Ministero dott.ssa
E´ comparsa, madre dei 2 minori assistita dall´ avvocato.
La quale dichiarava: adesso mi sento in grado di ripartire per la Germania con i miei figli. Il grande dopo la prima violenta reazione si e´ calmato ed ha accettato di tornare con me. La piccola e´ tranquilla e in realta sin dall´ inizio del nostro incontro non ha dato problemi e non si e opposta al rinpatrio.
Siamo stati bene accolti nella Villa dove mi sono trovata molto bene ed ho avuto la possibilita´ di parlare con mio figlio e farlo ragionare e calmare.
Prenderemo l´ aereo domani mattina alle ore 10,10 e ci accompagnera´ all´ aeroporto di Napoli personale della Villa.
Prendo atto del fatto che la S.V. mi dice se in futuro acconsentiro´ a che i miei figli tornino in Italia il vostro Ufficio, previamente contattato, potra´ sorvegliare il rispetto delle modalita´ di visita che eventualmente concordero´ col padre.
Sono cosciente delle necessita´ che i bambini mantengano i rapporti col padre ma vorrei che lo stesso cambiasse atteggiamento,fosse corretto nei nostri confronti e non usasse piu´ violenza nei miei confronti.
Sono cosciente del fatto che e´ importante rispettare quella parte di nazionalita´ italiana che i bambini hanno.
Cerchero´ in ogni modo di favorire i contatti dei figli col padre e cerchro´ di trovare il modo perche´ si possano incontrare.
Il S. PROCURATORE DELLA REPUBLICA
Presso il Tribunale per i Minorenni
A QUESTI SIGNORI HO SCRITTO SENZA AVERE RISPOSTA
[email protected], [email protected], [email protected], [email protected], [email protected], [email protected], [email protected], [email protected], [email protected], [email protected], [email protected], [email protected], [email protected], [email protected], [email protected], [email protected], [email protected], [email protected], [email protected], [email protected], [email protected], [email protected], [email protected], [email protected], [email protected], [email protected], [email protected], [email protected], [email protected], [email protected], [email protected], [email protected], [email protected], [email protected], [email protected], [email protected], [email protected], [email protected], [email protected], [email protected], [email protected], [email protected], [email protected], [email protected], [email protected], [email protected], [email protected], [email protected], [email protected], [email protected], [email protected], [email protected], [email protected], [email protected], [email protected], [email protected], [email protected], [email protected], [email protected], [email protected], [email protected], [email protected], [email protected],
ALLORA E VERO CHE LO STATO NON SE NE FREGA!!!
SPERO CHE NON SIA COSI CHE LO STATO SE NE FREGA DEI DIRITTI UMANITARI???
Ma non dovevano accomunarci i valori?
... questa è l'europa dei grandi gruppi industriali ed economici - l'europa dei Montezemolo e del becero populismo - facile caderci vero?
Solo che mentre le persone un po' idiote ci cascano incoscientemente -esiste chi lo fa premeditatamente.
Come lo sfrontato Montezemolo cerca rissa offendendo il popolo e i sindacati anche i funzionari e i legislatori tedeschi offendono con premeditazione - in maniera più subdola e nascosta.
E sempre di bastonate mirate si tratta, là nel gruppo dei deboli.
Forse così si sentiranno anche forti. Più al sicuro.
Certo che il razzismo, quello più vero e sentito, colpisce non solo certe categorie di adulti, ma i loro figli. Come il precariato.
Posso dire apertamente che certi legislatori sono dei vigliacchi?
Oppure bisogna fare come tanti italiani, politicamente corretti, che si comportano per presa di posizione, di campo, e parlano sempre la lingua del loro capo? Posso sostituire la prima lettera di "Capo" e metterci la kappa e un accento sulla ò? E dire che certi tedeschi hanno ancora l'intenzione di dettare legge per mezzo del parlamento europeo - semplicemente non applicando normative che dovrebbero essere comunitarie - OBBLIGATORIAMENTE!
Abbiamo fatto l'europa. Messo in comune i denari.
Ora facciamo gli italiani. E mettiamo in comune i nostri valori, prima che qualcun altro lo faccia.
Caro Marco ho nostalgia...della tua poesia: dedica x te...
A quelli nati dopo di noi.
Veramente, vivo in tempi bui!
