INTERVENTO DI FRANCA RAME IN AULA SUL RIFINANZIAMENTO DELLA MISSIONE IN AFGHANISTAN

Signor Presidente, membri del Governo, onorevoli colleghi, l'Italia è da anni impegnata nelle missioni di pace: PACE E GUERRA HANNO ORMAI LO STESSO SIGNIFICAT.
Guerre, con munizioni non convenzionali all'URANIO IMPOVERITO: centinaia di migliaia di vittime civili e militari sono state contaminate in Paesi che si volevano liberare, come i Balcani, l'Iraq e l'Afghanistan.  
I nostri soldati sono stati esposti senza protezione alla contaminazione: hanno operato in quei luoghi con la stessa divisa che indossavano in Italia, a mani nude, respirando la terra sollevata dai carri armati. I militari americani e inglesi portavano tute speciali, maschere e guanti.  
Sono membro della Commissione d'inchiesta sull'uranio impoverito. Dati forniti dall'Osservatorio militare: 45 morti, quelli che si conoscono, 515 gravemente ammalati, alcuni terminali, tumori, leucemie ecc. (rivolgendosi al ministro Parisi, presente in aula) signor Ministro... completamente abbandonati dal nostro Governo!  
C'è da non crederci: né cure, né pensioni, famiglie rovinate, MADRI IMPAZZITE! 
Un'altissima percentuale di militari al rientro dall'Afghanistan, è notizia di pochi giorni, dopo i risultati alterati delle analisi, sono stati operati alla tiroide per limitare i danni della contaminazione. Che futuro avranno?
QUESTO CINISMO, QUESTO CINICO DISINTERESSA PER LA VITA UMANA FA VERAMENTE PAURA!
Oggi si chiede un <<SI'>> al rifianziamento delle missioni. Il <<NO>>  è chiaramente nella mia testa, nel mio sentire.
Soldati, tutti a casa!
Ma oggi ci troviamo con le bizzarre e contraddittorie astensioni di una parte dell'opposizione. In più, non posso dimenticare che ho preso un impegno con i molti che mi hanno votato: sostenere il Governo Prodi. Quindi, con non pochi problemi di coscienza, voto SI'.
CHIEDO PERO' CHE UNA LEGGE EUROPEA CONDANNNI CHI UTILIZZA ARMI INQUINANTI A PAGARE I DANNI CAUSATI AI CIVILI, MILITARI E AMBIENTE.  
Cindy Sheehan, la madre americana che ha perso un figlio in Iraq, è riuscita a mobilitare gran parte dell'America contro la guerra di Bush per il petrolio.
Aspetto il giorno in cui TUTTE LE DONNE DEL PARLAMENTO ITALIANO, in quanto DONNE E MADRI, si ribellino alla guerra che i governanti hanno nel loro DNA, votando un bel NO alle cosiddette missioni di pace, una pace che per ora non ha portato NE' LIBERAZIONE NE' DEMOCRAZIA, MA SOLO MISERIA, DOLORE E MORTE.  
Di una certa importanza è il costo delle missioni in Afghanistan: dal 2002 ad oggi 300 milioni di euro a semestre; in totale 3 miliardi e 300 milioni, mentre gli aiuti alle popolazioni ammontano a 280 milioni.
Mi auguro, inoltre, che il nostro Governo si impegni per la liberazioni del manager di Emergency, sequestrato dai servizi segreti afgani e dell'interprete di Daniele Mastrogiacomo. (Applausi dai Gruppi RC-SE, IU-Verdi-Com e Ulivo. Congratulazioni).  

 

 
 
 
 
 


Commenti

segue applauso

la Senatrice Rame ha la coscienza a posto

ma mi faccia il favore.............

certamente la sua coscienza è a posto ! Forse non lo è quella di chi siede al senato per puri motivi economici e di prestigio personale(leggi narcisismo della specie peggiore, sete di potere e onnipotenza). Nelle parole di Franca c'è il rispetto per la vita degli uomini e delle donne rafforzate dalla certezza che esserci significa anche cercare compromessi con la coscienza se il bene comune è l'obiettivo da raggiungere! Non segue "l'applauso" ma un abbraccio sincero come si da ad un amico.

con le chiacchiere. Basta dire: vorrei ma non posso, poi con i soldi degli altri fare la filandropa-guerrafondaia

E' che alla tua voce si aggiunga la voce di tutte le altre donne che siedono con te al senato e in parlamento...Le donne sono l'unica speranza...ma devono riconoscersi...incontrarsi ...farsi movimento contro le lobby di imprenditori di guerra.Sei nel posto giusto franca, sei l'unica che può far convergere queste sinergie.

le convergenze parallele ?
la piattaforma dello sviluppo ?
le donne l' unica speranza? ...discrimini compagna ?
.sveglia, non siamo negli anni settanta !!!

..parla come mangi, che non farai mai brutta figura ......
....ooopppps too late !!!

.....tu mangi dunque "ooooooppppps too late?

?

Ma non è possibile fermare in qualche modo i continui torpiloqui, le parolacce...questo linguaggio scurrile dietro il quale non si nasconde niente. Né un'idea, né una proposta e nemmeno una critica...Solo arroganza, violenza e volgarità.
In effetti...a pensarci bene... non hanno nemmeno il coraggio di mettere nome e cognome...
Sono proprio nessuno ... dottori in niente...

la solita marina

Perchè chiedi questo?
Ti voglio parlare chiaro.
Il fatto che certa gente sia arrabbiata non deve passare inosservato.
Quando manca l'insegnamento, e si insegue quello che pensa ad un unico interesse è cioè il suo,con la stesssa convinzione nel voler apparire ,cancellando di fatto un'intera generazione dalla pratica dell'apprendimento politico i risultati non possono essere che questi.
La cosa ridicola,vista da dove sono io,e che qualcuno vorrebbe rimediare a questo insegnando al popolo l'educazione civica elevandosi a modello perfetto,senza informarci che noi dobbiamo fare come lui dice e non come lui fa,dimenticandosi il nome del nostro paese.
Qui la furbizia e sempre stata più forte e più appagante dell'intelligenza e il can can che sta nascendo dalla storia delle graduatorie ne è palese dimostrazione,così come il costringere le menti ad emigrare.
Non capire le ragioni di chi giustamente critica questo governo di inetti e venduti(se non è così dimmi tu come chiameresti chi tradisce un mandato)e non sa farlo senza urlare e altrettanto sbagliato come il loro comportamento.
Anche attaccare chi si è posto un dubbio su una questione che non era nemmeno nel programma e che, non possiamo nemmeno rifiutarci di far passare per buona e fuori dal mondo.
Giusto dire ma che Nato,ma che Onu pero' dobbiamo avere anche il coraggio di dire ma che USA!
Loro sono i padroni del mondo che ci piaccia o ci faccia schifo ed è così,non ci sono storie e le divisioni interne a noi ci distolgono dai veri problemi del nostro paese che sono ben altri,molto più sentiti da chi ci vantiamo di voler rappresentare,gente che fatica ad arrivare a fine mese e se deve fare una spesa extra non puo' permetterselo,gente privata dei diritti.
Certo le urla danno fastidio ma se tutto cio' non ti aggrada puoi semper ricorrere all'indifferenza che è un ottimo rimedio,anzi il migliore,per risolvere il fastidio.

Ci sono cose che preoccupano molto di più: il livello dell'inculturizzazione in atto nel paese e i provvedimenti strampalati di certi ministri che discutono delle cose più facili perchè non sanno nemmeno che fare sono lospecchio del degrado in atto nel nostro paese.
Dimmi tu,chissà che cavolo penserà,uno che aspetta da mesi di poter fare un esame clinico e si sente parlare di cannabis,quando questo discorso dovrebbe essere una legge già in vigore da tempo,in base al mandato che aveva dato il popolo italiano attraverso il referendum,oppure che penseranno gli italiani sulle privatizzazioni a metà,sul lavoro,le pensioni loro e quelle dei deputati e sulle mille altre cose che erano nel programma eh, chissà?
E logico che poi ci senta rinfacciare che i soldi presi non sono meritati e che cavolo un professionista deve saper fare il proprio lavoro senza mille privilegi e con lo stipendio adeguato,pure alto se vogliamo,ma meritato.
Possiamo criticarli perchè non sanno essere forti?
Abbiamo questa volonta di essere così sciocchi?
Leggi bene quello che ha scritto Nessuno,si sente tradito da Gesù non da Barabba,un reazionario non avrebbe mai detto una frase simile.
Un fascista,non riuscirebbe a essere così contorto nei commenti.
Un fascista ti confezionerebbe 12 parolacce su 15 parole e quindi ti e ci conviene sopportarli perchè la politica è anche questa,se non conosci l'arte della mediazione sei finito , annìentato.
Guarda a quello che è successo ieri,e pensa chi ha vinto sul piano diplomatico.
Berlusconi è riuscito nell'intento di farsi due autogol da solo: lunedì nel giorno dei cinque anni che sono stati richiesti dal pm milanese andando a manifestare per mettere in galera i delinquenti(appunto) e martedì votando contro la comunità internazionale che rappresenta, perdendo non poco prestigio tra di essa.
Quindi tutto si è risolto, il piduista è stato fermato e Franca pare tranquilla.
Tutto a posto,tranne che per un piccolo particolare inerente ai suoi problemi che cominciano adesso.
Del resto il programma e il programma e quello degli elettori è stato fatto esattamente un anno fa,non il mese scorso.
A buon intenditor poche parole.
Un saluto
Valfredo

Grazie, non avrei risposto meglio.
D' accordo con te 1000x1000

andrea

..ma sei mai andata a vedere uno spettacolo dei Fo' ?
parolacce ?

mi fa molto piu' schifo chi non e' coerente con le proprie idee
questo si fa schifo, ci scandalizziamo per un 'fanculo ? e poi votiamo per la guerra? ..Marina secondo me la infastidisce di piu' il non sapersi (giustamente) darsi una ragione perche' una persona predica per anni bene ... e poi, vota male .... una volta che sono nella stanza dei bottoni sono tutti uguali, la dignita' si mette da parte e diventano tutti democristiani ..della peggio specie ..

Onorevole, cos'è per lei la coerenza ? Come fa a dire no nel suo cuore e poi votare sì? Lei ha le mani insanguinate come tutti quelli che hanno votato sì... Ma non aveva detto che si sarebbe dimessa? Ci ha ripensato ? E la coerenza ??

La Coerenza non è un valore della sinistra vero? Cara senatrice mi ricordi un ritornello cantato da tuo marito ( oh ! che bel ! oh che bel a cavello del cammel) ora che che hai uno scranno in senato , una scusa per non lasciarlo la trovi sempre , una volta per non fare un piacere al Berlusca, una volta con la morte nel cuore , una volta con il c..zzo nel culo ma il mio cadreghino guai chi me lo tocca...... E poi dite che la gente si allontana dalla politica.
Meglio andare a Puttane , li c'e più coerenza.