La parola disinvolta è folle. Una fronte liscia
indica insensibilità. Colui che ride
probabilmente non ha ancora ricevuto
la terribile notizia.
Che tempi sono questi in cui
un discorso sugli alberi è quasi un reato
perché comprende il tacere su così tanti crimini!
Quello lì che sta tranquillamente attraversando la strada
forse non è più raggiungibile per i suoi amici
che soffrono?
È vero: mi guadagno ancora da vivere
ma credetemi: è un puro caso. Niente
di ciò che faccio mi da il diritto di saziarmi.
Per caso sono stato risparmiato. (Quando cessa la mia fortuna sono perso)
Mi dicono: mangia e bevi! Accontentati perché hai!
Ma come posso mangiare e bere se
ciò che mangio lo strappo a chi ha fame, e
il mio bicchiere di acqua manca a chi muore di sete?
Eppure mangio e bevo.
Mi piacerebbe anche essere saggio.
Nei vecchi libri scrivono cosa vuol dire saggio:
tenersi fuori dai guai del mondo e passare
il breve periodo senza paura.
Anche fare a meno della violenza
ripagare il male con il bene
non esaudire i propri desideri, ma dimenticare
questo è ritenuto saggio.
Tutto questo non mi riesce:
veramente, vivo in tempi bui!
Voi, che emergerete dalla marea
nella quale noi siamo annegati
ricordate
quando parlate delle nostre debolezze
anche i tempi bui
ai quali voi siete scampati.
Camminavamo, cambiando più spesso i paesi delle scarpe,
attraverso le guerre delle classi, disperati
quando c'era solo ingiustizia e nessuna rivolta.
Eppure sappiamo:
anche l'odio verso la bassezza
distorce i tratti del viso.
Anche l'ira per le ingiustizie
rende la voce rauca. Ah, noi
che volevamo preparare il terreno per la gentilezza
noi non potevamo essere gentili.
Ma voi, quando sarà venuto il momento
in cui l'uomo è amico dell'uomo
ricordate noi
Con indulgenza.
Bertolt Brecht
Bruna, ti ringrazio, non la conoscevo.
... ma dentro di me c'era tutta,
come una fiamma che arde indomita
e che solo...
la voce dell'acqua del torrente
la carezza fresca del vento della sera
il respiro silente che senti - immerso nel mare
il suono del silenzio di un cielo stellato
può spegnere.
E spegnendosi
la fiamma dell'ingiusta poesia
dettata dal dolore
fa rinascere
quella più
vivida e ferma
che sta nella luce dei tuoi occhi
e giusto in mezzo al cuore.
Frasi per te Bruna, stanotte è una serata magnifica.
Bisogna sperare o ricercare la soluzione del proprio vivere?
Come quella che tu hai realizzato, sempre con altri, certo,
per i bimbi bielorussi?
Sarò indulgente, perchè sono il solo a farlo.
E' il consenso degli idioti che fa più paura, bruna,
non la voce rauca degli ingannati,
degli innocenti, dei violati,
che come Brecht, sono coscienti ed erranti,
perchè ne hanno fatta l'esperienza.
E in fondo, neanche il consenso più idiota che porta alla guerra,
può far più danno
che dimenticare
cosa la poesia
sia.
Saro poeta di cose, qualcuno disse,
comunicherò la bellezza della vita,
è successo - è poesia.
No quiero verlo !
gridava qualcun altro
osservando la morte del toro
nell'arena degli assetati di sangue
Forse è meglio proprio così.
Qualcuno si ricorda le rughe, il volto,
di Piccolo grande uomo ?
E' un'interpretazione, certo, del grande Dustin
ma ci ricorda che vivere
è un'esperienza unica
e spesso dura,
mai prevedibile.
Per questo meravigliosa.
.
.
... i valori arrivano: notiziole loro.
Le loro notiziole
sono di Briatore che apre un locale in sardegna
dove tutte le ragazze gareggiano per fare le Billionaire
a caccia di qualche ricco ragazzotto.
Oppure parlano del buon trand dell'economia mondiale
riferendosi
a quegli aerei privati
dal costo di 3000 euro l'ora
la cui domanda supera le più rosee aspettative
russi, americani, cinesi,
tutti li comprano, perchè
le aviolinee statali sono lente ed intasate
sono diventate come la metropolitana dei poveri
dove pure si rischiano attentati.
Probabilmente appare inutile - inosservata -
la notizietta.
Un ex-CISL, come Marini,
afferma che bisogna avere al calcolatrice in tasca
per fare i conti con lui.
Ma lo sa che i pensionati neanche hanno la calcolatrice
e contano gli euro a mano?
Non le dico i precari con figli
noi i soldi non li contiamo mai.
Come li prendiamo, vanno.
A spesso vanno via prima di prenderli.
Poi vai dalla CISL e da disoccupato
e ti fanno pagare anche 54 euro inve di 58
per la dichiarazione dei redditi.
Sono magnanimi.
Ed è così che tenti di fartela da solo
una dichiarazione obbligatoria
con un pre-compilato.
Già di per se fartela è un reato
in quanto devi perdere delle giornate
per le code, le loro mancate organizzazioni,
ma con introiti sicuri.
E perchè il lavoro lo hanno rubato a te e a tanti altri
che sei ragioniere super abilitato.
Poi fare la dichiarazione solo perchè
hai due rapporti di lavoro è assurdo;
quando potrebbero calcolarla con un clic
di computer, per vedere che risulti a debito di ben 13 euro,
e a noi non condonano neppure gli spiccioli.
Da quando cerco lavoro da precario ho speso migliaia di euro
per benzina, appuntamenti mancati, idiozie burocratiche,
corsi ingannatori che promettono lavoro,
ditte che ti scelgono e poi ti salutano,
per comodità.
E così quando la segreteria di turno
di sicuro assunta per conoscenze
mi ha detto che la mia dichiarazione era sbagliata
avevo dimenticato una crocetta
e non mi avevano avvisato
e non avevano avuto il tempo
e non potevano più correggere
e il tempo era scaduto
e ora dovevo pagare 1300 euro...
Le ho sorriso.
senti, tu, come ti chiami...
Raffaella...
Non sono nato ieri, come si fa?
"A fare cosa?"
A rettificare la dichiarazione...
"Ma non si può! E' troppo tardi."
Ehi! E' tardi per colpa vostra! Mi dovevate chiamare quando era pronta. Mica l'avete fatto!
"si, non abbiamo tempo, siete troppi, è tardi"
Tardi per fare una crocetta?
La faccio io dai!
"Non si può. (e si tiene la scheda in mano)"
Me la dia. Dai. Sono disoccupato.
Devo pagare lo stesso?
Quanto costa?
"Lei è iscritto?"
No.
"Allora fanno 18 euro invece di 12..."
Ecco Marini caro, marini bello, si faccia due conticini
con la sua calcolatrice e veda quanto fa 18 meno 12.
E tenga conto che avanzo pure 1100 euro dallo stato non rimborsabili se non lavori e hai busta paga.
Poi lo dica ai suoi ex, e pure alla cgil e uil, visto che c'è,
visto che ogni sindacato fa il cavolo che vuole, come una multinazionale.
Ecco perchè ci provano e dicono che i sindacati sono dei fannulloni.
Ecco perchè sbagliano. E non raccontano di queste inutili vessazioni.
Di quanto sia necessario creare un nuovo sindacato.
AIUTO....
Gentilissima Senatrice Franca (e amici tutti del Blog),
siamo una giovane "coppia di fatto" (alla faccia del "caro" Bagnasco), Suoi ammiratori da sempre, così come ferventi estimatori, da sempre, di Suo marito Dario e di Vostro figlio Jacopo.
Vi consideriamo una "sacra famiglia" davvero geniale, di vivida e stimolante intelligenza.
Ci presentiamo:
io sono Luca, 33 anni, e mia moglie (io la chiamo così, nonostante l'"orticaria" ecclesiastica) si chiama Katia e ha 25 anni.
Abbiamo due bambini piccoli, che sono la nostra vera fonte di vita, il nostro sole mai spento, la nostra forza: un maschietto di 3 anni e una femminuccia di 2 (non scrivo qui i loro nomi, perchè troppo singolari per non essere riconoscibili).
La nostra potrebbe essere una vita serena, forse anche felice, se non fosse per un problema che ci tormenta da sempre, da quando, 7 anni fa, decidemmo di vivere insieme: i soldi!