Quello della senatora è lo stesso calcolo di quel farabutto di Di Pietro: intanto in questi 4 anni mi faccio un bel gruzzoletto con 4 chiacchiere e dopo di me il diluvio.
Sarebbe solo auspicabile che questa nausea per la politica non si tramutasse in voti per Berlusconi, ma in una valanga di schede nulle.
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Non hai dignità: non l'hai mai avuta... e ora valla a raccontare all ' "Unità"

Egregio sig IL MIO NOME E' NESSUNO,innanzitutto buonasera.Mi sono iscritta perchè desidero mettermi in contatto con la signora Rame per cose mie personali, ma prima di iscrivermi ho dato un'occhiata ai blog del sito.
Appartengo al ceto che oggi viene considerato al limite della povertà, quindi è ovvio che io mi schieri ideologicamente dalla parte di coloro che vorrebbero smettere di "sopravvivere" e iniziare a "vivere dignitosamente".
Mi sono chiesta molte volte se io e tutti coloro che criticano e condannano i politici (quelli corrotti), il sistema..etc....fossimo al posto loro,continueremmo a mantenere sane virtù e leali intenti, o il piacere del potere e il facile corrotto guadagno avrebbero su di noi il sopravvento? Ricordo anni fa di come Bossi urlava ai suoi comizi di una Roma "ladrona", eppure in seguito, si è seduto volentieri al banchetto di quella Roma ladrona. E'facile criticare, sputare sentenze, giudicare, ma siamo proprio certi che anche noi non ci metteremmo allo stesso livello dei molti che critichiamo, se ne avessimo l'opportunità? Certo è che per saperlo dovrei trovarmici dentro, ma comunque l'umiltà mi porta a considerarmi come un essere umano grandemente imperfetto, quindi MAI DIRE..IO NON SAREI COSI'!!!
Credo sia normale che le persone abbiano opinioni contrastanti e questo vale anche in politica, e quindi anche le Sue opinioni sig Il mio nome è Nessuno, è ovvio che vanno a cozzare contro le opinioni di altri. Ma un conto è essere dissidenti e un conto essere arroganti, pieni di sè e irrispettosi come lei dimostra di essere. Come si permette di dire alla signora Rame che non ha mai avuto dignità?? Ricordi che ogni Essere Umano ha una dignità e gli va assolutamente riconosciuta, Lei può muovere civilmente le Sue critiche per l'operato della signora Rame, ma non può permettersi di attaccare la signora in qualità di persona, di Essere Umano.
L'amore Agape basato sul principio (amo e rispetto tutto il genere umano, al di là di simpatie o antipatie, di razza o di posizione sociale, che sia delinquente o santo, che mi faccia del bene o del male)dovrebbe spingerci ad ODIARE il male che fanno certe persone, a considerare riprovevoli certi loro comportamenti e atteggiamenti, ma MAI ad odiare chi commette il male. Le persone come individui vanno sempre rispettate ed è nostro dovere ascrivere loro la giusta dignità.Si vergogni.
Distinti saluti Rosa

1) Interviene senza avere letto altri interventi del postante, cui replica
2) Esprime fanciullesce dichiarazioni di principio senza tenere conto che la... Signora Franca Rame non è persona privata: è una... senatorA, che in quanto tale si fotte i soldi delle mie tasse. E' quanto basta per disprezzarla, o le pare poco?
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Legga prima di intervenire a vanvera. O vuole ingrazziarsi la.. Signora, prima di esporre i suoi motivi "personali" ? Si vergogni! Aspira ad un posto di portaborse?

Buonasera, salutare è indice di buona educazione. Ho letto tutti i Suoi interventi, ripeto Lei è libero di dissociarsi da qualunque idea, opinione. Io stessa non voto e non appoggio nessuno politicamente, tanto meno la Senatrice Franca Rame. Non aspiro ad ingraziarmi nessuno, ho semplicemente ritenuto di esprimere ciò che penso dei modi che Lei ha di porsi (vale anche per tutti gli altri che commentano alla Sua maniera),e per questo secondo Lei dovrei vergognarmi? Per aver educatamente portato alla Sua attenzione che è disdicevole come Lei si esprime? E per quanto concerne la Sua patetica allusione alla mia aspirazione di PORTABOSE, beh se la Senatrice mi offrisse tale ruolo, credo che accetterei di buon grado. Lei no vero signor NON E' PROPRIO NULLA ????

Sarebbe da apprezzare il Suo asserito NON voto, se fosse vero.Ma se poi aggiunge di accettare di fare la Portaborse, fa bene a difendere Franca Rame: è della stessa pasta.
Quanto a chi scrive, ha una storia politica personale che non sto qui a ripeterLe.
Tornando alla guerra, come sa la... SenatorA, il nostro esercito serve solo ed esclusivamente alla difesa del territorio nazionale punto: è una norma costituzionale questa che per altro ben si innesca nella tradizione del popolo italiano, che mai è stato bellicoso: Alberto Sordi ha ben rappresentato l'italiano tipico: è... dipietresco (sinonimo di volgare disonesto) scambiare i cinque terroristi e poi dire di vergognarsi come italiano. Per tornare ad esprimermi nella maniera che mi è congeniale, a noi delle guerre degli USA non ce ne fotte un caxxo: non abbiamo armi da vendere, abbiamo, ahimoi, solo galoppini industriali, che aspettano con ansia che la guerra completi la distruzione di quei paesi, per poi ricostruirli con i nostri soldi, senza che a noi contribuenti venga niente in cambio oltre le tasse. Sa cosa costa la sola mantenzione di una portaerea? Se la Senatora in campagna elettorale avesse dichiarato di essere una sanguinaria guerrafondaia, in quanti l'avrebbero votato oltre i 2000 amici, che apprezzano le esibizioni teatrali di una... attricetta senza spessore etico?
Ripeto, ha fatto tutto lei: ha dichiarato di dimettersi. Non l'ha fatto e mantiene stipendio, privilegi e vitalizio, se non muore prima
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non so chi sei ... ma sei un G R A N D E !!
sinceramente !!! .. non mollare mai

Buongiorno signor IL MIO NOME E' NESSUNO, se buongiorno sarà..noto che la collera sociale che cova nell'animo mette sempre più radici. Mi chiedo cosa saprebbe fare Lei e persone come ANDREAFEDERICA se foste a Capo di un Governo..mah
NON sono più iscritta nelle liste del mio Comune dei cittadini aventi diritto di voto, in quanto mi rifiuto di votare da circa 20 anni, un tempo ero di estrema sinistra, credevo ancora negli ideali del Comunismo come mezzo per propugnare la Lotta di Classe, col tempo ho capito che concretizzare gli ideali è solo un'utopia e la realtà è che non ci sarà mai un essere umano che pur avendo grande volontà e determinazione, potrà risolvere i problemi che l'uomo ha voluto e che continua a volere per convenienza.
In quanto a fare la PORTABORSE,sa perchè accetterei? Perchè
a 48 anni, dopo 25 di onorato e leale lavoro sono stata licenziata in tronco da un'Azienda Ospedaliera per assenza ingiustificata di 2 giorni a motivo di una grave depressione dovuta a grossi dispiaceri famigliari,che mi hanno appunto costretta per 2 giorni a restare chiusa in camera in uno stato comatoso, e dato che avendo appunto 48 anni non trovo lavoro perchè la mia età è discriminante(sarei disposta anche a pulire cessi e lo farei con orgoglio)ed essendo sola al mondo,vedova dall'età di 30 anni e con 2 figli adolescenti, e non avendo nemmeno un centesimo che entra da 8 mesi, debiti di affitto e bollette arretrate e i morsi letterali della fame, bhe...creda che uno stipendio da portaborse sarebbe il massimo......
Ho molta rabbia verso le Istituzioni, non ho fiducia di nessuno che sia rosso, bianco o nero, di coloro che stanno al Governo, parlano bene, tanti razzolano male.....ma una cosa che non smetterò mai di provare nonostante la mia rabbia, la delusione..è il rispetto per le persone. Stia bene. Rosa

Franca, che miseria, fai piu' schifo tu di Saddam/Hitler/Mussolini, ma quante palle .......
, mi piange il cuore, che pena, ..senza se e senza no 'sto piffero magico ... ma dimettiti facce' il piacere, vergognati!!! coerente col tubo ..cosa farai adesso? voterai contro i DICO ? vai col Papa .. penosa .....
sei penosa, altre che problemi di congiuntivite ..ti vergognavi come un sorcio ... marcio!!! sei piu' marcia di Andreotti, De Mita e' un
dilettante nei tuoi confronti ..manco Houdini era cosí equilibrista.
Fai tanto schifo che dovrebbero ritirare il Nobel anche al povero Dario, ma almeno lui t' ha mandata a fare in culo ? o ha calato anche lui le braghe ?
V A F F A N C U L O

noto la presenza di molte persone sinceramente democratiche...

GRAZIE

C'é chi dice : NO !

Signor Sindaco Portobello, Lei nel marzo del c.a. ha diffidato la Italcementi.

Consci del fatto che il provvedimento da Lei adottato nei confronti della Italcementi era un atto Dovuto, ci preme in ogni caso comunicarLe il nostro grande apprezzamento, per la Sua decisione, a dimostrazione di un’assunzione di responsabilità.

Probabilmente possiamo affermare, che per la prima volta ad Isola delle Femmine una pubblica istituzione, intima e sollecita un’Azienda privata al rispetto delle leggi in materia ambientale, della salute dei cittadini, al rispetto del territorio in cui un’azienda, agisce e produce.

Ci rendiamo conto delle resistenze che ha dovuto superare nell’adottare il provvedimento, perché come tutti possono immaginare, ma non dire, (si vocifera) che tra la politica (con la p minuscola) e la Italcementi si è creato una sorta di “vicendevole e benevolo condizionamento”.
Vedasi l’impegno della Italcementi nel soddisfare alcune esigenze della nostra Comunità, nel favorire assunzioni di nostri concittadini e varie opere di beneficenza, un esempio illuminante è stata la concessione autorizzata qualche anno addietro, dal Comune di Isola per la realizzazione del deposito di stoccaggio di petcoke.

Sembra esservi dubbi sulla sua legittimità, oltretutto in un sito in cui si svolgeva attività estrattiva. A tal proposito c’è da chiedersi ed eventualmente verificare la scadenza della concessione.

Per tornare alla Sua diffida, noi pensiamo che diversamente da quanto affermato dalla Italcementi, il petcoke non è una cosa “innocua.
Esperti chimici hanno dimostrato il petcoke: riccho di metalli pesanti e zolfo.
L’ARPA sembra aver riscontrato delle violazioni per l’uso del combustibile Petcoke, al punto di doverne dare dovuta informativa all’autorità giudiziaria.