Il fatto è che abbiamo perso il lavoro ormai da 4 anni: io facevo il telefonista per una grossa compagnia (sfruttato e a dir poco malpagato, come tutti i telefonisti), e lei la baby sitter (anche lei sottopagata), ma almeno riuscivamo a tirare avanti con il minimo essenziale, stringendo la cinghia e facendo mille sacrifici.
Da 4 anni, invece, soprattutto da quando sono nati i bambini, la nostra vita è una vita precaria, sempre in bilico tra piccole grandi gioie familiari e improvvise devastanti angosce, sempre correlate al bisogno estremo del denaro indispensabile per poter sopravvivere: fare la spesa, pagare l'affitto, le bollette, i vestiti e gli omogeneizzati per i bambini...
Siamo quello che può definirsi "i nuovi poveri", ma non in senso lato, bensì letterale: reddito zero, nessuna entrata significativa, disperazione quasi costante.
Viviamo in una città dell'Abruzzo (pur non essendo abruzzesi), e qui non c'è davvero quasi nessuna speranza di trovare un lavoro che ti dia una vita dignitosa, ma solo lavoretti precari, pagati in maniera discontinua e praticamente "simbolica" (io come "telemarketer" prendevo 200, massimo 300 euro al mese. Katia altrettanti).
Come si può andare avanti, mantenere una famiglia in queste invivibili condizioni?!
Siamo, da sempre, sulla soglia della sopravvivenza.
Finora, in questi 7 anni di vita insieme, siamo stati aiutati il più possibile dai nostri rispettivi genitori.
Ma la mamma di Katia, fatalmente, è indigente anche lei, e i miei genitori, benchè "piccolo-borghesi", hanno ormai "spremuto", per noi, tutti i loro risparmi, i loro buoni fruttiferi, quel po' di denaro tenuto in banca...
Si sono praticamente rovinati per noi, e ora siamo soli.
Soli con la nostra povertà.
Soli con tutta la disperazione che ne può conseguire.
Questo ci rovina la vita.
Spesso ci accorgiamo di non riuscire nemmeno più a goderci i piccoli momenti felici della vita quotidiana: il sorriso dei nostri figli, i loro giochi, i loro progressi nella crescita, le prime parole...
Tutto pare ottenebrato da questa nube nera che ci sovrasta continuamente: la nostra odiosa miseria.
Troppo spesso ci siamo trovati a non avere in tasca neanche un centesimo (letteralmente!), a non poter comprare nemmeno un po' di pane, ad avere il frigo completamente vuoto, a non sapere cosa cucinare, perchè mancava tutto.
Anche adesso, in questi giorni, stiamo così.
Guadagnamo qualche soldo vendendo la roba usata che non ci serve più, ma non basta. Non può bastare.
Spesso, troppo spesso, subiamo terribili umiliazioni dai nostri "debitori": vogliono i soldi che gli spettano, li vogliono e basta, senza ascoltare ragioni, senza alcuna pietà per la nostra famiglia, per la nostra cupa situazione, per i nostri bambini...
Così accade per l'affitto dell'appartamento in cui stiamo, per il saldo del quale ci ritroviamo sempre in arretrato di 3 o 4 mesi.
Così accade anche con la gente a cui dobbiamo dei soldi, che ce li ha prestati nei momenti peggiori: li rivogliono indietro subito, spesso per puro principio.
Una volta il padre di un mio vecchio amico, che vive con la famiglia in una casa molto lussuosa, con due stipendi al mese, è arrivato persino a minacciarci di ricorrere alla Legge, se non gli avessimo restituito tutti i suoi soldi: senza alcuna pietà, nè un bruscolo di umanità.
E dire che gli avevo spiegato perfettamente la nostra desolante situazione...
Spesso i nostri "debitori", nell'arco di questi 7 lunghi anni, ci hanno trattati come dei delinquenti, come dei rifiuti umani, come dei cani appestati.
Ci hanno chiamati "disonesti", "scorretti", "inaffidabili": solo perchè siamo poveri, perchè non potevamo pagare l'affitto o saldare altre spese: ma avevamo pur sempre bisogno di un tetto sulla testa, di un letto nel quale dormire...
Tutto questo fa male.
Fa piangere, gli occhi ed il cuore.