L’uso di questa “feccia del petrolio”, che va sempre più aumentando, determina un incremento vertiginoso dei profitti.
Tutto ciò naturalmente può avvenire se è consentito, senza che chi ne ha la responsabilità si curi di tener conto dell’ubicazione dello stabilimento che è posto in un’area altamente abitata, riflettiamo! All’ingresso del Paese. (alto rischio oltre che ambientale anche sanitario).

Oggi finalmente: l’ARPA ammette che le proteste dei cittadini di Isola avevano fondamento.

I Cittadini di Isola delle Femmine dicevano la verità! D’altronde anche l’ Italcementi comincia a dire qualcosa in più, anche se con lo scopo di tirare acqua al suo mulino senza dire fino in fondo come stanno effettivamente le cose! (per esempio quando si vuole scambiare il petcoke con il carbone o polverino di carbone).

L’ARPA afferma che: “…la Italcementi non è in grado di fornire la documentazione tecnica allegata ai decreti autorizzativi sopraelencati, né di indicare quali fossero i combustibili autorizzati, né la data d’inizio d’impiego del petcoke; si evidenzia altresì che la natura del combustibile utilizzato…… le modalità di gestione del petcoke non sono citate nei decreti autorizzativi e non sono descritte nelle relazioni annuali prodotte dalla Ditta sul contenimento delle emissioni diffuse; inoltre la ditta effettua attività di recupero rifiuti costituiti da refrattari nella linea di produzione clinker e di gessi chimici da desolforazione nella produzione di cemento nel molino cotto 3.

Di quest’attività di recupero non è data evidenza nelle relazioni analitiche relative ai punti d’emissione.

Ai sensi delle direttive Europee gli “Stati membri (cioè l’Italia) devono adottare le misure necessarie per assicurare che i rifiuti siano recuperati o smaltiti senza pericolo per la salute dell’uomo e senza usare procedimenti o metodi che POTREBBERO recare pregiudizio all’ambiente e in particolare:

- senza creare rischi per l’acqua, l’aria, il suolo e per la fauna e la flora;
- senza causare inconvenienti da rumori od odori;
- senza danneggiare il paesaggio e i siti di particolare interesse.
In percentuale, proviamo a chiederci, quanto incidono sull’inquinamento dell’aria le continue e frequenti emissioni derivanti dall’attività lavorativa della Italcementi?

INQUINARE l’aria, è un reato molto grave, che coinvolge il Sindaco, e dirigenti della pubblica amministrazione.
Le considerazioni che in genere sono fatte a fronte di tali affermazioni sono:
“siete in grado di provare ciò?” I ricercatori parlano in termini di anni per avere una casistica certa e meritevole di costituzione in giudizio. Per esempio a distanza di anni, in un’area ove si produce cemento, si è accertato che sul 20% della popolazione erano concentrati il 60% dei tumori polmonari presenti nella zona e ciò ha provocato denunce penali.

Quando si parla di emissioni, per la salute dei lavoratori della Italcementi dei loro figli e dell’intera Cittadinanza è importante sapere quantitativamente le sostanze immesse nell'aria.
Un Sistema di rilevazione e controllo autogestito con la partecipazione delle Associazioni dei Cittadini, potrebbe fornirci delle indicazioni precise sulla qualità dell’aria che respiriamo.
- Ci chiediamo se il Sindaco i Rappresentanti dei lavoratori e i cittadini siano bene informati su quanto con sempre più frequenza avviene in termini di emissioni.

Chiediamo a Lei Signor Sindaco, che ha avuto l’opportunità di approfondire la questione.
Se ha chiesto spiegazioni, rispetto delle normative ed impegni precisi alla Italcementi.

Noi Abbiamo fondati motivi per ritenere che nulla di tutto questo sia accaduto e dobbiamo prendere atto che chi "giura" sulle garanzie del processo produttivo, chi parla di "controlli efficienti" sui combustibili utilizzati, chi si sbraccia per sostenere di "avere a cuore" e di fare il possibile per tutelare la salute dei suoi concittadini, in pratica cerchi di mascherare una tragica realtà che risulta più comoda nascondere o minimizzare.

Sottovalutare o fingere di ignorare, i rischi a cui quotidianamente i cittadini di Isola sono soggetti, e perdere altro tempo, contando sullo sfinimento, l’emarginazione, la derisione,
l’ isolamento di chi è impegnato nella difesa della salute e della qualità della vita, E’ UN REATO!
Vi è in Noi la convinzione che oggi: la tecnologia ha in serbo tutti gli strumenti necessari affinchè il ciclo produttivo della Italcementi, possa svolgersi nel rispetto della salute dei lavoratori dei nostri cittadini e di quelli di tutti i comuni limitrofi. Il problema è solamente di natura economica.

Nel ribadire ancora una volta la nostra posizione della salvaguardia degli attuali livelli occupazionali, rivolgiamo un forte appello ai cittadini e ai lavoratori affinché si riprenda una seria riflessione su quanto avvenuto e quanto sta avvenendo in questi impianti.

La tutela della salute non può essere delegata e l'unica garanzia passa attraverso l'assunzione di un impegno diretto, responsabilità e azione di noi cittadini direttamente interessati.

Signor Sindaco Portobello, a Lei che è delegato a tutelare la salute pubblica, chiediamo di essere più presente quando si affrontano di queste problematiche che vedono coinvolta l’intera comunità che Lei pensa di Amministrare.
Ora! Ai cittadini di Isola delle Femmine è data una grande opportunità: attraverso una grande opera di bonifica dell’area che l’ARPA ha certificato essere contaminata creare le condizioni di un recupero ambientale e paesaggistico ai fini di una fruibilità da parte dei cittadini di un sito che la Comunità Europea ha dichiarato essere area di protezione ambientale e che in Italia è stato recepito dal Decreto Presidenziale 357 dell’8.9.97.

Comitato Cittadino Isola Pulita

http://isolapulita.splinder.com/

LA MAGISTRATURA DEL LAVORO METTE SOTTO INCHIESTA LA ITALCEMENTI DI MONSELICE

Al Coordinatore Pino Ciampolillo del Comitato Isola Pulita di Isola delle Femmine
Ciao Pino Ti faccio pervenire alcune notizie di stampa , il comunicato della Italcementi e un comunicato di Lasciateci Respirare il tutto a seguito delle notizie comunicate dalle televisioni sull'intervento della magistratura del lavoro a seguito della morte di alcuni ex colleghi colpiti da diverse forme tumorali. La lettura di quanto segue può essere esplicativa della nostra coerente azione a difesa della salute dei lavoratori e dell'intera cittadinanza e nel contempo rendersi conto della reazione dell'associazione dei cementieri oltre che della Talcementi. Ricevi un grosso Saluto che vorrai estendere ai compagni del Comitato.

Dopo il dibattito riaperto dalla rappresentante di Unindustria, proseguitocon interventi del Consigliere Provinciale De Marchi (Verdi), degli asssessori di Este Rizzo (DS) e Granziero (Verdi), dei Sindacalisti di CGIL e CiSL, del comitato "lasciateci respirare" la settimana è stata caratterizzata dalla notizia divulgata dalla stampa, dalle Tv locali e nelle edizioni regionali e nazionali del TG3, relativa all'apertura di una
inchiesta della Procura padovana che sta indaganto per le morti di ex
lavoratori dei cementifici.
La reazione dei cementieri è stata rabbiosa e minacciosa (vedi comunicati),
ma non ho fermato l'iniziativa del Comitato la cui mobilitazione ha
ottenuto un nuovo risultato: l'approvazione di una delibera (Il testo era
nalla mail precente)che impegna il Parco regionale dei Colli Euganei ad
affrontare organicamente il problema dell'inquinamento prodotto dai 3
cementifici e la loro incompatibilità con le finalità del Parco stesso.

Per una maggiore informazione allego gli articoli e note di questi giorni.

SALUTI - FRANCESCO MIAZZI

Comunicato stampa - (con riferimento alla nota di Italcementi).
1) Il Comunicato dei cementieri ignora volutamente la VERA notizia diffusa
dalla stampa: "Sulla morte di una decina di ex lavoratori Italcementi la
Procura della Repubblica ha aperto un'inchiesta". Italcementi preferisce
guardare al "dito", a chi in qualità di Presidente di un Comitato, si è
fatto promotore di un esposto, purtroppo aggiornato a più riprese, nel
quale s'invitava la Magistratura ad indagare su decine di casi di ex
lavoratori deceduti. Esposto al quale hanno collaborato decine di
famigliari di ex dipendenti, per capire se poteva sussistere un nesso tra
la vita lavorativa delle persone impiegate nei cementifici e le loro cause
di morte.
Il fatto che dopo anni d'indagine, la Procura abbia deciso di aprire
formalmente un'inchiesta in questa direzione, significa evidentemente che
non tutti gli ex lavoratori dei cementifici sono morti per incidente stradale!

2) Sappiamo benissimo che Italcementi di Monselice non ha mai bruciato
"pneumatici" e "farine animali", anche perché siamo stati tra i promotori
di quelle mobilitazioni dei cittadini, che affiancati dalle amministrazioni
locali e dalle rappresentanze dei lavoratori, lo hanno materialmente
impedito.
Come sappiamo benissimo invece, che Italcementi utilizza il Pet coke come
combustibile, (considerato un rifiuto tossico nocivo fino a pochi anni fa)
e che nel processo produttivo dei cementifici si smaltiscono decine di
migliaia di rifiuti industriali. Vuoi come sostitutivo alle materie prime,
vuoi come additivo nella produzione del cemento.

E sempre in tema di rifiuti, vale la pena di ricordare quell'indagine del
2001 dei Nuclei Investigativi- Corpo Forestale dello Stato, che "ha
scoperto un'attività di riutilizzo e smaltimento illegale presso alcuni
cementifici di ceneri di pirite contenenti elevate percentuali di arsenico,
piombo e mercurio… In particolare 13 partite sono andate a finire
all'Italcementi di Monselice dove, da un nostro accertamento (grazie ai
gastomatografi dell'impianto) è risultato che dai camini era fuoriuscita
una quantità ingente di mercurio puro, presente nei residui industriali"

3) Il concetto di dialogo dei cementieri con le istituzioni, è abbastanza
singolare, basti ricordare che l'intero Consiglio Comunale di Monselice
ancora nel 2005, aveva invitato i cementifici a non utilizzare più i
rifiuti nella produzione. Invito al quale Italcementi ha risposto
sbeffeggiando la competenza dei Consiglieri e citando il sensibile mancato
introito che ciò avrebbe comportato.

4) Nulla di nuovo quando si finge d'essere disponibili al confronto, quando
si denigrano le persone o quando si magnificano le performance aziendali. I
dati pubblici, i risultati delle indagini ARPAV, gli studi dell'università
di Padova dipingono un'altra realtà.
Sarà difficile occultare questa realtà, come sarà difficile mettere il
bavaglio a qualche "portavoce" o Consigliere Comunale scomodo.
A tale proposito, poiché si è scelto di spostare il confronto nelle aule
dei Tribunali, comunichiamo che si è conferito mandato legale per valutare
se vi siano gli estremi per procedere nei confronti degli autori delle
gravi dichiarazioni contenute nel Comunicato stampa di Italcementi.