Fa sentire perduti, finiti.
Inutili.
Inutili brandelli di vita senza valore.
Perchè a questo mondo il valore lo danno solo i soldi, il conto in banca, gli investimenti in borsa: se tutto gira unicamente intorno ai soldi, spudoratamente, quelli come noi sono tagliati fuori. Fregati.
Disprezzati.
Rimossi, perfino.
Mi viene in mente la canzone di Rino Gaetano, "Mio fratello è figlio unico": puro vangelo contemporaneo.
Mi scuso per questo sfogo fatto con lacrime incipienti: il fatto è che in questi giorni la nostra disperazione e solitudine sono state acuite da una notifica di sfratto per morosità che abbiamo ricevuto (ed è già la seconda volta in 4 anni!).
Il padrone di casa, malgrado le nostre preghiere e suppliche, ci ha fatto questo "cortese" presente.
Per un intero mese, abbiamo tentato disperatamente di trovare i soldi necessari a saldare il nostro debito, ma inutilmente. Nessuno ci ha potuto, o voluto, aiutare.
Fino a due giorni fa, in cui mia sorella ha deciso di prestarci i soldi necessari a rendere nullo il procedimento giudiziario.
Per poterli avere, le abbiamo promesso di restituirglieli a breve (lei ha un piccolo stipendio, e quei soldi le servono per pagare il mutuo).
Inutile dire che non sappiamo assolutamente come fare.
E' come il classico cane che si morde la coda: abbiamo risolto il problema angoscioso dello sfratto, e ora abbiamo quest'altra preoccupazione: quella di mancare alla parola data a mia sorella.
La situazione, come Lei può capire, è e rimane drammatica: non troviamo davvero alcuna via d'uscita.
Perciò ci rivolgiamo a Lei e agli amici del Blog, cara Franca: conosciamo bene la Vostra estrema sensibilità ai problemi della giustizia sociale, la Vostra limpida e profonda umanità nei confronti di chi versa in gravi difficoltà economiche o esistenziali.
Per questo, con estrema fiducia nelle Vostre persone, ci rivolgiamo umilmente, ma accoratamente, a Voi.
Nella speranza di un aiuto, che giunga come una mano tesa verso di noi, alle nostre dita tremanti, alle nostre vite disfatte...
Non chiediamo la Luna, non pretendiamo nulla, ma vi supplichiamo, non senza imbarazzo e mortificazione: abbiamo solo bisogno del denaro essenziale per poter sopravvivere, e anche per poter pagare numerose cambiali che abbiamo in arretrato da ormai 6 o 7 mesi, e per le quali stiamo davvero rischiando grossi guai giudiziari, perchè sono già da tempo andate in protesto (altra strisciante angoscia che prospera come un tarlo nelle nostre anime).
Per favore, per pietà, ci aiuti Franca!
Aiutateci, compagni del Blog che avete la possibilità di farlo!
Cercheremo di restituire i soldi nel tempo, non appena avremo un lavoro che ci consentirà di farlo...
Abbiamo urgente bisogno di una mano caritatevole, siamo stanchi di soffrire, stanchi di sciacallaggi e umiliazioni.
Così giovani come siamo, ci sentiamo spesso già vecchi e provati...
Siamo Suoi grandi ammiratori, cara Franca: per questo ci siamo rivolti a Lei, ben conoscendo le Sue luminose doti di partecipazione, solidarietà e impegno civile.
Siamo anche frequentatori del suo Blog, e speriamo davvero che, tra tanti lettori sensibili, ci sia qualcuno più fortunato di noi e così generoso da poterci dare un po' di respiro in tanta asfissia.
Qualunque donazione sarà da noi ben accetta; qualunque cifra, anche piccola, potrà aiutarci a fare la spesa, a pagare l'affitto, le bollette, le cambiali, a nutrire i nostri figli degnamente...
Vi lascio il nostro indirizzo e-mail:
[email protected]
Se ci scriverete, vi forniremo immediatamente i nostri numeri telefonici e il nostro indirizzo, così da poter conoscerci meglio, parlare a voce, rispondere alle vostre domande.
CONTATTATECI PRESTO, PER FAVORE....