5) Invitiamo i lavoratori, i cittadini a fornire ogni utile elemento
all'indagine aperta dalla Procura della Repubblica. Invitiamo i soggetti
preposti alla tutela della salute ad avviare una seria indagine
epidemiologica sulla popolazione esposta, ad avviare una ricerca sulle
sostanze immesse in atmosfera e su quelle cadute al suolo in questi decenni
d'attività dei cementifici.

Francesco Miazzi
Presidente del Comitato Popolare "lasciateci respirare"
Consigliere Comunale di Monselice

Monselice 23.03.2007

Bergamo, 22 marzo 2007

Abbiamo letto con un certo stupore gli articoli apparsi in questi giorni e
relativi all'esposto del comitato Lasciateci Respirare. La notizia deriva
da una denuncia di parte del sig. Francesco Miazzi che come è noto è a capo
di questo movimento che opera da diversi anni nell'area di Monselice.
Vale la pena ricordare che già nel 1997 lo stesso Miazzi denunciò alcune
morti sospette legandole alle attività dei cementifici di Monselice. Già
allora aveva inserito nell'elenco alcune persone decedute, anche
accidentalmente, ad esempio a causa di incidenti stradali! È triste che per
avere visibilità sui media locali e nazionali si strumentalizzi l'emotività
di famiglie colpite, più o meno recentemente, da gravi lutti.

Anche questa volta le argomentazioni addotte da Miazzi denotano la consueta
strumentalità, la imbarazzante non conoscenza delle tematiche su cui si
esprime e, ciò nonostante, la volontà - a quanto pare - di costruire
artificiosamente uno stato di allarmismo.

La realtà dei fatti è completamente diversa da quella a cui allude Miazzi:
chi lavora in Italcementi, a Monselice e altrove, conosce bene l'attenzione
alle tematiche dell'ambiente, della sicurezza e della salute dei
lavoratori. Chi conosce l'azienda sa che la sorveglianza sanitaria e le
indagini ambientali sono eseguite con periodicità ben superiore a quanto
richiesto dalle leggi e dalle norme di prevenzione. Chi conosce veramente
l'impianto sa che la cementeria Italcementi di Monselice non ha mai
bruciato rifiuti, pneumatici o farine animali.

Tutte le Istituzioni e i cittadini hanno potuto apprezzare l'apertura della
cementeria Italcementi di Monselice alla condivisione delle informazioni
relative alle proprie attività produttive come ad esempio la pubblicazione
sul sito internet del Comune di Monselice delle emissioni relative alle
attività della cementeria.

Siamo stanchi di vedere le attività di Italcementi e delle altre due
cementerie nonchè delle molte altre industrie della zona, accomunate o
isolate a seconda della strumentale convenienza mediatica del momento.

Quello che colpisce è che un impianto che ha sempre rispettato la normativa
e le leggi, che investe continuamente per migliorare le prestazioni, che ha
la certificazione ambientale ISO14001, che è simile a decine di impianti in
Italia, in Europa e nel Mondo sia periodicamente messo sotto accusa in
maniera strumentale da Miazzi. Non sappiamo quali siano i suoi reali
intendimenti.

Come sempre siamo disponibili al confronto con tutte le Istituzioni, gli
Enti regolatori e i cittadini su basi di correttezza, di rispetto dei ruoli
e di trasparenza.

Abbiamo dato mandato ai nostri legali di valutare ogni opportuna iniziativa
per tutelare l'immagine e il buon nome dell'azienda.

Ufficio Stampa
Italcementi spa
Bergamo

MONSELICE: UNA MULTINAZIONALE MINACCIA CHI PROTESTA PER L'INQUINAMENTO.

Ho letto il comunicato di Italcementi a proposito delle morti sospette
correlate al cementificio di Monselice.Avendo partecipato a riunioni e interventi organizzati dal comitato
popolare" lasciateci respirare", cui ho fornito collaborazione (gratuita),
desiderei proporre serenamente qualche considerazione basata su quanto ho
potuto personalmente appurare.
Francesco Miazzi e il comitato "lasciateci respirare" non hanno mai avuto
intenzione di agire in modo strumentale contro Italcementi, altre
cementerie della zona o altre attività industriali.
Al contrario hanno sempre segnalato in modo trasparente e critico, se
necessario, quelle attività che, per fatti sistematici o accidentali,
possono mettere a repentaglio la salute della gente. L'attività del
comitato in realtà è andata a riempire un buco d'informazione che
l'amministrazione locale ha sempre lasciato stranamente aperto.
La raccolta delle informazioni (prevalentemente dati ARPAV) e la loro
diffusione sono state fatte nell'interesse primario della popolazione che
ha il diritto di conoscere i problemi ambientali che subisce. Lo stimolo a
meglio comportarsi e anche nell'interesse delle aziende che, se non
provocano danni inaccettabili nell'area nella quale operano, sono destinate
ad essere ben accolte e a garantire un futuro a se stesse ed ai propri
lavoratori.
Nessuno dei partecipanti al suddetto comitato è, infatti, tanto sprovveduto
da non riconoscere che le attività industriali sono un elemento
fondamentale di benessere e di tranquillità sociale, specialmente in
un'area come quella della bassa padovana, storicamente considerata depressa.
Per quanto attiene poi al caso in oggetto e cioè le trasmissioni televisive
e gli articoli sui giornali che avrebbero gettato discredito sull'immagine
di Italcementi, si vuole sottolineare che l'inchiesta sulle morti sospette
è stata aperta dalla magistratura e, proprio perché non è stata archiviata,
significa che ci sono degli elementi di poca chiarezza che dovranno essere
quantomeno indagati.
Attaccare e minacciare di azioni legali dall'alto della propria potenza
economica di multinazionale chi vuole semplicemente chiarezza, come il
figlio di un dipendente di Italcementi morto di tumore, è una pesante
intimidazione che tutti comprendono.
La strategia del "colpiscine uno e ne farai scappare mille" è da sempre
stata usata dai potenti perché risulta molto efficace ma non fa certo onore
a chi la pratica.

Leandro Belluco

23-03-07 Monselice

IL MATTINO DI PADOVA 21-03-07,

Alcuni di loro nel frattempo sono deceduti: tutti lavoravano all'Italcementi
Inchiesta sulle malattie respiratorie di 10 operai

Cristina Genesin

MONSELICE. Una decina di ex lavoratori dell'Italcementi di Monselice
affetti da patologie respiratorie tanto da verdersi riconosciuta dall'Inail
una malattia professionale: sul caso il pm padovano Emma Ferrero ha aperto
un'inchiesta. Per ora si tratta di un fascicolo «atti relativi», senza
indagati. Ma per gli inquirenti anche il decesso di alcuni tra quegli
stessi operai resta tutto da chiarire. Almeno per quanto attiene al
rapporto di causa-effetto: dove per causa s'intende l'esposizione alle
polveri di cemento e per effetto la morte. L'Italcementi nasce nella
seconda metà degli anni '50 dall'iniziativa di Carlo Pesenti. Alla fine
degli anni '80 inizia il processo di internazionalizzazione: ora l'azienda
è parte di una multinazionale che conta cementifici dal Kazakistan al Nord
America. Negli anni a cavallo tra i '60 e i primi dell' 80 un centinaio
erano gli operai distribuiti nei vari reparti: il deposito di materie
prime, il settore miscelazione e macinazione, quello per la cottura e
formazione del clinker, l'additivazione, il reparto insacco del prodotto
finito e infine l'area spedizione. Ed è proprio nel reparto insacco che si
sarebbero verificate le più gravi forme di esposizione alle polveri: resta
da capire se siano state rispettate le norme in materia di sicurezza e di
igiene sul lavoro in vigore fin dal 1955. Ma, di fatto, di polveri di
cemento ce n'erano ovunque in quella fabbrica altamente insalubre:
all'interno dello stabilimento e fuori, come da anni denuncia il Comitato
«Lasciateci respirare». «Nel '98 abbiamo inviato in procura un esposto
segnalando una cinquantina di morti sospette di ex lavoratori
all'Italcementi (e in un'altra cementeria) per vari tipi di patologie
tumorali. Non è successo nulla - spiega Francesco Miazzi del Comitato - Nel
2002 abbiamo inviato un aggiornamento con una decina di nominativi in più.
E non è successo nulla. Ora ne sto preparando un altro: siamo ad un totale
di 70 casi che meriterebbero un approfondimento». Per Miazzi il problema
non riguarda solo l'azienda, ma l'intero territorio: «Da anni sollecitiamo
un'indagine epidemiologica: nell'area dei cementifici di Este e Monselice
sono prodotti in un anno 160 tonnellate di Pm10 contro le 150 di
Padova-città - insiste - Inoltre la situazione si è aggravata con l'impiego
dei rifiuti come additivi nella preparazione del cemento». In procura la
polizia giudiziaria ha già cominciato a sentire alcuni testimoni in veste
di «persone informate sui fatti». Tra loro il segretario provinciale della
Cgil, Ilario Simonaggio: «Ho consegnato all'ispettore Negrisolo una corposa
documentazione che riguarda indagini ambientali della medicina del Lavoro e
accordi aziendali - racconta - Dalla Cgil era già stata trasmessa
un'indagine epidemiologica dell'Usl 17 che dava da pensare per quanto
riguarda le morti da neoplasie maligne nel territorio: un numero maggiore
della media».

IL GAZZETTINO Mercoledì, 21 Marzo 2007
MONSELICE. All'Italcementi
Un'inchiesta sulla morte di alcuni lavoratori

Padova
Sono una decina i nomi degli ex lavoratori della Italcementi sui quali sta
indagando la Procura della Repubblica. Il fascicolo è stato aperto dal
pubblico ministero Emma Ferrero sulla base di un esposto presentato da
Francesco Miazzi , noto ambientalista, che da tanti anni conduce una
campagna contro le presunte malattie professionali dei lavoratori
Italcementi. «Abbiamo i nominativi di lavoratori dell'Italcementi morti per
tumori o altre gravi malattie alle soglie della pensione o negli anni
immediatamente successivi: è un dato allarmante, che impone una verifica
scrupolosa, attenta ed approfondita sull'esistenza di un eventuale nesso
tra le cause di morte ed il tipo di lavorazioni che vengono eseguite nei
cementifici», denunciava Francesco Miazzi a nome dell'Associazione Difesa
Lavoratori esattamente dieci anni fa. Perchè questa non è la prima denuncia
che Miazzi presenta alla Procura.

Il pubblico ministero Ferrero ha già avviato tutta una serie di indagini,
che sono state affidate agli investigatori delle Squadre di polizia
giudiziaria della Procura. Ci sarà un'istruttoria per ogni caso. Verranno
affidati pure degli accertamenti medico-legali.

L'esposto di Miazzi si basa sul sospetto di una correlazione tra i decessi
e le condizioni di lavoro del cementificio. A suo tempo il Settore igiene
pubblica dell'Usl 17 aveva chiesto all'Associazione Difesa Lavoratori i
dati relativi ai presunti decessi sospetti. «È a dir poco singolare che lo
Spisal dell'Usl, deputato alla prevenzione, venga a chiedere a noi i dati
relativi a tutta la vicenda: abbiamo un elenco di nomi, ora bisognerà
risalire alle cartelle cliniche per appurare le cause esatte dei decessi»,
aveva commentato a suo tempo Miazzi .

Nata nel 1864 e costituita nel 1865 con la denominazione di Società
Bergamasca per la Fabbricazione del Cemento e della Calce Idraulica, dal
1925 è presente sul mercato azionario con la quotazione alla Borsa di
Milano e dal 1927 svolge le proprie attività con il nome Italcementi.
L'espansione delle attività e il processo di internazionalizzazione dei
mercati ha ricevuto da allora un forte impulso mantenendo concentrato
l'interesse sul mercato delle costruzioni e cercando una integrazione
verticale dal cemento, al calcestruzzo preconfezionato, ai materiali da
costruzione e ai componenti aggiuntivi. In quest'ottica, nel 1997 è stata
perfezionata l'acquisizione di Calcestruzzi spa il primo preconfezionatore
italiano. Nel 1997, a testimonianza della presenza e della crescita di
Italcementi a livello internazionale è stata fondata Italcementi Group che
raggruppa sotto un'unica identità corporate tutte le società internazionali.

IL MATTINO DI PADOVA 22-03-2007

Il figlio di un ex operaio ucciso da un tumore: «Ho ascoltato mio padre, mi
sono licenziato»
Numerose morti sospette attendono un perchè
Il comitato Lasciateci Respirare: «L'aria in cementeria peggiora sempre di
più»

di Carlo Bellotto MONSELICE. «Cercati un altro posto di lavoro che lì
all'Italcementi ti fanno morire, come sta succedendo a me». Parole che
fanno accapponare la pelle. Stefano Rando le ha scolpite nella sua memoria.
Sono una sorta di ultima volontà di suo padre Paolo, una raccomandazione
espressa sul letto di morte. Il papà di Stefano è morto per un tumore al
cervello, che lo colpì a soli 59 anni di età. Rando padre era andato in
pensione da due anni. Non se l'è goduta. Anche se era una pensione meritata
dopo aver lavorato per 38 anni dentro all'Italcementi di Monselice. Gli
ultimi tre anni per conto di una ditta che aveva un appalto nello
stabilimento. Paolo insaccava cemento e suo figlio Stefano lo affiancava.
Dopo le parole del padre, Stefano è rimasto in cementeria per un altro anno
e mezzo. Poi ha ascoltato il genitore e ha mollato. Patologie in aumento.
«Dagli studi che abbiamo fatto dal 1978 ai giorni nostri sono una
cinquantina le morti sospette di ex lavoratori della cementeria - dice
Stefano, ora impegnato nel comitato Lasciateci Respirare -. Persone colpite
da tumori al fegato, al pancreas, alla gola. Da quando sono entrate
sostanze come gesso chimico e ceneri, le patologie sono aumentate. E non
per pura fatalità. La media delle persone decedute è di 57 anni, tutti
morti vicini alla pensione. Stiamo cercando dei dati, dei riscontri anche
sui lavoratori di aziende che hanno lavorato in cementeria con degli
appalti decennali, abbiamo saputo che ci sono morti strane pure tra di
loro». Oggi, all'indomani dell'apertura dell'inchiesta sulle malattie
respiratorie di dieci operai, queste parole hanno un peso ancora diverso.
Altri dati preoccupanti. Francesco Miazzi, leader del Comitato Lasciateci
Respirare, conosce le problematiche dei cementifici come pochi, snocciola
dati e storie che lasciano basiti. «Ci sono storie di morti che fanno
piangere - racconta -. Parecchi operai sono mancati a 53, 54 anni, dopo
breve malattia. Due ex lavoratori sono morti di recente, è uno stillicidio.
Sui lavoratori dei cementifici si ricercava sempre la patologia legata alle
vie respiratorie, ma negli stabilimenti ci sono dei macchinari che
producono dei forti campi elettromagnetici che colpiscono diversi organi.
Quindi si può morire per varie cause. Si usano rifiuti come additivi. I
rilievi dell'Arpav hanno evidenziato rilevamenti doppi a quanto consentito
dalla legge. Ribadisco: servono delle indagini epidemiologiche sulle 50.000
persone che vivono tra Este, Monselice e i paesi contermini che si trovano
nell'area dei tre cementifici della zona, l'Italcementi, Radici e
Cementizillo. Chiediamo inutilmente da anni di conoscere il quantitativo
generale di diossina che esce dai camini delle tre cementerie. Non si è mai
fatta una analisi in tal senso. Perché?». La posizione dei sindacati. Oggi
verrà emesso un comunicato unitario della Cgil e della Cisl sull'indagine
della procura di Padova. Non è un segreto che i sindacati abbiano
collaborato con i magistrati fornendo dati. Ora non resta che attendere le
conclusioni dell'inchiesta. I sindacati pretendono una ricerca
epidemiologica, i cittadini a loro dire vanno informati. Anche se finora
sul tema di malattie e morti in relazione al cemento non hanno mai
alimentato allarmismi di sorta.

IL GAZZETTINO Giovedì, 22 Marzo 2007
MONSELICE
Cementerie: proposto un monitoraggio completo sulla salute

Monselice
(O.M.) «La magistratura sta alzando il coperchio sui danni provocati dalle
cementerie. Il mio auspicio è quello che si faccia piena luce su almeno una
cinquantina di lavoratori delle cementiere morti precocemente. Uno di
questi è mio padre, Paolo, che prestava la propria attività al reparto
dell'insacco all'Italcementi. È morto a 59 anni».

Sono le parole di Stefano Rando. Per evitare la fine toccata al padre ha
lasciato l'azienda cementiera dove ha lavorato 9 anni e iniziato una
personale battaglia, andando ad accertare le morti che potrebbero essere
connesse con l'attività cementiera. «Se la magistratura aprirà un processo
contro le aziende che producono cemento della zona - afferma - mi
costituirò come parte civile. Invito chiunque che abbia dei sospetti su
genitori o parenti a contattarmi, o a rivolgersi all'associazione
Lasciateci Respirare».

Il leader dell'associazione Francesco Miazzi , sottoscrittore dell'esposto
dal quale è partita l'indagine della magistratura afferma, lancia ora la
proposta di un monitoraggio per la tutela della salute di chi vive a
Monselice e nell'area delle cementerie. «L'intervento deve essere
realizzato da Usl, Arpav, amministrazione comunale e provinciale - afferma
- Consiste in una serie approfondita di visite mediche, indagini sanitarie
e controllo del terreno dove si depositano le sostante fuoriuscite dai
camini».

IL GAZZETTINO Venerdì, 23 Marzo 2007

MONSELICE/ESTE. L´INCHIESTA DEL
MAGISTRATO HA RIACCESO LA POLEMICA «Indagine epidemiologica attesa da anni»

Verdi sul tema delle cementerie. Ascierto (An): «Emissioni nell´aria ben sotto i limiti»

Monselice
(O.M.) L'apertura dell'indagine
della magistratura sulle morti di alcuni dipendenti dell'Italcementi di
Monselice ha riaperto lo scontro politico. Nel turbinio di dati,
citazioni di norme e richieste d'interventi per la tutela della salute
pubblica, giunge ora, l'intervento dell'onorevole Filippo Ascierto di
An. Le sue dichiarazioni tendono a demolire le tesi che da anni
ambientalisti e i gruppi di sinistra portano avanti nell'area dove
sorgono le tre cementerie: Italcementi e Cementeria di Monselice,
meglio conosciuta come "Radici", e Zillo di Este.

«Se i rappresentanti della sinistra conoscessero bene le leggi ambientali
che regolano
l'attività delle cementerie - afferma Ascierto - si accorgerebbero che
tali aziende sono obbligate ogni giorno a monitorare le emissioni in
atmosfera di gas e polveri. Si accorgerebbero che nei dati resi
pubblici sui loro siti e su quello del Comune di Monselice, i parametri
sono al di sotto dei 2/3 di quanto previsto dalla legge».

Tanta ostilità nei confronti delle aziende cementiere consente al
parlamentare di supporre che: «L'azione di smantellare le tre
cementerie non è forse finalizzata ad agevolare la concorrenza
straniera. In Croazia, si produce cemento a costi più bassi e senza
controlli sul materiale utilizzato. Ciò non avviene nelle nostre
cementerie».

Sul fronte opposto il consigliere regionale Gianfranco
Bettin e quello provinciale Paolo De Marchi, entrambi dei verdi,
replicano; «Il ricorso, negli ultimi anni, da parte dei cementifici
all'utilizzo dei rifiuti ha aggravato la situazione ed evidenziato
livelli di emissioni pericolose. È necessario l'avvio di un'estesa e
approfondita indagine epidemiologica sulla popolazione dell'area dove
ci sono le tre aziende che producono cemento. Si tratta di un' urgenza
disattesa da anni. Nei consigli regionale e provinciale da almeno un
biennio presentiamo emendamenti che chiedono lo stanziamento di fondi
per avviare, attraverso l'Usl 17, una indagine epidemiologica della
popolazione residente nell'area dei cementifici. Richieste che vengono
regolarmente bocciate dalla maggioranza. Quasi si trattasse di uno
sfizio inutile e dispendioso di alcuni ambientalisti. Uno strumento non
necessario e, in fondo, rischioso in quanto potrebbe provocare
allarmismo».

I due rappresentanti dei Verdi proseguono: «Invitiamo
pertanto la giunta regionale e quella provinciale a intervenire
stanziando un fondo per l'avvio di iniziative per un più rigoroso
controllo delle emissioni in aria, nonché dei terreni circostanti le
cementerie, dove si depositano le particelle di materiale inquinante
espulso dai loro camini».