Nella speranza fervida e tremula di un qualsiasi riscontro, Vi ringraziamo, ringraziamo Lei, Franca, per aver letto questa mia e-mail, per l'attenzione di cui avrà voluto degnarci, e per l'eventuale aiuto ed appoggio, anche solo morale se crede, che vorrà gentilmente accordarci e concederci.
Se lo riterrà opportuno, potremo anche fornire via e-mail prova fotografica della notifica di sfratto pervenutaci, e delle cambiali arretrate ormai in protesto e ancora da saldare.
Ci faccia sapere, nel caso.
Scusateci per l'eccessiva lunghezza di questo messaggio: è che il cuore era troppo gonfio di disagio e di cose da dire...
VI PREGHIAMO, FRANCA E AMICI DEL BLOG: AIUTATECI!!!!
Con immensa stima, affetto, fiducia e ammirazione,
Luca e Katia.
PS: Fuga da sinistra di Francesco Bonazzi (L'Espresso)
"Dai blog al comitato dei 45. Lo scontento del popolo dell'Ulivo investe leader e programmi. E un sondaggio esclusivo rivela: elettori pronti anche a cambiare voto".
L' "autismo" di Prodi e del suo governo...
Prodi e i suoi ministri. Sempre più arroccati nella loro "torre d'avorio" ("il fortino", come chiama palazzo chigi Edmondo Berselli ne l'Espresso).
Sordi ad ogni richiamo della società civile, ciechi di fronte ad un'italia sempre più alla deriva.
Scrive Berselli:"I politologi sostengono che il governo è impopolare perchè al nord si aspettavano libertà e hanno avuto tasse, mentre al sud si aspettavano trasferimenti pubblici che non sono arrivati. Il governo vittima delle aspettative asimmetriche". E ancora "crollo dei consensi. Leader intercettati, il governo sotto assedio".
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Ci permettiamo di dissentire. Non è il governo ad essere sotto assedio (chi è causa del suo mal pianga se stesso!)ma l'Italia che soffre, quella inascoltata nei suoi bisogni: il popolo di Vicenza, i pensionati al minimo della sopravvivenza, i disabili da 700 euro al mese (chi ha parlato di aumentare anche la loro misera pensione?)le famiglie povere che hanno visto la fine del "reddito minimo d'inserimento".
prendiamo atto della chiusura dei centri aggregativi per minori a rischio aperti con la legge Turco n. 285/97 (quella che non intendeva prevenire o "curare il disagio" ma creare l'agio (?))del mancato rifinanziamento della legge n. 13/89 che eroga contributi ai cittadini disabili per l'abbattimento delle barriere architettoniche nelle proprie abitazioni(vedi Delibera n. 23 aprile n. 221 burc n.10 dell’ 1-06-07 , di richiesta finanziamento per il fabbisogno 2006, inoltrata dalla Regione Calabria al Ministero delle Infrastrutture...2006 e per il 2007(?)).
E ancora, dei tagli ai trasferimenti ai comuni, quelli che, al di là di ogni considerazione sull'amministrazione dei soldi pubblici da parte di molti di essi, stanno sulla " prima linea" del principio di sussidiarietà orizzontale, quella rivolta ai propri cittadini in stato di bisogno.
Prodi e i suoi ministri, nella loro "torre d'avorio", scollati nettamente dalla realtà, si sono preoccupati però di prevedere consistenti risorse per la creazione, l'organizzazione ed il funzionamento di Osservatori Nazionali e dei piani di competenza: istituzione dell'Osservatorio Nazionale sulla Famiglia e relativo piano, istituzione dell'Osservatorio Nazionale contro la violenza sessuale e di genere e relativo piano, istituzione dell'Osservatorio nazionale per il disagio giovanile legato alle dipendenze, etc.
(Fonte:legge 27 dicembre 2006, n. 296-Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2007)Settore Salute, Politiche Sociali e della Famiglia) a cura della segreteria della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome.
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Dunque,si può ricapitolare, in maniera non esaustiva ma fortemente indicativa dello smantellamento dello "stato sociale" attuato da questo governo: leggi fatte e non rifinanziate- legge n. 285/97 su interventi per minori e adolescenti; legge 13/89 su abbattimento barriere architettoniche nelle abitazioni dei disabili;
Dlgsvo n.237/98-"reddito mimimo d'inserimento" ad integrazione del reddito della famiglie sotto la soglia di povertà; ed inoltre, l'enorme ritardo accumulato da alcune regioni nell'attuazione delle legge quadro sul sistema integrato di interventi e servizi sociali, n.328/200, nella quale le leggi prima citate ed altre dovrebbero confluire.