IL MATTINO DI PADOVA 23-03-07,

INQUINAMENTO & CEMENTERIE
Gli ambientalisti: «Serve un’indagine epidemiologica»

MONSELICE. «Invitiamo le cementerie ad investire una quota ogni anno per
la salute dei cittadini. Però lasciamo in pace la produzione e i
lavoratori. E una volta tanto sentiamo anche i sindacati che almeno questa
l’hanno azzeccata». Sono parole dell’onorevole Filippo Ascierto di Alleanza
Nazionale che interviene sull’indagine aperta dalla magistratura su
presunte gravi malattie respiratorie alcuni lavoratori delle cementerie.
«Il problema sollevato da una parte della sinistra sembra frutto di
preconcetti ideologici più che su preoccupazioni reali sulla salute dei
cittadini. E’ per questo che An traccia una linea politica». Ascierto.
«Innanzitutto - dice il deputato - bisogna dire che se la sinistra
conoscesse bene le leggi ambientali che regolano l’attività delle
cementerie si accorgerebbe che le stesse sono obbligate ogni giorno a
monitorare le emissioni in atmosfera dei gas e delle polveri e si
accorgerebbero anche che i dati resi pubblici sui loro siti, e su quello
del Comune di Monselice, sono quasi al di sotto di due terzi rispetto al
tetto previsto dalla legge. Quindi perché combattere queste attività
imprenditoriali? Per agevolare forse la concorrenza straniera. Come ad
esempio quella croata, che produce a costi più bassi e senza osservare
tutti i limiti che, giustamente, l’Italia impone? Dove ricollocheremo le
centinaia di lavoratori delle cementerie se costringessimo tali aziende a
chiudere? An vuole difendere lavoratori e imprese insieme e pensare anche a
migliorare le condizioni di salute dei cittadini attraverso la tutela
dell’ambiente». Bettin e De Marchi. «L’avvio di una estesa e approfondita
indagine epidemiologica della popolazione esposta è da anni una urgenza
disattesa - sostengono Gianfranco Bettin e Paolo De Marchi dei Verdi -. Va
conosciuto il grado di rischio effettivo che corrono le popolazioni di quel
territorio. Il ricorso, negli ultimi anni, da parte dei cementifici
all’utilizzo dei rifiuti ha aggravato la situazione ed evidenziato livelli
di emissioni pericolose. Per questi motivi sia in consiglio regionale che
in quello provinciale da almeno due anni presentiamo emendamenti che
chiedono lo stanziamento di fondi tutto sommato modesti ma sufficienti ad
avviare un’indagine epidemiologica della popolazione residente nell’area
dei cementifici della Bassa Padovana». La votazione al Parco Colli. La
minoranza di centrosinistra ha presentato un emendamento votato da tutto il
consiglio che impegna l’ente a partecipare attivamente ai Tavoli istituiti
da Provincia e Comune di Monselice sui cementifici. Oltre a controllare le
emissioni e a contenerle. «I nostri tre cementifici inquinano come una
città da 300.000 abitanti - ha detto un rappresentante del comitato
Lasciateci Respirare - e le scorie sono centinaia di tonnellate. Siamo
preoccupati». «Dieci anni fa parlavo dell’inquinamento da Pm10 e nessuno
mi credeva - ha ribattuto Alessandro Benassi dell’Arpav - ora assicuro che
l’Arpav monitora le emissioni dei cementifici e la situazione non è poi
così grave. La Bassa Padovana presenta valori dei livelli d’inquinamento
pari a quelli di molte zone del Nord Italia».

IL MATTINO DI PADOVA 23-03-07,

«Miazzi strumentalizza il dolore delle famiglie»

MONSELICE. «Abbiamo letto con stupore gli articoli di questi giorni
relativi all’esposto del comitato Lasciateci Respirare - recita una nota
dell’Italcementi (nella foto) -. La notizia deriva da una denuncia di
Francesco Miazzi, capo di questo movimento che opera da anni nell’area di
Monselice. Vale la pena ricordare che già nel 1997 lo stesso Miazzi
denunciò alcune morti sospette legandole alle attività dei cementifici di
Monselice. Già allora aveva inserito nell’elenco persone decedute
accidentalmente, ad esempio in incidenti stradali! E’ triste che per avere
visibilità sui media si strumentalizzi l’emotività di famiglie colpite, più
o meno recentemente, da gravi lutti. Anche stavolta le argomentazioni
addotte da Miazzi denotano la consueta strumentalità, l’imbarazzante non
conoscenza delle tematiche su cui si esprime e, ciò nonostante, la volontà
- a quanto pare - di costruire artificiosamente uno stato di allarmismo.
L’Italcementi di Monselice non ha mai bruciato rifiuti, pneumatici o farine
animali, la sorveglianza sanitaria e le indagini ambientali sono eseguite
con periodicità ben superiore a quanto richiesto da leggi e norme di
prevenzione. Siamo certificati Iso 14001 e disponibili a qualsiasi
confronto». (c.bel.)

IL GAZZETTINO Venerdì, 23 Marzo 2007
L’ITALCEMENTI
«Strumentalizzati i lutti delle famiglie»

Monselice
L'Italcementi si scaglia contro l'esposto del comitato Lasciateci Respirare
e del suo leader Francesco Miazzi , sulla base del quale la magistratura di
Padova ha aperto un'inchiesta.

«Già nel '97 - afferma l'azienda in una nota - Miazzi denunciò alcune morti
sospette legandole alle attività dei cementifici di Monselice. Già allora
aveva inserito nell'elenco alcune persone decedute, anche accidentalmente,
ad esempio a causa di incidenti stradali! È triste che per avere visibilità
si strumentalizzi l'emotività di famiglie colpite da lutti».

Secondo Italcementi si punta a costruire artificiosamente uno stato di
allarmismo. «La realtà dei fatti è completamente diversa: chi lavora in
Italcementi conosce bene l'attenzione alle tematiche dell'ambiente, della
sicurezza e della salute dei lavoratori. Sorveglianza sanitaria e indagini
ambientali sono eseguite con periodicità superiore a quanto richiesto dalle
leggi. L'Italcementi non ha mai bruciato rifiuti, pneumatici o farine
animali. Tutte le istituzioni e i cittadini hanno potuto apprezzare
l'apertura della cementeria alla condivisione delle informazioni relative
alle proprie attività produttive, come ad esempio la pubblicazione sul sito
internet del Comune delle emissioni».

Il comunicato chiude affermando minacciando azioni legali. «Quello che
colpisce è che un impianto che ha sempre rispettato la normativa, che ha la
certificazione ambientale Iso14001, sia periodicamente messo sotto accusa
da Miazzi . Abbiamo dato mandato ai nostri legali di valutare ogni
opportuna iniziativa per tutelare l'immagine e il buon nome dell'azienda».

Comitato Cittadino Isola Pulita
http://isolapulita.splinder.com/
Labels: ITALCEMENTI MAGISTRATURA DEL LAVORO STAMPA COMITATO

I MEDICI IN PRIMA LINEA CON LE ISTITUZIONI PER LA SALUTE E L'AMBIENTE

(area industriale di Isola delle Femmine?)

DOCUMENTO AMBIENTE

La Federazione nazionale dei medici chirurghi, dei medici odontoiatri e l’Isde Associazione medici per l’Ambiente con la firma del “DOCUMENTO AMBIENTE” si propongono di mettere in campo delle azioni concrete contro l’inquinamento, in difesa dell’ambiente e della tutela della salute dei cittadini. L’impegno è volto a profondere tutte le energie conoscenze e saperi professionali per informare i cittadini dei rischi dell’inquinamento, fornire gli strumenti di conoscenza e prendere coscienza: che una elevatissima percentuale di patologie e cause di morte deriva da problemi di inquinamento causati dai gas delle auto, dalle emissioni delle industrie e dai cambiamenti climatici causati dall’effetto serra.
L’impegno è di valutare sempre di più la salute in relazione all’ambiente, poiché come è ormai da tutti condiviso il danno ambientale è alla base di una elevatissima percentuale di patologie che oggi registriamo. Un impegno preciso sarà indirizzato nella valutazione e comunicazione del rischio inquinamento, nella promozione di progetti integrati e nella valutazione di impatto ambientale e sanitario nella Pianificazione Urbanistica.

Alla Pubblica Amministrazione tutta sia nazionale che locale, i medici si offrono come supporto tecnico sanitario nei processi di pianificazione. Informazione e “pressing” nei confronti delle amministrazioni locali per valutare l’impatto sulla salute delle scelte di tipo urbanististico.

PREVENZIONE CURA E RIABILITAZIONE E’ IL MESSAGGIO CHE NE RICAVIAMO.

UN PAESE -ISOLA DELLE FEMMINE- A MISURA D’UOMO!

UN APPELLO ALL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE AL CONSIGLIO COMUNALE AI GRUPI CONSILIARI AI GRUPPI POLITICI DI ISOLA DELLE FEMMINE ALLE ORGANIZZAZIONI SINDACALI E AI LAVORATORI DI ISOLA DELLE FEMMINE

Il Comitato Cittadino Isola Pulita prendendo atto:

- delle problematiche ambientali che vedono coinvolta la Italcementi e molte altre aziende presente sul nostro territorio responsabili di azioni inquinanti;
- del piano regolatore generale in itinere;
- della presenza nel conglomerato urbano di aziende considerate insalubri per il tipo di attività esercitata;
- delle fonti di finanziamento per progetti di miglioramento della qualità dell'aria;

Il Comitato Cittadino Isola Pulita chiede all’Amministrazione e al Consiglio Comunale:

- la individuazione e la classificazione, di tutte le aziende, presenti nel nostro Comune, considerate per legge “Aziende Insalubri”;
- la messa a punto di un programma di lavoro atto a limitare l’azione inquinante delle “aziende insalubri” e non solo;
- la individuare delle aree da destinare alle aziende insalubri;
- la messa a punto di un programma di delocalizzazione delle aziende insalubri dal conglomerato urbano;
_ i progetti per un'azione di bonifica delle zone contaminate, recupero riqualificazione e pubblica fruibilità;
- l’adesione del nostro Comune al “DOCUMENTO AMBIENTE” che si esprima in un programma di lavoro e concertazione con i medici dell’Isde.

Il Comitato Cittadino Isola Pulita

DELOCALIZZARE TUTTI I SITI INDUSTRIALI E ARTIGIANALI SITUATI NELLE ZONE ABITATE E CHE A CAUSA DELLA LORO ATTIVITA' LAVORATIVA ARRECANO DANNO ALL'AMBIENTE E ALLA SALUTE UMANA
INDUSTRIE DI PRIMA CLASSE: B) Prodotti e materiali: 33. Cementi – produzione;

(art.216 testo unico delle leggi sanitarie e allegato D.M. 5 settembre 1994 di cui all'art. 216)
La disciplina delle industrie insalubri secondo un'ampia accezione, si riferisce, in ugual modo, a qualsiasi attività che possa dar luogo ad occasioni di pericolo. Una recente decisione del T.A.R. Toscana può, da sola, riassumere tutta la questione, andando dettagliatamente a specificare che:
«Il concetto di industria utilizzato dal Legislatore nell'art. 216 T.U. 27 luglio 1934 n. 1265, a norma del quale vengono effettuate le classificazioni delle industrie insalubri di prima e seconda classe, non attiene esclusivamente all'attività umana diretta alla produzione di beni mediante procedimenti di carattere artificiale, ma si riferisce sostanzialmente a tutte quelle attività che, modificando la situazione socio-ambientale del territorio, possono dar luogo ad occasioni di pericolo per l'igiene e la salute pubblica."
Sul punto della localizzazione delle industrie insalubri di 1^ classe, la giurisprudenza amministrativa ha affermato che il giudizio valutativo del Comune su dette industrie, che debbono essere isolate nelle campagne e tenute lontano dalle abitazioni, presenta ampi margini di insindacabilità, censurabile solo quando le valutazioni di lontananza e vicinanza siano manifestamente illogiche (Cons. di Stato, V, n.240/90).
………..l’art. 216 del t.u. delle leggi sanitarie n. 1265/1934, al quinto comma, prevede una deroga per la “industria o manifattura” insalubre di prima classe, che può essere “permessa nell’abitato” se l’interessato dimostri che per l’introduzione di metodi o cautele il suo esercizio non reca nocumento alla salute del vicinato;
il Comune, proprio ai sensi dell’art. 216 ricordato, è tenuto a verificare la nocività dell’impianto in concreto, con la specifica valutazione dei metodi e delle cautele offerte dall’interessato.

Art. 5
Disciplina comunale del procedimento……….
6. Nei casi in cui non si ravvisi la presenza di tutte le condizioni necessarie a garantire la tutela della salute pubblica, l'amministrazione comunale può vietare l'attivazione dell'industria o subordinarla all'adozione di particolari cautele e misure atte ad assicurare le condizioni richieste. In quest'ultimo caso, il titolare dell'impianto dovrà fornire, nei termini assegnatigli, opportuna prova dell'adozione delle misure richieste.
………………Le aziende insalubri sono definite nel Testo Unico delle Leggi Sanitarie (RD n 1265/34) come "le manifatture che producono vapori, gas o altre esalazioni insalubri o che possono riuscire in altro modo pericolose alla salute degli abitanti". Le categorie di aziende che devono essere considerate insalubri sono incluse in un elenco diviso in due classi sulla base delle sostanze chimiche utilizzate, dei processi produttivi e dei materiali prodotti. La prima classe comprende quelle che devono essere isolate nelle campagne e tenute lontane dalle abitazioni, la seconda comprende quelle che esigono speciali cautele per la incolumità del vicinato. Un'industria che sia iscritta nella prima classe, può essere ammessa nell'abitato qualora l'industriale provi che il suo esercizio non reca nocumento alla salute del vicinato. I dati sono ricavati dalle richieste alle emissioni in atmosfera presentate presso le province - Assessorato Ecologia ed Ambiente, Servizio Ecologia e Ambiente ai sensi del D.P.R. 20/88. In base a tale decreto tutti gli impianti che possono dar luogo ad emissioni in atmosfera sono tenuti a presentare all'autorità competente, domanda di autorizzazione corredata da una relazione tecnica contenente la descrizione del ciclo produttivo, le tecnologie adottate per prevenire l'inquinamento, la quantità e la qualità delle emissioni[9].
Rischi ambientali e rischi sanitari si legano in quanto la salvaguardia della salute, in primo luogo quella dei lavoratori. Le aziende produttrici di cemento sono classificate tra le aziende insalubri di prima classe ai sensi dell'articolo 216 del testo unico delle leggi sanitarie, approvato con regio decreto 27 luglio 1934, n. 1265, e del decreto del Ministro della sanità 5 settembre 1994, pubblicato nel supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 220 del 20 settembre 1994.
Per tali aziende la norma prevede l'isolamento nelle campagne (oggi nelle zone industriali) o la lontananza dalle abitazioni, a meno che il titolare non provi che, per le speciali cautele messe in atto, l'esercizio dell'attività non crea nocumento alla salute del vicinato.
In tale ambito, i problemi da risolvere attengono pertanto alla DELOCALIZZAZIONE delle aziende stesse dai centri abitati, favorendo uno sviluppo delle attività dove può essere migliore il livello di protezione ambientale e l'adeguamento agli standard richiesti dalla normativa in vigore.

Comitato Cittadino Isola Pulita
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Comitato Cittadino Isola Pulita
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LA TV CON LA VITA IN DIRETTA DA ISOLA DELLE FEMMINE
DA ISOLA DELLE FEMMINE LA VITA IN DIRETTA

IL GIORNO 4 DI APRILE ALLE ORE 18
A ISOLA DELLE FEMMINE IN PIAZZA PITTSBURG

Troviamoci per parlare di Legalità;
Troviamoci per parlare delle Aziende Insalubri;
Troviamoci per parlare di Lavoro;
Troviamoci per parlare della Nostra Salute;
Troviamoci per parlare delle Nostre Bellezze Naturali: ITA020005 Isola delle Femmine ITA020006 Capo Gallo ITA020023 Raffo Rosso, Monte Cuccio e Vallone Sagana ITA020047 Fondali di Isola delle Femmine - Capo Gallo (Siti S.I.C.);
Troviamoci per parlare del Nostro Paesaggio;
Troviamoci per parlare dei Nostri Diritti;
Troviamoci per parlare di Ambiente;
Troviamoci per parlare del Nostro Paese;
Troviamoci per parlare della Italcementi;
Troviamoci per parlare del Nostro Territorio;
Troviamoci per parlare del Nostro Mare;
Troviamoci per rivendicare il Nostro Diritto alla Partecipazione e al Controllo;
Troviamoci per parlare della Nostra Economia;

Il Comitato Cittadino Isola Pulita
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LA DIRETTA IN TV DEL PROGRAMMA “LA VITA IN DIRETTA” RAI UNO
Labels: ISOLA IN DIRETTA TV

Comitato Cittadino Isola Pulita
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IL T.A.R. SICILIA RESPINGE IL RICORSO PRESENTATO DALLA ITALCEMENTI DI ISOLA DELLE FEMMINE NO PET-COKE

RICEVIAMO NOTIZIA DELLA SENTENZA T.A.R. SICILIA: T.A.R. SICILIA RESPINGE RICORSO PRESENTATO DALLA ITALCEMENTI DI ISOLA DELLE FEMMINE PER L'UTILIZZO DEL PET-COKE. IL T.A.R. SICILIA DICE "NO AL PET-COKE"

Il 25 luglio 2006 l’Assessorato Territorio ed Ambiente della Regione Sicilia diffidava la Italcementi di Isola delle Femmine "… dal continuare ad apportare modifiche all’impianto del ciclo produttivo in assenza delle previste autorizzazioni da parte delle Autorità preposte..." inoltre nella diffida si intimava alla ".....Italcementi il divieto ad usare il pet-coke come combustibile ed evitare tutte le attività di emissioni contenenti il pet-coke....".

Avverso a tale diffida la Società interessata presentava ricorso al T.A.R. Sicilia chiedendo la provvisoria sospensione della diffida.

Il Tribunale Amministrativo che aveva già respinto la richiesta di sospensione, in data odierna si pronunziava definitivamente: "...Ritenendo infondato il ricorso proposto dalla Italcementi..."

“…la Italcementi non ha mai menzionato la presenza e l’uso del Pet-coke come combustibile….”.

Il Comitato Cittadino Isola Pulita nell’attesa di conoscere le motivazioni dei Giudici del T.A.R. (dr.Giallombardo-dr Veneziani e dr. Valenti) esprime soddisfazione per l'esito del ricorso e si augura che per il futuro non si verifichino le gravi violazioni di legge già rilevati dall'Assessorato Territorio ed Ambiente il cui parere trova peraltro riscontro anche in Studi finanziati dagli stessi cementieri
“……bisogna inoltre rilevare che proprio la natura stessa del coke di petrolio deve indurre a molta cautela nella sua manipolazione, così come altrettanta attenzione deve essere posta nel bruciarlo.
Ferma restando la necessità di rispettare i vigenti limiti di legge sulle emissioni……”
Il coke di petrolio come fonte di energia Giacomo Pinelli

L’ALTA PERICOLOSITA’ DEL PET-COKE E’ DOVUTA alla SUA elevatissima concentrazione di zolfo (responsabile dell'anidride solforosa), di metalli pesanti quali il Nichel e Vanadio e di policiclici aromatici (sostanze cancerogene).

La mancanza di uno specifico impianto di abbattimento nell’utilizzo del pet-coke come combustibile, genera un impatto ambientale particolarmente elevato per la matrice ambientale aria e, quando si parla di impatto ambientale nell’aria e relativo effetto sulla salute delle sostanze inquinanti, bisogna prestare particolare attenzione ai FLUSSI DI MASSA di questi impianti.

’impatto ambientale deriva dal quantitativo d'inquinanti emessi in un arco temporale, soprattutto se pensiamo a quelli più persistenti (metalli, diossine etc).
Per valutare l’impatto si deve moltiplicare la concentrazione degli inquinanti per la portata (cioè la quantità d’aria) così avremo il flusso di massa (quanto esce in un’ora, mese o anno d'inquinanti).

Il comitato Cittadino Isola Pulita, ricorda quanto evidenziato in diffida

“…la Italcementi ha fatto uso di pet-coke sin dal 1987 pur in assenza di relativa autorizzazioni...”.

Senza che la popolazione NE SAPESSE NULLA

Il Comitato Cittadino Isola Pulita

richiama ancora una volta l'attenzione e la vigilanza delle Autorità che per norme giuridiche hanno il compito e la responsabilità di tutelare la salute dei cittadini, la salvaguardia dell'ambiente, la qualità dell'aria, la qualità dell'acqua, la tutela preservazione e conservazione dei beni e zone ad alta protezione ambientale e
paesaggistica(per esempio le sedi dei siti S.I.C. ITA 020047; ZPS ITA020023; IBA155)

Il Comitato Cittadino Isola Pulita
ritiene le Autorità altresì responsabili di eventuali atti omissivi che possano pregiudicare, nel presente e nel divenire, la SALUTE dei CITTADINI e la TUTELA dei BENI AMBIENTALI,

Il Comitato Cittadino Isola Pulita ritiene le Autorità competenti, responsabili di tutti i danni materiali e morali conseguenza di tali atti omissivi.

NO PET-COKE NO PET-COKE NO PET-COKE NO PET-COKE

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Comitato Cittadino Isola Pulita
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..democratico e' non prendere per il culo chi ti ha votato !!!
non so cosa tu abbia fatto per la democrazia .. io molto!!

Vatti a rivedere le dichiarazioni della franca pre-senatorA .. e poi vedi chi non e' democratico ... chi tradisce il mandato non e' democratico ..

Cara Franca,
Perchè la filosofia sarebbe quella di andarci in Afghanistan, ma con tanti Gino Strada e tante organizzazioni umanitarie.
Allora saremmo molto più credibili come civiltà.
E forse saremmo molto meno pieni di sensi di colpa.
Vorremmo esportare la democrazia.
Mai esportato tanta imbecillità come in questi anni.
Ciao e buon lavoro

fabio greggio
movimento RadicalSocialista

www.radicalsocialismo.it

"Per me Berlusconi era proprio come un parente. La fiducia che aveva in me era pari a quella che io avevo in lui e nella sua famiglia. E' una persona onesta, scrivetelo" (Vittorio Mangano, capo mafioso

cosa c'entra berlusconi? ..ma abbiamo cosí tanta paura di lui
da farlo entrare in ogni argomento? ..e poi se Vittorio Mangano e' capo mafioso quello che dice e' vero ? io ai mafiosi non credo!!!
...mai !!! tu si ?