E, inoltre, la legge n. 64/2001 sul servizio civile nazionale che ha visto il taglio di migliaia di posti di volontari in servizio civile, impegnati in progetti di legalità, di tutela dell'ambiente, di cultura e di solidarietà sociale.
E per finire, dato che l'attenzione potrebbe focalizzarsi solo sui settori che riguardano le politiche di welfare state e della famiglia in generale (ministero Ferrero e ministero Bindi), un' ultima considerazione è d'obbligo: più che una considerazione è una domanda, che ovviamente non riuscirà a scalfire di un millimetro la "torre d'avorio" o "il fortino" di Palazzo Chigi,....con meno acquisti di aerei da guerra, con coraggiosi interventi di taglio agli scialacqui pubblici (compresi i privilegi dei parlamentari), con il drastico e anch'esso coraggioso significativo ridimensionamento dei ministeri e dei loro esorbitanti costi che pesano sul bilancio corrente dello Stato, quanti trasferimenti potrebbero essere riassegnati ai Comuni per l'attuazione di politiche di aiuto e di sostegno ai loro cittadini? Altre domande le teniamo calde mentre attendiamo lo sviluppo degli eventi, sperando che Prodi esca finalmente dal suo “autismo” politico, di incomunicabilità con gli italiani , faccia un passo indietro su decisioni come quella di Vicenza e faccia un passo avanti su promesse come quelle sui PACS (non DICO DICO!) e altro, e presenti un DPEF che incontri gli interessi della gente, dei disoccupati, dei precari, dei più deboli che devono avere maggiore tutela sociale, di quelli in questo governo ci avevano creduto, di quelli a cui non “frega niente” delle alchimie politiche ma di avere la possibilità di vedere attuati i propri diritti civili, di quelli a cui urge “sfamare” letteralmente i propri bambini, come Luca e Katia, non domani o dopodomani ma ADESSO!!!, (capito, Signor Presidente del Consiglio?)…e sono milioni. Come può continuare Lei con il suo governo a rimanere cieco,sordo e ora pure muto- “assediato”- e fino a quando crede di poterlo fare?.
Senza sperare di avere alcuna risposta, ugualmente Le porgo distinti saluti.
Una cittadina italiana.
Cara Franca..oggi mi hanno massacrata!
Ricordi il Coordinamento dei Sindaci di cui ti avevo parlato nella mia mail?
Ebbene, pggi alle 16,00 nella seduta tenutasi presso il comune capofila, ho subito un vero e èroprio processo...che dopo il mobing subito da mesi da parte dei due componenti del gruppo tecnico..è stato il finale degno di un sindaco che piuttosto che essere sindaco è un maleducato che non risparmia ironia anche sulla disabilità di mia figlia (del tipo) se hai dei problemi a me che me ne frega?)
Alcuni sindaci amici sono rimasti allibiti..un'assessore, offesa pesantemente, si è alzata e se ne è andata, cosa che ha fatto mancare il numero legale per cui la seduta, appena iniziata con la lettura e approvazione verbali seduta precedente è stata invalidata.
Poi, il dietro le quinte: insulti, minacce, sberleffi, bugie...e per finire la frase dell'ormai famoso sindaco in questione: alla richiesta di liquidazione delle mie spettanze pregresse, ancora bloccate (1.300 euro in totale) mi ha risposto.."se vuoi comprarti un giochino te lo devi faticare" (?)
Sono corsa via, ho pianto..di rabbia..per tutto quello che ho dovuto subire e per aver sperato, povera illusa, che di fronte ad altri sindaci (arrivati successivamente e rimasti al solo scopo di chiarire i fatti)avrei potuto far valere le mie ragioni.
Conclusione: "Se non ti presenti il prossimo lunedi io continuerò a non pagarti le mensilità e puoi pure denunciarmi!"
Il prossimo lunedi una cosa è certo che la presenterò... presenterò le mie dimissioni".