Il trafiletto letto è nella firma dell'account.
Un simpatico promemoria.
Non abbiano paura di berlusconi.
Abbiamo paura di molti che lo votano.
E' diverso.
Ma siamo fuori tema.
Infine fa male a non credergli.
L'ex Premier gli credette talmente tanto da assumerlo per 9 anni in casa sua.
Evidentemente credeva in lui.
Non essendo l'ex Premier mafioso, per proprietà riflessiva dobbiamo credergli.
.-))

fabio greggio
Movimento RadicalSocialista

www.radicalsocialismo.it

"Per me Berlusconi era proprio come un parente. La fiducia che aveva in me era pari a quella che io avevo in lui e nella sua famiglia. E' una persona onesta, scrivetelo" (Vittorio Mangano, capo mafioso

OK, CAPITO.
CIAO

Senatrice,
la ringrazio per non aver permesso di mandare al potere il mandante dei loschi figuri che qui la insultano.
Cordialmente
Tubal

IL MIO MANDANTE E' BERLUSCONI !!
BBBOOOOOOOHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH

Losco figuro te lo tieni per te,

mai andato in galera
mai arrestato
mai fumato
mai drogato (scusate)
buon padre di famiglia (chiedere a mia moglie)
buon padre (chiedere alle mie due bellissime figlie)
lavoro 12 ore al giorno seriamente
faccio sport piu' che posso
nella mia vita ho avuto (ed ho) il piacere di avere assunto piu' di 250 persone eccezzionali
mai firmato cambiali
sempre pagato i (tanti) debiti
mai firmato assegni postdatati
mai fascista (son sicuro che mi scusate)
mai comunista (scusate)

sono un losco figuro !!!! .. anche questa mi son sentito dire

Perchè ti risenti andreafederica?
Gli insulti che appaiono in questo blog sono evidenti, li hai letti? Attribuirli a loschi figuri non mi pare affatto un'esagerazione.
Se hai sentito quella definizione attribuita a te può far pensare che tu abbia un po' di coda di paglia.

La coda di paglia c'è l'ha la gente come la signora senatora, abituata al "tripudio e all'osannazione" che non riesce ad accettare le critiche per un SUO modo di agire, quindi conseguenti ad un SUO modo di agire... mi sembrate tutti un pò come Be"v"tinotti o la "bellissima" Melandri.... CHI SEMINA VENTO, RACCOGLIE TEMPESTA, questo lo sapeva anche Rabelais!
I fatti, la storia vi si stà rivoltando contro, duri a comprendere vero?

Se non ci fossero coloro che costruiscono armi, non ci sarebbero guerre, se non ci fossero giovani che per lavoro o per attitudine scelgono di diventare militari, non ci sarebbero guerre, se non ci fossero il petrolio, gli interessi economici, le multinazionali dei farmaci, le banche...ecc, non ci sarebbero le guerre...se non ci fosse Franca Rame la guerra ci sarebbe comunque stata.Franca non potevi risolvere nulla ora...puoi solo cercare di lavorare giorno per giorno e seguire il tuo personale programma. Ognuno di coloro che ti offende mette nelle sue offese un tale odio da esprimere da sè la violenza che lo impregna....probabilmente con un arma in pugno sarebbero i primi a far fuoco...una soluzione c'è tra le tue campagne promuovine una affinchè i giovani non vadano ad arruolarsi volontari nell'esercito...senza militari sai chi manderebbero in guerra?...La tua responsabilità è la mia....il peso è condiviso...e anche il dolore...lo schifo...la paura...il rimorso. Ma meglio le mie mani sporche oggi che quelle dei miei figli domani. E' per un domani diverso che dobbiamo lavorare, perchè tra trent'anni i nostri figli non siano ricattati e costretti alle stesse scelte.

se non ci fossi tu ..staremo meglio !!!
Ma che cazzo dici ?.. se non ci fosse l' uomo non ci sarebBero le guerre..allora facciamo una bella guerra nuclear-mondiale ..ammazziamoci tutti .. ed abbiamo risolto il problema ..NON piu' guerre ... neanche il mio pesce rosso e' cosí ebete ..

Spero solamente tu sia completamente ubriaco ..altrimenti si son cazzi

ZIO PORCO..SE SEI CONTRO LA GUERRA .. VOTI CONTRO LA GUERRA !!!
SENZA FUCKING SE ... E SENZA FUCKING MA ...CHIARO ?

se fossi franca rame apparterrei alla famiglia dei Tenidi(Platelminti Cestodi) cioe' sarei un verme ..solitario e parassita

Carissima Franca, brava! E' stato un gesto coraggioso dare un voto che sapevi che ti avrebbe esposto alle critiche profondamente ingiuste e ferocemente violente a cui stiamo assistendo.
Quelle critiche si qualificano da sole, parlano lo stesso linguaggio della guerra e dell'aggressione. Il tuo impegno e il nostro è invece per la pace e per il rispetto dei diritti di tutti e in primo luogo dei più oppressi.
La coerenza non è ostinarsi in dogmatismi che non portano ad alcun risultato, o peggio, a violenza e a un regresso rispetto al fine che ci prefiggiamo.
Non è certo consentendo uno spostamento a destra - inevitabile se fosse caduto il governo Prodi - che avremmo segnato un passo avanti.
Il tuo intervento ha espresso chiaramente l'avversione per la guerra e per le ingiustizie che ti caratterizza da sempre e che ti rende così straordinariamente importante.
Spero che il tuo invito ad azioni concrete per le vittime dell'uranio impoverito e la tua richiesta per una legge europea che condanni chi utilizza armi inquinanti a pagare i danni causati ai civili, ai militari e all'ambiente vengano raccolti come meritano.
Siamo con te.
Grazie di cuore. Un abbraccio.

Non la cagano in Italia, pensa un po' in Europa: forse se si inventa un altro strupro,in tarda età, con l'aiutino de "L'Unità", , farà notizia
-
www.ricostruire.it
-
iL mio "mandante" è Berlusconi in persona e mi dà 5 Euro a post.
Domani ai nuovi arrivati spiegherò come sono diventato Berlusconiano con schifo massimo per i "Dipietristi".

sono molto presa e in difficoltà a rispondere a tutti. grazie per le tue parole. domattima faremo un servizio per striscia la notizia, con testimone un militare rientrato dall'afghanistan. vi farò sapere quando andrà in onda.
sto preparando una bella sorpresa!
un abbraccio a tutti... sì, proprio a tutti.
franca

Evidentemente non hanno argini adeguati. Gli argini sono l'intelligenza, che sa dire le stesse cose con garbo e arguzia, il coraggio di dichiararsi, la chiarezza di attribuirsi almeno un genere ( indice di chiarezza di pensiero...le persone sessualmente confuse mi fanno pensare ad una profonda immaturità e fragilità pericolosa).Esondare indica il non sapere il proprio percorso e allora si allaga per riempire ogni dove del proprio bagaglio di detriti, questo è indubbio segnale di un interiorità quantomeno inquinata, che mal si concilia con presunti pregi di paternità o matrimonio. In compenso fanno insospettire verso putride affiliazioni. Ma tant'è la lingua batte dove il dente duole, dunque il merito ricevuto è stato debitamente registrato e quantificato.Ogni ulteriore addebito offensivo produrrà solo conferme del proprio prestigio. Franca non son degni neppure d'annusarti i piedi!

blah ..blah ...blah ...blah ... esondano ..blah blah blah...

a dimenticavo sono contro la guerra percio' la voto !!! ..sono contro gli sprechi dello stato ....spendiamo soldi per l' esercito all' estero ... raccogliamo soldini per le bare dei nostri poveri soladati ....voto a favore del rifinanziamento ....blah ..blah

..evidentemente hanno la faccia come il culo

Mi chiedo a cosa serve un sito simile?
Non c'è nessun commento serio sul perchè siamo in una situazione così catastrofica che, inziata nella speranza di una vita migliore per tutti si è trasformata via via in farsa.
Si cade nell'intolleranza,nelle offese,nelle repliche dettate dal cuore e non dal cervello e il tutto in un posto messo a disposizione da altri.
Comincio a pensare che quell'Italia che soffre,quella degli umili e degli ultimi non sia affatto nei siti, ed eccezioni a parte, soprattutto in questo.
Forse, hanno già chinato la testa e stanchi di soffrire avranno imparato a fregarsene.
Non potendo emigrare, avranno cercato un lavoro in nero,un modo per non pagare le tasse...che desolazione: il festival della miseria umana.
Adieu!

Eccolo qui il coglione»: coperta da un opportuno bip televisivo, la frase della senatrice di Italia dei valori Franca Rame appare difficilmente equivocabile. È indirizzata al ministro della Difesa Arturo Parisi, che compare in un tg mentre l'esponente dell'Unione, reduce dal comizio sul palco della manifestazione di Vicenza, guarda la tv con il marito, il premio Nobel Dario Fo. «Eccolo qui il c...one. Ha la dentiera nuova», è la frase completa.
Corriere della Sera 19-2-07

gdf ... vale anche per Franca Rame il tuo commento ?
o lei puo' insultare un misistro della repubblica che fa parte della sua maggioranza (alleato) ?

Non vige il diritto canonico si era pocanzi ricordato pertanto giro la domanda:
Quello che fate voi non potremmo farlo noi (una tantum)?
No dico...

E' da quando sono bambino che periodicamente , i giornali rimarcano la seguente osservazione:
Il parlamento esprime un voto non per la legge in se' che perde di significato, ma per i "perversi" meccanismi - di cui parliamo dopo- il voto diventa un voto al governo e non c'entra nulla con la questione votata.
Riprendiamone atto. Forse solo su questo blog, sembra che nessuno o pochi si siano accorti di questo fatto, noto a tutti da decenni.
Visto che nonostante il modo inurbano di esprimersi di alcuni, sembra che la maggioranza abbia un cervello ragionante, anche se a volte mascherata sotto una notevole maleducazione, e' difficile credere che tutti questi pareri siano espressi in buona fede.
Lo scopo e' il solito: costringere a dimettersi una persona che viene avvertita come scomoda, in modo trasversale da tutte le fazioni politiche. Si tratta del partito trasversale degli interessi personali.
A proposito di soldi, ricordiamoci un nobile scopo: minicampagna - il vostro pensiero vale almeno un euro? per l'uranio impoverito: (io sono con questo a +9 euro), vi ricordo
FRANCA RAME E CARLOTTA NAO N. 78931730 ABI 7601 CAB 3200 CIN U - IBAN IT 64 U 07601 03200 000078931730 specificando la causale: "Per le vittime dell'uranio impoverito")
Se vi e' scomodo fare un versamento, basta mettere una banconota in una busta, avvolta in un foglio di giornale, e spedirla a Franca.rame - senato della repubblica piazza madama 1 Roma.

ancoraspero