Bruna.
e tu denuncialo
Bruna non voglio giudicare perchè non conosco bene la questione e perchè sicuramente per arrivare alla conclusione che hai prespettato devi proprio essere distrutta, ma ti prego sopprassiedi un attimo e pensa che se presenti le dimmissioni dai vinta la partita a questa persona indegna, io una bella denuncia la farei , a questo punto poi che può portarti di peggio?
mammamarina
Dedicata a Bruna e a Dioniso ... non dargliela vinta.
... non dargliela vinta
al malvagio altrui
che ti giudica per paura
solo per sua difesa
e non certo per amore
come fa chi ti è vicino.
... NON DARGLIELA VINTA, NO!
a chi ti porta ad esempio
tra la plebe degli idioti,
tra le scimmie pazze di potere,
e neppure sanno di essere vive
nel degrado
del loro inferno interiore.
... non dargliela vinta
al cinico che passa indifferente
saluta, ti sputa,
ti invita a rispondere
ed è già latente
sparito
finito
puff...!
... non dargliela vinta, no!
a concetti di gente che odora di morte,
parla di morte, vive osannando il nulla,
e negando il rumoroso tutto,
come se
non li terrorizzasse
proprio il silenzio.
Una guerra finita è una guerra vinta.
Cala il sipario.
Esisti solo tu.
Bruna.
Il cuore batte forte
il vento soffia ancora
domani è paura
oggi è solo dura.
Avete mai osservato il cielo?
Io sono dall'altra parte
del mondo.
E vi aspetto, la sera.
caro Luca
la vostra situazione mi rendo conto è complessa e con difficile se non impossibile soluzione, ma è necessario iniziare a muoversi predisponendo un percorso chiaro e delineato , non potrete vivere sempre di sostegno altrui, i Servizi Sociali esistono anche da voi sicuramente così come le varie leggi, certo non sempre danno le risposte che vorremmo ma vale la pena di provare, se non avete un lavoro fisso non potrete neppure pensare di poter avere un domani una casa popolare , e i bambini non dovrebbero andare all'asilo nido o alla scuola materna e un domani a scuola ? come farete a far fronte a tutte le necessità?siete disposti a trasferirvi?
scusatemi , non vorrei essere interpretata male, ma credo che la soluzione sia sedervi a un tavolo tu e la tua compagna e capire cosa volete dal futuro e che futuro volete dare ai vostri figli.
mammamarina
A mammamarina
Cara amica,
qui da noi i servizi sociali non ci aiutano. Almeno non più, da alcuni anni. Una volta incassavamo un sussidio mensile dal Settore Sociale del Comune, chiamato "Reddito minimo d'inserimento".
Riuscivamo, grazie a quello, a pagare l'affitto e altre spese. Ma ormai, da diversi anni, questo importante aiuto alle famiglie bisognose è stato cancellato dalla nostra città. So che in altre città più grandi e organizzate esistono ancora sostegni di questo tipo, ma noi abitiamo in una piccola città, devastata da cattiva gestione e da sprechi milionari vergognosi.
Chiaramente, io e la mia compagna siamo disposti anche a trasferirci, dovunque, qualora si presentasse un'occasione di lavoro.
Ma per ora, non sappiamo dove sbattere la testa, poichè qui da noi non c'è assolutamente possibilità d'impiego: altro che Sud, qui sembra il Terzo Mondo dell'Italia, specie per i giovani come noi!
Siamo davvero disperati, per questo speriamo in un aiuto da voi amici del Blog o da Franca. Non è per voler campare alle spalle altrui, ma per sopravvivere: siamo, purtroppo, ancora costretti a sperare in un aiuto, come ormai facciamo da ben 4 anni.
La cosa più immediata che possiamo offrire in cambio è la nostra sincera amicizia, nonchè la nostra sempiterna gratitudine e riconoscenza.
Speriamo anche che le cose cambino in fretta, certo: noi ce la mettiamo tutta, cerchiamo lavoro ovunque, ma finora i guadagni che ci propongono sono da denuncia ai sindacati, e insufficienti per permetterci di sopravvivere. Siamo stufi di lavoretti da 200 euro al mese, o anche meno: chi può mantenere una famiglia di 4 persone con un salario simile?
Finora, appunto, le prospettive sono davvero desolanti.
Ti ringrazio della tua risposta, e attendo altri riscontri, comunque e sempre graditi, da parte di tutti voi.
Luca.